sistema pratico 1956_12

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    ~j(B[)@lil~(!)C f ) [ ; ] 1 1 I I J 1 1 W [ ]

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    G IU SE PP E MONTUS CH I

    Anno IV N. 12 DICEMBRE 1956

    ~)I S O M M A R I O I~----------------~

    Pag.I.e carrozzerie delle automobili del futuro 617Le Olimpiadi sotto inchiesta? 620Candelieri per il Presepe 621SM. 68 - Ricevitore a modulazione di Frequenza

    ad alta fedelta 622Per il vostro fono

    alta Iedelta .Collezioni, collezionisti e passione filatelicaUn disegno artistico da da una fotografia

    Un modernissimo mobile ad628631633

    'I'alecomandato senza motoreLo sapevate che ...Sistemi ottici sui telescopi per osservazione terre-

    stre ed astronomicaConservazione delle uova

    636639

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    Per chi cominciaIerroxcubePompe d' aria per l' acquario

    La doratura delle cornici

    Un diodo di germanio e un643645647650651654653665666668

    Usiamo gli infrarossi per riscaldare il IettoSterilizziamo 1a biancheria con ossigeno atomicoPer gli elettrieisti! Fontane luminoseRicetrasmettitore per 1a Gamma dei 144 MHzGruccia porta-giacche riducibileLa miscela per i 2 tempiPer i pill piccoli - Modello CampbellUn segreto svelato - Come eliminate le soffiature

    nelle fusioni d' oro .Per iI radio-riparatore - Box di resistenze e di

    condensatoriCome fissare Ie estremita di una molla a spiraleTrasmittenti a Modulazione di FrequenzaConsulenza .

    669

    670672673674

    Tutti i diritti di riproiiuzione e traduzione degli a fi-coli redazionali 0 acquisiti sono riseruati a termine (Iilegge. - Autorizzaeione N. 2210 del Tribunale C.vile

    di Bologna in data 4 - 8 - 1953.

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    Le carrozzerie delle automobili del futuro ...,Per quanta il problema dell'installazione dimotori atomici a bordo delle autovetture siaancora lontano dal poter essere risolto in con-

    siderazione delle non trascurabili difficolta chesi frappongono, quali - la principale -quella della schermatura atta a riparare il pi-Iota dall'azione dei pericolosi raggi gamma e- non ultima - quella dell'elevato costo deiprodotti atomici, i progettisti di carrozzerie siaffannano a escogitare linee nuove, al fine dinon arrivare impreparati al momenta giusto,quando cioe l'utilizzazione del motore atomicosu autoveicolo sara una realta.Sono cosi apparse carrozzerie dalla lineastrana, che hanno ovunque suscitato la giustacuriosita in quanti sono interessati al campoautomobilistico ed ai suoi sviluppi.Molti si sono chiesti se sara possibile' cor-rere su tal specie di macchine. AI che nonsi puo rispondere che col forse che si, forseche no pirandelliano, spettando al tempo di

    Fig. 1. - Un modello accettabile, pure d.1nostro punto di vista, anche se gia sl nota

    iI tratto avvenirista.

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    Le OllDlpiadl S01to luehlesta?PUO la variazione di gravitazione influen-:zare i risultati delle gare aUetiche? Alia do-rnanda possiamo senz'altro rispondere afferma-tivamente ed all'amatore di statistiche sconsi-.gliare di paragon are, senza tener calcolo dellaforza di gravita e quindi senza aver proceduto.alle rettifiche del caso, i risultati dei GiuochiOlimpiaci di Helsinki (Finlandia - 1952) con-quelli conseguiti a Melbourne (Australia - 1956).Tali rettifiche assumono valori tutt'altro chetrascurabili.Infatti se prendiamo in considerazione un

    .salto in Iungo di mt. 8,13, misura che rappre-.senta l'attuale primato mondiale, dovremo re-gistrare, fra due punti del globo a divers aforza di gravita (Poli ed Equatore), una diffe-renza di cm. 4,21.Nell'ipotesi che un atleta abbia le possibi-lita di ripetere; per due volte consecutive,l'identieo salto, i due identici sforzi muscolari-determlneranno risultati varianti di 4 em. trala citta di Labreville (capitale della coloniafrancese del Gabon - Africa Equatoriale) equella di Ketchikan in Alaska. Tale variazionedi risultato appare pill rilevante per quanto ri-.guarda altri primati.Prendiamo ad esempio Ia specialita lanciodel peso : per un lancio di mt. 18,54, Ia dif-

    ferenza tra polo ed equatore risultera di cm.9,59, mentre, considerando la specialita lan-cio del giavellotto , per un lancio di mt. 80,41,tale differenza risultera di cm. 41,70.La lettura della tabella riportata pill sotto,puo, a prima vista, meravigliare; infatti none dato riscontrare in essa che Ia presa in esamedi primati orizzontali , quando ci si aspet-terebbe di vedere elencate in maggior numerovariazioni di gravita, influenzanti i primati verticali quali ilsaito in alto. E' innegabileche anche tale primato subisce una variazioneche viene valutata tra polo ed equatore, per unsaito di 2 metri, di circa 4 e r n .Necessitera per prima cosa prendere in con-siderazione due fattori principali: 10 schiaccia-mento della terra ai poli e la forza massimacentrifuga all'equatore.'Dalla pr,eced~te considcl"azione I poli par-tOM ncttame~te slavatiti; m:f .a f ti . ne i puntl dl~aggior rigonfiamento, Ia distanza datIa super-fme at centro de.lla ten:a; e dl xm . 6356, men -tre neipunti e l i maggior rigoMamento. sale aKni. 6'377 per ll.q:a dillereoza di Km. 2-1; i1- cai le g i lf s :l li fi ca l'aumento della forza dl gravit3~p~ .-Avremo cosi che, mentre ai poli la forza

    (continua alta pag. sequente)

    Valori Lancio I Saito -I

    LancioLOCALITA' di gravita giavellotto in lungo pesoin gal 8041 cm. 813 cm. 1850 em.Polo 983 - 24,47 - 2,47 - 5,64Groenlandia 982,4 19,80 I 2,00

    I4,57Helsinki 981,9 14,15 1,43 3,26Berlino '- 881,2 9,00 0,91 2,07Parigi 980,9 6,40 0,65 I 1,48Colombo 978,1 0 0 0Melbourne . . 979,9 + 1,60 I + 0,16 I + 0,37Los Angeles 979,4 4,13

    I0,42 0,95Bogota 977,4 16,91 1,71 3,90Equatore 977 17,23 1,74 I 3,97

    620

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    CAl'I 0 Ell Eft)per il pre6epe

    Per la Iestivita pit) intima dell' anno, tuttala famiglia e impegnata, presa a rimorchio vo-lente 0 nolente dall' entusiasmo creativo deipiccoli, alla reallzzm;ione del Presepe,E cosl II Qllpa dovr:a rinverdire Ie staturnedissepolte dagli' imballaggi protettivi, 'la sorell apens are alla conflguraaione geogrdica della ~n-na, 13 mamma rltagli81'c e sistemare in cielo Iestelle, mentre il fratello maggiore, iltecnicodena casa, colni ehe Ii! capisce d' dettric:ita >.dovra dane ilrocco finale all' opera eon gU e . -fetti di luce ....Ma, a volte, sui tecnico non si puo con-tare, 0 per mancanza di fratelli 0 perche, puravendone, nessuno di essi ci capisce un' acca;per cui ci si dovra accontentare di una si mo-desta, rna pur tanto suggestiva luminaria di-candeline.Ritenendo quindi di far cosa gradita a tutti- piccoli e grandi - diamo di seguito le istru-zioni necessarie per la realizzazione di graziosicandelieri, facili a eseguirsi e di minima costo.Considerando che il lato di ogni quadrettocomponente la scacchiera di guida della figurae di mm. 25, sara facile ridisegnare a scalanaturale le due figurine di angeli - I' una inpiedi, l'altra inginocchiata - su legno com-pensato dello spessore di mm. 6-8.Per quanto riguarda il reggi-candela (in bas-so a destra), 10 otterremo di tornitura da untondino di legno del diametro di mm. 35. ndiarnetro di base del reggi-candela, da inserirea forza nella tavoletta di piede, e di mm. 14.

    La tavoletta di piede la ricaveremo da legnodello spes sore di mm. 12 e Ie dimensioni peri-metrali saranno di mm. 65 x 170.In possesso delle due figurine ritagliate e deidue reggi-candela, monteremo tali componenti

    LE OLiMP IAD I 80110 INCH IE81A 1(continuazione dalla pag. precedente)

    di gravita ha un valore di circa 983 gal(cm.z'sec."), nelle vicinanze deU'equatore talevalore scendera a 977 gal.La gravita varia pure coll'altitudine e senella tabella riportata sono state prese in con-siderazione citta situate a media altezza (poi-che e evidente che le gare non possono svol-gersi in atmosfera rarefatta), sarebbe interes-sante, su di un piano prettamente teorico, poterspostare il campo di osservazione in localitaquali la citta boliviana di Sucre, situata all'e-quatore ed all'altitudine di 5000 mt.

    sulla tavoletta di piede, costringendo' a forza ilgambo inferiore del reggi-candela nel foro ese-guito sulla tavoletta stessa e sistemando Ie fi-gurine in posizione a mezzo colla da falegname .

    Vorremmo ora consigHare i colori da us areper la rifinitura dei candelieri, al fine di rag-giungere un buon effetto estetico.- Tavoletta di piede: color giallo;- Reggi-candela: color rosso;- Figurina inginocchiata: capelli color oro,viso e mani colore rosato., vestina e ali colorbianco, linee maniche color rosso;- Figurina in. piedi: capelli color nero,

    viso e mani colore rosato, vestina e ali colorbianco con striscia rossa all'orlo, linee mani-ehe color rosso, scarpette rosse.

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    SMas~ a m o d i d a e i o n e d ' a~~je d i ~eCfUef ' t2aad alta f'edelta

    Le continue richieste rivolteci al fine di rin-Itracciare sul mercato una scatoia di montaggio!per Ia realizzazione di un moderno apparecchio.atto alIa ricezione dei programmi a MODULA-.zIONE DI FREQUENZA (m programma) e aMODUL...\ZIONE d'AMP.IEZZA, ci indussero aporre allo studio e in esperimento un rcom-1>lesso, che, per quanta possibiIe, riunisse le:seguenti caratteristiche 'basilari:- ELEVA'l'A SENSmILITA';- RESA IMPECCABILE SIA IN A.M. CHE INF.M.;- OTTIMA RIPRODUZIONE FONOGRAFICA;- POSSmILITA' DI RICEZIONE ANCHE DEL-LE .ONDE MEDIE E CORTE;- FACILE MONTAGGIO E ALTRETTANTOFACILE MESSA A PUNTO;- COSTO ACCEssmILE ALLA GRAN PARTEDEI DILETTANTI.n compito prefissoci, senza dubbio laborioso,622

    venne brillantemente risolto e oggi siamo ingrado di presentare ai nostri Lettori una sea-tola di montaggio che, per i suoi effettivi pre-gi, puc) senza meno venir classificata fra Ie mi-gliori esistenti in campo nazionale.

    CIRCUITO ELETTRICO .Sette sono Ie valvole utilizzate per la rea-lizzazione di detto ricevitore; tre delle qualirisultano gifl montate nel gruppo AF (gruppospeciale, premontato e tarato), mentre Ie ri-manenti 4 dovranno essere install ate sul te-laio del ricevitore (fig. 1). Le valvole sono ditipo Europeo e precisamente:- 1 valvola tipo EF80 utilizzata come amplifi-catrice di AF e FM;- 1 valvola tipo ECC81 utilizzata come oscil-latrice-mescolatrice per MF;- 1 valvola tipo ECH81 utilizzata come oscil-Iatrice-mescolatrice per AM (la parte epto-do della valvola, quando il commutatore del

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    gruppo AF sit.rova In posizio,ne FM, fu!t1-.zions pltte da prima amplificatrice di Me-dia Freqnenza a 10,7 MHz);- Ival'9'ola t ipo EF85 utw zza ta c ,o m e a r ; n p U f i : : -'eatrice .di -Media Fregnenr.i sia per Ia FM(10,'1 MHz), sia per AM (46~Xc);-. 1 valvula opo EABC80 (blillio diode, tN.odo)utilimata, a seeo,nda della poslziotre del

    'Fig. 2. - Cireuito elettrieo della Media Fre-quenza adatto per FM (10,7 Me) e AM (467 Ke).commutatore del gruppo AF. come rivelatri-ce del segnale AM 0 FM e come amplifiea-trice di Bassa Frequenza;- 1 valvola tipo EL84 utilizzata come amplifi-catrice finale di Bassa Frequenza;- 1 valvola tipo EZ80 utilizzata come rad-drizzatrice.AlIo scopo di facilitare al massimo la rea-

    bm;aziQp.& dello schema, tutta la parte AF, sia;a Modulazione di Frequenza che d'Ampi;ezza eeompl'ensiev:a del eondensatnre varia,bile per Ievaria gamme, delle valvole EFeO"ECC81-ECIr81.di tutte le bobine, del eommutatese, del com-pensatori di tanatura, deJJ,e due Medie Fre-quenze per FM a 10,7 MHz , della Media Fre-quenza a 467 Kc, risulta riunita in un soloblocco COMBINAT , che viene fornito mon-

    tato, tarato e scrupolosamente collaudato .Si e voluto cosi favorire la gran massa de-gIiappassiona:ti, dando lora certezza che, amontaggio ultima to, il ricevitore funzioni inmaniera perf etta.IIgruppo AF presenta 3 gamme pill FONOe conseguentemente iI commutatore potra assu- ~mere 4 posizioni, corrispondenti a: ~- I" POSIZIONE = = Ricezione della gamma ZFM da 88 a 108 MHz; 3- 2" POSIZIONE = Ricezione della gammaAM Onde Medie da 190 a 580 metri;- S" POSlZIONIl1 = Rieezione della aammaAM Onde Corte da 16 a 52 metri; '"- 4W POSlZIDNE = Riproduzione .fo,nograIica.Il seghale, gia aJllPlliicatQ sia in AM chein w,M, a seconds della p.osiz1one del commu-tatore del gruPJ;lo AF, passa alia valvo~ EF85,ehe pr6vvi!de ad WUl ulteriore amplificazionein Media F.r;eque~a. Sulla placea di detta val-vola, trcvasi inserita una Mea i a Fr~uenzaspe-clare, stLidiata apposiUunente per Ia EM e'rAM.lnfatti,. cQme rllevtlsi dall'esame della figura 2,.risultano incorporati neI1a Media Fl'equenza. speciale due avvolgimeI)ti accotqati su i 10,7'MHZ. per la Rivelazione a Rapporto costituentiI? Media F..requenza per Ia FM e due avvolgimen~i accordati sui ~67 K c : , cosUtuent i laMed18 Frequenza pel" La AM.Dalla Media Fraquenza speeials, il aegnalavtene rivelato dai diodi della valvola tipoEABC80 e quindi amplificato in Bassa Frequenza daIIa sesione triodica della valvola stessa.n. segn~e passa quindi 1llla EL.84. amplifiea-trice di Basaa Ftequen.~a ad elevata fedeltil.COIilplel!.a 10 stadio, in. Bassa Erequenza WI al-toparlanta elittico tipo 1S01'HON origin'aie, chepermette, eon una r$posta ]jneare C I a !K I M .z a11.000 Hz. on'usota il;ldistorta di 4 watt.L'alimentazione del cornplesso viene fornitada un trasformatore da 100 watt, con uno deisecondari ad Alta Tensione (280 + 280 volt- 100 rnA) e l'altro a Bassa Tensione (6,3 volt- 4,5 Amper),

    Fig. 3. - Vista superiore rieevitore montato.

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    L . . . J~: : : : >

    ~

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    ~ Fig. 4. - Schema pratico (erroneamente iI condensatore elettrolitico a: Q vitone C24 vi.ne indicato a schema con C4).:E 6'9-_;:)0

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    Fig. 5. - Vista inferiore del ricevitore a cablaggio effettuato.

    La valvola tipo EZ80 ha la funzione di rad-drizzare l'Alta Tensione dei 280 volt, mentreuna impedenza da 100 rnA - 300 ohm circa edue condensatori elettrolitici, l'uno della capa-cita di 32 mF - l'altro della eapacita di 40mF,livellano perfettamente la tensione.Si fa presente al Lettore, che si accinge aintraprendere la realizzazione, che i numeri en-tro dischetto, alla sinistra di chi guarda 10schema elettrico dovranno congiungersi ai cor-rispondenti del gruppo AF COMBINAT.REALIZZAZIONE PRATICAn telaio del ricevitore SM.68 viene fornitocon previste le forature necessarie, per cui evi-

    dentemente riesce facilitato il compito al di-lettante.Si procedera anzitutto al fissaggio meccani-co dei componenti, quali gli zoccoli delle val-vole, l'impedenza di filtro Zl, il trasformatored'alimentazione T1, Ie Medie Frequenze MF4,il gruppo AF COMBINAT-, mentre sul per-no del condensatore variabile sistemeremo lapuleggina in plastica che serve di sostegno eguida alla funicella di traino per la lancettadella scala parlante (fig. 3).Daremo inizio quindi al collegamento di tut-ti gli zoccoli (vedasi schema pratico fig. 4 efig. 5), effettuando pure quello relativo al ter-minale N. 4 del gruppo AF e aile due lampadedella scala parlante per il prelevamento dellatensione dei 6,3 volt.

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    626

    Quindi collegheremo il trasformatore d'ali-mentazione al cambiotensioni, rispettando lacolorazione distintiva dei fili 110 - 125 - 140 -160 - 220 volt, colorazione che dedurremo dal-le indicazioni riportate sul cartellino che sem-pre accompagna il trasformatore.Inseriremo l'impedenza Zl, collegando quin-di quest'ultima ai due condensatori elettroli-tici a vitone C24 e C25. Con cavetto schermato,effettueremo ilcollegamento che dal terminalen. 6 del gruppo AF porta al potenziometro R12ed il collegamento che dal potenziometro R13porta al piedino N. 9 della valvola EABC80 einfine quello che dal piedino N. 8 della mede-sima valvola porta al condensatore a carta C14,ilquale ultimo si collega con R12.Uno spezzone di cavetto schermato verrausato per i collegamenti del piedino N. 7 dellavalvola EL84 col condensatore a mica C17, i1quale a sua volta si colIega con R13.Nel collegamento avremo cura che la calzametallica del cavetto schermato risulti colle-gata a massa in diversi punti, al fine di evi-tare indesiderabili inneschi. Cosi pure sara in-dispensabile che tutti i collegamenti di placca,in caso d'innesco, risuItino sistemati il pill di-stante possibile da quelli della relativa griglia,Sara bene che il condensatore C14 non ven-ga sistemato nelle immediate vicinanze di C17.Dovranno essere curate particolarmente edeseguite in modo perfetto le saldature di MAS-SA, unendo direttamente i conduttori suI te-laio; per detta operazione necessita che il sal-datore risuIti ben caldo.Ad evitare Ie saldature, potremo riplegaresull'utilizzazione di terminali di massa fissati altelaio a messo 'viti; in tal caso raschieremo ilmetallo al fine di consentire al terminale unamassa perfetta.Portate a termine Ie connessioni, ne esami-neremo l'esattezza prima dell'inserimento del-le valvole, che, nella certezza di un effettuatogiusto cablaggio, potremo inserire nei relativizoccoli; sposteremo quindi la presa del cambio-tensioni in corrispondenza del valore della ten-sione di linea e accenderemo i1 ricevitore, cer-ti del suo sicuro funzionamento.

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    Se timore ci spinge a maggiore precisionei controllovpotremo effettuare prove con unltmetro per il rilevamento delle tensioni aiiedini delle valvole, tensioni che, all'incirca,vrebbero risultare:iedino 1 volt 280 alternata

    3 295 continua positiva 4 9,3 alternata 7 280 alternata3 volt 9 continua positiva 4 6,3 alternata 7 155 continua positiva 9 160 continua positiva

    iedino 1 volt 3,5 continua negativa 2 32 (negativa) continua 3 14 (negativa) continua' 4 , 6,3 alternata 6 0,3 (negativa) continua 8 0,35 (negativa) continua 9 78 (positiva) continua2 volt 0,3 (negativa) continua 4 - 6,3 alternata 7 240 positiva (continua) 8 45 positiva (continua)

    Un abbonamento gratuitoa II S ISTEM A PR A TIC O "per " an no 1957 f f

    Fate conoscere ai Vostri amici econoscenti la nostra Rivista e invi-tateli a contrarre l'abbonamento perl'anno in corso.FateVi versare 11,0 icanoni d'ab-.bonamento e provvedete a inviarcila somma globale a mezzo del no-stro C.C.P.. di cui alleghiamo unmodulo. Fate seguire cartolina po-stale, sulla quale indicherete chia-ramente il nome, cognome e indi-rizzo dei nuovi abbonati ed il Vo-stro, specificando inoltre quale deisottoelencati premi desiderate rice-vere.ANCHE UN SOLO ABBONAMENTO,sommato al Vostro, Vi dara diritto ad unpremio.ABBONATEVI e sollecitate gli amicia fare altrettanto.ELENCO PREMI PER CAMPAGNA ABBO-

    NAMENTI 1957.Per 2 abbonamenti - compreso ilVo-stro - un numero gratuito di SELEZIO-

    Detto controllo verra effettuato connetten-do, per Ie tensioni continue positive, ilpunta-le negativo del voltmetro al telaio e l'altro alpiedino della valvola sotto esame; per le ten-sioni continue negative invertiremo logicamen-te i puntali, mentre per quelle a corrente al-ternata l'usare l' uno 0 l'altro dei puntali ri-sultera indifferente.Nel caso non esistessero errori, il rice-vitore funzionera immediatamente e potremoaccertare cio agendo suI comando di SIN-TONIA alla ricerca di emittenti. Ai primi ten-tativi ccrrispondera evidentemente una ricezio-ne imperfetta e poco sensibile, considerato chesi dovra procedere alla taratura delle MedieFrequenze, della quale taratura parleremo det-tagliatamente su uno dei prossimi numeri.Per la ricezione di emittenti a moduIazioned'ampiezza vale un qualunque conduttore inse-rito nella boccola d'antenna AM; mentre perla ricezione di emittenti a moduIazione di fre-quenza necessita un'antenna opportunamenteealcolata (vedere nn. 5-'55 - 1-'56 - 5-'56 - 9-'56- 10-56).La scatola di montaggio del ricevitore SM.68, completa di mobile e valvole, potra essere-richiesta alla Ditta Forniture Radioelettriche- C.P. 29 - Imola al prezzo di L. 27.000.n sologruppo COMBINATAF - MF viene inviato die-tro rimessa di L. 5800; mentre Ia Media Fre-quenza speciale AM - FM si potra acquistare alprezzo di L. 1000.. ., ~ . ,. . . .. ..

    NE PRATICA, n. Ion. 2 a scelta.Per 3 abbonamenti - compreso il Vo-stro - n. 1 diodo di germanio.Per 4 abbonamenti - n. 1 abbona-mento semestrale a SISTEMA PRATICOgratuito; oppure n. 1 diodo di germanioed un numero a scelta di SELEZIONEPRATICA gratuito.Per 5 abbonamenti - n. 1 abbonamen-to annuale a SISTEMAPRATICO gratuito;oppure n. 1 transistore, 0 n. 1 valvola, 0materiale fotografico fino alla concorrenzadi un valore pari a L. 1600.

    .

    627

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    PER IL VOSTRO FONO

    U n m o d e r n i s s i m omobile

    a d a l t a f e d e l l a

    Ualta fedelrta, che lenta-menge JIla, sicuramente 8i ..fastrada nelle preferenze dei ra-dio amatori, si avvale di mobilispeciali adattati agli amplifi-catori bifonici per il raggiun-gimento degli effetti sonori de-siderati.Nel caso disponeste di un

    Fono e intendeste allogarloall'interno di un mobile, che,oltre all' estettca, presentassevantaggi indubbi circa la ripro-duzione, non pot rete fare a

    meno di prendere in considera-zione il presente articolo, chesi ripromette appunto di gui-darvi nella realizzazione di untavolinetto che assolva il com-628

    pito di mobile acustico.La qualtta del Iegno, che u-tilizzeremo per 'la oostruzionedi detto mobile, non assumesoverchia importanza ai fini

    do a carte quarantotto quellaestetica di cui era dotato ini-zialmente.Daremo mizio alta costru-zione realizzando il coperchioe la parete di fondo (partt. 1e 2 - figg. 1 e 2). Come apparedaUa tigura 2, mentre per laparete di rondo (part. 2) no-tiamo come la parte anteriore8i avanzi ad angolo per il co-perchio (part. 1) sf prevederail proseguire rettilineo dellaparte anteriore. Per il coper-chio si usera legno ben sta-gionato dello spessore di mm.16; per la parete di fondo le-gno ben stagionato dello spes-sore di mm. 12. II coperchio,come notasi a figura 3, risultadiviso in due parti : I'una ftssa,l'altra mobile mediante una cer-niera che unisce una semiparteal mont ante posteriore (part. 6 -fig. 4). La posizione del ta-guo che divide in due partiil coperchio ci verra suggeritadalle dimensioni d'ingombrodeU'amplificatore, che trovasiallogato a sinistra facendo ri-ferimento alla figura 3.Con legno ben stagionato

    Fig. 1del risultato. Beninteso ci as-sicureremo che risulti ben sta-gionato, al fine di evitare cheil mobile, dopo un corto 0 lun-go periodo si svergoli, mandan-

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    ello spessore di mm. 12, at- ' 2 f ' J = = = = = = = = = = r = : = = = : : : : : : : ; ; ; ; ; ; ; ; ; ~ ~ ~ - - ' 1nderemo alla realizzazioneel montante anteriore a par- Ieolare 3, del mont ante di si-stra a particolare 4, di quel-0 di destra a particolare 5 e O . A . ~ei montante posteriore a par- Vcolare 6 (fig. 4).A figura 5 notasi il mon-nte a particolare 3 con re-tiva apertura; a figura 6 iIarticolare 4 pure con apertu-; a figura 7 il particolare 5e non presenta aperture dirta e infine, a figura 8, ilrticolare 6 con apertura ret-Sistemeremo sulla parete dindo i particolari 3, 4, 5 e 6elke posizioni Indicate a fi-ura, usando I' accorgimento dissarli al piano con regoli aezione triangolare come indi-ato a figura 9.Disposti secondo Ie indica-ioni e fissati alia parete diondo i montanti, provvedere-o ora a realizzare gli angoli'unione, che ricaveremo davola di legno curvato a va-ore e che sistemeremo agli an-oli con interposta stoffa per al-arlante (fig. 10).Evidentemente la stoffa do-ra essere fissata ben tesa agligel! curvati a mezzo colla.Ci preoccuperemo quindiella costruzione e del fissag-io delle tre gambe di soste-no, che ricaveremo da cilin-i di legno ben stagionato a-enti un diametro di circa 40m, e della lunghezza di circa0, ai quali conferiremo al tor-io una forma tronco conica.fissaggio delle gambe cost

    ttenute 10 rileveremo da fi-II.Non ci restera che appron-re e montare ilparticolare 7igg. 4 e 12) per il sostegnol giradischi, che ricaveremolegno ben stagionato dello

    essore di mm. 8 e manterre-o in posizione grazie all'au-lio di regoli a sezione trian-lare. A figura 13 abbiamo ilrofilo da conferire al piano'appoggto del giradischi.Eseguita cosi la costruzionerincipale passeremo ai parti-lari, fissando, intemamentele aperture ricavate sui mon-nti a particolari 3, 4 e 6,offa per altoparlante a mezzo

    ~ - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - , s p - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - . \

    Fig. 2

    o

    Fig. 3

    Fig. 4

    629

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    ~--------$S--------~Fig. 5.

    Fig. 6

    Fig. 7.

    Fig. 10.

    630

    '--12_0 Z4

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    colla ed una levetta per il so-stegno del coperchio, qualoras1 intenda cambiare disco.Come detto, oltre al giradi-

    schi, trovano sistemazione al-l'intemo del mobne l'amplifi-catore e due altoparlanti(fig. 4).11 diametro dell'altoparlantedi maggior diametro (mm, 190

    circa) trovera sistemazione sulpannello a particolare 4. Inter-namente i1 mobile risultera ri-vestito, ad eccezione delle pa-reti a particolare 3 e 4, conovatta di uno spessore di circa10mm., al fine di ottenere l'ef-fetto acustico che puo ottener-si da una cassa armonica peralta fedelta.A costruzione completatanon ci restera che la lucida-tura del mobile, che eseguire-mo 0 faremo eseguire tenendopresente che la legge del con-trasto suggerisce di tenere ibordi in colore scuro, mentrele superfici in color chiaronaturale (fig. 14).

    C o l l e z i o n i , c o l l a z i o n i : s t i p a s s i o n e f i l a t e l i c aVecchia come il mondo la passione che spin-ge l'uomo a collezionare monete, quadri, bot-toni, terracotte, carte da giuoco, etichette, stam-pe, libri e chi pill ne ha pill ne metta.Ma il pallino, 0 hobby come si ama chia-mare oggi, che pill avvince, forse in conside-razione della facilita di possesso degli esem-plari, e quello dei francobolli. Forse la ragioneper la quale centinaia di migliaia di personesi appassionano a tal genere di collezione stanel fatto che ogni francobollo colpisce la no-stra immaglnazione per vari motivi:

    - I'artisticita della composizione;- la vivacita dei colori e infine l'argomentotrattato dal soggettista, che, nella maggie-ranza dei casi, involge avvenimenti storicie scientifici, commemorazioni, ecc.Altra particolarita, che forse non si riscon-tra in nessun altro campo, sta nel fatto chesotto la bandiera internazionale della filateliamilitano tutte Ie eta, assistendo cosi allo spet-tacolo meraviglioso di schiere di umani che,dallo scolaretto delle Scuole Elementari su su

    fino al vecchio pensionato, si dedicano con in-finito amore alla raccolta, selezione e sistema-zione di quei pezzetti di carta colorati che ri-spondono al nome di francobolli.E non interessa quanti e quali francobollidebbano essere collezionati; bastera a questi ap-passionati allontanarsi dal mondo di ogni giorno,per ritrovare veramente se stessi in funzionedell' hobby della filatelia.Dobbiamo convenire chc, alla luce di que-sto aspetto, Ia passione filatelica costituisce unvero, sana e istruttivo diversivo, consigliabile achi intenda distendere i nervi dopo Ie fatichequotidiane.Clo premesso a mo' di presentazione dellanuova rubrica, rimandiamo ai prossimi numeriquei consigli pratici necessari sia ai collezio-nisti giovani che a quelli maturi.RUBRICA FILATELICANovitil ItalianeA commemorare il10 centenario della mortedell' illustre fisico piemontese AMEDEO AVO-GADRO, le Poste Italiane hanno curato l'emis-

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    sione (8 settembre 1956) di un francobollo delval ore di L. 25, di color nero-lillaceo. Il boz-zetto, dovuto al Prof. GIOVANNl SAVINI, pre-senta, a sinistra di chi guarda, l'immagine amezzo busto dell'AVOGADRO e a destra 1'enun-ciazione della famosa legge sulla teo ria mole--eolare. Dentellatura 14 - Stamp a rotocalcogra-fica - Valid ita sino a tutto il1957.

    In data 15 settembre 1956, e stata emessadalle Poste Italiane una serie di due valori ce-lebrativi del Movimento Europeista, 1'uno delvalore di L. 25 di color verde-oliva e verde-mir-to, l'altro del valore di L. 60 di color azzurro-ardesia e azzurro-ardesia chiaro. Il bozzetto,ideato dall' artista francese Daniel Gonzague ri-sultato vincitore del concorso indetto dagli Stati.aderenti alla C.E.C.A. (Francia - Italia - Germa-nia - Belgio - Lussemburgo - Olanda), e apparsopure sulle serie emesse per l'occasione da tutteIe Nazioni suddette. Stampa in rotocalco - Den-tellatura 14 - Valid ita sino a tutto il 1957.

    AI fine di celebrare ilVII Congresso In-ternazionale di Astronautica, e stato emesso

    dalle Poste Italiane, il22 settembre 1956, unfrancobollo di color rosso-ardesia. Su esso ap-632

    pare un satellite artificiale che gravita attornual globo. Il bozzetto si deve al Prof. CORRADOMANCIOLI. Dentellatura 14 - Stampa rotocal-cograf'ica - Filigrana stella 20 tipo - Validita finoal dicemhre 1957.Novita della Citta del VaticanoLe poste Vaticane, al fine di commemorareil IV centenario, della morte di S. Giovanni daCapestrano, grande figura di Uomo e di Santo,hanno emesso, il30 ottobre 1956, una serie didue francobolli, 1'uno del val ore di L. 25 dicolor verde, l' altro del val ore di L. 35 di colorrosso-bruno. n bozzetto devesi alla manu felicedella DABROWSKA. Dentellatura 14 - Stamp acalcografica - Filigrana a chiavi incrociate.

    Prossime emissioniI filatelici italiani attendono con curiosita1'emissione dei francobolli in 3D, per la com-memorazione dell' arnmissione dell' Italia alleNazioni Unite. Si preannunciano inoltre altredue emissioni, I'una riguardante la celebrazio-ne del centenario Mozartiano l' altra l'800 An-niversario del Risparmio Postale,

    NOTI~IE IN BR EVE In quel di Bologna, dal 10 al 3 dicembre,ha avuto luogo la Mostra Filatelica organizzatadall' Ente Provinciale del Turismo in colla bora-zione con l'E.N.A.L. In occasione delle XVI Olimpiadi di Mel-bourne, sono apparse numerose serie che pren-dono vita dalle diverse specialita della Sportpuro. Cosi l'Australia, I'Ungheria, l'Olanda, laSaar, la Romania, la Germania Occidentale eOrientale, la Jugoslavia e la Cecoslovacchia han-no curato emissioni a ricordo dell' avvenimento.Sono previste emissioni curate da altri Statipartecipanti ai Giuochi Olimpiaci. Le poste della Repubblica Democratica Te-desca hanno proceduto al ritiro dalla circola-zione della serie emessa in occasione del cente-nario della nascita del compositore ROBERTSCHUMAN. Il motivo di tale decisione va sen-z'altro addebitato all' errore commesso nel boz-zetto, in quanto 10 spartito che appare sullostesso appartiene ad altro compositore e pre-cisamente a FRANCESCO SCHUBERT. In que-sti giorni e riapparsa la medesima serie, cor-retta.

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    I\. jTutti noi, anche se non do-

    ati di attitudini artistiche par-icolari, siamo spinti verso ilisegno, risultando essere il me-esimo il primitivo e piu validoezzo di espressione degli uo-Chi sara in grado, con pochisicuri tratti di mat ita, di darita sulla carta ad una scena

    0 ad un paesaggio, chinvece, con estrema fatica riu-cira soltanto a combinare sea-abocchi di infantile ispirazio-e, che potremo, in uno slanciottimistico, classificare fra i ca-avori surrealisti.Se apparteneste a quest'ul-

    imo gruppo, prendendo visioneel presente articolo ed attenen-ovi aile istruzioni in esso con-enute, vi sara data la possl-ilita di giungere all'otteni-ento di disegni di egregia fat-um partendo da.... una foto-Col sistema che ci propo-

    iamo di sottoporvi, ci si potra cnica, i disegni che si ottengo-ermettere di entrare in con- no non rappresentano il no-orrenza coi piu quotati acqua- stro personale saperci fare nelortisti viventi e non II, a condi- trattare la matita 0 la penna,ione ben s'intende di accumu-are quel minimo di pratica ne-essaria per l'estrinsecazione dina qualunque arte.Logicamente perc coil' ap-

    rendimento della presente te-

    Fig. 1.

    ma, a risultato conseguito, ilprossimo, non a conoscenza de-gli accorgimenti usati, non po-tra fate a meno di complimen-tarsi con noi.E vogliate prestarci per al- Fig. 2

    633

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    cun1 minutl 18 v08tr8 attenz1o-ne, al fiDe di apprendere 18nUOV8 torma d'arte.'Scelta la totogmfla che piu

    h8 colpito la noora !mm.8gina-mone e dell8 quale intendiamoottenere 18 riproduzione a tr8t-

    Fig. 3

    to, ci recheremo, con tanto dinegativa, d81 nostro fotografoe ordiDeremo una copia sotto-esposta, cice una copia tal qualeappare a figura I, con contorniappena visibiI1.In tal maniera cl sara fa-

    634

    cile seguime, con penn1ni e in-chiostro, i contomi come vi-sibile a figura 2. I pennini, checostituiranno 18 nostra attrezza-tura, saranno di dimensioni di-verse, si da peter ottenere, dal-I'uso dell'uno 0 dell'altro, trattisottili, medi e grossi come rt-ehiesto daUa natura del disegno.Eseguita Ia ripassatura dei

    contomi, attenderemo che l'ln-chiostro (Inchiostrc di China)risulti riasciugato perfettamen-teo Prepareremo nel trattempoil bagno dt sbiancamento, cioeilbagno al quale viene affidatoilcompito di sbiancare la foto-grafia.

    Fig. 4La preparazione di detto ba-

    gno potra essere il risultato didiverse soIuzioni ehe verremoenumerando ;

    I" SOLUZIONEFerrocianuro di potassic 1 gr.Acqua ..... lh bicchiere

    Risultando il ferrocianuro unpotentissimo veleno, prestere-mo somma attenzione a nonentrarne in contatto diretto conIe mani.Quando il ferrocianuro ri-

    sultera completamente scioltoe Ia soluzione apparira di co-lore giallognolo, immergeremonella soluzione la copia fotogra-fica.

    2" SOLUZIONEloduro di potassiolodioAcqua

    .8 gr.

    .2 gr .

    . lh It.Scioglieremo dapprima iodu-

    ro e iodio in minima quantitadi aequa, tndi uniremo aUa ri-manente e nella soluzione im-mergeremo Ia fotografia dasbiancare.Quando qualsiasi traceia del-

    le foto e sparita, immergeremoIa fotografia stessa in altro ba-gno chiamato di ({fissaggio ,che prepareremo in altra baci-nella, 0 nella precedente se ac-curatamente lavata.

    BAGNO DI fi'ISSAGGIOlposolfito sodico . 300 gr.Acido borico . . . . . 30 gr.Aequa . . . . . . . . 1 It.Un secondo tipo di bagno dl

    jissaggio potremo ottenere conIa seguente ricetta:Iposoifito sodico cristal-~zato . 200 gr.

    M :gtl:!obiSQ 1flto .... 10 gr.Acq()a . . . . lh It.Scioglieremo l'iposolfito in350 cc. di acqua tiepida e, aparte, il metabisoifito in 150 ce.di aequa ; preparate Ie due so-Iuzioni, le uniremo.(Tutti i prodotti di cui si e

    fatto menzione sono facilmentereperibili in qualunque farma-cia, 0 studio fotografico).La fotografia, dopo una per-

    manenza nel bagno di fissag-gio di alm eno 10 m tnuti, ve rraestratta dallo stesso e notere-roo come sulla !lopia appalono

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    i soli tratti di contomo da nottracciati in inchiostro di Ohi-na (fig. 3).Presteremo attenzione a non

    toccare i tratti del disegno pernon guastarli.Asciugheremo la copia espo-

    nendola ad una qualsiasi fontedi calore e quando riterrernoche 1a copia stessa sia perfet-tamente aseiutta, proseguitemoPopera iniziata.Come da esame di figura 3,sulla copia risu1ta il solo esche1etrico contorno delle cose,per cui, al fine di raggiungere1a meta che si prefiggeva undisegno artistico, ci muniremodi pennino ritenuto idoneo eombreggieremo a forte tratto le .parti totalmente in ombra, a de-bole tratto Ie parti meno om-breggiate, lasciando in biancoquelle parti che rtsu1tavano illumlnate da luce diretta. Otter-remo in tal modo l'effetto rag-giunto a figura 4.Acquistata 1a pratica neces-

    saria, saremo in grado di otte-nere disegm di ottima fattura,quale queUo che appare a figura 5. Fig. 5. J

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    '635

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    J e l e [ o m a n ~ a t oSENZAMOTORE

    Tale tipo di modello si at-taglia perfettamente alle possi-bilita dei piccoli costruttori diaeromodelli, sia per quanto ri-guarda la semplicita di realiz-zazione, sia per l'economia rea-lizzabile col non applicare ilmotore di propulsione. Eviden-temente a un telecomandato sen-za motore non sara consentitoil raggiungimento di velocitaelevate, risultandone il proprie-tario stesso I'elemento propul-sore. Infatti dalla rotazione im-pressa a forza muscolare na-636

    scera il volo del nostro model-10. Sempre che 10 si desideripero, si potra applicare sottola fusoliera, corrispondente-mente al centro dell'ala, unacapsula Jetex, che ci consen-tira di far compiere al model-lino rotazioni a grande veloci-ta accompagnate da ardite a-crobazie.La realizzazione prende av-vio dalla costruzione della fu-soliera, che ricaveremo da Ie-gno di balsa dello spessore dimm. 3, seguendo il profilo ri-

    portato a grandezza naturale afigura 1. In posizione idoneaeseguirerno 10 scasso per I'al-logamento dell'ala e quello perl'allogamento della parte fissadel timone di profondita. II ti-mone verticale verra ricavatoda legno di balsa dello spessoredi mm. 1,5 e fermato a mezzocollante nella posizione indi-cata a figura 1. L'ala si otterrada foglio di legno di balsa del-10 spessore di mm. 3, sagomatain sezione e sistemata, a mezzocollante, nella scasso eseguito

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    637 '

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    sul profllo inferiore della ru -.soners,Come visiblle a !igula 1, 11ttmone orizzontale risulta indue' meta - piano fisso e pia-no mobile - e sara ricavato

    Fig. 2da legno di balsa dello spes-sore di rom. 1,5.II piano fisso trovera allo-gamento nello scasso ricavatoall".e!stremita posteriore dellafusoliera. Le cerniere che han-no il compito di asstcurare Ii-berta di movtmento alla partemobile del timone ortzzontale,sono costituite da striscie di se-ta iDcollate sulle due parti (fig.2). Un pernetto robusto, della

    lunghezza di circa 25 mm., ver-ra iDfisso sulla parte mobile deltimone, alle cui estremita ven-gono agganciati gli estremi delfilo di nailon per il comandodel timone stesso.Rifiniremo ora Ie superficidel velivolo, arrotondando spi-goli ed asportando eccessi di. ccllante.A rifinitura completata, pro-.cederemo alIa realizzazione delcomando per la parte mobiledel timone orizzontale, Muni-

    ft4/!UllirWt J ! l 'm'lHH/a@tHl//tFig. 3

    tici di un rocchetto di filo innailon del diametro di mm, 0.,5,ne aggancieremo un capo aduna etremita del pemetto fis-sato sui piano mobile, e, se-guendo il circUito indicato afigura 1, sia sopra che sotto 1'a-la, assieureremo 10 scorrere del

    638

    filo stesso a mezzo passaggi ob-bligati, ottenuti mediante filodi ferro di diametro mmimo,piazzati come indicato a figu-ra 3.L'altro capo del filo, com-pletato il circuito e prevista lalunghezza utile di rotazione delmodello, si agganciera all'e-stremita libera del pemetto fis-sato sui timone.Ct si chiedera a questo pun-to quale debba risultare la iun-ghezza del raggio di rotazionedel modello. La stessa dipende-

    ra dalla forza centrifuga di cuiriusciremo a dotare 11 velivoloin rotazlone, per cui stabilire-mo la lunghezza del braccio d'a-zione in relazione alIa nostrapotenza muscolare,Nella posizlone di presa del-la mano, la stessa risultera pro-

    tetta dal pericolo di taglio daun rocchetto, nel cui foro cen-trale passa il filo in nailon. Altempo stesso i1 rocchetto cost 1-tuira la manopola di comando,Logicamente, nel caso di ap-plicazione della capsula, lalunghezza del braccio di rota-zione aumentera,Non ci restera ora che farsubire il primo collaudo all'ap-parecchio, al fine di renderciconto della sua stabilita di vo-10. Cosi che' se riscontrassimopicchiata, aggiungeremo zavor-

    ra in coda, in easo di cabratala zavorra dovra essere aggiun-ta anteriormente; altrettantodtcast nel caso di non equili-bratura delle estremita d;'ala.A collaudo, superato stendere-

    mo una mana di vernice allanitro a colon vivaci.

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    Lo sapevate che ..._ . . . . . . . _ , ...,_~

    Se sl taglla a pezzi una stella di mar.,ciascun pezzo ricrescera per conto proprio,fino a diventare a sua volta un individuocompleto e perfettamente formato.

    II suono ha nell'acqua una velocita di tra-smissione qlfattro volte maggiore che neI-l' aria.

    Oggi I'operaio moderno produce in mediasei volte di pill, nello stesso periodo ditempo, di quanto produceva I'operaio nel1850. Con I'aumento della produttivita sa-no diminuite Ie ore di lavoro: infatti dauna media di 70 ore settimanali, siamo discesi aile 40 di O9gi.

    Una trasmissione radio ~ percepita dagliorecchi degli ascoltatori prima di giun.gere a quelli del pubblico che vi assistedirettamente. La trasmissione infatti avvie-ne istantaneamente, mentre II suono im-piega circa un quarto di secondo per rag-giunger. II pubblico presente in sala.

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    1eleseopiper osservazione terreslre ed asfronomiceSlstelDl o1tlel

    A eolero ehe siap.passlonanoalla costruzieneell telescopi & dedicata Ia presente tratt;lzi.one.Ia quale esamina buon numero deIl;e pqj!sibilicOlnblnazioni ottiehe, che c1 ~e:t"metteranno 1'81'a1&o l'adattament.o di un: teleseopio per esser-vaziene astronomiea .ad' osservazlone -tet:rest):'e,I'aecorciamentn del tubo ill sostegno delcoln-rplesso ottica anche ill presenza di obiettivoconlungh~a focale eonsiderevele, eee,

    r-A ) - - -r _ - - - -I ------O < - - - ~-.----CULA RE - -_ .- _ ---OBIETTIVC

    Fig. 1.In 'figl.lra 1 osserviamo 11 pia semplicC' deisistemi ottici pel,; teleseopi, che censta di unobiettivo e di unoculare biconcavi, 1a cui I~

    gbezza focale viene indicata con 1a 1ettera A -Le leoti componellti i1 compfesse dovranno rag-giunge.re un buon grado e li perlezione, po icme ,diversamente, 5 1 otterranno iIllrilatini midal:e.A tale difetto si rimediera diafl;ammando con640

    SUIun cartoncwo 11 diametro dell'o'biettivo, evi-deJ1teinenlle a scapito della luminosiu. Con I'a-doZlone di tale s.istem:a a lenti biconcave l~-magine appare eapovolta. ~A figm,a 2 1J.() lamo II med{:& i1J l9 complessodi cui a Ji:gura 1 eon l'aggiuntlva lente piano-eoneava ,alPobietlivo. Nel pres ante case la Ientebfconvessa risulta costruita COD vetro GROWN"mentre In )?iano'coneava COl; ! ' vetre 'FlL1NT. Intal mO,do V iene ad cssereliminato il difetto

    t L - _ : : >V -- -_OCULAR(

    QSITTIVOFig. 2.

    riScorttrato nel ease del taleseopio eli cuj afigura 1, ottenendo, dalI'abbinam'ento, una len-te a Cl,"om afJca , cloe esertte da .aberrazioni CJ;o-maticha; :L'oaulare risulta identico al, Rl':6cefiente.e jrure l'immagine appare capoYolta,In Iigura 3 PQssialno vedere urr sistema ot-tico ehe ufllizza un _prisma pel" i1 raddrlzza-mento dall'Immaglne e che cOO'!iieguentementerendera facile sit! l'oss~azione terrestre eha

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    quella astronomica, Unico inconveniente chenasce dalI'utilizzazione di un solo prisma equello di ottenere un'immagine invertita, cioeun'immagine tale quale apparirebbe se la guar-dassimo riflessa in uno specchio, per cui evi-c:::> , ' .CULARE/~~--- _ - -

    OBI (TTIVOFig. 3.

    OGlE TTIV CFig. 4.dentemente la parte sinistra apparira sulla de-stra.Utilizzando per oculare una lente negativa- biconcava - (fig. 4) si ottiene il raddrizza-mento e si evita l'inversione dell'immagine,Tale sistema trova utilizzazione in tutti i com-plessi ottici per osservazione terrestre.A figura 5 appare un sistema ottico pertelescopio cosiddetto prismatico. Tale sistemaci permette di ottenere l'immagine non capo-volta e raddrizzata. Per Ia disposizione dei pri-

    Fig. 6.smi ci atterremo a quanta indicato a figura 6.Considerando che un obiettivo acromatico,cioe composto daIl'abbinamento di una lenteCROWNe di una lente FLINT, risulta di costoelevato a motivo del trattamento speciale alquale vengono sottoposte le lenti stesse, si pre-

    ferisce, nel caso di telescopi ad elevato numerodi ingrandimenti, utilizzare 10 speechio para-bolico, che consta di una superficie concavaargentata, la quale permette l'eliminazione delleaberrazioni cromatiche, tenuto conto che I'im-magine non attraversa nessuna lente.Tali tipi sono conosciuti sotto il nome ditelescopi a riflessione e i telescopi di pili gran-de mole, compreso quello di Monte Palomar inAmerica, si avvalgono appunto di tale sistemaottico,L'immagine viene raccolta dallo specchioconcavo, concentrata in un punto (la distanza

    OCULARE----4------~/ \ - - - - - - - -I , 1 - - - - -x_

    SPE CCHIE TTO ----- ___ _ - - _SPECCHIO

    PARABOL ICOFig. 7.

    __ ~~ULA~ __1\ _--~ - - - - -

    PRISMA~ - _ - - - - - - - -S PE C C H':lPARl\80~ ICOFig. 8.SPECCHIO

    f 'NLO.BOlICOl...CULAlli ~// _'PC:~TTOFig. 9.intercorrente fra specchio e vertice del eonodi concentrazione rappresenta la Iunghezza fo-cale) e ingrandita mediante l'oculare. Siccomenon sarebbe possibile sistemare I'oculare sullostesso asse della specchio, considerato che I'os-servatore verrebbe a coprire in tal caso 10specchio stesso impedendogli di raccoglierel'immagine, necessita sistemare sul punta diconcentrazione uno specchio piano (fig. 7). di-sposto a 45 gradi rispetto l'asse dello spec-chio, che devii l'irnmagine sull' oculare che

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    st presentera all'osservatore come riflessa suuno specchio, eioe invertita.Lo specchio piano di rifrazione, se non co-struito con la dovuta precisione, crea aberra-ziont, alIe quali si porta correzione 0 argentan-done direttamente la superficie rifrangente, alfine di evitare che l'immagine passi 10 spes-sore del vetro, 0 utilizzando un pezzetto dilamierino di ottone cromato.Altro sistema per eliminare gli inconve-nienti di cui sopra, consiste nel sistemare unprisma come indicato a figura 8. II prismapero presenta 10 svantaggio di avere un prezzoassai superiore alIo specchietto piano e di fareapparire I'immagine invertita.Qualora s'intenda. r.id.urr~ la Iunghezza deltubo di sostegno del complesso o~o di untelescopio -a lunga iocala 0 10 si vo~ usaresia per l'osservaziane terrestre che J)et- I'astro-nomica, c ' j : o e con oomare dispoSto sallostessoWiSe d:ell'obietiivo, viene u:tilizzato uno spec-chio parabclico con foro centrale del diametrodi mm. 20-30 (fig. 9). -L'immagine viene concentrata dallo spec-chio concavo su uno specchietto piano che lariflette, sempre secondo l'asse della specchio,sull'oculare che l'ingrandisce. Mentre pero siha ilvantaggio di economizzare nella Iunghezza

    [ o n s e r v a z i a n e d e l l e n o v aUno dei maggiori ira i molte-plici problemi che la massaia e-conoma, preoccupata di portarefelicemente in porto il bilanciofamiliare, deve affrontare e ri-solvere annualmente e quellodella penuria di uova che si ri-scontra durante il periodo in-vemale.Ci siamo quindi preoccupatidi raecogliere per esse queifondamentali accorgimenti chepermetteranno lora di provve-dere alla. conservazione delle uo-va con risultati pill ehe soddi-

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    "T " OCUI .AR t------1~- -L i - --.= - -JP;.AISMASPECCHIETTO --_------::_--del tubo di supporto, che si riduce in tal mododella meta rispetto i tubi con riflessione a 45gradi, l'immagine che si ottiene risulta inver-tita.Non disponendo di uno specchio concavocon foro centrale, potremo otten ere il raccor-

    SPECCHIOPARABOLICOFig. 10.

    ciamento del tubo di supporto utilizzando unospecchietto ed un prisma sistemati come afigura 10.Con tale sistemazione l'immagine risulteraraddrizzata e la lunghezza del tubo ridotta dimeta rispetto quella dei telescopi con rifles-. sione a 45 gradi.

    sfaeenti.10) Effettuata la scelta delleuova, si da essere eerti dell'in-tegrita del loro guscio, provve-deremo a disporle all'internodi un reeipiente contenente u-na soluzione di 1 Kg. di ealeeviva e 10 litri di acqua usan-do l'avvertenza ohe risultinocompletamente immerse nellasoluzione stessa. Trascorso uncerto periodo di tempo, si no-tera, alla superficie della solu-zione, il formarsi di una pelli-cola costituita da carbonato dicalcio.Nell'eventualita che cia nonsi registrasse, rinforzeremo lasoluzione con l'aggiunta di cal-

    ce spenta.Al contrario, se dopo l'avve-nut a formazione della pellicola,la stessa si disgregasse, proce-deremo ad un eontrollo, al fi-ne di assicurarei sull'Integrttadel guseio delle uova e rinno-veremo la soluzione.20) Le uova potranno esse-re eonservate a lunge metten-do in pratica un sistema mol-to pill semplice del precedentee eonsistente nel rendere im-permeabile il guscio all 'aria,spalmandolo con particolari so-stanze. Prima di procedere .al-l'operazione di cui sopra, neees-

    sttera lavare aeeuratamente Ieuova con acqua fredda coll'au-silio di una spazzola.Risultera quindi effieaee

    immergerle per 1 solo mmutoo in glicerina, 0 in un comuneolio da eueina, 0 spalmarle convaselina, 0 pennellarle con laseguente eomposizione :COLOFONIA gr. 6ALCOOL DENA-RATO ..... gr. 4

    BENZINA gr. 4Proceduto ehe si sia alla ste-sa dello strato protettivo, eon-serveremo le uova in ambientefresco e preferibilmente in po-sizione vertieale.30) Un terzo sistema di con-servazione assai pratieo e quel-10 di disporre le uova a stratiall'interno di recipienti conte-nenti sale raffinato da eucina.Formeremo un primo stratodi sale della spessere di 2 0 3em., sul quale pianteremo Ieuova. Formato cosi il primostrato, Ie ricopriremo di sale,alla superfieie del quale siste-meremo un secondo strato di

    uova e cost via fino ad esau-rimento delle stesse,Prima di disporle in strati,Ie uova dovranno essere lavateaccuratamente.

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    1 curnll.' TE RR,A

    Fig. 1.. Schema elettrico.

    ig. 2. . II nucleo ferroxcube dovra trovarsi aontatto di supporti, fascette, ecc. in materialesolante che 10 isolino dal telaio del compleslO.

    Per ,chi COlT lfMcia ......

    Gli ormai seaduti ricevitori a cristallo digalena, che fecero urlare al miracolo i nostripadri, vennero destituiti d'importanza dai dle-di di germanio, con l'utilizzo dei quali e stato,possihile raggiungere ka massima sensibilitadi costruzione in fatto di apparecchi minimi.Coll'affiancamento ai diodi di germanio desnuclei ferroxcube (utilizzati come antenne in-terne in apparecchi portatili), raggiungeremoinfine maggiore sensibilita e piu elevata selet-tivita,E, appunto in virtu di tale felice accoppia-mente, un nostro affezionato Lettore, il SignorISOARDI GUIDO di SALUZZO, ci invia unoschema dal medesimo ideato, realizzato e spe-rimentato con successo, successo che arrise anoi pure nel corso di prove e collaudi del com-plesso (fig. 1).Ci fu possibile infatti captare numerose sta-zioni, il che confermava appieno le afferma-zioni dell'ideatore, il quale, in localita situataa 32 km. da Cuneo e 56 da Torino, con pres adi terra e antenna intern a della lunghezza di5 metri, riesce a sintonizzare emittenti tede-sche, jugoslaye, francesi e pur anco ameri-cane.Coloro che intendessero realizzare 10 sche-ma in oggetto, dovranno, come prima cosa,approvvigionare un nueleo ferroxcube, che, sedi difficile rintraceio, potra essere richiesto al-la Ditta Forniture Radioelettriche - C. P. 29 -Imola che 10 fornisce al prezzo di lire 400.Crediamo utile e opportuno significare atLettore che il nucleo ferroxcube risulta fra-gilissimo, per cui presteremo allo stesso ilmassimo delle nostre attenzioni. Da notare-pure come i supportini, Ie fascette e Ie baset-te, che legano i nuclei ferroxcube al telaio.del complesso, debbano risultare in materialeisolante (fig. 2) emaiinottone.alluminio.ecc., per non correre il rischio di conseguirerisultati inferiorl a queIIi ottenibili coll'utiliz-zazione di semplici. bobine.Sui nucleo ferroxcube sistemeremo Ia spi-rale della bobina L1, che avremo preventiva-mente avvolta su tubetto di cart one del dia-metro di circa mm. 15. II filo costituente laspirale sara del tipo in rame srnaltato, aventeil diametro di mm. 0,8 - 0,9 - 1; Ia spiralesara composta di 90 spire e presentera presealla 10, 25", 40', 50", 70" e 90' spira.Prese intermedie alle citate potranno es-

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    ' - INTENNA

    T E R R A

    ANTENNA F E : R R O X C U S E CUfFI l l

    Fig. 3. Schema pratico.

    sere effettuate senza tema di pregiudieare ilfunzionamento delcomplesso; anzi. affermia-IDO che un maggior numero di prese ci dad.possibilita di scegliere quella sulla quale sin-tonizzare ottimamente la stazione desiderata.Per la costruzione del ricevitore, potremoutilizzare una piccola scatola in legno 0 in fae-site, sulla quale fisseremo, come visibile dalloschema pratico di figura 3, il condensatore va-riabile da 50 pF ad aria, quindi le boccole perIe prese multiple d'antenna, del diodo di ger-manio, della cuffia e di terra.Per quanta riguarda il condensatore varia-bile ad aria terremo presente che i due con-.tatti di utilizzazione sono costituiti rispettiva-mente: l'uno dalle lamelle fisse (carcassa me-tallica del variabile), l'altro dalle lamellemobili.n diodo di germanic potra essere di qual-siasi tipo, mentre la cuffia sara scelta, possi-bilmente, da 500 a 2.000 ohm.A sintonizzazione avvenuta della stazione riocercata, e consigliabile effettuare 10 sposta-mento del nueleo ferroxeube rispetto la bo-bina Ll sino a che non si sia rintraeeiato ilpunto di massima intensita di ricezione.Essendo nelle nostre intenzioni di riceverepili stazioni, sistemeremo il nucleo all'esternodella cassetta, in maniera tale ehe pili age-volmente potremo operare quegli spostamentiche ei eonsentiranno il raggiungimento ci iun'intensita sonora ottima, stazione per stazione.In tal modo conseguiremo pure il raggiun-gimento di una maggiore selettivita.Ovviamente per appareeehi riceventi a diodi.di germanio necessitera l'antenna e la presadi terra: l'antenna potra essere interna e co-

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    stituita pure dalla rete del nostro capezzale;per la presa di terra ci serviremo delle tuba-zioni dell'impianto di termosifone, di quelledell'acquedotto, 0 anche del filo neutro dellanostra presa di corrente.

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    PompeColoro che possiedono acqua-i conoscono certamente l'impor-anza basilare di pompare ariaall'intemo degli stessi poiche,ome per i terrestri, l'ossigeno eo degli elementi indispensabilialla vita degli abitatori degliEd e appunto questo unodei motivi prmcipali per cui

    d' aria persistono sui mercato di diversitipi: centrifughe, a compres-sore e a vibratore.Molti dei nostri Lettori pe-ro vivamente impressionati dalprezzo elevato praticato suimercato per dette pompe, cichiedono se non sia possibileautocostruime un tipo che nonabbia a scapitare molto da un

    Fig. 1

    i usa trapiantare sui fondo de-li aequari piante che, aUa lu-e, emettono ossigeno. Tale si-tema pero risulta a volte in-ufficiente, specie nel caso dicquari molto popolatt, per cuii vanno sempre pili utilizzan-o piccole pompe che creinoidoneo ambiente agli abitato-i in cattivita.Di pompe per acquari ne e-

    Fig. 2confronto.La ~Iizzazione personaLedi una pompa d'aequario nonriveste difficolta di rilievo; ne-cessita pem considerare che ilcomplesso, uscito daUe manisia pur abili di un arrangista epur funzionando in modo egre-gio, non risultera ceetamenteperfetto dal lato estetico, 0 co-munque parag

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    pompa, appare un secondo di-schetto, attraverso il quale pas-sa la valvola di mandata (re-cuperabile da uno spruzzatoreper profumo),All'estremita inferiore dellavalvola verra inserita la con-dotta in gomma, che porta al-I'acquario.II funzionamento risultaquanto mai semplice: Alamella attirata corrispondel'abbassamento del corpo ela-stico della pompetta e relati-va compressione dell'aria chetrovasi all'interno del corpostesso.In tale posizlone, abbiamoche la membrana. aderisce per-fettamente al dischetto impe-dendo una fuoriuscita superio-re dell'aria che, costretta ver-so il basso agisce sulla val-vola, apre 18.medesima e si fastrada nella condotta.Nel tratto di corsa da la-mella attirata a lamella libera,la membrana, per via dell'aria.che entra attraverso il foro la-terale, si stacca e lascia cheI'aria stessa entri all'internodel corpo della pompa. Nel cor-so di tale fase la valvola sichiude ed evita il richiamo del-l'acqua.A figura 5 abbiamo un tipodi pompa piu efficace di quan-to risulti il tipo preso in esa-me precedentemente.Per la realizzazione si rendenecessario l'utilizzo di una vee-chia suoneria elettrica. E' in-.fatti risaputo che in una suo-neria esiste il martelletto, i1quale, nel corso del funziona-mento, batte contro la campa-na, Ora se a campana elimi-nata, fisseremo al martelletto

    il dischetto superiore dellapompa di cui sopra, si riscon-trera, nella pornpa stessa, unatunzionaltta ed un rendimentomaggiori, poiche Ie oscillazionidel martelletto medesimo risul-tano di ampiezza superiore aque lie di cui al primo caso.Tale secondo complesso fun-

    zionera abbinato ad un tra-sformatore per campanelli (fi-gura 6).Al fine di tsolare il possi-

    bile rumore generato dalle vi-braziont, si collochera il com-plesso pompa all'interno di u-na piccola cassetta rivestitain gomma piuma.

    646

    Fig. 3

    Fig. 4.

    ~ - - - - - - - - -

    Fig. 6.

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    el caso di azione in senso contrario, gli inevi-impastamenti (fig. 3).Ad asciugatura completa dell'ultimo strato diolla, levigheremo con carta abrasiva da carroz-del tipo pill. fine, mantenendola costante-ente bagnata (fig. 4); indi porremo termineile operazioni con una pulitura eseguita coll'au-di un pezzetto di feltro (fig. 5).Per la preparazione alia doratura delle cornicii scagliola, sara sufficiente applicare sulle su-rfici delle medesime due strati di una buonaernice all' olio e levigare le superfici stesse conarta abrasiva mantenuta costantemente bagnata.

    DORATURAEseguite Ie operazioni suindicate, stenderemolle superfici uno strato di adesivo, costituito dano rniscuglio di olio d'oliva in piccola quantita,rafite e ocra rossa, il tutto tritato setacciato emerso per qualche giorno in acqua, al fine dir aderire alia superficie della cornice i fogliAl momento di dar inizio alia stesa delloato adesivo, sostituiremo I'acqua con una so-ione diluita di colla - 1 parte di colla edi acqua. L' adesivo verra spalmato sullauperficie con un feltro morbido 0 con un tam-Giunti a questo pun to, potremo dare inizioll'applicazione dei fogli d'oro.I fogli, staccati dal libretto che li raccoglie,on I'aiuto di un coltello piatto 0 di una spa-la (fig. 6), verranno tesi ed adagiati progreso

    ivamente sulle modanature della cornice, evi-ndo di toccarli con le dita (fig. 7).L'applicazione dei fogli dovra essere condottamaniera tale che il foglio seguente rlcopraparte il precedente, all'evidente scopo dl na-

    le giunture (fig. 8).Con I'ausilio di un tampone (fig. 9 e 10), agire-o quindi perpendicolarmente sulle superfici do-al fine di seguire i profili delle modanature

    modo perfetto.E' particolarmente importante, prima dell'ap-del fogli d'oro e durante I'operazionei posa, mantenere inumidito I'adesivo a mezzoi un pennella tipo acquerello.DORATURA ALL'ACQUA

    I1procedimento che verremo esponendo si at-glia particolarmente nel caso di restauro diorature per vecchie cornici. L'adesivo verra so-tituito da olio cotto un ito a giallo cromo. Tra-12 ore dall'applicazione, l'olio cotto risul-ra quasi completamente riasciugato e quindi attoricevere i fogli d'oro.Allo scopo di accelerare il processo di riasciu-atura, acgiungeremo all'olio una piccola quantitai essicante, ovvero useremo un tipo di olio na-ralmente essicante.Le rimanenti operazioni e cioe I'applicazione

    ei fogli e la rifinitura, risultano simili aUe pre-denti suindicate.PATINE ED EFFETTI SPECIALI

    II procedimento della doratura alia laminai presta particolarmente per il raggiungimento

    di effetti speciali di rifinitura, aventi 10 scopodi patinare la superficie dell'oro nuovo, senzaperaltro ridurne 10 splendore.Ejjetti di raschiatura (fig. 11) potranno essereraggiunti trattando le superfici a rilievo pocoaccentuato con una punta dura 0 un pettinemetallico (fig. 12).Potremo inoltre raggiungere sulle sporgenze

    ejjetti di filettatura con !ievi e ripetuti colpi,pill. 0 meno regolari, assestati con una lamiera(fig. 13).Per quanto riguarda poi le screpolature adarte (fig. 11), otterremo le medesime app!icandole lamine d'oro sull'adesivo ancora leggermenteappiccicaticcio. Prima della completa riasctuga-tura dell' oro, applicheremo sul medesimo un leg-gero strato di vern ice all'alcool 0 di vernicesintetica, che, asciugando pill. in fretta dell'ade-sivo, provochera increspature sulle lamine, sullequali passeremo con feItro a completa riasciuga-tura dell'adesivo stesso.

    DORATURA AL PENNELLO11 procedimento da seguire per tal genere didorature puc) essere paragonato al procedimentoseguito nella verniciatura dei raaiatori da ter-mosifone.Non si tratta, in dermitiva, di una vera e pro-pria metallizzazione, rna, benche i risultati nonpossano essere paragonati a quelli raggiungibilicon l'applicazione del metallo in lamlne, il pre-sente procedimento presenta il vantaggio nontrascurabtle di una realizzazfone semplice era-.pida,Inizieremo I'operazione dalla preparazione-delle cornici, consistente oieu'eummaatone delle

    porosita, con la sovrapposizione di pill. strati.di colla di pesce molt') diluita 0 di gomma lacca,strati che verranno poi successivamente levigaticon carta abrasiva tipo fine costantemente inu-midita.Acquisteremo quindi Ie polveri di bronzo ne-cessarie, che potranno essere applicate aile su-perfici delle corntci con due divers! metodi:mescolate a vernice, oppure deposte sull'ultimostrato di vernice quasi asciutto.Quantunque il primo metodo appaia di pilifacile attuazione, non permette a raggiugi-mento della lucentezza propria della lamina d'oro,

    poiche la polvere di bronzo risuIta completamenteavvolta da una pellicola superficiale di vernice.11 miscuglio bronzo-vernice dovra essere ap-plicato in un solo strato, con pennello rotondoa setole sufficientemente rigide (fig. 14), evitandodi passare sui punti gia trattati.II secondo metodo, pur prevedendo un mag-gior impiego di polvere di bronzo, permette ilraggiungimento di risuItati di gran lunga supe-riori.Applicheremo aile superfici della cornice dueo tre strati di vernice, ognuno dei quali dovrarisultare completamente asciutto e levigato al-l'atto dell'applicazione dello strato successivo(fig. 15).Quando I'ultimo strato risultera prossimo. al-l'asciugamento, deporremo sullo stesso la polvere

    (continua alIa pag. seguente)

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    Usiamo gli infrarossiper risceldare il letto

    Con l'.av~nzare a grandi pasai della stagione'invernale. toma di attulilita il pToble,m.a as-aiIlante del riscaldamentCi.Oo1o.ro ehe :DOl). dispoDgoDo di impianto elitermosifon.e e quindi non riscaldano in egualmiBura tutti i vani cornponenti l'ap.part:am~to,dovranno preocctlparsi di s e ende r e Ie membraSU le$ola o !,\piae, per _ n o il U N : Q r re r e nel. peri-.colo di infredClature astitliose.E' :Msaputo che Ia migliore solnzione del'l'iscal~ento e dovuta ad apparecchi elettrici,cioe a quet cOm.pless! elle S i avvalgono, nena

    Fig. 1.rmaggior parte dei casi, di resistenze al ni-chelK:romo simili a quelle usate per i for-:nelli elettrici.Ma oltre a tali tipi di apparecchi, avremola possibilita di utilizzare lampade a raggi in-frarossi per la realizzazione di scaldaletti verie proprio

    LA DORATURA ddl CORNICI(conI",,,,". thlItI 1 > . . . twec.)

    di bronzo facendola filtrare attraverso le cUta,oppure seuotendo un sacchetto dl tela contenente1& polvere medesima, evitando dl toccare Ie su-perfici vernieiate (fig. 16).Allo seopo di ottener una perfetta aderenzadella polvere alla cornice, ~ fondamentale lascelta dell'attimo utile all'applicazione deUa me-desima.PATINE ED EFFETTI SPECIALIPure il procedimento della doratura al pen-nello si presta a numerosi effetti speciali.Volendo patinare una zona particolarmenteconsunta della cornice, applicheremo il primostrate di vernice colorato in rosso porpora odcera rossa. Nelle parti in rilievo potremo rag-giungere un tipo di patina come indicato afigura 17, utilizzando una striscia di feltro 0 dicarta a smeriglio: finissima. In quest'ulnmo casocomp1eteremo I' operazione con 1a pulitura me-diante feItro.A condlzione 10 spessore della po1verecUbron-ze risu1ti minimo, cl sara possibile eseguire Ieraschiature con punta dura 0 con pettine me-tallico.650

    Tale utilizzazione presenta vantaggi rispettola prima ricordata, fra i quali non ultimo lascomparsa di pericolosita che una resistenzaincandescente e scoperta presenta.Per uno scaldaletto necessitera munirsi diuna lampada a raggi infrarossi adatta per unatensione di 220 volt se la tensione ill linealocale e di 220,160, 140 volt; mentre si acqui-stera una lampada a raggi infrarossi per una

    Fig, 2.tensione di 130 volt se la tensione di linealocale risulta di 110, 125 volt.n prezzo di tale tipo di lampada non ri-sulta eccessivo (la Ditta Forniture Radio-elet-tricbe - CP 29 - Imola - Ie fornisee infatti,franco di porto e spese imballo comprese, asole L. 2.400).SuI telaio di legno di un comune scalda-letto, (fig. 1) applicheremo, ad una distanza di1 em, dal piano superiore e inferiore del te-laio stesso, due piastre di alluminio delle spes-sore di mm. 1,5. Sulia piastra inferiore fisse-remo uno zoecolo portalampada in ceramicseon base,che sara possibile acquistare in qua-lunque negozio di materisle dettl'ico (:fig. 2).

    EvideI\temente, dallo zoccolo paitirA la trecciaprovvista di spina, che, inserita nella presa dicorrente, d. permett.era (ij aecendere Is lampada.Rimandiamo quei Lettori -che volessero co-struire una stufa a raggi infrarossi al numero5-56 - pag, 237 - 238 - 239 di Sistema Pratico.

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    SterilizziamoLa bianeJu_nacon ossigeno atomicoLe lampade germicide, me-glio conosciute sotto ilnome diozonatrici, oltre a quelle anti-germi, presentano pure qualitadeodoranti, sia per quanto n-guards ambienti dove le stessevengono sistemate, sta per quan-to riguarda indumenti od oggettiche vengano sottoposti alle lIT

    ro radiazionl.Ci si potra chiedere cosa siaI'OZONO.L'OZONO e uno stato allo-tropico dell'ossigeno e per spie-garci diremo che, mentre I' os-sigeno e una sostanza sempliceche ha determinate proprtetsfisiche e chimiche, l'OZONO eun'altra sostanza, con altre pro-prieta fisiche e chimiche ; maambedue le sostanze sono for-mate dallo stesso elemento:I' OSSIGENO, solo che varia ilnumero degli atomi nel!a mole-cola. Infatti la molecola del-l'Ossigeno ordinario e biatomi-ca, mentre quella dell 'Ozona etriatomica, cioe formata da treatomi. Ossigeno e Ozono sonoquindi due forme allotropiche,intendendosi per allotropta ilfenomeno per cui 10 stesso ele-mento, a seconda del numero

    di atomi con cui entra a farparte della molecola, imparti-see alla sostanza che forma di-

    R E A i T O R E

    U l.M P A D A 6 E R M lC ID AFigura 1 - L'impianto elett~ico di una lampada ozonatrice siidentifica a quello di una lampada fluorescente.

    verse proprieta e Ie diverse Sir-stanze allotroplche possono es-sere trasformate Ie une nellealtre.La diversa formazione (tria-tomica) dell'Ozono, apparente-mente irrilevante, conferisce al-10 stesso proprieta z;peciali, Invirtu dell'atomo in piu, che ten-de a distaccarsi per accoppiarsicon altro atomo vagante, alfine di formare una normalemolecola biatotDic8.L'ozono tende quindl 9. S't'ilup-pare OSSIGENO ATOMICO,che, risultando molto instabile,tende a entrare a far parte dluna molecola associandosi adaltro atomo d1 osstgeno, oppuread una molecola di altra so-stanza che sig. ~mne all' osst-geno stesso,Per tale proprieta, I' Ozono

    651

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    L A M P A D J . I G E RM IG ID A

    Fig. 2 - Varia%ioni da apportare al] impianto elettrico, dicui a figul1a 1, nel caso di utili:r::r:odi portalampada prev-

    visto di %occolo porta-starter.

    ossida facilmente Ie sostanzeorganiche distruggendole, percui viene impiegato su vastascala come sterilizzatore, bat-tericida disinfettante e deodo-rante ..Cosi, dopo aver accennato

    sui numero 11-'56,al sistema diinstallazione in una stanza diun generatore d'ozono, prende-rema in considerazione una rea-lizzazione di maggior interessee precisamente una sterilizza-trice per biancheria, che risul-

    Fig. 3 Sistema%ione della lampada ozonatrice sulle parte in-terna del coperchio del recipiente.

    652

    tera utile e indispensabile perlavanderle, stirerie, ospedali,gabinetti medici ed anche perla nostra casa, dando alIamassaia la possibihta di otte-nere un bucato odoroso.Seguendo Ie istruzioni conte-nute nel corso della trattazio-

    ne, tutti saranno in grado dicostruire un semplice quantoefficace genera tore d' ozono,considerato che oggi in com-mercio sono in vendita lampa-de germicide, conosciute sottoil nome di lampade ozonatrici.Per I' applicazione a piccoli

    recipienti potremo utilizzare Ielampade del tipo a 6 watt, per10 schema pratico di montag-gio delle quali riandremo aquanto pubblicato sui numero11-'56, mentre per recipienti digrande capacita dovremo ricor-rere aile lampade del tipo a 15watt.Tali lampade, che per aspet-to esteriore e dimensioni pos-sono essere accumunate aUenormali fluorescenti, si diffe-renziano e si distinguono daqueste ultime per il vetro tra-sparente e non di colore biancolatte.L'impianto ' elettrico per taletrpo di lampade si identifica aquelle delle comuni fluorescentie cioe si vale, come notasi afigura I, di un REATTORE da

    15-20 watt, di uno STARTERdella medesima potenza, di duezoccoli portalampada, di unozoccolo porta-starter e di un in-terruttore.Considerato che in commer-cio e facile trovare zoccoli por-

    talampada provvisti pure dizoccolo porta-starter, credemmoopportuno e utile indicare a fi-gura 2 Ie variazioni subite daUoschema nel caso di utilizzo ditale tipo di porta-lampada.Per la costruzione dello ste-riJizzatore e deodoratore, sarasufficiente munirsi di un reei-piente, possibilmente in metal-

    10. di forma e dimensioni det-tate dalle nostre necessita, suicoperchio del quale sistemere-rna la lampada germicida (fig.3), disponendo i componen-ti in maniera tale che, chiu-dendo il coperchio stesso, lalampada risulti all' interno dE-I

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    portare un qualcosa che pii.tvalga a daret l'illusione dell'im-portanza. E mentre tutto 11paese accorre ad ascoltare lalocale Banda, ci estasiamo allospettacolo inconsueto delle LU-MINARIE che ci ranno appa-rire sotto nuove vesti la fae-ciata della chiesuola eli pro-vincia .....E tali efietti di luce potremoraggiungere pure not, conside-rato che l' impianto reiattvonon presenta difficolta eli sorta,come ci sara dato constatarenel prosteguo,Seguendo la trattazione ap-prenderemo a realizzare con fa-cilita il sistema automatico diaccensione delle lampade checostitUiscono il complesso dellaLUMINARIA, sistema che po-

    tra tornarct utile nel caso sldebba approntare di personagiuochi di luci come fontane lu-minose a scopo pubblicttarto.Un motonno da giradischl equattro spazzole, oltre a pia-stre in bachelite e ottone, rap-presentano 11fabbisogno per lacostruzione del complesso, dicui avremo una pii.t reale ideaesaminando la figura 1.Daremo inizio alIa costru-zione del statema di accensione

    delle lampade ritagliando, dapiastra di bachelite dello spes-sore di rom. 5, un disco aventeil diametro di rom. 110 (parti-colare 7); tale disco presentersal centro un foro di diametroleggermente inferiore al diame-tro del perno del motorino delgiradischl, in maniera tale cheentri forzato sul perno stesso.Sopra la p1astra a partico-Iare 7 uniremo a mezzo rivettiil settore in bachelite a parti-

    colare 6 (vedi pure fig. 2 -part. B) e, a completamentodell'intero disco, 11 settore inottone a particolare 5 (vedi pu-re fig. 2 - part. A). Lo spessoredei settori A e B sara unico eprecisamente di mm. 45.E' fondamentale che, al fineeli raggiungere I' efietto di lucldesiderato, le tre spazzole

    (part. 1 - 2 - 3) siano dispostea 120 gradi fra di loro e sullairconferenza clescritta dal rag-gio di 43 rom. partendo clal cen-ro. A figura 3 si potra rilevaren faci11ta 11dimensionamentoei particolari A e Bela posi-

    zione clelle tre spazzole rotantie della quarta di corrente.La spazzola di corrente (par-ticolare 4) altro non ~ che laspazzola che porta corrente 81disco di ottone, corrente cheverril. prelevata dalle spazzole1 - 2 - 3, e che fisseremo in po-sizione tale da trovarsi sempree costantemente, net corso del-la rotazione del disco, a contat-to del settore in ottone.A reggere te spazzole utiliz-zeremo una piastra in bache-lite a particolare 9 (ved1 purefig. 4), mantenuta a distanzautile a mezzo di distanziali apart1colare 8. SU cletta piastra

    Fig. 4

    0800

    Fig. 5.

    Fig. 6.

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    o o f)

    fisseremo Ie spazzole (partt. 1 -2 - 3 - 4 - fig. 5), che potremoautocostruire utilizzando i car-boncmi recuperati da qualchemotorino elettrico, 4 molle aspirale e 4 canotti di guida inottone.Potremo pure acquistare Iespazzole presso un negozio d' e-lettricista specializzato in ripa-razieni di motori elettrici.Le spazzole a partt. 1 - 2 3andranno sistemate, come dettoprecedentemente, a 120 gradffra loro. Tale disposizione ap-pare pure da figura 7.

    Fig. 7.

    Montate le spazzole sulla pia-stra di bachelite, eseguiremo ilmontaggio di tutti i componen-ti il complesso sui giradischi(fig. 6). Controlleremo che Iespazzole tocchino con egualepressione il set tore in ottoneper cui ilmedesimo dovra tro-varsi in posizione perfettamen-te normale rispetto I'asse delgiradischi stesso) e che non siavverta il salto da questo alsettore in bachelite.Eseguiti i controlli, non ci re-stera che effettuare l'agganeiodel terminali dell'impianto elet,2 1 3 1 3 0 2 0 230 02 0 01 031 . . 1 3 . '0 0 00 0 3 1 023 P902 2030 203 . 1 30 031 . . 1 03 1 . . '0 02 02 20 0230 03 . 1 30 031 . . 1 03 I . . '0 02 02 20 0230 03 . 1 30 031 . ( ! I I

    Fi~. 8.

    656

    trice con Ie spazzole, eseguitoil quale potremo dare corrente.Come rilevasi dall' esame difigura 8 (illustrante il tipico ca-so di luminaria a fontana zam-pillante), il movimento delleIuci, che per errata Interpret a-zione ottica si gtudichera ascen-sionale, avverra nel seguentemodo: - Partendo dalla fila dilampade di centro, che immagi-neremo quale getto centraledella fontana, notasi a figuracome la lampada n. 1 risultispenta, mentre la 2 e la 3 ao-cese. A rotazione del complessomontato sul giradischi, comeappare chiaramente anche dafigura 7, s1 spegnera la lam-pada 2 e risulteranno accese lelampade 1 e 3; proseguendonella iotazione si spegnera la 3,mentre la 1 e la 2 risulterannoaccese e cosi via per dar vitaal movimento ascenstonale rl-cadente nei quattro bracci for-

    manti la fontana luminosa.Come evidente, un contattodei portalampada, contrasse-gnati col numero I, fara capoal filo proveniente dalla spaz-zola n. I, mentre l'altro caposi colleghera al filo di correntegenerale.Altrettanto dicasi per le lam-pade 2 e 3 che si collegheran-no rispettivamente alle spazzo-

    Ie 2 e 3.Con questa semplice e pococostoso sistema avremo risoltocosi un problema che, all'appa-renza, potrebbe apparire sever-chiamente difficoltoso.

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    I componenti del Club SI-STEMA PRATICO eli Roma,ragazzi che hanno saputo la-vorare soda sulla via dell'ap-prendimento e trame profittiragguardevoli, progettarono co-struirono e sperimentarono' consuccesso un tipo eli raeliotele-fono, adatto per la gamma dei144 MHz, che stanno attual-mente realizzando in serie in-considerazione dell'alto numerodi ordinazioni loro pervenuto.Oggi ci trasmettono gentil-mente 10 schema e le caratteri-stiche del loro trasmettitore,al fine di renderlo di pubblicaragione a tutti i Lettori dellaRivista, che potranno 0 realiz.zarlo personalmente, 0 rivolger-si elirettamente al Club d1 RD-MA, che sari. in grado d1 for-nire il ricetrasmettitore perfet-tamente castruito e collaudato.II ricetrasmettitore d1 cui in.oggetto utilizza quattro valvo-Ie: una 7193, 0 CV6, come oscil-latrice in AF (in fase di tra-smissione) e r1velatrice super-reazione (in fase di ricezione);una 6BA6 come preamplificatri-ce di Bassa Frequenza; unai>AQ5 come ampUficatrice fina-le d1 BF; una 6X4 come rad-drizzatrice e alimentatrice.La portata nonnale di dettoricetrasmettitore (salvo cas! incui i due complessi componen-ti si trovino situati in zona d1Montagna) e sui 35 Km. Nelccrso dei collaudi condottt, s1sono realizzati perfetti col-legamenti pure a 50 Km. edin mare aperto sino a 100 Km.Da quanto esposto, logicamenteappare cne la portata del rice-trasmettitore elipen~ri. daUaconfigurazione naturale dellazona nella quale st agtsee, ctoedetta portata risultera maggio-re in pianura cne in zona dimontagna, a meno che fra Iedue stazloni non esistano osta-coli, cioe sl effettui, ad esem-

    658

    R I C E T R A S M E T T I T O R EP E R L A G A M M A D E I 1 4 4 M H zpio, i1 coUegamento fra duecime.Non va dimenticata inoltre,per quanto riguarda la maggto-re 0 minore portata, l'impor-tanza basilare deU'antenna peril raggiungimento del Massimorendimento. Infatti, come avre-mo occasione di osservare nelprosieguo, un'antenna a dipolosemplice ci consentira una por-tata minima, mentre un'anten-na direttiva -cl .daramodo d1aumentare la portata unita-mente aUa potenza del segnaleconvogliato nella direzione de-siderata.

    SCHEMA ELETTRICONot'iamo a figura 1 10 sche-ma elettrico completo del rice-trasmettitore.8i rileva come Ie valvole

    6BA6 e 6AQ5 risultino montate,sia pure con qualche lieve va-riante per l'adattamento al ri-cetrasmettitore, come su eli uncomune ctreuito amplificatoredi Bass&. Frequenza.A seconda deUa posizione delcommutatore, che ha il com-pito di portare i1 ricetrasmet-titore in pos1zione di RICEZIO-ne 0 d1 TRA8MISSIONE, l'am-plificatore di Bassa Frequenzaamplifleheri., nel caso d1 ri-cezione, il segnale captato e ri-velato dalla valvola 7193, par-tandolo aU'altoparlante magne-tico (mm, 100 di diametro);mentre, nei caso di trasmlsslo-ne, amplificheri. il segnale delmicrofono piezoelettrico mesco-landolo al segnale AF della val-vola 7193.Per il funzionamento dellavalvola in RICEZIONE 0 inTRASMISSIONE e sufficlentecortocircuitare la resistenzaRll, il che risulta possibile col-l'ausilio del commutatore.La potenza d'uscita in AF

    del complesso risulta di 6 watt,mentre in BF di 4,5 watt.

    I componenti necessari aUarealizzazione del rtcetrasmetti-tore non risultano dl. dlfficilereperibilita., fatta esclusionedella valvola 7193 (triodo perAlta Frequenza) 0 CV6, 0 El148,o VT232, che si richledera eli-rettamente al Club SISTEMAPRATICO di Roma - ViaTrionfale 164/A, tenuto contoche la stessa viene utilizzataunicamente su pochi ricevitoriper onde ultracorte eli tipo m t-litare.A figura 2 viene rappresen-tato tale tipo di valvola. Comevisibile, sta la placea che lagriglia di detto triodo fuorie-scono superionnente all'ampol-la terminando in due cappuc-ci, Tale accorgimento vieneadottato al fine eli eliminarei collegamenti eccess1vamentelunghi che si otterrebbero pergiungere aUo zoeeo lo e per e-vitare Ie perdite di Alta Fre-quenza che si creerebbero nelcaso Ie uscite fossero sistema-te sullo zoccolo d1 bachelite.Per distinguere il capuceto del-Ia places da quello deUa griglia,traguarderemo la valvola dalla

    parte deUo zoccoIo: 1 1 cappucciodella griglia si trovera in cor-rispondenza del 7 piedino, men-tre 1 1 cappuccio della placea incorrispondenza del 3.

    COSTRUZIONE PRATICATutto il complesso viene 8 1 -stemato su di un piccolo te-

    laio delle dimensioni di mm.235 x 130 con orlo piegato adangolo retto per un'altezza dimm. 50. II panneUo frontalepresenta Ie dimensioni di mm.235 x 160 (fig. 3).I componenti necessari per

    la rea.lizzazione del ricetrasmet-titore trovansi, come gill. dettoprecedentemente, reperiblli suImercato, eccezion fatta perquanta riguarda la bobina L1.

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    il Link L2, Ie impedenze J2 - J4- J5 e I'autotrasformatore T2_Facilmente potremo autoco-struirci Ie impedenze J2 - J4 -J5; utilizzando vecchie resisten-ze radio in ceramica da 1watt,che rlsultino bruciate 0 di va-lore elevato (0,5 megaohm eoltre ), sulle quali vengono av-volte spire unite di filo smal-tate del diametro di mm. 0,20_L'avvolgimento coprira per tut-ta la lunghezza il corpo dellaresistenza e i due capi dell'av-volgimento stesso verranno sal-dati ai terminali della resisten-za medesima.Prevederemo la costruzionedell'autotrasformatore T2 nelcaso si intenda ottenere la mas-sima potenza di trasmissione,poiche, pur essendo prevista u-na tensione di 350 volt sullaplacca della raddrizzatrice, po-tremo utilizzare un autotrasfor-p G

    ~ ..., . . . ~

    F i g . 2matore da commercio che pre-senti una tensione massima di250-280volt,Sia Ie impedenze che I'auto-trasformatore rtsultano di 'fa-cile costruzione, essendo con-sentita una certa tolleranzasenza tema di pregiudicare iltunsionarnento.Per quanto riguarda invecela costruzione della bob ina Lle del Link, dovremo tener pre-sente che una sia pur minimavariazione di distanza fra spirae spira comporterebbe 10 spo-stamento della frequenza fuerigamma.Per la bobina Ll utilizzere-mo filo di rame argentato