sistema pratico 1955_12

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    "SISTEMA PR.ATlCO"Rivi.l. M~O"I~ 1 ecntcn Scre" " I~coUN NUMERO llee 110

    ARRETRATllj'e ISOAbbon",..,enll per I' ,,,11,,

    annuale L . 1200sernestrele l. 700

    Abbon:a'rn,en,ti: per 1"E:liitAr'o.Mu"I. L. 2000,em".lrale t, I 100

    P@f ebbeneme nro 0 -ir h...:rt:t ... dfnlJl'rU!:1 ~ .o1't'e-!rCTi. 'Ven~",;:> ,'U n ' "0sul Ccrno COi"fP.rl le PO:!oI"I~ " . 1 . . 1rne ro 8,i"2'29~4 tnte srero e G Morbtuacnl, U modul .....vrene { ll oS ' c , a 'oGR" TIS do ogol Ulficla PO'J.I~.Sp.,,,lrh;o'e sernprs I" ceuse!e delversomelHO. e 5(: rfver e PO.sSIbtl-men'e I:~nd)duo In s.1~mPalellc.

    Rlnnovo Abbo" .. .., ..nl"OQr11 QlH!iI~OU(!' s .-inncv"'ll I'"bbc.nJ.fT]tH\IC inCllce'~ luu:;;:he Ij n.umel"OOe /'t:I'1t}"Ooome.'lh' sco~uJo che au.pa-e 'j.'U~ljt"~C~II" delle fw,sro pn-mtll r.1-e[j'lP1dlr,z..lO_

    Ci"Irnbiamento 1:r'1dlr[z:r.onvre ee sempee Ii nuevo Indldz:toc,)n I. l~sc~llo del vecchlo I~d"ro4'.l,O~ e..:ccmpQtilj"l.!1 do L .j.() en'.che in l'h~".cOI.JOllj

    Dlre::r:lo",ee Amml,nlstra,done"'3J~ Frencesc ... D' A~""'no N. ~Jj7IMOlA rBo,,,g"~.1S,"bUlm"nIQ Tlp"g~"'lic"::""",,. ; II>. Ed.. 1>"010 G~J~ollV,o.le P Golee " IMul" I S , , ' o g n , ; ' i

    DiSlrlbuz!""e per ,1'1I"lla .e p....I'hl"." S. p.ll. M1SS4GGl R lf ITA:U .. N' V,e P. \om~"o 6J MILANO

    C"HI.p"nden~"ruil.~ le COfrisoondenzliI dflve es,.sere I,ndkizzlllll:RI.I" ... S ,S rfM .:I PR Anco HIMOlA. IBo109,,01

    DIretiore r...cnlcQRe~:p"n5.bll ..GlustPPE MQNTUSCHI

    A rm e ) III N .. 1 '2 DICEMBRE 1955

    (I~----------

    AUf! conquista degh spezl sideraliCelhua totoelettricaPluviometrt, a lettura dil':>itaL'er consarvare i limonl

    Pag.5935ijllH02ernfi04a TV in ltalia

    Luci interrnittenti per l'A1bcro di Natale llOjCome annullare t'azione dell'acido Iluoridr ico sul-

    Ie vesti 1306(~ iOci" l i e l i prestigin: Telepatia spicciola 607Mj~sissippi: Battelle tIuvia12 a ruoie 608Un trasrormatore per J'Albero di Natale 61;)'l'raghette incise per Elettrolisi 6UTelescopio terrestre astrenonuco prlsmatleo 613'I'ransistore .~ reazione con antenna eFerroxcubee 615Per esegnire tagH di sega su fogli dj compen-'sato 0 masonite 617'"Nautilus modello e li sottomanno atonuco 613Motoscooterisli a naita!! 622Utile per i eacciatort: Fabbricare da soli U

    piornbo da cccela 62.3Per allevarc pesci 624'l'orrone pel' )j"atalc 625Un Ricevitore sensa valvole e senza pile 626Caramelle al caJfi! e alls crerna 627Inchiostrn simpaticoLe carte da giuocoIuterIono pel' wIiciaCarnpagn ela-DozerPreparatevi ivostrl inehiosrrIUn visore POCQ mgombranteM

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    -----........",.....-;~"Sist~ma Prance tt ~Hugur a a tu tti i suet lU ori - ~Huon nata l FliclZ Rnno

    AliaDEGL I

    eonqulstasiderali

    Gli umani sanuo cue un'evasicne dalta orrnairrvelatasl troppo plccota terra e oggi da rite-nersl possibile e attendono con ansle dl conoscere'luanda il prlmo .razzo abbandonera la superticieterrestre, lanciato verso La conqulsta dl altrimondt per 11dorninto Interpranetare.G in : : i i sana studiate Ie forme e ie strutture ditali razsr, Ie rotte de. percorrere e le velocita didistacea dalla Terra e dl croctera, l'equipaggia-mente degll astronautt, ecc., ecc. e i\tutto fer-mata in clrre si da consenttre, a chi si sentaattratto verso quel che ancora oggi rappresentaI'ignoto, I'Inlaio di un periodo di economie perl'aceantonamento della somma necessaria dorna-ru atl'intrapresa dl un viaggetto, durante il pe-riodo di ferie, con destinazione Luna.Ma la navicella delle rosee prevlstoni navigaancora nel mare delle ipotesi e non accenna aprender terra.E nell 'attesa I'uomo st bell. nell'Immagmareche avverra domani, ildomanl del gran salta, iIdomant dell'imprevisto e dell'ilnprevedibile.Ecco allora att'acciarst alia ribalta ipolitican-tl e accappararsl 10 spazio e Immaginare staziontsub-astraJi dt srrt vo e partenza, satelli ti artifi-ciali cne consentano 11dominic della Terra, ordi-onidi guerra affiancatori dl tali progettr, missiti .radio-comandatt per la distruzione di bast-satel-lit! nemiche e... e tutto in nome della tanto ago-gnata, conciamata e strapazzata pace, mentre inrealta, rappresentando il traguardo Luna ipotecasui probabili giacimenti dl ursnio dati per esi-srentt, tut.ti 51 affannano ad arrival' primi nellacorsa astraleE l'umanita dolorante ed affUtta attende, at-

    rende come sempre che succeda un quatcosa chemutt ll corso d.i un'esistenza piatta e lncolore ...Ma, politicant.i a parte, esamlniamo Is. cosadal solo lato scientifico, preoccupandoci umca-mente di cia ehe la scarata : ct rivelera nel-l'aifondare l'arma della conoscenaa in quella mt-niera lnsondablle e inesauribUe dl riserve ener-getiehe ehe e l'Universo, Contrariamente a quan-to st potrebbe immaginare, iItratto piu diffico!-toso per i'Astronave che st libera da! vinccli ter-restrt e punta verso gli Ilstri, e rappresentato dal-I'attraversamanto del 4BO,OOOetri che ci dlstae-eano dana Ionosfera ecostringono III nave celeste,ad aprirsl il varco tra strati compattl 01 ana,all'uopo sviluppando velocita inimmaginabili.E' prevedibUe quindi che, per I'attraversarnen-to dl questa primo tratto, si debba rrcorrere al-l'ausilto di dlverst rnotori, scegliendo, per i sue-cessivi strappi, il pill vantaggloso dal punta dlvista del rendimento. Il razzo slderale decolleradalla Terra spinto da un potente turbo-reattore

    sss, ,_

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    e chsPOl ' r~ di grande superfice alare che gil ga-rantira stabilita di Yolo. 11 primo motore, eioequello destinato al decono e capace rli svllupparevelocita pari a quella del suono, utntzsera, perla combustione, I'ossigeno dell'atmosrera circo-stante e portera il razzo siderale a circa 20.000metri di altezza., Mano a mana che I'astronavesi allontanera dalla Terra, a prestabilite altezzee velocita, i turboreattori, esaurita la 101'0 funzlo-ne, verranno automaticamente sganciati e ciortno all'entrata in eserctaio dei reattori a getto

    Fig. 1. - L'Astronave decolleradalla Terra spin.ta da un pot~nte turboreattore, capace di lm-primerle velocita supersonica. Superata la le-nosfera, entreranno in 'funzione reattori a com.bustlbile liquido, i soli in grado di funzionare

    anche nel vuoto spinto.594

    diretto, grazie ai quali l'apparecchio penetreranella Ionosfera viagg1ando aIla velocita di Km.l,v al minuto seconoo.Superata che sia la lonosfera, motori e aii,non pill necessari, verranno abbandonati ed en-treranno in tunztone altrji>motori a reazione cneimprtmeranno all'astronave la veloctta massimanecessaria per raggiungere, ponlamo il caso, laLuna.Se volgiamo 10 sguardo ad un passato prossi-mo, ad un futuro immediato e ad un avvenirelontano, potremo fissare Ie tappe percorse e dapercorrere dall'Astronautic~ per il raggiungimentod1 traguardo slderale.1.a Tappa Sondaggio della lonosfera e ottr.per la determinazione delle votlcclta e li dl-stacco e crociere.Creazlone di razzl radio-comandati, privi diequipaggio, in grade di staccarst dalla Terra eraggtungere altezze di circa 300.000-4000.000metri.2.a Tappa Preparezione ai viaggi slderall conosservazionl lull'ambiente.Creazione del prtmo satellite artificiale deliaTerra, cioe di apparecchloche desczrvera un'orbl-tra ellittica da polo a pelo del nostro pianeta.La conciusione del pertodo preparatorio ai viaggisiderali, secondo i tecnlci' plil prudenti, sl avril.verso I'anno 1965.3.a Tappa Costruzione A5troneve con equipaggio.CostruziOne di astronase con equipaggio mi-nimo (dUe 0 tre uomini), 'in grado di muoversiattomo alia Terra ad una altezza di circa 500.000metri. Si prevede che i p~hni voli CQntale tipodl nave siderale potranno, compierst intorno al-I'anno 1975. "Negli anni 1980-1990 si potra assistere 11 .1primovolo Interplanetario attorno aUa Luna senzascalo. "Infine, verso I'anno 2000, I'Uomo sara in gradedi atterrare sui nostro satellite naturale e farritorno sulla Terra con un, bagaglio di preaiosee imprevedlbili cogniZioni seientlfiche.~~L'AVVENIRISTICO TRAFFICO INTERPLANETARE POSSIBILE COl MOTORIRAZ%O.Per piu d! un cinquantennio, i.ech!ci aero-nautici studiarono e attussono perfezionamentisui motori ad elica, ottenendo success! di grandeportata; ina col passaggio dall'elica al motore a

    reazione si e potuto asslste$ a un vero e propriobalzo rivoluzionario, che pe_x:rJlisell'uorno di met-tersi in lizza colla velocita del suono.Attualmente i modelli aeronautici di piu largadiffusione sono i turboreatiori, che raggiungonoil massimo rendimento a vtlocita variant! dagli800 ai 2.000 Km. orari e !i'(aItezze comprese irai 20.000 e i 25.000metri. 1 \Qualora pero si raggtungano velocita aggrran-tesi sui 5.000 Km. orari ecatteaze superiori ai40.000-50.000 metri, I'unico motore, in ~rado di :garantire il yolo deU'appareechio negli strati ra-re.fatti, sara il reattore a eombustibtle liquido,vale a dire il motore-razzo.II rnotore-razzo e dunque attualmente il solo

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    Fig. 2. - Important!, ma quasi sconosc:iuti ehnprevedlbili, gil effattl della progressiva dimi."uziune di peso sUlI'organismo umana. Come slcomportefa I'vamo quando venga a rnaneare laforza di grayit.? E' questo uno degll jnterrogattvi che treverarme rllip,asta ~r primo Yoloi:nt,erplanetario effettuato, poiElhl! it C05a ume-namenta Impos,sibUe ricreare tall condizioni. sulla terra.in grado di runatonare anche nel vuoto spaziosiderale, I calcoli dimostrano ehe il suo rendi-mento aumenta coll'aumentare della velocrtn, rag-giungendo la masstma potenza sui 1 1 ) O ! )l ) Km.orari.

    Nei quindici anni trascorst dai primi esperi-menti, i1 motore a reazione ha avuto uno sviluppostraordlnario e i risultati consegurti stanno adindicare che, in un prossimo futuro. si potrannocomplere pass! aneor phi grandi.Deeollo e vola di erociera dei reattori si di-stinguono sostanzialmente da decollo e volo dei

    comuni apparecehi ad eliea. Per superare la re-sistenza opposta dall'aria, maggiore negl! strati,p~u basl'ile c om pattl dell'atmosfera, U razz!') do-vm J l r en l1ere qup'fa r~J ; l Ic l .ammte; riilJ,. ragsiuritlgil strati rarefatti, ~Iisi apTirJUmo str$.ol'~J'ieJprospetttve eli velocita_ In llaiWli casl, Ia rapidaPTeSB 111 quota ,potri. durare stno al eompletoconsume Qal Clll'buranw ed e COl'l t~le bipo, diapparecchio che si alimentano le speranze degliastronautt pili accesr.Da quanto esposto ,non si pub fare a menodi concludere che la soluzione dei grandi pro-blerni deIl'Astronautiea e strettamente legata allo

    Fig. 3. - Uno dei maggiori pericoli che l'Astro-nave carrera sara quello rappresentato dagliscontri con Ie meteoriti. Infatti una meteoritedel peso di 10 grammi, viaggiante alia velocitadi 50 Km./sec., e in grado di perforare una la-miera di acciaio dello spessore di 1 metro.5i potra eliminare, almena in parte, il peri-colo, costruendo razzi con pareti doppie.sviluppo massimo, al rafforzamento e perreziona-mento dell'aeronautiea a reazione.POTRA' l'UOMO 50PRAVVIVERE NEllO

    5PAZIO 5IDERAlE?Non vogliamo sortermarci unieamente al latotecnico del problema, poiche anche il lato bio-logtco e di importanza non certamente trascu-rabile.Pub vivere l'uomo se posto nell'ambiente side-rale? Quali misure preeauzionali dovranno esserprese per assicurare all'uomo la posstbilita disopravvlvenza?Purtroppo la scienza biologica non pub ancorapermettersi di dare risposta a tali interrogativi.Nell'ambiente terrestre I'esistenza e determinatada precisi fattori, ai qual! I'uomo ha latto abitu-dine con adattamento graduale attraverso illento evolversi della specie nel corso dei secoli; per-cio e in grado di sopportare, senza avvedersene,l'attraz1one terrestre, ilmoto di rotazlone, d1 ri-voluzione e dl traslazione, la presslone atmo-sferica e le radiaztoni solari. Mil. nei voli inter-planetari e nella probabile permanenza sui pia-neti, ei sl scontrera con ostacoli assolutamente

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    sconosciuti e che solo in parte potranno esserestati previsti, studiati e debellatio Per cui serge-ranno complicazrcni fisiologiche intmmagmabilidovute alla straordinaria velocita del razzo, al-l'assenza dell'atmosfera terrestre che assieura nor-male respirazione, all'azione dei raggi cosmici edelle radiazioni solari non pili trattenute, com-poste, attenuate dallo schermo atmosrerico.Per quanto riguarda il problema di riforni-mento dell'aria necessaria aU'esistenza dell'equi-

    paggio astronautico, verrebbe risolto mediante ri-serve di ossigeno llqutdo, considerato che un Iitrodi ossigeno liquido, evaporando, si trastorma in789 litri di ossigeno a110state gassoso.Altra risoluzione a tale problema si avrebbeaffidando la rigenerazione dell'aria, all'internodelle cabine deIl'astronave, ad alcuni tipi dipiante. E' stato calcolato, ad esempio, che un

    Fig. 4. - Nell'attrezzare I'uomo per Ie esplo-razioni interplanetarie, non el si deve tantoprececupare til assicurargli respirazione norma-Ie, visto che la cosa e praticamente risolvibilecoll'approntamento di rlserve naturali 0 arti-ficiali di ossigeno, quanto di escogitare unoscafandro capace di proteggerlo dalle radia-zioni solari e cosmiche.

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    metro quadrate di fogha d i . v zucca, .esposto atraggt del. s6Ie;pi'oduce-Qssig~no. n~cess!.o a dueuomini che compiono storzi moderatt. Nel raf-fronto dei due sistemi, balzera evidente che ilsecondo comporterebbe particolare attrezzatura enecessita .di spazio per' la colttvazione degli ' er-baggi predetti. . .Altro ostacoJo da superare per l'equipaggiodella nave interplanetare,e rappresentato dal-l'azione dei raggi solari e cosmici. 'Se_i prtminon potranno costrtutre 'grave pericolo, ,in quan-to bastera il solo involucro esterno della riavead annullarne gli effetti, i raggi cosmici al con-trario potrebbero rivelarsi estremamente peri-colosi.Importante, rna semisconosctuta, I'influenzasull'organismo umana della diminuzione progres-siva del peso fino all'annullamento complete didetto: il cosi chiamato ({Imponderabile assoiuto La difficolta di approfondire tale problema;consiste nel fatto che provocare artificialmente,nell'ambiente terrestre, la perdita di peso, siapure in minima proporzione, e impresa estrcma-mente complicata. In questi ultimi tempi sonostati compiuti esperimenti su cavie; I'imponde-rabile assoluto e stato ottenuto col lancio di raz-.zi che hanno superato i 150.00() metri d'altezza.Corne cavie furono scelti topl e scimrnie : Iescimmie furono dist.,see legate su letti .In gom-rna piuma; i topi rinchiust in tamburi a formaciIindrica. II risultato' di tali esperimentt e tran-qutllizzante per i futuri astronauti. Durance ladiminuzione graduale della -forza di gravita, pro-lungatasi da due a tre minuti primi, non ven-nero rtscontrati disturbi notevoli ai sistomi car-diovascolari e respiratori delle cavie.LE METEORITI, PERI COLO N. 1 PER LA NA-VIGAZIONE SIDERALE.Tralasciando di considerare i pericoli non va-lutabili anche se paventati, quali I'influenza suI-l'astronave dei campi magnetici attraversati, ci

    soffermeremo suI pili accessibile a mente umana:la possibiltta di scontri con meteoriti.Uri'infinita di corpi celesti (asteroidi, cometee meteoritf) si muovono all'interno del sistema 50_lare ed e noto che ogni gramme di materiadotata di una velocita pari a 3-4 Km. al secondoche improvvisamente venga arrestata, si disin-tegra con deflagrazlone di potenza paragonabile

    aIlo scoppio di un gramme di tritolo. Ccll'au-mento della velocita iniziale, aumenta corrispet-tivamente la potenza esplosiva, Supponiamo chevelocita di 20-50 Km. al secondo, si scantri canuna meteorite, che si sposti nello spazio alIaaltro corpo; nel punto d'incontro, 0 d'urto, sisviluppa una pressione pari a 100 miIioni di atmo-srere. Sottoposti a si grande pressione, il :com-portamento dei metaIli si identifica a quello deiliquidi a condizioni normaIi, per' cui unacorazzad'acciaio dello spessore di 1 metro potrebbe ve-nire facilmente attraversata da una meteoritedel peso di appena 10 grammi.Per la difesa della nave siderale contro ilbombardamento delle meteoriti, si dovranno co-

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    struire doppie pareti. Tuttavia, l'onda esplosivaprovocata dall'urto della meteorite, attraversan-do 10 spaaio d'aria ehe divide la parete esternadaU'interna, sara ancora talmente sensibile daprovoeare la morte deU'equipaggio. Per cui sirendera necessaria ehe Ie due pareti risultinoseparate dal vuoto.Sara bene peri> non considerare aneora nproblema del tutto risolto.Si e parlato di meteoriti di piccole dimensio-ni. Piu rare le meteore di proporzioni rilevanti,del peso di parecchi chilogrammi 0 tonneUate.Lo scontro con tali meteore, benche meno pro-babile, non e da escludersi totalmente. Ne risul-tera pero facilitata l'individuazione a mezzo ra-dar con relativa manovra idonea a scongturarej) pericolo.SCALATA TERRALUNA ALLA TELEVISIONE.La Teeniea Televisiva, la Telemeccanica, laCibernetiea ci eonsentiranno domani di parteci-pare, in veste di spettatori, aUa piu grande av-ventura del genere umano.L'avventura astrale, ehe turbo i sonni del no-stri nonni e avveleno la fantasia di scienziati eseritton di tutti i tempi, potra essere vissuta at-traverso i farniliari sehermi televisivi; cost daconsentirei di trarre direttamente, dall'osserva-zione degli strumenti inviati sugli astri a mezzorazzi, cognlztoni atte a spianarci la via della rna-teriale eonquista degli spazi.Telecamere per Televisione, trasmettitori ra-dio, contatori per raggi gamma, per elettroni, perraggi ultraviolctti, per raggi X e raggi cosmlcisaranno sistemati sui razzi-pionJeri delle tm-versate sideree.E mentre assisi comodamente in poltrona, as-sisteremo al decollo, alla traversata e all'atter-raggio sulla Luna dei nostri inviati meccantci,sogneremo il traffico celeste dell'avvenire, quan-do ctoe sara possibile all'umana specie di evaderedalle strettoie della nostra piccola terra.

    Da Roma abbiamo nuovamente rice-vuto notizie del Club Sistema Pratieo II,e ei suuno eonvinti aneor piiL, della se-rieta can la quale i. lettori aderenti airl'iniz,ativa, hanna ajjrontato il problemadell'organizzazione. E' injatti stato redat-to uno Statuto, nel quale sana contem-plate le norme per l'ammissione al Club,e i jini che esso si propane. Tra l'aItroe stata invtata ta tessera N. 1 del Clubal sig. Montuschi, quale Presidente Ono-Tario.Coloro che desiderano jar parte di que-

    sta assoeiazione sana pregati di rivol-gersi in Via Trionjale 164a.Il sig. Isoardi Guido, ei cbieae se aSaluezo Vi sia mat stato qualehe lettoreche abbia intrapreso l'organiz~a~ione diun Club Sistema Pratieo. A noi nonrisulta, e pert anto chi volesse aderire aquesta iniziatiVa, pub mettersi in eon-tatto eon il sig. Isoardi, Via SaviglianoN. 10 SALUZZO (Cuneo).Il sig. G. B. Judiea, abttante a TaRI-N in via Aecademia Albertina 3, deside-rerebbe mettersi in eontatto can qualehegiovane lettore ehe st tnteressasse dt t o -tograjia, e ehe naturalmente abttasse aTorino, 0 neue vieinanze.

    Una buona occe s ioneNon lasciate trascorrere iI periodo utile d'abbo-namento a SISTEMA PRATICO per I'anno 1956.Servendosi dell' apposito modulo di versamentofaciliterete I'operazione. Col medesimo potreterichiedere oltre ai numeri arretrati al preDo diL. 120 cadauno, anche I'interessante supplementoN, 1 SELEZIONE PRATICA a L. 300.

    APPBOFITTATEin occasione del prossimo Natale per fare un r.galo utile, ai vostri flgli parenti e amici.

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    CELLULA FOTOELETTRICAPaventate sli .ncendi, te-mete i. furti, non votote sc=n-dere d. macchina iJnr apt irel'autorimessa, volete saperequando un vano di porta i~

    uttraversato?Il breve nascere e moriredella fiamma di un cerino fascattare questo piccolo comples-plesso, capace di mrluenzarsi adistanza con straordinaria senesibilita. E questa mfluenzabili-ta a minime vartazioni di in-tensita di luce, unita alla possi-bilita di infinite applicazionipratiche, alla racilita di rea-Iizzazione e modico costo,e ottenibile a mezzo di un cir-

    cuito interessante dal punta divista tecnico.Il complesso e composto, 01-tre che dalla cellula fotoelet-trica, da una sola valvola: unaEL41, alimentata direttamenteda un piccolo trasformatore eda un raddrizzatore al selenio.In tal modo potremo utilizzaresia una cellula fotoelettrica agas, che una cellula a vuoto,senza che si renda necessariauna variazione dei componenti,o una modifica al circuito.Siamo nella possibinta, adot-tando il presente schema, diottenere un'azione positiva (unqualsiasi raggio di luce eccita

    Fig. 1 - Schema elettrico.COMPONENTI:Tl - = Trasformatore da 30watt (prima rio 110125140-160220 Volt) (secondari Volt 6,3Amper 0,5 - Volt 90 Amper0,05).

    RESISTENZE:R1 0,25 megohm.R2 0,25 megohm.R3 1 megohm.R4 0,1 megohm potenzio-metro lineare.

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    R5 =50.000 ohm.CONDENSATORI:Cl 8 mF elettrolitico.C2 =8 mF elettroliticoC3 =10.000 pF a carta.RSl =Raddrizzatore allenio da 50175 mAoSl =lriterruttore semplice.EL41 =Valvola termoionica.90 AV =Cellula fotoelettri-ca.Rele Ducati tipo ES 1404/12.

    il dispositivo) e uri'azione ne-gativa (un corpo che si inter-pone ad interrompere un rag-gio di luce che eccita la cellu-la provoca 10 scatto del rele ),Azione positiva e negativa siotterranno collegando in mododiverso le uscite del rele L'a-zione positiva come vedrernoin seguito potra essere utilizza-ta per impianti antincendio,per impianti apri-porte di au-torimessa per controlli automa-tici di impianti domestici, ecc.L'azione negativa invece ver-ra utilizzata per dispositivi dicontatori automatici, per se-gnali d'allarme (antirurto), perdispositivi di sicurezza per au-to e per altre tantissime appli-cazionl.SCELTA DELLA VALVOLAFOTOELETTRICA

    se-

    I tipi di valvole fotoelettri-che che possono interessare so-no: 90 AV e 90 CV; 90 AO e90 CO; ecc. che potremo richie-dere alla Philips, Piazza IV No-vembre - Milano.L'acquistare I'uno 0 l'altrotipo e in dipendenza del valoredell'intensita luminosa su cuisi puo contare, e pili precisamen-te: disponendo di sorgente lumi-nosa intensa, utilizzeremo i tipi90 AV 0 90 CV; viceversa sela sorgente luminosa risultassedi bassa intensita, si preste-ranno i tipi 90 AO 0 90 CO.La differenza che corre fral'uno e l'altro trpo di valvola,consiste nell'essere la 90 AV ela 90CV del tipo a vuoto spin-to; mentre la 90AO e la 90 COdel tipo a gas inerte.Da quanto detto e facilmen-te arguibile che i tipi 90 AO e90 CO risultano pili sensibili epercio utilizzabili nel caso del nascere e morire della fiiam-rna del cerino; d'altro cantopero tali tipi di valvole hannoil loro tallone di Achille. In-fatti l'esposizione a luce inten-sa, sia pure per breve periododi tempo, puo provocare l't-nattivita della superficie del ca,

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    todo sensibile, 0 comunque mo-dificarne radicalmente Ie carat-teristiche.SCELTA DEL RELEII rele da utilizzare nella rea-lizzazione pratica dello sche-ma, dovra essere del tipo ad

    TRASFORMATORED'ALIMENTAZIONEII trasformatore d'alimenta-zione necessario per I'alimenta-zione del complesso dovra es-sere necessariamente costruito.poiche difficilmente potra tro-varsi in commercia con Ie spe-

    90AV

    Fig. 2 - Schema pratico di montaggio.alta resistenza e possedere dotidi sensibihta tale da assicurareun perfetto funzionamento. E'necessano quindi che la sceltavenga condotta con particolarecura, se non si vuole correre ilrischio di compromettere il ri-sulato finale.Nelle prove condotte nel nostro

    laboratorio, venne utilizzato unrele Ducati, tipo ES 7404/12 -resistenza da 5000ohm e se ne ri-scontro sufficiente sensibilita.Necessitera comunque, a mon-

    taggio effettuato, procedere al-la regolazione della molla an-tagonista di esso, poiche pubverificarsi il caso che l'ancoretta rimanga, a causa delladebole magnetizzazione del nu-cleo, permanentemente Inserita,anche a e e circuito )J interrot-to. Ed e per tale ragione chesi rende necessaria una scru-polosa messa a punto.II tipo di rele precedence-mente illustrato, pub essere ac-quistato presso Forniture Ra-dioelettriche (Casella Postale29 - Imola), 0 presso la S.o.R.Dueati - Bologna.

    eifiehe caratteristiche richie-ste.Potremo percio rtvolgerci auna qualunque ditta esperta nelramo (ad esempio la Ditta Se-nora - Bologna - Via RivaReno 114), che, con modici-ta di spesa, potra romtrceto inbreve tempo. Alia ditta che a-

    vremo preferito, tormremo i se-guentt dati, necessari per lacostruzione del trasformatore :- Nucleo della potenza di 30Watt (vedi n. 3 - Marzo HIM -pag 98 di SISTEMA PRA-TIeO);- Primario adatto per le ten-sioni e li linea 110 - 125 -140 - 160 - 220 Volt;- Secondario per Filamen-to Volt 6,3 - Amper 0,5; se-condarto per tensione ano-dica Volt 90 - Amper 0,05.COSTRUZIONEPrepareremo i! piccolo cnassisin lamierino di alluminio ed e-seguiremo relativa serie di foriper il montaggio degli zoccoli.II potenziometro, 0 controllo disenslbilita, R4 verra fissato suipannello anteriore, in maniera

    tale che risulti facilmente rag-giungibile dall'operatore.Inizieremo la posa del crrcui-to collegando i fili del cambro-tensioni al trasformatore '!'1;collocheremo quindi il raddriz-zatore RSI indi eseguiremo tut-ti i collegamenti che Interessa-no gli zoccoli della cellula fo-toelettrica, della valvola EL41e del rele,Quest'ultimo e provvisto dizoccolo octal; i piedini 3 e 4,

    come vedesi anche dallo sche-ma pratico, sono quelli del re-Ie, mentre i piedini I, 2 e 7sono quelli dei contatti. Non si

    Fig. 3 - Per eccitare continuamente la cellula fotoelettrica, nelcese che questa venga utilizzata come dispositivo avvisatore, Slricorre all'ausino di una lampadina da 6 Volt che concentrala luce, a mezzo di una lente, sulla superficie della cellura

    fotoelettrica.

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    Fig. 4. - Ecco schematizzati qualcuno degli innumerevoli servigi della cellula fotoelettrica. In Avedlame un dispositivo di controllo: quando, per una causa qualsiasi, il nastro si spezza, la lucedella lampada di eccitazione colpisce la cellula e il rele interrompe la corrente al motore. In Bsi nota I'applicazione del dispositivo di sicurezza ad una, porta: la cellula fotoelettrica mette in'funzione un dispositivo acustico d'allarme. In C la cellula fotoelettrica viene utilizzata per I'a-pertura della porta di una autorimessa.per mezzo del rele, fa scattare l'in1',meccanismo di apertura. In 0 la celtulr

    coi fari I'automobile eccita 1 0 1 cellula questa,che mettera in funzione il motore che aziona ilutilizzata per il conteggio dei pezzi di produ-

    :zione in serie. II pezzo in movimento t n era la luce che eccita la cellula che, per mezzodel rele, fara scattare, volta per volta, il numeratore. 1 1 1 E si utilizza la cellula quale dl-spositivo di sicurezza: quando la pressione del gas fara salire la campana del gasometro 01 --tre il limite di sicurezza, il fascia luminoso interrotto fara scattare il rele ehe a sua voltaazionera la valvola di scarico del : 9 ' 0 1 5 . In F abbiamo I'utilizzazione della cellula qua Ie di-spositivo antincendio: 1 0 1 fiamma sviluppantesi eccltera la cellula che fara scattare il rele econseguentemente mettera in azione il dispositivo d'allarme.

    tocircuito fra i contatti delcordoncino conduttore della li-nea a corrente alternata.PROVE E MESSA A PUNTOerdano di vista. durante ilcorso del montaggio, Ie polari-tit dei due condensatori elettro-litici Cl e C2. che dovrannopertanto essere rigorosamenterispettate.oomptetata la costruzione, e-seguite un controllo visivo alloscopo di individuare eventuali-errori e cortocircuiti. Coll'ausi-lio di un ohmmetro, 0 altrostrumento per il controllo del-la contmutta, assicuratevi chei tre serrafili siano perretta-

    mente isolati dallo chassis eche non si sia creato alcun cor-

    lnserite la EL4l nel propriozoccolo, ignorando per il mo-mento la cellula fotoelettrica.Ruotate completarnente, in sen-so orario Oancette d'orologio),il controllo di sensibilita R4.indi erogate, per mezzo di SIenergia al complesso, attenden-do circa 30 secondi per il ri-scaldo della valvola. Ora. ruo-tando il controllo di sensibili-tit in senso antt-orario, si do-vra raggiungere una posizione

    Fig. S. - Per un'azione nega-tiva, i morsetti del rele da uti-lizzare, dovranno essere quelliindicati con 2 e 7.

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    nella Quale si avra produzionedi colpi secchi.Muovendo il controllo in a-vanti, raggiungeremo la condl-zione di azione positiva. Rag-giunta tale condizione, oscura-te il locale 0 coprite la toto-valvola con un cartoncino e in.seritela nella zoccolo octal. Re-golate scrupolosamente R4 fino

    Fig. 6. - Per ottenere dal eom-plesso un'azione positiva, e suf.flciente utilizzare, come lndice-to a disegno, imorsetr] 1 e 'idel reie.al disinserimento del rele (con-tatti 2 e 7). La posizione rag-giunta rappresenta quella dimaggiore sensibtlita.ECCITAZIONEL'eccitazione 0 la diseccita-ztone della cellula fotoelettri-ca e conseguente scatto del re-

    le, si avra:- Per azione posittva : Siprenda come esempio I'applicazione della rotoceuula per im-

    PIanti antincendi. L.!t cellula,annegata nell'oscuritu, sara col-pita dal crearsi ell una tontedi luce propagantesi dall'even-tuale incendio, per cui risul-tel a eccitata e ;arit scattare ilreli' che inserira il disposttrvod allarme.-- Per azione negativa: Siprvnda come esempro I'applica-zione della rotocellula per im-pianti avvisatori d'apertureporte. La cellula dovra risuI-tare continuamente eccitata amezzo lampada 6 Volt - 20Watt; la totocellula sara ri-coperta da un cappuccio mu-nito di spiraglio, attraverso ilquale, il fascio di luce direttoverso la fotocellula, viene con-centrato con lente interposta.E' intuitivo che il raggio diluce, prima di giungere alla fo-tocellula, attraversera la zonadi controllo (nel nostro caso :ilvano di una porta).Al passaggio di corpi che siinterpongano e quindi determi-nino interruzione al fascia lu-minoso, la fotooelluia disecci-tata tara scattare iI rele chemettera in azione il segnale av-visatore.Disponendo ilrele di tre con-tatti, indicati a schema con 1,2 e 3, a second a di come sicollegheranno tali contatti ot-terremo azione positiva 0 ne-gativa.Nel caso di azione positiva,

    esemplificata pru sopra, usere--mo i serrafili 1 e 2.Nel caso di azione negative,useremo i serrafili 7 e 2.

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    COMUNfCATO. - Con l'entrata in vigore delle nuove tariffe postali, Ie spese dicontrassegno sono aumentate considerevolmente, e pertanto sconsigliamo i nostriClienti a richiedere Ia spedizione di materiali in Contrassegno.

    A r r a n g i s t i I r D i l e t t a n t i I I

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    Uno dei tipi piu razronali dipluviometro potrebbe essere quel-10 cne prenderemo in esamedurante ilcorso del presente ar-ticolo. Tale tipo di pluviometro,a differenza di quello preserrtatotempo fa, offre il non iridiffe,rente vantaggio della lettum di-.retta effettuabile su quadrantegraduato, per cui saremo semprein grado, minuto per minuto,ora per ora, di conoscere laquantrta di pioggia caduta,quanttta che saremo in grado dirilevare in millimetri leggendodirettamente l'indicazione data-ci dalla lancetta.FUNZIONAMENTO

    11 funzionamento del nostropluviometro a lettura diretta equanto mai semplice.Durante la caduta di pioggia,I'imbuto A, collocato sul puntopiu alto dell'apparecchio, racco-glie una certa quantita di acquache, attraverso la tubazione B,e convogliata al recipiente G e,a rubinetto 0 chiuso, sollecital'innalzamento del galleggiante0, al cui centro e fissata I'e-stremita di una cordicella N ab-bracciante la puleggia I e termi-

    P l U V I O M E T R OA LETTURA D lRETT A

    nante con contrappeso M.La puleggia I, mossa dal ri-chiamo del contrappeso M, met-te in rotazione l'asse X-X, alQuale e solidale e che a sua vol-ta agisce sull'indice L. Dietrol'indice trovasi il quadrantegraduato E e a protezione delquadrante e posto il disco incristallo F. L'apparato convo-gliatore e quello misuratore tro-vano sistemazione all'internodella cassetta D.COSTRUZIONEInizieremo con Ia costruzionedella cassetta del pluviometroche vediamo indicata a disegnocon D. Useremo allo scopo ta-vole di legno di abete resinoso estagionato, dello spessore di mm.

    15, ricavando, sulla parete difronte, un'apertura circolare deldiametro di mm. 150 il cui as-se dovra combinare coll'assedell'asta porta-indice. AIl'in-terno, in corrispondenza del-I'apertura oircolare, sistemere-rna, a mezzo viti, un disco(part. E) un lamierino dellospessore di mm. 0,2-0,3,del dia-metro esterno di mm. 170, chefisseremo a mezzo viti non

    nSiBfema Pratieoueon Ia va"/a.ta de-gli a,.gomenti. conIe s;ue.inte,.essanli~pplioazioni. consuo; p,.ogell; applieali su di ogn; ..amo, III un;oa ,,;v;sla ;Ia/;ana ;n g..ado di accon-tenla"e tutti; letto,,;.

    (302

    prima di aver verniciato inbianco Ia superficie affaccian-tesi verso il fronte esterno, sul-la Quale traccieremo la scaladel quadrante, costituita da100 divisioni uguali per un an-golo, divisioni corrispondenti 0-gnuna a Imm.Sempre sulla parte di fronte,opereremo, verso il basso, unforo di diametro tale che con-senta il passaggio del tuba dideflusso,Oostruiremo per ultimo ilcoperchio che, con foro cen-trale, ci perrnettera di sistema-re in posizione il complesso af-flusso-deflusso dell'acqua.Muniamoci ora di un spez-zone di tubo zincato avente ildiametro mterno di mm. 70-71,1 0 spessore di mrn 0,5-0,8 eI'altezza di mm. 250. Ad unaestremita assicureremo, a mez-zo saldatura dolce, un fondel-1 0 di lamiera zincat a dello spes-sore di mm. 0,5-0,8. Oi assicu-reremo della perfetta tenutadel recipiente e dal lato delfondello opereremo due foridiametralmente opposti checonsentano il passaggio di untuba di 10-12 mm. AIl'estremaopposta assicureremo due staf-fe che ci alzino ilcentro di ap-plicazione della puleggia I dimm. 42 rispetto all'orlo del re-cipiente (part. G) e nel contem-po spostino tale centro di ap-plicazione di mm. 32 rispettol'asse del recipiente stesso. Alcentro di applicazione della pu-leggia, sistemeremo due bocce-line in bronzo che fungerannoda cuscinetti per l'asta porta-indice X-X.L'asta porta-indice la rica-veremo da tondirio di acciaiotrafilato del diametro di mm. 3e su di essa sistemeremo la pu-

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    legm : r h:uarttlltro sWIll. gols:mm. 64l, OttOll1,1t,B In legne durodelle smlssore Ilimm. 13. l'1'e-p

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    A T VEntro il prossimo anna anche Napoli, Bari,Palermo e Cagliari rruiranno, con molta proba-

    bilita, del servizio televisivo. Cio grazie allim-portante programma di lavori che la Radio TVha gia messo in cantiere, sia per la creazione dinuove emittenti, sia per i miglioramcnti che stapportano a quelle in funzione, come Monte Pe-nice, Torino, Milano, Monte Venda, Porto fino,Monte Serra e Monte Peglia che da oltre un annairradiano i loro programmi su gran parte dell'I-talia settentrionale e centrale. Entro il 1956 sieffettuera dunque l'estensione dei servizi tele-visivi in modo tale da coprire tutto il territorionazlonale.

    lE NUOVE STAZIONILe localita, sedi dei nuovi impianti, saranno:Rocca Priora sui colli Laziali; Monte Favone anord di Cassino; Monte Faito che domina Na-poli e il golfo partenopeo; Monte Vergine nellaprovincia di Avellino; Monte Sambuco nella ca-tena dei monti Dauni, dominant! la piana diFoggia; Monte Caccia nelle Murgie pugliesi ; Mi-glionico nella provincia di Matera; Roseto Co-

    pospulico sulla costa ionic a della Calabria; Mon-te Scuro sopra Cosenza che rappresenta ilpuntopiu alto toccato da questa catena di stazioni nel-la penisola 0685 metri sui livello del mare) etnfine l'impianto di Gambarie alle pendici d'Aspro-monte.II percorso passera quindi in Stcilia attraverso icollegamenti di Monte Soro nella catena dei Ne-brodi e ilMonte Cammarata, giungendo al puntoterminate di Palermo a mezzo degli impianti diMonte Pellegrino.Da not are che nell'Italia centrale si avra unampliamento della rete televisiva, che da MontePeglia e Monte Nerone portera alIa stazione ter-minale di Ancona-Monte Conera.Una diramazione sara pure allesttta nella pe-nisola salentina con il collegamento tra MonteCaccia e Orimini nella provincia di Taranto.In Sicilia da Monte soro, si servira tutta lazona sud-orientale per mezzo del collegamentocon Monte Lauro.La diramazione che presentera maggiori dif-ricolta di realizzazione sara quella che par-tendo da Monte Argentario in Maremma si col-leghera, con percorso marittimo, alla stazione diMonte Limbara nel nuorese, per poi Irradlarsi incatena con gli impianti di Punta Badie Urbara

    sulla costa occidentale e di Monte Serpeddi invista di Cagliari.STAZIONI RIPETITRICI

    Considerarido la natura acCidentata dellezone appenniniche e alpine, la pur gia copiosarete di trasmettitori non risulterebbe sufficiente percoprire interamente il territorio nazionale, percui la Radio TV ha previsto l'installazione di604

    ripetitori automatici atti a supplire le eventua-Ii deficienze,II lett ore, con scars a conoseenza di problemitelevisivi, potrebbe essere indotto a ehiedersi laragione di una cosi vasta rete di trasmettitori eripetitori automatici per l'irradiazione di un unieoprogramma. Tale ragione va rieercata nel fattoche la TV viene captata entro un raggio massimodi circa 100 Km., a differenza delle normaliemittenti a onde medie 0 corte Ie quali, specifi-camente nel caso delle onde corte, possono ad-dirittura compiere ilperiplo terrestre. Infatti perla TV utilizzando frequenze molto elevate, del-}'ordine di 50-200Mega Hertz a cui corrispondono

    onde della lunghezza da metri 6 a metri 1,5.La port at a e di poco superiore alla cosid-detta portata ottica: cioe, le onde ultra-corte usate appunto 9",r questa trasmissiorri, sipropagano allo stesso modo della luce. Ristrltaquindi chiaro che, essendo la forma del nostropianeta sferica, la portata di un trasmettitorenon va oltre l' orizzonte visivo.Un altro fattore negative ai fini della distan-za, e dovuto agli ostacoli naturaii (colline, mon-ti, ecc.) e a quelli creati dall'uomo (alti edifici,gasometri, ecc.) interposti fra l'emittente e il ri-cevitore, che creano, all'interno della zona ser-vita dal trasmettitore, delle zone oscure 0 d'ornbra nelle quali Ie onde elettromagnetichenon possono giungere. IItermine usato per in-dicare tali zone e sigrnflcatlvo, in virtu dell'ana-logia esistente fra il comportamento della luce equello delle onde ultracorte. Oltre alle zoned' ombra , principalmente in localita di menta-gna, puo verificarsi il cosiddetto fenomeno disdoppiamento, (per maggiori ragguagli sull' ar-gomento, far riferimento a Sistema Pratico, n. 7del '54, pag. 292).

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    Dalle tenebre della notte dei tempi, ritomane ergrn anna le tradizionali Feste Natalizie e di' Ca-podanno, che vengono anticipate' agli uomini dibuona volonta impegnati neJl'allestimento. delPresepe per il piccolo, 0 dell'Albero .per la dolcemeta.Ma siccome anche la tradizione deve mar-dare di pari passo ai tempi che corrono, dob-biamo cancellare dalla mente Ie candeline carealla nostra prima infanzia per darci alle ruti-lanti luci delle lampade elettriche, prosaiche si,rna piil pratiche, sicure ed efficienti.Per soprappiu con, impianti elettrici ci sarapossibile ottenere speciali effetti di luce, conre-rendo cost al cielo del Presepe il brillare tre- .molante delle stelle, 0 all'albero qualcosa di piilcompleto e nella stesso tempo attraente.

    Fig. 1.L'impiantino, rappresentato a figura I, si com-pone di una INTERMITTENZA, di .una spinada luce e di un certo numero di lampadine dabicicletta collegate in serie.Acquisteremo' I'INTERMITTENZA, che ha ruo-

    10 principals di accendere e spegnere ad inter-valli regolari tutte le lampadine dell'impianto,10 troveremo in commercio sotto varie fonne 0nome, ma questo componente che conservera pursempre Ie caratteristiche principali e ctoe duespinotti per il suo inserimento su d'una presadella rete luce e di due fori per I'applicazione dellaspina, alla quale sono collegate Ie Iampadfneda adomare ilpresepe. Le lampade da utilizzare

    potranno essere indifferentemente da 6, 12 0 24Volt; I'importante e stabilire il numero esattodelle stesse da inserire nell'impianto in relazionealla tensione esistente sulla linea. Per megl!ointenderci, dovremo collegarne in serie un nu-mero sufficiente a coprire il voltaggto di rete.La Tabella indica con esattezaa :il numerodi lampade occorrenti per ogni voltaggio, siache si usino lampadine da 6, 12 0 24 Volt.Unica nostra preoccupazione sara di assteu-rarci nell'acquisto di queste lampadine che essesiano del medesimo amperaggio, cioe a dire tutteda 0,15, 0 da 0,2 0 da 0,3 Ampere, 0 in casodi differente indicazione, tutte da 2,3 0 5 Watt.Tale preoccupazione si rende necessaria ad evi-tare che in un irnpianto, realizzato con lampadead amperaggi differenti, si brucino quelle a in-tensita inferiore.VOLTAGGIO LAMPADE LAMPADE LAMPADEdi rete da 6 Volt da 12 Volt da 24 Volt110Volt N.19 N.I0 N.5125 II II 21 II 11 II 6140 II II 23 II 12 II 6160 II II 'X l II 14 II 7220 II II 37 II 18 II 9

    UN COMPLESSO GIOCO 01 LUCISI 5 1 ' > per esper;1eD:@eijazioIl~l~ ene ipill. ( bra-vi', In un qualunq:ue campo di.Bd~o te rea-l~.ion1 1acili e modeste e aspira.no B rlsol~vere probleplt CC)mpleSSiene !>Appiano conterirelorol& stouresza dl sa~ci fare II.Ed e per 1 a b:rnvj , considerapdo l E ) . !QI:cillt,a elireaijzza~one dlillO sChema di cui '. a figura 1, cOOcj ~ret1i'iamo a varote un _s~c:lop.M implantino,sicuridi soltettoare l'amer propriO di malti.E se da. un mmto dovrerao laln~ta:re Paccre-SGluto numerQ dei cGmponenti, d'altro lato pa6oi sara data p.oss;lbmt~ di 'ottene:re gfuoeb1 e lilucn -pin idonei al b'dllar delle stelle nel ciete

    (Ii BethleJllIl1e, aUa f:ll1Eone der lucignoli dellecase, cti_e J)ORolano Ie coillne~ eec . , permettendocitale r.ealizza.ziooe (Ii ut~are lampadea divetsaintensita Iuminosa,Passiamo quindi all'esame dello schema rappre-sentato a figura 2.L'impianto si compone di una lampada da 10o 15 Watt adatta alla tensione di linea, di untrastormatore da suonerie da 20 0 36 Watt, di

    una serie di _lampadine da bicicletta per 4 e 8Volt di un rele a commutatore del ttpo comune-

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    mente usato per gU implant! di illuminazione eene ogni negozio dl elettricista sara in grade difomire, e dell'intermittenza.Collegheremoilprimario del trasformatore al-rtntermittenza; in parallelo si tnsertra una lam-pada del tipo Mignon da 10 0 15Watt adattaalia rete luce.L'inserimento di tale tipo di Iampada si rende:necessario dato che l'intermittenza, per un re-LAMPADINAIO!15 WATT

    INT(AloIlnENll!.(

    R[!.'"~(IlMMU1A10R

    golare funzionamento, devecssere sottoposta a ca-rico superiore a 15Watt, ctoe se escludessimodaleirculto la Iarnpada tipo Mignon, ilcarico sull'in-~rmittenza risulterebbe troppo piccolo,generandoun !unzionamento lento e fiacco,All'aumento del cartco (inserimento della lam-pada) corrispondera un !unzionamento veloce edenergico.Non si creda pero, per quanto sopra detto, dipoter sovraccaricare l'lntermittenza, Is quale puo.sopportare un carico di 150Watt.

    11 seeondario del trasformatore presenta tremorsetti, che ci consentiranno di rrutre di ten-sioni di 4 e 8 Volt. AI morsettl degli 8 Volt col-legheremo i capi della bobina del rete (per il!unzionamento n rete dovra assumere posizioneverticale e non orizzontale come indicato a dlse-gno per comodita),I morsetti dei 4 Volt verranno collegati ai cob-tatti del rete, i quali permetteranno I'accensione,

    lRAsrORMATORE(AMPANELLO

    JFig. 2.

    a seconda degUspostamenti del rele stesso, del-l'uno 0 dell'altro gruppo di lampade, rispettiva-mente di 4 e 8 Volt.Coloro ehe trovassero difficolta di approvvi-gionamento per Ie INTERMITTENZEdel tipo ri-chiesto per i due impiantini illustrati, potrannorivolgersi aUe Forniture Radioelettriehe - CPo29Imola - che le forniranno al prezzodi Lire 400.Altrettanto dicasi per le lampade ds 4, 6, 8e -1 2 Volt, ehe vi saranno fornite rispettivamenteal prezzo di Lire 40,40,50 e 55.

    C O M E A N N U L L A R E l ' A Z I O N Edell' acido fluoridrico sulle vestiPrendendo spunto dall'articolo Decorazioni25Ulvetro II, apparso su SISTEMA PRATICO n.11/55 _ pagina 547),ilSignor Giuseppe Manzo diPalermo, gentilmente sollecito, ci suggerisce unsistema per l'arresto dell'azione dell'aeido flue-ridrico sulle vesti; sistema che ct permettiamogirare ai Lettori.Se nell'usare aeido fluoridrico, si dovesse in-eorrere neU'inconvenienedi rovesciamenti0 schiz..zature sugli abiti, sara opportune, dopo risciac-quatura con acqua corrente, passare sulla parte

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    colpita dall'scido, dell'ammoniaca in soluzloneacquosa, in maniera da arrestare istantaneamen-te l'azione dell'acido stesso.

    8ENOBA----- V ie R ivareno , 1 14 - BOLOGNAS i co struisc ono e si r iavvo lg o no T RA SFOR MA -TOR I -AUTOTRA SFORMA TOR Id i a lim e nta zio n e p ertutti g Ji usi e po tenze . R iparazio ni Co ni e pe ro gni tipo di alto parlan te .S c on ti spec iali a i le tto ri di "S istem a P ratico " .

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    Conoscerete, almena per sen-tito dire, i1 fenomeno della te-lepatia, cne si concreta nellapercezione a distanza di avve-nimenti, oppure nella trasmis-sione di pensiero da una men-talita, agente a distanza, adaItra mentalita ricevente.Si tratta, scientificamenteparlando, di fenomeni metapsi-chici che la conoscenza uma-na si limita ad ammettere sen-za peraltro spiegare. Ebbene pu-re voi senza possedere minima-mente qualita telepatiche potre-te intrattenere gli amici che nel-le serate invernali si sono ra-dunati accanto al vostro foco-Iare.Per iI gioco basteranno:scioltezza di scilinguagnolo.faccia tosta e un pochino di at-tenzione a quanto verremo espo-nendo qui di seguito.Non occorrera quindi concen-

    i~ GIOCHL DI PRS'J!EGEO~tl~ m ; ~Telepatla 8pleelola

    trarsi eccessivamente, ne spre-mersi le meningi, rna fingereuna massima concentraztone eun non meno intenso lavorioInterne, allo scope evidente direndere Ia parte che vi sareteassunti.Inviterete uno spettatore ascrivere un numero di tre ci-fre (ad esempio 671) senza chevoi vediate. Scritto che abbia ilnumero, pregherete I' arnico dl

    capovolgerlo (76) e di esegui-re la differenza fra i due nu-meri.671 -176=495 differenza

    Vi farete dire ora soltanto Iaprima cifra di tale differenza(4); da essa sarete in grado dlricavare l'intero risultato pro-cedendo nel seguente modo:-- La second a cifra di questa 0-perazione dara come risultatosempre 9, mentre l'ultima cifrasara esattamente 9 meno la pri-ma citra.A conoscenza deUa prima ei-

    LLI

    fra, indicataci dallo spettatore,sottraendo questa da 9 otterre--mo l'uItima e di conseguenza 10-intero numero.Infatti, nel nostro caso spe-cinco, .essendo la prima citra

    4, la seconda 9, la terza sara9 - 4 =5; logicamente i1 nu-mero da indovinare e 495.Secondo esempio: cifra pen-sata 438 , capovolgendola occorresottrarre 438 a 834.834 -43 8 =396

    Conoscendo la prima citra 3indicataci dallo spettatore e laseconds che e sempre 9 la terzasara 9 - 3 =6 e logicamentest otterra il risultato 396.E' bene rammentarsi che i nu-meri dove la terza cifra ci siauno 0 ad esempio 320 occorreaggiungerla suU'operazione nelseguente modo:

    320 -023=

    TIRadiocomandate ivostri modeIli con la nuova sensazionale rice-trasmittente di pro-duzione Inglese E. C. C.

    Trasmittente 1061: cassetta in alluminio ebachelite di cm. 24x15x5 con antenna edue puls anti - Peso Kg. 1,5.Raggio di azione m. 800 circa.Lunghezza d'onda 27 m. c.Alta tensione 90-135 v.Bassa tensione 1,5 v.Valvole a lunga durata DCC 90.L. 10.750 (per posta L. 11.000)

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    607

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    Se i vostri fratellini minori denunciano pas-stone marinaresca e non si rtesce ad acconten-tarli con l'umile e modesta barchetta in cartada giornale, caracollante nella catinella del hu-cato, necessita pensare a qualcosa di piu impe-gnativo.A tale proposito vi sottoponiamo un proget-tina di facile costruzione: il battello fluvrale aruote, tipo MISSISSIPPI II.La sezione Iongitudinale dei battello fig. 1 -(Scala: 1/4.5 - moltiplicare quote rilevate a di-segno per numero fisso 4,5) rende efficacementeI'idea generaIe della realizzazione.Inizieremo con Ia costruzione della tolda (part.1) ricavabile da foglio di legno compensate dellospessore di mm. 3. Eseguito il profilo estemo a

    ,

    t ) 08

    M I S S I S S I P P I *B A T T E L L 0 F L U V I A L E

    a r U0tedisegno eseguiremo 10 scasso 50 x 15 per il pas-saggio dell'eccentrico e un foro di diametro 5mm. per l'alloggio dell'argano.Per la costruzrone della parte centrale delloscafo (part. 2) ci provvederemo di una tavoIa diIegno di abete resinoso, dello spessore di mm. 20,che contorneremo a disegno e alleggeriremo at-I'mterno.La chiglia (part. 3) e composta di un fogliodi legno compensate dello spessore di mm. 6 ela otterremo sagomandola come indicato a di-segno.Infine, per il completamento dello scafo pro-priamente detto, costruiremo il ferro di chiglia(part. 4), che ricaveremo da legno di abete re-sinoso.

    Fig. 1.

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    Uniremo ora i particolari 2, 3, 4 a mezzo collainsolubile (a rreddo) nell'ordine indtcato :da fi-gura 1 e ci assicureremo della presa ottima strin-gendo il complesso con torchietti da falegnameMentre lascieremo ad asciugare, prepareremo ilcassero (part. 5), all'interno del quale trove-ranno alloggamento gli organi vitali del bat-tello,Da legno compensato dello spessore di mm. 6ricaveremo n. 2 stecche delle dimensioni di mm.54 x 230 e n. 2 delle dimensioni di mm. 54 x 63che uniremo a fianchi di cassetta come indi-cato a disegno, a mezzo viti in testa, previa im-mersione dei lati da unire in colla, Le viti chesi dovranno usare saranno del tipo per legnoa testa svasata plana aventi il diametro dimm, 3,5.Sill lsto maggtore esegulremo La serie til forte l'asola per l'9;sse delle ruoce u pille il:!.cijqatlII djsegno , cueando parttoolarmente l'ailineauum-to col Jato oppostc;>.PU'l'e su; 1at! maggio:t1 pra-tJohel'emo 111sllanalBl.tura. "Seda dell a.sse porta ee,centrico. POl'l'elI'lO-la cassetta in posizione ~;ulll:\talda ('pari. 1) u:qendQla col sistema preceden-temente menzionato.Ora, se II cornpiesso dei particolal'i oom.pl)-nenlii 1 0 1iCafo rtsultera un tutto solidale, proca-dereme all'unione della to lua-csssero can 10 sea-fa; eoneederemc tempo utile per la pi-esa d.e1.acolla, costruendo arganc e tim one. Larganc Ipart.6ipot;l:emo clea~anlo da un ritaglio dl Iegno duroIIJ me:;w;o toroitura, usando la prece.UZione d1llmllare U gamoo un pcx:hmo trulggjorato 0s;petto al foro. operata inpreaedenza sulla tolf'la,per 1 '11l tIOduzione lorzata deno s tesso . n tim o ne(part. '1) 10 otterrema Iieavandolo da una spez.zone di legno duro della spessore ill rnm, 501 a=!\slcUI'eremo della buons pres a de-lla tol-da-eessero SUllo scaJ'o e proeederemc al mon-taggio del pant. 5 e 6. IIpa.rtioola:re 1) dovraessere forzato in sede prevlo oa-gno del gllmbGin crula, tnsclualle. n ,parlicolru:e fi ver.m siste-mato a . pru.a a meeso fI~o e ll oUone del dla-rnetlro di rnm, 2 come ~ya~ente viBlbUe afig. 1 ene assicureremo In sede mediiqJte Iegzere rlbaffiture alle estremltQ... Da un foglio di compensato della spessore dimrn, 6 de-ave-remo liconerchto dal cessere (PEIrl. 8)rlnforzat:\do!o a. i lati, co.l'l113ndicato a . (lIsegpo,COil due cregoij ill legno della semone di mrn.10 x lO. I due regoli fi:lpgera,nna da gul'da e dO'-vdl,nn(! inc8sti

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    E' evidente che fonneremo l'occhiello delle astedopo averle infilate nelle boccoline di guida. Abilanciere montato, ci muniremo di due spezzonidi tuba di ottone del diametro estemo di mm. 15,spessore mm. 0,5 e della lunghezza di circa mm.120 e ad una estremita otterremo la sflangiaturacome notasi a disegno (part. 14). Ottenuti in talmodo i tumaioli, Ii uniremo alIa distanza vo-luta con due tirantini a mezzo saldatura e lisistemeremo in posizione con squacirette e vitia legno. Per il definitive approntarnento del cas-sero, costruiremo Ia guardiola del pilota (part: 15)che ricaveremo a mezzo tornitura e ftsseremo alcoperchio del cassero a mezzo viti e colla.Passiamo ora alla realizzaZione e sistemazionedegli organi vitali del battello.In pianta (figura 1) e indlcata l'esatta siste-rnazione dei rulli, dell'eccentrico, delle ruote apala e dell'elastico motore.Costruiremo in legno duro la serie dei rulIioccorrenti (n, 2 pezzi part. 16 - n. 1 pezzo part.17 - n. 1 pezzo part. 18); prepareremo la seriedei perni in acciaio del diametro di mm. 3(n. 3 pezzi di lunghezza mm. 75 e n. 1 pezzo dilunghezza di mm, 165).

    SuI perno di lunghezza mm. 165, riporteremoforzato il part. 18 e i due dischi porta ruote(part. 20), che renderemo solidali a mezzo sal-datura. Costruiremo quindi i due mozzi (part. 19)e le dodici pale (part. 21); uniremo il part. 20al 21 a mezzo colla e infileremo forzate le dueruote a pale sui perno, in battuta contro 1dischi,assicurandole con 3 viti a legno a testa SV8-sata piana del diametro mm. 3.Procederemo al montaggio del complesso m o -tore all'interno del cassero, avendo cura che leestremita dei pernl forzino in sede, fisseremol'elastico PirelIi Revere a sez. rettangolare dimm. 1 x 3 e di lunghezza idonea, nei punti pre-stabiliti. Cornpletato che sia il percorso indicatoa fig. 2 non ci restera che passare alla co-struzione di due protezioni, di Iamierino dellospessore di 5/10 di mm., per le due ruote a pale,peste sui fianchi del battelle per me,zzo didue viti a testa svasata plana di 2 mm. He-steranno Ie rifiniture, che praticheremo cartave-trando i punti presentanti angotostta vive eantiestetiche, coloreremo ilMISSISSIPPI a co-lori vivaci e.... potremo essere certi dell'ottimaprova che il battelle fornira.

    UN TRASFORMATORENatale si avvicina e con es-'So la preoccupasicue di ben fi-

    gurare, nei confrnnti dei nostripiccoli, nell'allestimento di fan-tasmagorici alberi. E non ecertamente il cuso di pensare,pel' l'illuminazione di essi, aile

    Per cui, tenendo presenteanche l'aumento di eslgenze daparte dei bimbi d'oggi, ci do-vremo porre il problema di il-luIninazione degli (Ialberi amezzo di lampade elettriche.Si obiettera che manca ca-

    iRASFORMATOR(

    LAMPAOIN[ A ~SLLO----7/

    [ ;1 R ~T Esolite candeline che, se rappre-sentano la tradizione, non so-no piiI consone al periodo dicontinuo progresso tecntco nelquale viviamo, evitando di con-siderare la. possibrltta di ineen-dio e la certezza di scolatureantiestetiche.

    pacita ed esperienza per I'im-pianto di tale sistema di rllu-minazione; al che provvedia-mo coll'inserire nell'articolettoun semplicissimo schema, rea-lizzabile da ognuno di vol.Si continuera nell'obiezlone,rilevando l'alto costa del mate-610

    riale elettrico e In ispecie deltrasformatore; al che troviamosoluzione pratica e vantaggiosariportando piu sotto i prezzi, ve-ramente eccezionaIi, che Ia Dit-ta SENORA di Bologna . ViaRiva Reno, 1 1 4 _ pratica in o c -casione delle Feste Natalizie.Trovata cos t soluzione Ili vo-stri problemi tecnico-finanzia-

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    Nulla puc) eguagliare in de-corostta, estetictta ed elcgan::auna targhetta decorata per in-cisione, sia che si tratti di unquadrante per apparecchio ra-clio, 0 di targhe ornament ali daappendere aUe pareti, da espor-re aUe porte, ecc.Tali incisioni, che tutti not

    siamo in grado di ottenerc, sirealizzano col sistema della galvano-plastica rovesciata D.E ci spieghiamo I5i tratta infatti di un pro-

    cedimento identico a quello se-guito nella galvanoplastica, ap-plicato a roveseio ; in altre pa-

    role la targhetta, normalmentedi ottone sulla quale ricavare laincisione desiderata, viene col-legata al positivo (+) di unaccumulators per auto da 6Volt, mentre al negattvo (-) ecollegata una placca ill rame,II tutto (targhetta e placca)

    viene immerso in un vase divetro, contenente una soluzlonee li solfato di rame (1 litro di aequa - 1 bicchiere di cristalli di

    Fig. 2.

    remo la precaUZione di ponela faceia della targhetta e ll ot-tone, sulla quale ottenere l'in-cisione, rivolta verso la placcadi rame.Quando st grudichera con-clusa I'operaaione, puliremo Iatarghetta e la cospargercmo divernice trasparente incolore, 0porremo uno strato di vernicea smalto sulla parte intaccata,o useremo vernici a ruoco a se-conda del desiderato aspettoche intendiamo conferire adetta targhetta.Nel caso di uso e ll vernict a

    T a r g h 8 } ! ~ i n c i s e h l j~I

    soliato di rame che 51 scqut-sta in ogni negozio di antierittogamici).La targhetta dovra essereoggetto di una particolare pre-parazione prima di sottoporlaal trattamento galvanoplastico,dovremo ctoe immergere 1&stessa in un bagno di paraffi-na fusa. 50lidificatasi la paraf-fina, a mezzo e ll una. punta,metteremo a .nudo il metallodeUa targhetta laddove ci Inte-ressa venga incisa.La targhetta di ottone vie-ne intaccata nelle sole parti rt-sultanti scoperte dalio strato e llparaffina, ci permettera di ot-tenere iscrizioni, disegni, fregt,ecc. in rilievo, in bassorillcvo,o come meglio ci suggeriscequel poco di artlsta che vive inognuno di noi, sempre che, quelche desideriamo, sia consentitodalla pratlca.La protondita di intacco del-

    l'incisione 6 proporzionale alIadurata del bagno; rna 15 -20 mi-nuti rappresentano il lasso e lltempo utile per una incisionedi sufficiente protondita. Use-

    Fig. 3.ruoco, sara necessarto precede-re alla cottura delle stesse, man-tenendole, per circa 30 mlnutt,ad una temperatura dai 65 ai950 circa.

    Per la richiesta dei sopraindicati prodotli indirizzare:R a p p r e s e n l a n z e P r o d o t t i f o lo g r a f id C . p . I. 1 M O L A

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    CORSO PER

    Per i primi dieci minuti difunzionamento, e buona normatenere chiusa I'aria del carbu-ratore, in modo da favorire ilriscaldamento del motore. Con-sigliarno, a colora che intendo-no adottare questo nuovo carbu-rante, di effettuare la sostituzto-ne del gicleur (spruzzatore) percontrollare se con uno di nume-ro diverse si abbia un funziona-mento migliore,

    Unico inconveniente, se in-conveniente vorrete chiamarloin un eccesso di scetticismo neiconfronti del nostro suggerimen-to, e la formazione, alIa parten-za, di una abbondante nuvo-la di prodotti della combustto-ne, nuvola che scema gradata-mente e che dopa alcuni minutidi uso del motore scompare com-pletamente, quando cioe ilmo-tore si sara ben riscaldato.Daccordo! Non e molto ele-gante, specie se sui seggiolino

    posteriore avremo sistemato lamaschietta; rna considerandoche il motore non ha a soffrir-ne e che le aztoni borsistichene risultano notevolmente av-vantaggiate, non si vede perchela nostra soluzione non abbia adessere adottata dalla maggie-ranza.

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    T ILE PER I CACCIA TORI

    abbricare da soliII piombo da caccia

    OoQ&lderancto l'iilto eost attuaje del piombo daaocia e Ia :raref~otl,e deUe vittiine cia prenderem.b~. credtamo dl tar cess gi~di.li~a: i cao-i3tart lndicando lora un procedtmento semp1iqed eeonomtco cne J i matters in eondiatene eliinm anie ra tang fbile , Is voce, sul bt-Doia tatiilllare, rigua.:rdante ilnolJlle sport dellaE se iI coste _ d i fal)brica-zione dsulteJ'a. Irrtle-altret~Ilto diC3.3i per qUl'I into rlg\l~d~. l'a-p-ron_-tamento delle attrezzature relatlve, cosb."1:u~-e.. per la maggior lilarte, e li ubtdoni ~ r eoupera-r-aeilnwnte.Quella ehe chia.'meremo "base)) deU' attrel!;,e l'a]:l:prMllnta~a Cla.l lnll . comunissima a ( l . 8 . ' l u .

    - im -baE lu_ Btl. :u essa sldisJ!,orl'a un bamttoloii la tta . de l -dl.am.etro eli alm e l1 o . em ,. ~ e .eli a1 -a dl 1 0 _ , Che avxli i-unmone di oollet.tOTB, cio~Jlcli.a cbe Trahrc:::lwrt da1 ber-attolo dr

    fl;'!ddamento. Verso j! basso. su di un bordo,i pratichi un foro, in corrispondenza del qualessicureremo a stagna un tubetto della lunghezzadi circa cm. 10. Sotto I'estrernita libera del tu-betto si disporra un barattolo per la raccolta de-finitiva dell'olio. Entro il recipiente funzionanteda collettore, si sistemi un oarattolo per conserve

    della capacita di Kg. 5, al qua Ie si ribadira I'orlosuperiore e che chiameremo barattolo di temperae ra!!reddamento.All'interno del recipiente di raffreddamento sisospenda, a mezzo di due fiIi di ferro del diame-tro eli mm. 3 che si agganceranno all'orlo, un ba-rattolo can capacita di Kg. 1, che chiameremo rac-coalitore e suI fondo del quale praticheremo unaserie di fori del diametro di uno spillo, 0 asstcu-reremo, a mezzo stagnatura, una rete per setae-cia si da permettere unicamente la fuoriuscitadell' olio.'5empte e l L ' l l la(;o dell'ollio bordato, pa:rremo lIDbaratto10 .. roIl'do unito, cj.QeDOn 'stagnate, denacapReita di Kg. 1, 'SUl fondo del quale prov.vede-r emo ad lI;pplat'tire, c ~ n le g ge J!.l. cdlpi Q l martello,It! nerveture Cil'colact eli tinforzo eststenn. Que - -sto reci.piente, ebtamato calfbratOT$, e f()~to canuna erie di fort il cut diam~ dovr~ esserescette 'n base al dlBl:l'letro dei, pallini da otte-nere.Per eseguire tali fori e cQnsigliabUe l'uso elie,ghi. dll Queue per quelli dicliametro m1nim.o,mentte per quell:l di dtamelil'o maggiore useremoIl.ghi cia lana. Inoltte 1 fod v,annii eseguiti elal-I'interno del :reeiplente e dovranDo essere, perquanto possibile, esatti.(Qui appresso riportiamo una tabella nellaquale sono specificati i diametri da usarsi net

    singoli casi ).Interposto fra il raccoglitore e il calibratore,allo scopo evidente di sostenere i1 calibratore stes-so e di evitare spruzzi di olio bollente durantela caduta del piombo, portererno una lamiera, diforma circolare, di poco superiore al diamero delrecipiente raccoglitore e con un foro interno dipoco inferiore al diametro del barattolo calibra-tore.

    USC DELL'APPARECCHIATURASi riempia fino all'orlo il recipiente di raffred-damento, nel Quale e sistemato ilraccoglitore, conolio di auto molto dense S. A. E. 120 (del tipoutilizzato per differenziale e cambio). Su di esse,

    a mezzo della piastra di sostegno, si pone ilba-623

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    rattolo calibratore. Fatta fondere una piccolaquantrta di piombo in un mestolo, metallico, 10verseremo lentamente nel barattolo calibratore;il piombo passera per i fori in pallini che si de-positeranno, a poco a poco, nel raccoglitore, Unavolta pieno il barattolo raccoglitore, verseremo ipallini ottenuti in uno scolatoio. Quando gli stessiavranno reso buona quantita dell'olio nel qualeerano immersi, Iipasseremo in un secchio, 0 al-tro recipiente, contenente segatura molto fine, la-sciandoveli per circa un'ora. La segatura assor-bira in questo tempo la quasi totalita dell'olioancora presente. Si toglieranno e si laveranno poiabbondantemente con acqua in modo da elimi-nare qualsiasi traccia di segatura. Infine si po-tranno riporre ad asciugare all'aria aperta su diuna reticella.Non ci resta quindi, una volta asctutti, pro-cedere alia cernita degli sferici dagli ovoidali. Unsistema molto semplice consiste nel disporli su diun piano inclinato ben Ievigato: i pallini sfericirotoleranno verso il basso, mentre gli ovalizzaticonserveranno 10 stato di fat to da noi imposto.Questi ultimi, natural mente, potranno essere nuo-vamente utilizzati per Ie successive fusioni. Nelprocedere alla cernita, si tenga presente che essarisultera tanto pill facilitata, quanto minorerisultera I'inclinazione del piano. EVidentemente,e quando il lettore 10 desideri, si possono co-strutre diversi vagli con una rete da setacci pereffettuare una cernita pill rigorosa; potrebbe in-fatti accadere che, per un foro parzialmenteostruito oppure di diametro maggiorato, la pro-duzione dei pallini risultasse a carattere discon-tinuo. I diametri relativi ai fori per questi vagliseparatori, si potranno sempre otten ere dalla ta-bella di cui alia prima parte della trattazione.Eccovi ora alcune norme alle quali ci si do-

    vra attenere per una buena riuscita del lavoro.Utilizzate olio molto denso usato per scatoladi cambio, con densita SAE 80-120, che potrete tro-

    yare presso qualsiasi distributore. L'olio potraessere usato anche sporco, tenuto conto del suoimpiego a titolo di refrigeratore.Non lasciate che I'olio abbia a giungere adebollizione e mantenetene una scorta aggiranteslsui litri 6; riserva che vi consentira di mante-nerlo a temperatura costante il recipiente di raf-freddamento.II recipiente calibratore deve avere i fori re -golari, esenti da bave e venire preventivamenteriscaldato a tal grado da raggiungere la tempe-ratura del piombo fuso. II rondo di detto reci-piente deve quasi sfiorare i1 livello dell'olio.Prima di procedere alla colata del piombo, as-sicurarst che ilmedesimo, nel mestolo, abbia rag-giuntola temperatura necessaria (colore bleuchiaro, che osserveremo scostando Ie scone).II becco del mestolo, all'atto della colata, de-ve guidare il piombo liquido contro la parete-del barattolo ed evitare, nel modo pill assoluto,di far precipitare ilmetallo direttamente sui ron-do del calibratore allo scopo di evitare la forma-zione di filate, invece che di pallini.Pulire regolarmente e con accuratezza il reci-

    piente calibratore ogniqualvolta si presenti la ne-cessita di uso. .Mantenere costante il Iivellc, net recipiente diraffreddamento, aggiungendo olio fresco.Vuotare detto recipiente tutte Ie volte che si;procede al recupero del piombo.Non usare, per le fusioni, tubo di piombo con

    foro otturato e cia per evitare pericolosi scoppi.Per ottenere piombo molto duro, aggiungere inpeso il 10% di antimonio.Altra ed ultima norma da osservare e quella

    di operare con prudenza, al fine di evitare spruz-zi di olio bollente che eventualmente possanoprodursi. E' percio consigliabile agire in localearieggtato, rna nel contempo riparato da colptd'aria e da pioggia.

    TABELLA

    I l N. dgj liailini 1 0 0 0 0 1 000 I 00 I 0 1 1 1 2 I 3 I 4 I 5 I 6 I 7 I 8 I 9 I 10 1 11 I 12 I ID iam etro mm .l ~ T 4 , 7 5 - ] 4 . 5 - 1 4 : 2 i 1 4 r i 7 5 1 3,5 \3.2{li 3 1 2 , 7 5 ) 2,5 1 2 , 2 5 1 [ G S T I 5 1 1,25,~============~===PER ALLEVARE PESUI

    Molti credono basti cambia-re l'acqua tuttiallevare neglidei pesci in unrio. Invece e indispensabilemettere nell'acqua delle pian-te che sprigionino ossigeno.Collocate sul fondo del vostroacquario un leggero strato diterra che coprirete con della

    sabbia Impiantate in questostrato .delle piante acquatiche.

    Naturalmente bisogna pro-porzionare ilnumero dei pescialla grandezza dell'acquario.Dovete contare almeno quat-tro Iitri d'acqua per ogni pe-see, E' meglio allevare solodue pesci, rna saperli ben for-niti di quanto e Ioro necessa-rio.

    i giorni perappartamentipiccolo acqua-

    624

    Poi non dovete cambiaretutta I'acqua, rna solo una par-te. Inoltre l'acqua che aggiun-gete deve avere approssimati-vamente la stessa temperatu-ra. Non date ai . pesci bricioledi pane, rna nutriteli con pol-vere speciale d'insetti, che tro-verete in vendita dai nego-zianti di pesci.

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    I ( ) II~I Q G O ~ 1 ~ I Eae ?lataL(J~

    Se, come narrano Ie antiche istorie, la patriadel torrone e Cremona, siamo grati e piu di noiipiccoli, a quel 0 quei cremonensi che crearono-questo dolce a soddisfazione di palati esigenti.Al solo sentirlo nominare ci sentiamo l'acquo-lina in gola e gli occhi si velano nella consape-volezza del piacere che sapra donarci; rna, d'al-tra parte, non possiamo a meno di pensare allecento e cento sofisticazioni alle quali va soggettoe che ci allontanano Ie mille miglia dall'originale.Per cui, classificandoci fra i buongustai, sug-geriamo di approntare un torrone casalingo cherisulti integro e genuino e, se vorrete seguire leistruzioni di cui sotto, vi troverete soddisfatti an-che economicamente.INGREDIENTI

    Indichiamo il quantitativo minimo, al quale'Sara bene tenersi per Ie prime volte. Una volta.acquistata la necessaria pratica, si potranno Ia-vorare maggiori quantita, conservando le propor-zioni indicate, od anche variandole per quanto.si riferisce al ripieno (mandorle e nocciole) 0 ag-giungendo altri ingredienti a piacere (cedro, can-dito, ecc.),II miele da impiegare deve essere ottimo mie-Ie chiaro e non troppo aromatico. Da escluderequindi iImiele di castagno 0 queIIi, come ilmie-Ie di zagara, che acquistano un sapore sgradevolein seguito alla cottura.Ed eeco le proporzioni:Miele gr. 100Zuechero gr. 100Mandorle dolci sgusciate gr. 200Noeciole sgusciate gr. 100Un albume d'uovoScorza di limone grattugiata oppureUn pezzetto di vaniglia.Ultimi ingredienti, rna non di meno importan-ti sono un pomeriggio di tempo ed una buonadose di pazienza.

    MODO DI PROCEDERELe mandorle vanno pelate, dopo averle im-merse per pochi secondi in acqua bollente, poivanno asciugate al forno, senza lasciarle diven-tare scure.Le nocciole sgusciate vanno poste al forno sen-za pelarle; strofinandofra Ie mani Ie noccioletostate sara facile togliere la pelle.Procurarsi due recipienti piuttosto larghi, di

    dimensioni tali da potere entrare comodamentel'uno nell'altro. Nel recipiente esterno si mettera

    acqua, in queUo interno ilmiele, che vena riscal-dato quindi a bagno-maria. Cuocere a lungo itmiele, rimescolanctolo di continuo con una spa-tola di legno pulitissima, e tenendo d'occhio ulivello dell'acqua.Continuare a mescolare la mass a ehe si saragonfiata ed ora andra lentamente dimmuendo dlvolume. Dopo alcuni minuti aggiungere anche 10zucchero, che avremo fat to bollire senza rosolar-10a parte con un po' di acqua, e continuare a me-scolare senza stancarsi.II volume del composto andra gradualmenteriducendosi, mentre noi continueremo la cottura,sempre rimescolando. Aggiungete l' albume diuovo sbattuto e di tanto in tanto preleve-remo un piccolo campione della pasta, che im-mergeremo nell 'acqua fredda per saggiarne laconsistenza, dato che I'aggiunta dell'albume I'avradi nuovo ammorbidita. Quando il campione dipasta, raffreddato nell'acqua, si mostrera durorna non ancora molto fragile, la cottura sara

    terminata.Non resta che aggiungere Ie mandorle, nco-ciole, ecc.; versare il torrone in una tortiera il

    fondo della Quale avremo coperto d'ostie, aggiun-eere uno strato d'ostie di sopra e mettere permezz'ora sotto un peso. Trascorso questo tempo,la tortiera viene rovesciata ed iItorrone tagliatoin stecche della larghezza voluta. Incartare concarta oleata e conservare in un vasa di vetro contappo smerigliato.Se si gradisce iIprofumo di limone, la scorzagrattugiata viene aggiunta assieme aile mandor-Ie. Se si preferisce il profumo della vaniglia, unpezzetto di questa viene fatto bollire col miele,togliendolo a cottura ultimata.

    In un numero gia pubblicato di SistemaPratico potreste trovare un articolo chevi interessa. Non dimenticate di comple-tare cosi la vostra collezione e richiedeteoggi stesso i numeri mancanti.Numeri arretrati anne 1953-54 L. 150 ca-dauno.Numeri arretrati anne 1955 L. 180 ca-dauno.Gli Abbonati e coloro che ne richiede-ranno non mene di 2 numeri SCONTODEL 100 / 0 .

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    senza valvolee senza pile

    Un Slieevilore

    Il ricevitore dt cui trattasi non soddistera cer-tamente i lettori gia spericolati in radio-costru-zioni, bensi si adattera aile richieste di chi, an-cora all'ABC dei misteri hertziani, si limita, perora, alia realizzazione di semplici ricevitori a ga-lena..Ma intendendo la nostra pubblicazione averecarattere di guida per i lettori desiderosi di ap-profondire gradatamente Ie loro conoscenze inuno dei piu interessanti campi della scibile uma-no, diamo alle stampe i risultati ottenuti dal-I'ing. VINCENZO GARELLA di Roma, nostro as-siduo lettore e collaboratore fecondo, nella ri-cerca di un ricevitore senza valvole e senzapile che, rispetto ai comuni a galena, vi permet-tera una ricezione migliore "e piii potente, se po-tente e il termine appropriato da usarsi nel caso

    Fig. 1. - Schema elettrico del ricevitore e prez-zo d

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    lica del variabile stesso) alla presa di TERRA.11 diodo di germanio viene inserito nella pre-sa etrettuata sulla bobina L2; in serie porremoun condensatore a carts C4 di 0,5 mF, ilQualeverra collegato al capo B del transistore; il capoE dello stesso (ved! schema pratico) viene a col-legarsi alla presa di TERRA, mentre i1 capo Cserve per l'inserimento della cuffia.Per ottenere da questo circuito ilmassimo ren-dimento, necessita osservare le seguenti norme:Una volta montato il ricevitore, realizzeremoun'ottima antenna ed una perf etta presa di TER-RA (non trascurate la presa di TERRA, poichepartecipa sensibilmente a rafforzare il segnale;infatti risulta che con una buena presa di TERRAed una scadente antenna si ottengono risultatimigliori che operando in modo inverso). Un'otti-rna presa di TERRA puo ottenersi con filo sta-gnato alle tubazioni dell'acqua, del gas e del ter-mositone se abitramo in citta, mentre ci servi-remo di un filo di rame, 0 di ferro zincato, im-merso con zavorra (una pietra 0 peso qualsiast)nel pozzo, se abitiamo in campagna,In citta potremo pure truire, come presa di

    TERF1.A,di un capo della presa luce e della retedel letto come antenna. .Poiche esistono transistori ai quali .per amplifi..care, cccorre giunga ilsegnale di bassa frequenza

    polarizzato negativamente e ad altri invece po-sitivamente, consigliamo non appena captata unastazione di invertire il diodo di Germanio percontrollare quale lato da maggior potenza di ri-cezione.Ultima prova potra consistere, come detto pilisopra, nel variare la presa sulla bobina L2, presache alimenta ildiodo di germanio.

    Fi9. 2. - Con 10 schema pratico qui disegnatoqualsiasi lettore riuscira a portare a terminecon esito positivo la realizzazione.-. . . . " . . . __ .~tele con le dita facendo unapallottolina. La' cottura saragiusta quando la pallottolinasara soda ed elastica Se fatecuocere di piu, la pasta diven-tera piu dura. Lasciate raffred-dare leggermente la pasta nelpentolino.Nel frattempo ungete conburro 1 0 stampo per caramelle.Se non 10 avete, potra bastareun coperchio rettangolare 0qualche arnese analogo,Versate la pasta leggermen-te raffreddata nel vostro stam-po oppure nel coperchio e poitagliate i piccoli rettangoli conun coltello oleato, se non avete altro. Questi rettangolinili incarterete per ultimo inpiccoli rettangoli di carta e liconserverete in una scatolaben riparati dall'urnidita perconsumarli a vostro piacer.

    bella tinta di caffelatte. Riti-rate dal fuoco e versate neglistarnpi per caramelle In man-canza di stampi, versate su unalastra di marmo leggermenteoleata. Quando l'impasto saratiepido, tagliate a piccoli ret-tangoli con una lama di col-tello oleata Queste caramellesi conservano bene in una sea-tola di latta.C a r o m e l l e 0 1 C A F F E INCHIOSTRO SIMPATICO_Preparate una leggera solu-zione di aeetato di piombo,che userete per scrivere La-sciate asciugare all' aria: Per

    fare comparire 10 scritto, ap-plicate sopra una leggera so-luzione di solfuro di sodio.Questi prodotti sono vendutianche nelle farmacie.* * *LE CARTE DA GIUOCO n o -tete pulirle rapidamente e be-ne frizionandole con uno-straccio inumidito eon aceto 0alcool.Dopo lasciatele asciugare eper ultimo frizionatele ancoracon uno straccio per farle di-ventare brillanti e nuove.

    Dosi: miele gr. 125 - bur-ro gr. 125 - zucchero in pol-vere gr. 300 - crema frescafior di latte gr. 125 - estrattodi caffe due cucchiaini - cottu-ra circa 15 minuti.Mettete in un pentolino idifferenti ingredienti della ri-cetta. Mescolateli mentre sonosul fuoco debole, con un cue-chiaio di legno. A partire dal-l'ebollizione, regolate il fuocoin modo che la pasta procedanella cottura molto lentamen-te qualche goccia di questaDopo circa 15 minuti getta-te opasta in una scodella d'acquafredda. Queste gocce arrotola-

    C o r a m e l l e 0 1 1 0 C R E M AMettete in un tegame (nonstagnate) da 6 oppure piu cue-chiaiate di crema ed altrettan-to zucchero in polvere.Collocate il tegame su un

    debole fuoco e mescolate fin-che ilmiscuglio prendera una627

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    Un impianto di interfono epressocche -Indispensabile intutti gli uffici (di polizia, ban-che, ecc.), nei laboratori, nellescuole, e dovunque sia necessa-rio comunicare a distanza traivari reparti di una grande fab_brtca, 0 di qualsiasi attivita in-dust ria le ; esso, infatti, rispet-to al telefono, present a il van-tagggio di una piu rapida co-municazione, migliore ricezione,-ed e piu comedo, permettendodi avere sempre tutte due lernani completamente Iibere, perpoter prendere eventualmenteappunti, con maggior rapiditae facilita. 'II circuito che not presen-tiamo ha il grande vantaggiodi poter essere utilizzato perimpianti a due 0 piu posti, pur-essendo di dimensioni estrema-mente ridotte, che ne facilitanol'installazione.SCHEMA ELETTRICOL'amplificatore utilizza duesole valvo Ie : una 12AT7, ed una'6AQ5, montate in un circuitoclassico; l'amplificatore e prov-visto alI'entrata di un trasfor-matore Tl, che e identico a T2,in quanto, l'altoparlante magne-tico utilizzato funziona alterna-tivamente da microfono e daaltoparlante.L'amplificatore viene ali-mentato da un trasformatoreT3, provvisto di un secondarioche eroga la tensione di 6,3 voltper i filamenti, e i 190 0 pluvolt, per l'alimentazione degli.ancdi : quest.'alta tensione vienfatta passare, prima di grunge-re agli anodi, attraverso unraddrizzatore al selenio (RSl),

    in grade di sopportare una ten-stone di 220 volt.

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    fficiI t

    Una caratteristica particolaredel nostro complesso consistenel fatto che la commutazioneAUDIO - TRASMISSIONE av-viene per mezzo di un relay,alimentato direttamente daltrasformatore T3, e questo sem-plifica notevolmente l'uso; poi-che da la possibiltta, con unsolo puisante, di invertire il fun-zionamento del complesso, per-mettendo e facilitando I'usocontemporaneo di piu posti dichiamata e ascolto.Si possono cosi utilizzare di-versi tipi d'impianto, di cui n1isiamo ben lieti di poterne pre-sentare alcuni, i piu adatti, co-me avrete modo di constatare,a soddisfare qualsiasi esigenza.Si notera infatti, cne qual-siasi impianto sia richiesto, ilcircuito delI'amplificatore rtma-ne invariato, Come si noterachiaramente in fig. 1, dal-l'amplificatore escono cinquefili, contrassegnati dalle lettereA-B-C-D-E, che vanno a colle-garsi ai rispettivi cinque capicontrassegnati dalle stesse let-tere presenti in ogni trpo di im-pianto.IMPIANTO A DUE POST I(Con chiamata reciprocalto schema di fig. 3 presen-ta un impianto a due posti,con possibilita di chiamata bi-Iaterale, ctoe con possibilita diascolto e di chiarnata da tuttee due Ie parti.Ogni posto e rornito di unaltoparlante magnctico, cherunge da microfono 0 da alto-parlante, di un interruttore,per la messa in funzionedell'amplificatore e di un pul-

    sante, premendo it quale st pas-sa dalla posizione AUDIO alia

    r f

    posizione TRASMfSSIONE, eviceversa.Il filo E, che, partendo dal-l'amplificatore, va a massa, siidentifica generalmente con' 18calza metallica di schermo, cheriveste i fili A e B.

    IMPIANTO A UN POSTO PRIN-CIPALE E DIVERSI POSTISECONDARILo schema di fig. 4 presentainvece un impianto a numeroelevato di posti, di cui uno so-lo (it principale) ha hpossi-bilitil. di chiamare tutti gli al-tri, senza che questi possanoentrare in comunicazione tra diloro 0 chiamare ilposto princi-pale; infatti, esso solo dispone

    dell'interruttore per In messa Infunzione dell'amplificatore, edel pulsante per la commute-zione delle posizioni del relay.Inoltre, esso dispone anche diun commutatore che, conalun-gendo il filo B al posto deside-rato, permette, con una sem-plice rotazione del commutatorestesso, il collegament.o tra ilposto principale e queUo concui si desidera parlare.Servendosi di questo nnpian-to e utilizzando un commuta-tore Geloso ~. 21)01,e possiotleil collegamento con ben 11 po-sti diversi.IMPIANTO A DIVERSO NU-MERO 01 POSTI (con pessl-bilitil di chiamata reciprocatra ognuno di essi e il po-sto principal e).Desiderando invece stabilireta possibilrta di chiamata reci-proca tra ilposto principale edognuno dei secoudari, si dona

    adottare l'impianto presentatosullo schema di fig. 5.

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    In esso, com'e cvidente, ogniposta e provvisto di un pulsantecollegato al filo D, e di un inter-ruttore collegato al filo A.Oltre a questi comandi, i'posto principale possiede anchei diversi interruttori che glipermettono di collegarsi conogni posto secondario, ed e ilsolo ad essere provvisto dell'in-terruttore per la messa in fun-zione dell'amplificatore.

    RESISTENZE:Rl. 1 megaohmR2. 1000 ohmR3. 1000 ohmR4. 0,5 megaohmR5. 160 ohm 1 wattR6. 0,5 megaohm potenzio-metroR7. 0,2 megaohmR8. 0,2 megaohmR9. 10.000 ohm 1 WattRIO. 1200 ohm 2 Watt

    CONDENSATORI:C1. 0,1 mF. a carta! prezzi del materiale sene stati forniti dalla Ditta Forniture Radioelettriche C.P. 29 - Imola.

    In tal modo, quando un postosecondario desidera chiamare ilprincipale, abbassa l'interrutto-re che collega l'altoparlante alfilo B, quindi preme il pulsan-te e chiama ilposto principale;questo, in posizione ascolto, met-te in funzione per mezzo di 81I'amplificatore, dimodoche pubaver luogo la conversazione, co-mandata daJ posta di chiamata.Quando e in corso la suddet-

    R9

    Fig. 1. - Componenti dell'interfono.C2. 32 mF. elettroliticoC3. 10 mF. elettr. catodicoC4. 10 mF. elettr. catodicoC5 10000 pF. a cartaC6 10000 pF. a cartaC7 5000 pF. a cartaC8 25 mF. elettr. catodicoC9 32 mF. elettroliticoC10 32 mF. elettroliticoCll 10000 pF. a cartaC12 8 mF. elettrolitico

    VARIE:RSI raddrizzatore al selenio220 v. 75 mAo L. 900

    ta conversazione, tutti gli inter_ruttori riguardanti la posizione- chiamata del posto princi-pale, dovranno trovarsi in po-sizione di riposo, e cost puretutti gli interruttori degli al-tri posti secondari; a conversa-zione ultimata, anche l'inter-ruttore del posto secondario cheprima era in collegamento do-vra essere portato in posizioneU, rtposo.

    R S 1

    R E L A Y _

    Tl trasformatore d' uscitacon impedenza primaria di5000 ohm L. 400T2 uguale a TlT3 trasformatore di alimen-tazione da 40-50 Watt Lire1100

    VALVOLE:1. 12AU7 L. 14401. 6AQ5 L. 10501 Relay Ducati da L. 3500a L. 4500.2 altoparlanti magnetici da100 mm, didiametro L. 1250cadauno.

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    L'intero complesso verra st-stemato su di un telaio metal-lico; iltelato, i trasformatori, ed.ogni altro componente si trova-no facilmente in commercio, percui, in questo campo, nessunadimcolta verra ad tntralciare la

    reaJizzazione. Inoltre, la cnia-rezza dello schema pratico (fig.6) rendera facile questa realiz-zazione anche a coloro che dimontaggi elettronici non hannagrande esperienza. CoUegare ilrelay e cosa altrettanto semplicein quanto '550 va installato inun comun occolo octal.

    SCHEMA PRATICO

    ALT1--t~AtT2--i_-4_....J

    tlFig. 2. - II relay Ducati utilinato nello schema, e provvisto-dl zoccolo octal (tipo ES7212.212). Nella figura: come vengono-collegati ad esso i fili che provengono dall' amplificatore. Si,puc. richiedere 10 stesso relay sprovvisto di zoccolo (tipo ES7212.112) il cui prezzo si aggira sulle L. 3500.

    lFig. 3. Schema da seguire per un impianto a due posti con chiamata reciproca. Si rammenti.che 10 schermo del cavo schermato viene utilizzato per la presa di MASSA e precisamente perit morsetto E.

    "C;~~'I.~P#jl,.

    C OMMU T A TO R lGELOSO N2001

    In sostituzione del relay Du-cati da noi utilizzato, tipo ES7212.212(L. 4500) pub essere ri-chiesto sprovvisto di zoccolo ilcui prezzo e inferiore tipo ES7212.112L. 3500. Si potra usareanche il relay Geloso N 2301/12,questo ultimo relay costa moltomeno (L. 1000) del primo, rna eanche molto inferiore ad essocome costruzione meccantca, checome sicurezza dei contatti.I relay Geloso, pero, non so-no provvisti di zoccolo, per cui,si dovra apportare qualche mo-difica al complesso, a secondadella disposizione da dare alrelay.Durante il montaggio, e ne-cessarto ricordare che la valvo-Is 12AT7 va ricoperta con unapposito schermo metallico ;inoltre, se l'amplificatore doves-se fare un ronzio, e necessartcruotare la posizione di uno deitrasformatori Tl