sistema pratico 1954_10

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  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_10

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    Anno II - Mumero 10Ottobre 1954

    Sped; Abb. Poll. Gruppo III

    RIVISTA MEMSILE

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    -. . .Pag.I

    (rI In questonumero

    Pag.La velocita nei motori a due tempi 433Avremo aeroporti stratosferici? 434Un Barometro per tutti 436L'ABC della Radio 438Una sedia scala . 441Le pile si possono rigenerare 442Per tagliare piccoli tubi . 442Pensiamo ai bimbi piccoli . 443Scaldaletto pratico ed economico 444Per vostra moglie: Uno scopone razionale 445Per i mesi invernali: Un vogatore. 446Per riportare Ie distanze . 448

    Un Monovalvolare ad alto rendi-mento .. .Storte ed alambicchi . Divertiamocicon I'acido solfidricoUna stufetta elettricaLa chiarificazione dei viniUn ricetrasmettitore portatileRicette utiliLa Galvanoplastica alia portata ditutti NichelaturaPenna luminescenteRimorchiatore radio-comandatoTecnica elementareYogurt fatto a domicilio .Saggio dell'argento .I! nocciolo del radic-eemandeCodice dei condensatori e delle reosistenzeConsulenza .

    449454456458460462463465466470472473474476477

    net prosSlmonumero

    Alcuni degli articoli pili interessantiche appariranno nei prossimi numeri

    Un prospettografo per riprodurre oggatti dal vero.Chiavi e serrature.Proviamo I'efficienza delle Bobine AltaTensione dello scooter.Automobilisti! arriva I'inverno.II nuovo rocchetto di tesla.Una bilancia per piccole pesateDalla batteria, Alta Tensione per Auto-radio.Rendiamo pill attraente I'albero di Natale.la Cromatura.Storte e alambicchi.Come rilegare i libri.Cempless meccanico per registratoremagnetico.Tavolino per il saIotto.Una cassetta per lettere con dispositivodi segnalazione.M~nirefbx: un mcncvalvolare ehe rieevein altoparlante.Costruite un Iceboat.Veleggiatore Champion.Semplice SignalTracer.Tutti prestigiatori.tElettricisti si diventa.l:n~lriamo a f:rtografare.

    I urri i d ir-rrti di riproduzione e rraou-xione sono vierari a [ermine di legge.

    [)fRf?ZTONE e AMMINISTRAZIONEV,. Framel!o, 2!l - IMULA (Bologna)

    ~~mcA~U~[Oer3iZSz~aZ.i~o~ne. d~e~I~'1.'r.ib~Usnsa.le.~m.W.i1.e.d.i. ~ ........... ~~.G.'I.U.S~'h~P~P.~. ~. U.N.~.'U. S C . ' H . I...... ~.ologna N. 2210 in data 4 agosto 1953 Direttore T'ecnico Responst.bilt! .,/Covcessiowaria per fa distribazione in It-alia e all'Estero:ME'" S A (~(j E R I ~ 1 TAL I A N L S. p. A. - Seroiri Periodici - Via P. Lornazzo n, 52 -- M J L A r. VCOOP. TIP.-EUn RJCE P. GALhAT1. - IMULA

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    Anno I i~, 10Ottobre 1954

    Un numero L. 100'Arretrati L . 150

    I ABBONAMENTI: 12 Numeri L 1000 - 6 Numeri L 600ESTERO: 12 Numeri L 1400 - 6 Numeti L 800Versare I'importo sui Conto Correll!'! Posrale 8-22Y34intestato a Monroschi G. II modulo fI~ rihsciMo. gratis da ogni UDicio Pmtel, L'abhonamento puc) de-correre da qualunque numero, anc.be dai primi due sr- retrad. Per cambiamento d'indiri2zo jnYiare lempre ilnuovo e vecchio indiriuo accompasnati da L'0 aACbein francobotfi, - H' gradita la colJaborazione dei _-tori. Ogni arcicolo pubblicato sara ricompensato. -- PerPubblicira rivolgersi a R.T.S, - Sisl .... Prtlli&o '- Pub-blicita . Via Framello . IMOLA.

    Colore che attualmente pos-siedono un mezzo motorizzatosono indubbiamente molti; e sesi pensa all'Incremento che haavuto in questi ultimi anni laproduzione dei motori a duetempi si puo senz'altro dedurreche, oggi, la parte preponderan.,te dei mezzi motorizzatl e rap-presentata dai motoscooters edai ciclomotori che, nella quasitotalita, sono appunto a duetempi.Questa grande famtglia di

    scooteristi e di cliclomotoristi1a possiamo dividere senz'altro

    Fig, 1

    L a v e l o c i t a n e i m o t o r i a d u e t e m p iin due grandi categorie allaprima delle quali appartengono,secondo la nostra divisione, co-loro che, senza curarsi troppodella velocita pili 0 meno ele-vata che i1 lora motore puo rag-giungere, tengono soprattutto adavere il consumo di car buran-te pill basso che sia possibile;alla seconda categoria apparten-gono coloro che, indipendente-mente dal fattore consumo, vo-gliono otten ere dal motore ilmassimo rendimento di velo-cita.Ci sta permesso, questa vol-ta, esaudire in parte ildesiderio

    di questi ultimi.Col piccolo accorgimento cheintendiamo consigliare si potrainfatti aumentare la velocita diun due tempi dal 5 al 10% etalvolta fino al 15%.Per effettuare questa piccola

    modifica non occorrono grandicognizioni tecniche, rna e ne-cessario aver smontato almenouna volta il proprio motore inmodo da saper disttnguere i1 pi-stone dalla biella e questa dalcarburatore.La modifica consiste nel farsi che i1 pistone aspiri unarnaggior quantita di miscela perogn!' ciclo del motore, Cia di-venta facilmente realizzabile a-sportando, con una lima, unapiccola parte del pistone in cor;rispondenza delle luci di amrnis-sione del cilindro. Bisogna perotener presente che i pis toni nonsono tutti uguali, rna se ne tro-vano di due tipi fondamental-mente diversi per ognuno deiquali st segulra un procedimentodiverse.

    11 tipo piu comune e quello

    rappresentato in figura 1; essosi presenta con un'apertura se-micircolare sotto il foro dellospinotto della biella. La parteda asportare e , per questo tipodi pistone, quella che nella 1 -gura e delimitata dalla lineatrattegglata .. L'altezza del pezzoda asportare sara di 2 mm. Ri-cordiamo che l'operazione vaeseguita da entrambe Ie parti.

    Fig. 2Qualora il pistone presenti

    una feritoia rettangolare, comequello in fig. 2, si trattera diallargarla asportandone la partesuperiore come indica. Ia figurastessa. Prima di tetfuinare, unaultima raccomandazione: la mo-difica di cui si e partato, epossibile effettuarla soltantonei motori a due tempi, men-tre sono da escludere quelli aquattro tempi, sostanzialmentediversi da quelli da noi presiIn esame.

    ______________ ~ ~d~:":~.~~~ ~.~.;~,,~_. ".

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    AvreDlo aeroportt straiosfertet -:L'impiego in campo bellico di velocissimi

    apparecchi a reazione e di bombardieri dialta quota richiedera certamente radicali tr a-sformazioni nell'attrezzatura militare, ondeprovvedere con mezzi adeguati, alla ditesaaerea.

    Oltre agli imprevedibili progetti e ailesbalorditive realizzazioni che non manchere-rno di vedere in un futuro, che non sappia-mo se prossimo 0 remoto, si parla gia di unaeroporto stratosferico che, quantunque siaancora allo stato preliminare di progettazio-ne, si mostra tuttavia gia cosi pieno di inte-resse, per 1a sua novita e per la sua gran-diosita, che yarra 1a pena di sottoporlo allanostra attenzione.

    Questa idea, di costruire alte torri come

    434

    sistema di difesa, e nata durante l'ultimaguerra quando si senti la necessita di insta1-lare Radar per avvistamenti in punti stra-tegici sopraelevati. E ora che qualsiasi appa-recchio da bombardamento e attrezzato pervolare a' quote oscillanti fra i 10.000 e i15.000 metri e che con I'impiego del radar,rimanendo a tali altezze, possono effcttuarebombardamenti di una precisione sconcer-tante, st e calcolato che se un aereo da di-fesa potesse decollare da un'altezza superio-re ai 5-6.000 metri, potrebbe giungere in zo-na d'operazione in un tempo ridotto di circail 50"!{-rispetto a quello necessario attual-mente.

    Non vogliamo entrare in mer ito alIa fun-zione di una simile torre in campo bel lico,

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    speriamo infatti che se anche questo proget-to vedra Ia luce, non abbia a servire ad al-tro che alla scienza per pacifiche r icerche.ci limiteremo quindi a presentare questa co-lossale progetto come curiosita della tecnicae come una di quelle realizzazioni che la-sciano sbalordito, per la loro audacia, l'uomostesso che Ie ha ideate,La torre che si vuol, proiettare verso ilcielo, non dovrebbe rappresentare sol tanto ilpili alto edificio che l'uomo abbia saputo in-.nalzare sotto il sole rna addirittura dovreb-be superare la piu alta vetta del mondo: ilmonte Everest, che verrebbe in tal modo de-tronizzato dall' uomo stesso che potrebbeguardarlo, dall'alto in basso, da un'altezza di11,000 metri.La tecnica seguita nella costruzione della

    celebre Tour Eiffel dovrebbe costituire ilprototipo da imitare nella costruzione di que-sta massa enorme di tralicci che, per avereuna maggior stabilita, dovrebbe avere perola base ottagonale.Al centro del tra liccio troverebbe posto la

    tromba dell'ascensore, consistente in un gros-so tubo d'acciacio, quale si vede nella figura.Questa tromba entro la quale dovrebbe seer-rere, come si diceva l'ascensore, avrebbe undiametro aggirantesi sui 30 metri.

    L'ascensore, dovendo raggiungere un' al-tezza effettivamente enorme, non potra es-sere di tipo normale; tenendolo infatti sospe-so a cavi d'acciaio e trainandolo con gli stessi,si avrebbe un lavorio immenso e una sicu-rezza relativa, e i lunghissimi cavi necessariformerebbero poi un peso tale che ben dif-ficilmente si potrebbe installare e dirigereagevolmente.

    ' "Inoltre ilsolo viaggio di andata costereb-

    be qualche ora di tempo. L'unica soluzione-pratica e -stata quella di pro get tare un ascen.,sore a forma ovale abbastanza vasto, in mo-do da contenere, su tre piani diversi, oltre= Jal personale viaggiante e alla merce da .tra-sportarsi normalmente, 3 aerei; questo asc~-sore e realizzabile se 10 si comanda con undispositivo azionato a reazione.

    Alla somrnita del traliccio, sempre secon-do il progetto, trovera posta una piattafor-rna immensa da adibirsi ad aeroporto. Lapiattaforma dotata di otto piste di lancio edi atterraggio costituira quanta di pili con-fortevole e attrezzato oggi si possa esigere.

    Tutta la parte della piattaforma, sot to-stante la pista per gli aerei, sara utilizzatain parte come hangar, in parte come appar-tamenti per alloggiare il numero ingente dipersone che saranno occupate nella torre; unaltro settore sara occupato dai bar, dai ri-storanti e dai vari negozi che costituirannoquesta citta stratosferica; i grandi depositidel carburante e i magazzini vari avranno .anch'essi un posta ragguardevolmente am-pia sotto la stessa piattaforma, per tutto l'in-terno della quale circolera aria condizionatamantenuta a pressione normale.

    E' indubbiamente, come ognuno potragiudicare, un progetto che ha molto del mi-rabolante e del fiabesco, puo darsi pero che,nonostante questo assalto al cielo sia ancoraal primo stadio di progettazione, puC! darsi,ripetiamo, che fra qualche anna ci avvezigadi leggere della sua iniziata costruzione emagari in qualche sala di proiezione potre-mo seguirne il promettente ascend ere.

    C o m a c r e a r s i u n a v v e n i r e ?S e g u i l e iI ( o r s o d i R o d i o E l e t l r o n ic o T e l e v i s i o n ea l v o s l r o d o m i c i l i o c o n s p e s a r a t e a l e s e n z a im p e g n o

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    comunemente, si usano corde ricavate da bu-delle di pecora, pili conosciute come cordeda violino; pero consigliamo di usare una cor-dicella di CATGUT perche molto pili sensi-bile alle variazioni atmosferiche. (11 catgutsi acquistera in farmacia essendo comune-mente usato per suture chir-urgiche) Comun;que chi non avesse modo di trovare questamateriale usi, pure una vecchia corda da vio-lino.Poiche il Catgut si presenta generalmentecontorto, essendo avvolto su di un rocchetto,per raddrizzarlo non bisogna torcerlo conIe dita, altrimenti 10 si rovina; va invecemesso a bagno in acqua per 4-5 minuti, indisi appenda ad asciugare applicando alla suaestremita inferiore un piccolo peso, cosi che,una volta asciutto, sara ben teso.

    Con del filo di ottone da 1 mm. di spesso-re, si costruira la parte inferiore del comples-so, comprendente il supporto dell'indice edil contrappeso. Tale particolare verra legato,ad un estremo della corda animale, con filosottilissimo, mentre l'altra estrernita andra adinserirsi nel tubo di guida. Ad una estre-mita di questa particolare, si saldera un in-dice colorato in rosso, a forma di freccia pdi losanga mentre all'altra estremita il filosi attorcigliera a coda di porco; cia serve abilanciare il peso dell'indice, per cui si aspor-teranno Ie spire superflue fino ad ottenereun equilibrio perfetto.

    Tutto questo particolare e sospeso allacorda animale, per cui quando questa, per a-zione dell'umidita dell'aria tendera ad attor-cigliarsi, l'indice ad essa solidale sara co-stretto a ruotare intorno al suo asse indican-do, nella rotazione, il grado di urnidita dell'a-ria. Appare ora evidente la necessita di ta-rare il complesso; all'uopo, si smaltera inbianco il barattolo, 'Iasciandone trasparenteuna fascia centrale, in modo che attraversoessa sia visibile l'indice; si divida la circon-ferenza del barattolo in cento parti uguali,tarando con segni neri la parte inferiore delbarattolo come appare in fig.; sulla parte su-

    periore scriveremo Ie indicazioni: BEL TEM-PO; VARIABILE, PIOGGIA (vedi fig.).

    Non ci resta ora che regolare il barome-tro; cia si fara molto facilmente controllan-do il movimento dell'indice nei primi gior-ni che avremo esposto il barometro.

    E una volta che il complesso sia termina-

    to eben tarato, fidandoci della sua sensibi-litaa che siamo in grado di gar ant ire, sare-mo in grade di prevedere se sia del casodi portare con noi l'ombrello 0 l'impermea-bile evitandoci, in tal modo, raffreddori ecostipazioni indesiderate.

    G. SERAFINI

    ANIC -ETTORIS e tro va te in te re ssan te I. le ttura di c Sistema Pratico., fate la conosce re a chi vi sta vicino.Inviate ci il nome e I'indirizzo di tre vostri am ici che non le ggono ancora 1a nostra rivista e noi fare molorD v.aggio di Ilualche nUDle ro di saggil.1 Siam . ce rti che al grazie che , fin d ' ora, "oi vi porgiam lse guira be n pre sto la gratitudine di coloro che , pe r m e rito vostro hanno imparato ad appre zzare la. v ostra riv ista p re fe rita .

    . .

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    "L,AB()Fin da qualche puntata ad-

    dietro siarno entrati, come 0-gnuno ha potuto constatare, nelvivo mondo della radio e dal-['esame del pill semplice deiricevitori sul Quale ci intrat-tenemmo la volta scorsa, pas-siamo ora all'esame della partevitale di un ricevitore norma-Ie: la val vola termoionica.Corn'e composta dunque una

    valvola termoionica?Esternamente e un'ampolla

    di vetro saldato su di uno zoe-colo isolante munito di nume-rosi contatti 0 piedini.

    La sua caratteristica pr inci-

    dellaindispensabili per far circola-re gli elettroni: il eatocia e 1'Cl -nodo.

    Per spiegare i fenomeni chesi svolgono nella val vola e ne-cessario risalire agli a tomi che,come gia si disse, consistonodi una parte centrale detta Nu-cleo e intorno a questo sonoraggruppate delle parttcelle pillpiccole chiamate elettroni. Que-sti sono ten uti fermi intorno al-l'atomo, rna possono esserestaccati in certe materie e spe-cialmente in certi metalli.II fenomeno e analogo aquello dell'evaporazione; pren-

    pale e quella di essere perfet-tamente impermeabile ai gas,poiche all'interno si pratica unvuoto il pill possibile spinto,necessario per facilitare il rno-vimento degJi elettroni nell'in-terno dell'ampolla.

    Alla presenza dell' aria in-tatti, gli elettronl batterebberocontinuamente contro Ie mole-cole e la 101'0 corsa sarebbe ral,lentata; e,.' cia che e pill im-portante, Ie molecole dell'ariasorttrebbero da questi scontrielettricamente cariche ed osta-colerebbero il normale funzio-namento delle valvole.

    Nell'interno dell'ampolla stirova un sistema di elettTodipitt 0 meno complesso. Due e-lettroni almena sono comunque

    ,(38

    Fig. Idiamo ad esempio, acqua den-tro un recipiente posto sul fuo-co; si sa che quanto e maggiorela temperatura raggiunta dagliatomi, tanto piu facilmente es-si si staccano dalla superficedel Iiquido dopo aver vinto lacoesione degli altri atomi. Glistessi atomi che sono usciti dalIiquido in forma di vapore l!ritroviamo poi condensati sulcoperchio sotto forma di gee-cioline dal che si potrebbs de-durre che, senza nessuna con-duttura l'acqua si e spostatadal recipiente al coperchio.

    Come l'acqua cosi anche ilmetallo, se e tenuto nel vuotoe se la temperatura si eleva,evapora. Infatti noi potremmoconsiderare una valvola alIo

    radio "stesso modo di un recipiente,contenente acqua, e relativo co;perchio; 10 stesso processo cheabbiamo considerate nel reel-piente avviene infatti fra ilfi-lamento e la placca della val-vola. Infatti collegando il polonegative di una pila al fila-mento, riscaldato, di una val-vola si ha un' irradiazione dielettroniche verranno attrattidalla placca, se quest'ultimasara collegata al .polo positivodella plla stessa, verranno inve-cere spinti all'intorno, se laplacca e elettricamente positiva(fig. 1).11 primo ad osservare que-

    sto effetto di emissione erettro-nica e stato l'Edison. Tutti CO~noscono la forma della lampa-dina elettrica ; essa ha un fi-lamento nell'interno di un bul-bo di vetro dal quale e stataestratta l'aria. II filamento vie-ne portato all'incandescenza amezzo della corrente elettrica.L'Edison introdusse nel bulbodi una lampadina una placesdi metallo che aveva un filodi collegamento all'esterno, Egl]fece la seguente osservazione;se collegava la placca al polonegativo della batteria che ser-viva per accendere la lamp a-dina, il galvanometro inseritonel circuito non segnava nes-suna corrente; rna se il colle-gamento avveniva al polo posi-tivo si notava il passaggio dicorrente. La corrente si avevascltanto quando il filamentoraggiungeva una certa tempe-tura. II fenomeno st spiega conl'emissione di elettroni; se laplacca e collegata al polo posi-tivo essa attrae a se gli elet-troni che si staccano da1 fila-mento e che percorrono 10 spa-zio vuoto fra il filamento ela placca. Essi passano poi a t-traverso il filo conduttore e rt-tornano an cora al filamento oveilfenomeno sl ripete. questa fe-nomeno e note sotto il nome di Effetto di Edison ". Esso e sta-to sfruttato dal Fleming il qua-Ie ebbe, insieme a Marconi. la

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    idea di utilizzare il fenomenoper rettificare i segnali radio-te1egrafici. Egli ha cioe intro-dotto in una 1ampadina elettricadi tipo adatto, una p1acca col-legata al polo positivo della bat-teria.

    Questo dispositivo, che sichiama diodo, ha Ia stessa fun-

    Fig. 2. . Graficamente Ie val-vole si indicano come in fig.Le linee tratteggiate rappre-sentano Ie griglie.La valvola A e un doppio diodocostituito da due placche e daliilamento. Questa valvola vieneusata per raddrizzare la cor-rente alternata.Valvola B, triodo a rtsealda-mento indiretto costituito dal fl.lamento, dal catodo, da una griglia e una placca. Essa vienegeneral mente usata come rivelatrice, oppure amplificatrice.Valvola C, tetrodo a riscalde-menlo indiretto, con filamentocatodo, due griglie, e una plae-ca. Essa viene general menteusata come amplificatrice.Valvola 0, pentodo a riscaldamento indiretto con filamento,catodo, tre griglie, e una plae-ca. Essa viene usata come am-plificatrice sia in Alta che inBassa Frequenza.Valvola E, eptodo a rlseelda-mento indiretto con filamento,eatodo, cinque griglie, e la plae-ea, Essa viene usata negli ap-parecchi supereterodina, comevalvola cambiafrequenza.Valvola F, ottodo a rlseelda-mento indiretto con filamento,eatodo, sei griglie, e la placca.Anche questa valvola viene use-fa come cambiaf.requenza.

    zione di un diodo di germanic.Successivamente il Deforest

    introdusse nella valvola un ter-zo elettrodo: una grtglia postafra il fi1amento e la placca inmodo da costringere gli elettro-ni a passare attraverso la gri-glia. Si e pervenuti cosi al trio-do che rappresenta il tipo pillsemplice della valvola.

    Per esaminare {I suo funzto,namento ~onviene ricordare unalegge fondamenta1e dell'elettrt-cita: I'elettricita negativa vienerespinta da un corpo che abbiauna carica negativa e viene in-vecs attratta da uno che abbiauna carica positiva.L'elettrone che viene emesso

    dal filamento e attratto dallaplacca la quale ha un potenzialeposi tivo, essendo collegata a unabatteria, chiamata anodica.

    Per giungere alIa placca glie1ettroni devono attraversare lagriglia; questa puo essere neg a-tiva 0 positiva.

    Se alIa griglia si da una ten-sione positlva rispetto al cato-do, un maggior numero di elet-troni attraversera la griglia pergiungere alla placca, cioe allaplacca giungera una tensionemaggiore di quanta rron ne gi un-gerebbe alIa placca di una val-

    vola identica sprovvista di gri-glia,

    Si ha un effetto contrario sela grtglta sara carica negativa-mente rispetto al catodo e, inquesto secondo caso, gli elet-trodi verranno respinti dullagrrgha e alla placca ne giun-gera una quantita minore. Rias-sumendo, se la griglia e nega-tiva, fluira meno corrente allaplacca, se la griglia e invece po-sitiva fluira alla placca una cor-rente maggiore. Questo, perchela gr iglia agisce come potenzia-tore della cari ca di placca quan-do e carica dello stesso segnodi quest'ultima, mentre costltui.,see un ostacolo alla marcia de-gli elettroni verso la places,quando e elettricamente caricadi segno contrario a quello dellaplacca stessa, In altre parole,ogni variazione del potenzialedi gr-iglta produce una varia-zione proporzionale della COf-rente di placca. Ma se mtsurla-mo tale variazione nel clrcuitodi grtglia e in quello di placcapossiamo riscontrare che ad ognivariazione del potenziale di grt-glia produce una variazionemolto maggiore della correntedi placca 0 anodica: la proper-zione fra questi due ,!~lori di-

    Fig. 3. 0 RapprEsentazione dei vari elementi di una palvala TE-TROOO, composta doe di quattro elementi: CATOOO, GRIGLIA,CONTROLLO, GRIGLIA SCHERMO, PLACCA. Si notino Ie gri-glie costruite con spirali di filo in modo che gli elettroni pos-sano passare attraverso Sli spazi e raggiungere la pleeea,

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    pende dalla costruzlone dellavaivola e dalle condizioni e lifunzionamento. Esso e nota co-me coefficiente di amplifica-zione.

    Questa particolare e moltoimportante, poiche sol" in basea questo fenomeno e possibileavere un'amplificazione del se-gnale di Alta Frequenza 0 Bas-sa Frequenza ,) come Riv ala-trice.

    Per far si che la val vola Ia-vori bene in Alta 0 in BassaFrequenza 0 come Rive latr ice,occorre modificare 'a tensionedi placca e quella di grlglia adi catodo; in tal caso il fun-zionamento della valvola puoessere terminato con un' esat-tezza rnatematicas Difficilmentepero il dilettante ha biscgno e lisobbarcarsi tali calccli perche icostruttori di valvole forntsco-no tutti i dati necessari per unottimo funzionamento; cosi dalletabelle e sufficiente prelevare ilvalore della resistenza da ap-plicare sulla grtglia 0 sui ca-todo, per una data tensione e liplacca, sia che si voglia farfunzionare la valvola come am;plificatrice di Bassa 0 e li Alta

    INCl - SARONNO

    F.lli SEREGNIfi. ,C ld uli dill. Li"rlz im , 24

    SARONNO (Varese)

    Frequenza a come Rivelatrice.Generalmente tutte Ie Case Co-struttrici indicano anche qualisono Ie valvole particolarmenteindicate per I'Alta Frequenza 0per la Bassa Frequenza 0 perambedue.IItrio do di cui abbiamo par-lato, nel Quale troviamo un fl-lamenta, una gr iglta e una plac-ca, costituisce il tipo piiI sem-plice della valvola termoionicaquale e stata in usa parecchianni. Nei primi tempi della ra-dio era possibile alimentare l'ac-censione dei filamenti delle val-vole soltanto con corrente con-tinua perche se l'emissione de-gfi elettroni segue ilrttmo dellacorrente alternata, provoca unfortissimo ronzio che rende im-possibile Ia ricezione.

    Si rimedio all'inconvenienterrcoprendo iI filamento di untubicino di metallo chiamatocatodo ricoperto esternamentedi uno strato di ossido (fig. 4).Con questo sistema, I'ernissionedegli elettroni viene affidata alcatodo il quale, essendo colle-gato al negativo dell'alta ten-sione che e perfettamente a

    corrente continua, elimina deltutto il ronzio,Esistono pero ancora Ie val-

    vole senza catodo: vengono chia-mate valvole a riscaldamentodiretto e servono per i rice-vitori a corrente continua, men-tre quelle munite di catodo,

    CUll D

    Fig. 4.dette a riscaldamento indiretto,servono per i ricevitori a cor-rente alternata.IIproblema che abbiamo cer-cato in parte di risolvere I' ! mol-to arduo, rna questa nostra bre-ve presentazione, unita alla per-sonale esperienza di ognuno, con;tr ibuira ad una migliore cono-scenza di questa Importantissi-rna parte della radio.

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    (Jna Media M'ea',.Ci pregiamo di presentare

    un'assoluta novita che se an-che non investe ilcampo del-la tecnica pili avanzata, tut-tavia ha in s e quel caratteredi intelligente praticita che epropria di ogni oggetto utile.In figura vedete una sedia

    che al primo sguardo ha I'a-spetto di grande robustezzache si potrebbe dire senz'al-tro eccessiva se dovesse espli-care la sola funzione pecificadi sedia. Ma se guardiamomeglio vedremo che la sediae costituita di due parti bendistinte che sono tenute uni-te,questo 10 diciamo noi, dadue cerniere applicate alIaspaccatura evidente nel sedilevero e proprio.Tutto questa strano arran-giamento fa di questa sediauna scala robusta e sicura conla sola operazione di ribal-tare la spalliera in modo chequest'ultima venga a trovarsiaderente aIle gambe anteriori.Si comprende che anche ilpiano sottostante il sedile do-vra essere diviso in due parti

    50 5 59 0

    ,-i

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    .non uguali, rna sad. molto piugrande Ia parte davanti; in-fatti Ie due parti del piano cheora si trovano a combaciareformeranno il primo e l'ulti-mo dei gradini della scala.

    Non ci soffermiamo sullacostruzione che riteniamospiegata fin nei minimi parti-colari dalla chiarissima illu-strazione, ci 1imitiamo a eon-sigliare un legno robusto e auna grande solidita degll in-.eastri che si effettueranno.

    Dopo di che, buon lavoro!

    20 . J ' i : : : = 150 -. . .1 1 1 1 !li t t2_. : : . m o o . . ..:~~" '.I~~ 1

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    Le pile SI possono rlgenerareColoro che usa no pile per

    alimentare fanalini, astucci 0radio portatili, appena 1a pilae esaurita, la sostituiscono conuna nuova buttando nei ri-fiuti la pila tolta. Questo fala grande maggioranza dellepersone perche evidentementepochi sanno che, con un pro-cedimento semplicissimo, epossibile rigenerare Ie pileche, se anche non ritornanoad avere una efficienza ugualea quella che avevano quandoerano nuove, possono tuttaviaessere sfruttate ancora otte-nendo un rendimento sod-disfacente per altro tempo.Le pile vanno rigeneratequando aneora erogano un po'di luce, perche quando Ia pilafosse completamente scsrica,i1 rigenel'arla non darebbebuoni risultati.

    Quando dunque 1a 1uce, e-rogata dalle Iampadine colle-gate alIa pila, comincia ad im-pallidire, collocheremo la pilaentro un barattolo pieno diacqua e porremo il tutto sul

    fuoco portando poi l'acqua alpunta di ebollizione.

    Prima di collocare Ie pilenell'acqua e consigliabile to-gliere 101'0l'involucro di car-tone per evitare che, bagnan-dosi, si rovini. Dopo che l'ac-qua avril. boIlito per 15 minuticirca, si lasciera in bagno iltutto ancora per 30 minuti,quindi si toglieranno dal ba-gno e si porranno di nuovo en-tro l'involucro di cartone. Sinotera allora che, dopo que-sto semplice trattamento, lapila eroghera nuova energiaper un periodo abba stanzalungo,

    NeIl'eventualita che non siriuscisse ad asportare I'Invo-lucro di cartone e si fosse co-stretti ad immergere anchequeUo nel bagno, sara neces-sario, ad operazione effettua-ta, asciugarlo con ogni cura inmodo che non abbia ad ar-rugginire ilfan ale 0 altro in-volucro di metallo in cui ven-ga posta Ia pila.

    Per tagliare piccoli tubiQuando si debbano strin-

    gere nella morsa per una ra-gione qualsiasi piccoli tubi 0tondini di plastica a di metal-lo, senza rovinarli, e consiglia-bile servirsi di due mollette da-bucato. Guardando 1a figura siPUQ facilmente comprendereI'uso che di tali mollette si de-ve fare, senza rischiare di ro-vinare minimamente il pezzo,

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    Costruire un bel giocat-tolo per i nostri piccoli, puoprocurarci la medesima sod-ddisfazione che troviamo nel-la realizzazione soddisfacentedi qualche nostro progetto.Col1"avvicinarsi della sta-

    gione invernale, periodo in cuii bimbi sono costretti a ri-man ere in casa, essi sentonopili che mai il desiderio dipossedere giocattoli nuovi,coi quali trastullarsi:stesso tempo, i genitori sen-tono il desiderio di procu-rar li ai 101'0 piccoli, per te-nerli quieti e renderli fe-lici.

    Molte volte per o l'acqui-stare anche un semplice gio-cattolo, puo costare sacrifi-cio, per cui e preferibile co-struirselo con poca spesa nel-le ore libere.Riteniamo, quindi, nontorni a sproposito la costru-zione di questa piccola e gra-ziosa ZEBRA, che, essen doprovvista di quattro ruote,puo essere traseinata con unafunieella.

    Essendo la costruzionesemplicissima, e chiaramen-te rieavabile dal disegno stes-so, riteniamo superflua unadeserizione partieolareggiata;ci limiteremo a consigliare di

    segno qui riprodotto, puo ve-nir portato a grandezza natu-rale, moltiplieando le rispetti-ve misure per tre. A questo-punto, non resta che seguire ilprofilo con un seghetto da tr a.;foro.

    Le quattro ruote si fisse--ranno con piccoli perni neipunti indicati nel disegno.

    Per completare I' opera,r--..--T"""-_-""T""--.----r-"""Y dipingeremo il corpo dellazebra striandolo in bianco e':--+-_-+-_+_-+-_-1 nero, mentre gli occhi Iico-

    loreremo di azzurro 0 rosso.All'opera dunque, e buon

    divertimento .... ai vostri bim.,

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    usare un legno di 1 cm. cir-ca di spessore, per la eostru-zione della sagorna, e un le-gno dello spessore di 3 em.per la costruzione delle ruo-te, per rendere pili stabile ilgiocattolo.Ilprofilo del giocattolo siportera faeilmente a terminecon la suddivisione in qua-dretti visibile in figura. II di-

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    ~aldalello.pratico ed econonncon vecchio sistema di scaldare il letto conuno scaldino a carbone e in. moUi luoghl SD1'-passato, sostitl,litoormai dal pia pratico seal-daletto elettrico, il quaIe, oItre ad elin)inaremol~ degli inconvenienti che si ineontravandseguendo ilmeiodo tradizionale, offre unagrande cGmodi'ta nell'uso e una maggior pu-liria e tranquffiita..Ihfatti, mettendo nel letto del carbone ae-ceso, C 'G sempre il. perlcolo che possano in-eendiarsi Ie coperte, senza contare, ehe I'arta

    circostante il letto sl impregna di ossido dicarbonio . che puc) causare Intossieazione inchi vi deve dormlre.Inoltre, puc)succedere che arrivando a casa01 fERRO

    in modo da togliere gueile asperna. che po-trebbero nell' usa, rompere Ie lenzuefa, A te-laic finito, fisser&Do ai laU come indicato neldisegno, due portalampade, US

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    3 mm. d. i diametro, rna comunque questa mi~sura puc, essere variata a piacere. .L'impianto elettrico e facilissimo; tutta-via, per aiutare i principianti atleghiamo un

    Fig. 3. - Chi YOrra sostituire Ie lampade conun ferro da stiro veda in figura la posiz!one chequest' ultimo deve assumere.piccolo schizzo, che dissipera ogni dubbio inproposito.Le due lampadine da collocare nei porta-lampada dovranno essere superiori ai 60Watt,volendo poi ottenere un riscaldamento pili ce.,Iere si potranno usare Iampadine da 100Watt.II consumo non sara molto elevato per-che Ie lampadine rimarranno accese soltantoper pochi minuti; ad esempio, per consumareun Kilovatt-ora e necessario tenere accesedue lampadine da 100 Watt per 5 ore, ese si pensa che un Kilovatt-ora costa circaL. 50, si puc, facilmente comprendere che te-nendo acceso 10 scaldaletto per mezz'ora, spen-deremo L. 5. Questo consumo non e . certa-mente superiore a quello della scaldino acarbone, quindi, tenendo conto dei vantaggiche esso offre, si puc, dire senz'altro che esso

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    e preferibile a qualsiasi altro tipo di scalda-letto.In luogo delle lampadine, si potra usareper ilriscaldamento un ferro elettrico 0 unfornello elettrico, rna in questa caso iltelaioche funge da supporto dovra essere doppio,con due traversini che servono a dare stabi-lita al complesso.PER VOSTRA MOGLlE:

    Uno 8eopone razlonaleIrrrealta, questo accorgimento permette dialleviare notevolmente Ie fatiche della pu-litura dei pavimenti, per cui incontrera cer-tamente Ia simpatia di tutte Ie massaie.Esso consiste nel sostituire allo scoponeuna spugna, che si fissera al manico con unavite a legno e due rondelle: una fra ilrna-

    nico e la spugna, e I'altra tra la spugna e latesta della vite.La spugna permettera di lavare il pavi-mento senza usare 10 straccio bagnato, chetanto affatica chi 10 deve trascinare con 10

    445

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    QUES'rO apparecchio, fa-cile ,e poco dispendiosoa costruirsi, e ugualmenteconveniente nella cas a perman tenere attivo il fisico an-che durante la forzata inatti-vita invernale, e in palestraper una preparazione adegua-ta ad una qualsiasi attivitasportiva. Ne e utile soltanto acolore che gill. hanno un fisicoprestante che si industriano dimantenere, rna anche, e spe-cialmente, a colora che inten;dono rendere illoro corpo ar-monioso e idoneo a110sport.L'illustrazione Iii testa mo-

    stra il vogatore in uso; daquesta si deduce che esso ecostruito con un telaio di fon-do, che e fissato per una estre-mita ad un carrello mobile e,per I'altra, ad un piede di so-stegno. Le staffe sporgenti so-no fissati ad ogni lato del te-laio e su questi girano i rrmio vogatori.IImovimento si ottiene fa-cendo scorrere la lunghezza-d i una corda robusta dalle e-stremita dei rerni, attraversopulegge poste nella parte po-Tutti i nostri progetti.siano.'essi di radio . foto- meccanica . televisione

    r eee. ecc. vengono. primadi essere pubblicati. spe-rhnentoti nei nostri laboratori specializzati nel, ramo.lntanto adifferenzadi altreriviste tuUo1 eea-tenuto it di esito sicuro.

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    steriore del telaio, a una cor-ta sbarra connessa a un certonumero di molle fisse al :te-laio, nel senso della lunghez-za, sotto il sedile. '(JOSTRUZ.O~E

    Materiale di buona qualitae necessario per costruirequesta vogatore; consigliamoquindi un legno solido ebenstagionato, preferibilmente diquercia 0 di betulla, con unospessore di 2 cm. circa.

    Per iniziare, sagomeremo,alla lunghezza di cm. 129, dueassi alte 10 em. che serviran-no a formare i due lati delvogatore.Sara necessario praticare,in queste, delle scanellature(incassi) che. possano acco-gliere quei traversini che, co-me si vede in figura, vannocollocati uno ad uno ad ogniestrernita ed uno al centro.

    Da un lato sara pure ap-licato, sul fondo, un'asse chedara a tutto il telaio quellasolidita che occorre all'appa-recchio; la lunghezza di talerinforzo dovra essere di 45 em.circa mentre la larghezza sa-ra, logicamente, di 34 ern.

    Costruiremo, in base al di-segno e aIle misure in essoin-dicate, il poggiapiedi. Questova incassato alla base del te-laio; peri> siccome, ben diffi-cilmente, le gambe dei moltiche 10 useranno potrebberoavere una eventuale lunghez-za lunghezza da noi indicata,sara bene fornire iltelaio di

    diverse scanalature 'in mododa poter collocare il poggia-piedi nella posizione pili co-moda.Le staffe da applicare ai due

    lati del telaio saranno rica-vate da profilato di ferro asezione rettangolare dellaspessore di 5 mm.; eben vi-sibile, in figura, la forma chedeve assumere tale staffa edilparticolare che deve reg-

    gere ilremo. Si osservi quindiattentamente il disegno e riu-scira facile costruire anchequesta particolare, tenendepoi presente che Ie staffe an-dranno fissate al teIaio conbulloni di ferro.

    Continueremo nella co-struzione sagomando i rerni;sceglieremo alIo scopo unastaggia di legno a forma diparallelepipedo della lun-ghezza di 38' ern. e con latidi 3 em. sagornandone gli

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    POQg'apiel:jj

    I'l-_-- 3 J Jtt 0 0 # f ~ 1

    Posglilpled,

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    ultimi 15 cm. in modo da ot-tenere una c.omoda impugna-tura.

    Per ultimare il remo oc-corre aggiungere una sbarradi ferro, della spessore di5 mm., che deve essere, comerisulta dal disegno, della lun-ghezza di 38 cm.; alle misureindicate, si praticheranno poi,con un trapano, i diversi fori,ilcentrale dei quali avra undiametro leggermente supe-riore al bullone che f'ermerail remo alla staffa; questaper permettere al remo di a-vere un certo gioco nella staf-fa Iasciandosi cosi maneggiareagevolmente. Installato, ilre-mo, fissererno, nel punto in-dicato, due cartucole al te-laio, mentre una terza carru--cola verra fissata al tenditorecostruito, quest' ultimo, in le-gno 0 in ferro. Al tenditorefissererno 4 0 5 molle che si.possono procurare in un ne-gozio di articoli sportivi. Chinon volesse sobbarcarsi laspesa delle molle, potra sosti-tuirle con altrettanti elasticitolti da una gomma d'autocar-ro 0 d'automobile.

    Una corda, non grossa rnarobusta, fatta passare per lecarrucole nel modo indicato,verra fissata, per cgnunn deicapi, ad un remo. Sia Ia un-ghezza della corda che ilnu-mero delle molle da appli-care al tenditore puo esserescelto e variato a piacere ea seconda delle proporzioniflsiche,

    Ultimati i particolari chesiamo venuti rammentando,prepareremo.: da ultimo, ilcarrello che utilizzeremo co-me sedile. A cio si usera le-gno dello spessore di 2 cm.e con dimensioni uguali aquelle indicate sul disegno.Ad ogni lato del carrello sifisseranno due ruote che a-vranno un diametro di 5 cm.circa e potranno essere di ot-tone 0 di ferro, per ridurrel'attrito ed impedire che Ie

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    ruote di metallo logorino illegno del telaio su cui scor-reno avanti e indietro, saraoltremodo utile applicare, sul,telaio stesso, due striscie dilamierino.

    Siamo deU'avviso che se-guendo le nostre note e aiu-guendo Ie nostre note e aiu-abbiamo riportato riuscira

    molto facile costruire que-sto vogatore; circa poi al-l'utilita che il nostro corpopotra ricavare dall' eserciziosul vogatore, non c'e dubbiodi sorta: saranno risultatistrabilianti che, di un corpoinflacidito e stanco, trarran-no una potente armonia dimuscoli e di grazia,

    Per riportare Ie distanzeSe avete bisogno di ripor-

    tare una misura uguale aun'altra gia nota, cioe sevolete tenere la stessa di-stanza fra due 0 piu travi-celli, 0, in giardino ad e-sempio, tra una pianta eI'altra, vi consigliamo ilpra-ticissimo strumento che ap-pare nella figura, Si tratta didue aste di legno incrociatee tenute ferme al cvntro daun torchietto; la X che cosisi deterrniaa, puo essere al-largata e chiusa a secondadella misura da riportare.

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    U n M ~ n ~ v a l v ~ l a r ~ ,ad alto rendimentoMolti radiodilettanti, per diverse ragioni, non

    sono molto propensi a costruire ricevitori a moltevalvole e predilrgono invece quei piccoli com-plessi ad una 0 due valvole anche perche, tral'altro, sono di facilissima costruzione.

    Inoltre, per esperienza diretta, sappiamo chemolto piu successo hanno avuto i ricevitori sem-plici che noiabbiamo descritto che non quelliche richiedevano pili attenzione e piu cornpe-tenza.Riteniamo quindi nostro compito aiutare questigiovani e indirizzarli in un campo che potra co-stituire domani La loro professione.Dopo questa constatazione ci siamo propostidi presentare periodicamente degli scherni di ap-parecchi radio di questa categorta; apparecchi cheprima di essere pubblicatl vengono, come di con-suetudine, attentamente progettati e collaudati nelnostro laboratorio in modo da non provocare an-che nei piu giovani quelle delusioni che spessoli portano ad abbandonare questo campo percheapparso, fin dai primi approci, troppo astruso.

    Coloro che, fra i dilettanti, si interessano mag-giormente a questi semplici ricevitori sono evi-dentemente gli studenti e i giovani in genere;primo, perche nelle lora tasche il denaro nonabbonda mai; secondo, perche bisogna pur co-minciare ,con qualche facile realizzazione.

    Questo diciamo non in base ad una rigor osastattstica rna giovandoci semplicemente della no-stra esperienza per Ia Quale ci ricordiamo diaver corninciato cosi anche noi per progredire poi,lentamente si, ma costantemente.

    D'altra parte anche i veterani sono tal voltatentati di costruire un piccolo ricevitore sia permetterlo nella camera da letto onde sentire, pri-ma di addormerrtarsi, il programma preferito siaper far'e un piccolo regalo ad una persona cara.Quando si intende realizzare tale tipo di ri-

    cevitore e pero indispensabile ottenere un risul-tato pili che soddisfacente, ragion per cui OCCOI'reseguire uno schema che per Ia sua novita e perla sua perfezione possa riscuotere l'approvazionedi tutti; crediamo che ilricevitore, che vi presen,tiamo, abbia tutti questi requisiti e che pertantoriscuota il plauso tributato ad ogni progetto indo-vinato.L'unica val vola di questo ri cevitore comporta

    ,due stadi, uno Itlvelatore, ed uno Amplificatoredi potenza, il che permette la ricezione in alto-parlante; questa realizzazione si e resa possibilegrazie all'Impiego dl una nuova valvola: la ECL80.Questa valvola, usata generalmente in televisione,

    e compost a da una sezione TRIODO e da una se-zione PEJN1TODOdi potenza che puo erogare circa1,5 Watt sufficienti per azionare qualsi asi alto par-lante.

    Schema elettricoLo schema di questo ricevitore appare in fig.

    1 e, come gia si e detto, la valvola usata e unaECL80.L'apparechio, al fine di otten ere una migliore

    ricezione e selettlvita, e stato fornito di due presed'antenna, Si sa infatti che, in un ricevitore areazione, l'antenna riveste un'importanza addi-rittura critica sara quindi conveniente, sotto ognipunto di vista, inserire I'antenna in quella, delledue prese, che offre una maggior chiarezza diricezione.

    La bobina L1 ha Ia funzione di coprire Iefrequenze delle onde medie rna siccome non rtescea copr ire completamenta la gamma, e aiutata (acoprire cioe la parte pili alta delle Onde Medie,dai 400 ai 700 metri), da un condensatore fissoa mica da 250 pF., C3, inciuso in parallelo alcondensatore variabile con I'ai uto dell'interrutto-re SI.

    II condensatore variabile usato per l'accordo hauna capacita di circa 500 pF.; e se si vuol ridurrespazio e spes a, st sceghera fra quelli a mica,mentre si scegliera ad aria, se non si teme unaspesa leggermente maggiore della precadente ese si desidera una maggiur sensibi lita.

    II capo A della bobina, oltre ad essere colle-gatoaU'antenna, e unito anche al variabile da500 pF. ed al condensatore C5 da 200 pF. colle-gato alla griglia della sezions 'I'iodo; grlglia aUaQuale e pure unita una resistenza di fuga da 2megaohm che deve essere collegata al catodo, IIcapo "B della bobina va inserito a massa.Nella placca della valvola adottata troviamo

    un'impedenza Geloso tipo 558 che funziona da ar-resto di Alta Frequenza ed una resistenza di ca-rico da 0,1 megaohm R5.

    Fra l'impedenza di AF e Ia resistenza R5 e449

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    presente Ia tensione di BF rtvelata dalla seztonetriodica della ECL 80.Al capo C della bcblna Ll e coflegato un po-tenziometro da 60.000 ohm, P1; iJ capo centraledi questo potenztometro ' e applicato alla -pla~ca'del tclodo tramite un condensatore da 1000 p;F. 06Re:goUmdo cosl la pos~.zione del cursore PI sJ pubdosare la quantita di tenslone AF ci a applicarenella bobina Ll dal capo C.L'avvolgtmento di Ll da CaB, accoppiatostrettamente alIa bobina di sintonia capo A B,

    A 1N T E N N P .( : 1 r---" cr ;

    Y A L V O L AEClBO

    produce un fenomeno di reazione che e utiha-zato per aumentare in modo considerevoie la sen-sibilita del monragglo.: u segt'lale dl , Bassa Frequenza, prelevato dallaplacca del triodo dOllO l'lmpedeD2.ll di AF 558 C9,Dun condensatore del 10.000 p'F. ca , viene app1icatoalia gtlg11a con1,rollo della sezlona pentodo sullaqua1e si trova anche &3, resistenza dl filga da1 megaohm,La grtglia della sezione pentodo deve esserepolartzzata con una tensione negativa di circa

    450 -

    MATERIALE OeeORRENTE e preni1 valvols. ECL80 L1.600 T1 = Trasformatore d'alimentazione . 50 Watt L. 1.100 . T2 =trasformatore d'uscita per E-CL80 L. 450 . Artoparrante magnetico da 2 Watt L. 1.500 RS1 =raddri%Zatore al selenio dOl 220 volt L. 1.500 (tale raddrizzatore puc, essere sostituito dOl unanddriuatriee e preci$8mente da una UY41 che costa solamente L. 800) Ll = bobina AltaF.-aquenza (per coitruziol1e leggere artieola) L. 200 . LPl =Lampadina Spia da 6,3 vo!t eern-pleta di .supporto L. 250 . SIs S2 interruttori semplici L. 250 cadauno - 1 ClsmbiotensioneL. 100 - 1 '%occolo per EeL80 L. 55 4 boccoleisolate per galena L. 60 4 be.sette isolanti dibachelite L. 25 3 baselte dl massa L. 15 . RESISTENZE: Rl =2 megahom L. 35 R2 -= 350'ohm 2 Watt L. S O R3 = I megaohm L. 35 R4 = 1250 ohm 2 Watt L. S O R5 =0,1 megaohml. 35 eONDENSATORI: Cl = 75 pf. a mica L. 4 t> - e2 = 50 pf. a mica L. 4 t> e3 =250 FIf.e mica L. 50 C4 = condensatore varlabile a mica dOl S O pf. L. 250 CS =200 pf. a micaL. 50 . C6= 1000 pt. a carta L. 40 e7 - = 150 pf . a mica L. 50 C8 = 10.000pf. a cartaL40 C9 = 5000 pf. a carta L.

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    6 volt e per questo si applica fra i1 catodo e lamassa un resistenza da 350 ohm R2 shuntata daun condensatore elettrolitico da 100 mF. CIO.E' questa una delle ragloni per cui la resi-

    stenza RI della sezione rivelatrice viene appli-cata direttamente sul catodo della valvola, Intal modo la polarizzazione negativa viene esclu-sa dalla grrglra triodo impedendo cosi che possadanneggiare il buon funzionamento della' rive-Iatrice.

    La griglta schermo dela sezione pentodo e in;serita direttamente nella linea di alta tensionepreventivamente livellata. Nella placca di taleval vola sr trova l'altoparlante che viene cosi ac-coppiato mediante il suo 1rasformatore d'uscita T2.

    L'impedenza dell'avvolgimento primario di que-sto trasformatore e di 7.000 od 8.000 ohm; l'alto-parlante usato e di tipo magnetico e puo esserescelto fra quelli di diametro da 100 a 125 mm.La placca del pentodo viene disaccoppiata da uncondensatore da 5.000 pF. C9 che sopprime evert-tuali inneschi di BF ed impedisce che l'audi-zione abbia una torialita troppo acuta.

    L'alimentazione comprende un trasformatore Tlcostituito da un primario con 110 - 125 - 140 -160 - 220 volt per tutte le tensioni di linea,e da un secondario di 190 vol per l'anodica, e ' di6,3 volt per I'accensione della valvola.

    Per raddrizzare la corrente anodica viene uti-lizzato un raddrizzatore al selenio RS1 uscendo dalquale la corrente raddrizzata viene filtrata da unacellula di filtro composta da una resistenza da1250 ohm 2 watt da due condensatori elettroliticida 40 mF. che, quando non si possa 'fare altri-menti, si possono sostituire con due da 32 mF.

    Se non si potesse applicare un raddrizzatoreal selenio, si puo sostituire l'alimentatore.

    A tale scopo abbiamo ritenuto opprtuno in-c1udere anche un alimentatore composto da unaval vola UY41 della serie Rimlock. Siccome la val-vola UY41 richiede una tensione di filamentodi 30 volt, abbiamo dovuto prelevare tale tensio-ne dal cambiatensione e, precisamente, fra imorsetti dei 110 e dei 140 volt. Infatti 140 - 110 volt= 30 volt.

    UY41 T1

    Infine, per spegriere 0 per accendere il rice-vi tore si fara usa di un interruttore applicatoin se;ie al filo di linea. Tale interruttore viene in-dicato nel disegno con S2.Cosa da tener presente e che in questo rice.,

    vitore non e necessaria la presa di massa.RealizJ;azione pratica

    Per la costruzione, occorre innanzitutto, unochassis che sara necessario costruirsi perche incommercio non si trova.Ci procureremo quindi una lastra di altuminiodalle dimensioni di em, 30 x 24 e dallo spessoredi circa 1,5 mm.; di tale piegheremo ogni bordo,per una profondita di 5 cm., in modo da otte-nere una specie di scatola suI davanti della qualecollocheremo i vart comandi del ricevitore.

    Comandi che si riassumono in pochi termini:l'interruttore Sl, il variabile C4, la lampadinaspia LP1 e I'interr uttore S2. Dal sinistro fisseremodue boccole isolate, da galena che serviranno perle prese A e B dell'antenna; nel retro della chas-sis useremo altre due di queste boccole per lapresa della CUFFIA 0 dell'ALTOPARLANTE.

    In tal modo, non volendo ascoltare in altopar-lante, si potra inserire, nelle apposite boccole,una normale cuffia la cui resistenza non e crttica,Quando, al contrarto, sl desidera la ricezione inaltoparlante, si togliera la cuffia e si Inserrra unaltoparlante magnetico completo di trasformatored'uscita.

    Sempre nel retro della chassis collocheremo ilCAMBIA TENSIONE. Occorre fissare sullo chassisanche 10 zoccolo della val vola e per questo saranecessario pratlcare, nella posizione indicata daldisegno, un foro del diametro di mm. 18.

    Sullo chassis collocheremo ancora i1 trasfor-matore d'alimentazione T1; e ovvio che dovremopraticare anche del fori per far si che i fili deltrasformatore possano passare sot to , 10 chassis.Prepareremo ora la bobina L1, per la quale c!procureremo un tubo di cartone del diametro di2 em. (diametro che, per altro, PUQ variare frai 2 e i 3 cm.); e del filo smaltato la cui sezionevada da 0,18 a 0,25 mm.

    Fig. 2. - La parte alimen-tatrice, composta, nel circuitooriginale, dal trasformatore Tle da' raddrizzatore al Se'enioRS1! pub essere sostituit. d.una di .Itro genere .vente inluogo del raddrinatore RS1,una valvo'a UY41.Per questa modifica occorre

    aggiungere soltanto uno zee-colo per valvola tipo Rimlocke collegare i piedini, N 1 e 8(fllamente), al cambiotensionee precis. mente sui termin.1ide; 110 e dei 140 volt.

    451

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    In izrererno ad avvolgere il filo dal lato A del'tubo: app~na ne avreme avvolte flOspire, fS.I:1IDlo18 presa B, tndlcnmple.t.e:remo con altre 60sJ1i:rej'avvolgilnento in fo.nd{) al quale avremo la pressc: in totale dunque 18 nostra aeblna n a 120s~,Come st veda dallo schema, a presa B deltahob!.na an-dra collegato al variabile , e preeisa-mente nella sua presa centrale quella cioe col-Iegata aile lamelle mobill."

    La presa A sara invece saldata alla presaaccoppiata alle lamelle fisse; ilcapo C sara cotle;gato al potenziometro PI. I fiJi uscenti dal tra-sformatore T1 andranno poi saldati, ognuno nellasua presa e precisamenta: it filo BIANCO lO )sf oolleghel'a all'inteuutto-ee S2, mantre Ll filoROSSO um volt), H GIALLO (l25 volt), 11VERDE(140 volt), II BLEU (160 volt) e u NERO (a20volt} andrannc coUegati a camblatensicne nellerlspettive prese del 110- 125- H~ - 160- 220volr,I due capi dei 190 volt (capi color bianco-az-

    zurro) andranno: uno ad una presa di massa,saldato cioe allo chassis, l'altro dovra essere sal-dato al raddrtzzatora al Sel~nio da 220 volt, al

    B

    capo cioe colorato in Nero 0 non colora to.Dall'altro capo del raddrizzatore (colorate in

    ROSSO) preleveremo Ia tensione raddrizzata.I 6,3 volt (capi GIALLO-NERO) andranno col-

    legati: uno a massa l'altro alla larnpadina spiaLPI dalla quale partira un capo che andra allozoccolo della valvola, e precisamente, al piedinoN. 5 della stessa.

    Collegando poi iI piedirio N. 4 a rnassa, avremocol legato al filamento, della valvola ECL80, i 6,3volt necessari per otten ere l'accensione del fila-mento.

    Collegando cosi la valvola ben disposta, nellap.,posito zoccolo, spostando i cambictensione in COl"-rispondenza della tensione di linea ed inserendoIa spinetta in un'apposita presa di corrente, ve-dremo che, manovrando S2, la lampada spia siaccendera assieme al filamento della valvola.Proseguiremo nella costruzione collegando tutte

    le varie resistenze ed i vari condensatori nel mo-do indica to dal disegno; facendo attenzione adusare, come noi stessi abbiarno fatto, basette dibachelite dove circola la tensione, e di prese di

    Fig. 3. - Questa la disposizione, sotto 10 chassis, di tutticostitulscono il ricevitore.Notare Ie prese di Massa e I' ubicazione delle basette isolanti.

    componenti che

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    Specializzato LaboratorioCostruzioni lIIIodellistiche

    assa in ottone dove sia necessario coUegare aassa filt terminali di condensatori 0 di resistenze.Se si procedera come e state da noi indica to,

    nessun msuccesso deludera l'ansia che mcita auesta realizzazione; anzi possiamo assicurare chenche i me no esperti in questa campo, intrapren-dendo una diligente costruzione di questa com-lesso, lamenteranno ben difficilmente anomalietali che impediscono un normale funzionamentol ricevitore.Specie per i piu giovani, facciamo presente chee basette isolanti di bachelite vanno tenute di-coste dallo chassis, cosa che si otterra facil-ente, ponendo per esempio, fra Ie bassette e0 chassis, un piccolo dado.Questo piccolo particolare e molto importante

    erche se le linguette non sono isolate vanno inortocircuito con 10 chassis provo cando effetti di-astrosi su tutti i componenti dell'apparecchio.Si faccia pure grande attenzione nell'operare

    e sa1dature in modo che siano ben fatte e sopra-utto che non lascino strascichi di stagno che po-rebbero mettere in cortocircuito piu piedini dellava1vola.I condensatori C10, Cll, C12 esigono anch'essigran cura perche elettrolitici; pertanto andrannocollegati, col capo contrassegnato dal +, a1 capoindicate nel dlsegno.Per la realizzazione dell'impianto sara bene

    usare filo stagnate rtcoperto di cotone, questo perimpedire che si abbiano stagnature difettose.

    Finita la realizzazione, proveremo l'efficienzadel nostro rtcevitore.Faremo scattare S2 e, come primo efietto, ve-

    dremo accendersi la lampadina spia; attenderernoqualche istante per dar modo alIa val vola discaldarsi, quindi inseriremo l'antenna nella presaA e, lentamente, ruoteremo il variabile C4.

    Quando avremo captato la prima stazione ruo-teremo il potenziometro PI fino ad aumentare

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    considerevolmente il volume di voce della sta-zione captata,Se nonostante ogni sforzo non si avesse la pos-sibi lita di captare nessuna stazione si cambi lagamma d'onda azionando S1, e in questa nuovacondizione si cerchi di captare un'altra stazio-ne. Si provi ancora ad inserire l'antenna nel ca-po B se si ottenga una sensibtllta maggiore chenon nella presa A.Puo succedere che, pur ruotando al minimo

    P2, non scornpaia dal ricevitore Il ftschio carat-teristico della reazione impedendo cosi la regolarertcezione; questo difetto si puo rimediare Imme.,diatamente togliendo 15 spire, tra la presa Be quella C, nella bobina L1; in tal modo la bo-bina LI sarebbe composta di 60 spire tra A eB e di 45 spire tra B e C.Abbiamo anche previsto, in Iuogo di un comune

    alimentatore composto da un raddrizzatore RSI,un alimentatore cornposeo da una raddrizzatricequalunque, Per il nostro progetto abbiamo usatouna valvola UY41 perch piccola e molto adattaal nostro progetto.Siccome tale valvola si accende con 30 volt,si e dovuto prelevare detta tensione dalla presadel cambiotensione ra i 110 ed i 140 volt.Dal catodo di questa valvola, 0 piu propria-

    mente dal piedino N. 7, preleveremo la tensioneIaddrizzata.

    Per desiderio di chiarezza, abbiamo indicatonel disegno i tre punti d'attacco: A - alta tensioneraddrizzata; B - pres a 6,3 volt per i filamentidella lampadina LP1 e della ECL80; C - presa dimassa da collegarsi a110 chassis. .

    Questo e tutto; non ci rimane che augurarviun buon successo, mentre ricordiamo che iprezztelencatt nella lista del mat.eriale occorrente, sonoquelli comunicatj dalla Forniture Radioelettri-che che a tali prezzi potra spedire Il materialea chi ne faccia richiesta.

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    Storie ed ololDbleehl

    I Dm l l l l l ~ I E I I I I I I ~ l ~ I I r I I I ~ I A \ ~ ' 1 I ~( ~ I ~COh t' ae ido . d . f d t J , d J I i e t J .

    L'acido solfidrico, 0 idrogeno solforato, eun composto gassoso che si compiace di solle-ticare il nostro naso con un profumo tutt'al-tro che gradevole.

    Questo soggetto maleodorante, opportuna-mente imprigionato ed educato, puo comun-que servire ad alcune reazioni; interessantissi-me per Ia Chimica Analitica, divertenti pernoi. Con un po' di pazienza e di buona volontapotremo vederne qualcuna. Come preparareanzitutto questa aeido diabolico?

    Materia prima e il solfuro ferroso che noifabbricheremo con le nostre mani nella ma,niera seguente.

    Prendiamo dello ' zolfo in ragione di circa33 gr. e della limatura di ferro, circa 5 5 gr.,e, dopo averli intimamente mescolati, mettia-mo iltutto in un recipiente di materiale ce-.ramico, resistente al calore. Per riscaldamentosul fuoco 0, meglio, sulla fiamma del gas, por-tiamo la mass a a fusione lasciandola in talecondizione non meno di 15 minuti. Coliamo lamassa fusa su un piano avente piceole scana-lature (diametro 1 cm.) e lasciamo raffred-dare il prodotto in piccoli lingotti. Dal sol-furo ferroso cosi ottenuto, fatto reagire conaeido cloridrico diluito, ci sara facile avereacido solfidrico; il semplicissimo dispositivoillustrato in figura ci mostra la via da seguire.

    L'acido cloridrico verra aggiunto a piccoleporzioni man mana ci necessita l'idrogeno 801-forato. Sara poi nostra premura chiudere il454

    foro d'entrata dell'imbuto allorche l'acido epassato nel reeipiente. Non disponendo di ur,imbutino di vetro, verseremo direttamentel'aeido nel vaso, chiudendo poi con il tappo.Poiche la reazione e istantanea e tosto si

    svolge acido solfldrico, dovendo attend ere al-cun tempo prima di iniziare le reazioni, chevedremo in seguito, e non volendo ammor-bare la easa di un odore pestilenziale, sarabene immergere iltubo di sviluppo in un re-cipiente contenente aequa. Quasi tutto ilgasverra assorbito da essa. Se poi disponiamodi altro materiale e possibile mettere a puntaun dispositivo che ci consentira di avere idro-geno solforato con distribuzione regolabile.

    L'apparecchio, ehe consta di due recipientidi vetro con un foro laterale in basso e di untubo di gemma ehe Ii collega, va sotto il nomedi altalena di Deville. (vedi figura) ed haun facile funzionamento.

    Allorche vogliamo prelevare acido solfidri-co basta mettere il tutto come in figura. In-fatti l'acido c1oridrico contenuto in (1) scendenel recipiente (2) e reagisce con il solfuroferoso, generando idrogeno solforato.

    Quando inveee vogliamo interrompere lacorrente di detto gas, sara suffieiente porresullo sgabello ilrecipiente numero (2) e, inbasso, quello a numero (1). In tal modo l'a-eido non puo piu arrivare a contatto del sol-furo ferroso e, di eonseguenza, la formazionedi acido solfldrico si arresta.

    Preparata cosi la sorgente di aeido solfi-drico non ei resta che passare alla secondaparte del nostro programma e, precisamentea una serie di reazioni simpaticissime.

    In un recipiente prepariamo una soluzione

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    di permanganato come visto al numero pre-cedente e acidifichiamocon acido solforico (1).Immergiamo quindi il tubo e li sviluppo nelJiquido e lasciamo gorgogliare acido solfidrico.11colora violaceo del liquido dovra scomparire.In altro recipiente sciogliamo alcuni cri-stalli di solfato di rame in acqua, acidifi-chiamo nettamente con acido cloridrico di-luito (per 100 cmq. di soluzione 5-10 cmc. e liacido concentrato) e poi facciamo passare i-drogeno solforato. Vedremo il formarsi di par-ticelle solide (precipitato), di colore nero, do-vute a SOLFURODI RAME formatosi a se-guito della reazione.Se ci piace possiamo raccogliere ilprecipi-tato per filtrazione, seccarlo all'aria e con-servarlo in una boccetta recante chiaramenteil suo nome.La filtrazione la si esegue con un imbutodi vetro e carta da filtro che potremo procu-rarci in ogni emporio di prodotti chimici peranalisi.II filtro; che e un disco di .carta apposita,va piegato accuratamente a meta e poi in quat-

    o C Dtro parti come in figura. Si prende ora con ledita un quarto di cerchino e si foggia.ilfiltroa cono, 10 si introduce neH'imbuto e si pro-cede alla filtrazione, bagnandolo prima con. . - -/III

    acqua e poi versando il liquido da filtrare.Poniamo ora del CLORURO STANNOSOin acqua, facciamo passare, al solito modo,acido solfidrico e, dopo dieci minuti, aggiun-giamo acqua calda in modo da aumentare il

    liquido del doppio. Si forma un precipitate-bruno di SOLFUROSTANNOSOche PUQ es-sere raccolto per filtrazione.11 CLORUROSTANNOSOpossiamo pre-pararcelo sciogliendo 10 stagno in acido clo-ridrico concentrato e a caldo (l'operazione vaeseguita in recipiente di vetro e con grandeattenzione.Per terminare questa breve. rassegna e lidivertenti esperienze descriveremo ancoraun'altra reazione. In seguito, forse, ci saradato di ritornare sull'argomento.Prendiamo del mercurio e sciogliamolo, a

    caldo; con acido nitrico concentrato che ver-ra aggiunto lentamente a goccia a goccia,Quando tutto ilmercurio sara sciolto e l'in-sieme raffreddato, aggiungiamo acqua e sot-toponiamo il liquido ottenuto all'azione del-l'acido solfidrico,Si osservera il formarsi di un precipitate>bianco che diverra nero attraverso Ie grada-zioni di giallo e di bruno.L'acido solfidrico PUQ ardere e, nella com-

    bustione, da anidride solforosa ed acqua, Seil tubicino di sviluppo sara terminante a forosottile possiamo accenderlo con un fiammi-fero ed osservare la fiamma che brucia tran-quillamente.Poiche detto acido attacca l'argento. e 10

    ricopre di uno strato nero e li solfuro, sara be':'ne evitare la presenza di oggetti d'argento(polsini, orologi ecc.) nelle vicinanze del gas.

    (1) L'acidificazione consiste nell'aggiuntadi acido (sia esso solforico 0 cloridrico 0 ni-tried a seconda delle indicazioni) alla solu-zione in questione. Per riconoscere se la so-luzione ' e acida si fa uso delle cartine al tor-nasole, piccole striscie di carta di color rossoo azzurro, reperibili nei negozi di chimicae nelle farmacie.Se noi immergiamo in un liquido una car-tina di colore azzurro ed essa diventa rossa

    allora la soluzione e acida. Se, viceversa, darossa diventa azzurra, allora la soluzione ealcalina. Dott. ELISEO SASSI

    "S181eOla Pradeo" eonde.'._ _a.rande tjuanlliA d'ln8ellnaOlend allillor-nail, prallel ed 181_'il,,1 ehe VI ren-deranno piA faelle 10 "Iia.

    455

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    Una slufellae/ettrica

    Quando la stagione fredda si profila al-l'orizzonte portata daUa malinconia dei gior-ni grigi, nasce in tutte Ie famiglie ilproble-ma del riscaldamento che ognuno si studia dirisolvere come meglio puo perche s'imponepure una soluzione.In tutte le stanze peril non c e la pcssi-biliia !ll 1nst.allare una lltufa. a carbone 0 aIegna, e perche non C 'e possibilita di avviareil furno. 0 perche rnantenere questo genered1 riscaldamento in, tutte Ie stanze pr.esentaun onere flna.nziario non indiUerente.Installando invece una 'stu1etta elettrlca.~uaJ.e nei sU$geriamo, si eliminano, pet Iaquasi totalita, le difficolta ehe ci s)aJDO pro-spettate ad il -;ris,u1tato sm-a supeniore ad ogniprevisione. Vediamo senz'altro come si deve.procedere. 'nella costruzicne.

    Per otten ere l'involucro ester no dellastufa, useremo una lastra di alluminio di 2mm. di spessore; lastra che si trovera facil-mente in qualsiasi ferramenta.

    Chi non fa gran caso dell'estetica e pre-ferisce rlsparmiarri potr a sostituiro la lastra

    Fig. 1. - L'interno della stufetta, vista cii flanco

    456

    di alluminio con una latta da benzina; siavranno gli stessi risultati.

    Chi invece avra acquistato una lastra dialluminio, con dimensioni di 50x 102 em., do-vra sagomarla in modo da ottenere la formarnostrata in !igura. Pactendo d'a uno dei latirninori, si. pie&he.ra suceessivamente, a 15 em.di distanza, indi a 21 cm., poi a 30 C'ln. quindinuovamente a 21 em. sempre dall1ultima pie-ga efilettuata; si sara eosl ottenuto un paral-,lelepipedo cui mancano Ie due basi e 180cuisuperfice Iaterale .ha LID' unica ,giuntura alcentro della faecia posteriore: gruntura che,naturaltnente, salderemo aecuratameute,

    Acqutsteremo quindi, due resistenze d+lferro da stiro ehe, Ii! mdispensabile, siano di

    PIA5TR~ 01

    Fig. 2' - QL;Qsta ia disposizione delle resiste,cza posr e fid.le due piastre di bloccagsio erette dalla squadra di sostegno

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    quelle corazzate, cioe racchiuse entro unaIamierina d'ottone.

    Questo ci dispensa dall'usare, nel montag-gio, Mica 0 Amianto (isolanti anticombusti-bili ) ; cosa che invece si renderebbe neces-saria se acquistassimo resistenze in cui ilNi-chel-Cromo rimanga scoperto.

    Occorre preparare poi, in base alla lar-ghezza delle resistenze, Ie due piastre di fis-saggio. Queste vanno costruite preferibilmen-te facendo uso di una lastra di ferro conspessore di circa 0,5 cm. Per mezzo di bul-loncini di ferro, serreremo fra le due piastre,le due resistenze i terminali delle quali deb-bono sporgere al di sotto delle piastre difissaggio in modo da poter eff'ettuare i col-legamenti dei fili elettrici.Affinche il complesso delle resistenze e

    delle piastre di fissaggio possano reggersi alcentro della stufetta, costruiremo la squa-dra di sostegno che, fatta in alluminio 0 inaltro metallo, avril 1a forma e 1'ubicazione diquella presentata in figura.

    Per l'impianto e1ettrico si usera del filo

    Fig. 3. - II complesso funzionante visto dall'al.o. Si noti la disposizione delle resistenze e ilsistema di distanziamento dalla squadra disostegno

    ig. 4. - Come si vede, Ie due resistenae sonocollegate in parallelo

    da luce avente una sezione di 0,50 0, ancormeglio, di 0,75 mm. non riteniamo neces-sario intrattenerci sull'impianto vero e pro-prio, essendo questa assai chiaramente rap-presentato nel disegno. .

    Ora possiamo completare la nostra stu-fetta applicando, sopra la struttura gia fat-ta, una lastra di alluminio che, oltre a na-scondere l'interno, permette di collocarvi so-pra, indumenti da asciugare, piatti da tene-re in caldo 0 altro.

    Bisogna poi provvedere, al nostro como-dissimo gioiello, anche le gambe; queste Ieotterremo da una striscia di alluminio.

    A questa scopo consigliamo di usare tra-filato di alluminio con sezione ad L, perchemolto resistente.

    La lunghezza di tali piedi non e certa-mente critica rna, in omaggio all'estetica, sa-ra bene non superino i 25 cm.Potremo abbellire la nostra stufa prati-cando le sul frontespizio qualche gaia decors',zione che si potra compiere con un utensiletagliante 0, meglio, con una matita elettrica.

    Non si spalmi vernice sulla stufa perchescaldandosi emanerebbe un odore -sgradevole.

    Molto meglio lucidare tutta la superficieconfer endo cosi al complesso, un aspetto pia-cente e civettuolo.

    Fig. 5. - Pulizia e comodita sene i requisitiprln~cipali di questa stufetta che qui vedete ultimata

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    La chiarificazione dei vlnlCi sono delle ann ate in cui

    i vini tendono a rimanere tor-bidi 0 velati, anche dopo i tra;vasi e gli altri trattamenti pilicomuni; questa e dovuto allamancanza 0 sovrabbonnanza,nel vino, di alcune sostanzecomponenti, per cui e neces-sario, volendo rendere il vinolimpido, ricorrere a tratta-menti chimlci appropriati.

    Con questi trattamenti, ol-tre alla limpidezza, si ottieneanche la cosiddetta morbidez-za del vino, tanto apprezzatain commercio, poiche si eli-minano i principi astringentidel tannino, che ne rendonoil sapore rozzo.

    La chiarificazione si ottie-ne 0 con SOSTANZE ANI-MALlo con SOSTANZE MI-NERALI.

    Le prime sono: l'ITTIO-COLLA, la GELATINA, laCHIARA D' UOVO, il SAN-GUE, ilLATTE.

    L'ITTIOCOLLA si adoperaspecialmente per i vini bian-chi e fini, mentre Ia GELA-TINA serve per ogni generedi vino, purche sia pura, ino-dore, insapore, incolore, la-minata: tra Ie migliori quali-taa digelatina ricordiamo laGRENETINA 0 COLLA DIFIANDRA, la GELATINA DIWEINLAMBE depurata, ecc.:queste sostanze si trovano invendita presso i consorzi a-gricoli.

    Il sistema migliore di u-sarie e di porle in acquafredda per 20 ore, avendo cu-ra di rinnovare l'acqua 2-3voite nel frattempo; si not eraallora che la gelatina 0 l'it-tiocolla gonfiano.

    Si porti allora in un altrorecipiente, si versi acqua tie-pida, mai bollente, e si agitifino ad otten ere la soluzione

    458

    compl eta della gelatina 0 It-tiocolla, avendo poi cura difiltrare iltutto con tela.

    Le dosi sono: da 6 a 10 gr.di ittiocolla; oppure da 12 a20 gr. di gelatina, per ettoli-tro di vino, a seconda dellecondizioni di torbidezza delvino.

    La materia chiarificantesi mescola con alcuni litri del'vino non limpido; si sbattecon vimini pulitissimi, indi siversa nella botte, curando difar cio dopo un travaso delvino. Si mescoli bene e ripe-tutamente il vino (un buonsistema per far questo, e disoffiare con forza in un tubodi gomma messo in profonditanel vino in modo da farlo ri-bollire;: si chiuda poi la bottelasciandola tranquilla alme-no 10 giorni, dopo i quali sitravasera delicatamente, ondeseparare ilvino dal nuovo de-posito formatosi.

    Uso del sanguePer ottenere una chiarifi-

    cazione pili rapida (al massi-mo in due giorni) si puo usa-re il sangue defibrinato di bueo di montone. Per defibrinareilsangue che sgorga dalle ve-ne -recise dell' animale entroun catino, 10 si scuote con unamano, indi 10 si lascia raf-fred dare in un recipiente aIarga apertura.

    Si toglie poi la schiumache si e formata alIa superfi-cie, poi si prendono da 50 a500 gr. di sangue per ogniettolitro di vino da chiarifi-care, e si sbattono con alcunilitri del vino.

    Si versi poi iltutto nellabotte mescolando come per lagelatin a, lasciando in riposoper 36 ore, dopo le quali sieffettua il travaso.

    11sangue usato per questaoperazione dev'essere fresco edi animale sanissimo.

    Essendo il sangue ancheun decolorante energico, 10 siusera solo coi vini bianchi, eper togliere colorazioni incer.,te o

    E' opportuno versare nelvino, prima del sangue, da 5a 15 gr. di tannino sciolto pre-ventivamente nell'alcool.

    E' consigliabile non usa-re sangue secco, per un cu-mulo di ragioni, che non sta-remo ad elencare.Uso della chia..ad~uovo

    Per i vini rossi e preferi-bile usare la chiara d'uovo,poiche non toglie lora mini-mamente la coiorazione di ru-bino, pili 0 menu cupa, chepossiedono.

    Si prendano tre chi are diuovo per ogni ettolitro di vi-no da chiarificare e si mesco-lino, in un recipiente che nonsia di metallo, con del vinotolto dalla botte da trattare;si aggiunga un poco di

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    mi e si versi nella botte inragione di 112litro-1 litro perettolitro di vino.II latte e consigliabile 801-

    tanto per i vini che imbruni-scono all'aria e per i vinibianchi alcoolici; negli altrivini, potrebbe produrre cat-tive fermentazioni per ilquantitativo di zucchero (Iat-tosio) che contiene.

    Ohiarificazionecon sostanze mineraliLa sostanze minerali piu

    usate per 1a chiarificazionedei vini sono: il CAOLlt-;O ela TERRA DI SPAGNA.

    II caolino dev' essere pu-IO ed e necessario ridurlo al-10 stato melmoso. Si prenda112 Kg. di detta melma perettolitro e 1a si stemperi inun po' di vino; 1a si versi pOInella botte sbattendo e me-sco1ando ripetutamente.

    Il caolino puro e perfet-tamente innocuo, insipido, i-nodoro, inso1ubile negli acidialhmgati come sono quelli delvino, e non altera affatto iprodotti.Non e pero preferibile, inquanta stenta a deporsi e la-scia un deposito troppofortenelle botti, da cui il vino do-vrebbe essere travasato dopo15-20 giorni.

    La TERRA DI SPAGNA,si trova in commercio sottodiverse varieta; la migliore equella conosciuta col nome diTERRA DI LEBRIYA, che a- .gisce rapidamente sui vmi,con le dosi di 60-100 gr. perettolitro, fino a 150-200 gr. perivini densi, da taglio.

    Per l'uso, la si ponga inuna bacinella ricoprendola diacqua pura da cambiarsi duevolte in un giorno; si tolgapoi l'acqua e con un po' divino torbido si mescoli la pol-tiglia rimasta sul fondo. Dopoaver spoltigliato minutamen-te la rriiscela, 1a si versi nell abette agitando al solito in tut-ti i sensi.

    Dopo aver lasciato il vinoa l'iPOSOper ' ,Z giorni, 10 sitravasi in recij..cnte pulito esolforato,Facciamo notare che, per

    una buona riuscita dell' ope-razione specia1mente per i vi-ni bianchi, la ricchezza di tan-nino ne1 vino e queUa che re-gola la maggiore 0 minorevelocita di chiarificazione delvino.

    Spesso invece i vini sonopoveri di tannino 0 ne ven-gono spogliati dalla prima 0-perazione, per cui, se ne oc-corressero altre non si potreb ,

    bero praticare; converra per-cia mescolare alla massa delvino, prima dell'operazione,gr. 5,5 di tannino per ogni10 gr. di gelatina.

    Avvertiamo che i miglioririsultati si ottengono facendol'operazione a una tempera-tura tra i 7 e i 10 gradi so-pra zero.n trattamento si effettue-ra soltanto quando sia termi-nato ogni moto fermentativonel vino, altrimenti, le so-stanze chiarificanti, entrandoin fermentazione, darebberoun cattivo sapore al vino.

    C O R S O R A D I O C O R S O d i T [ L [ V I S m N E

    La .".ola wI ma."': 8 .... _dl .erle di matuiali perpl~dllOOmo...... rrl r.dlo .pe.rJ nt.Ui

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    Le vibrazioni prodotts dallavoce di chi parla, raccolte dalmicrofono, vengono inviate daTl alla griglia della val vola V2,sulla placca della quale si ri-'trova 10 stesso segnale, amplifi-cato, che serve per modulare 1aprima valvola generatrice del so.. 10 segnale ai Alta Frequenza.Sull'antenna viene quindi ir-radiato un segnale Alta Fre-quenza comp1eto di segnale diBassa Frequenza.

    La resistenza Rl da 2 me-gaohrn che vediamo inserita fraJa .placca e Ia griglla controllodella prima valvola, non servein tramissione. '

    Per passare dallaposizione ditrasrnissione a quella ,di Rice-zione occorre spostare il doppiointerruttore SI-S2. IIcornmuta-tore SI, in questa posizione, e-sclude dal circuito di grtgliadella prima valvola la resistenzaR2 da 5 0 0 0 0 ohm; S2 invece inter-romps la tensione degli 1,5 voltnecessari per il fllamento dellaseconda valvola e per alimentareil microfono. In ricezlone, laval vola amplificatrice di BassaFrequenza si trova ugualmenteinserita in parallelo alla primavalvola rna e ovvio che, trovan-dosi spenta in ricezione, e comese non facesse parte del circuito.

    La resistenza di fuga dellagr iglia della prima val vola erappresentata dalla R2 collegataalla ,placca. Montata in tale rna-niera, la val vola funziona comerivelatrice in Superreazione conelevata sensibilita.

    Cos! il segnale captato dal-l'antenna viene inviato alla gri-glia della prima valvula che 10rivela e la rende sensibile al-l'orecchio mediante l'auricolareIda cuffia che, all'uopo, abbiamoinserito in serie alla placca dopoJ 1.

    Ottirno e risultato, nel nostr o460

    ~~~d-metUto.uportatile

    iContinuazione del numero precedenteimodelIo, i funzionamento dellaR2 con un valore di 2 Megaahm,in caso pero di cattiva sensibt-Iita consigltamo di provare, perR2, i valort di 1-3-5-10 megaahminserendo nel circuito il va-lore cal quale si nttiene la mag-gior sensibiltta.

    Realina:zione praticaLa bobina di sintonia Ll ver-

    xa facilmente costruita usandofilo di rame stagnate a argentatodella spessore di 1-1,5 mm. Talebobina sara avvolta in aria, cioenon dovra essere avvolta su nes-sun supper-to che, per altro, nansara necessario perche una voltafatta la babina, il filo rtmarramalta rrgtdo. Per avvolger lo saranecessaria comunque un supper-to. del diametro di 12mm.; a talescopo servtra egregiamente untondino di ferro. SuI tandino siavvolgera i fila ben teso canspire perfettamente affiancate ;fatti nave giri completi attornoal tondino (Ie spire richieste perla bobina sono appunto nove) ,isfileranno dal tondina e la bo-bina cosi otten uta si allargherafino. ad otten ere una lunghezzadi 2 cm. - cercare di 'attenere,tra spira e spira, una distanzail piu possibi le regolare, -Ad ogni estremita della bo-

    bina (capi A C) si lasciera unalunghezza sufficiente da perrnet-tere ilfissaggia.

    Sul la terza spi ra, a partiredal l'estr emita C, si saldera unospezzone di fila che sara il Ca-po. B; nell'effettuare tale salda-tura si faccia attenzione a nonmettere in corto circuito le spireadiacenti.La bobina L2 viene costruita

    nella stesso modo e con 10 stessofila. della prima con I'unica dif-ferenza che , questa av ra soltan-to. 3 spire.

    La distanza di Ll e L2 dovraessere di circa 5 mm.Per l'impedenza J 1 occor reprocurarsi un cartone bachel iz-

    zato di 1 cm. di diametro e delfilo, dello spessore di 0,3 mrn,

    ricoperto in cotone; Ie spire ne-cesarie per at tenere tale Impe-denza sana in numero di 100,

    Per costruire il nostro rtce-trasmettitore ci si procurt unaplacca di bachelite di circa8 x 11 cm.; queste misure chenoi consigliamo sono quelle adot-tate riel nostro progetto rna ognu-no. potra variarle entro certiIimiti, a seconda delle conve-nienze. Siccome la lastra dovraessere assai rigtda, nella sceltadelle spessore, sara. bene nonscendere sotto i 2 mm.Come risulta dal disegno, oc-correra fissare, nei punti indi-

    cati, i due zoccoli di ceramicaper le valvole e il trasformatored'accappiamenta microfonico Tl.

    Se qualcuno nan avesse a di-sposizione questo piccolo. tra-

    Un auricolare per sordi sesti-tuira egregiamente I' ingom-

    brante cuffia.sformatore microfanico, potrasostf tuir lo con un piccolo tra-sforrnatore d'altoparlante che ab-bia un'impedenza minima di 7000.Si potranno usare cosi, trastor-rna tori con 7000-8000-10.000 ohmd'impedenza collegando ilsecon-dario (que llo che andrebbe col-legato alla bobina mobile del-l'a!toparlante) al microfono. 'Per montare Ie bobine Ll edL2 st useranno, come appoggio,due viti d'ottone e solo nei casi

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    in cui si renderanno indispensa-bili, si msertscano anche dellelinguette pure di ottone, comenel caso dei due fili per ilmi-crofono e per la cuffia, si inse-riscano anche delle linguette pu-re di ottone.Fissati i vari pezzi, si potra

    passare subi to ad effettuare icablaggio.Uri'estrernita della bobina L2,

    e precisamente it capo E, verrasaldata al piedino N. 5 delle zoe-colo, passera poi alla presa Bdella bobina L1 e, attraverso uncapo del variabile C, sara fissatoalla presa di massa; l'altro capodella stessa bobina verra invecesaldato, attraverso il condensa-tore a mica C1, alla presa del-l'antenna.

    I piedini N. 2 e 4 (placca egriglia schermo) sono col legatiinsieme; inoltre ilpiedino 2, cioela placca, e collegata mternamen,te con il piedino N. 6, ragionper cui potremo usare indiffe-renternente, a seconda della co-modita, il N.2 0 il N. 6. Ladella bob ina L1, capo C, tra-mite C4, condensatore a mica 0placca i collega poi all'estremttain ceramica da 1000 pf.Dalla placca parte anche Ia

    B06INF.:

    resistenza R1 che si mette in col-legamento con la griglia, e l'im-pedenza J1 che verra collegata,con I'altro capo, alla placca dellaseconda valvola amp Iifica trice diBassa Frequenza. A questa se-conda placca e collegata Ia cur-fia, mentre il microfono ver racollegato al trasformatore Tl.Le pile verranno sistemate

    nello scompartimento inferioredel ricetrasmettitore.

    Per otten ere una maggioreautonomia, i filamenti vengonoalimentati da due pile da 1,5 voltcollegate in parallelo, cioe con idue +, rappresentati dagli elet-trodi centraIi, uniti assieme econ i due -, dati dallo ztncoesterno della pi la, pure uniti.Idue doppi interruttori 51-52ed 53-54 verranno sistematt alato della cassetta ed altrettantodicasi per H microfono e per lacuffia.La scatola in cui si porr a

    tutto il complesso dovra esseredi metallo e verra collegata, conun filo, alpolo negative dellepile.Finito .jJ montaggio non resta

    che fare un' ultima vertftca e pas-sare definitivamente alla mess aa punto.

    Messa a puntoQuesto apparecchro e Iatto

    per eftettuare collegamenti bl la-terali per cio, anche per le prove,sara necessario possedere dueesemplari.Nel costr uir li occorre fare

    molta attenzione ache Ia bo-bina Ll ed i collegamenti sianoeffettuati con la stessa lunghezzadet fiIi e con la stessa disposi-zione, poiche la minima diffe-renza puo dar Iuogo a due esem-plari ,la cui frequenza e moltodiversa l'una dal'l'altra.Pero anche costruendoli per-

    fettamente uguall non si pctran ,no evitare piecole differenze difrequenze, che facilmente si po-tranno pero correggere ruotandoil variabiIe C2.

    Net due esemplari realizzatidai nostri tecnici per le prove dicollaudo, si e avuto un esem-plare che funzionava sui 5 metrie uno costruito identico trasmet,teva invece sui 7 metri. Nonsispaventi quindi chi fosse obbli-gato a fare variazioni sulla bo-bina per otten ere che ambeduetrasmettino sulla stessa f'requen-za.

    (continua aUa paq. seguente)

    4fH

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    Ri tte(}oll" pe'l' '~"'I"ffe ,,'sStlli

    Con questa preparato si attaccheranno car-te e tessuti su qualsiasi tipo di materiale.Per otten ere tale colla, si spappolino, a

    freddo, 30 grammi di FECOLA in 3 0 4 cue-chiai d'acqua cercando di ottenere una pastamolto omogenea del tutto priva di grumi esi aggiunga, sempre rimestando, circa mezzolitro di acqua tiepida. Quando il tutto saraben amalgamato, "si metta a fuoco lento finoache la massa non sara diventata gelatinosa.

    Si togliera allora dal fuoco e, vi si aggiun-geranno, mescolando, 6 grammi di glicerina.A parte si diluiranno, in un cucchiaio di ac-qua tiepida, 5 grammi di FORMALINA chesi verseranno nella colla prima che si raf.,freddi. Dopo di che il preparato e pronto.Co"" per il '''''''0

    Succede spesso di dover incollare assiemelastre di vetro; cosa questa che riesce assaidifficile se si vuol otten ere con colla di tiponormale specialmente poi se l'insieme dovraresistere all'acqua.

    Solo adottando la formula che qui rip or-tiamo sara possibile ottenere un ottimo ri-sultato.

    tiliIl preparato si compone di:5 grammi di ACETATO DI CELLULOSA

    100 grammi di TETRACLORETANO10 arammi di ALCOOL METILICO.La colla va spalmata su entrambe le su-

    perfici da far combaciare quindi si sovrap-porranno l'una sull'altra, pressandole, fino ache la colla non sia perfettamente secca.

    Due lastre di vetro cosi riunite possonorimanere immerse nell'acqua, nell'alcool, nel-l'etere ecc., senza che Ia giuntura venga mi-nimamente intaccata.(!oll" I,e'l' ,,""'I''IH e pO'l',~e""ne

    Una buona colla per attaccare oggetti diporcellana, terra cotta, marmo, maio liea ecc.,si prepara spappolando, in circa 400 grammid'acqua, 100 grammi di CASEINA.A parte si spegnera poi, versando aequa,

    della CALCE VIVA. Quando l'operazione saraeompletamente terminata, si aggiungeranno30 grammi di eodesta ealce spenta, alla CA-SEINA.

    Si mettera quindi tutto a fuoeo e quandol'acqua e tiepidavi si aggiungeranno 10 gram-mi di SILICATO di SODA a 400

    La colla si costudira ermeticamente chiusaper impedire ehe ammuffisea.

    U n r i ( e t r a s m e l t i t o r e p o r t a t i l e (continuazione dalla pag. precedent e) normalmente n risultato e quasisempre immediate,Data la lunghezza d'onda uti-

    lizzata, la portata di questa no-stro cornplesso e ottica, cioe ri-sente molto degli ostacoli che sifrappongono aIle posizlonl occu-pate dai due apparecchi. Usando,per esempio, ilcomplesso in cit-ta, nel chiuso di una stariza, Iaportata sara di 1 Km. circa, ein palazzi di cemento armato sa-ra limitata a poche centinaia dimetri.

    In campagna e in montagnainvece, 0 comunque ove si ab-oia una visuale aperta, la por-tata ragglungs teoricamente i 6o 7 Km., ,in pratica occorre con-siderare ottima una portata di 3o 4 Km. .

    E dopo di cia potrete con an-sia trasmettere i vostri saluticon questa nuovo apparecehio aivostri amici.

    Preparati i due esemplari, Iicollocheremo ad una distanza di100 metri l'uno dall'altro e pos-sibilmente in campo aperto; unodegli apparecchi dovra poi essereposto di Ricezione mentre I'al-tro funzlonera in Trasmissione.Si ruotera lentamente il va-riabile C2 prima in un esernpla-re poi nell'altro in maniera da

    ottenere Ia ricezione migliore:riel caso pero che non 81 otte-nesse un risultato soddisfacentesi potranno spaziare 0 stringereIe spire della bobina L1 'fino atrovare ilpunto di maggtor sen-sibi lita, Si potra variare la di-stanza delle spire fino ad un li-mite indeterminato, rna e neces;sario che la bobina non oltre-passi la lungfiezza -di 2,4 em. eche non si accorci oltre 1,8 em,L'antenna da' utilizzarsi potra

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    essere a stilo, telescopica 0 anastro (per quest' ultimo tipo pubandare anche un metro a nastro)della Iunghezza di metri 1,25,

    Ci si ricordi che la lunghezzadell'antenna ha molta impor tan-za per la portata chilometricadel l'apparecchio; per cui non sa-ra male provare diverse antennee fare diverse prove variando diun centimetro per volta la loralunghezza e adottando natural-mente quella che rendera pillsoddisfacente il rlsultato dellanostra fatica non lieve. Per que-sta ricerea sarebbe molto praticoapplicare, in luogo dell'antenna,un filo di rame della lunghezzadi. circa 2 metrl accorciandolo di,10m. per ogni nuova prova,

    Quando la ricezione di uncomplesso si rtterra soddisfacen-te, si fara la prova inversa e

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    Caustica (la Soda Caustic a va sciolta semprein acqua distillata) fino ache la cartina ditornasole (si trova nelle farmacie) immersain essa non assuma un colore