sistema pratico 1955_07

Upload: elin373

Post on 07-Apr-2018

225 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    1/60

    Anno 111- Numero "} -Luglio 1955

    -----4~Sped. Abb. Post. Gruppo III

    ~i(~3[]~lil~[!l O D D ! ) !\10 I O O D f l . D'1 !}} [ :] I T [!J L 1 'Ii U ~ 6u 0\jRIVISTA MEHSILE

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    2/60

    "SISTEMA PRATlCO"Rivlste Mensile Tecnico Sclentillce

    UN NUMERO lire 120ARRETRATI lire 180

    Abbonamenti per I' rtallaannuale L . 1200semestraleL. 700

    Abbonamentl per I' Esteroannuale L. 2000semestrateL . 1100

    Per abbonemento a richi~sr.., dinume ri erretre li, verser e l'ill!iJorlOsui Conto Corrente Postele nu-mere 8/22934 lnrestero e G Mo n-tuschi. II modulo viene rdasc:atoGRATIS d. ogni UHicio Poarete.Specljlce re sempre le ceusele delver sementc. e sc rive re pc s srbtt-mente lIndlrtzzo in srempeteu o.

    Rinnovo AbbonamentoOgni ouelvotte 5i rinnove I' abba-nemenro lr.oice re anche il nurne eodel" abbonamento see duro che ep-pore su+le fascette deue riviste pr i-me dell'indirlzzo.

    Camblamento IndirizzoI nviere sempre il nuovo indidzzocon Ie fasceUe del vecchio i ndi-r-zzo. ecccmpegnati de L. 50 en-che in francobo!li.

    Dlrezione e AmministrazloneVia Ie Francesco D' Ag'-,siino N.33/7IMOLA (80lugnolS!abilimento T!pografjeoCoop. Tip. Ed... Paolo Galearl ..Viole P. Galeetl IMUlA (Boloo naj r

    Distrlbuzlone per I'ltalla e perl'Estero S.p.A. MESSAGG,RrETA-lIANt Via P. Lomazzo5./ MrlANO

    CorrispondenzaTutta le corrlsponde nze deve es-sere lndlrtzzete ,R,vislo ..srSTEMAPRAiCO ..IMOLA IBolognol

    Direnore Teenieo ResponsablleGIUSEPPEMONTUSCHI

    Anno III - N. 7 LUGLIO 1955

    r - - - - - - - - - - - - - - - - - - - \I J{J-nunaria" ' - - - - - - - - - - - - - - - - -----------_--

    Nautilus, sottomarino ad energia atornica L'ABC della radioUn raccoglitore per filo elettricoRicevitore portatile per biciclettaGnomo-veleggiatore per principiantiIndicatore di livello per la benzinaComando a tempo per circuiti elettriciAi pescatori subacqueiLa Cellula Fotoelettrica Robot elernentare Vichingo , motoscafo da crocieraImpianto telefonico internoLavorazir ne meccanica del vetroImitazlona di brinatura sul vetroInchiostrj per scrivere s:-.l vetroUna srnaltatrice a doppia superficie

    ,Per conoscere in una lente Ie diottrie e Ia Iun-ghezza foe aleAnche voi potcte sciare sulI'acqua con sci auto-costruitiAche cosa puo Sorvire un fusto di benzin a'luesto e un batiscopio .Pescatore autornaticoLa Vespa 55).Saper riparare un ferro da stiroPer rnantenere i calzoni in piegaPer i radiotecnici un Plate-Dip MeterRicevitore Supereterodina con pile incorporate per

    zone sprovviste di energia elettrica .Da una cuffia un provacircuiti .Un carica batteria alIa portata di tuttiBiliardo in rniniatura'I'clescopio terrestre e astronornico da 100 a 150

    ingr andimcntiConcentrati in polvere per bibite _CarreIIo portabornbole .Vlobile acustico per riproduzioni ad alta fedeltaConsulenza _

    Pag.313314316317320321322323325328331331331331333334

    335338340341342344345346

    350355356358

    360362364365366

    Tntti i diritti di riproduzione - e traduzione aegn arti-coli redazionali 0 acquisiti sona riservati a termine a sTegge. - Autorizzazione N _ 2210 del Tribunale Civil!"

    di Bo-Cogl'llf in datI) 4-8-1953

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    3/60

    f ' 1 J - \U T l t U S d o - t t o -m a i i n o - a d enet~~a a iomica .IIprimo sottomarino ad energia atomica, unadelle piu grandi realizzazioni che la storia ricordi,scorazza ormai per i mari, sicuro e potente,ora, navigando tranquillamente in superfice, ora,Iasciandosi improvvisamente inghiottrre da flut-ti, obbedendo con cronometrica precisione allavolonta dell'uomo.Ripensando aile difficolta incontrate e supe-rate dai tecnici, e alia grandioslta degli scopiraggtunti, non si puo non restare sbalorditi difronte a tanta realizzazione, mentre viene spon-taneo di rivolgere uno sguardo al passato, per am-mirare i grandi passi compiuti dal progresso inquesto campo, dal primo battello che realmenteriusci a navigare sott'acqua, fino ad oggi.II primo battello sottomarino fu costruito, versoil 1775; dall'americano David Bushnell; le suecaratteristiche erano: scafo di legno e propul-sione a mano.Qualche anna piu tardi, R. Fulton costruivain Francia il Nautilus, capace di contenereotto persone, rna anch'esso con 10 scafo di Ie-gno e propulsione a mano.Un grande passo in questo campo, fu corn-piuto soltanto tra il1880 e il 1890, quando, cioe,i tecnici ebbero a lora disposizione accumula-tori elettrici perfezionati. In Italia, nel 1890, sicostrui a La Spezia il sottomarino Delfino ,di G. Pullino, che rimase in funzione per diversianni; esso aveva 10 scafo fusiforme di m. 23,65x 2,90, corazzato superiormente, stazzava circa100 tonnellate, e raggiungeva la velocita di 7nodi all'ora.

    Nel 1914, alla vigilia della prima guerra monodiale, tutte Ie grandi potenze erano ormai inpossesso di flottiglie di sottomarini di piccolo emedio tonnellaggio, che furono impiegati consuccesso in molte azioni di guerra.POi, con I'aumento progressivo della larghezzadi mezzi a disposizione della scienza, i costrut-tori affrontarono e risolsero tutti i problemiche via via si presentavano, e che ostacolavano

    la marcia verso il perfezionamento di questimezzi di navigazione.La 101'0 liberta di azione e di movimento, do-vuta alla possibiltta di avvicinare inosservati 1'0'biettivo, li aveva fatti apparire come pericolo-sissimi mezzi di distruzione; e cosi e stato, in-fatti, fino a quando, I'Impiego su vasta scaladi mezzi aerei di avvistamento e di Iocalizzatoriprovvisti di radar hi permesso di controbat-tere et'ficacemente e limitare Ie possibilita de-vastatrici di questa arma sottomarina.Ora pero, coi nuovi sottomarini ad energiaatomic a, I'equilibrio e nuovamente rotto, e labilancia pen de ancora una volta a favore diquesti potenti mezzi navali. -I dati tecnici del NAUTILUS sono tuttorasconosciuti, noto e invece il sistema di propul-sione che si sa e ottenuto per mezzo di un reat-tore atomico. Questo, per azione delle altissimetemperature sviluppate dalle reazioni nucleart,trasforma I'acqua in vapore, il quale viene uti-lizzato a sua volta per la propulsione.Uno dei problemi piu ardui che i tecnicihanno dovuto affrontare in questa realizzazio-ne, riguardava I'isolamento completo della ca-mera nella quale avvengono Ie reazioni nucleari,onde proteggere I'equipaggio dalle radiazioni ato-miche, rna anche questo e stato risolto in modopiu che soddisfacente.I tecnici assicurano che, teoricamente, il NAUTILUS puo compiere il giro del mondo,restando continuamente in immersione, e nelmedesimo tempo si e eliminato uno dei maggioriinconvenienti che avevano limitato ilcampo d'a-zione dei precedenti sottomarini il carburante ,Quanto poi alle capacita difensive, esso epreferibile a qualsiasi velivolo 0 razzo teleco-mandato (V2); questi infatti, presentano un fa-cile bersaglio aile moderne batterie antiaereeprovviste di radar, mentre si sa che ilNAUTI-LIUS oltre ad essere ricoperto di uno strato di

    (continua aua pag. 315)313

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    4/60

    "L,ABtJNel cammino percorso sin qui, nella cono-scenza della radio, abbiamo preso in esame il

    funzionamento di ogni singolo elemento che com-pone la radio. Abbiamo cosi visto quale sia lafunzione delle resistenze, dei condensatori, dellebobine, dei variabili, delle valvole ecc...Ed ora che praticamente possiamo dire di co-noscere una radio, vogJiamo vedere come funzio-nano i vari tipi di radio, quelle cioe a circuit!accordati, quelle a supereterodina e quelle amodulazione di frequenza. Prenderemo quindi,stavolta in esame, la pili semplice delle radio:quella a circuiti accordati; vedremo, in tal modo,come venga captato il segnale di Alta Frequenza

    della radio"e un segnale MODULATO costituito, cioe, dallasovrapposizione di un segnale di AF a uno diBF.I!segnale, cosi modificato, viene irradiato nellospazio e, ovviamente, pili si allontana dalla e-mittente, man mana diminuisce d'intensita tantoche giunge all'antenna ricevente talmente ri-dot to che, per ottenere una buona audizione, bi-sogna poi ampJificarlo.E veniamo ad esaminare Ie varie fasi del cam-mino di tale segnale in un ricevitore a circuitiaccordati.I!segnale che grunge, attraverso l'antenna, aliabobina LI passa, per induzione, nella bobina L2

    "t-..........-~"'i--+- ...............~~ ....~=-II== 0250V O L T

    ~~=oJt./'!I\r=~~~~~J==== ,0daJI'antenna e come da questo venga tolto ilsegnale di Bassa Frequenza necessario al fun-zionamento dell'altoparlante.Ma prima di passare all'esame delle fasi cuiabbiamo accennato, sara bene rivedere come vie-ne irradiato, nello spazio, iJ segnale microfonico.Come si ricordera iJ segnale di Bassa Fre-quenza, non pUG venir direttamente irradiatodall'antenna, ma viene sovrapposto a un se-gnale di Alta Frequenza (portante), (vedi N. 9-54,pag, 426), la cui funzione e quella di agire comemezzo trasportatore dei segnaJi di bassa frequen-za da una antenna trasmittente, ad una 0 piliantenne rieeventi.L'Alta Frequenza viene generata da una val-vola ehe oseilla in AF e viene irradiata daun'antenna, mentre iJ segnale mierofonico vieneampJificato da una serie di valvole, e portato allapotenza dello stadio AF e a questo meseolato.Nei tre set tori di fig. 2 possiamo vedere comeappare, visto attraverso un oscilloscopio, rispet-tivamente: un segnale di BF, un segnale di AF,

    314

    Fig, 1.dove, per mezzo di CI (condensatore varrabile ),viene selezionato, separato cioe da segnaJi emessida altre eventuaJi stazioni captate, per cui, suilagrigJia della valvola VI, avremo un segnale mamolto debole, Quale abbiamo eercato di presentarenel primo settore, fig. 3-1.La prima amplificazione,Quale si vede nel secondo settore della stessafigura, it segnale la rieeve sulla placea dellastessa valvola (fig. 3-2).La VI funziona cioe da amplificatrice in AF;l'ampJifieazione di AF permette di captare se-gnali mol to lontani per cui, in certo qual modo,serve ad aumentare la sensibilita del rieevitore.AmpJificato il segnale modulate, bisogna eramanipolarlo in modo da scartare iJ segnale AF,che non serve pili, e prelevare quello di BF chee l'unico capace di far funzionare l'altoparlante.Cosi it segnale presente sulla placca di VI passaattraverso L3 e, per induzione su L4.Troviamo qui un secondo variabile (C3) checontribuisce ad aumentare la selettivita, ad e-scludere cioe, per dirla in altre parole, un even-

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    5/60

    tuale segnale, di quaiche stazione indesiderata,che fosse riuscito ad essere amplificato da VI.Ma, dira forse qualcuno, e proprio necessariala rivelazione dell'Alta Frequenza?Non si potrebbe applicare il segnale, cosi comesta 0 maggiormente amplificato, direttamente sUI-

    '~

    A rFig. 2.

    BF AF+Bt

    l'altoparlante'l E' proprio la sola Bassa Frequenzala corrente che deve percorrere l'a!toparlante?Vediamo di rispondere a queste domande ondetogliere ogni dubbio.Applicare a un altoparlante la frequenza mo-dulata (AF + BF) non servirebbe a nulla poi-che la membrana dellaltoparlante si rifiuterebbedi vibrare ad una rrequenza cosi elevata; se pe-ro potesse vibrare, i1 suono prodotto risulterebbe

    t 2

    di una frequenza tale che l'orecchio umana nonpotrebbe percepirlo. Per queste e altre ragioni chetralasciamo per non confondere illettore, occorrepercio separare dalla corrente AF Modulata lasua componente a BF. Tale operazione si chia-rna Rivelazione e viene normalmente effet-tuata da una valvola a DIOD!. Questa fun-ziona all'incirca come una comune raddrizzatricee sopprime dal segnale tutti i periodi di unostesso segno ottenendo, cosi, degli impulsl dicorrente che vanno tutti nel medesimo senso.Cosi vediamo, nel terzo settore della fig. 3-3, ilsegnale dopo la rivelazione; si nota infatti cheal segnale modulato, sono state tolte Ie semi-onde negative.Dopo questa operazione, il segnale viene man-dato al potenziometro R4 che funziona da con-trollo di volume, rna prima di giungere a l,uesto,esso trova R2, che funziona da impedenza, e C4e C5 che funzionano da condensatori di fuga.I condensatori C4 e C5 hanno la piccolissimacapacita di 100 pF ciascuno e, come abbiamovisto in un precedente articolo, un segnale diAF puo liberamente scaricarsi a mass a attra-verso una piccola capacita, cosa che la EF nonpuo fare. Sulla griglia della valvola V3 troviamocosi la sola Bassa Frequenza quale vediamo rar-ngurata nel 4 settore della fig. 3. 11 segnale epero ancora molto debole e percio, nella mag-

    gior parte dei ricevitori, dopo il diodo riveia-tore, sono disposte due 0 pili valvole amplifica-trici di Bassa Frequenza.Anche nel nostro caso V3 e V4 altro non 5(,;:0che amplificatrici di Bassa Frequenza. 11 se-gnale, giungendo sulla griglia di V3 viene am-plificato, e sulla placca della stessa valvola 10ritroviamo gia, con un'intensita maggiore che noipossiarno vedere rappresentata nel quinto setto-re di fig. 3. Per mezzo del condensatore cs, ilsegnale passa quindi alla griglia della V4 sullaplacca della Quale il segnale raggiunge una in-tensita tale che gli permette di mettere in fun-zione l'altoparlante.11 trasformatore d'uscita, indicato nel disegnocon Tl e indispensabile poiche, mentre la val-vola genera un elevato voltaggio con una deboleintensita, l'altoparlante richiede un'elevata inten-sita con un debole voltaggio; perch) I'avvolgt-mento accoppiato alla valvola sara rorrnato dimolte spire di filo sottile, mentre l'avvol-gimento da inserire all'altoparlante ha pochespire di filo piuttosto grosso.

    In questo modo, come avremo visto anche neiprecedenti articoli, si ottiene la trasformazioneda ALTO VOLTAGGIO e DEBOLE INTENSITA'in ALTA INTENSITA' e DEBOLE VOLTA,GGJO.

    6Fig. 3.

    E' ilcaso, ci sembra, di lasciare in momenta-nea liberta i nostri lettori e mentre, per unamiglior comprensione di quanto e stato detto nelcorso del presente articolo, consigliamo lora dirivedere le precedenti punt ate di questa rubrica,inviamo loro il nostro a risentlrci al prossimomese nel Quale somministreremo lora qualchealtro interessante pizzico di radiotecnica.

    f A U T I L U S ' s o t t o m a r i n o a d e n e r g i a a t o m i c a(continuaz. daUa pag. 313)

    vernice anti radar, e provvisto di un moderno ap-parato disturbatore che annulla quasi completa-mente la riflessione delle onde elettromagne-tiche.Questo nuovo passe compiuto dalla tecnicaperrnettera di orientare la futura strategia mill-tare marittima verso nuovi concetti, che "por-ranno questi ordigni in uno stato di assolutapreminenza, per le loro caratteristiche tecniche,nei contronti di qualsiasi altro mezzo. "Auguriamoci che I'uomo non abbia mai' adusare ne questi mezzi, ne i tanti altri inventatiin questi ultimi anni, come mezzi di distruzione,poiche allora avremmo proprio di come preoc-cuparci.315

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    6/60

    ~ I I ~ : : I h I ~ : l l : I H : ~ : l l~ : : t l l i r mU l l l' ~ I ! W~I~~~:It:ml! lH~;I~ r . : 1 !I ' ~ m u~ I j: : - w I U ! ! : II tlj;:;lI'~~!~:ltI!~JI m m tl I n : m I : ' l ; ; ~~ I, ~I ; :~U~!~ ~

    iU ; r ~~~~~~~~~~ -~,j t : { I ' 1 l : ~ ~ , 1~II~ili'I~~iHI:': 4 : : 1 1 'n ~ : : 1 1 : 1 , r . : -~ : 1 , 1 I 1 ; : ~ n i 1 l u n II I ' I I . : - : U I I In ~ : 1 1 : : :~!h: _ : : - : I t i l l ; : } I l l " : : Ii I I ~~~IiI : ; : : f ' q 1 : : , U l l l ~!-:~I'llm:L,~I comuni sistemi di racco-

    gliere il filo elettrico in matas-se sono poco pratici per dueragioni: primo, 'perche si ag-grovigliano facilmente, facendoperdere molto tempo a chi devePRESAf I - - - - - - - - - - - -

    Fig.effettuare il collegamento; se-condo, perche tutti i ripiega-menti piuttosto bruschi a cuie soggetto il filo, 10 logorano

    rapidamente. Questo raccogli-tore e stato cosi appositamenteideato per agevolare, agli elet-tricisti, il lavoro e permettereloro di efIettuare impianti prov-visori, di qualsiasi lunghezza,e ritirarli senza perdita di tem-po. II raccoglitore che consiglia-mo e costituito da due dischi eda un cilindro di legno che,fissato per mezzo di quattrochiodi (due di sopra e due disotto), torrnera un rocchettosopra al quale si avvolgera ilfilo. Nel centro esatto del roc-chetto sara necessario praticareun foro passante, per poterviinserlre un perno, sui qualedovra ruotare liberamente ilrocchetto. Un involucro di la-miera, chiuso all'estremita in-feriore da un disco di legno ;sara indispensabile per proteg-gere ilfilo e rendere il tutto unpo' pili elegante. Una rondellaapplicata tra il rocchetto eI' involucro sara indispensabileper rid u r r e la superficied'attrito del rocchetto durantela rotazione. Sui disco superioredel rocchetto si fissera, per mez-

    zo di due viti, una presa fem-mina, a cui si applichera uncapo del filo da avvolgere ; inmodo da avere sempre a dispo-sizione la corrente necessaria.Ora non resta che applicare unmanteo al rocchetto e fornire ilraccoglitore di tre piedini, pertenerlo leggermente sollevato.

    Fig. 2.Le dimensioni del racco-glitore si sceglieranno a secon-da della quantita di filo che sidesidera avvolgere su di esso;tuttavia, disponendo di moltimetri di filo, si potranno effet-tuare anche collegamenti corti,lasciando avvolto sul rocchettoil filo superfluo.

    CORSO PER CORRISPONDENZAdi Radiotecnica Generale e TelevisioneIn soli sette mesi, diverrete provetti radioriparatori, montatori, eelleudeterl, colmetodo piu breve e piu economico in uso in Italia. Organizzazione modern a per 10studio e I'invio di materiale sperimentale .. . .Scrivele I S T I T U T O MARCONI ANA - V ia G i o o c c h in o M u r a t , 12 ( P I - MILANOriceverete gratis e senza - alcun impegno il nostro programma.

    316

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    7/60

    Ricevitore portatileper bicicletta

    Tra i vari circuiti tuttora inso quello che permette la mag-ior amplifieazione, e nel me-esimo tempo la minor spesaer la realizzazione; e senz'al-ro quello a reazione. Natural-ente vi e anche il rovescioella medaglia in quanto ognu-o sa ehe con circuiti del ge-nere se si alza il volume oltre unerto limite, la valvola rivela-rice entratn oscillazione e nel-'altoparlante si ode il carat-eristico fischio di reazione.

    ANTENNA

    Ll

    Ad ogni modo per i vantag-gi innegabili che esso presenta,abbiamo ereduto opportuno pub-blicare un tale eircuito, avva-lendoei anche dell'apporto diuna antenna Ferroxcube, me-diante la quale si puo realiz-zare un appareeehio portatilenel vero senso della parola eli-minando la necessita di ricor-rere alla sia pur minima anten-na a stilo ; inoltre partieolaremolto import ante per i meno e-sperti, non richiede a costru-

    zione ultimata una speciale .messa a punto.SCHEMA ELETTRICO.Guardando 10 schema elet-trico di fig. 1, noteremo che ilnostro rieevitore utilizza tre ,valvole tipo miniatura: IT4;185; 384; il consumo di questevalvole e estremamente ridot-

    to, per cui, si adattano bents-simo all'alimentazione con pile.La valvola IT4 funziona CQ---me rivelatrice in reazione; il

    6 7,5 y olt

    52-"~I111111111_"'''~'''I111111111_''''' '~''''-'''-'''IiIi~!--_'~VOlt~========*=====~=4J-====-QlT 4 155 354

    TERRA .,===dFig. 1. - COMPONENTI. - RE515TENZE: Rl 2 megaohm R2 50.000 ohm potenziometro,L. 300 R3 50.000 ohm . R4 50.000 ohm R5 1 megaohm R65 megaohm . R7 10 megaohmR8 2 megaohm - R9 500 ohm - Le resistenze per Ie quali non e stato indicato il preuo, co-stano L. 35 cadauna. - CONDEN5ATORI: Cl 250 pF a mica, L .50 - C2 500 pF variabile adria L. 300 . C3 300 pF a mica L. 50 C4 8 mF elettrolitico L. 140 - C5 50.000 pF a cartaL. 50 - C6 10.000 pF L. 40 -C7 50.000 pF L. 50 - C8 10.000 pF L. 40 . C9 5.000 p. L. 40. -ARIE: Jl impedenza AF Geloso n, 557 L. 250 - Sl - 52 interruttore doppio L. 400 - Tlrasformatore d'uscita adatto per la 354 L. 450 - Altoparlante magnetico del diametro di een-imetri 6 L. 1.300 - Antenna Ferroxcube L. 600 - VALVOLE: lT4 L. 1.100 - 155 L. 1.100 - 354L. 1.200 3 zeeeel! per valvole miniatura L. 120 complessive - Pile da 67,5 volt L. 1.200 - Pileda 1.5 volt L. 60.

    317

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    8/60

    presente nello schema, e la po-larita del condensatore C4, in-fatti, esso va collegato alla ten-sione anodica col polo positivo,contrassegnato sull'involucro daIsegno +; guardando 10 schemapratico, fig. 2, ci si potra ren-dere perfettamente conto di cto,Facciamo notare, che i nu-meri che si trovano vicino alsimbolo delle valvole, sullo sche-

    --variabile C2 serve per sintoniz--zare la stazione; il potenziome-tro R2, oltre a regolare Ia rea-.aione, runztona come potenzio-:metro di volume .L'antenna Ferroxcube che sidovra acquistare gia preparata-presso qualche fornitore di ar-ticoli radio, e provvista di due',bobine che nella schema sonoindicate come L2, e L3, alle

    glia della 185, dove viene am-plificato; poscia una terza val-vola, la 384 provvede a unaulteriore amplificazione per ren-dere possibile l'audizione in al-toparlante.Per l'alimentazione degli anodidelle valvole si e fatto uso diuna pila per apparecchi porta-tili, tipo 67,5 volt mentre per ifilamenti vengono utilizzate del-

    1.5volt7volt

    1553

    1T4

    :1

    il@ANTENNA

    Fig. 2. - Schema p!:!I_~ico.qilaK'- si dovranno aggiungere -= Ie ~pile ._,da 1,5 volt; collegate ~~ina elettrlCo-;-'di--fii'l;-iDdicanoaltre due bobine autoeostrutte, in parallelo, in modo da au- il corrispondente piedino delloLl e L4. La Ll, e costituita da men tare l'autonomia di funzio- zoccolo, visto dal di sotto, con-25 spire di filo da 0,6 mm. rico- namento del ricevitore. tando nel senso delle lancetteperlo di cotone (filo da cam- Raccomandiamo ai meno e- dell'orologio.panello), mentre per L4 si av- sperti di prestare Ia massimavolgeranno 15 spire del mede- attenzione, nel collegare Ie pile REALIZZAZIONE PRATICAsimo filo. La funzione di queste al ricevitore, poiche, se la pila Innanzitutto, ci si dovre pro-due bobine e la seguente: L1 da 67,5 volt venisse applicata ai curare un mobiletto di legno 0serve per ottenere la reaztone, capi del filamento, si brucereb- di plastica, atto a contenere tut-L4 per dare la possibiltta di bero immediatamente tutte le to il ricevitore; e assolutamenteinserire una eventuale anten- valvole. Lo stesso risultato si da scartare l'idea di utilizzarena supplementare qualora si de- otterrebbe collegando le due pi- cassette di metallo, in quanto,siderino captare stazioni estere le da 1,5 volt in serie, anztche con esse non sarebbe possibileo comuaque lontane. in parallelo; per collegare in captare nessuna stazione; in-II funzionamento di questo parallelo due pile, si collegano fatti il metallo farebbe daricevitore, e alquanto semplice insieme i due positivi con un schermo aIle onde radio che in-e puo venire riassunto in poche filo, e, con un altro filo, i due vece debbono liberamente giun-righe: II segnale rivelato dal- negativi. gere all'antenna Ferroxcube, sl-la 1T4 viene applicate alla gri- Altro particolare da tener tuata nell'interno del mobile.318

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    9/60

    II mobiletto si potra costrui-e nelle dimensioni di cm. 20 xl4 x 5; chi 10 desidera 10 po-ra completare applicando sulpannello front ale una piccolacala parlante. che potra acqui-stare al basso prezzo di L. 200Terminato it mobitetto si co-struira un piccolo chassis d'allu-into, dello spessore di 1 mm.irca, e di dimensioni tali, cheossa entrare agevolmente nelobiletto precedentemente co-struito. Sopra ad esso fisseremoli zoccoli delle valvole dispo-nendoli all'incirca come appa-iono sullo schema pratico.8i fisseranno pure nel telaioelle piccole linguette di ottone,er utilizzarle come prese diassa; e noto, infatti, che I'al-uminio non puo essere stagna-

    to, per cui, con queste lin-uette i collegamenti a massano notevolmente facilitati. 01-re a queste, e necessario fis-are anche basette isolanti dippoggio. Nel montaggio ricor-atevi che la carcassa metallic al potenziometro R2,.che e fis-ato al mobitetto, va collegatamassa, per impedire, ehe, toe-ando la manopola di questo, siabbiano degli inneschi.Un altoparlante di tipo rna-netieo, di diarnetro compresot 6 e i 10 cm., completo delrastormatore d'uscita TJ adat-o alla valvola 384, vale a dire,n un'impedenza d'uscita corn-resa tra i 7000e i 10.000ohm.he fisseremo sotto al telaio as-

    sieme aIle pile (fig. 3).Per accendere e spegnere ilricevitore e necessario un in-terruttore doppio che noi ab-biamo nella schema indicatocon 81 e S2.MESSA A PUNTO.Ultimata la costruzione, in-seriremo le pile e per mezzo diSI e S2 accenderemo il ricevi-tore e se nel montaggio non so-no stati commessi errori subitopotremo udire un forte soffioche aumentera considerevolmen-te fino a diventare un fischioacuto se ruoteremo R2. Se que-sto non avvenisse occorre inver-tire i capi dell'avvolgimento diLl, in quanto, solo qui puo ri-siedere it mancato innesco; nelcaso invece che il ricevitore in-nescasse con difficolta, si avvi-

    cinera Ll ad L2, oppure, si au-mentera it numero delle spiredi L1 portandolo da 25 a 30.Notando, invece, una reazionetroppo brusca dell' apparecchio,e necessario togliere da L1 qual-che spira, 0 allontanare que-sta da L2.

    Messa a punto la reazione sicerchera di captare qualche sta-zione; per i primi tentativi nontara certamente male l'\1so diuna buona antenna esterna, in-serita nell'apposita boccola, e diuna presa di terra.Sintonizzata una stazione, sidovranno certamente togliere al-cune spire ad L3, in quanto leantenne ferroxcube sono sem-pre fornite con qualche spi-

    o m 20Fig. 3. - Notare nel disegno la disposizione degli elementiprincipali.

    ra in piu del necessario, perfacilitare la messa a punto; in-fatti, e ovvio che e molto piufacile togliere che aggiungerespire ad una bobina.Si toglieranno, dunque, alcu-ne spire (5 0 10), fino ad otte-

    Fig. 4. - Utilizzando una sca-la parlante potremo costruireil mobiletto di legno come in.disegno.

    nere una perf etta sintonizzazio-ne della stazione ; essa dovraessere captata dal variabile C2,quando Ie lamelle di questo nonsono, ne completamente aperte,.ne completamente chiuse.Sintonizzata la stazione, si.toghera dal ricevitore l'antenna.esterna e la terra, per control-lare se la ricezione pure con la.sola antenna Ferroxcube; e ot-tima. Rammentiamo ai lettori:che it mobile, dovra essere ruo-tato, in quanto, la massima ri-cezione si ha sempre quandoI'antenna ferroxcube si trova e-sattamente a 90 gradi, rtspettoalla stazione da ricevere. Cap-tata la stazione desiderata cer-cheremo di aumentare il rendi-mento del ricevitore, provandoad avvicinare 0 ad allontanareL2 da L3.Non si preoccupi it dilettantese in citta la potenza del ri-cevitore lascia a desiderare;non appena ci porteremo in a-perta campagna, noteremo in-fatti che it volume del ricevi-tore aumentera notevolmente.Questo perche in citte. gran par-te delle onde radio vengono as-sorbite 0 riflesse dagli edifici.Montando it ricevitore sullabicicletta, non sara male col-legarne la terra al telaio me-tallico della medesima; non bi-sogna dimenticare, infatti chese it rendimento con un'anten-na ferroxcube e ottimo, es-so sara ancora migliore se com-pleteremo it nostro ricevitoredi una presa di terra.

    319

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    10/60

    G N O M OPer chi vogJia entrare a farparte della folta schier a degJiaeromodellisti, rna si sente trop-po inesperto per cimentarsi nel-la costruzione di modelli com-pJicati, questa e I'occasione chefa al caso suo. Abbiamo, in-fatti, il piacere di presentarviun modello semplicissimo, chesembra fatto apposta per av-viare i principianti sulla stra-da di questa nobile arte. Sitratta del veleggiatore GNO-MO , di facilissirna costruzione,

    e capace di compiere lunghivoli e piacevoli evoluziont, perIa soddisfazione del suo costrut-tore.IImateriale necessario alIacostruzione, riducendosi a (!ual-che Ioglio

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    11/60

    I N D I ( A T O R E D I L lV E L L O P E R L A B E N Z IN ATra i molti strumenti che sattissimo indica tore di livello,

    0 potrebbero, per la facilmente realizzabile con mo-ora utilita, trovare posto sul dica spesa.scotto di un'autc , mertta u Si prenda un tubo di ramea particolare considerazione del diametro interno di circa'mdicatore di !i 'IE'1!t) del carbu- mm. 3 e la cui lunghezza siante. calcolera a seconda deUa po-Riteniamo superfluo illustra- sizione in cui si trova il ser-i vantaggi che questo ac- batoio nella nostra macchina;essorio arlleca, in quanto, e come si vede dala fig., esso e" ' " " ~ . r : t t ~ = = R = ~ = t = t = O R = o = o = = = = ~ = = = = r = u e = O = = D = I ~ R A M t

    ufficiente I'essere rimasti sen-a benzina almeno una volta, aualche chilometro di distanzaplu vicino distributore, permprenderne I'importanza.Un inconveniente del genereessere evitato, fornendo laostra macchina di questo e-

    TUBD 01 SAME

    Tllerno PIVElP-oj

    ripiegato in modo tale, che unasua est remit a va a toccare ilfondo del serbatoio, mentre I'al-tra estremita, in prossimita delcruscotto, si collega per mez-zo di un raccordo, ad un tu-betto di vetro ripiegato ad U.II diametro interno di que-

    G H O M O - V e l e g g i a t o r e p e r p r i n t i p i a n t il'inclinazione esatta dadare all'ala e cioe : em, 6 al-I'estremita dell'ala, e em. 3 allarima snodatura,

    Per unire le varie parti del-'ala si tara uso di coilante perodellisti, oppure, in mancan-a di questo, si usera il comuneIntanto che il coUante siecca, potremo fissare sulla fu-soliera i timoni orizzontale eertic ale : I'orizzontale si fisseracon la punta rivolta verso iluse e dovra essere perfetta-mene orizzontale, e su di essopratichera con un temperinona piccola tacchetta, che per-mettera di fissare piu solida-il timone verticale.I timoni dovranno avere iordi arrotondati, e dovranno

    ssere perfettamente perpendi-olari. Se queste condizioni non'aran no rispettate, sl potran no

    =(cotttn.uaz. d.Jt" pag. precedet,te)

    avere difetti di volo.Quando l'ala si sara bene es-siccata, si controllers se l'in-clinazione ha subito qualchespostamento, indi, si incolleraalIa fusoliera.Per maggior sicurezza, e con-sigliabile prima di incollare de-finitivamente I'ala alia fusolie-ra, fermarla provvisoriamentecon qualche chiodino, e farequalche volo di pro va; Ia sifissera poi definitivamente nelpunto in cui ci avra dati i mi-gliori risultati, sia come velo-cita di volo, che corne bellezzaeli volteggi.

    Se si desidera che il velivoloraggiunga altezze maggiori, sieffettui il lancio mediante unelastico da i1onda; all'uopo, siprovvedera il rnuso di un gan-cio, disposto in modo che l'ela-stico lasci libero il modelloquando termina la spinta,

    sto tubetto sara di circa mm,1,5, ed in esso si versera del-I'olio fluido, mescolato conqualche colorants, che 10 ren-da meglio visibile all'occhio del-I'autista.L'estrernita libera del tubet-to di vetro dovra rimanere a-perta e dovra essere fissata sutcruscotto deUa macchina, inmodo che sia chiaramente visi-bile il movimento aseendenteo discendente dell'ollo,Quando il serbatoio e vuoto,l'olio assumera nel tubicino,che si trova visibile sul cru-scotto, un certo livello, in cor-rispondenza del quale, faremosuI cruscotto stesso un segnoindicatore.Riempiendo il serbatoio dicarburante, tende a riempirsianche il tubo di rame, dimodo-cne, I'aria compressa dentro ittubo fa salire l'olio nel tubinodel cruscotto fino ad un certolivello, in corrispondenza delquale, faremo un segno indica-tore contrassegnato da 4/4 pie-no." Allo stesso modo, si potran-no fare i segni indicatori incorrispondenza del livello rag-giunto daU'olio quando il ser-batoio della benzina e pienoper 1/4, per meta, e per 3/4.Sara anehe buona cosa di-pingere in rosso, sul cruscotto,10 spazio tra 1/4 e 0, per at-tirare I'attenzione dell'autista,quando e necessario fare rifor-nimento.In questo modo, avrete for-nita la vostra macchina di unindicatore di livello per il car-burante, che per la sua preci-sione, vi permettera di viag-giare in assoluta tranquillita,

    321

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    12/60

    Molte manifestazioni dellavita attiva sono oggi lega-te ad una precisione crono-metrica di esecuzione, che sol-tanto congegni elettronici mol-to complessi possono rispettarecon esattezza. Ma, pur dovequesta precisione non e neces-sario venga riSpettata rigorosa-mente, puo riuscire comodo eutile disporre di un congegnoad orologeria, che, ad ore deter"minate, spenga 0 accenda auto-maticamente Ie luci del negozio,mentre I'interessato se ne stacomodamente e tranquillamenteseduto a caffe ; oppure, accendala radio nel momenta in cui staper iniziare il programma preferito, ecc.

    Un congegno di questo generepuo essere facilmente costruito,e il Iettore potra servirsene nelmodo che ritiene pili opportu-no, in quanto Ie sue applicazio-ni sono numerosissime.Per la realizzazione di quest'IJcongegno occorre una svegliaprovvista di suoneria, alla qua-

    Ie si applica un supporto chesostenga un interruttore a le-vetta, II supporto per Pinter-ruttore deve avere un'altezzatale, che Pinterruttore venga atrovarsi perfettamente nel rag-gio d'azione della chiavetta, inmodo che quando questa, scat-tando all' ora desiderata, simette a ruotare, trascini la levadell'interruttore, facendole cam-otare posizione. Sara bene sce-gliere allo scopo interruttori con

    322

    la levetta lunga che a differen-za dei tipi normali possono ve-nire spostati con minor srorzo,Oltre alla chiavetta della suo-neria, si potrebbe utilizzare an-che quella per la carica dell'o-rologio, usando un congegno adue interruttori; rna, siccomequesta e molto meno precisa, epossibile servirsene soltanto incerti dSi particolari.Altro particolare da tener pre-sente, e che Ia chiavetta perpoter spostare la Ievetta del-l'interruttore deve essere rigida;quindi, se la sveglia da noi uti-

    S ' " ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' " ' ' " " " , , , , , ,, , , , , ,, , , , , , , , , , , , , ," " " " " " " " " , , ," . " , ' ~~eomando- a tempo

    per circuitielettrici

    -~I~IIil ll I I I L l lh t I I IJI1 1 '1Innl~t,iirlllll"lbIIIU!lt.IIII'hl l il L ! l ll l j l l~Id'lI'\II~

    spina per la presa di corrente,sono presenti due prese (A e B);in A, si inseriranno i circuiti chedovranno essere spenti all'oradeterminata; in B, invece, quelliche alla stessa ora dovrannoessere accesi.II funzionamento e facilmen-te arguibile: si mette a puntola suoneria della sveglia, in mo-do che essa suoni all'ora desi-derata; quando l'orologio se-gnera esattamente I'ora, la suo-neria entrera in funzione, e, diconseguenza, l'apposita chiavet-ta prendera a ruotare; in que-

    lizzata avra la chiavetta pie-ghevole, dovremo saldarla, inmodo che essa, ruotando, possatrascinare la leva dell'interrut-tore.In fig. 2 potremo vedeme 10schema elettrico complete, no-teremo da esso che, oltre alla

    PRESA A

    Fig. 1.sto modo, essa trascinera laleva dell'interruttore, portando-la a chiudere ilcircuito ad essocolegato.Trovando fastidioso il suonodella sveglia, ci si potra rivol-

    gere a qualche orologiaio, che,in poco tempo. la rendera muta.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    13/60

    ~lipescatori

    stiamo oramai entrando inlena stagione balneare pere pill che mai d'attualitaparlare della pesca sub-quea, che gia tante personeil numero delleuali e in continuo aumento!Questa volta, non intendia-o, pero, fare una tratta-one di carattere tecnico sul-pesca subacquea, ma vo-iamo semplicemente metterecorrente i nostri lettori, chesentono attratti dal fascinoi questo sport, circa tl costeegli attrezzi necessari per pra-Pensiamo che questa mtor-azione sara molto gradita,ecie a coloro che non hannorandi possibillta, in Iluantootranno avere un'idea moltoiara, relativa alle spese che

    Fig. 1. I prezzi dei fucili sonosvariatissimi cosi come svaria-tissimi sono i modelli secondoi quali essi sono stati costruiti,e a seeonda del sistema di pro-pulsione utilizzato, che nor-malmente e : a molla, ad ela-

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    14/60

    :molto robusta e rischia di an--darsene nonostante la presa-dell'arpione ; i1 suo costo s1 ag-'gira daUe 500 alle 1000 lire.Oltre a questi, che sono gli:attrezzi indispensabili alla pe-.sca vera e propria, ne occor-rona altri, che riguardano 1'im-

    mersione e i1 nuoto subacqueo,Per l'immersione, innanzi-tutto, e necessario provvedersidi una maschera con 0 senzaautorespiratore fig. 2; il costodelle maschere senza autorespi-ratore varia dalle 900 alle 2000lire, e dalle 1500aUe 3500lire sesono provviste di valvola.Le maschere con autorespi-ratore ad ossigeno, (fig. 3), in-

    vece, hanno prezzi molto pilielevati, che variano dalle 40.000ane 50.00 lire a seconda del-l'autonomia.

    Fig. 2

    Fig. 3.

    Per un pili veloce movimen-to sott'acqua, poi, e necessarioricorrere all'aiuto di pinne nato-rie fig. 4, che, calzate ai piedi,danno la possibiltta di spostar-si con I'agiltta di un delfino;il costo di un pato di pinnenatatorie va dalle 2500 alle3500 lire, a seconda della lorograndezza.

    Da queste informazioni, illettore trarra le sue conclu-sioni a seconda delle proprtepossibilita finanziarie; di unacosa tuttavia siamo certi: chese la passione e veramente for-te, chiunque potra, con qual-che sacrincio, aftrontare la spe-sa per acquistare iJ minimo in-dispensabile, con cui praticarequesto sport affascinante.

    MILANOia Ra ffa e llo Sa nzio , 6

    Fig. 4

    O f f ic in a C o s t r u z io n i O f t ic h e C R O C E "

    324

    Si costruiscono parti ottiche a richiesta di qualaias] tipo.Lenti per Proiettori _ Binoccoli - Cannocchiali - TelescopiMicroscopi - PRISMI e LENTI per strumenti oftici e per IJSODidattico - LENTI per condensatori- SPECCHI ottici piani e

    curvi - VETRI per regoli calcolatori.Sconti speciali per tutti i lettori di SISTEMA PRAlJCO.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    15/60

    La cellula fotoelettrica, dettaanche pill propriamente occhioelettronico, ha assunto un' im-portanza fondamentale nellamaggior parte delle atttvtta u-mane, in quanto compie, con ri-gorosa precisione e senza il mi-nimo errore, funzioni, che lamana dell'uomo potrebbe com-piere soltanto con grande ap-prossimazione.II principio fondamentale su

    t, NOC! ,IIoTOA(~ IAOLI T_ !_Hl _ _ _

    sitivi di sicurezza di ogni spe-cie: rivelatori d'incendio, dispo-sitivi d'allarme (anttfurto), ri-velatori di furno, rivelatore dimancanza di fiamma (net for-nelli a gas, esso ci avverte quan-do, per un motivo qualsiasi, lafiamma si spegne, e il gas, checontinua a fuoriuscire, potrebbeprovocare cast di asfissia), ecc.Un'installazione molto impor-tante di dispositivo di sicurezza,

    "''''"

    \I"Ol(NZlONCrIIO\~

    ig. 1. . Schema elettrico del circuito per la cellula fotoelettrlcaal selenioui e basato il funzionamentoella cellula fotoelettrica va ri-ercato in una scoperta del gran-e fisico Hertz, il quale, nel 1887,rove) che alcuni metalli, qualil sodio ed il potassio, colpitia radiazioni luminose emetto-o elettroni.Le applicazioni delle fotocel-ule, in campo pratico, sono in-umerevoli, e si puo dire chevestono tutti icampi dell'atti-ita urnana, dallo sport aliaeccanica, dal controllo del traf-ico all'apertura automatica diorte, aile applicazioni in dispo-

    comandato da una cellula foto-elettrica, si ha a salvaguardiadel personale addetto a mac-chine pericolose: presse, trasfor-matori ad alta tensione, ecc.;il congegno consiste in un fa-scio luminoso che colpisce la cel-lula, delimitando la zona peri-colosa intorno alia macchina.Quando l'operaio, distrattamen-te, entra nel raggio di pericolo,interrompe il fascio luminosoche non puo pill raggiungere lacellula; questa, allora, per mez-zo di un relay ad essa collegato,ferma immediatamente 11 mae-

    chinario, che si rimettera in roo-vimento soltanto quando l'ope-raio, allontanandosi, permette-ra nuovamente al fascio lum1-nose di raggiungere la fotocel-lula.

    L' incolumita dell' uomo e .quindi salvaguardata con prel:ic.sione cronometrica dall' occhio .elettronico, sempre vigile, il qua-le ha il vantaggio, rispetto al-I'occhio umano, di non accusarela minima distrazione.Presentiamo qui un impiantocomandato da una cellula fo-toelettrica, che puo avere innu-merevoli applicazioni, sul tipo ,

    di quelle sopradescritte; fraquelle che riteniamo di maggiorutilita pratica per i nostri let-tori, ricordiamo: apertura auto-matica della porta del garage,dispositivo antifurto per la casao magazzini, accensione auto-

    o matica di insegne pubblicitarieal calar della sera, ecc.Nella realizzazione di questocircuito abbiamo fatto uso dicellule al selenio, molto menocostose e pill facilmente. repe-ribili; la mancanza assoluta dlvalvole amplificatrici 0 di sche-mi complessi, fa si, che la rea-lizzazione sia accessibile anehe,ai dilettanti meno esperti.

    REALIZZAZIONE PRATICA8i acquisti un autotrasforma-tore da 30 watt circa, che ab-bia la presa per tutte Ie ten-sioni di rete; la presa di corren-te si inserlra nel valore corri-spondente alIa tensione di li-nea, mentre la tensione per ali-mentare il complesso si prele-

    vera dai capi del trasformatoreche portano i 160 e i 220 volt.Cio e necessario in quantooccorre per questo schema una

    325

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    16/60

    tensione di alimentazione dicirca 60 Volt.Oi si procuri inoltre: un rad--drizzatore al selenio a 125 volt75mA; due condensatori elet-trolitici da 32 mF ognuno; unpotenziometro a filo da 20.000ohm; una resistenza da 1500, ohm 1 Watt; una cellulafotoelettrica al selenio ed uno'zoccolo {(octal , in cui si in-serira il relay da 5000 ohm.11modo di effettuare i colle-gamenti tra i diversi compo-nenti e chiaramente comprensi-bile dagli schemi elettrico e pra-tico; non e necessario che i col-legamenti siano 'effettuati a re-gola d'arte, mentre e importan-tissimo disporre gli elementicome indica 10 schema pratico,e cioe, i1 raddrizzatore al sele-nio st disporra col polo positive,sempre colorato in rosso, rivoltoverso la resistenza da 1500ohm.Anche i condensatori elettroli-tici dovranno essere collegati col1ato contrassegnato dal se-gno +, alIa resistenza da 1500:ohm, mentre il potenziometroda 20.000ohm si collega, con gliestremi, ai capi dell'alimentato-'re; al terminale centrale del po-i;enziometro si inseriscono il re-lay e la cellula, collegati in serie.

    Molta attenzione sl dovm,inoltre, prest are alIa polaritadella cellula fotoelettrica, i cuicapi negativo (-) e positivo (+)(contrassegnati sui morsetti) do-vranno essere esattamente colle-gati come indica 10 schema.II buon funzionamento delctrcuito dipende fondamental-mente dalla tensione presenteai capt del potenztometro: taletensione non dev' essere infe-riore ai 30 e non deve supe-rare i 50 volt (imigliori risuI-

    tat! si ottengono quando la ten-sione si aggira intorno aiJ5 volt).II relay dovra essere sensibl-

    lissimo, con una resistenza dtcirca 5000 ohm. Noi abbiamousato un Ducati E87404.12 chedispone della zoccolo octal. Leconnessioni allo zoccolo sono di-sposte come indicato : i piedini3 e 4, sono i piedini che si col-legano alia bobina del relay,mentre i piedini 1, 2 e 7 sono icontatti utili del relay; questiultimi sono disposti in modo chein posizione di riposo, il pie-dino 2 e collegato al piedino I,326

    mentre, in posizione di scatto, ilpiedino 2 e collegato al pie-dino 7.Ora, volendo far funzionare,ad esempio, un motorino, 10 sicolleghera, a seconda delle no-stre intenzioni, in modo che es-so funzioni, 0, quando il relaysi trova in di

    plicare davanti alla cellula unalampadina accesa, regolando len-tamente ilpotenziometro in mo-do che i1 relay scatti, e mettain contatto i piedini 2 e 7 dellazoccolo; spegnendo la lampada,i1 relay dovrebbe ritornare inposizione di riposo, mettendoin contatto i 2 e 1.

    zazione alquanto0, quando questo si trova in po-sizione di scatto.Terminato i1 montaggio delcomplesso, si passera alIa tara-tura; si regoli ilpotenziometroin modo che tra il morsettocentrale di questo e ilmorsettopositivo della cellula fotoelet-trica si abbia una tensione dj10volt. In mancanza di un volt-metro per controllare i1 valoredi questa tensione, si potra aIr

    8i puo verificare che i1relay non ritorni in posizionedi riposo; in questo caso, si re-golera leggermente il potenzio-metro, in senso inverso a quelloprecedente, e se anche questotentativo riuscisse inutile, si re-golera leggermente la vite delrelay, che controlla la pressionesulla molla antagonista (che hai1 compito di riportare i1 relayin posizione di rtposo).

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    17/60

    Fig. 3 - II relay Ducati necessario nel montaggio come si pre-senta internamente e completo deJl'apposito schermo. I coliega-menti di questo relay fanno capo ad un comune zoccolo octal.

    Fig. 4 - Un sistema antifurto, 0 di sicurezza pUG essere rappre-sentato da una lampadina la cui luce concent rata da una lenteraggiunge la cellula. Se una persona passando interrompe ilfascio di luce, il relay mettera in funzione il sistema di allarme.

    Fig. 5 - Per aprire il garare, si pUG disporre la cellula fotoelet-trica, in modo che iI fanale della macchina proietti la luce sullasua superficie

    Messo a punto il complesso,si notera cne quando qualchecorpo interrompe ilfascio Iumi-noso, impedendogli di raggiun-gere Ia fotocellula, ilrelay scat-ta, per poi ritornare alla po-sizione di riposo, non appena.la luce ritorna a colpire la su-perficie della cellula.Se la sorgente luminosa si tro-va molto lontana dalla cellulasara bene concentrare il rasctoluminoso per mezzo di una len-te; potra servire ottimamenteancne una comune rente da pilatascabile.Abbiamo gia, in apertura diquesto articolo, elencato alcunedelle applicazioni piu importan-ti di questo congegno; tuttavia,il lettore potra trovarne moltis-time altre, che gli verranno sug-gerite dalle necessita contingen-ti, e non trovera certamente dif-ficolta alcuna, a realizzarle nel'modo migliore.Avvertiamo coloro che trove-ranno qualche difficolta a pro-curarsi il relay e la cellula ro-toelettrica, che potranno richie-derli alla Ditta Eorniture Radio-

    elettriche - C. P. 29 - Imola.I prezzi sono:Relay L. 3.400 - Cellula L. 1.400.Tale ditta e anche in gradodi fomire tutto ilmateriale ne-cessaria, il cui prezzo si potra,leggere in calce allo schema e-lettrico.

    VOHtJNIVA'NVincerete ogni ostaeolo nel-la vita imparando a domi-nare La volonta altrui ap-prendendo il segreto delle Isuggestioni occulte. Impare-rete a curare i malati e col-laborerete con noi. II Di-sco Ipnotico vi aiuta asviluppare ilmagnetismo Ia-tente e ad jpnotizzare rapi-damente. Unica istituzionein ItaIia. Tutti possono ap-prendere. Informazioni pIi:co illustrativo L. 100 1.S.M.U. C. Box 342 - Trieste.

    327

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    18/60

    " V I C H I N G O ".".0108 Cli/"Odll eroesera

    Questo modello e l'esatta rioproduzione di un CRUISER I)dei cantieri americani Christ-Craft; esso e stato appositamen-te studiato in modo, che possaessere realizzato con successotanto dai principianti che daipiu esperti modellisti.La lunghezza del modelio edi eirca em, 87 , mentre Ia capa-etta. del suo seafo e tanto am-pia, ehe puo sopportare agevol-mente un carico di 5- 6 Kg.; perquesta ragione, esso e partico-larmente adatto per tnstallarvtun radiocomando.La costruzione si tniaiera n-tagliando, da fogli di balsa dimm, 4 di spessore, tutte Ie or-dinate (1 2. 3' 4' 5 . 6' 7;

    S; 9; 10),' co~e dal' dis~gn~ di:fig. 2; tali ordinate, insieme ai-eorrenttni laterali di pioppo di.mm, 5 x 5, ed alla chiglia, tor-meranno l'ossatura dello scafo.Quando il collante, che ha ser-vito a tenerla insieme, si saraessiccato, rieopriremo tutta I'os-.satura con compensato dimm. 1,5, sagomato secondo lalinea del disegno; questo rivesti-mento, che si fissera con col-Iante e chiodini di rame, formaIe fiancate e il fondo dello sea-fo, come si puo vedere in fig. 10 ( visione dello scare di fianco edal di sopra). Nella stessa fig.e riportata la scala in cm., re-lativa al disegno; tuttavia, tro-vando qualche difficolta nell'in-terpretazione della scala, si po-tranno moltiplicare Ie misure deldisegno per 4,8 e i risultati sa-.ranno gli stessi.IIponte, in due pezzi, si ri-cava da un foglio di compen-sato dello spessore di mm. 2;esso verra opportunamente riga-to, per imitare i comenti delletavole, e quindi ricoperto di unostrato di vernice trasparente.IImusone di prua e la poppasi otterranno sagomando oppor-

    328

    motore a scoppio, vibrazioni.Coloro che desiderano avereil disegno in scala 1 : I, com-pleto di due tavole di grandeformato, contenenti tutte Iesagome delle ordinate da rita-gliare, nonche, i particolari (0-struttivi, potranno riceverlo,inviando L. 500 al LaboratorioModellistico B. REGGIANI))- Via Frejus, 37 - Torino.Questa Ditta e, inoltre, ingrado di fornire, al prezzo diL. 4600, il pacco materiale,contenente:Compensato da mm. 4: 1 ta-voletta di cm. 20xlOO e 1 diem. 20x50;Compensato da mm. 2: 2 ta-volette di cm. 2OX~OO;Compensato da mm. 1,5: 2 ta -volette di cm. 20xlOO;5 listelli di mm. 5x5;3 listelli di mm. 2x2;1 listello di mm. 3x5;1 tondino di acciaio del dia-metro di mm. 3;m. 3 di filo di ottone del dia-metro di mm. 1;em. 20 di tubetto di ottone deldiametro interno di mm. 4;em. 10 di tubetto di ottone deldiametro interno di mm. 3;em. 30 di tondino di ottone deldiametro interno di mm 3'

    Piastra di ottone di em. lOx20;1 elica in bronzo del diametrodi mm. 40;gr. 50 di chiodini di rame;1 boeeetta di eollante da gr. 100;2 salvagenti;2 trombe acustiche in ottone;1 ruota timone in ottone :2 bitte; ,2 passacavi;8 oblo grandi;10 oblo piccoli;1 fan ale di prua in ottone conalloggiamento per Ia lampa-dina. B. Reggiani

    tunamente due blocehi di balsa,e incollandoli poi aIle rispet-tive ordinate; non sara malerinforzare poi l'attacco con qualehe vite a legno.Si applicheranno poi i tubettiin ottone per il timone e l'assedell' elica, dopodiche, si proce-dera alla rifinitura dello scare,stuccandoio, levigandolo con car-ta abrasiva, e, infine, vernician-dolo con smalto sintetico.Le fiancate della cabina si ri-taglieranno da un foglio dicompensate di mm. 2, e cosipure il.tetto, ehe dovra esseresfilabile, per poter installare ilmotore dentro alla cabina.Tutti i finestrini e gli oblosi chtuderanno internamente eoncelluloide dello spessore di 3 04 deeimi di mm.in modo darendere ptu realistica la eo-struzione.Vernieeremo Ie nancate del-Ia cabina di un color mogano,e iltetto in bianco; 10 seafo, in-vece, si vernicera in bianco, al

    di sopra della linea di ~al\fggja-mente, e in nero, oppure, verdeacqua, oppure, rosso, al di SOLtodi tale linea. .Tutti gli accessor. vsalva-gente, maniche a vento, fanali,ecc, ecc.), si potranno acquistarefacilmente presso le ditte model-listiehe, oppure, si potranno ri-cavare da blocchetti di balsaopportunamente sagomati, e ver-nieiati in bianco.n modello puo essere azio-nato da un piccolo motore ascoppio, 0, meglio, da un moto-rino elettrico; questo, pur con-

    senten do una minore velocita,ha il vantaggio di una facilemess a in moto e di un miglioradattamento al radiooomando :inoltre, esso non da come i 1

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    19/60

    CJt...:l-z:~

    Fig. 1.

    329

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    20/60

    - ~ -- ...._lfll'je ...

    10}

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    21/60

    I m p i a n f o f e l e f o n i c o i n f e r n oL'impianto di un citorono e,n se, una cosa molto semplice,na non 10 e altrettanto quando0 si voglia effettuare in modo

    he si abbiano diversi posti discolto. Molti ricorrono alla si-temazione di un centralino cheero, oltre alla considerevole spe-a che un impianto del genereomporta, c'e sempre l'inconve-iente di dover chiamare il cen-aEno ogni volta che si vuolomunicare con qualcuno,Nonostante questi piccoli in-.onvenienti, l'installazione di un0 di un telefono cheermetta di parlare da una ca-

    era all'altra sarebbe da tuttiesiderata per la sua comodita,hi infatti non vede la como-ita di parlare da una stanzall'altra, dalla cantina alla cu-ina, dall'ufficio all'officina sen-a dover continuamente parlaresquarciagola 0 doversi addirit-ra alzare per avvicinare laersona cui ci rivolgiamo?In considerazione di questoatto appunto, abbiamo voluterogettare un impianto moltoemplice, cosi che ogni lettore

    possa intraprenderne la instal-lazione con successo. Il progettodi cui parliamo e quello appuntoche stiamo per presentarvi.Per questa realizzazione nonsi richiedono speciali componen-ti, si potranno anzi acquistarepresso negozi di materiale tele-fonico, comuni citofoni 0, peressere ancora pili economi, ac-quisteremo il solo complessocomposto di microfono e di tele-fono, poiche la scatola puo es-sere vantaggiosamente autoco-struita inserendo all'interno uncampanello a Corrente Conti-nua, un comune Pulsante da

    campanelli, gli interrutori eun gancio a leva che servira perchiudere il circuito.L'impianto, presentato in fi-gura per 4 posti, puo essere por-tato a 3, a 10, a 15 0 a 20 in-differentemente senza che sidebba modificare alcun partico-lare, tranne beninteso ilnumerodei fili e degli interruttori deiquali se ne aggiungera uno perogni nuovo posto che S ! . desi-dera installare.Nel nostro esempio, instal-AVORAZIONE MECCANICADEL VETROIl vetro si puo limare, tor-tre, tagliare, forare con faci-ita impiegando gli utensili co-uni usati per la lavorazioneel ferro (lima, ferro per tor-ire, sega, punta da trapano),urche essi siano costantementeagnati con una soluzione sa-ura di CANFORA in BENZI-

    0 CANFORA in ACQUA-MITAZIONE 01 BRINATURASUL VETRO.Per dare al vetro l'aspetto dirina 10 si ricopre con una mi-cela di:OLFATO Dr MAGNESIA p. 6 2 2Essicandosi questa soluzione,lsoJfato di magnesia si cristal-

    izza in filamenti sottilissimihe fanno apparire il vetro co-e artisticamente smerigliato.

    INCHIOSTRI PER SCRIVERESUL VETRO.Inchiostri indicati per scri-vere (e non incidere) sulla su-perfice dei vetri, si possono pre-parare con una delle seguentiformule.

    Inch.iostro n. 1.SCiogliere a freddo 20 gr. diLACCA BRUNA in 120 gr. diALCOOL comune, a parte scio-glieremo 35 gr. di BORACE in250 gr. di ACQUA DISTILLA-TA. Mescolare quindi assieme Iedue soluzioni aggiungendovi ungrammo di VIOLETTE DI ME-TILE.Inchiostro n. 2.

    Mescolare assieme gr. 10 diGOMMA LACCA BIANCA in5 gr. di TREMENTINA VENE-TA. A questa soluzione aggiun-gere 15 gr. di ESSENZA DITREMENTINA pili 5 gr. di IN-DACO in polvere finemente pol-verizzato.

    lando cioe 4 posti, occorronO:-per-ogni scatola, 3 interruttori, 4 filidi collegamento e un filo COMU-NE che puo venir praticamen-te sostituito con la conduttura.dell'acqua 0 del termosifone o.meglio ancora da un capo deifili della rete d'illuminazione la,quale, ovviamente, passera intutte le stanze prestandosi COS!egregiamente alla funzione difilo comune.

    Per questo usa pero e benescegliere il filo neutro dellarete luce, quello ctoe che, atoccarlo, non da Ia scossa elet-trica.Nel caso invece che si ri-tenesse pili opportuno effet-tuare un impianto a 3 posti:ad es. posto A, posto B, po-sto C, bisogna ignorare, neldisegno, il filo per il posto De tutti gli interruttori che serevivano per il collegamentocon D.Ma tralasciamo questa chia-rificazione che ogni lettore a-vra certo intuit a, e veniamopiuttosto a considerare il fun-zionamento di tutto I'im-pianto.Supponiano che dal po-sto D si voglia parlare con ilposto A. In D si sollevera ilprimo interruttore entrandoCOS! in collegamento con lapila del posto A. La correntedella pila A (polo negativo),passando attraverso I'interrut-tore del posto D, giunge ancheal pulsante pigiando il qualesi fa in modo che la correnteprosegua per il filo COMUNE

    331

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    22/60

    33 2

    giungendo cosi al posto A e,precisamente, ad un capo delcampanello. In A, che non sadi essere chiamato, vediamo cheil telefono e ancora appeso algancio il quale rimane abbas-sato permettendo cosi che Iacorrente posttiva della pila, pas-sando appunto attraverso il gan-cio, giunga all'altro capo delcampanello che cominciera asuonare protraendo ilsuono finoa che non si stacchera il tele-fono dal gancio.Quest'ultimo, non essen do piutrattenuto dal peso del teterono,si alzera (allo scopo si disporrauna piccola molla all'altro capodella leva del gancio) disinse-rendo dal circuito ilcampanelloper inserire, in sua vece, il te-lefono cosi, essendovi gia anchenel posto D iltelefono alzato, sipotra iniziare la conversazione.Finita la comunicazione, ilposto D riportera I' interruttorein posizione di riposo, con laleva cioe rivolta in basso, in mo-do che se da un altro posto sivorra chiamare il posta D, ilcampanello squillera poiohe I'in-terruttore eosi abbassato insert-see nel eircuito la pila del po-sto D.Supponiamo ora ehe il po-sto B chiami il posta D mentre

    questo sta conversando con A.B spostera I' interruttore corri-spondente a D, plgiera il pul-sante, ma questo non potra farfunzionare il campanello di Dperche, come sappiamo, la pilae disinserita; ilcampanello fun-zionera infatti soltanto quan-do D avra finito di parlarecon A e avra ruotato in bassol'interruttore. Solo allora infatti,il posta B potra entrare in con-tatto con D.Le pile da adottare in que-sta realizzazione sono comunipile tascabili da 4,5 volt che sipotranno acquistare presso uncomune negozio da elettricistamentre Ie parti che compongonoil telefono si potranno trovareal prezzo di L. 1000 (la capsulamicrofonica) e di L. 1300 (perla capsula telefonica). Taliprezzi ci sono stati comunicatidalla Ditta Forriiture Radio-elettriche CP 29 - Imola.A titolo informativo, rendia-mo nota ai lettori che potran-no richiedere anche il citofonocompleto, campanello e pulsantecompresi, al prezzo di L. 5000.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    23/60

    Disporre di una smaltatricea doppia superfice significa, peril fotografo proressionista, unanotevole accelerazione del lavo-ro e quindi una maggior soddi-sfazione del cuente cne, speciein questa stagione, che si pre-sta particolarmente alle gite,torna sempre dalle sue eseur-sioni con vari rotoli di negati-vi da sviluppare e ia stampa-re o La costruzione ct i una smal-tatrice, quale noi abbiamo pro-

    gettata, non present a particola-ri diffieolta e, con un poco dibuena volonta, sara possibileportarla a termine con una spe-sa veramente modesta.Acquistererno, in ferramenta,della lamiera di alluminio, del-10 spessore di 3- 4 mm., sago-mando la quale, otterremo iduelaterali che, come risulta dal di-segno, avranno un'altezza di 52em. e una larghezza di 10 cm.

    Gli estremi di questi suppor-ti laterali dovranno avere una

    ~I- I

    larghezza inferiore in modo cherisultino leggermente arroton-dati.Ottenuti i due lateraIi, liprovvederemo di un supporto dilegno al quale li fisseremo conviti a ferro.Uno dei laterali dovra essere-provvisto di due fori per uno>dei quali passera il filo di cor-rente e sopra al secondo si fis--sera l'interruttore.8i prepareranno ora due di--stanziatori di alluminio della.larghezza di 6 cm. e della lun-ghezza di circa 56 em.Alle estremita piegheremo 3:em. di lamiera che ci serviran-no per fissare i distanziatoristessi, con viti a ferro, ai so-stegni laterali. Di tali distan-ziatori, uno andra collocato inalto e I'altro in basso.Un terzo distanziatore di fer-ro sara applicato al centro do-ve, oltre a conferire maggiorsoltdita al complesso, servtraanche per fissarvi poi le rest-stenze.Acquisteremo ora due f)iastredi lamiera dello spessore di 1,5mm. e con Ie dimension! d141x 51. Tali lamiere verrannofissate sopra i due laterali e.allo scopo, si useranno piccoleviti autofilettanti di tipo arne-ricano, Prima pero di fissarequeste ultime ai laterali, biso-gna fissare internamente le dueresistenze. In un negozio da.elettricista acquisteremo dun-que due resistenze per ferro dastiro, di quelle corazzate, rae-cbiuse cioe fra due fogli di mi-ca e sistemate poi entro un in-volucro di metallo. Resistenzedi tale tipo offrono ilvantaggiodi poter essere direttamente fis-sate in qualsiasi posizione sen-

    333

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    24/60

    za richiedere ulteriori Isolamen-ti, il che facilita di molto Isrealizzazione a1 dilettante che esolitamente preoccupato ad ot-tener buoni isolamenti.Si richiedano tali resistenzecon una dissipazione superioreai 400 watt, e adatte natural-mente alla tensione di linea chsdovra alimentare la smaltatri-ce; adatte cioe a 125-160 0 220volt. 11 loro prezzo e molto mo-desto e non andra oltre Ie 250lire.

    11 collegamento di tali resi-stenze si effettuera come indi-ca 11 disegno; qualora si ren-desse necessario un maggior ca-lore, in un tempo minore, siadottino tre resistenze in luogodi due.Fissate dunque le reslstenze,e non prima, potremo applica-re sul telaio della nostra smal-tatrice le due piastre che gill.avevamo preparate.Prepareremo ora, con tela dilino, il particolare che terrapressate, contro Ia piastra, Iefotografie da smaltare 0 da a-sciugare.Si sagomera poi un tondino,impartendogli la forma che ap-pare nel disegno; a questo ton-dino si rlcueira la tela che, nel-la parte in basso, verra inchio-data ad un righetto di legnoche, a sua volta, si avvitera al-Ia piastra di metallo.Nel disegno, ia tela apparefissata soltanto a due estremi-tit ma la prattoa ci ha sugge-rito che non e arratto male tis-sarla anche lateralmente, indue 0 tre punti, in modo che110nabbia a restrtngersi al cen-tro. Oltre a cio, si renderannopoi necessari quattro aanci pertenere ben tesa Is tela controla piastra smaltatrice.Non si creda pera di paterapplicare direttamente le roto-grafie fra la tela e la piastrametalllca l i.l fotograto hen sainrattl che occorrono ancoradue piastre cremate e che 1'IUquesta appunto si applieheran-no le fotogratle,Tali piastre st trovano gill.pronte in commercio a prezziconvenienti, rna i1 costruirle,mentre non present a nessunadifficoltit, offre il vantaggto diuna minore spesa,Chi voglla seguire questo se-condo metodo plil economico,334

    acquisti dunque due piastre diottone dello spessore di 1mm.,o poco piu, e Ie raccta cromarealla perfezione, da un lato so-lo, presso un'officina specializ-zata. Sulla faccia cromata sten-deremo allora la faceiata im-pressionata della fotografia esul tutto applicheremo la tela.Prima di portare Ie fotogra-fie sulla smaltatrice, ricordia-

    mo per i menu esperti, biso-gna passare su ognuna di esseun rullo di gomma onde espel-lere l'eccesso di acqua che, selasciata sulla fotografla, potreb-be danneggiarla.Dopo quest'ulttrna precau-zione, non vi rimarra che con-templare la vostra nuova rea-lizzazione e sperimentame 1& ,tndubbia efficacia.

    Per conoscere in una lenteIe diottrie e laSara capitate, a chi s'interes-sa di ottica in generale, di do-ver conoscere la lunghezza fo-cale di una lente prima di fis-

    sarla definitivamente e, sapen-do che molti non conoscononessun sistema facile che per-metta lora di rispondere al1'in-terrogativo, ci permettiamo, not,di suggerime uno.Per conoscere la lunghezzafocale di una lente, espressa indiottrie, si considera, prima ditutto, la forma geometries del-

    IRAGG I DEL SOLE,

    ~LENTE'

    la Iente, se questa e convessain una taccia 0 in entrambe,e una lente convergente 0 po-sitiva. E molto facile conoscerequesto tipo di lente perche inqualunque modo sia fatta, esempre pili grossa al centro cheai bordi. Se la lente e invececoncava 0 divergente, in unafaccia 0 in tutt'e due, e ne-gativa; st distingue chiaramen-

    lunghezza ,ocalete perche e piu sottile al cen-tro che ai bordi.In entrambi i tipi, la lun-ghezza focale e la potenza, indiottrie, si misurano proiettandoun raggio di sole, attraverso 1&lente, sopra un muro e misu-rando la distanza fra il centrodella lente ed il puntino, piwpiccolo' e luminoso, che si riescea proiettare.lgp~Si dividera quindiYIa distanzaottenuta fler 191r, espressa incentimetri, e si otterranno cosiIe diottrie.E bene rieordare che e ne-cessario proiettare ilsole e nonun'altra sorgente luminosa per-che quello rappresenta, per noi,una sorgente posta all'infinito.Per esempio, se con una len-te ilpuntino luminosissimo delsole si proietta tenendo la len-te distante 25 em. dal suolo ; que-sto risultato rappresenta Ia Iun-ghezza foeale della lente. Lediottrie si ottengono dividendo100 : 25 =4 ed infatti 4 sonoIe diottrie della lente in esa-me ; diottrie che saranno po-sitive 0 negative a second a deltipo di lente. Le lenti positiveservono per trasformare gli 0-biettivi in grandangolari e perfotografare da vicino ; le Ientinegative servono invece per tra-sformare gli obiettivi in te-leobiettivi e per fotografare dalontano.

    Se di una lente invece ne co-nosciamo solamente Ie diottriedividendo 100 per Ie diottrie,otterrerno la lunghezza focaleespressa in centimetri. Cosi:100:DIOTTRIE =UNGHEZZA

    FOCALE in em,100 : LUNGHEZZA FOCALE in

    em. =DIOTTRIE.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    25/60

    dlnehe l J - O - Lp O f e f e u i a r e s u l l ' a [ q u a[ o n s r i a u f O [ o s f r u i f i

    Se volete sciare sull'acquacon la stessa facilita con cuivolereste sulla neve, costruitequesta tipo di sci nautici chevi consigliamo per la loro pra-tic ita e per la economia del loracosta.La sport deuo scii nauticoC praticato. all'estate, su tutteIe spiaggie ialiane dove vieneancora -ons.dersto uno sportdi lusso, e pertanto nservato apochi, percne tutti prendonoancora in affitt,C) gli sci sullaspiaggta dov::

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    26/60

    vatura alia parte anteriore del-10 sci, occorre praticare un ta-glio a meta dello spessore diogni asse.Naturalmente, pciche si trat-til. di curvare soltanto una par-te dello sci, il taglio non an-

    Iiscia perche su di essa verrastretta la parte di sci da ren-dere curva,Per strtngere 10 sci provve-deremo it sagomatore di altreassicelle, anch' esse trasversali,e che, regolabili da bulloni a fer-

    Fig. 3. - I traversini che dovranno serrare gli sci per laeurvature, saranno fermati da dei bulloni.

    dra praticato per tutta la lun-ghezza dell'asse rna, partendo

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    27/60

    che avranno ciascuna una tun-ghezza di :~50 mm., una lar-ghezza di 15 mill. ed uno spes-sore di 20 mm, Questi, come sivede in fig. 5, saranno fissaticon viti a legno.Fissato quest'ultimo partico-lare, provvedererno a lisciarecon carta vetrata, tutta la su-perfice che poi verniceremo conun colore, a tinta vivace, qua-Ie i1 giallo, l'azzurro, i1 bianco,i1 TOSSO, ecc.Consigli per i principianti.

    Per le prime prove, potretefarvi trascinare da un canottoa motore, procedendo ad unavelocita moderata, per passarepoi alle alte velocita dietro po-tenti motoscafi.Sara bene che la Iunghezzadella corda che ci allaccia almezzo meccanico si aggiri sui20 metri in modo d'avere unacerta liberta di movimenti.Si tengano gli sci molto rial-zati con la parte anteriore, incaso contrario si tara delle sci,rna subacqueo.Non si pretenda soprattuttodi diventare eampioni senza pa-gare all'acqua il dovuto scottoehe naturalmente eonsiste inqualche saporosa bevuta.

    E se ei e permesso un ulti-mo consiglio, eecovelo: se nonsiete aneora eapaei di nuotare,limitatevi, per il momento, aselare sulla finissima sabbiadella spiaggia.

    Dilettanti!Costruttori !

    Tutto l'bccorrente in uten-sileria minuta troveretepresso la Ditta MicheleSchmidt - Milano, Via G.Sand 3 richiedendo il listi-no illustrato.

    (Ai lettori di SISTEMAPRATICO si concedono seon-ti speeiali.

    Fig. 5. - Lo sci ultimato, visto dalle diverse posizioni. Si notiil taglio praticato nello spessore, per la curvatura e la dispesl-zione degli attacchi.

    Fig. 6. - Le derive da disporre sotto il piano delle sci, hannola fun~ione di imprimere un percorso rettilineo allo sci medeslme,

    Fig. 7. - Un peno di camera d'aria d'automobile, modellatacome la tomaia di una scarpa, servira egregiamente da attaClCOper i piedi.

    337

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    28/60

    1 ~ ~ F I l J r o I ~ I I D ~ I ~ I I ~ I I BI ~ ~ E I I I ~ I I INon sembri oziosa questapiccola sosta dinnanzi ad untusto da benzina vuoto, giacchenon e raro ileaso di vedere diquesti oggetti, abbandonati die-tro una casa, con ilfondo umi-diceio aneora per I' aequa rae-

    Fig. 1cotta durante I' ultimo acquaz-zone.Per evitare dunque ehe que-sti fusti finiscano i loro gior-ni nell'inutfhta pili completa,passeremo ora in rassegna ache da essi si puo trarre, trat-

    Fig. 2tandoli eonvenientemente senzapero impazzire troppo.Per cominciare dall'utilizza-zione pili semplice, vediamo in'fig. 1 che uno di questi fustipuo servire, per esempio, perstendere del filo. Il suo uso eabbastanza intuitivo; basta av-volgervi attorno il filo da sten-dere poi, portando il fusto sul

    338

    punto da cui si vuole iniziarea stendere il filo, si cornincieraa rotolare il fusto stesso e ilfilo si stendera man mana interra.A fig. 2 vediamo inveee 10stesso oggetto adottato comeboa alla quale fermare unabarca. Chiuso infatti ermetiea-mente, il fusto galleggia e sullaparte che rimane sopra l'aequasara facile saldare un gancio

    Fig. 3cui fermare Ia barca. Al finepoi di non permettere che laboa stessa venga trascinatadalla corrente 0 dal vento (co-me avverrebbe della barca, sefosse lasciata liberal, si prov-vedera a fermarla al fondo at-taccando ad essa, mediante unacatena, un peso qualsiasi chesi adagi sul fondo.A fig. 3 vediamo inveee unostro tusto adattato a razio-nale abbeveratorio per i polli,Poggiato su una delle basi, re-ca nella parte inferiore un ru-binetto regolabile da un galleg-giante che, a seconda del livellodell'acqua della vaschetta, apreo chiude il rubinetto. In talmodo gli animali che vi si ab-beverano trovano sempre l'ac-

    qua pulita, mantenuta ad unlivello costante.Adottando sempre il tustocompleto, si puo realizzare unacomodissima stufetta quale ap-pare in fig. 4 dove si vede cheun rudimentale sportello postoad uno dei lati del fusto, mes-so a una posizione orizzontalee sostenuto da quattro piedi,oltre ad un tubo per la fuori-uscita del tumo, sono tuttoquanto occorre per la realizza-zione di una stufetta ideale,

    Fig. 4specie per chi ha freddo.A volte le massaie hanno bi-sogno di scaldare molta acqua,e certo non possono farlo suifornelli di eucina perche, oltre

    \ . . , )\.vJ~

    Fig. 5ad essere, questi, troppo piccoli,la cueina non si presta a certegiornate campali ; cosi si puoeostruire un ottimo fornello, dasistemare nel cortile, adattandoconvenientemente a tale usail solito fusto da benzina.Vediamo infatti a fig. 5 il-lustrato il sistema per ottenereun fornello molto rudiment ale

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    29/60

    C o m e c r B a r s i u n a v v e n i r e ?S e g u i t e iI ( o r s o d i R a d i o E l e l t r o n ic a T e l e v i s i o n ea l v o s t r o d o m i c i l i o c o n s p e s a r a t e a l e s e n z a im p e g n o

    Eseguirete esperienze pratiche, montaggi ecc. ecc.con ilmateriale donato daU'Istituto con Ie lezioni.Richiedete subito il Programma gratuito a:ISTITUTO TEUl\1IUO EUREKA Homa, Via Faalnlnla, :t:; S P

    che pero sara in grado di por-tare anche un paiuolo di di-mensioni rilevantLDopo aver osservato ateunedelle cosette che un fusto in-

    Fig. 6tero, 0 quasi, puo fornire, ve-diamo cio che si puo otteneretagliando il fusto a meta. Os-servando pertanto la fig. 6, sarafacile dedurre che per ottenereiacilmente il taglio del rusto,sara cosa buona procedere con

    Fig. 7

    una saldatrice elettrica 0 conla fiamma ossidrica.Se avete un cane che nonabbia ancora una degna dl-mora, potrete costruirgli unconfortevole canile realizzando-10 all'incirca come si vede infig. 7, dove appare che le pa-reti sono fatte in legno mentreiltetto non e che un mezzo ru -sto rovesciato sulle pareti delcanile stesso.

    Fig. 8Con quella meta del fustoche ci e rimasta si puo add i-rittura ottenere una carriola.In fig. 8 vediamo che, prima dipassare alla costruzione vera epropria del nobile mezzo di tra-sporto, bisogna procedere aduna rifinitura del fusto~ e que-sta consiste nel ripiegare all'in-terno I'orlo del taglio in mododa ovviare ogni possibilrta di fe-rirsi con gli spigoli vivi dellalamiera.In fig. 9 vediamo la carriolagia finita e, anzi, gia carica.Naturalmente prima di giun-gere a questo, e necessario for-

    nire ilmezzo fusto di due ruo-te, di un manico e di qualchealtro accessorio, che ognuno po-tra scegliere a seconda dellasua fantasia e attitudine, qua-

    Fig. 9lora non gli garbasse la siste-mazione illustrata in questa fi-gura.In fig. 10 vediamo, da ul-timo, un altro modello di abbe-veratoio che, come si vede, eformato da tre mezzi fusti di.benzina, uniti ai lati dopo ave-re eliminate le intercapediniche restavano alle estremita deifusti che si trovano dispostinell'intemo.

    Fig. 10

    339

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    30/60

    Quw( 'J . ,e .B A T I S ( O P I OOggi che la pesca subacquea

    e tanto di moda, certo ha la.sua importanza non solo l'equi-:paggiamento per I'immersione e:per la caccia stessa rna anche;un semplice oggetto quale e

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    31/60

    struzione, un'intelligente occhia-ta alia figura, sara pili eloquentedelle nostre parole. Si racciacaso, ad ogni modo, ache iltelaio, sottostante il vetro, si in-serisca di misura attorno a quel-10 che sta sopra in modo che,una volta fissato in mezzo adessi il vetro, si lamenti ilmi-nor numero di falle possibili.L'acqua infatti non dovra pe-netrare entro il batiscopio, percui sara necessario curare par-ticolarmente la ten uta dellaparte inferiore del nostro sem-plice apparecchio. A questoseopo si consiglia di usare collaimpermeabile 0 insolubile al-I'aequa ; questo materiale bi-sogna farlo colare negli in-

    terstizi fra i telai e il vetroin modo che chiuda ogni viadi accesso all'acqua nella qua-le, per qualche centimetro, siimmergera il batiscopio.Per maneggiare con una cer-ta Iacilita questo attrezzo, ste pensato di dotarlo di ma-nici, fissandoli poi nelle paretipili strette dell'apparecchio conquattro viti a legno.Chi non ha ancora esperien-za in fatto di pesca subacquea,non trovera forse il nostro ap-parecchio degno di troppo in-teresse, rna coloro che si in-teressano a questo sport e delquale conoscono Ie esigenze, sia-mo certi che 10 troverannoquanto mai utile per Ie Ioroindagini sottomarine.

    Fig. 2. - Costruito il batisco-pio, sara bene sagomare la par-te superiore in modo che possaaderire perfettamente al viso.

    che se qualche pesce osera abboccare, durante la.lora assenza, non potra sfuggire alIa cattura che-

    ~ (JLL A si sara procurata con Ie proprie .... pinne,Cit'>e dovuto, come si vede in figura, ad un

    congegno formato da un morsetto, che serve afissare l'apparecchio alia barca 0 ad altro 50-stegrl'o, una molletta non troppo robust a, ungancio ed una leva. II funzionamento e la costru-zione dell'apparecchio e semplicissimo e 10 si puodedurre in breve dalla figura; e evidente in-fatti che, quando ilpesce abbocca e cerca di al-lontanarsi velocemente con la preda, il filo st.tende facendo uscire dall'apposito taglietto itgancio cui e legato. In tal modo si Iiberera Ia levache, scattando verso I'alto, dara uno strattone-violento all'amo; il pesce verra cosi preso senzavia di scampo e a nulla varra ~l suo disperato-dibattersi nell'attesa di essere catturato.

    II pescatore, ritornando, avra la soddisfazionedi trovare una vittima di pili da porre nelcarniere e rorse, nella soddisfazione, trovera mododi essere grato anche a noi.

    La pesca e senza dubbio uno sport affasci-nante, specie in quelle giornate in cui da frutticopiosi; quando invece le ore trascorrono mo-notone e lente senza che il pili piccolo pescerompa la monotonia abboccando all'amo constratte appena percettibili, ilpescatore viene presodalla smania di abbandonare armi e bagagli perdedicarsi a qualche occupazione pili soddisfa-cente. Purtuttavia, non gli riesce di abbandonarela lenza arnica per iltimore che, proprio quandoegli e lontano da quella, qualche pesce scaltroabbia la pessima idea di andare, indisturbato, aripulire I'amo dell'esca che 10 ricopre.

    Ma anche a queste delusioni, come a molte co-se di questo mondo, vi e un rimedio. Infatti, colmetodo che ora presenteremo, si potranno abban-donare una 0 pili Ienze con Ia certezza assoluta

    341

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    32/60

    Fin dal 1946, quando la Piag-gio diede alla luce la prima Ve-spa, una schiera sempre p!~ IO~-ta di scooteristi, 0 aspirant! tall,guard a con spiccata simpatiaquel ronzante insetto cavalcan~do il quale si scorrazza ormaisulle strade di tutto ilmondo.La casa costruttrice, sensibi-Ie a quest'ondata di simpatia, hasempre cercato di apportare alsuo motore quelle modifiche cheman mana le sembravano op-portune atrinche il motore ri-spondesse sempre pill alle esi-genze della vasta clientela.Cosi da modifica a modificasiamo giunti a quella abbastan-za radicale che la Piaggio haoperato sul modello di' Vespalanciato sul mercato nei primimesi dell'anno in corso.Oltre alla radicale trasfor-mazione del motore, che dai 125cc. di cilindrata del modello '54e stato portato a 150 cc., si puodire che l'aspetto pill interes-sante e caratteristico delle va-riazioni apportate e costituitoda quell'insieme di nuovi ritro-vati e di nuove applicazioni perle quali la Vespa '55 si puo de-finire 10 scooter che pill si adat-ta ai conducenti meno espertidi motociclismo e tuttavia vo-gliosi di correre sulle strade pillpittoresche d'ltalia e d'Europa.Non a caso infatti, sia i gio-vani che gli anziani danno laloro incondizionata preferenzaa tale motoscooter; questosembra infatti creato per reosistere a tutti gli errori di friozione e alle negligenze della rna-nutenzione. 8i potrebbe forseobiettare che e male consegnareuna motocicletta a chi non lasappia perfettamebnte con?u.rr~,rna questa voce e orrnai ITT!-mediabilmente coperta dallostrepitoso rombare di centoscooter in corsa e sarebbe an-

    '342

    che inutile voler togliere dallamentalita di molti la mania divoler tentare Ie pill imperviestrade alpine all'indomani del-l'acquisto dello scooter 0 di unapill potente motocicletta; oggiil rodaggio che ogni motore ri-chiederebbe non e che uno scru-polo di pochi mentre la grandemassa degli utenti si lancia allamassima velocita non appena siaccorge che ilmotore sui qualesi trova si puo spingere a ve-locita superiori di quel che itecnici ci consigliano di tenere.Ma il cliente ha sempre ra-gione e la Piaggio ha dovutoorientarsi verso la costruzionedi un motore pill robusto, 1'1-spetto ai precedenti modelli, chepossa fronteggiare le sevizie cuiverra sottoposto dai guidatoriinesperti.

    E' nata cosi la Vespa 150 cc.il cui motore e monocilindricoa 2 tempi con distribuzione aluci incrociate e provvisto ditrasmissione diretta dal motorealla ruota posteriore attraversola frizione e un Ingranaggioparastrappi che assorbe gli ur-ti causati da imperfette cam-biate. Quest'ultimo dispositivoelimina cosi bruschi cambiamen-ti di velocita e impedisce con-temporaneamente che gli orga-ni interni vengano lesi da uncambiamento di marcia nonslncrono.CARATTERISTICHE V ESPA150 ee,Motore a due tempi 150 cc,Potenza: 6 HP (cavalli vapore l.Cambio 3 velocita.Ruote con pneumatici 3,5 x 8.Capactta serbatoio benzina: li-tri 6,25.Velocita.: 75 Km. orari.Consumo: 1 litro per 39 Km.Peso: 90 Kg.CARATTERISTICHE VESPA150 cc. Gran SportMotore a due tempi 150 cc.Potenza: 8 HP (cavalli vapore i,Cambio 4 marcie.Capacita serbatoio benzin a : li-tri 12.Velocita : 100 Km. orari.Consumo: 1 litro per 33 Km.Peso: 100 Kg.

    RICERCA DEI GUASTI E DELLE IRREGOLARITA' DIFUNZIONAMENTOMiscela che non arriva alcarburatore quando il rubinet-to e in posizione di aperto o riserva :

    a) Tenere l'agitatore premutoin basso sino a fare uscireun po' di miscela;b) Nell'incertezza del risultatoprecedente, svitare e togliereil getto. Dal suo alloggio u -scira miscela se ilcircuito dialimentazione e efficiente;c) Pulire ilgetto con aria com-pressa.

    Quando il corpo del rubi-netto 0 il corpo del carbura-tore 0 il getto 0 il polveriz-zatore siano ostruiti 0 sporchi:8montare e lavare in benzina.Asciugare con un getto di a-ria compressa.CARBURANTE

    Motore ingolfato:a) Tentare la manovra a spin-ta; ingranare la seconda, a-gire sulla frizione e, spingen-do la moto, prendere unacerta velocita, Dopo di cio,lasciare di colpo la leva del-la frizione e riagire su diessa appena il motore si eavviato.

    b) Chiudere il rubinetto dellamiscela, togliere la candelae far compiere al motore al-cuni giri azionando la levadi avviamento. Prima di ri-montare la candela e beneasciugarla con uno stracciopulito.c) Galleggiante forato: sosti-tuire.ACCENSIONE

    Candela sporca : Distaccareil cavo della candela e con-trollare se, azionando la levadi avviamento, scocca la scin-tilla fra l'estremita del cavoe la massa. Pulire e registra-re la distanza (rnm. 0,6) fra gJielettrodi.Isolante della candela rotto:sostituire la candela.Levetta del commutatorebloccata in posizione di mas-sa: 8bloccare.Puntine del ruttore sporche ;

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    33/60

    Pulire con apposite limette 0carta abrasiva.Puntine del ruttore mal re-gistrate: Correggere l'intervalloa 0,4 mm.Puntine del ruttore consu-mate 0 bucherellate: Sostitui-re oSCARSO RENDIMENTO

    Marmrtta incrostata: Pulire.Luce di scarico ostruita daincrostazioni : Disincrostare latesta del cilindro e pistone.SCARSA COMPRESS lONE

    Guarnizione di rame inef-ficente: Sostituire.Fasce elastiche incollate:

    Pulire Ie fasee e Ie gole delpistone.SCOPPI NELLO SCARICO ENEL CARSURATORE

    Candela inerostata 0 conelettrodi troppo distanti: Sosti-tuire 0 pulire, controllare ladistanza tra gli elettrodi (0,6).Formazione di perline sul-I'isolante: Pulire.Insuffieente afflusso di mi-seela al carburatore: Proeede-re come per scars a alimenta-zlone .CONSUMO ELEVATO

    I) Livello miscela troppo al-to nel carburatore.

    a) Agitatore bloeeato in bas-so: Sbloecare.h) Galleggiante forato: Sosti-tuire.c) Scarsa tenuta dell'astinadel galleggiante: Pulire 0 so-stituire l'astina e il coper-chio del gallegglante.II) Filtro dell'aria otturato 0sporeo: Lavare con benzina pu-ra, asciugare con aria com-pressa. Immergerlo in un ba-gno benzina-olio al 30%.

    III) Parzializzatore dell'ariafisso in posizione di chiuso ,o non eompletamente aperto:Sbloccare. Lubrificare la Ie-vetta sul retro della scatoia delfiltro.

    Le modifiche appo,.tate nella nuova Vespa 1955:- Pedana allungata.

    2 Tube di scappamento a tre camere.3 .. Pedale della leva Ji avviamento abbassato,meno ingombrante.4 Testa del cilindro modiflcata5 Cofano del motore piu ridotto.6 Ventilatore modificato.7 Siella su cuscinetti a rulli.8 - Tappo di scarico montato sulla scatola diveleelts,9 - Pedale montato su cuscinetto.10 - Frizione modificata.11 Volano magnetico con turbina incorporata.12 - Sobina per A. T. esterna.

    13 . Raddrizzatore da 5 Amper e Satteria perfanalini di parcheggio.14 - Settore di cambiamento di velocita rinfor-zato.15 - Molla posteriore coassiale e ammortizzatore modificato.16 - Portabagagli rinforzato.17 - Camera di ventilazione modificata.18 - Filtro aria modificato.19 - Avanzamento del sellino di 20 mm. a van-taggio del passeggero.20 - Tubo stElrzo rinforzato.21 Sospensione anteriore modificata.22 - Fanale sui manubrio.

    343

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    34/60

    Molto apprezzato dalle mas-saie, e ilferro da stiro elettrico,perche oltre' ad essere pulitis-simo si riscalda in poco tem-po, qualita queste, che certa-mente non avevano gli antichiferri da stiro a carbone.

    A volte, pero, capita, chementre la massaia sta stiran-do, questo si raffreddi. E' evi-dente, che si tratta di un gua-sto, guasto facilmente ripara-bile; anche da un dilettante,poiche, fondamentalmente, lecause possono essere due: COR-DONE DI LUCE INTERROT-TO, oppure, RESISTENZABRUCIATA.

    Prima di accingersi alla ri-parazione, si cerchera di indi-viduare la causa del guasto,procedendo per eliminazione; sicontrollers, cioe, per primo ilfilo di corrente, poi, se questorisultera integro, si passera asmontare il ferro.Per renders! conto della buo-

    na efficienza 0 meno del cor-done luce, si provers con unaltro filo, collegato alia rete, por-tandone i capi a contatto conle spinette del ferro da stiro;se al contatto si sprigtonera unasearica di scintille, vorra direche il guasto risiede nel cor-done, per cui, bastera sostituirloper rimettere il ferro in plenaefficienza.Se si riesce ad individuareil punto in cui il filo e inter-rotto, e suffi'ciente togliere que-sta parte lesa, rna I'individua-zione non e certo facile; tutta-via, siccome la rottura avvie-

    344

    ~ l l f I I I R I I I I I I Q Dda ~ l r l l l l l l l l l ~ I Q ~ne di solito in prossimita delleprese, dove ilfilo e pill soggettoa ripiegamenti e a movimentiche logorano ilfilo di rame in-terno al cordone, in 99 casi su100, tagliando 4 0 5 cm. di filo,ad ogni est remit a del cordone,si elimina il guasto, per cui sipuo fare a meno di sostituireil cordone avariato con unonuovo.L'efficienza 0 meno del cor-done si puo controllare anchein altro modo: basta infatticoHegare alia presa del ferro,la radio, una lampadina, unfornello elettrico, ecc., qualcosa,cioe, che possa mettere in evi-denza se la corrente rlutsce at-traverso jrl cordone. Se questioggetti si accenderanno, signt-fica che il guasto non risiedesui cordone; in caso contrario,si procedera come sopra,Constatata la buona efficien-za del filo, e evidente che ilguasto va senz'altro attribultoalla resistenza bruciata; in que-sto caso, sarebbe molto pili co-modo portare il ferro all'elet-tricista, che in poco tempo so-stituerebbe I a resistenza bru-ciata con una nuova.Non e detto peru, che nonsia possibile riparare la resi-stenza rotta; anzi, dopo que-sta operazione semplicissima,essa avra una durata non certoinferiore ad una nuova. Per lariparaaione occorre innanzituttosmontare il ferro da stiro, fa-cendo uso di una chiave 0 diun paio di pinze, per toglierei dadi che tengono fissato ilmanico e le piastre interne.

    II ferro, come si vede chia-ramente in fig. 1 e composto da:un manico; un carter 0 invo-lucro cromato; una piastra inghisa ; una resistenza elettricae uri'altra piastra di ghisa cro-mata.

    La resistenza elettrica puoessere di due tipi : semplice ocorazzata. La prima e costi-tuita da un foglio di mica Ijso-lante per Ie alte temperature.

    Fig. 1. - I componenti di unferro da stiro elettrico sono(daWalto in basso): manico;carter 0 involuero cromato; pia-stra di ghisa; resistenza elet-trica; piastra di ghisa cremate,Tra il secondo e il terzo pez-zo, vi sana i dadi per blocca-re il complesso, e I'attacco perla presa di corrente.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1955_07

    35/60

    da non confondersi con la cel-luloide, che ha 10 stesso colore),attorno al quale e avvolto unfilo di nichel-cromo ; nessunaprotezione fissa isola questo dal-le due piastre che 10 tengonofermo, per cui vi sono inter-posti dei ritagli di mica 0 diamianto.

    11 secondo tipo di resistenza

    e costituito da un filo racchiu-so tra due fogli di mica, che laisolano perfettamente dal me-tallo.In quest'ultimo caso (resi-stenza corazzata), smontando ilferro, si toglieranno i fogli dimica per mettere a nudo il filodi nichel-cromo; onde procede-re al controllo minuzioso del

    Fig. 2. Riparando la resistenza, si dovra controllare aecura-tamente il filo nelle ripiegature ad angolo" sollevandolo eventualmente eon un oggetto a punta; individuato il guasto, si svel-gera una spira e si effettera una giuntura, in modo da ristabidire la continuita dell'avvolgimento.

    filo, per individuarne la posi-zione interrotta, la resistenzadovra essere controllata trattoper tratto, e con parttcolare ri-guardo agli spigoli, dove Ie rot-ture avvengono pili facilmente.Trovato il punto interrotto, sisvolgera una spira della resi-stenza, in modo da avere filosufficiente per effettuare unagiuntura strettissima (v, fig. 2),in modo da ristabilire la conti-nuita dell'avvolgimento.

    Rimontando la resistenza, enecessario fare attenzione chequesta venga isolata perfetta-mente, poiche, se il filo di ni-chel-cromo viene a contatto conqualche parte meta11ica del fer-ro, questo trasmettera la scossaelettrica ogni qualvolta 10 si at-tacchera alla rete. Questo av-vertimento vale particolarmenteper le resistenze di tipo noncorazzato, che sono le piu dif-ficili a isolarsi. Quindi collo-cate con cura sotto e sopra laresistenza la mica facendo at-tenzione che non ci siano partiscoperte che potrebbero, nel ser-rare le piastre, venirne in con-tatto con essa.

    Quando, riponendo un vesti-to, si dispongono i calzoni nellacosiddetta croce che sostieneanche la giacca, si sa benissi-rno che, indossando di nuovo ilvestito, si dovra constatare unaprofonda piega a meta dei cal-zoni che bisognera stirare concura a110 scopo di farla spa-rire.8appiamo tutti che la mde-siderata sgualcitura e stataprodotta da11'asticciola, postasotto la croce vera e propria,che regge i calzoni