sistema pratico 1954_11

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    In questonumeroE questa e l'epoca degl.! aercpcr+lmobill .Elettricista 5 1 diventa.Ve.leggia.tore CHAMPIONiutti pre.st i9 iatoriRendiamo pili attraen+e I'albero diNatale .

    Costrui:te un ICE BOA TUna casset+a per Ie lenere con di.sposl+ivo di segnalazioniNel mondo del cristaHi .Aria = O.sigeno AlOlo .Per eamb iare Ie g.uarnil.ioniProvlamo I'effidenzil delle bobineAlta tensione degli scooters

    Pag.

    Un mcs+r inc per Ie lampadine .Riscaldiamo I'inferno della nostravettura .Bilaneia per piccole pesa.teUn Pl'ospetligraf" per riprodurreog,g.etti dal vero .C.irca leessenze profumateCome rilegare I Ubri .Vision neuse pra.ticaFiori di primavera a. 20 gradi sct+ezero

    Rkevitore MINIREFLEXChiav] e serrature .CromaluraPer l'eleganxa del vostro sa lotioNuove norme per la concessione dilicenze diRadioamatDreL'ABC deUa radioConsulenza

    "\Pag.496497498500501502511512513516518520522524525

    481482.484485487488491492493493494

    neIpro 55im0numero

    A/elm! degli G'Uc.o/i p(u inr,weSSOl1liche o. p pari man 0. /lei prossim i numen

    SIGNALTRACER e amplHicatore da. 5Watt

    Decorazioni sui '1etro con l'Acido FluoridricoTutti presliglatori

    Automobilisti .ar,riva I'invernoImpariamo a fofografareFotognfle in rilievoChe signifka nurnero d'OTTANO evveroche barrrlna usare perij miD me+ere

    talcolo e costsuzione pe~ Antenne OJrettive per TelevisloneAutornodello TORNADOCostrl.litevi per if vestre scooter un GA.RAGEL'ABC della radio

    Un Volthornrnefro elettrcniccII mio prune aere-omodelloPer i. disegnatori un pantografoDisfilliamo il vine

    Turri ,I diritfi di : riprod uzlone e U,IQ,Uztnne ';;;;000 'YietElt! a rerm lee di le,gge.

    DIREZWNE e ilMAI/NiSTRAZWNEVb Prarnel lo, 211 . IMOL ... (1WIogna)

    1\ 1, :UO.ri2 :z . .1~ioge dcl Tr ibunate Ci.v~le dil!oio)'lna N. 2210 .;n uara 4 agosro L95} GIUSt:Pl;'E MON"i"U~LHIDil'.IllfJrf! T ~t;"lJ.i&(j ReJp{jlUIj1bi/.~- JConcessiovcarie per Ja d'iJlribtniOfie in ltaJi~ e aJl'EslffO:.\tESS .... GGIlll.11:. ITALIAN!.! S.. p.A. ~ S~...,,,i l'~rJ(}riic; - Viti P. Lcmazzo 0.52 - MILANOCOOp. TIL' ..EIJJTIHLh ". Gi\.Lt:ATI. - 1M.Uli\

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    Anno II - N.,l1Novembre 1 9 5 4

    Un numero L. 10D'Arretrati L. 150.

    ABBONAMENTI: 12 Numeti L. 1000 6 Nomer! L. 600ESTERO: 12 Numeri L. 1400 6 Numer! L. 1100Venare l'impono sui Conto Correere POStale 112211:14intestato a Mooruschi G. IJ modulo flu... rlJMciMogrRlis dil ogn. Ufficio Postille. L'abbonamento puc): de-correre da qualunque numero, andie dai primi dut ou

    retrati. Per cambiamento d'indirizzo inviare IeIIIPfe ilnuovo e vecchio indiri:tzO accomplipati da L. )U aDdlein fraocobolli. - E' sradita la collaborazioae del Jee.tori. Ogni arricolo pubblicato sara ricompensaro. -- PerPubblicira rivolgersi a R.T.S . Sisl_ Prillu. Pab-blicita . Via Framello . IMOLA.

    E questa it I' epoca degli aeroporti mobiliDi aeroporti mobili infatti e il caso, di parlare

    quando si tratti di questa gigantesca 'portaeleiche gli Stati Uni ti stanno costruendo.

    Si chiama Forrestal e stazza 60.000 tonnellate;e lunga 317 m. e larga 77,

    L'ar gano che aziona le an cora ha una potenzatale che potrebbe comodamente sollevare quattrograndi locomotive e I'ampiezza della piattaformadi lancio e la potenza delle turbine perrnette-rebbero alla portaerei di trasportare due granditransatlantici quali l'America e l'United States.

    A parte dunque queste proporzioni presentatecon similitudini di gusto prettamente americano,vale la pena forse soffermarmi ad ammirarla nellesue caratteristiche per qualche istante.

    II ponte di lancio di questa portaerei e statocalcolato in modo che possa resistere al peso delbombardieri e il rafforzamento del ponte consen-tira una migliore protezione delle aviorimesse di,sposte appunto sotto il ponte.

    Questa portaerei strategica sara principalmentearmata con apparecchi NorthAmerican AJ-I da35 t. che potranno atterrare sul ponte e conbombardieri giganti, tipo B-2g ad eli ca, 0 del ge-nere Stratojet a reazione. La nave sara naturai-mente accompagnata da altre portaerei tattiche.

    La costruzione di una simile por taerej e, aquanto ci consta, dovuta al fatto che si pensa consirni li campi d'aviazione mobili, di peter attac-care con aerei pesanti anche delle con trade chela limitata autonomia deglt apparecchi non con-sentirebbe di raggiungere da aeroporti troppoIontani.

    Questo mezzo permette irivece il lancio anchedi bombardier! che una volta lasciata la naveraggiungeranno poi la loro base a terra .. In tal modo anche quando non si potessero

    avere basi aeree in postt avanzati, questa navecostruita in modo che possa anche addentrarsi in

    scontinua a pag. 521.

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    ELETTRl t l ST I6i

    Musici e poeti si nasce dicevano i padri latini, rnaelettricista non nasce nessu-no, soggiungiamo noi, e tutti,anche i pili esperti hanno co-minciato con l'install are unalampadina per progredire p.ientamente fino a raggiungc..re una pratica ed una sicu-rezza che talvolta sembr..conferiscano loro un che dimagi co nella scoperta e nel-la riparazione di certi gua-

    sti che sembravano introva-bili.

    Elettricistl in erba, forzadunque, bisogna incominciaree, come ogni inizio, trovere-te anche questa addiritturainfantile per la sua facilita.

    Si tratta di instaliare unalampadina in una stanza; SE:- e infatti collegando it nostroguiteci: e facilissimo. impianto a questi fili, cheporteremo la 'corrente allaTutti conoscono i fili che,partendo dal contatore, por- lampadina per accenderla.Alla realizzazione occorre:tano la corrente per Ia casa; 1 1 1 . 7 ,.. un portalampada, un inter-rut tore, qualche metro di na-

    stro isolante, e del filo elet-trico a due capi di lunghezzatale da bastare al nostro sco-po.

    I due capi di una estremi-ta del filo si fisseranno alledue apposite viti che si tro-vano nell'interno del porta-lampada, quindi, con chiodi eisolatori, si fissera il filo lun-go il soffitto della cameraparten do dal centro di essa.In questa operazione non bi-sogna perdere di vista Il sen-so estetico, per cui sara benedisporre ilfilo perpendicolar-mente e parallelamente allepareti.

    I due capi dell'altra estre-mita del filo dovranno esserecollegati ai fili di corrente(A, B); per far cio si sco-prano con un paio di Iorbici ,(fig. 1) i fili A e B in unpunta qualsiasi, togliendol'isolante ehe riveste il filometallico (e consigliabileprima di far cio di togliere Ievalvole dal eontatore e veri-fieare se per un easo parti-eolare vi sia an cora cor-rente, aceendendo una del-le altre lampadine ehe si tro-vano nella casa, poiche, lavo ,rando con la corrente che cir-cola nei fili, si va a rischio

    . . , "

    oif "

    482.

    flU! l'

    Fig. 2

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    di prendere una forte scossaelettrica. Si avvolgano sul-le parti scoperte dei fili A eB gli estremi pure scopertidei fili C e D avendo cura diisolarli con nastro isolante ;l'isoIamento e molto impor-tante, in quanto, se i due filiA e B venissero a contattosi formerebbe un corto cir~cuito che farebbe saltare levalvole e tutta la casa ri-marrebbe al buio.

    Terminato questo col.lega-mento, potremo rimettere Ievalvole al contatore, e se 10impianto sara stato fatto adovere, 13 Jampadina si 8.C-cender a,

    Nel caso non si accendes-se, vorra dire che e statocommesso uno dei seguentierrori:

    Anz iche congiungere i fi-li C e D ai fiJi di corrente Ae B. li abbiamo collegati af'ili secondari appartenenti adun altro circuito (caso piu co-mune).

    Le congiunture dei fili so-sono errate.

    Le val vole non sono stateinser ite bene nel contatore.

    La lampadina non c stataavvitata completamente nelportalampada.

    Con troll an do l'impiantopotremo renderci conto dellaerrore commesso e rimediarvi,

    Si notera perc che Ia lam-padina rimane continuamenteaccesa, il che non e nc pra-tico ne economico.

    E' per cio necessario inse-rire nell'impianto un inter-ruttore che ci permetta oispegnere e accendere a niacs ,re la Iampadina, -.

    Si prenda uno spezzone el ifilo a due capi (E e F) chefermeremo ad una estremitanelle apposite viti di un in-terruttore. Fissato l'interrut-tore in un punto qualsiasi(che sara certamente il pi IIcomodo). si stenderanno i fjIi lungo Ie pareti fino ad in.contrare i fiji C, D della lam-padina. Si tagli uno dei fiji

    m . a 'A

    QJNTIIUO

    fl~Q II

    oJ J:>

    (nel nostro schema C 11 filo D)e si colleghino ai due capi co-S1 ottenuti i f'il iE, F dell'in-terruttore (vedi fig. 2).

    In questo modo si inter-rompe la corrente, che torne .ril a circolare nel circuito soLtanto quando azioneremo 1alevetta dell'interruttore, rista-bilendo il collegamento deifili (vedi fig. 3).

    Il circuito risultera coslchiuso e 1a lampadina si ac-cendera, per spegnersi dinuovo quando sposteremo ilcontatto mobile cambiandoposizione alla levetta (vedifig. 2).

    flLO e

    Fig. 3Si faccia attenzione a non

    collegare i fiJi E, F dell'inter-ruttore, uno al filo C e l'altroal filo D della Iampadina;(Fig. 4) in questo caso, infat-ti, succede che quando il con-tattr, mobile dell'interruttorenon coll ega i fiJi E, F, la lam-padina rimane accesa, rnaquando il contatto ristabili-sce il collegamento i fiJi C,D, come A, B, vengono a tro-varsi in corto circuito, (vediFig, 4), facendo saltare levalvole del contatore.

    Ed ora, all'opera! Questoe ilprimo passo sulla stradadel successo!

    F1UJ It

    flLO EERRORE

    FIL"Q f

    Fig. 4

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    '-'-\L 8 0 f I r X J O ' U S C ' T A ~ t L = J ; = = = = ~ I f - = : : = ~ - = = _ ~ _ o ~ _ ~ = = ' N E~ : : : : : : : : : : :: : : - ~ : @ : : : : : :: : : : : : :~ ~ - : : : : : : := -: : : : : : : : : : l - - - I

    G

    Il veleggiatore Champion e un modello vo-lante di medie dimensioni (apertura alare me-tri 1,83, lunghezza totale metri 1,38).. Di ottimee costant] doti di volo, la sua semplice costru-zione consente un facile centraggio.

    Il modello puo effettuare i suoi voli sia inpianura mediante traino con filo, sia in collinao in montagna qualor a venga lanciato da unpendio.

    Se il modello e perfettamente a punto, puocompiere notevoli volt sia in altezza sia in du-rata. Lo sfruttamento poi di correnti ascendent:o termi che agevo lera il vola del modello, il qualericompensera con le sue eleganti evoluzioni tuttal'applicazione che il costruttore avra posta nel.costrul rlo.

    L'ossatura del modello, per quanto riguardal'ala ed i pian] orizzontali di coda, e costituitada centinatura e longheroni in tranciato di pioppodella spessore di 1,5 mm. Il bordo d'entrata puoessere costruito con tondino di pioppo di 3 mm.mentre ilbordo d'uscita con listello rettangolaredi 3 x 15 mm. La rastrematura, sia dell'ala sia deipian! di coda, e ottenuta con compensato di 1 mm.di spessore, sagomato come chiaramente e vi-sibile in disegno. 11 piano di coda verticale ecostituito da tranciato di pioppo dello spessoredi 3 mm. opportunamente sagornato.

    La fusoliera viene costruita con tre listelli dipioppo della spessore di 3 mm. incollati tra di

    I,loro. La larghezza di tali listelli sara dl 15 mrn,circa; ilmuso puo essere di SUGHERO 0 di le-_gno di BALSA opportunamente sagomato a fuso,come ben visibile in fotografia.L'openi.zione che richiede maggior attenzione ela ricopertura della scheletro dell'ala e del pianodi coda orizzontale mediante carta velina biancao car ta seta. Particolarmente per l'ala e oppor-tuno che Ia carta sia tesa uniformemente, dopoche essa si sara essiccata si potra passare allaimpermeabilizzazione della copertura mediantevernice alla gommaJacca.

    Il modello dovra a costruzione ultimata esserecentrato.

    IQ 20, 3 e 4Q SO0

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    sa forma del simbolo aspol'-tato; ne deriva di conseguenzache, applicando sotto 1a cartaun frammento colorato con lastessa tinta degli altri simboli,a chi si trova ad una certa di-stanza sembrera di vedere i13 piu norma1e di questo mon-do, essendogli impossibile no-tare 1a sovrapposizione ope-rata.

    Sara bene incollare, sern-pre nel retro, della carta, so-pra e sotto il talloncino, cosida impedire che, anche tiran-do troppo forte, quest'ultimopossa sfi1arsi dalle minuscoleguide compromettendo Ia riu-scita del giochetto.

    Sara ino1tre consigliabilenon consegnare mai in manoallo spettatore 1a carta true-cata ne avvicinarsi troppo agl]astanti durante 10 svolgimen-to del gioco.

    Innanzi tutto si facciaattenzione a non tener fermele carte mentre si effettua ilcambiamento, rna vi si passiuna manu sopra 0 si faccianocomunque rapide mosse ondeimpedire agli spettatori discrutare tranquillamente ognicambiamento.

    Tutte queste precauzionisono suggerite dal fatto che eabbastanza facile scoprire iltrucco ed e invece indispensa-bile evitare questa inconve-niente.

    C O R S O d i T E l E Y I S I O N EO R S O R A D I O

    La Hao" .... m.n .... : 8 c"aad e:rle di m;rteriali perpl6 diiOO monlaCrrl radio ...,.rlme-Dt_ll;

    J .pp.....""hlo a II wahole 2...... e dOoDd.; I .Nfer I prow....alyole IpaeraCoN dl _"Dall modu-late UDa aurUa(OI~ protevvlonate

    per radior1pau!or1 ; 114.0In.1oal.Tuno Olbrlmarr. dl vo.\,.. proprl ....l4. 80rl ....,. 0991 ete.. o chiedendo

    OPu$Oolo 9r.lu~o R (radio) a:

    La .euole wi lila_G.: 8 poppl dI'_rlal per plOdl100 moatacel .pedDieataUT.V.: - I rleet'Yl1'ore ftk.l.lwo eolICh"rmo dl 141polUel; I o..,lIlo ... oplo dl Mul_1I> arSfrcl ~atodld i 011..., 120 luloaJ...-_- -

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    mendiamo pia attraenie.I' albero di Natale

    Avvicinandosi il Natale, tutti i genitorisentono il desiderio di rendere felici i lorafiglioli, preparando, per loro, un albero diNatale, il pili bello e il piu affascinante pos-sibile. Purtroppo perc, le condizioni finanzia-rie molto spesso non permettono di realiz-zare in modo soddisfacente questi -desideri,per cui si e costretti a ricorrere ad espedientidettati dalla fervida fantasia onde ottenereil meglio da quel poco di cui disponiamo.

    Un espediente per ottenere un ottimo ef-

    Le lampadine si collegheranno con filoricoperto di gomma 0 materiale plastico, sal-dandone i due capi allo zoccolo di ogni lam-padina; per evitare di prendere la scossa, con-verra isolare tutte Ie parti metalliche dellalampadina, rivestendole con nastro isolante,

    Per ottenere un effetto maggiore, sara op-portuno rivestire le lampadine con cartinadi cellophane di diversi colori: rosso, azzur-ro, verde, ecc.

    Installando l' impianto sull' albero ed ac-

    fetto con una minima spesa, e che puo es-sere facilmente realizzato da chiunque, equello che spiegheremo in questa articolo.

    Si acquisteranno alcune lampadine da bi-cic1etta a 12 volt, di un wattaggio a piacere,tenendo conto che ilnumero delle lampadinevaria a seconda del voltaggio di cui si di-spone nella linea interna della casa, e pre-cisamente si acquisteranno: 10 lampadine sela linea e a 110 Volt; 11 se e a 125 Volt;12 se e a 140 Volt; 14 se e a 160 volt; 21 see a 220 Volt. E' importante tener presenteche Ie lampadine devono essere tutte ugua li,

    Invece di lampadine a 12 Volt si potran-no usare lampade a 6 0 a 24 volt; il numerodelle lampadine allora dovra essere doppionel primo caso, e meta nel secondo.

    Le lampadine dovranno essere collega tcin serie, dal che si comprende come, varian-do la tensione di linea, e necessario variareil numero delle lampade; infatti, per ac-cendere 11 lampadine a 12 volt colle gate inserie, occorre una tensione di 12 x 11 =:: 132Volt, per cui si potra collegare I'impianto,con sicurezza, a una tensione di 125 volt.

    cendendo Ie lampadine 1'effetto sara tale, chei vostri bimbi ne rimarranno affascinati.. ..specie se, oltre aIle luci di colori diversi,avrete appeso all'albero anche un buon as-sortimento di dolciumi che brilleranno di piuvividi colori riflettendo la luce multi coloredelle nostre lampadine.

    ATTENZIONE!!!Ci scusiamo coi nostri lettori p~ r lamancata pubblicazione deWannunciato

    COMPLESSO MECCANICO PER RE-GISTRATORE MAGNETICO . La ragio-ne dici (, sta nel fatto che, proprio suipunto di andare in macchina, si it tro-vato modo di semplificare ulterirmenteiI progetto in modo da renderlo accessi-bile a chiunque voglia costruirlo.

    Speriamo quindi di presentarlo nelprossimo numero sui quale apparira an-ehe un'ampia trattazione riguardante lacostruzione di un SIGNAL TRACER .

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    C06truite 'un( ~ . I I 1 1 1 1 1 1 I I I I I c I I I ~ I B (0 " 1 1 1 1 1 1 1 , ~ )

    Coloro che si interessano acreazioni modellistiche pensa.,no sempre, con infinita tri-stezza, all' inverno incipiente,che Ii costringera ad abban-don are per lunghi mesi lalora attivita .preferita. Infat-ti, la stagione cattiva nonpermette di provare i model-Ii creati, cosicche Ie giornateuggiose e interminabili anno-ieranno tremendamente que-sti artefici in miniatura in at-tesa della mite primavera chepermettera loro di rimettersialacremente al lavoro.

    Noi, pensando a questi ap-

    passionati, abbiamo cercato ditrovare qualche modello, on-de dar lora la possibilita dicimentarsi in questa nobileattivita anche durante le mo-notone e incolori giornate in-vernali, che tanto annoianochi aborrisce l'ozio.

    Tutti, 0 quasi tutti, avran.,no certamente non molto di-stante dalla lora abitazioneun laghetto, 0 un piccolo sta-gno, 0 una pozza d'acqua, chedurante l'inverno sara rico-perta da uno strato di ghiac-cio; ebbene, tale laghetto po-tra servire alla perfezione pervedere all'opera il nostro I-ceboat". imbarcazione a vela

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    di costruzione facile anche perimenu esperti.COSTRUZIONEInizieremo la costruzione

    del nostro Iceboat" appron-tan do ilsupporto centrale; es-so e costituito da tre strisciedi legno dello spessore di cir-ca mm. 3 e della lunghezza dimm. 320 in collate una sull'al-tra. Quando la colla si saraessiccata praticheremo, nellaposizione indicata nel disegno,due fori: in uno di essi f'isse-remo l'albero, nell'altro inse-riremo un tubettino di ottoneche far a da sostegno alla bar-ra del timone.

    Dopo aver sagomato 11supporto come si vede in fig.,toglieremo tutte le irregola-rita del legno e la colla su-perflua raschiando il suppor-to e levigando con carta ve-trata.

    In una tacca praticata rielsupporto inseriremo il brae-cio, ehe f'unge da sostegno aidue pattini: eostruito con le-gno compensato di mm. 5 dispessore e della lunghezza elimm. 13 averido cura el i rifi-nirlo in modo chc esso risul-ti perfettamente levigato.

    Facciamo notare che ilbraccio dovra essere incoll a-to al supporto perfettamentein centro, in modo cioe che idue bracci che si ottengonosiano di lunghezza uguale.

    Per maggior sieurezza sipotra fissare il braccio al sup-porto con un chiodino.

    AIle estremita dei duebracei incolleremo i pattinipre par a t i precedentementecon legno compensato dellaspessore di mm. 5.

    Con legno della stessospessore costruiremo anche i)

    timone, che fissremo all' e-stremita superiore de! sup-porto centrale, e ilpiano delportazavorra,Nell'interno del pattin.i chefungo da tirnon f'issercmo unfilo di ferro; Il'uopo, si ta-glia meta il timone nel sen-so longitudinale, si pratichiuna piccola tacca sulle dueparti ottenute, tale che pos-sa accogliere il Iilo, incoilan-do poi insieme le due paitidopo avercelo inserito.

    Incol1eremo sul supportocentrale il portazavorra, di-sponendo intorrio al pianodella balsa 0 del lamierino inmodo da formar~ un bordo(come si vede in fig.). Pra-ticheremo poi sul bordo dellepiccole tacche che servirannper fissare la barr a del timn-ne.

    A questo punto il telaiogl'~lle IIpa~. 490'

    Tutti inostri pro 9 e ttI,siano essi di radio - foto- meccanica . televisioneecc, ece. vengono, primadi essere pubblieati, sperimentati nei nostri lobo-ratori speeializzati nelramo.lntanto a differenzadi altre riviste tuUo ilcon-tenuto e di esito sieuro.

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    fZtJlirnih un. ~ I I I I I ~( I I I I I I E I I I I I I B f) A \ l l l l l i r ~e terminato e non resta checostruire l'intelaiatura che do-vra sostenere la vela.

    Costruiremo innanzituttoIe centine con del legno com-pensato della spessore di mm.1,5; Ie centine saranno tenuteinsieme dai listelli ricavati dabalsa, che e molto piu prati-ca del legno compensato.Le centine dovranno esse-re incoUate a distanza ugua-Ie l'una dall'altra, mentre lalora Iunghezza diminuira col-l'avvicinarsi alIa sornmita del-la vela che dovra prendere laf;rma di cuneo e terminare apunta.L'albero, formate da un tu-bettino di ottone 0 di ferro,sara incollato solidamente nel.,l'apposito foro praticato nelsupporto, mentre l'intelaiatu-ra della vela si svilupperaintorno ad esso come si vedein fotografia.

    INCI - SARONNO

    F.II i SERE G N IV ia t a d u t i d el l a L ib e r a z i o n e , 2 4

    SARON NO [Verese)

    L' intelaiatura della veladovra essere ben rifinita e le-vigata, in modo che, rive-stendola con la tela, non spor-gano asperita.Rivestiremo l'intelaiaturausando possibilmente un solopezzo di seta, in modo che sianecessaria una sola cucitura;la seta dovra essere ben te-sa e non avere grinze, e la sipotra ricoprire con una leg-gera spruzzata di vernice al-Ia cellulosa.Per abbellire la vela vi sipotranno dipingere, con ver-nice nera 0 rossa, figure, let-tere 0 numeri.Tutto ilcomplesso dell'in-telaiatura dell'Iceboat saraverniciato di un colore scuro,per renderlo piu appariscentee per ricoprirlo di uno stra-to impermeabile all'acqua.Per azionare la vela, ondepoter sfruttare al massimo la

    (Continuazione dalla pag. 488) ]spinta del vento, fisseremoduepiccoli ganci: uno sulla puntadel supporto centrale, e l'altroin prossimita delportazavorra.Detti ganci serviranno perfissarvi un filo di nailon (filoda pescatori), e tenere la velanell'inclinazione voluta.A questa punto la costru-zione del nostro Iceboat eterminata; non ci rimane cheattendere che la superficiedella stagno sia gelata per ve.,dere all/opera la nostra pic-cola imbarcazione a vela. Se,sotto la spinta del vento, 1 ' I-ceboat dovesse alzarsi nellaparte posteriore, collocheremoqualche pezzo di piombo 0qualche sasso nel portazavor-ra; in questa modo l'imbarca-zione sara piu stabile.Coraggio, dunque, model-listi, poiche anche durante 10inverno avrete modo di nonannoiarvi!

    1

    COMPLESSO MECCANICO REGISTRATOREVELOCITA' DEL NASTRODURATA REGISTRAZIONE SU DOPPIA TRACCIAFREQUENZAVOLTAGGIO DEL MOTORECONSUMO DEL MOTORE.MISURE D'INGOMBRORITORNO RAPIDO

    MOD. 52 AM

    9,5 cm/s60 min .

    604500 Hz125 V25 W

    32 x 25 x 13 em.PREZZO L. 35.000

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    Una eossetta per lettereeon d- - 4 - -jPOSI.,IVO

    L'arr ivo della posta e sem-pre un avvenimento che tut-ti attendiamo con grande an-sia, e quando la voce del po-stino ci chiama dalla strada,ci viene spontaneo eli corre-re precipitosamente a rice-vere le notizie attese, Ma chipossiede la cassetta della po-sta non puo gustare la gioiadi ricevere immediatamenteIe notizie dalla viva voce delpostino, ed e costretto ad ar-certarsi di persona, con la pos-

    dl 8e~nalazloneLa cosa riuscira pili facile

    e pili semplice, se la cassettasara in legno, per una ragioneche vedremo.

    Munitevi dunque di unanormale cassetta in legno perlettere e installatevi nell' in-terno due lamierine di otto-nella (conosciuta anche colnome di Carta di Spagna ~) ;

    L'ottonella, che potremoacquistare in una qualsiasiferramenta, dovra essere fog-giata in modo che, inferior-

    sibil ita, poco allettante, difare Ie scale inutilmente.

    Ecco quindi che vi pro-poniamo di install are nel vo-stro appartamento un dispo-sitivo utile specie se abitateal terzo 0 quarto piano chevi permetta di sapere se c'eposta, senza bisogno di seen-dere le scale per guardarenella cassetta; dispositivo fa_cilmente realizzabile seguen-do 10 schema e Ie indicazioniche vi daremo.

    Data la sua semplicita,non e necessario avere gran-di cognizioni tecniche per co-struirlo, anzi siamo certi chetutti saranno in grado di ap-prontarlo, quando 10 vogliono.

    mente, le due lamine siano acontatto, come ben risultadalla figura.

    AIle due lamierine colle-gheremo i due capi dell'Im-pianto elettrico, preparatoprecedentemente seguendo 10schema della figura.Tale circuito ha il suo i-nizio nel punt.o di partenzadei fili elettrici, dalle due lao.mine della cassettina porta-.lettere e si prcIunga fino al-l'appartamento dove sisteme-remo una pila, un pulsanteda campanello, e una lampa ..dina da 4,5 volt a cui andran-no collegati i due ostremi delfilo elettrico che parte dallelarnirie metallicho della cas-

    setta portalettere.Se il circuito eben fatto,premendo il puls ante da cam-pauello, la lampadina si ac-cendera, poiche Ie , due la-mierine essen do a contattochiudono il circuito e per-mettono alla corrente di pas-sare. Ora quando una Ietteraviene introdotta nella cas-setta, si inserira ira Ie due la-mine, interrompendo cosl ilcircuito e quindi U passaggiodi corrente; per questo pre-mendo il pulsante la larnpa-dina non si accendera, In que-.sto modo potremo renderciconto della presenza 0 no diposta nella nostra cassetta, e-vitando cosi di correre inu-tilmente quando si attendecon ansia una notizia.

    Nel caso invece in cui lacassetta sia di metallo occor-re collocare le lamierine diottone11a in modo diverso.

    Infatti una lamierina puoessere direttamente messa acontatt., con 1a cassetta diferro, rna l'altra deve essereisolata, per cui si interporratra l'ottonella e la cassettaun pezzo di cartone che verrafissato con pili viti.

    Anche in questa caso ilhnzionamento sara ilmedesi-mo: quando premendo ilpul-sante la lampadina spia non siaccende, possiamo precipitar-.ci ana cassetta delle lettere,certi di non essere delusi nel-la nostra aspettativa.

    Se poi, invece di una dole"missiva, troveremo una fat-tura da pagare, non prendia-mocela con Sistema Pratico;poiche esso non ne ha pro-prio alcuna colpa.

    - H H

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    Storte ed alambieehi

    N~I BIondodei cri6talli-

    Il mondo delle sostanze cristalline e unmondo complesso e misterioso, pieno di fa-scino e di poesia. Se da un lato gli studiosisono riusciti, con mezzi moderni Ji indagi-ne, a penetrare nell'intima struttura di U11cristallo, 'e ugualmente vero che non perquesta tutti i problemi sono stati risolti,

    Nei cristalli regna l'ordine piu assolutoe una disciplina ferrea retta da una 1eggesuprema a noi ancora interamente scono-sciuta.

    Non si creda peri> che questa mondo siamonotono e arido. anzi tutt'altro; esso esoffuso di una delicata armonia cho 10 ren-de ancora piu attraente. Ogni corpo cristal-Iino e formato da minutissirne particelle didimensioni tanto piccole da sfuggire persi-no all'occhio curio so dei pili moderni mi-croscopi. Ogni particella occupa un determi-nato posta ai vertici, ai nodi, ai centri diuna figura geometrica, caratteristica dellaspecie chimica, e quell'insieme di fantasticae capricciosa architettura costituisce il cri-stallo.Diamo una pallida idea di quanta dettonelle figure seguenti.

    Fig. 1 Aggruppa Fig. 2 Quarzo. Simento di cristallo noti ta forma geo-di quarzo. Ogni guo metrica del prismaglia riproduce una terminante a pira-flgura geometrica. mideE che dire della formazione dei cristalli!

    Per quali misteriose ed ineluttabili leggi una

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    particella vagante in seno ad un liquido(gerrne cristallino) deve radunare attorno aSf ! tante altre particelle su posizioni rigoro-samente stabilite, fino ache il continuo ac-crescimento porti ilprocesso alla formazionedi un cristallo visibile ad occhio nudo?

    Delizioso e affascinante mistero.Pur senza grandi .pretese, noi stessi pos-

    siamo seguire da vicino questa strano pro-

    cedimento, preparando cristalli di allume dicromo, di un bel colore violetto scuro.

    Versate 200 cc. di acqiia distillata in unrecipiente di vetro (possibilmente una botti-glia da mezzo Iitro) e scioglietevi 25 gr. dibicromato potassico, facilitandc il passaggioin soluzione del sale' con leggero riscaldamen-to. Dopo che la bottiglia si sara raffreddataaggiungete 20 c.c, di acido solforico concen-trato. Fare molta attenzione perche l'acidonon schizzi su indumenti, e si abbia cura diversmZo goccia a goccia. 11 recipiente dovraessere tenuto in acqua fredda onde impedireche la temperatura del liquido superi i 300-400 C. Preparate ora un recipiente di por-cellana (tazza 0 piatto fondo) e immerge-telo fino a11'orlo in acqua mista a ghiaccioo neve, e versatevi la soluzione precedente-mente ottenuta.

    Rimescolate con una bacchettina di vetroe controllate con un termometro la tempera-tura del Iiquido, Quando questa avra rag-giunto circa 8-90 C, sempre rimescolandoaggiungete goccia a goccia 20 c.c. di alcooletilico, regolando la velocita di caduta dellegocce in modo che la temperatura non 01-trepassi mai i 200 C.

    Terminata l'aggiunta dell'alcool occorre a-

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    gitare ancora per circa 3-4 minuti; sitogliepoi la tazza dal bagno di ghiaccio e la silas cia a riposo per almeno 24 ore. Dopo diche potremo avere la soddisfazione di trova-re sul fondo cristalli grigio-violacei di allu-me di crorno. Per purificarli si potrebbe ese-guire una nuova cristallizzazione, che ci por-terebbe pero un po' troppo lontano dai no-stri intendimenti impostati su una base dimassima semplicita.Aria Ossigeno Azoto

    L'aria, come sapete, e costituita preva-lentemente da due gas, l'ossigeno e I'azoto.Poiche e interessante e non difficoltoso pre-parare separatamente questi due gas e spe-rimentarne alcune proprieta, mettiamoci dibuona lena al lavoro e, senza alcun dubbio,riusciremo nel nostro intento.OSSIGENO.

    Cominciamo dall'ossigeno perche e ilpiuimportante, essendo indispensabile ad ogniforma di vita. Fu preparato per la prima volta,molti anni fa (nel 1774) dal Priestley,che l'ottenne scaldando l'ossido di mercurio.Noi faremo uso -del clorato di potassio che po-tremo procurarci in farmacia con medica spesa(Ie cosi dette pastiglie di potassio controil mal di gola).

    Frantumiamo queste pastiglie e aggiungia-mo, alIa polvere ottenuta, biossido di manga-nese, 1 parte di biossido per 5 parti di clq-rato, e poca acqua, mescolando in modo dafarne una pappa.

    Mettiamo il tutto nel recipiente (A), mon-tiamo l'apparecchio come in figura e scaldiamo(circa 2000C.). II gorgoglio nel liquido ci av-vert ira della avvenuta formazione di ossi-geno da noi via via raccolto in una campanel-la. (1)

    Questo si otterra facilmen ,te ponendo il rrtaglio di guar-nizione suI cilindro batten-do leggermente su di essocon un martello.

    Seguendo questo procedi-mento, la guarnizione rimanesegnata, e si potra procedereal ritaglio senza nes~una pre-occupazione.

    Se non si vuol rischiare,con qualche colpo male asse-stato, di produrre delle am-maccature, e consigliabile u-sare un martello di piombo.

    Come si sa l'ossigeno e indispensabile perla combustione. Provate ad introdurre un pez-zo di carbone 0 di Iegno accesi nella campa-nella, dopo averla tolta dall'acqua col pollicesul foro d'entrata; vedrete uno scintillio e lacombustione molto piu vivace.AZOTO

    Per l'altro componente dell'aria ci servrra10 stesso dispositivo gia visto. Mescoliamo unasoluzione di nitrito sodico e una di cloruroammonico (69 gr. di nitrito di sodio e 45 gr.di cloruro ammonico sciolti sepfiratamente inmezzo litro d'acqua) nel solito recipiente (A).

    Chiudiamo con il tappo e, montato I'appa-recchio, iniziamo ilriscaldamento. II gas svi-luppatosi e azoto.

    L'azoto, a differenza dell'ossigeno, non man-tiene la combustione.

    Lo si puo constatare introducendo indetto gas un combustibile acceso; esso si spe-gnera mol to rapidamente. Dott. ELiseo Sassi

    (1) Aflinche l'ossigeno svolro non abbia a mescolarslcon l'aria occorre procedere nel seguente modo. Si riem-pie la campanella di aequa, si chiude con il pollice I'e-seremira inferiore e la si immerge nella bacinella pienad'acqua, togliendo poi il dito. Indi si da inizio al ri-scaldamento.

    PER CAMSARELE GUARNIZIONII1 cambio delle guarnizioninei motori e una operazionedelle piu Iacili, e puo essereeffettuata anche da chi nonabbia dimestichezza con lameccanica dei motori.

    L' unica difficolta, se COS!la possiarno chiamare, consi-ste nel far si che la guarni-zione venga ritagliata seguen-do esattamente la disposizio-ne dei fori del cilindro.

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    ProwiOIDOI'emeienza

    Colore che hanno spesso fra mana degliscooter in riparazione, sanno per esperienzache i difetti che piu id! frequente si riscon-trano in questi veicoli sono quelli concer-nenti l'impianto elettrico. Per chiunque, lebobine del volano magnetico hanno qualcosadi misterioso, e il piu delle volte Ia disfun-zione della scooter e da attribuirsi a questaorgano che inspiegabilmente cessa di gene-rare 1'alta tensione necessaria per alimenta-re la candela. Uno strumento Provabobinesemplice e poco costoso, che possa essere al-l'occasione autocostruito, e certamente cio chemaggiormente si potrebbe desiderare, special-mente quando si ha una piccola officina perriparazioni.

    Lo strumento che stiamo per descrivere,oltre a provare Ie bobine di qualsiasi scooter,serve pure a collaudare le bobine Alta ten-

    COMPONE NT I E PR E ZZO DE L MAT E R IAL EFig. 1. - Trasformatore da 20 Watt, L. 1500; even-tuale trasformatore da 10 Watt, L. 700 - 1 in-terruttore a levetta, L. 250 - 1 lampadina spiaa 12 Volt completa, L. 250 - 1 condensatoreda 0,1 MF, L. 50 - 1 campanello, L. 400.

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    sione delle vetture e nonche Ie candele.COSTRUZ IONE

    Per la costruzione di questa utile prova- bobine occorre acquistare un trasformatoreda campanello della potenza di 20 Watt prov-visto di un'entrata adatta alla propria ten-

    IFig. 2.sione di linea (110 - 125 - 160 - 220) e di unsecondario (uscita) che eroghi 12 volt. Po-trebbe all'occorrenza servire pure un tra-sforrnatore da 10 Watt rna in questa secondocaso non si riesce a controllare bene le bobi-ne delle automobili .. Rendiamo comunque no-to che i trasformatori da campanello, comeitlustrato nel disegno, hanno nel secondario(uscita ), 3 morsetti che servono a prelevareda codesto trasformatore 4 0 8 0 12 volt.Siccome a noi interessa prelevare 12 volt,

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    inseriremo i fili nei due terminali esterni, la-sciando libero il terminale centrale.Nella parte opposta del trasformatore no-teremo altri due terminali (entrata), che deb-bono essere collegati alla rete luce. Un inter.,ruttore sara interposto in serie alla linea inmodo da poter all'occorrenza inserire a pro-prio piacimento la corrente nel trasformatore.Munitevi quindi di un campanello, facendo at-tenzione che tale organo non sia solo adatto

    Fig. 3. Disposizione del provabobine per pro-cedere al controllo di una bobina da scooter.per corrente alternata, rna funzioni pure inCorrente Continua. Per controllare se il cam-panello e adatto al nostro montaggio, oc-corre verificare se vi sono Ie puntine pla-tinate; se mancano, il campanello funzionasoltanto con corrente alternata e per questodeve essere scartato. Si puo usare pure unaltro tipo di campanello diverso da quellodisegnato in figura purche munito di punti-ne platinate; si nota poi faeilmente dove esi-stono Ie puntine platinate, perche facendofunzionare ilcampanello nel punta in cui sitrovano si sviluppano piccoIe scintille Iacil-mente visibili.Scelto cosi il campanello, toglieremo daesso la campana di bronze 0 ottone, percheinutile nel nostro caso e se molto Iungn ta-glieremo pure un pezzo e li martelletto, cioequella estrcmita che muovendosi batte sullacampana.In un negozio radio acquisteremo un Con-densatore a carta da 0,1 microfarad Ch2andrainserito, come indica la figura, tra Ie duepuntine platinate: esso ca molta importanzain quanto serve a eliminare 10 scintillio chesi verifica tra le puntine platinate.Ripetiamo che ilcondensatore dovra es-sere inserito tra le due puntine platinate;inserendole in modo diverse non sara possi-bile ottenere dalla bobina in prova nessunascintilla pure se questa e efficiente, Pre-

    parato ilcampanello, potremo terminare I'im-,pianto elettrico che del resto non presentaaltri particolari complicati di dubbia inter-pretazione.La Iampadina da 12 volt inserita nel tra-sforrnatore serve unicamente ad indicarequando l'interruttore e in posizione di Ac-ceso, poiche solo in questa posizione la lam-padina si ilIu rniner a, I due morset tiA e B dell'uscita bassa tensione dovranno du-rante il lavoro di controllo, essere collegatiall'avvolgimento bassa tensione della bobinain esame. Percio sara necessario munire que-sti due terminali di due fili provvisti aIleestremita di due morsetti, in modo da poterlifacilmente agganciara alla bobina. Cosi col-legato tutto sara gia pronto per ilcontrollo.Se non che per completare 10 strumento ab-biamo trovato molto pratico, includere suIpannello anche due punte per provare lascintilla della bobina. Queste possono facil-mente essere costruite utilizzando due viti diottone, appuntite con una lima: per maggiorchiarezza abbiamo anche disegnato come po-trebbero venir costruite. Da queste due vitipartono poi i fili che collegandosi all'avvol-gimento Alta Tensione della bobina in esa-me ci permetteranno cosi di controllare suIpannello, la potenza e la lunghezza dellascintilla. E' importante tener presente che ilpannello frontale dovra essere di legno 0 difaesite, cioe di materiale isolante. Tutta Iascatola che conterra il complesso potra es-sere di qualsiasi materiale. Le dimensioni nonsana state indicate perche ritenute superflue:ognuno le adattera secondo Ie proprie ne-cessita,UTILIZZAZIONE

    Quando avrete una bobina da scooter didubbio funzionamento, la potrete collaudare

    Fig. 4.. Viene iIIustrato in figura come prafl-care i collegamenti per effettuare iI controllo. di una bobina da automobile.

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    U n m o s t r i n o p e r I e l a m p a d i n e

    collocando uno dei terminali Bassa Tensionealla carcassa metallica della bobina e I'altraal capo nero 0 rosso che troveremo a latodi codesta bobina. Ifili del provascintille an-dranno invece a collegarsi, uno alla piastrinasituata al centro della bobina, e l'altra allacarcass a metallica. (Fig. 3) Accenderemoquindi il nostro provabobine per mezzo del-l' interruttore; immediatamente udiremo ilcampanello vibrare e nella stesso momento se

    Fig. 5.. Cosl deve apparire, a costruzione ul -timata, I'elemento principale del complesso: ilproV'ascintille.la -bobina e buona, dalle punte del prOV8-scintille scoccheranno nutrite scintille. Talipunte dovranno essere collocate alIa distan ..za di circa 0,5 cm. La .scintilla dovra appa-rire azzurra; nel caso notassimo invece unascintilla rossastra 0 bianca, la bobinae difettosa e occorrera sostituirla; in man-canza di scintilla poi e ovvio che la bobinae bruciata. Nel caso poi che la bobina risul-tasse efficiente, rna sullo. scooter non si pro-ducesse egualmente la scintilla, s'intende cheil difetto risiedera in qualche altra partedello scooter: si controlleranno cosi Ie pun-tine del ruttore e in modo particolare ilcon-

    Molto spesso ai vendi toridi materiali elettrici capita dinon sapere come allestire unmostrino per Ie varie speciedi lampadine.

    Allo scopo di facilitare talelavoro, suggeriamo ai nostriamici rivenditori questa mez-.zo che alla semplicita e allapraticita aggiunge una spesaminima. Fornitevi di alcuni di

    densatore. E' questo uno dei difetti piu co-muni negli scooter e che facilmente quandosi produce induce erroneamente a pens arealla bobina Alta Tensione difettosa. Un con-densatore difettoso puc) produrre un norrnalefunzionamento con motore a freddo, ed irre-golarita con motore a caldo. Un condensa-tore staccato puc) produrre scintille deboli ebiancastre - 0 cornpleta assenza di scintilla.In questi casi dopo che avrerno controllatol'efficienza della bobina, potrerno con sicu-rezza sostituire tale condensatore. Abbiamoaccennato che tale apparecchio serve pureper controllare Ie bobine d'automobile; in fi~gura abbiarno indicato come devono venireinseriti i vari collegamenti per collaudaretali bobine. Come ben si vede i due terminalidi Bassa Tensione vengono inseriti alle dueviti laterali della bobina, mentre i fili ad altatensione vengono, uno collegato alIa carcassarnetallica della bobina e l'altro infilato soprala bobina stessa.

    E' pure possibile provare Ie candele ap-plicando in luogo delle punte ProvascintiHe,una candela, usando una qualsiasi bobina chegeneri l'alta tensione.

    II trasforrnatore che eroghi 12 Volt potra,se si desidera risparmiare, essere autoco-struito ed in questa seconda ipotesi consiglia-rno il lettore di consultare ilN. 3 del '54(pag. 98) di Sistema Pratico in cui si tro-vera esposto in modo sernplice la costruzionedi un Trasformatore. c

    Un ultimo consiglio: se a voi questa pro-vabobine non interessa perche non rientra nelvostro campo, non dimenticatevi di farloiap-prezzare dal vostro meccanico 0 comunqueda chi e sovente interessato in questo ge-nere di lavoro, a pratiche realizzazioni.

    quei telai di cart one pressatoche si usano norrnalrnente peril trasporto delle uova: dopoaver rnozzato le cime aIle pi-rarnidi vuote, che l'una ac-canto all'altra costituisconoappunto il telaio in questio-ne, otterrete dei tronchi dipiramide che potranno esse-re utilizzati per inserirvi 10zoccolo delle lampadine.

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    1 U r s o d d l a I t U J . t' i~d d t ( J ; ~ ~

    Una macchina sprovvista dell'impianto diriscaldamento non e certamente un luogodi delizie specie per chi e costretto a viag-giare anche in quelle rigide giornate che in-viterebbero piuttosto alle mollezze di unapol trona posta innanzi a un caminetto.

    Ma appunto per sovvenire alle necessitadi chi deve viaggiare in macchina anchequando iltempo e la stagione non sono com-pletamente propizi, proponiamo questa dispo-sitivo che, oltre a riscaldarvi l'interno dellevostre vetture, vi offrira altri indiscutibilivantaggi.

    Infatti vi sara capitato di viaggiare ingiornate fredde 0 nebbiose e senz'altro avretenotato come facilmente sul parabrezza siformi uno strato di ghiaccio che impe-disca la visuale. I tergivetri sono impotenticontro questi inconvenienti che obbligano aa scendere di macchina ogni cento metri pertog1iere 10 strato di ghiaccio formatosi. Colriscaldamento interno invece il vetro, rima-nendo caldo dall'interno, impedisce al ghiac-cio di fare presa.

    COST RUZIONE DE LL I APPAR ECCHIOTutti sappiamo che il radiatore della mac-

    china e sempre caldo e che l'aria, passandoattraverso . ili'l esso, logicamente si riscalda.Se installiamo percio di fronte al radiatore

    un imbuto che possa raccogliere l'aria dopoche essa si sara riscaldata, e se per mezzodi un tubo di gomma facciamo si che l'ariaraccolta dall'imbuto giunga nell'interno dellavettura, noi potremo con estrema semplicitaotten ere un riscaldamento che non esitiamo

    a definire confortevole. Il tubo di gommadovra essere di una certa consistenzae useremo solo tubi di gemma telata, perchemolto resistenti al calore. II diametro dellabocca dell'imbuto sara all'incirca di 15 cm.:per fissare l'imbuto davanti al radiatore fa-remo uso di una squadretta che ci permetteramolto comodamente di fissare sotto ad unqualsiasi dado l'imbuto in questione. II tubo-

    cii gomma sara preso logicamente con un dia-metro interno adatto ad essere infilato nelcannello dell'imbuto a cui verra fermato conuna sempliee legatura in fil di ferro. E' ovvioehe maggiore sara il diametro del tubo, mag-giore sara il calore che si Iormera nella vet-tura; quindi se volete ottenere un perfettorisealdamento, usate tubi di gomma con undiametro interno non inferiore ai 4 em. Saraperc' diffieile in questo secondo caso trovarelID imbuto con un cannello di tale diametro:occorrera percio eostruirlo; chi non disponedi un po' di lamiera potra facilm.ente co-struirselo, in caso contrario un qualsiasi lat-toniere con modica spesa potra comunque ap-prontarlo.

    Nella vettura occorrera inoltre praticareun foro che servira per farvi pass are iltubodi gomma: nella figura viene illustrato ilsi-sistema piu consigliabile, si usi cioe unaflangia con raccordo fissata nella lamieradella vettura per mezzo di due viti a ferro.

    Questo sistema puo essere utilizzato inqualsiasi macchina: particolarmente facileriuscira l'installazione di tale complesso nellevetture Fiat 500 A e B, poiche in esse ilventilatore viene fissato prima del radiatore,mentre normalmente in ogni altra vettura ilventilatore si trova sempre dopo ilradiatore.

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    _ _ - " 4 " " . . ,. . . , ... , c r - - ; . . , ' - - - - - - -f ,,-AilanciaQuesta bilancia, ideata per studi fotografici

    e gabinetti chimici, potra tuttavia servire an-che per pes ate superiori se, mantenendo idovuti rapporti, se ne aumenteranno le di-mensioni. Faremo comunque oggetto del no-stro esame, il progetto nelle misure origi-nali, laseiando alla perspicacia del lettoreogni ulteriore modifica.

    In ogni bilancia, la parte pili importantee , come e noto, il fulcro che, essendo l'or-gano cui e affidata la sensibilita del complesso,deve ruotare col minima attrito negli allog-giamenti.Il fulcro della nostra bilancia consiste inun tondino d'aceiaio, appuntito alle estrernita,e fissato nell'asta al pun to indicato (fig. 2).Per ottenere che il tondino entri di strettarnisura nell'asta metallica della bilancia, sipratichera nell'asta stessa un foro che ab-bia 10 stesso diametro del tondino da instal-larvi; vi si infllera quindi il tondino e, pri-ma di stagnarlo in modo da evitargli ogni pilipiccolo gioco, si far a bene attenzione cheesca, da ambo le parti dell'asta, con una lun-ghezza identica.

    Si osservi ora la fig. 3: in essa vediamocome si installa il perno centrale sui sup-portio I due fori conici nei quali vediamo

    inserirsi Ie due punte del perno hanno unabase evidentemente molto pili ampia di quel .la del perno e questa per che il perno, instal-late in quelle cavita, non abbia un grandeattrito rna, al contrario, tocchi con la sola

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    per piccole pesatepunta, riducendo l'attrito fino a renderlo pra-ticamente insignificante.

    I due bulloncini (viti di registrazione), av ;vitati contemporaneamente, faranno in modoche le punte del tondino vadano a stabilirsinella loro apposita sede che e il punta estre-mo della cavita conica del bulloncino.

    Per non compromettere il buon funzio-

    namento del complesso, i bulloncini dovrannorimanere ben stretti nella loro sede, per cui,se sara necessario, si potranno bloccare conun dado avvitato sull'estrernita del bullonestesso sulla Iaccia interna del telaio.

    Le due piastre che dovranno sostenerei bulloni, 0 viti di registrazione, e quindianche il perno centrale con relativa asta gra-duata, sara bene abbiano uno spessore ab-bastanza consistente in modo che, per ilpeso dell'asta non abbiano ad allargarsi: sie cosi pensato di suggerirle con uno spessoredi 3 0 4 cm.

    L'asta dovra essere fornita, nella' parteanteriore, di un ganeio al quale si appender ailpiatto della bilancia; il peso di questa piat-to dovra essere bilanciato da un contrappesodi metallo avvitato all'estrernita posterioredell'asta stessa.

    Per tar are il complesso e per effettuarele pesate, si fara scorrere sull'asta il cosid-detto romano , ilcui peso sara scelto gran-de 0 piccolo a seconda della portata massima

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    ~----------- I~D ------------~f~~~----- gO~~.~l

    che si esigera dalla bilancia; e ovvio peroche quanta maggiore sara la portata, tantominore sara la senslbillta del complesso. InaItre parole, aumentando il peso del ro-mano si potranno effettuare pesate mag-giori a scapito pero della sensibilita: dimi-nendo il peso del romano si effettuerannosoltanto piccole pes ate, rna si avra una grandeprecisione.Sceglieremo dunque il romano che cisernbrera pill appropriato all'uso che faremodella bilancia, 10 metteremo su un punta ab-bastanza vicino al perno centrale, che chia-meremo zero; sposteremo quindi il contrap ..peso, 0 ne cambieremo la posizione 0 ilpeso,fino ad ottenere ilperfetto equilibrio del com-plesso.

    Per tar are l'asta che poi gradueremo incorrispondenza dei pesi determinati, porre-mo suI piatto della bilancia un peso campioneuguale alla pesata massima che vorremo dal-la bilancia e sposteremo quindi il romanoverso il fonda dell'asta fino a che non tro-veremo, di nuovo, il punta in cui il com-plesso ritrova l'equilibrio. (Se si vorl' a, adesempio, tarare la bilancia ad una portatamassima di 100 gr., si porra sul piatto unpeso di 100 grammi esatti e si fara una pic-cola incisione sul punta in cui il romano sitrova dopo che Ia bilancia e tornata in equi-librio, se si vorranno pesi maggiori e OVVIOche si procedera nello stesso modo).

    Per ottenere i pesi intermedi si dividerapoi 10 spazio, che intercor're fra 10 zero e ilpunta trovato a fondo scala, per i1 numerodei gramrni rappresentati dal peso campione

    \AHA

    I~-----= ------_.~----~ - - - - - - - - - - - - - - - - 2 2 0 - - - - - - - - - - - - - - - - ~

    posto precedentemente sul piatto e il risul-tato dell' operazione corr ispondera alla di-stanza che dovra intercorrere, sull'asta, fraun segno e quello successivo.

    La chiarezza delle figure e le spiegazioniin esse riportate ci dispensano dal dilungarci,

    sulla costruzione del telaio e degli altri ae-cessori che eompleteranno la bilaneia, ere-diamo infatti ehe ognuno sara in grado dieompletare il complesso dopo un'attenta oc-chiata ai succitati disegni.

    II nostro eompito e finito, comincia ora ilvostro, eostruttori!

    PIASTRA

    01 RGISTRA210N(

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    Un pr08pe11i~rafoper riprodur,e oggetti da' "ero

    II prospettigrafo e un sempli-ce ed utile strumento che, av-valendosi della riflessione diuno specchio e di una comu-nissima illusione ottica, rendeassai semplice a chiunque, ilriprodurre, in una perfetta pro-spettiva, ogni oggetto che cipiaecia far apparire in un dise-gno. Tale strumento puo quin-di essere un valido aiuto perpreparare illustrazioni riprodur-re prontamente oggettl in buo-na prospettiva, operazioni cherichiedono sempre, anche ai piudotati in questa campo, moltecure e molto tempo.COSTRUZIONE.

    Nella figura 1 vediamo il te-laio che, completato poi di unospecchio e dt un vetro, costltul-

    Fig. 1.ra il nostro prospettigrafo. Perintraprendere quindi la costru-zione non vi sara cos a pill sern,plice che quella di procurarsiqualche pezzo di legno che, qua-lunque sia il suo valore e lasua robustezza, servira egregia-mente allo scopo,

    In figura sono state riportatele misure pru importanti la-sciando ogni altra dimensione ascelta dei costruttori. E' ovvioinfatti che Ie misure che nonabbiamo indicato, non sono crt-tiche e si potranno quindi va-riare a piacere senza compro-

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    mettere il buon esi to del com-plesso,

    Potremo iniziare la costru-zione approntando il supporto asquadro i cui bracci avranno lalunghezza indicata nel disegno;affinche poi detto supporto ab-bia una certa solidita si potraapplicare sotto i braccl stessiuna piccola squadretta di metal-10. Sara poi necessario far siche ilsupporto si regga ben di-ritto, a questa scopo, si appli-chera su di una base di Iegnoa forma dt quadrato con un la-to aggirantesi sui 130 mm., ehraro cornunque che questa mi-sura e purameme indicati va.Una certa importanza i> inveceda attributrsl &1 peso della ha-se, infatti se, durante iI Iavoro,il prospetttgraro dcvessj, r ibnl-tarsi 0 dimcstcarst, in qualchemodo, poco stabile e cons! glia-bile aumentarne ilpeso della ba-se Iissa.idovl, nel in part z sotto-stante, un pezzo di piombo 0 dialtro metallo.

    Preparato ilsupporto, si pro-cedera alIa costruzions dei dueIegni, di forma trrangolare, chesosterranno il dispositivo delprospettigrafo vero e proprio.Nella tigura che riproduce ilpezzo in ragione si vedono an-che, distintamente, Ie due scana,lature che si dovranno pratica-re in questi legni : a noi nonresta quindi da aggiungere che,per effettuare queste scanalatu-re, servlra quaLsiasi S ' ! . ! 5 < H dalegno aocortamente usata (figu-ra 2).

    Come risulta dal disegno delprospettlgrafo completo, di talilegni triangolari occorrono dueesemplari. Effettuate le duescanalature in ogn] legno sipreparera una lastra di vetro dimm. 90 x 90 e uno specchio, diqualsiasi tipo, con dimensiontdi mm, 90 x 120.

    Nel braccio orizzontale delsupporto, con viti a legno, fis-seremo quindi gl] ultimi duepezzi preparati, disponendoli aduna distanza tale che possan a

    }

    trattenere, entro Ie scanalature,il vetro e 10 specchio.Quando i due legnl saranno

    stati ben disposti, si collocherail vetro nella scanalatura oriz-zontale, mentre 10 specchio conla superficie riflettente rivoltaverso ilbasso, si disporra nellascanalatura obliqua.

    Sara poi cosa evidente ilfis-sare con chiodini 0 cementatut-to ilvetro e Jo specchio nei 10-1'0 stalli in modo che, anche ca-povolgendosi il sup porto, nondebbano rompersi.Nel. centro esatto della spec-

    eiuo si rnsciiieru. quindi per undiameiro di circa 15 mm. un po'di .vernice e di argentatura reu-den do trasparents cosi quel pic-colo spazio che dovr a, per esse-re chiar i, servire all'operatore a

    -----90Fig. 2.

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    Lo specchio infattt rifletteral'Irnmagine dell'oggetto suI ve-tro sottostante e cio fara inmodo che l'occhio del disegnato-re, posta davanti al foro pratt-cato nella verriice rttlettente,abbia l'illusione di vedere I'Im-magine riflessa sul piano del ta-yolo sul quale si trova il foglioin cui sl e deciso di riprodurrel'oggetto.

    Un foglio qualsiasi da dise-gno si potra piazzare nella posi-zione in cui sembrera che l'im-magine appaia sul tavolo, sarapoi facile seguire con una rna-tita i contorni dell'oggetto chechiaramente appariranno sul foglio,

    Molta attenzione st dovra de-dicare alla illuminazione sia del-l'oggetto che del foglio sul qua-Ie si vuole riprodurre ildisegno;perche se, ad esempio, troppalues dovesse colpire l'oggetto la-sciando in ornbra il tavo!o, sucui si trova ilfoglio, riuscirebbeassai difficoltoso intravedere la

    matita e riuscirebbe quindi IIn-possibile seguire i contorni del-l'immagine. Sara motto oppor-'tuno dunque regolare bene laposizione dell'oggetto in corri-'spondenza della lampadina chedovra illuminare il nostro la-voro e questo si otterra, nel mo-do piu soddisfacente, provandodiverse posizioni sia della lam-padma che dell'oggetto,

    Oltre alla pura e sempliceriproduzione dal vero, il nostroprospettigrafo servira anche ariprodurre i disegni che, oltre-tutto, potranno, con questo si-stema, essere ingranditi 0 rim-piccioliti a seconda delle neces-sita ; i modellisti quindi che sonospesso costretti a portare aIledimensioni normali i disegni deimodelli che vogliono realizzare .troveranno un grande amico inquesto complesso, col quale riu-scira molto facile ingrandire idisegni di un modello che, perovvie ragioni, ogni rivista rt-produce in piccolo.

    guardare il foglio da disegnocollocato sul tavolo.usa DEL PRO_SPETTIGRAFO

    Come st debba usare questuapparecchio, appare chiaro darlafigura 3 nella quale, per mag-gior chiarezza, abbiamo el;mi-nato tutto i1 suppotro lasciando

    A U-~-~--Fig. 3.

    sol tanto 10 specchio, collocatoobliquamente, e il vetro postoorizzontalmente.

    L'oggetto.xia riprodurre dovraessere posto di fronte allo spec-chio in modo che quest'ultimopossa completamentg rifletterlo.

    strato di ovatta. Ripetete l'operazione fino aquando arriverete alla sommita del barattoloche poi chiuderete accuratamente affinche nonvi entri aria.

    Una buona chi usura puo essere fatta ap-poggiando la carta oleata sul barattolo e le-gandola strettamente all'orlo. Prima che I'es .senza sia assorbita dall'ovatta occorrono cir-

    C I R C A L E E S S E N Z E P R O F U M A T EL'articolo pubblicato sul metodo d'estra-

    zione delle essenze dei fiori, ha suscitato gran-dissimo entusiasmo nei nostri lettori ed a-mici, tanto che molti di essi per dimostrarcila lora simpatia e amicizia ci hanno propo-sto ulteriori metodi, tutti egualmente pra-tici e molto semplici da realizzare. Fra que-sti abbiamo scelto questo del signor FaellaFranco di Gragnano, il cui metodo di estra-zione, pur richiedendo molto tempo, va par-ticolarmente preso in considerazione per lasua semplicita,

    Per l'estrazione dell'essenza occorre pro-curarsi, prima di ogni altra cosa, i fiori,quindi:un pacchetto d' ovatta,un po' di sale raffinato,un barattolo di vetro pulito che sia fornito

    possibilmente di una chiusura con tappoa vite.Fatta questa indispensabila premessa,

    spieghiamo la messa in opera. Versate in unaapposita scodellina un po' d'olio e tuffateviun pezzo d'ovatta; mentre l'ovatta si impre-gna d'olio, prendete del sale e spargetelo sulfondo del barattolo (attenzione a non met-terne troppo). Su di esso collocherete unostrato di petali 0 scorze alto circa un cen-timetro e infine collocate sopra a questo uno

    ca 155 glomi TrasCtl\lrsotate !perlodo, 9i to-~iera I'ovatta tial l'ecipiente e Ia si spl'eme-i:~~ loUa elle si ottieae sara saturo eli es-senza che si sepcwera dall' 0110 tra:tta.ado la.sQl~onecQ:n aleeal, DW7ante j a gtorni, piliilbarattoln stari al sale, migliore s a ' l ' a Il ri-sultato, Questo metodo e uno dei pitt sem-plici e, se eseguito bene, dara certamente ot-timi risultati.

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    gine volanti ridotte cosi, e facile intuirlo, dall'usotroppo prolungato e dalla negligenza del pro-prietario. Tali fogli e necessarto riattaccarli al-l'altra meta del foglio staccato, onde poter poiassestare ogni foglio e cucirlo comodamente.

    Per riparare questi frammenti di libro nonoccorre che una striscia di carta molto resi-stente, di colore uguale a quello delle pagine;si spalmano poi i lembi delle pagine di collaall'amido, si pongono una vicino all'altra e siuniscono con la striscia preparata in modo chequest' ultima sostituisca la parte di pagina cheeventualmente puo mancare,

    A tutti, crediamo, e venuto almeno una voltail desiderio di rilegare qualche libro sfasciatoche sl trovava a dover riordinare, e per moltiquesto desiderto e rimasto inappagato per cheraramente si incappa in un libro 0 in una rivistache spieghi esaurientemente in modo pratico ilmetodo da seguire in questa operazione che, perIa verita, e tutt'aitro che difficile.

    In seguito a questo fatto, che molti lettori giaci hanno segnalato, ci siamo proposti di seguireattentamente I'azione di un rilegatore e di spie-garla in modo ben chiaro completando poi Jatrattazione, oItre che con disegni esplicativi, con

    Fig. 1. - Quando Ie due pagine di uno stessofoglio sono staccate, si riattaccheranno con un"stelto' lIi carta robusta.molte fotografie riprese durante l'operazionestessa,Dopo aver, dunque, assistito alla rilegatura diun libro eaverne riprese fotograficamente Ie fasipiiI importanti,siamo in grade di Insegnarle achiunque possano interessare.

    SCOMPOSIZIONE DEL LIBROUna riViSta 0 un liorq ~ :f-ol!maiOc,si sa, da1,In ln~eme d. i fQgli [,iplega:ti I iSsiem.e cbs, ReT

    11 Iegatona, hli..!lfiCl, grando imRorf~ni:1'l ill 'g l , ! .an . toO.gni iasl!li::olo rappreBenta una c):leiJ;u.l'a.da eUet-tuare. Qqan,[fO 51 t:ra.bla di Jfivste, generaim.dnte,ogbi lfhnsta ra~presen.ta ua fascic:olo, mentre inun 1101'0 di f~rmato ncrmale, ogni fascioolo ecO!i:l.itwfj) gelle.l:al.mellte dl e - 8 - 10 fogli.

    La p'dma cosa dp. flU'S quindi, guando 51vuo! pl'o~dere . a 1 1 a rUe~tW"a dl un llbro equeIlacll.tsllompoue 1 v~i wOiCali, FOpel'aZi~nequesta malto Sf!in'p1U:e, ma c!i:ieva faf;l.a li.on CUPSper non provocare strappi alle pagine. Nel casodelle riviste, si toglieranno dal centro i puntimetallici 'che tengono uniti i vari fogli. Nelcaso invece di un libro si taglieranno dal dorsoIe cuciture vecchie e si estrarranno con curai fili ormat in utill.

    PAGINE STACCATEE' eosa di normale amministrazlone per il

    rilegatore di professione, trovare nei libri pa-

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    POSA DELLE SGUARDIERiparate le pagine rotte, si incolleranno suI

    primo e sull'ultimo fascicalo del libro, 0 sulpnimo e sukl'ultdmo numero della rtvista, lesguardie ehe sono due fogli di carta bianca daporsi davanti e dietro il libro per coprire, alavoro ultima to, le teste sfilacciate degli spaghia del nastro usato per Ia rilegatura.

    Nel primo fascicolo la sguardia si incotlerain modo che ricopra per 1/3 il davanti dellacopertina, mentre nell'ultimo fascicolo sara in-eollata in modo da ricoprirne per 1/3 :1 retro.

    L'altezza di tali fogli sara uguale a quelladei fascicoli da rilegare, e poco piu larghe di1/3 del foglio stesso,

    Della sguardia poi se ne incollera, al fasci-colo, all'incirca un centimetre.

    ASSESTAMENTOSi prendono ora i vari fascicoli, si raggr up-

    pane in ordine e st battono; a cia si prende-ranno in mano tutti i fasclcoli e si lasceranno

    Fig. 2. - Disponendo i vari fascicoli ben stretti inuna morsa, si procedera alia solcatura dei dorsi.

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    ricadere a piu rlpress tenendoli fra Ie mani,in modo da assestar li ed allinearli.

    Prima di passare all'operazione della cucitu-ra e consigliabile controllare che qualche fasci-colo non sia rtrnasto scompagmato per cui sipiocedera al controllo della numerazione dellepagine. Pareggiati quindi nuovarnente tutti ifascicoli dalla parte del dorso, si porranno perqualehe ora sotto una pressa in modo che sistirino bene.

    Le vecchie press. che un tempo usavano , eo-pialettere e che oggi si trovano a basso prezzodai terrrvccchr, sono quai.to ci meglio si possadesl dcrar e per questa gener e di lavoro.

    Cornunque, chi non avcsse modo di procurar-si un arnese de: gene re. potri usare una qual-siasi morsi di lcgrio 0 di ferro ricordando diporre, fra le ganascs della morsa e il Iib+o, duetavolette di legno.

    COLLEPer r ilegare un libro occorrono, generalmente,

    due tipi di colla che, per altro, non sono didifficile preparazione.

    La prima di tali colle e la eosiddetta CollaForte che si usera per ildorso del libro; questacolla, altro non e che comune colla da falegname.

    Per prepararla si acquistera, presso qualsiasidrogheria, un rettangolo di colla da falegnameche si Irantumera ricordando di avvolgerla pri-ma in uno straccio onde impedire la proiezionedei frammenti. La colla cosi frantumata, si porrain un tegame mista ad acqua e dopo che Iacolla sl sara stemperata (a cio occorrera un paiodi giorni) si porra il tegame a bagnomaria esui fuoco lento in modo che l'acqua non gi ungaa ebollizione, altrimenti la colla si bruciera,

    Tale colla si usera ben calda, diluendola poi,con acqua, qualora fosse troppo densa. Siccomepoi tale colla deve presentare, quando sia essie-rata, una certa flessibifita, sara bene aggiun-gervi un po' di glicerina.

    Per incollare invece Ie sguardie e le coper-ture e necessar io us are colla di farina; collathe si prepara stemperando, nel l'acqua Iredda,della farina fino ad otten ere un impasto moltoliquido. Si por ra quindi l'arnalgama suI fuocofacendolo bollire e rirnestando, contemporanea-mente, onde evitare la formazione di grumi,

    Si togl le ra Ia colla dal fuoco quando e anccr'amolto Iiquida, raffreddandosi poi, si addensera.Poiche tale colla si altera facilmente, emanan-do un odore sgradevole, sl aggiunga all'impastoun po' di sale da cucina 0, meglio ancora, un po"di Formaldeide.

    SOLCATURAPer facilitare l'operazione della cucitura, oc-

    corre praticare, sui dorso delle riviste 0 dei fa-scicolt .. dei tagli effettuati nel modo indlcato infigura.

    Questa operazione st chiama anche Intacca-tura 0 preparazione delle solcature. La profon-dita del taglio dovra essere tale da contenere 10spago senza che quest'ultimo abbia a sporgere

    facendo spessore, Questa, nel caso che Ia cu-citura venga eseguita su spaghi.

    Quando invece Ia cucitura viene eseguita sunastri, il procedimento e diverso. Vediamoli se-paratamente:

    SOLCATURA PER SPAGHI. - E' questo iltipo di rilegatura che si usa piu frequentemente;per effettuare le solcature occorre segnare pre-ventivamente I'esatta posizione, in cui prati car le,usando una comune squadra.II numero delle intaccature varia a secondadel formato del volume. Si faranno quindi 5 sol-

    Fig. 3. - Fatte Ie debite solcature, si porrannoi vari fascicoli del libro in una pressa peralcune ore.cature equidistanti, per i volumi 0 riv iste digrande formato; 4 0 3 per libri 0 riviste di for-mato piu piccolo. Oltre a queste solcature, sene pratichera una alia distanza di 1 em. -daogni estrernita; queste ultime serviranno per al-loggiarvi le catenelle che, come vedremo in se-guito hanno il compito di tener uniti fra lorai vari fascicoli che compongono il libro.

    SOLCATURA PER NASTRI. - Nei vol umidi spes sore rilevante si e costretti ad Impiegarei nastri che hanno il vantaggio di consentire lacompleta apertura del libro. Il nastro da usarsie della stesso tipo di quello comunemente usatodalle nostre donne per orlare Ie vesti; se neacquistera quindi un rotolo e in base alIa lar-ghezza del nastro st solcher a il dorso del libro;per una rivista di forrnato molto grande (altret-tanto di casi per i librl), sono necessarie 6 solca-ture, piu Ie due praticate alle estrernita per lecatenelle. E' ovvio che con 6 solcature si appli-cheranno tre nastri. Per una rivista del formatodi Sistema Pratico , basteranno quattro sol-cature e quindi due soli nastri, sempre aggiun-gendo, beninteso, le due estreme per Ie catenelle.

    Applicando i nastri, non e necessario che lesolcature siano profonde, unica cosa, cui fareattenzione, e quella di tracciare Ie due solcaturepiutosto larghe in modo che i bordi del nastropossano prendervi posto comodamente.

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    Fig. 1

    Fig. 2

    Fig. 3

    Fig. 4

    Fig. 5

    Fig. 6

    Fig. 1. " rilegatore si accinge a posare la prima sguardia, quella che viene disposta da-vanti al primo fascicolo del libro. - Fig. 2. - Sui telaio di cucitura sono tesi i due nastri eviene ora cucito iI primo fascicolo. - Fig. 3. - Cucendo il secondo fascicolo si iniziera anchela eatenella. - Fig. 4. - Come per la cucitura anche per la catenella si seguira semp!le lastessa tecnica che qui si vede iIIustrata. - fig. 5. - Cosl deve apparire la cucitura nell'internodel fascicolo. - Fig. 6. La rilegatura vera e propria e finita. Prima di cucire I'ultimo fasci-colo, non si dimentichi di posare la &guardia nello stesso modo che si it seguito per la posadella prima.

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    Fig. 7 Fig. 10

    Fig. 7. - I lernbl del nastro rrmast, dB una parte, e dall'altra andranno incollati sulle sguardie.- Fig. 8. - Ora sl spa 1ma uno strato di. eella sui dorso der libro. - Fig. 9. - A ricopdre iflli della rilegalurea .e il ~astro per tutta l E i .sua ampie:aa, $ 1 i!1collera O n ioglia di carta deLiasfeSSii alNz"la del libro e di una larghma tale che permetta di coprire fin I'ultimo Ie-mbo d~1n~stro_ - Fig. 10. - S I rilagliana due cartoni Cion dimension! leggerrnente piu grandi del li-bra. - Fig. 11. - Frs Ie sguardie,si.a anterlere Clhe ,,oster.iore, e la prima e "ultima facdatadel libra 5 1 .,one un fogllo dj ca'rta della st.ess-a ampienil del litlro aperio. - Fig, 12. - Dopoaver ;noollato j carlon1, precedentemente preparati, aile sguardie si taglie-ril, dOl queste ul-time, un tl'iangolino di garfa nella p'osi~one qui chiaramente indicala.

    Fig. 8

    Fig. 9

    Fig. 11

    Fig. 12

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    IL TELAIO DEL RILEGATOREPer la rilegatura e indispensabile costruire

    un telaio. Ne presentiamo un modello molto sern-plice che potra essere costruito da chiunque.

    Chi comunque non ne fosse capace, potra

    Fig. 4. - Questo il telaio del rilegatore.sempre farsene costruire uno da un qualsiasi fa-legname, con minima spesa, Le misure di tale1 . ' e l , B l o ;PO'l'l;'aPDQ e . s a e l ' E ! - "Scelte r n : modO ' , e h e v rsi peSS8nQ sistemane ~ut.te Ie J'lv'tste 0 Ultri chesl lnt'tlndODe rlle~aTe: p'~J! W l1 nusraalf consiglia.mouna lu:nghecZ""J:dd 40 em'. un'altezza ill 20 om. ,euna larghezza di 30 COl. SuJ1a traversa su~rior.ae J:n.telliore si fiwe[>Q.I\.t !o : i:le! chiodi 0' gantli a cuisi !lttaccheranno gl! spaghi 0 L nasttl ben test

    LA CUCITURAr chiodl nel teJaio dovranno esse,lIe sttuattt;ra lnro ad una d:istallz8 cll.e cot~ponae esat-lamente a.ii Ue l l a elk ~~r,ai\uJ;e in cuil' dovrannoalloggll,u:e. P"er Ia Quei , tu l1a :;l .n astn la 181sUmza

    deye' essare tale me L ~~r:i ~uis'l;lopdano conpl'e~iSiQne alle dl-S fanze 1 !is: Ie 10>1 ' 0 r l sP l lt tt ve

    Fig. 5.. Gli spaghi si fisseranno sui telaio aduna distanza tale da inserirsi perfettamentenelle solcature praticate nei fascicoli.

    f ,06

    -.edi, segnate con un leggero intacco sul dorsodel libro da rilegare.

    Si iniz ier-a la cucitura nel seguente modo:si prenda il pr irno Iascicolo e 10 si tenga

    aperto nella meta con la mana sinistra dis postanell'interno. Si pianti poi l'ago, infilato con' co-muae SP l ' I SO , nella soleabura di testa clef: nellacatenella '(10 spaga deve essere lIottile e messoiii dl)p'pio: per ottonexe una maggiore 8&11're\l0-lem:n sf ~Q4;a trattare con ceta: diI aP}) e ~qtlous:ai re, nella seecnda I IOH: :a tu ra , quindi ill>filarloniI'li sempre ai centra e 10 !il cud ra Iacendo!ate alJ'ago 10 ste$so pel.'corso, rna msen:so' la-verso. L'ago, dOI?o ella lil S81:aDllO wClll due tastli-!folt U3.C~T;a.lallil solcatura tl,ella c at.eJJe lla d 1 L e" l,ta.ill questa posizio:ne sayfi i'a:t:to un nodo (vedlflg~) in modo da Iil'a!:ten,ete aSBiem:e alle due.esttem11i1 i due fascleoli. NeUa stesse mode s1cucir.a 11 tel'ZO' f t .sc~i t :O:16; l'ago seguiri U percorsng : ! 1 1 i !aHo per 11 primP .fasclcola, etr usdra daDa

    Fig. 6. - Metodo da seguire per eseguire benela cucitura sugli spaghi.'SGlc!.lLqra dl:llla l:;;IteneUa sitnata all'all;J;a estre-miia. Qui occorre l1llh'e 11 tellz.o fas!;1colo a~ se-condQ', gIa eucf~", m e d I a r ; t e - ua P1lJ'lto; oloe fa-()en::p,opassare l'flgo In modo .me 11 lila vad,li. ~dil;la8IiL:aJ!sisotto alsec~O fll.sclcqlo. 'La t 1 t g u : : : > - dmnstra a,b):!astanl.B c:b iBt :a t" I lente ' II node a ea-mella. 'Pet togliere' agol dubbio !!piegbim'till nuo-vamente me ivan MacicOll devonQ essere ~nutlassiefue alle al.l,e elltrem!ia, nella solcatura dellecatenelle, in modo che non ahbiano ad aprirsi.Ripetere quindi l'operazione qui spiegata, finoall'ultimo fascicolo, dopo di che si termera ilfilo con un nodo.Quindi si potranno tagliare fil] e nastri (10

    spago ed il nastro posti verticalmente debbonoessere lasciati pili lunghi di circa '1 em. da ogniIato). Come si e visto l'operazione di cucituranon e affatto difficile. Se si desidera ottenere pe-ro un libro rilegato a regola d'arte, occorre te-mere presente che -dopo la cucitura ,di ognifasclcolo, occor rc tirare 1entamente il filo. in

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    Fig. 13.. Ad ogni estremitil del dorso va applicato ll capitello, consistente in un piccolotratto di una particolare fettuccia. - Fig. 14. Con un cartone piu sottile di quello usato perIe due facciate del libro, si costruisca il dorso del libro. - Fig. 15. II dorso, di cui aliafigura precedente, va incollato sui copridorso. - Fig. 16. II copridorso, che si vede, piulungo del dorso del libro, va incollato per tutta la lunghezza del libro, lateralmente. -Fig. 17 I lembi del copridorso che sporgono ai due estremi del dorso, andranno ripiegatiall'interno della copertinai cio si avril grazie ai due tagli di cui alia fig. 12. - Fig. 18 Conflnta pelle 0 comunque con materiale uguale a quello usato per il dorso, si ricopriranno Iepunte della ceper+ina,

    Fig. 13

    Fig. 14

    Fig. 15

    Fig. 16

    Fig. 17

    Fig. 18

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    modo che rimanga molto Iento. Inoltre non ti-sogna ttrare troppo forte per impedi re al filodi tagliare il dorso dei fascicoli, e neanche sulP U n ; } p delle estremita, se si desidera che il u-brol'non gonfi al centro. Tenere durante la cuci-

    Fig. 7 . Quando la rilegatura si effettuera connastri, questi si disporranno sui telaio allo s'tessomodo degli spaghi.tura tutti i fascicoli ben piegati l'uno suil'altro,in modo che risultino ben distesi.

    Giunti alla fine del secndo fasctcolo, primadi fare entrare I'ago nel terzo, 10 s: fa passarenel nodo fatto nel prirno fascicolo, in modo chequesti due fascicoli rimangano collegati fra loraad entrambe Ie estremlta.

    Terminato di eucire il terzo fa sci colo, pri-ma di fare pass are I'ago nel quarto, ]0 st fapassare dietro al filo che coltega il secondo al

    Fig. 8. - Tecnica da seguire nella cuciturasu nastri.primo fascicolo. Le figure rappresentano qussteoperazioni e per maggtor e chi arezzu abbiarnorappresentati i vari fascicoli molto dlstanzrati,mentre in realta debbono essere pressati l'unocontro l'altro.

    SFILACCIATURE DELLE ESTREMITA'Se per Ie cuciturs avremo usato dell') spago,

    occorre, ad operazione finita, sfilacciarne le e-stremita in modo che non facciano spessore. Lasfilacciatura si potra otteners facilmente sepa-

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    rando i trefoli dello spago e battend;li in mododa appiattirl1. Se si lasciassero le esrremtta ditali spaghi arrotondate, queste lasc.erebbern unabrutta impronta sui fogli ji sguar dia,

    FISSAGGIO DELLE ESTREMITA'DELLE SGUARDIE

    Le estrernita dei nastri (I dE'gli spaghi, dopoehe essi sono stati sfi laeciaci, saranno incoljatrusando colla da falegname appJicata alle sguar-die. La figura ci indica questo sempli ce sistema.Occorre quiridi ritag liar o una striscia rli cartaspessa, lunga quanta ii dorso, questa st~i~cia rlicarta andra ineollata sul dorso, per coprire lecuciturs e Ie estr emita clei nastri e dello spago,Per ineollare tale str iscia si usera seinpre collada falegnarne.

    RAFFILATURALa raffilatura del .ibro e necessaria, prrma

    di procedere alla rflegatur a, per ehrrrinarn tuttequelle sporgenze 0 marsnni, per non Iasciare allato del libro ir regoj ar.ta 0 sbavature e perimpedire ehe un foglio venga a sporgere piudegli altri.

    Per la raffilatura occorre una tagliatrtce, rnasiccome questa non sara alia portat di ogni di-lettante, consi gli amo di r.volgersi ad una qua--siasi cartoler.a ehe con minima spes a vc 10 raf-filera a regola d'arte.

    COPERTINECon del cartoncino di 2 mm. circa di spes-

    sore, che potremo acquistare in una qualsiasicartoleria, preparererno Ie copertine.

    Tale cartoncino dovra essere leggermente su-periore di 1 em. per ogni Jato del libro. Tale-cartoncmo sara ineollato sullo sguardie e non

    '\

    Fig. 9. - Ecco Ie volute che il filo deve fare pra-ticando la catenella agli estremi del dorso.

    Fig. 10.. Nel libro di sinistra la catenella estata beneffettuata; in quello di destra invecesi e tirato tiJoPPoi da questo trae origine larigonfiatura centrale del dorso.

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    Fig 19. Per ricoprire la copertina si usa normal mente carta da ritagliare nella forma quivisibile. - Fig. 20 .. I lembi che dai tre lati sorgeranno si ripiegheranno come i precedentiverso I'interno della copertina. - Fig. 21 .. Tutta la parte interna della copertina si spalmeradi colla. - Fig. 22 .. Alia copertina spalmata di colla si attacchera una facciata del fogliodi'cui alia fig 11.

    Fig. 19

    Fig. 20

    dovra, come del resto ben visibile in Iigur a,appoggrars all'~strmita del dorso, rna bensi es-sere distanie da questo % em. Le sguardie sa-r anno poi tagliate internamente, come vedesi infigura.

    PREPARAZIONE DEL DORSOSi prenda un cartoncino della stessa Iarghez-za e lunghezza del dorso e un foglio di pega-moide 0 finta pelle, che dovra servire per copri-dorso. II cartoncino dovra essere incollato concolla da falegname alla finta pelle. II tutto sarapoi incollato sul dorso del libro: in questc modoavremo ottenuto un libro solidamente rilegato.Siccomeil copridorso, 10 avremo tagliato di lun-,ghezza maggiore del libro, 10 inseriremo entro'il libro, come visibile in figura. Ecco COS! spie- igate ache cos a serviva quel taglio aile sguardie 'da noi precedentemente effettuato. Occorre sem-pre, usando finta pelle per la eopertura del dorso,usarne della medesima per ricoprire gli angoli.

    Fig. 21

    Fig. 22

    RINFORZO ANGOLII quattro ango li della copertina. sono quelli

    ehe piu sono esposti al Iogorio; vengono perch')rinforzati con un pezzo di finta pelle simile a(continua a pag. 212)

    Fig. 11. Sfilacciati gli estremi degli spaghi,si applichera iI copridorso a nascondere 10 sehe-letro della rilegatura con piu piacevole aspetto.

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    -oisionneuse pratieaUN piccolo schermo che diala possibi lita di vedereproiettate le negative dellepellicole riesce molto utile alfotografo che, avendo modo divedere le immagini ingran-dite delle sue fotografie, puomeglio individuarne i difettie procedere agli eventuali ri-tocchi.

    Voi potrete costruire senzadifficolta questa visionneuseche, pur essendo di formatomolto ridotto, perrnettera tut-tavia di vision are pellicole diqualsiasi formato; e allo scopodovrete realizzare due partiben distinte consistenti, unanella camera di luce, l'altranella camera di messa a fuoco.

    Per la prima parte, occor-

    re preparare una cassetta dal-la forma e dalle dimensioniindicate nella figura. Entro ta-le cassetta trovera posto unalampadina smerigliata 0 colorlatte da 25-30 watt, e unospecchietto che si otterra fa-cilmente da un rettangolo elialluminio lucidato 0 di ottoriccromato.

    Lo specchio, foggiato '''g-germente concavo, concentre-ra i raggi luminosi sulla fine-stra, aperta nella parte supe-riore di tale cassetta. Nella iLnestra e necessario collccareun vetro smerigliato che ren-del' a poi 10 schermo unifor-mente illuminato.

    Occorre inoltre un inter-ruttore mediante il quale co-mandare la lampada; l'im-pian to elettrico e molto sem-plice ed eben visibile anchenel disegno.

    L'interno della scatola an-dra verniciato in nero in mo-do da non avere riflessi che

    510

    disperdano la proiezione dellapellicola.

    Per poter vision are ognitipo di negativa, da quelle di9 cm. a quelle di 36 mm., sa-gomeremo la finestra con Iedimensioni elella negativa pi ugrande, costruendo per le al-tre pili piccole, dei telaini dicartone che, applicati alla fi-nestra, chiudano la p?rte e lifinestr a eccedentc.

    Ai due lati esterni dellacassetta si applicheranno duesquadrette a cui fissare i rulli;da un lato si inseriranno lesquadrette ad una distanzatale da potervi fissare i rulligrandi, dall'altro lato le squa-drette andranno collocate piuvicine fra 1010 in modo dapeter tenere ferme le bobineeli misura pili piccola. In que-sto modo potremo svolgerequalsiasi tipo di pellicola fis-sando comodamente il rulloin uno 0 nell'altro Iato,

    Non si dimentichi poi difissare, sul piano della cas-setta, due rullini, (A) neces-per far scorrere meglio lapellicola ed impedire che sirovini strisciando sul legno.

    Le misure di tale casset-ta, incluse nel disegno, sonopuramente indicative e per-tanto potranno essere variatea seconda delle proporzioniche si vorranno dare alloschermo; quindi prima di in-traprendere la costruzione sa-ra bene procurarsi le lenti edin base alle 1010 caratteristi-che, dopo varie prove. si po-tranno stabilire Ie misure a-datte.

    Costruita la camera di lu-ce, prepareremo ora la cameradi messa a fuoco.

    Per questa seconda parteoccorre procurarsi un vecchioobiettivo di macchina fotogr a.,

    c .

    . .

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    fica non import a di quale tipo.L' obiettivo dovra essere

    posto ad una certa distanzadalla finestra porta-pellicola.

    La sola 1ente dell'obiettivonon e sufficiente a mettere afuoco l'immagine ad una di-stanza abbastanza vicina percui occorre una seconda 1ente. correttrice che, applicata so-pra l'obiettivo, far a si che 1adistanza fra quest'ultimo e 10schermo venga molto ridotta;e questa e un fattore moltoimportante per chi desideraotten ere un comp1esso di pic-cole dimensioni. Comunque,colora che non volessero ap-plicare 1a seconda, troveran-no i1 fuoco della lampadamolto pili distants da questae saranno costretti a costruireuna cassetta molto pili grande.

    Lenti correttrici si posso-no acquistare presso qualsiasifotografo, rna per quel sensadi economia che cerchiamo ditener presente in ogni nos.tro

    Y E T R O S ME B I G L l A T Q

    consiglio, diciamo sub ito chesi puo utilizzare, allo scopo,anche una lente biconvessa

    S ( lL J D R E n A 0 1 S QS T~ !IO

    (quelle per miopi) ilcui prez-zo '2 molto modesto. Non cie possibile indicare ilnumero

    delle diottrie che tale len tedeve avere, perche il suo va-lore dipende dal tipo di obiet ,tivo usato e dalle dimensioniche 10 schermo vogliamo as-suma. Si potranno provare co-munque lenti da 2 a 3 diottr.iee mantenere poi quella chepili risponda allo scopo.

    Per stabilire la distanzache deve intercorrere traobiettivo e pellicola, si accen-dera Ia 1ampadina e si col-lochera uno spezzone di pel-lico1a nella finestra, spostandoil vetro smerigliato 0 latteche funge da schermo e 1'0-biettivo, e cercheremo la di-stanza che ci offre l'immaginepili chiara. Trovata questa di-stanza, si prenderanno le va ,rie misure e, giovandosi an-che di quelle da no; suggeri-te, si costruira Ia cassetta del-la mess a a fuoco i1 cui in-terno andra poi verniciato innero.(continua alla pag. seguente)

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    FIORI DI"20g,.adi sotto zero

    PRIMAVERANoi tutti sappiamo quanta

    .gaio e allegro sia un ramo-scello fiorito posta in un belvasa sul tavolo del salotto 6aulla consolle di una credenzain sala da ipranzo..Ma purtroppo nell'inverno,questa desiderio non puo es-.sere soddisfatto e noi siamocostretti ad abbellire Ja no-.stra casa con fiori invernali.che per quanta belli e pre-tenziosi non hanno certo lafragranza e la gaiezza dei fio-ri primaverili. Per dare allavostra casa un tono di pri-mavera anche in pieno inver-no, vi proponiamo questn me,todo che vi permettera di ot-tenere una vera fioritura an-che in gennaio.

    Ecco il mezzo per far fio-rire un ramoscello di pesco,mandorlo, susino, prunalbo,ecc., cioe di tutti quegli al-beri fruttiferi che hanno laparticolarita di dare i fioriprima delle foglie.

    Durante una passeggiata incampagna si raccolga uno diquesti rami, scegliendolo fraquelli piu prosperosi e ric-chi di ramoscelli. Si osserve-ra che esso porta numerosepiccole rigonfiature special-mente in cima: sono i futuri

    fiori. Con un coltello si scor-teccia la base del ramo per6 0 7 cm. e la si introducein un recipiente pieno diacqua tiepida. Tale scortec-ciatura non ha . altro scopoche di facilitare l'assorbimen-to dell'acqua. Si pone poi ilrecipiente sopra un armadioo comunque in pcsizione ele-vata, in modo che possa go-dere la maggior parte del ca-lore prodotto dalla stufa. Do-po una quindicina di giorni ilramo sara giunto a perfettafioritura e allora si potra spo-

    stare pure nel salotto.Otterremo cosi un effetto

    sorprendente e oltremodo pia-cevole, che ci rendera orgo-gliosi della nostra opera e fa-ra stupire i nostri amici.

    V I S I O H M E U S E P R A I I C A (continuaz. dalla pag, pr ecedente)Nel particolare raffiguran-

    te l'interno della cassetta dimessa a fuoco si notera unrullo applicato anche a que-sta, della stessa specie diquelli applicati alla cassettadi luce. Infatti anche in que-sto secondo pezzo della vi-sionn~use vanno applicati duerullini (B) can le funzioni ditener ben ferma e aderentealla finestra Ia pellicola, men-tre la si srotola.

    Questa seconda serie dirulli dovra venirsi a trovaresullo stesso piano dei primi 0poco piu sollevati in modo

    che la pellicola venga a tro-varsi ben tesa e abba stanzavicina al vetro smerigliato po-sto sulla finestra della came-ra di luce.

    Finita questa seconda par-.te non rimane che applicarlasulla prima ed avremo cosiottenuto una magnifica vision-neuse che svelera senza fa110ogni eventuale manchevolezzadelle nostre fotografie nellastesso modo che far a mag-giormente apprezzare i trattiartistici delle nostre ripresefotografiche.

    COBE BILEGJlBE I LIBBI (continuaz. dalla pag. 509)quella usata per ricoprire il dorso, Se ne taglie-ranno cosi quattro striscie, che saranno incol-late negli spigoli in modo da formare aIle estre-rnita quattro triangolt isosceli.

    COPERTINATURA

    scoperte Ie punte. La carta sul cartoncino vieneincollata con colla di farina.POSA DELLE SGUARDIEPER LA RIFINITURA

    Siccome l' interno della copertina sarebbe po-co presentabile, st usa incolLare nell'interno,sia all' inizio del libro che alla fine, delle sguar-die, cioe un foglio di carta colorata 0 bianca.La rilegatura e praticamente finita; Iasciamoalla fantasia e alla bravura del rilegatore quellerifiniture e quegll abbellimenti che pur conte-rendo al libro una certa eleganza, non sono peraltro necessari.Lasciamo ancora ad ogni lettore che vorra ci-mentarsi in questa operazione, la soddisfazionedi vedersi fra le mani l'opera diligentementecompiuta.

    Incollati il dorso e gli angoli, avremo ottenutoun libro rilegato, ma l'aspetto esterno del car-tone e poco gradevole ed estetico. Occorre quin-di rivestirli di una copertina di carta marmoriz-zata, 0 di finta pelle. Normalmente si usa lacarta, perche meno costosa, e perche data lavarteta dei colori e molto piu facile ottenerecopertine di un certo effetto.

    La carta per ricoprire la copertina dovra es-sere tagliata come indicata in figura, in modocioe che rovesciata all'interno, questa lasctera512

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    BicevitoreHI~IREFLEXChi ha costruito con successo

    la sua prima radio a galena 0a diodo dl gerrnanio, dopa uncerto periodo, non si accontentapiu di ricevere unicameme lastazione locale e corniricia alloraad Interessarsi ai primi cir cui tia una val vola sola chc gli per-mettano, oItre che di captare al-tre stazioni, di ascoltare in al-topar lante la stazione locale.

    Di schemi ad una valvula neesistono un'Inrmita, rna iI di-lettante e sempre' alla ricercadi un cir cuito che, oltre a dar-gli il massirno rendimento, glipermetta di utilizzare materialeche gia possiede in modo dadimlmrire l'immancabile spes adella realizzazione.IIricevitore MINIHEFLEX e

    dai

    [)G

    II segnale Alta Frequenza,captato dall'antenna, viene sin-tonizzato sulla frequenza desLderata per mezzo della bobinaLI e del variabile CVI; questosegnale viene prelevato dal con-densatoro C2 che 10 applica sul-la griglia della vavola 1T4, sul.,la placca della Quale 10 ritro-viamo amplificato.Il condensatore C4 poi, col-legato a questa placca, preleva.l'alta frequenza amplificata per'inviar la al diodo di germanio-DG. Ottenuta la rivelazione per-mezzo del diode di germanic, ilsegnale di Bassa Frequenza vie-ne di nuovo immesso, attraverso-un filtro di resistenze HI e' H2,.

    CUHIAsulla griglia della IT4 che agi-r - - - - - - . . . . . see, in questa secondo tempo,come amplificatore di Bassa Fre-

    offrire al dilettante un piccoloricevitore molto sensibile e fa-cilmente realizzablle in modoche chiunque, a costruzione fi-nita, colga un sicuro successo.

    Come ognuno puo constatare,non abbiamo incluso un alimen-tatore in alternata e abbiamoinvece disposto l'alimentazione acorrente c