sistema pratico 1954_07

Upload: elin373

Post on 07-Apr-2018

231 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    1/52

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    2/52

    Portiamo al campeggio anchell rase io elettrico . 299

    Una gabb.ia rob usia 30 IRicevii ore in a ltern ala a due

    valvula 302U !\ es I ra tio re, 305Un' arnia 3013Che co sa ri vela la candela del

    In questanumero

    pag.Per anuars allestero 289Vedremo in ,,3 D anehe Intelevlsfune 290

    29229,1

    motoreM19lioriamo il nosn-o scooler 31 I)

    o ifetli di rittesstuueVigi.lie contrnvvenaloulUII im planto dl citutoni 296Corne custruire delle eatamlte 297

    Fologral le suhacq ueeU n indicatore di livello

    pag.

    30B

    !lal.U 1 1 1 1 tenda da eampeggio 3.16Galatai a tulli I costi 318Moscarlno volante 320Per il radlortpara lore U nnrovavatvo!e 322

    Perf clio niam 0 Ia nos Ira artefotograflca 326Televisione: Consigli pratlcl . 327I nstallare un campanello alet-trico? ma e semptlclsstme ! 328

    L' ABC della radio. 329:112 Incu hatrtce eletl r lea315 Oonsulenza

    331332

    I.TE.MA PRATICO WII ta variela d~gli argomentt, '0" te SlIe tnteressomi appiicazton}, COi l iS/lO/ progett! appiicati.11 < I , og"'i ramo. e I'uniea rivist a ltaliaru: in gratia di accontentare tutt! Ilellori, rial II"plitt a! provetti spertmeutatari,dai tittettont! ai uroiesstontstt. E ill 1'eeil

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    3/52

    IANN 0 I I - N . 7lUGLIO 1954ABBONAMENTI: 12 Numed L. 1000 - 6 Numeri L.6ooESTERO: 12 Numeri L. 1400 - 6 Numeri L. 800Versare I'Imporro sui Couto Corrente Posrale 8-229~4intestato a Montuschi G. II modulo fliene rillUcWogratis da ogni Ufficio Postale. L'abbonamento pUG de-correre da qualunque numero, anche dai primi due at-

    Per and areAlcuni dei nostri Iettori ci hanno chiesto

    quali siano idocumenti necessari pel ottenereil passaporto. Visto che questa f; il periododella villeggiatura 'e che molti penseranno diprendersi qualche giorno P

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    4/52

    V E D R E M O I N " 3 D "

    La terza dimensione sta entusiasmando,e tal volta anehe ossessionando, il grosso pub-blieo frequentatore delle sale einematografi-che. Vi e perc un altro pubblico, oer il mo-mento menu numeroso, ehe interessandosiaIle immagini tridimensionali vedrebbe vo-lentieri una tale innovazione applieata aneheana TV trovando cosi generalizzato quel fe-nomeno che ora e retaggio del solo cinema.La terza dimensione come e noto consi-ste nell'idea della profondita che 10 spetta-tore deve avere assistendo alla proiezione:l'idea di spessore cioe, che se non e ecces-si vamente difficile otten ere nelle riprese ci-nematografiche, presenta molte difficoltaquando viene applicata alla televisione,

    Si I ' avuto comunque notizia che, nono-stante Ie diff'icolta che il tentativo presenta-va, in America e stato realizzato un dispo-sitivo mediante il quale e possibile av=re,can un particolare sistema di ripresa teievi-siva, la visione stereoscopica delle immagini,

    290

    a n c h e l a l e l e v is i o n ePel ottenere la caratteristica visione spa-

    ziale dellirnmagine, '2 necessaria la fusione:Ii due immagini delio stesso Gi~getto)rrprerecon diver-sa prospettiva.

    Questo si rende necessario per un sempli-ce fatto; l'uomo, guardando un oggetto netrae I'idea della protondita perche 10 vededa due punti diversi, e precisamente congli ocelli, fra la posizione dei quali intercor-re una certa distanza.

    In pratica nella TV in 3 dimensioni que-sto si ottiene usando due macchine da presadistanziats e fatte funzionare alterriativamen-te per mezzo di un commutatore elettronico.

    Cioe l'immagine viene prima esploratadalla macchina posta a sinistra poi da quelladi destra: e ovvio che mentre funziona lamacchina di sinistra quella di destra rimanebloccata, per mettersi in funzione quando siblccca quella di sinistra; questo si ripetecon un ciclo rapidissimo e ne risulta che,attraverso I'antenna, viene irradiata nell'e-

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    5/52

    tere alternativamente l'immagine di sinistrae quell a di destra.

    In altre parole, le macchine da presa cosiabbinate riprendono le immagini alIo stessomodo che potrebbe fare l'uomo guardanuoalternativamente can I'occhio sinistro e canquello destro 10 stesso oggetto.

    Ora per etten ere sullo schermo del tele-visor e la fusione delle due immagini dellastesso oggetto can diversa prospettiva e ne-cessaria che l'immagine esplorata dalla mac-china da presa di sinistra sia percepita sol-tanto dall'occhio sinistro e quella ripresa conla macchina posta a destra sia visto soltantodalf'occhio destro e non viceversa.

    Questo siottiene installando davanti a110schermo del televisore uno speciale visoremeccanico che consente, posta davanti agliocchi, di vedere con un solo occhio per vol-ta e cioe: quando appare sullo schermo deltelevisore l'immagine ripresa con la macchi-na posta a sinistra questa viene percepita dalsolo occhio sinistro ed altrettanto dicasi perl'immagine Iipresa con la macchina posta adestra. S'intende che questo complesso deveessere sincronizzato con la stazione in casocontrario si corre il rischio di vedere canl'occhio destro l'immagine che invece dovreb-be percepire l'ocehio sinistro e c i a creereb-be un guazzabuglio di ombre indistinte cheIungi dal farci apprezzare le qualita dellaterza dimensione ci farebbero rimpiangere ilvecchio sistema della teletrasmis31011 normale.Il compJesso meccanico e compos to da untubo provvisto di due fessure, una per oc-chio, nell'interno del quale, azionato da unmotorino elettrico sincrono, ruota ad una ve-locita prestabilita un tamburo che nel suomovimento chiude ed apre alternativamenteTuna e l'altra fessura da accostarsi agli occhi.

    Il sistema pur essen do molto ingegnosoha tuttavia ilpiccolo neo di limitare la vi-sione a due sole persone.

    E' gia aIlo studio pero un nuovo sistemadi teletrasmissione tridimensionale adottandoil quale c'e speranza di poter assistere peril futuro aIle trasmissioni televisive col so-lo ausilio degli occhiali Pola raid che tantocomunemente usiamo ora assistendo alla pro-iezione di una pellicola ripresa col sistemadelle 3D.

    Certo questa innovazione, come gia la te-levisione stessa, non garba eccessivamenteai proprietari di sale di proiezione cinema-tografica rna siamo certi che dalI'altra partemolti troveranno como do e piacevole sdraiar-si comodamente nel proprio salotto ed assi-stere alla proiezione che di lontano giungefin nellintlmita della lora casa.

    Fig. II dispositivo per la visione tridfmensionale di fronte all'apparecchio. E' vlsibile unafessura aperta mentre I'altra rimane chiusa

    Fig. 2 . Accostando la nostra poltrona al dis po-sitivo, la cui altezza e regolabile, si pot ..ll oomoda-mente assjstena alia trasmissione.

    fig. 3 Oelle due figure che effettivamentegiungono sullo schermo del televisore sl veda Inbasso la rlsuttante ottica che presenta II caratte-rlstlco fenomeno del!'immagine che sembra usciredallo schermo.

    291

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    6/52

    A CCADE spesso che, appenaInstallato un apparecchio tele-visivo, appaiono contemporanea-mente sullo schermo, due 0 piuimmagini.

    Questo fatto che mette in ap-prensione qualche utente e do-vuto soltanto ad un comune di-fetto di riflessione, facilmen te e-liminabile anche da un profanodi radiotecniea. E' indispensaotlepero conoscere coma si produ,cano queste riflessioni, conoscerecioe Ia lora origine in modo dapoter dlstinguere tali difetti edeliminarli rendendo cosi J'irnma-

    Fig. I. - Quando I'antenna del1elevisore eben direzionata, enon sono presenti difetti di r i-flessione, I'immagine appare ben

    distinta.

    Fig:" 2. - E' q"JstO i'effettotipico che si riproduce sulloschermo quando e presente un

    difetto di riflessione.

    292

    TLEVISIONE

    D i f e f f i d i r i f l e s s i o n egirie perfettamente distint a.

    Le onde ultracorte, usate intelevisione, si propagano nellaspazio in linea retta, hanno mol-te propr ieta simili a quelle delraggi luminosi e la Ion sorni-glianza diventa sempre mag-giore man mano che si elevala frequenza di tali onde (cana-li 3, 4, 5). Naturalmente talecaratteristica limita molto laportata di una staziona televisivala Quale esplica la sua runztone. in un raggio limitato all'ortz-zonte ottico dell'antenna di tra-smissione. Questa la ragione percui si cerca sempre installare Iastazione di televisiona nel pun-to piu alto della zona onde ser-vire ilmaggior numero possibrledi utenti. Pero, per 1 :1 100 affi-nita ai raggi Iuminosi, anche leonde TV danno origine a deifenomeni simili a quelli che siriscontrano in ott.ca, cosi se laonda diretta TV mcontr.a nellasua traettoria un ostacolo di unacerta dimensione (montagne, tor-ri, gazometri, chiese ecc.) da ori-gine, a seconda della natura del-I'ostacolo, a dei fenomeni diiriflessione 0 di ri~razione del-I'o.nda.

    E' anche vero pero che que-ste propr ieta, in ccrti casi, so noutili; grazie ad esse infatti epossibile la ricezione anche in

    luoghi che, per la lora posi zione,rimarrebbero nascoste aU'an-tenna televisi va e che in altromodo non riuscirebbero a capta-re le onde dell'emittente.

    Non e pero nostra intenzionesoffermarci sui casi nei qualiquesta riflessione puo essere u-tile rna piuttosto su quelli incui, per ottenere una buona ri-cezione televisiva, e necessarioeliminare gli effetti di questo fe-nomeno. Effetti, meglio cono-sciuti col nome di ImmaginiFantasma 0, pili propriamente,come Difetti di Riflessione, vedifig. 2 e 6, che si manifestano nelricevitore come uno sdoppia-men to dell' immagine teletra-smessa,

    Tali fenomeni si manifestanogeneralmente quando I'antenna,oltre l'onda diretta, capta con-temporaneamente una 0 pili onderiflesse le quali percor rendo unatraettoria piu Iunga dell'ondapr incipale, vengono captate dalricevitore con un leggerissimoritardo che appun to provoca 10sdoppiarnento,Facciarno un esempio: si abbia

    in A, (fig. 5), l'antenna di unastazione emittente TV; in B laantenna dell'apparecchio rice-vente, e in C un ostacolo ri-flettente, come potrebbe essereun gasometro, una montagnaecc.; le distanze che separano i

    i"ig. 3. - Un' onda diretta pue dare orrqme quando incontra un' osta-colo ad onde rlflesse 0 rifratte. Entrambe possono provocare sulloschermo uno sdoppiamento dell'lmmagine.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    7/52

    tre punti stano: A-B km. 5; A-Ckm. 4; B-C km. 2.

    L'antenna deU'emittente, ir-radiando le on de in tutte le di-rezioni, ecciter a con onde dirette,sia l'antenna si tuata in A, chei gasometro posta in C. Le pa-reti metalliche del gasometro (sitenga presente che non solo Iepareti metalliche possono riflet-tere tali onde ma anche qualsia-

    gine a seconde .m magin: benvisibi l i.E' sufficiente che ,U sf'asamen.,l:.ia superiorr ad l mi lior.esimo

    '1' secondo per chr- 10 immagir. ir if lesse appaiano net t(-drlent~ dr-staccate dal l'Imm aame pr-incipa-k, danneggiando "1 vi sibi h ta deir-rogrammi.

    Volendo perc e possrbi!c Se-r-er-e, m isur andc sul io schermo

    Fig. '4. - L' o nda rifll3ssa compie sempre un tragitto maggiore rispet-to a quella diretta, perciil giunge sempre sullo schermo del televisorecon lin leggero r itardo , provocando 10 sdoppiamento dell'immagine.si altro corpo di una certa mole)colpite dal segnale, 10 riflettonoe questa viene cosi nuovamenteirradato per riflessione come dauna vera e propria stazione e-mittente Avviene COS! che sullaantenna ricevente, situata in B,oltre al segnale diretto (A-Bkm. 5), gi unga anche un segnaleriflesso (A-C + C-B km. 6).Quest'ultimo segnale, percorren-do un tragitto piu Iungo del pri-mo di 1 km., sara dunque in ri-tardo sull'onda diretta.

    Avviene sempre che i ~e~naliriflessi, per iI tragrtto maggioreche devono per cor rer e, appaio ..no meno mar cati sullo schermodel televisore e solo quando que-sti vengono riflessi da cstacoli diuna certa mole possuno dan' ali-

    1

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    8/52

    VIGILIe CONTRA VVENZIONINotificc di contravvenzioneI signor Tal dei Tali, di ecc. ecc., e invi-tato a presentarsi all'Ufficio di Polizia Mu-

    nicipa1e, entro dieci giorrii dalla prese.nte noti-fica, essendo incorso in contravvenzione, percc. ecc. ecc.

    Non presentandosi, 0 non inviando carte-lina vaglia di lire 600 all'Ufficio intestato,ENTRO IL TERMINE SOPRA INDICATO,ilverbale verra trasmesso senza altro avvisoalla locale Pretura per il relativo pro cedi-mento.

    E' questa una delle non molto gradite mis-sive che i vigili urbani, amana inviarci inma~iera abbastanza frequente quando abbia-mo la fortuna di possedere un mezzo moho:rizzato.

    A questa punta il lettore, si chiedera stu-pito, dove l'articolista vcglia giungere, ~antole sernbrera strano l'argomento che stiamotrattando. Ebbene si, vogliamo trattare ilproblema delle contravvenzioni, che attual-mente si e reso tanto scottante. Se da unaparte, abbiamo un certo numero di automo-bills'U sccinejderati che, amana in una qual-

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    9/52

    Pretura, poiche in questa modo perde l'en-trata datagli dalle contravvenzioni,

    A titolo di esempio vogliamo fat vi pre-sente che delle contravvenzioni di 1100 lireson state ridotte, dopo il processo a lire 300mentre altre di 10.000 lire a sole 800.

    Gli unici casi in cui esiste infrazione alregolamento Comunale, si ha quando non sirispettano i divieti di sosta, i sensi unici equelli giratori sulle piazze, i segnali sema-forici e il divieto delle segnalazioni acustiche.In quest'ultimo caso, si deve ricordare e farlopresente agli agenti, che esso non riguarda icasi di necessita previsti dall'articolo 30 dellastesso Codice per i quali l'articolo stesso im-pone I'obbligo di usare i segnali regola-mentari.

    Concludendo, se nella sede della PoliziaMunicipale non avrete soddisfazione, cioe unariduzione della contravvenzione entro limitiragionevoli, lasciate che il verbale venga

    inoltrato in Pretura, dove nella peggiore delleipotesi, sarete condannato a pagare ilminimadell'ammenda, cioe esattamente quello che sisarebbe pagato sul posto, pili le spese, che,come abbiamo gia detto non essendoci biso-gno di avvocato, sono insignificanti.Comunque i casi in cui non ci si potra dimo-

    strare refrattari al pagamento di una multasono enumerati negli articoli 110 e 111 delCodice stradale dando una breve scorsa aiquali sarete edotti circa i diritti da accam-pare in casi del genere e dei limiti oltre iquali non esistono attenuanti all'infrazione.

    Questo sia detto anche perche non vor-remmo essere fraintesi e non vorremmo chedopo la lettura di questa trafile1:to molto allabuona si fosse indotti a credere che ogni,multa sia un arbitrio e che pertanto ci sipossa far beffe dei vigili ilche sarebbe sem-plicemente madornale.

    Questo serva dunque per non farci pren-dere per ilnasa.

    Televisione: Difetti di riflessionepropagazione delle onde elettro-magnetiche, in chilometri, perun microsecondo.

    Conosciuta la differenza dipercorso fra le due onde, si po-tra facilmente, giovandosi delladifferenza nota, trovare l'osta-colo che genera la riflessione eche certamente non e molto lon ,tano dalla nostra abitazione. Sco-perto l'ostacolo, per eliminarnegli effetti spiacevoli occorreraruotare convenientemente l'an-tenna fino a trovare il punta dimigli ore ricezione. A questoscopo sara bene ram mentare chei risultati migliori si avrannoquando il riflettore dell' antenna

    Tutti i nostri progetti.siano essi di radio - loto- meccanica - televisioneecc. eee, vengono. primadi essere pubblicati. spe-rimentati nei nostri labo-ratori specializzati nelramo.lntanto a diflerenzadi altre riviste tutto ileon-tenuto e di esito sicuro.

    (vedere a pag. 26 del numero diottobre 1953 e di febbraio 1954)sara posto in direzione dell' ondariflessa. Infatti la funzione delriflettore sull'antenna e quellaappunto di eliminare le ondeche possono giungere all'anten-na dalla parte posteriore. Si ri-media tal volta all'inconvenienteanche variando l'altezza dell'an-tenna; non sempre infatti, aduna rilevante altezza da terracorrisponde una buona ricezione;e possibile tal volta avere risul-tati mtgliort con un'antenna in-stallata a pochi metri dal tettodi quanta si avrebbe dallo stessotipo di antenna installata a 10-15 metri. In qualche caso par-ticolare si puo anche rendere ne-cessaria la sostituzione dell' an-tenna esistente con un'altra apiu elementi e quindi piu di-rettiva.Da quanta si e detto credia-

    mo sia ben chiaro che questepiccole modifiche puo farle chiunque senza dover ricorrereall'aiuto del tecnico,

    Simili fenomeni di riflessionesi possono verificare anchequando fra antenna e linea d'a-limentazione 0 tra linea d'ali-

    (Continuazione dalla pag 292)

    mentazione e ricevitore esiste undisadattamento d'impedenza. In.,stallando per esempio, in una li-nea di alimentazione da 300 ohm,un'antenna costruita per una li-nea d'alimentazione da 75 ohm, siavranno riflessioni ben visibili.

    Questo difetto appare perosolamente quando esistono disa-dattamenti seri in una linea d'a-limentazione molto lunga,

    In un prossirno ar ticolo trat-teremo, in modo piu esaurientedel sistema. da adottare per eli-minare i difetti di riflessione do-vuti appunto al disadattamentod'impedenza fra la linea d'ali-mentazione e I'antenna 0 il ri-cevitore.

    I N V E N T O R IBrevenote Ie vosue Idee alii.dondocen e U deposno ad U co l ,locamento In rune U mondo..c).lerrel .010 I.ap_ el lbreyeltad_e.

    INTERPATENT

    295

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    10/52

    U n im p ia n t o d i . d t o f o n i

    Per effettuare fra due locali distanti que-sto facilissimo e pur utile impianto di cito-foni basta trovare quattro capsule telefoni-che (2 auricolari. e 2 microfoni).

    La capsula microfonica e formata da uninvolucro di protezione entro il quale un ci-lindro di Ieltro con un fonda di carbone Ia-vorato a dischi concentrici in rilievo, contie-ne granuli di carbone che sono tenuti entroilcilindro di feltro da una membrana sempredi carbone. Il fonda di carbone del cilindrodi feltro e collegato con un piolino metalli-co uscente dal fondo della capsula e rappre-senta un terminale del microfono mentre lamembrana di carbone ne rappresenta 1'altronella capsula microfonica.

    In questa capsula Ia membrana di carbo-ne riceve Ie onde sonore dei vicini rumorie nella vibrazione, comprime e decomprimei granuli di carbone, queste vibrazioni si tra-mutano 0 3 1 passaggio di una tensione in va-riazioni elettriche.

    Gli auricolari ' sono formati anch'essi daun involucro di protezione entro il quale,bene isolate, si trova un magnete perrna-nente sulle cui espansioni polari e posata

    296

    una membrana d'acciaio la quale cambia levariazioni di corrente ricevute dalla capsulamicrofonica in vibrazioni acustiche. Non tro-vando due auricolari telefonici e possibileusare in loro vece una sola meta di una ca-mune cuffia.

    Quindi una volta procurate le capsule te-lefoniche (chi disponesse di un braccio tele-fonico potra usarlo senza modifica alcuna),due pulsanti da carnpanello, due suonerie acicalina 0 campanelli elettrici da 3 a 6 volte una pila da 4,5 volt, potete iniziare la co-struzione dei citofoni, procurandovi due sca-tole di legno 0 di materia isolante, dellaforma e della misura che vorrete.

    In ognuna di queste, si sistemeranno lacapsula microfonica, un pulsantino, che ser-ve per la chiamata, e un interruttore per a-prire e chiudere la conversazione.

    La sistemazione di questi componenti, sa-ra quella che il lettore riterra pili opportuna.

    L'interruttore verra chiuso all'inizio dellaconversazione e aperto, quando questa sara

    (Continua alla pag.29R)

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    11/52

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    12/52

    Fig. 2. - Schema pratico dell' alimentatore.

    1200 ohm 3 Watt, Ai capi di questa resistenzavanno collegati i condensatorr elettrolitici, epill precisamente quello da 40 mF, tra la re-sistenza e ilraddrizzatore, mentre quello da80 mF, va coIlegato dopo la resiscenza.

    Aumentando la potenza dell'alimentatore,si dovra aumentare anche la capacita di que-sto secondo condensatore, portandola a lfjOo pill mF. E' ovvio che tali condensatori sanaelettrolitici.IMPIEGO

    Nella, scelta Bel nlaterjah~, per la costeu-tione deUe calamite, ~ be.ll2 preferlre l'acdai.oal f~o. e. scartare a :priori, anche gJl acelatcontenenti niche! (Icrctno (:lci';iai in,Qssiga:bilij.

    Seelto quindi II pe2Z0 che dovl'a tlostittli:reIa calamita, tra gp acciai ad alto tenore dl

    carbonic, 10 porremo entro alla bobina ecci-tatrice, non senza aver prima inseritn la spinanella presa di corrente, e pigieremo ad inter-valli ilpuls ante, fino ache il pezzo da cala-mit are non abbia acquistato una sufficientepotenza.

    Nel caso si volesse calamitare una euffia,non sara indispensabile inserire le calamitedelle cuffie entro la bobina eccitatrice, rnasara sufficiente collegare la cuffia ai due mor-setti - e + dell'alimentatore. In questo mo-do, le bobine delle cuffie, funzionano da bo-bine eccitatrici; e pero bene non dimenticare,che anche in questa caso come in qualunquealtro, la magnetizzazione deve avvenire, pi-giando a brevi intervalli il pulsante di cuiprima abbiamo parlato.

    UN"IIIPItlN"TO 01 CJITOFON'I (Continuazione dalla ptu). 2[)6)ultimata, per impedire di scaricare Ie pile.Sui due terminali della capsula auricolare

    saranno saldate Ie estremita di un cordoncinoa due conduttori (fiessibile).

    Effettuato ilmontaggio, esterno si pro ceder aal collegamento elettrico interne avendo curadi applicare qualche morsettino a vite ondefacilitare tali collegarnenti.

    Non ha nessunissima importanza che i4 fiIidella linea di comunicazione fra gli apparecchiabbiano una piccoIissima sezione ed un even-tuale scarso isolamento.La pila e la suoneria saranno racehiuse nella

    298

    cassettina alla quale saranno praticati alcunifori, posteriormente, per udire meglio il ri-chiamo.

    Nell'eventualita che non trovaste le capsulemicrofoniche, e gli auricolari, oppure trovan-dole risultassero troppo care (si cerchi cornun-que nei negozi 0magazzini di materiale telefo-nico), potrete rivolgervi al Sig, Petruzzi Anto-nio Via Aporti Ferrante 4 Torino, che mette adisposizione del lettore capsule microfoniche edauricolari al prezzo di L. 600, fino ad esauri-mento del prodotto. ANTONIO PETRUZZI

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    13/52

    a n c h e i I r a s o lo e le ll r i c o

    Se quando si parte per un campeggioqualche rimpianto e in noi cia e quasi sem-pre dovuto al pensiero che nella casa che mo-mentaneamente abbandoniamo, lasciamo tuttequelle comodita che sono diventate parte in-tegrante del nostro modo di vivere. E' quindilogico che per risentire ilmeno possibile dellescomodita che da un lato il campeggio ofire,ognuno studia di portare con se tutto ilmi-nimo indispensabile, ridotto come si suoI direai minimi termini, per mancanza di spazio,

    Ma se la mancanza di spazio nel nostro zai-no, incide suI numero delle cose utili che vor-remmo portarci appresso, vi sono altre ra-gioni, come ad esempio la mancanza di ener-gia e1ettrica che ci impedisce di farei accom-pagnare in questo genere di sport, da unodegli oggetti che per la indiseussa praticita,e ormai divenuto indispensabile all'uorno mo-derno: il rasoio elettrico.

    Molti infatti 10 lasciano a casa perche pen-sana che soltanto la corrente dt linea possa

    299

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    14/52

    farlo funzionare, e che pertanto sarebbe inu-tile portarlo appresso. Ma diciamo subito cheirasoi elettrici, sono costruiti per funzionaresia a corrente alternata, che a corrente conti-nua. Ora acquistando due pile per ricevitoriportatili, da 67 volt e collegandole in serie siotterra una tensione di 134 volt che risul-tera piu che sufficiente per far funzionare inmodo normale qualsiasi rasoio.Non si pensi che tali pile si esauriscano

    in breve tempo, possiamo al contrario assi-curare che radendosi la barba tutti igiorni,si potra usufruire della carica per circa 4 05 mesi.Sara necessario naturalmente costruire u-

    na custodia e questa potra essere semplice-mente- costituita da una scatola che abbia ledimensioni interne di cm. 7x 13x3,5.

    Le pile, prima di essere collocate in serie,cioe ilsegno + di una unito al - dell'altracome risulta evidente nel disegno.Se si vorra ottenere un complesso vera-

    mente soddisfacente, si potra completare lascatola con uno specchlo magari fissato sulcoperchio, e con un gancio che fissato sul

    retro della stessa, perrnettera di poterlo at-taccare ad un chiodo 0 ad un albero.

    Fig. I. - Sia ben chiaro che Ie due pile da67 volt, van no collegate in serie, cioe II terminalepositivo di una con quello negativo dell' altra.

    F o r n i t u r e R a d i o e l e t t r i c h eCasella postale 29 - IMOLA (Bologna)

    Analizzatore portatilePRATICAL

    E' I'analizzatore indispensabile a tutti i radloamatorl. Con iI PRATICAL il radioteenico,il dilettante, lavora tranquillo e riesee a trovare in pochi min uti i guasti presentiin ogni appareechlo.

    II P RATI CAL possiede: 4 portate amperometriche: 0,2 - 10 - 10 - 50 rnA CC 6 portate voltometriche: 10 - 50 - 100 - 200 - 500 - 1000 volt CC e 6 a corrente alternata Ohmmetro da 0,5 ohm a 3 megaohm in due portate dimensioni mm. 160 x 100 x 65 - Slensibilitll 5000 ohm x volt Garanzia 12 mesi, purche I'eventuale avaria non risulti causata da manomissione 0 da

    errato impiego. ~ Prezzo l. 16.900 compreso imballo e spese postali.

    300

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    15/52

    Col modello di gabbia cheora vi vogliamo presentare, sipotra otten ere una costruzio-ne robusta, interamente inmetallo, con uno sportellpcongegnato in maniera da im-pedire, a differenza di quelli

    ta110 del diametro di mm. 15e del filo di ferz o dello spes-sore di mm.. ~ circa. I tubivanno tagliati secondo Ie mi-sure che potrete facilm=ntededurre dalle figuure, con unminimo sforzo di applicazione,

    comuni, ogni distrazione chepossa causare la fuga del vo-latile.Passiamo ora a descrivereil materiale occorrente e il

    modo di procedere nell'operache vogliamo eseguire, Comeal solito ci serviamo, per ren-dere piu chiaro 10 scritto, didisegni che vi preghiamo diosservare attentamente.

    Innanzi tutto vi diciamoche occorrono dei tubi di me-

    e che noi non stiamo qui aripetere per non offendr-rvinelle vostre capacita intellet-tuali. Vi direrno solamente,benche anche cia appaia benchiaro dal disegno, che alcunitubi (e recisamente i quattroche si trovano a meta altezzadella gabbia) vanno forati nonsolo da un lato, rna da partea parte, per lasciar passare ilfilo di ferro che deve esseremesso, come risulta dalla iJ-

    gura n. 2, in pezzi tutti interie Ieggermente curvati, danamassima altezza fino ana base.

    I tubi metalici vanno con-giunti mediante saldature, co-me appare anche dal disegno,Queste saldature si eseguonopulendo bene i'.ubi nei puntidi fissaggio e facendo U;;CJ distagno e di un comune salda-tore. Terminata I'operazionebisogna pulire ipunti snldatlper asportare eveatuali resi-dui di acido che si trarnute-rebbero in breve tempo inruggine.

    Nei tubi st sssl i fori chedevono lasciar pass 'Ire i fill diferro debbono esser e praticatiad una distanza di mm. 15circa per evitare che ilvola-tile prenda ilYolo.Nella figura '~ notiamo il

    particolare delb sportcllo. IItubo inferiore di esso d~"e a-vere ai lati due incisioni ]CJn-gitudinali attraverso le qualipassano i fili di ferro, in talmodo 10 sportello puc) scorre-re in senso vertic ale come unasaracinesca.

    A costruzione ultimata.non sara male verniciare tut-ta la gabbia con un bel colore.appariscente,

    301

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    16/52

    RICEVITORE

    Fig. I. Schema elettricoVALORI COMPONENTI E PREZZZO. - Resistenze RI 2 megaohm L. 35 - R2 1000 ohm L. 35R'S 1200 ohm 2 Watt L. 50 - R4 0,5 nHllJaohllll l. 35 - Condensatori CI 10.000 pf. l. 40 -02 J OD lIf. II mica L. 50 - C332 mM elettrollU co 350 volt lavoro L. 300 - C4 32 mF elettrolitico350 volt lavoro l. 300 - Co 2000 pf. L 40 - C6 10.000 pf. L. 40 - C7 10.000 pf. L. 40 - C825 nCF. elettrolltloo 25 '!Itt laVoro L. 100 - CVI-CV2 condensatori variabili a mica da 500 pf. ea-dauna l. 250, I m\ldeslmi condOlisatnri ad aria l. 600 cadauno - Z I impedenza di Bassa Frequenza12:00 ohm L. 500 ~ 11 hnpedllnu III Alta. fl'oqu80za L. 250 - SI interruttore semplice L. 250 -lP I laropadlna apia 6,3 volt L. 50 - Camtiiotens ione L. 100 - Altoparlante magnetico completo dit'rasformatore d'u~cJ1a L. 2000 - S bocoole da gil lena L. 20 - 2 zoccoli octal L. 110 - II bobina;avvclta su tUbo dl 2 em. d[ diamilltro con. fito !Iii 0,18 smaltato. Spire AB. 96 - BC 15 - CD 81 L. 180.(Per maggiori deJuoidazloDI consultllre a pag. 62 del N. 2 febbraio 54) - TI trasformatore alimentazione30 Watt priamrlo 11012{;14Q160220 volt aeeon darfo 6,3 volt L. 1100. (Per la costruzione consul-

    tare a pao. & 2 del N. 2 febbralo 54) - Valvola 6Sl7 0 6SN7 L. 1400 - 6X5 l.90;

    Indue valvolealternata

    aCOSTRUIRE un apparecchio radio con Ieproprie mani, specie se si e completa-mente digiuni di radiotecnica, potra semhra-X E ! ,Per alCilbiun'nnp.r.esa troppo ardna, quasifolJe; rna G hi seg'Uenda I e::ansigH e le istru-zioni da nsi esposti nel n. 2 ,del 1954 a pag..6 .2 dl;!Ila acstra I{.ivista, avra posto .mano B re-silltellZe e condensatcrl, sa'L-an'hnasto inve"~efeUcemente jmpI;eS.sionato ,Per 1a facilitil concui e possibile costruire un ricevitore a val-vole.

    Ma fatto il primo passo, se si e fatto mol-to, non si e fatto tutto, per questa consiglia-mo ai nostri costruttori di armarsi nuovamen-te di pinze e di un po' di buona vclonta perapportare al lora apparecchietto alcune modi-

    302

    fiche, tali da renderlo pili potente ed attoad offrire un buon ascolto anche in altopar-lante. Non crediate che occorra rimodernaretutto. No! Lo schema ed ilmateriale esisten-te nella prima reaJizzazione rirnarra inclusosenza particolari innovazioni. Occorre sol-tanto acquistare alcune resistenze, un'impe-denza di bassa frequenza da 1200 ohm, eduna valvola raddrizzatrice tipo 6X5 che ver-ra sostituita alla seconda sezione triodica del-la 6SL7 0 alla 6SN7 (perfettamente similinei collegamenti) , la quale nel nostro primoprogetto funzionava da raddrizzatrice. Questaseconda sezione, nel nuovo schema, viene u-tilizzata come amplificatrice di Bassa Fre-quenza il che permette di usare un altopar-

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    17/52

    lante, oppure di udire in cuffia stazioni cheprima era impossibile captare perche troppodeboli di segnale. Percio, in considerazionedei grandi vantaggi che offre questa secondoprogetto, consigliamo di abbandonare defi-nitivamente 10 schema apparso sul numerodel febbraio scorso e di adottare quest'ulti-mo che, oltre i pregi gia menzionati, riescemolto pili facile, e quindi perfettamente in-dicato per coloro che di radio non hannoeccessiva dimestichezza.

    Rispetto al primo schema cio che resta in-variato e la parte riguardante l'Alta Frequen-za e cioe la bob ina Ll, il condensatore fissoCl, i due variabili a mica CVl e CV2, ilcon-densatore a mica C2 e la resistenza Rl.

    Chi volesse costruire ex novo il suo ap-parecchio e bene consulti iln. 2 1954 a pag,62 di Sistema Pratico, ove trovera pili ampiedelucidazioni in merito per esempio a comesi collegano i condensatri elettrolitici C3 C4C8, come si costruisce la bobina Ll, e idatiper la costruzione del trasformatore Tl, nelcaso si avesse la possibilita di autocostruirlo.

    In ogni caso queste parti, per evitare in-successi, si possono rapidamente pro curarerichiedendole, gia pronte, alla Ditta Forni-ture Radioelettriche, Casella Postale 29 - 1-mala (Bo.).

    In particolare diremo che iltrasformatoresi potra avere inviando la cifra di L. 1100.Nello schema del n. 2 1952, non si dovrannoprendere in considerazione i valori dei con-densatori e delle resistenze, che per non es-ser disposti nel giusto ordine . si prestanotroppo facilmente ad interpretazioni errate.

    Costruita cosi tutta la parte Alta Fre-quenza ilpili e fatto, perche la costruzionedella seconda parte, e pili precisamente dellaBassa Frequenza, non present a a1cuna diffi-colta, Nel montaggio si raccomanda vivamen-te di non usare chassis di metallo, per-che toccandoli si riceverebbero forti scosse,si possono invece, molto opportunamente,us are telai di legno compensato oppure difaesite. Lo schema pratico sara di' validaaiuto, e se sottoposto ad uno studio diligentevi premunira contro ogni possibile errore. AI-I'atto della realizzazione si e fatto USO, perdisporre meglio i vari componenti, di piece-Ie linguette metalliche molto utili, anzi ne-cessarie, per collegare assieme i vari fili,(nel disegno Ie linguette si possono notare,due sotto Ie viti che fissano l'impedenza ZIed una nei collegamenti di C8, R2 ed R5).

    Nello schema pratico troveremo C6 nonindicato nella schema elettrico. Questo con-

    303

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    18/52

    densatore si inserira solamente se e presentenella ricezione un leggero ronzio.

    Ed ora che il ricevitore e stato realizza-to, come avviene il funzionamento? Sempli-cissimo!II trasformatore Tl fornisce l'alta tensio-ne, i 220 volt per I'anodica ed i6,3 volt peri filamenti delle valvoIe. La corrente a 220volt viene livellata dalla valvoIa raddrizza-trice 6X5, ed e resa continua dopo C4, R3 eC3. La tensione cosi fornita serve per ali-men tare Ia parte radio vera e propria, cioela vaIvoIa 6SN7 0 6SL7.

    La bobina Ll, unitamente aI variabile CVl,servono per sintonizzare la stazione, che vie-ne rivelata dalla prima sezione triodica della6SL7. II segnale di Bassa Frequenza, pre-sente sulla plaeca di questa prima sezione,at travers an do I'impedenza Jl (impedenza diAlta Frequenza), giunge sul condensatore C7che provvede ad applicarlo sulla griglia dellaseconda sezione triodica della 6SL7, per ve-nire nuovamente amplificato. L'impedenza Jlpresente nella placca della prima sezioni trio-dica, impedisce il passaggio dell' Alta Fre-quenza e fa in modo che questa passi, nuo-vamente regolata da CV2, attraverso alla bo-

    INCl- SARONNO

    F.lli SEREGNIV ia t a d u l i d e l l a L ib e r a z io n e , 2 4 .

    SA RO NN O (Varese)

    bina Ll per essere riamplificata (rigenera-zione). A sua volta l'impedenza di bass a fre-quenza ZI provvede a far pass are necessaria-mente iI segnale di Bassa Frequenza per C7.Amplificato cost ilsegnale della seconda sezio-ne triodica della 6SL7 si potra inserire nelledue boccole (nel disegno indicate con le parolealtoparlate 0 cuffia s) una cuffia da 1000 02000 ohm, oppure un altoparlante magneticodel diametro di 125 0 160 mm., completo ditrasformatore di uscita avente un'impedenzacomprSsa t J : a i 7.000-10.000 ohm. La .R4 pUG6SSEWe sQstituita COl1 un potenzi.ometro da 0,5rnegaohm che servira eosl come regolatote divolume. A questo PlIDto, aft'err.at9 la spina.potnerno i:nnestarla nella pre!>a di co;rrenteforse Ii;!.mane vi tremera dall'emozione. madnpo un attimo di appre1:lSione sentirete nellacuffia la voce captata dal vostro apparecchio,e sara la pili bella delle voci, perche fruttodella vostra fatica e della vostra intrapren-denza.

    Ed ora contenti? Se non 10 siete cornpleta-mente, se voIete rendere il vostro ricevitoreaneor pili complete e pili sensibile abbiatecura di usare variabili ad aria da 500 pF. inluogo dei soliti variabili a mica.

    COMPLESSO MECCANICO REGISTRATORE MOD. 52 AMVELOCITA' DEL NASTRODURATA REGISTRAZIDNE SU DOPPIA TRACCIAFREQUENZAVOLTAGGIO DEL MOTORECONSUMO DEL MOTORE .MISURE D'INGOMBRORITORNO RAPIDO

    9,5 cm/s60 min.

    60-4500 Hz125 V25 W

    32 x 25 x 13 em .

    304

    PREZZO L. 35.000

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    19/52

    Quando si deve effettuare la sostituzionedi una puleggia 0 di un cuscinetto, senza di-sporre degli attrezzi adatti, si deve per forzaricorrere ai servigi di un martello, il cui usonon e certo dei pili indicati. Difatti a lavoroultima to, ci accorgiamo spesso di aver rovi-nato almeno esteriormente la puleggia, 0 diaver messo fuori uso definitivamente il cu-scinetto.

    Se avrete l'avvertenza di costruire questaestrattore, potrete fare il lavoro in un tempomolto minore, senza rischiare di rovinare nes-sun pezzo.

    I disegni che corredano il presente articolo,illustrano abbastanza eloquentemente, i com-ponenti e il funzionamento dell'estrattore inquestione.

    Abbiamo creduto opportuno mettere soloalcune misure, perche logicamente Ie sue di-mensioni, saranno in relazione alla puleggia, 0al cuscinetto che con maggiore frequenza, sidovra sostituire.

    Nella costruzione dell'estrattore, e consi-gliabile partire dal particolare 1 ricavandoloda un parallelepipedo di acciaio, nel centrodel quale si pratichera un foro filettato di14 MB. Verso Ie estremita della stesso, siprodurranno due asole della larghezza di 10mm. e della Iunghezza di 30 mm., per poterregolare l'attrezzo, per piccole variazioni deldiametro della puleggia, 0 del cuscinetto dasostituire.

    II perno centrale (2) si ottiene da un ton-dino di acciaio del diametro di 14 mm.; detto

    "SllitelDa Pradeo" eondenlia nnaurande ..nandta d'inliegnalDentl au.lor-nati, pradel ed llitrnttlwl ehe VI ren_deranno ph" faelle 10 wlta.

    perno, che va filettato con una filettatura dij4 MB, dovra avere un'estremita conica a60, la quale dovra essere possibilmente tem-prata, per meglio resistere all'usura, ed aglisforzi, ai quali essa andra sogegtta. Per que-sto, e sufficiente riscaldare con la fiamma os.,sidrica la sola punti fino ache essa non ab-bia raggiunto un bel colore rosso chiaro. Aquesta punto, immergere il pezzo in un re-

    cipiente di olio, 0 in mancanza di questo, inuno pieno di acqua, fino ache il pezzo si siacompletamente raffreddato. Per avere un rat-freddamento uniforme, e di conseguenza unabuona tempera, e necessario che ilpezzo ven-ga agitate energicamente nel liquido raffred-dante.

    Anche i due perni a uncino (part. 4)vanno costruiti in acciaio, per poter soppor-tare agevolmente gli sforzi, a cui vengonosottoposti.

    305

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    20/52

    della cassa precedente, ha un'altezza ridottadi meta e precisamente di mm. 154.

    Nell'interno di queste cassette, ad una cer-ta altezza, su due pareti opposte, van no pra-ticate le scanalature destinate ad accoglieree a tener sospesi i telaini dei Iavi; da notareche nella camera di covata le orecchiette deitelaini invece di poggiare direttamente sulle

    Un' arnlaLa scelta dell'amia ha semp~e t&ppreSeR-tata il pTolllem:a piu dtfficire a moWers per

    quegli apic:olto:d cJ;I~ essendo idle ptilne armi,DOD scno ancora in grade eli indivjdu'ID% lirai tanti m.o

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    21/52

    scanalature, poggiano su due reggette di me-tallo, e cio allo scopo di impedire alle api difissar li col propoli.Su ciascun bordo, nel senso del perimetro,

    Ie due cassette presentano gli incastri chepermettono ilperfetto combaciarncnto fra diloro, con ilpiano mobile infer iore e con latettoia. II piano di fondo e f'orrnato da una ta-vola, rafforzata con listelli trasversali, che an-teriormente sporge dal bordo delta cassa dicirca 25 mm. formando il predeUino per I'ap-prado delle api in vole; sugli altri lati in ,vece si trovano fissati alcuni rc~u;i che com-baciano perfettamente con gli incastri del nidoed eventualmente con quelli del n.elario.

    Nella parte bassa della f'ar-ciat.a anterioreva praticata la piccola entrata di accesso al-I'arnia (circa 25 mm. di altezza ) in modoliconsentire il passaggio delle api. Sara purenecessario un usciolo di sbarramento cho con-senta la chiusura parziale 0 totale dell'entra-ta; questa si otterra con un regolo mobile.

    Fra ilmelario e Ia parte superior: trovaposto Ia soffitta formata da una tavola divisain due 0 piu parti, in modo da poterlo rimuo-vere parzialmente per non esnorre tutta i'ar-nia ai rigori del freddo durante le visite in-vernali. Per poter poi nutr ire le api dall'e-sterno quando il caso 10 esiaa nella soffittava praticato un foro che norrnalmente si terrachiuso con un tappo.

    Per il fatto che questo tipo di arnia vienedi preferenza collocato all' aria aperta, Ia tet-toia non dovra essere piana, rna ad uno 0piu spioventi al fine di proteggerla dalle piog-gie e dai rigori del clima. La tettoia deveessere di legno rivestito esternamente di Ia-miera zincata.

    f , . . f"'" O A u...7

    Fig. 3. Misure dei telai da Nido e del Melario.

    Lo spazio che resta libero fra la tettoiae la soffitta ha due compiti particolari: queI-10 di permettere la circoIazione deU'aria neimesi estivi e, opportunamente riempito di so-stanze coibenti (pula d'avena, trifoglio pra-tense, trucioli di legno ecc...) assicura al favouna certa immunita contro i rigori invernaIi.

    I telaini misurano internamente mm. 267X 420 ed una misura estern a di 160 x 435 mm,I telaini debbono essere muniti, negli angolisuperiori, di due orecchiette che come abbia-mo detto ne permettono la sospensione nelleapposite scanalature. Per essere maggiormentechiari ricorderemo che nei telaini il - por-tafavo , 0 traversa superiore, deve presen-tare uno spessore pili accentuato in relazione

    Fig. 4. Telaino da melario con foglio cereo.

    al peso che deve sostenere; quello inferioreinvece e bene sia leggermente ridotto di qual-che millimetro allo scopo -di salvaguardare leapi e di non danneggiare gli aItri favi allor-che i telaini vengono rimossi.Ultimo accessorio e il diaframma che, come

    indica Ia parola, serve a separare la cameradi covata e a regolarne 10 sviluppo. E' for-mato da un'assicella con dimensioni uguali aquelle di un telaino da nido, anch'essa mu-nita di orecchiette per Ia sospensione.

    Non sara mai raccomandato a sufficienzaagli apicoltori di attenersi scrupolosamentealle misure fisse che regolano la distanza fratelaino e telaino e fra quest'ultimo e la pa-rete; distanza che nel primo caso, e esat-tamente di 38 mm. da centro a centro. nelsecondo di 7 millimetri e mezzo.

    Per esigenze estetiche rna soprattutto peressere difesa dagli agenti atmosferici comecalore e umidita, l'arnia richiede frequentiverniciature che si praticheranno con vernicead olio avendo cura di scegliere i colori pre-feriti dalle api e cioe il bianco, iI giallo e ilbleu.

    307

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    22/52

    L'aspetto normale di unacandela che lavora in buonecondizioni deve preseniare al-cune caratteristiche quali undeposito di polvere color 108-siccia 0 grigia nell'estremodella candela e 1a corrosionsdell'elettrodo normale.

    Tali caratteristiche, che so-no ben visibili dopo una mar-cia di 500 0 700 Km. denota-no una carburazione correttae una perfetta corrispondenzadel grado di calore della can-dela ..col motore.

    (he cosa rivels

    Carburazione corretta

    Quando 1a ceramica inter- Carburazione povera0candela caldana iso1ante della candela ebianca, la carburazione etroppo povera. La stessa ca-ratteristica si riscontra anchequando la candela e troppocalda per il nostro motore, ecio da origine anche a piccoleperle visibili sull'isolante do-vute ana fusione di partico-lari metallici. In tali condi-zioni ilmotore soffre e la suavita viene malta abbreviata.

    1&candela del motore

    Carburazione troppo ricca0candela troppo freddaUn deposito asciutto di

    polvere nera sulla candela in-dica che la carburazione etroppo ricca. Questa inconve-niente trae origine dal car-buratore difettoso 0 dal gi-cleur troppo grande. Questosintomo si avverte anchequando la candela e troppofredda e vi si rimedia mon-tando una candela pili calda,308

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    23/52

    Benzina con altro tenor/e di piomboUna candela ricoperta da

    uno strato di polvere biancao leggermente gialla, indicache la benzina usata ha unaforte percentuale di tetrae-thile di piombo. In questacaso occorre usare un'altraqualita di benzina ed ognisintomo spar ira.

    Una candela che presentiun aspetto grasso e umido de-nota un eccesso di olio entroil cilindro.

    In un motore a due tempitale inconveniente si puo pre-sentare quando la miscelacontiene una quantita eccessi-va di olio. Per un motore aquattro tempi quando i ci-"Iindri sono consumati.

    Tale inconveniente puo ri-levarsi anche quando la can-dela e troppo fredda.

    Eccesso di olio 0candela fredda

    Se gli elettrodi della can-dela sono profondamente fusie corrosi e l'isolante e moltobianco e segno evidente chela carburazione e troppo po.,vera 0 che le valvole di sea-rico sono corrose.

    Occorre a tali sintomi farcontrollare il carburatore esmerigliare le valvole.

    Siccome tale difetto si pre-senta anche quando la can-dela e di tipo troppo caldo,occorre sostituirla con altrapili fredda.

    Candela con elettrodi fusi

    ANIC LETTORSe trovate interessante la lettura di Sistem a P ratico , f ate la c onos ce re a : chi vi sta vicioo.Inviateci il nom e e I'indirizzo di tre vostri am ici the non leggono ancora la nostra rivista e noi farem olorD om aggio di qualche num ero di sagg io. Siam o cerli che al grazie che, fin d ' ora, noi vi porgiam osequlra ben presto la gratitudine di coloro che, per m erito voslro: hanno im parato ad apprezzare lav ostra riv isla p ref erila .

    309

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    24/52

    In ogni scooter Ia tensioll:per alimentare le lampadinedel fanale viene generalmentefornita dal volano magnetico.

    Non e necessario enumera-re gli svantaggi di tale siste-ma, perche chiunque, in qual-che viaggio notturno, si saraaccorto che proprio quando siavrebbe bisogno di una buo.,na luce - abbordando unacurva 0rallentando per un 0-stacolo - questa vicne invecea diminuire perche ilvolano,girando molto pill lentamente,eroga una tensione notevol-mente ridotta.. A questa deficenza fa d'al-traparte riscontro il periculo,tutt'altro che immaginario, divedersi bruciare le lampadi nequando si viaggia ad una an-datura notevole.

    Installando una batteria siavra 'sempre nel fanale unaluce costante indipendente-mente dalla veloclta con cuisi viaggia.

    Molti dei nostr ilettor i, inpossesso di Vespa 0 di Lam-bretta, sarebbero ben contentidi applicare nel loro scooteruna batteria, rna molti di co-storo, completamente all'oscu-ro di ogni piu elementare no-zione di elettrotecnica, ;;; tro-vano impacciati e dornandanospesso alla postra redazioneschiarimenti circa Ie modifi-che da apportare per potermontare, assieme alla batteria,anche ilraddrizzatore al sele-nio onde tenerI a continua-mente sotto carica con la ten-

    seooterIIl~ltorlalDo

    possibile la continua ricaricadella batteria con la sola ten-sione fornita dal volano rna-gnetico.

    Esistono in commercio duetipi di batteria per scooter, eprecisamente: la Fiamm tipo353, realizzata per ogni tipo diVespa e per la Lambretta ti-po LD; e la Fiamm tipo 3N2costruita esclusivamente perIe Lambrette tipo E, C, D.

    Per ricaricare, con la cor-

    11 nostro

    Fig. J. - Schema pratico dell'impianto. Notare che per avere unabuona presa di massa, iI filo provenienbe dal negativo della batte.-ria dovra essere collegato elettricamente al telaio, e pertanto IIpunto di contatto, dovra essere preventlvamente pulito da ognitranela di vernice.

    sione fornita dal volano rna-gnetico stesso.

    Tutto l'impianto necessarioper tale modifica non presentadifficolta alcuna per il fattoche alcune Case costruttrici diaccumulatori, vista l'utilita ditale applicazione, non hannoesitato a mettere in commer-cio batterie adatte per ogni ti-po di motoscooter. Altre dittehanno poi costruito raddriz-zatori al selenio che rendono

    Fig. 2. - Nella Lambretta LD, labatteria puil venir sistemata suifianco destro in prcsslmlta dellaruota posteriore.

    Fig. 3. - Nelle Lambrette C e Dla soluzione miqllore e quella disistemare la batteria sotto II ser-batoio della miscela.

    310 ~ ~ __

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    25/52

    Specializzato LaboratorioCostruzioni IIIIDdellistiche

    rente del volano la batteriaoccorre completare l'impiantocon un raddrizzatore al sele-nio tipo 6 volt 1,5 Amper a1 semionda.Acquistato tutto il necessa-

    rio potrerno intraprenderne ilmontaggio.

    Fisseremo in una posizioneadatta la batteria - nella Ve-spa il tutto puo essere mon-tato nell'interno del porta at-trezzi - e vicino ad essa, ilraddrizzatore al selenic.

    Si stacchera poi dal volanomagnetico il filo ehe vienedal fan ale e in luogo di quellosi attacchera un nuovo filo cheandra a collegarsi con il capoNero del raddrizzatore al se-lenio. Il capo rosso del rad-drizzatore medesimo andrainvece a collegarsi al polo +della batteria a 6 volt, il ca-po - di quest'ultima dovraessere collegato a massa, cioeal telaio dello scooter, cia sifa generalmente serrando det-to filo sotto un bullone. Cisi ricordi che i raddrizzatoreal selenio dovra essere isolatodalla massa.Terminato tale impianto a-

    Fig. 4. - La batteria nella Lam-bretta E si dovra invece sistemaresui ftaneo destro e precisamentetra il motore e la ruota nostertore.vremo praticamente ccllegato1a batteria al volano magneti-co oecorre ora collegare ilfa-na1e e tutti gli altri compo-nenti elettrici alla batteria.COS! il filo che viene dalfan ale sara collegato a1 po-lo + 'elella batteria.

    Apportando questa modifi-ca a110 scooter sara necessariosostituire il clacson normalecon un altro a corrente conti-nua; se non si volesse effet-tuare 1a sostituzione del cla-cson si potra continuare adalimentare il solo c.lacson conla tensione fornita dal vola nomagnetico,

    Fig. 5. - Per tutti i tipi di Vespa,la batteria, potra venir situatanell' interne, come indica I' iIIu-strazione.Le batterie ed i vari rad-

    drizzatori al selenic usati perle diverse prove ci sono stategentilmente concessi daUaForniture Radioelet~riche ehecontemporaneamenta ci ha co-municato di essere disposta afornire questo materiale, a chine facesse richiesta, ai I"jt'-guenti prezzi:la batteria tipo 3S3 it L. 4530:la batteria tipo 3N2 a L. 4000;il raddrizzatore al selenio aL.600.

    Nelle cifre sopra riportatesono comprese anche Ie spesepostali.

    B. REGGIANI Via Frejus, 37 TORINOScatole di premontaggio aeromodelli Keil Kraft - Vell>om- Skileada eco.Planl di costruzioni modelli navali editi dal Museo della Marina di Parigi e dalle primarie

    Socil8tll Editrici Jnglesi.Vasto editoriale assolutamente indispensabile per chi desideri specializzarsi nella costru-

    zione di navimodelli. Eleganti volumi lIIu!ltrati di alto valore tecnico.Materiale per tutte Ie applicazioni.Accessori di nostra esclusiva produzione.Produzione propria di listelli di tiglio, noce, mogano.Catalogo iIIustrato inviando L. 100.

    311

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    26/52

    FOTOGftt\FJSUBt\CQU

    Se 10 sport della cacciasubacquea porta isuoi seguacia contatto delle affascinantimeraviglie di fondi marini, vie tuttavia, nella massa dei

    Sulla chiarezza quasi luminescentedello sfondo risaltano con effi-eacia ombre e chiaroscuri. Taleeffetto e prodofto dal filtro az-zurro-verde.

    " filtro Rosso mentre permettedl ritrarre con una chiarezza qua,si incorporea II soggetto erea unosfondo completamente nero aliafotografia.

    312

    cultori di questa sport" chipreferisce ad un bel colpo difiocina una documentazionefotografiea degli ineantevoliaspetti che ilmare offre al-l'attonito sguardo di cclui ehevi si immerge.

    Cosi ben presto molti cac-ciatori subacquei hanno pian-tato il fucile per sostituirlocon la maechina fotogeafica.

    E' nostra intenzione age-volare ilcompito di questi av-venturosi esploratori del sestocontinente, consigliandoli cir-ca la fotografia subacquea.Illuminazione subacqueaLo stato di trasparenza

    dell'acqua influisce notevol-mente sul valore dell'assorbi-mento dei raggi solari e so-prattutto sulla possibilita difotografare soggetti lontani.

    Le infinite minuscole par-

    ticelle ehe si trovano in so-spensione nell'aequa, illumi-nate dal sole, creane una spe-cie di nebbia luminosa ehe of-fuse a gli oggetti posti a di-stanze non eceessivamentegrandi,

    In aeque molto limpide,soggetti distanti 10-12 metrivengono fotografati con sut-ficente nitidezza mentre in ac-que leggermente torbide lamassima distanza utile si ri-duce a pochi metri.

    Ad ogni modo anche in ac-qua filtrata da qualsiasi impu-rezza, la natura stessa delmezzo in cui la luce si pro-paga impedisce di avere im-magini di nitidezza parage-nabile a quella che normal-mente si ottiene nell'aria ovei raggi luminosi provenientida un soggetto lontano subi-scono Ia diffusione da parte

    ". . .

    II filtro giallo e quello che forse offre una luce che pill si avvrernaa quella normale; la sua azione sl limita infatti ad accentuare unpoco i eontrastl che I'ambiente tende a smorzare.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    27/52

    delle molecole di aria che in-contrano sul lora cammino. Inquesta casu la diffusione siverifica per i colori a lun-ghezza d'onda pili corta (az-zurro).Sott'acqua invece le parti-

    celle diffondenti sono piligrandi ed in rnaggior nume-ro, nel l'unita di volume, percui diffondono indifferente-mente quasi tutte le lunghez-ze d'onda; il vela che si formatra soggetto e obiettivo haquindi la stessa, composizio-ne della luce utile per cui eimpossibile eliminare I'incon-veniente mediante I'applica-zione di un filtro senza farscomparire anche l'immaginedegli oggetti lontani.Cosi solamente gli oggettiche si trovano vicinissimi alla

    macchina fotograficia sono re-si con gran nitidezza mentrequelli situati oltre i 3 0 4 me-tri appaiono con i contornisernpre pili sfocati.

    Altre cause contribuisconoa modificare I'intensita mediadi illuminazione: una delleprincipali e la riflessione dellasuperficie del mare che portaad una perdita di energia lu-minos a tanto maggiore quantoe pili grande l'angolo che ilsole forma coli la vertic ale e

    quanto pili la superficie e in-crespata per opera del vento.

    Impiego di Iiltriper fotografie subacqueeSott'acqua poi data la

    mancanza dei raggi diretti delsole non esistono ombre mol-to marcate; a cia si potrebberimediare aumentando anchela resa cromatica applicandofiltri rna questa ripiego au-menta fatalmente I'esposi-zione.

    Parliamo pili specificata-mente dei filtri cui abbia-mo accennato.

    II filtro GIALLO e sempreconsigliabile se si vogliono ac-centuare leggermente i con-trasti, questo infatti assorben-bendo una parte delle radia-zioni azzurre serve a schia-rire il soggetto rispetto allosfondo.

    II filtro ARANCIONE ren-de 10 sfondo pili scuro sic-che in pratica ilsoggetto ap-pare pili luminoso rispetto allosfondo.

    Usando un filtro ROSSOSCURO si ottengono dei bel-simi caratteristici effetti, ilsoggetto spicca infatti bian-chissimo sullo sfondo nerodel mare.

    Un filtro AZZURRO- VER-

    Begli effetti si possono ottenere con soggetti rtprest VICinO aliasuperficie delJ'acqua; Ie striature che la luce solare produce pene-trando dlrettamente per qualche metro sott'acqua danno un'evidenzaquasi statuaria ai soggetti rtpresl

    DE rende 10 sfondo chiaroed accentua i contrasti cd equindi indicato quando si de-sideri fotografare dei soggettiscuri.Naturalmente applicando

    un filtro, si rende necessarioun tempo di posa maggiore;e pertanto si ricordi che comecoefficente di posa non puo es-sere usato quello consigliatodal costruttore in quanta ognisuggerimento del genere e

    Nessun filtro e state usato perla ripresa (otografica di questapescatore Ie tinte risultano no-tevolmente smorzate per iJ rile-vante spessore d'acqua chill im-pedisce alia luce solare la pienaiIIuminazione del soggetto.

    Non tutti i soggetti sott'acqua-sono fotogenici; prova ne sia laconvincente fotografia che ripor-tiamo.

    313

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    28/52

    sempre riferito all'uso nel ,l'ambiente aria.Sott'acqua i filtri gialli, a-

    rancioni, rossi devono essereusati con coefficenti di posamaggiori, mentre quelli ver-di e azzurri, con coefficentiminori.Coefficenti medi da usarsisott'acqua possono esssere:

    per il GIALLO - 3; per1'ARANCIO.CHIARO - 8; perilROSSO - 20; per ilVERDE- 3; per l'AZZURRO - 2.

    Circa Ie peUicole e neces-sario tener presente che quel-le pancromatiche e superpan-cro, oltre ad essere le pili a-datte, sono le uniche che sipossano usare sott'acqua. Que-sto, perche la sensibilita sem-pre molto elevata di tali pel-Iicole permette di far frontealle cattive condizioni di illu-minazione; particolare e poila lora sensibilita al color ros-so la quale fa si che nella fo-tografia si possa rimediare al-la deficenza che di tale colore.si ha nei fondi marini noto-riamente illuminati dal carat-teristico colore azzurro-verde.La macchina subacqueaLa semplicita della mac-

    china fotografica e un altroparticolare da non dimentica-re; tale sernplicita e soprattut-to richiesta per non rend ere

    ,R,ADIO 6A[lIIlAUltimo tipo per sole~ L. 1850 - compresa.... ~~ 10 cuffia Di men'~ si~ni dell'a pparec-chlo r em 14 per10 di base e cm.6dl aliena. Ott irno anche per sta-zloni emitlenti motto dislantl. Lorlceverete franco dl porloinvlandovagJia a:Dltla ~ii'~IiilIM& ~@CC)

    CaseUa Postale 139 - LUCCAChledete gratis iI listlno dltuttI gil appareechl economlclIn cuft'la ed in altopariante.Seatole dl montaggio completea rlchiesta.Invlando vaglia dl. L. 300 rt-ceverete 11 manuale RADIO-METODO per la costruzlonecon mInima spesa dl una radioad uso famll\are

    troppo difficoltosa la costru-zione delle cassette stagne.

    Sempre allo scopo di facili-tare Ie operazioni necessarieper la ripresa fotografica ~molto utile adottare obietti vidi grande profondita di campoe quindi di corta focale inmodo da poterli considerarecome obiettivi a fuoeo fisso e.,liminando cosi ilrelativo co-mando.

    Si deve inoltre tener pre-sente, a questa riguardo, chesia il fotografo che il 50g--get to da ritrarre difficilmentestanno fermi per iltempo rie-cessario per Ia regolazione deivari comandi per cui convie;ne sempre ridurre al minirnnil numero di essi.

    La regolazione del tempodi posa in particolare non hagrande importanza. e nellamaggioranza dei casi non su-pera 1/100 di secorido.

    Sott'acqua gli oggetti, co-me attraverso gli occhiali,sembrano pili piccole di quel-le reali di circa 4/3 (indice dirifrazione deU'acqua), e di ciobisogna naturalmente tenerneconto nella messa a fuoc.o.

    Le considerazioni prece-denti mettono in evidenza IeIimitazioni cui va soggetta lafotografia subacquea. A do sipuo rimediare almena in partecon l'uso di apparecchi Illu-min anti che aiutano senzadubbio ad avere una maggiornitidezza nella fotografia, au-

    mentando anche ilraggio d'a-zione della macchina Iotogra-fica.Ovviamente ildover porta-

    re con se oltre alla macchinaed alIa normale attrezzaturaper ilnuoto, anche I'apparec-chio per l'illuminazione, sivengono a complicare note-volmente Ie cose. E' appuntoper non rend ere troppa diffl-coltosa l'esecuzione di una fo-tografia, che l'attrezzaturacompleta del fotografo deveessere realizzata con criteridella massima semplicita e diminimo peso e volume.

    Gli unici mezzi veramentepratici ed efficienti, sono due;illampeggiatore elettronico ei1 flash a lampade. Entrambii sistemi hanno pregi e difetti;a nostro par ere ilIampeggia-tore elettronico, e il menoconsigliabile per l'alto costoiniziale, e per il pericolo -do-vuto aIle alte tensioni che inesso circolano.D'altra parte, il flash a lam-pade, richiede la sostituzionedelle lampade, operazionequesta che richiede un certotempo per essere effettuata.

    II nostro consiglio, per co-101'0 che intendessero tentarequesta giovine arte, e comun-que di escludere ilflash elet-tronico apparso suI numero 4del 54, per usare un flash alampade del tipo apparso apag. 32 del numero 1 del 54.

    Fate conoscere ai vostri amici

    Vi ringrazieranno too. vi ringrazieremo pure noi.

    SISTEMAPRATICO

    314

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    29/52

    U n i n d i c a l o r e d i l i y e l l oPER LAVOSTRA MACCHINA

    Porche, in generale, non e una delle cosepili esilaranti rimanere per la strada permancanza di benzina, tutte le case costruttricidi auto hanno trovato necessario equipaggiareIe autovetture con un indica tore automaticoche misuri quanta benzina e presente nel ser-batoio.

    Sfortunatamente nulla del genere \~ statofino ad ora realizzato per impedire gli incon-

    Fig. I. - Quando nella eoppa si ha un livellonormale di olio, il galieggiant'B rimane sospeso.venienti ben pili gravi che possono trarre ori-gine dalla mancanza d'olio.

    Certo esiste in tutte Ie macchine un ma-nometro che indica la circolazione e la pres-sione dell'olio per la lubrificazione, rna lasua lettura non indica la quantita di olio chesi ha ancora a disposizione. Per rimediare aquesta deficenza, e per colora che hanno giafuso le bronzine per mancanza di olio pre-sentiamo questa indica tore di Iivello, la cuicostruzione non difficoltosa, potra essere in-trapresa da chiunque ne avverta tutta l'im-portanza.COSTRUZIONE.

    Per 1a costruzione occorre un tubo di 01-tone del diametro di 2 - 2,5 cm. Si pratiche-ranno, per tutta 1a 1unghezza di detto tubo,dei piccoli fori con una punta di 5 mm. inmodo da far liberamente affluire l'olio nel-I'interno del tubo. Appena praticati tali fori

    si passi nell'interno del tubo con una limaod altro arnese in modo da togliere le ine-vitabili bavature.Nell'estremita inferiore del tubo fisseremo

    un tondino di rame 0 di ottone sagomato co-me indica ildisegno. Questo tondino dovra poiessere recinto da un tubettino isolarite che inogni caso potra essere di bacnelite. In talmodo il tondino di rame rimarra isolato daltubo di ottone.

    Entro questa specie di serbatoio dovremopone un gal.leggiante, che puo essere facil-mente tratto da un tubettino di rame chiu-so alle due estrernita.I1 tubo di ottone, e in contatto diretto con1a massa della mac china, mentre il tondinodi rame '0 collegato attraverso una lampadinaal ~ della batteria. Dopo una certa perditadi livello nell'olio, il galleggiante, verra adadagiarsi con Ia parte inferiore sul tondinodi ramo, rnettendolo in contatto con il tubodi ottone. Contemporaneamente 1a lampadinache 8,V1'e1nOvuto l'avvertenza di piazzare sulcruscotto, si iluminera.Potremo allora accorgerci che I'olic co-min cia a scarseggiare, e ci sara possibile prov-vedere in tempo evitando guai molto seri alnostro motore.

    j'AL + DELLAI !!J'rT

    Fig. 2. - Quando t'otto comincia a scarseggiare,iI galleggiante si adagia sui fondo, chiudendo ilcircuito.

    315

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    30/52

    Per I rouozzl In lloDlbo

    Una 'e"dada campeggloCOME alcuni dei nostri lettori sapranno,primo a portare in Italia ilcostume in-glese di vivere giorni e giorni all'aperto, sct-to 10 schermo di una leggera tenda che ciconsent a di recar con noi la nostra abitazionequando il capriccio c'invogli a cambiar loca-Iita, fu ilprincipe Scipione Borghese.

    Da allora molti sono colora che hanno pre-so ad amare ilsoggiorno sotto la tenda e laormai lunga esperienza ha lora insegnato chemassirna prlm,a, d,el caxnpegg:i:atorep,,

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    31/52

    5 em. ehe sporgeranno da ogni parte sulledue faeeiate.

    Abbiamo aeeennato alle due racciate: que-ste si otterranno aeeoppiando due pezze, deltessuto ehe si e seelto, a forma di trapeziorettangolo fornito, in entrambe IE basi, d:eerniera per tutta la lora Iungnezza.

    Come eben eomprensibile dalla figura. Ieeerniere oeeorrenti sono sei; Ie due maggiori,della lunghezza di m. 1,50, permettcrannol'accesso nella tenda e ne regoleranno l'aera-

    , -ij-~~~~Fig. 1. - Forma di una mezza facciata con i varisistemi da usarsi per fermarla agli altri vari

    pezzl della tenda,

    zione; Ie altre quattro che tengono congiun-ta la base minore del trapezio delle facciatecon l'altezza delle pareti verticali della tendapermetteranno, smcntando la tenda e doven-dola piegare, di effettuare piu rapidamentel'operazione e di ottenere un rotolo piu belloe piu stretto.

    II sostegno e la tenuta della tenda sonoaffidati a due pali e a due picchetti tutti inmetallo e preferibilmnte in durallurninio,metallo leggero ed esente da ossidazioni de-Ieterie.

    I due pali di sostegno avranno un'altezz.apari a quella della tenda e andranno collocatiinternamente sotto i vertici estrerni della stes-sa. Dalla cima dei pali sporgera poi una pic-cola prominenza vertic ale che andra ad infi-larsi nei due fori praticati al centro dei duelati maggiori del tetto. Lo spezzone che infigura appare saldato lateralmente al palo disostegno andra, a tenda montata. rivolto versol'esterno del telo fino a giungere all'attacca-tura della funic ella.

    I picchetti sono di 20 0 25 em, e servonoa mantenere tesa la tenda. Saranno costruitida una barra, con sezione a L, di duro-allu-minio avente uno spessore di circa 3 mm.,

    Fig. 4. - Schema della tenda vista di fronte.appuntiti da un lato e portanti dall'altro unintaeco destinato ad accogliere i tiranti dellatenda. Sempre in tema di picchetti sara benerieordare ehe i due che andranno posti da-vanti e dietro la tenda, dovendo sopportare u-na tensione maggiore, sara bene siano piulunghi degli altri seiche andranno posti ailatL

    Circa i tiranti ultimamente menzionati, sivedrebbero realizzati in modo ideale ricavan-doli da funicelle irrestringibili e reJ'rattarieall'azione dell'umidita, rna in nome di quell'e-conomia che si deve sempre tener presente,si potra far uso di eavetti di eanapa senzaehe si abbiano a lament are svantaggi consi-derevolL Chiudendo l'argomento sulle funi-

    (e_ontinua aHa pag. 319)

    < >' "

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    32/52

    Forse a' tutti, mentre stan-no accarezzando un gelato congli occhi e con la gola, e ve-nuto di chiedersi in quale mo-do si ottenga una simile squi-sita leccornia che oltre a sol-leticare piacevolmente la go-la, porta anche quel deside-rato refrigerio al quale conallucinante urgenza, aneliamonelle giornate della calda e-state. Anche a noi e venuto ildesiderio di sapere come siottiene il gelato, ce ne siamoinformati e abbiamo fatto no-stri i sistemi di composizione,di solidificazione che ora, conun certo ordine, cercheremodi esporre a colora cui inte-ressa saperlo.Le composizioni che verre-mo esponendo sono tutte ditipo casalingo ed ilgelato chene uscira sara di qualita mol-to superiore a quello che civiene comunemente offerto dauna graziosa signorina alIagelateria 0 al bar.

    Abbiamo infatti eliminatotutti quei surrogati che costi-tuiscono oggi la base dell'artedei gelati, e abbiamo r iesu-mato Iatte, uova e zuccheroche normalmente usavano ipionieri della squisito dolceestivo.GELATO DI CREMA

    I gelati di crema sono com-posti di latte e uova, ingre-dienti che debbono essere fre-schissimi, con una debita ag-giunta di zucchero,

    Latte bollito litri 1 - Zuc-chero in polvere etti 1,20 -

    318

    Rossi d'uovo numero 3, ag-giungendo al tutto un po' dibuccia di limone grattugiato.11 latte, come si diceva, do-vra essere bollito fino achenon ne sia rimasto pili dimezzo litro. Si monteranno. poi Ie uova con 10 zuccheroai quali si aggiungera il mezzolitro di latte e la scorza ' dilimone grattugiata avendo cu-ra che i vari ingredienti ven-gano bene amalgamati. Quan-do iltutto sara ben mescolatosi metta a fuoco lento rime-stando sempre fino ache ilpreparato sia suI punta di en-trare in ebollizione; pun to nelquale si ritirera dal fuoco esi f'ara passare la crerna da unsetaccio fine. Dopo questa 0-perazione si avra pronta lacomposizione da cui trarre ilgelato.GELATO DI CIOCCOLATO.Latte litri 1 - Zucchero et-

    ti 1,25 - Uova intere nume-ro 1 - Rossi d'uovo numero 2- Cacao in polvere grammi 50.

    Si f'ara bollire il latte finoa che non ne sara rimasto 1/2litro, S 1 monteranno Ie uovacon 10 zucchero ed il cacao esempre rimestando sl aggiun-gera a poco a poco il latte.Quando il tutto sara ben

    amalgamato 10 porremo, co-me abbiamo fatto per i pre-parato precedente, in una cas-seurola sopra il fuoco tog.lien-dola poi non appena la mi-scela accennera ad entrare inebollizione.

    Ritiratela si sottoporra 31processo di raffinamento fa-cendola filtrare attraverso unfinissimo setaccio.

    Le due formule che abbia-mo suggerito rappresentano,per cosi dire i composti baseper procedere alIa prepara-zione di altri tipi di gelati;

    sostituendo infatti, nella se-conda cornposizione, il cacaocon 50 gr. di caffe macinatofino 0 con due tazzine di caf-fe espresso si otterra un ge-lato al caffe,

    Preparata la crema si pas-sera al processo di congela-zione del composto. Per ot-tenere la solidificazione equindi il raffreddamento oc-corre che Ia miscela frigori-fera crei un ambiente allatemperatura di 20 sotto 10zero e tale temperatura po-tremo ottenerla usando sem-plicemente un miscuglio dighiaccio e sale; assieme aquesta si trover a nel N. 6-54a pag. 272 della rivista qual-che altra formula per otte-nere miscele frigorifere.

    Per congelare Ie creme si. prepari un piccolo mastellonel fondo del quale si collo-chi un po' di ghiaccio smi.,nuzzato cospargendolo poi disale in proporzione di 1/2 Kg.per ogni 3 di ghiaccio circa.

    Assieme a quello sminuz-zato si collochi anche sul fori-do un pezzo di ghiaccio interoper meglio disporre la casse-ruola.Si collochi poi nel mastello

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    33/52

    la casseruola contenente ilpreparato facendo in modoche detta casseruola sia pog-sibilmente molto alta e condiametro di fondo non ecces-sivamente grande; anche at-torno a questa si disporra poighiaccio e sale nelle propor-zioni precedentemente enun-ciate. .

    La casseruola andra postanel mastello col ghiaccio, sol-tanto quando ilcontenuto sa-ra comp1etamente raffredda-to' in caso contrario il ghiac-cio del mastello in brevetempo fondera, Se questo in-conveniente si dovesse veri-ficare nonostante Ie precau-zioni prese si aggiunga an-cora sale a1 ghiaccio e la tem-peratura rirnarra costante-

    Occorremente sui. 20" sotto 10 zelo.

    ora rimestarecontinuamente la crema finoad otten ere una omogeneasolidificazione.Ricordarsi di non riempi-

    re mai la casseruo1a oltre lameta, per evitare che durantela costante azione del rime-stare, cui illiquido va sotto ,posto possa fuoriuscire.Altra operazione impor-

    tante sara quella di staccaredane pareti della casseruolail ghiaccio che durante il pro-cesso di solidificazione si fer-mera suo quelle e mescolarloal tutto.

    Sia per rimes tare il pre-parato che per asportare lesolidificazioni di ghiaccio si u-

    Una tenda da eSlDpega,tlocelle ricordiamo ancora che queste sarannofissate al telo principale della tenda in nume-ro di otto e nel lembo estremo della telanella quale saranno stati precedentementepraticati gli appositi fori debita mente orlatida comuni cavetti.

    Non sara mai a sufficienza raccomandatodi praticare le congiunzioni delle varie particon cuciture multiple effettuate COil spago 0filo molto resistente e quanto piu possibilesottile; il complesso deve infatti offrire unacerta resistenza sia all'impetuosita del ventoche alla tensione continua cui 10 sottopon-gono i tiranti,

    Allo scopo di poter meglio fissare fra dilora le varie parti occorrera lasciare, taglian-do la tela, nelle parti indicate dal disegno,un lembo della larghezza di 2 cm. che per-mettera appunto di fissare solidamente unaparte all'altra.

    Capita spesso di dover pian tare la tendasopra un terreno non ideale perche umido 0polveroso, percio e consigliabile corredare latenda di un tappeto di fonda possibilmenteimpermeabile che protegga dall'umidita delterreno e che preservi dalle insidie che daesso possono derivare come insetti, formicheecc., fornirsi di questa accessorio 110n saradifficile, teli di questa genere ognuno li tro-

    seranno spatole di Iegno cheognuno potra preparare moltofacilmente. Quando Ia massasara uniferrnemente conge la-ta assumendo I'aspetto di unapasta uniforme potrcmo direfinalmente di avere ottenutoil gelato.Terminata la nostra prima

    fatica di gelataio domosticopotremo fare assaggiare ai no-stri amici il nostro prodottoe mentre 10 sorbiremo com-piaciuti nessuno ci impediradi parlare comodamente diqualche futuro progetto di ra-diotecnica 0 di modellismo aseconda che la nostra attivitae la nostra passione ci chia-mi verso l'uno 0 1'altro cam-po.

    (continuazione dalla pag. 317>

    vera infatti nelle molte bancarelle di mdu-menti militari in disuso.

    A questa punto qualcuno potrebbe obiet-tare: rna se piove, 1a nostra tenda? ... abbiamopensato anche a questo,

    La tenda sara resa perfettamente imper-meabile da un vela di nailon fissato al tettodella tenda con piccole mollette o con altrosistema Ia cui scelta lasciamo in Iacolta del. lettore.

    La tenda e completa e si puc.'>senz'altroprovarla; recatevi in qualche montagna e vi-vete per qualche giorno la vita del campeg-giatore; ne diverrete certamente entusiasti co-me e capitato a chi ora vi da questa consiglio,

    SISTEM&. PR&.TlfJO ~ In verbAI' anlea rl vista ebe Insedna

    3 Hl

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    34/52

    Quando oltre alla passione per I'aeromo-dellismo, si possiede l'innato dono del carica-turismo, si puo costruire questa modellino,'dandogli le sembianze di un vostro beniaminodella sport. Questo poi diventa una necessita,quando il vostro favorito, e un asso del pe-dale; infatti, nel caso che egli non avesse 10smalto del campione, potrete farlo addirittu-ra vol are, applicandogli un buon reattoreJetex (e ovvio che in questo momento, stia-mo parlando del modello).

    Per la costruzione occorre procurarsi dellabalsa (legno leggerissimo usato per modelli,che e possibile acquistare presso qualche ne-gozio 0 laboratorio di aeromodellismo) di3 mm. e da 1,5 mm. di spessore.

    Prima .d'iniziare la costruzione, su di unfoglio di carta, avremo disegnato una figuraper poterla incollare sulla balsa, e ritagliarlapoi, comodamente, con un comune seghettoda traforo. La scala presente nel disegno ser-ve per riportare a misura normale il disegno,che per ragioni facilmente comprensibili, ab-biamo dovuto ridurre a misura inferiore. Nonvolendo pero usare la scala, potremo multi-plicare Ie misure del disegno per 2,33 circa,ed otterremo in pratica, Ie misure realL

    Ritaglieremo cosl da balsa di 3 mm. didiametro Ia fusoliera, mentre da balsa di1,5 mm. di spessore, il timone, le ali e Iescarpe.

    Come facilmente visibile nel disegno, leali (che rappresentano le braccia del model-10) e il timone (che in modo molto grosso-lana rappresenta gli arti inferiori) sono in-clinate verso l'alto. Abbiamo trovato conve-niente disegnare, per trarre d'impaccio i co-struttori, ivari angoli da usare per iltim onee per le ali.

    Per le ali, siccome queste debbono presen-tare alle lora es t r emit a un salto di20 mm. rispetto al punta d'attacco sulla fu-320

    AEROMODELLO

    soliera (vedi figural, potremo per semplifi-care la costruzione, posare una meta deU'aiasu di un piano, e incollare l'altra meta allaprima, ponendo sotto quest' ultima un bloc-chetto di balsa alto 40 mm.

    Le ali ed il tim one verranno incollate nel-la fusoliera,nella posizione indicata dal di.se-gno. Le scarpe che furigono da timone do-vranno essere fissate al timone prima di fis-rare quest'ultimo ana fusoliera.

    Quando saremo ben certi che la colla sisara perfettamente seccata, potremo passarealla rifinitura del modello usando carta ve-trata fine; e passando, ad operazione ulti-mata, una mana di vernice potremo far ri-saltare an cora meglio il modellino.n sistema di propulsione da usare per ilmodello e costituito da un propulsore Jetex

    installato sul punto indicato dal disegno,

    Favorite farci per-ventre in tempo utile Ievostre richieste di tifornimento.

    FOR~ITIJRERadi.oelettri.ehe{)asella Postale :9 - IltIOLilRendiamo noto alia Spett. Clientela che II

    nostro Magazzino rtmarra chiuso per teriedal giorno

    1 al 12 AGOSTO COMPRESO

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    35/52

    .T2f

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    36/52

    Si sa che per il controllo dei tubi elet-tronici (valvole) e necessario uno strumen-to che verifichi, in condizioni normali, Iecaratteristiche della valvola in esame. Perciocrediamo di far cosa grata ai nostri amicidescrivendo questo provavalvole.Lil s~plioitra abaiamn "VG lu1 io sia 111 aGteprincipale ehe, oI1J,'e aJl'E;!$attezza. ispiri IacasITuzi

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    37/52

    Se la lampadina Spia di Cortocircuito nonsi illumina, (il che significa che la val vola non in cortocircuito) ruoteremo il deviatore S3in alto.

    Ruoteremo allora il potenziometro P2 fino

    al punta in cui la lancetta della strumentosegni efficiente, cioe arrivi quasi al limite delsegno Rosso.

    Trovato ilgrado di P2 necessario 10 anno-teremo sulla nostra tabella, e questa ci ser-

    323

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    38/52

    COMPONENTI DEL PROVAVALVOLE. - TI trasformatore d'alimentazione 30 Watt L. 1400 -Cambiotensione L. 60 - R51 = Raddrizzatore al selenio L. 950 - CI condensatore elettrotitlco da 8mF L. 140 - C2 condensatore elettrolitico da 8 mF. L. 140 - R I resistenza da 1200 ohm 2 watt L. 50

    - R2 resistenza da 3100 ohm 1/2 watt L. 35 - R3 resistenza da 1/2 watt provare da 12.000 ohma 30.000 fino a trovare il valoro ehe la lancetta dello strumento raggiunga meta scala - PI poten-ziometro da 0,5 megaohm L. 300 (potenz. tensione rete) - 51 cornmutatore I via II poslzfonlL. 350 (cornmut. tensione filamenti) - 82 deviatore L. 250 (devlat. provavalvole tensione linea) -S3 deviatore L. 250 (deviat. provavalvole - prcvaccrtoclrculto) - 54 deviatore L. 250 (deviat. prova-valvole doppie) - LP1 lampadina 6,3 volt L. 50 (lamp. spia) - LP2 lampadina 6,3 volt L. 50 (lamp.cortocircuiti) - 5 zoccoli 0CTA L L. 55 cadauno - 2 zoccoli vaschetta L. 70 eadauno - 2 zoccolirimlock L. 55 cadauno - 2 zoccoli miniatura L. 40 cadauno - I zoccolo 4 piedini america no L. 60 -I zoccolo 6 piedini america no L. 60 - MA strumento a 1 milliamperes fonda scala. E' possibileusare anche strumenti fino a 10 milliamperes, modificando il valore di R3, 0 aumentando la tensione di ali-mentazione e portarla da 30 volt a 45 0 50. Per acquistirivolgersi: Forniture Radiolelettriche C. P. 29 - Imola.

    vira per riprovare una valvola identica, difunzionamento dubbio.

    Infatti con Ie caratteristiche sopra indi-cate la cosa sara facilissima.

    Cosi quando avremo una valvola identi-ca da provare, la prima cosa che faremo sa-r a . quella di porre il deviatore S2 in posi-zione Provatensione, e il deviatore S3 inposizione Cortocircuito. II commutatore delfilamento sara girato ai volt corrispondentiche saranno dedotti dalla tabella, e il po-tenziometro P2 verra ruotato nel punta (gra-di da 1 a 100) che in precedenza avevamoannotato e registrato.II provavalvole sara quindi acceso e la

    tensione d'alimentazione con PI regolata ildeviatore S2 sara quindi passato in posizioneprovavalvole, e accertato che la valvo1a non ein cortocircuito, il deviatore S3 sara postoin posizione di provava1vole.

    Se 1a lancetta della strumento arriva adun QUARTO DI SCALA, la valvola e esaurita,324

    mentre se arriva a rrietascala la valvola p~oessere considerata efficiente, pciche essa avraun rendimento di circa i1 60/70 per cento.

    F; ILAMWTR

    Quando la lancetta ARRIVA A FONDO SCA-LA 1a valvola e efficiente al massimo.

    Per 10 strurnento potremo usare un qual-siasi strumento a bobina mobile da 1 rnA.circa.

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    39/52

    FAC-SIMILE TABELLA PER IL PRO VA VAL VOLEVolt loco. Messa Volt loee. Messaola filamento loee. N. a punto Vailloia filamento loee. N. I a punto51 P2 81 I P2= ' j

    5 1,5 10 WE20 6 64 1,5 10 WE54 4 64 1,5 10 WE55 4 64 1,5 10 ECH3 6 6

    I1,5 10 ECH4 6 I 65 1,5 10 I EL3 6 7 I4 3 10 EK2 6 l 74 3 10 EBlI 6 74 3 10 EBF2 6 I 73 5 I 1 EBC3 6 74 5 I EF6 6 74 5 I EF9 6 74 5 I WEI4 6 74 5 I WEI5 6 74 5 I WEI6 6 78 6 2 WEI7 6 78 6 2 WEI8 6 78 6 2 WEI9 6

    r7

    7 6 2 WE33 4 7 16 2 41 6 I 8E8 6 2 42 6 88 12 2 47 3

    18

    8 12 2 77 6 86 6 3 2515 25 86 6 3 AZ41 4 I 95 6 3 EAF41 6 I 137 6 3 ECH41 6 137 6 3 EL41 6 137 6 3 EBC41 6 136 6 3 UY41 30 13K7 : 12 UL41 45 133 IJ7 12 3 UCH41 12 137 12 3 UAF42 12 13 I6 . 25 3 UBC41 12 13L6 35 3 6BA6 6 12C7 6 4 6BE6 6 127 6 4 6X4 6 12 IJ7 6 4 6AU6 6 12G7 6 4 12BA6 12 12 IK7 6 4 12BE6 12 I 12J7 12 4 ---:::-~~ 12AT6 12 I 12G7 12 4 35B5 35 12K7 12 4 50B5 50 120 5 5 68L7 6 If I

    5 5 68N7 6 If53 4 6 128L7 12 If I32 4 6 128N7 12 II I

    Valli

    IRILITIU18IU3V30385Y5X5V5T5U5Z6A6D6K6N6X6T12A12K6V6F6C6K6J606L121212025L356A68D686868128128128883

    WEWE

    325

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    40/52

    Ognuno sa che volendoscattare una fotografia occor-re regolare la distanza foca-le in proporzione alla distan-za che separa l'obiettivo dalsoggetto da ritrarre; questaoperazione si chiama preci-samente {(messa a fuoco .

    La giusta mess a a puntodeH'obiettivo, da cui dipendel'esito della fotografia, rap-presenta pero una delle mag-giori difficolta per i giovanifotografi. Difatti molti sonoi lettori che si rivolgono anoi per avere consigli e pre-cisazioni concernenti la pro-

    Perfezioniamola nostra artefotografica

    fondita di campo . Noi pen-siamo che sara sufficiente ri-cordare a loro che la foca-Iita non si arresta brusca-mente alla distanza previstarna sfuma gradatamente finoa divenire completamentesfocata.

    In altre parole, se si met-te a punta la macchina perscattare una fotografia a set-te metri dall'obiettivo I'Irn-magine risultera chiara an-che se invece la Iotografiasi e scattata alla distanza di6,50 0 di 7,50 m. Occorre te-ner presente che diafram-

    mando l'obiettivo la profon-dita di campo diventa menocritica per esempio se con ildiaframma su 1:8 si ottene-vano i risultati sopra elen-cati diaframmando su 1 :2 2 inluogo di 6,50 e 7,50 Ia foto-grafia riuscirebbe chiara an-che se il soggetto si trovas-se a 6 0 a 10 metri dalla mac-china fotografica.

    Circa questa perrnanenzadi quasi completa focalita epossibile calcolare con unacerta esattezza la profonditain cui la foto non puo rise.1tire di una inesatta distanzafocale.Crediamo far cosa grataai nostri Iettori corredandoquesta nostra breve esposi-zione con una tavola ripor-tante le profondita di campo.calcolate in riferimento ad unobiettivo di distanza focal"!di 10,5 e 5 cm.

    TABELLA delle profonditil di campo

    D ia f r a m m a - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -1,5 2M E T R I----_---_---3 5 8 W

    11,6 -3,.5 4-11-0,5 6~1 :S 10-inf.2.5.3,7 a , 7 - ; ,5 1i-17 8~iuf.2,3r'1.:t ~,4-9.3 Ii.SO 7-in'f.2,1~5.0 3,0-15 4---il1 f. lHuL1,11-6,8 2 . ,667 3-'illf. 4-inf.

    :ll-i.nI.15~inf.1,l-inf.Hlf.fJ-inI.~ \

    1 :6,31:01 :12,51:181:25

    0,9-1,07 1,4-1,6- 1,8-2,2O,tl-l,07 1,>l-iL,? 1,7-2,)10,0-1,1 1 3-1,8 1,7-2,: '10,9-1,2 1,2-] ,9 'I,ti-2,71 : 1 , $ - 1 , 2 1.2-2.,1 1.4-3,2PER FOTOORAFARE: Paesaggi, tnfinito , gruppi, m. 4: ritratti m. 1,25

    lnfinito

    ----~---=- - - . -_-Maocb.ina. io):"ma.to nun. 24X36 - Focale il5 IM ET RID i a f r a m l ll a 1,2 ~5 3 5 a infinlto2

    1:2,8 0:.9&-1,01> I.l0-1.25 1,-1-4-1.58 ~,85-2,20 2.70-5,40 q~6,1 ti 20~1l 29-inf.1:4 - 0,96-1,06 1,15-I,i8 1,1l0-1,68 1~80>-2 .25 2,110-5,60 4,1l-ii,9 1'i .60-14 l~l-i,nf.l;8 0,9 -1,)2 1.14-1,;]0 1,30.1,110 1,(jO~2~50 2,20-A,Jl.O 3,2-10,5 .t.20-20 9,aO-inf.1; 11 0,88-1,l6 l .O5-1.50 1,25:-1,90 1,60-2>80 2;10-5.30 2,9-18 a,SO-tnf . 6,80-4.nf.I : H i Q,8S-I,25 0,95-1,70 },i5-.2.l5 l,40.5,40 1,85-8.00 2,45-l:nl. 2.!liHnf. o J . 7 0 - J 1 1 f .

    PER POTOGRA .F J \ ~ E : P a e s . / 1 g g f . injinito. . grappi, m. 3; riirattt, ",.1,20 I3 2 6

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    41/52

    TElEVISIONE

    Gia in altro articulo ci sia-mo ripromessi di r rtornaresull'argomento :l211a televisio-ne per parlare ancor-a eli quel-le piccole, elementari modifi-che che ognuno puo apnor-tare riel suo apparecchio sen-za tern a di provocar e guastimaggiori di quell. che si -ro-rebbero eliminare.Come gia si dice va , difetti

    di rifiessione possono essereprovocati anche dal disadatta-mento d'impedenza fra linead'alimentazione e il ricevito-re, vediamo quindi in qualemodo si puo ovviare tale in-conveniente.

    Per adattare perf'ettamente

    praiieil'impedenza della linea di tra-smissione a quella del rice-vitore basta eseguire Ie pocheoperazioni che verremo elen-cando nell'ordine di attuazio-ne. Si prende un pezzo di sta-gnola 0 di ottonella 0 di altralamiera abbastanza sottile esi avvolga attorno alla piat-tina di alimentazione; si ac-cenda quindi ilricevitore po-nendolo al minima di sensi-bilita. Partendo poi dal rice-vitore, si sposti la stagnolaavvolta attorno alIa piattinafino ad incontrare un puntache dara sul ricevitore, un'im-magine molto pili marcata eluminosa. 11 punta trovato

    Fig. I. - Facendo soorrere la stag nola, lungo la piattina, si potrafacilmente trovare un punto di massimo rendimento, che permet-tera di avere una ricezione llmplda delle trasmissioni televisive.

    sulla piattina e quello in cuisi deve fissare, con cerotto 0nastro adesivo, la sottile la-miera.

    Per aumentare ancora no-tevolmente la sensibilita delricevitore si puo collocare vi-cino all'antenna, sempre chesia possibile arrivarci, un'al-tro pezzo di stagnola e an-che qui, trovato il punta dimassimo rendimento 10 si po-tra fissare.Altri piccoli espedienti pos-

    sono rendere la trasmissionetelevisiva molto pili graditae conviene quindi parlarne.

    Molti sono coloro che assi;stono aIle trasmissioni TV albuio perche pensano che in talmodo si debba veder meglio,Questo e ' un errore e pertantoraccomandiamo a costoro disistemare il televisore in unaposizione tale che il televisorevenga indirettamente colpitoda una luce sia essa naturaleo artificiale.

    Cosi facendo verremo adeliminare quella specie di ab-bagliamento che cosi violen-temente ci colpisce e la no-stra vista ne trarra un gio ,vamento sicuro.

    Altro sistema per elimina-re l'abbagliamento puo esserequello di collocare davanti al-10 schermo un foglio di cartaceIlophan colorata. Abbiamoprovato vari colori e i piu a-datti sono risultati ilMAR-RONE, ilGIALLO, il VERDE.

    Siamo certi che adottandoquesti piccoli espedienti assi-sterete molto piu volentierialle trasmissioni TV.

    327

  • 8/3/2019 Sistema Pratico 1954_07

    42/52

    Illstall'l.r~. . . . .e . I . ,!Iire lilli' I~.!ii ~ IIII (t "

    A TUTTI indistintamente sipuo presentare la neces-sit a di dover install are, nellapropria abitazione, un cam-panello elettrico; e benchequesta sia un'impresa tutt'al-tro che difficoltosa, molti sonocoloro che per una simile ine-zia debbono ricorrere all'aiu-to dell' elettricista.

    E' nostro intendimento da-re a costoro la possibilita diinstallare da soli un simile im-pianto e porli in grado di ot-tenere, con i nostri suggeri-menti quella pratica che sirende necessaria per otten ererisultati soddisfacenti.

    ( o r n e p r o c e d e r e n e l l ' im P i a n t oStabilito il luogo in cui

    praticare l'installazione im-zieremo il nostro impianto daltrasformatore riduttore 0 dal-

    ..I.corso dei fili sara bene chequesti siano di colore diversoper ogni polo della pila,

    In fig. 2 troviamo schema-tizzato un'impianto di suo-neria alimentato da una pilaa secco 'da 4,5 volt. Tale im-pianto rappresenta I' unicarealizzazione possibile in zonesprovviste di energia elettrica.

    Per tale impianto occorreil filo dalle caratteristiche chegia abbiamo descritte, un cam-panello che funzioni a 4 volted un pulsante da campanello.

    In fig. 3 appare l'impiantodi una suoneria elettrica a-limentata da corrente alter-nata, cioe dalla normale lineaper la luce elettrica. Per taleimpianto si dovra acquistare:un puIsante da campanello,un trasformatore riduttorepure da campanello che ri-

    lettrici; nell'acquistarlo occor-re specific are che si desideraun trasformatore da campa-nello da 5 watt. Questo tra-sformatore dispone di un pri-mario che sara direttamenteinserito nella presa luce edi un secondario attoa for-nire una tensione di 4, 8, 12volt.

    Come campanello si potrausare 10 stesso tipo descrittoper l'impianto a pila. Appre-standosi a reaIizzare i colle-gamenti si tenga presente chei fiIi dovranno essere collegatialla pila 0 al trasformatoresolamente ad impianto finito.

    I disegni riguardano I'im-pianto per un solo pulsante,rna volendo si potra aggiun-gerne altri; si tenga presenteche ilpulsante serve a con-giungere il filo che porta la

    FlO