sistema pratico 1953_03

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    In questanumero

    pag.L'antenna adatta e come lasi costruisce

    Per iI dilettante di fotografia. 53Una buona colla all'amldo an-tifermentativa

    CJstruiamoci un voltohmetroelettronico 54

    Una miscela anticongelanteutile aWautista 5~

    Da una dinamo da biciclettaun giradischi fonografico 59

    Come tornire Ie materie pia-stiche 61

    Un semplice portacartePer torare obliquamente

    pag.Preamplificatore d'antenna per

    la ricezione televisiva agrande distanza 63

    Rendiamo silenzioso I'orologio 66Un efficiente silenziatore perScooters 67

    Non abbagliate! Non sareteabbagliati! 68

    Sincronizzatore per fotoflash 70Per il verniciatore 71In giro per il mondo 72La Fnlqore, piccolo modelload elastico 74

    Per Ie uova alia cocque 76La super rim lock. L'apparec-

    ohio Ideate per iI dilettante 77Come si preparano i capi di

    una Linea di TrasmissioneTwin-Lead 82

    La pagina delle segnalazionistradali 83

    50

    53

    6262

    pag.Precauzione 84Come far bere una medicinaad un animale infermo 84

    Come seeqllere una candelaper la vostra motocicletta. 86

    Comando per accendere 0 spe-gnere a distanza l'apparec-chio radio 87

    Saldatura del~e leghe di ac-elalo al Cromo e Nichel-erumo . 83

    Come togliIJre un dato ribellesenza fiamma ossidrica 89

    Cib che iI cantiniere deve sa-pere 90

    Detersivo per oggetti n'cht latl 91Tutti prestigiatoriCon delle vecchle lamette da

    barba dei nuovl condensa-tori variabili

    Consulenza

    !J 2

    9394

    SISTE.MA PRATICO con la variela degli argomenti, con Ie sue interessanii applicazioni, con i suoi progetti applicatisu di ogni ramo, e I' unica rivisia Italiano in grado di acconientare tutti i lettori, dai neofiti ai provetti sperimentotori,dai dilettanti ai projessionisti. E in verita I'unica rivista che insegna. PRENOTATE OGGI STESSO IL PROSSIMO NU-MERO, PRESS 0LA NOSTRA DIREZIONE versando sui CCP 8/2293410 somma di L.100. La ..ieereret. in antleipo.

    nel prosslmonumero + + +Alcuni degli articoli phi interessanti

    Come si pub rimagnetizzare una cuffia.Per il radiante ecco un ottimo oscillatore a crt-

    stallo.Curiamo gli accumulatori.

    giocattoli di Babho Natale.II Supergioiello S P 54 Ricevitore al Diodo di .l

    Gl8rmanio per 0 nde Medie e Corte.II MIG 15 Aeromodello a reazione.Organo Elettronico per dllettantl.Connessioni e zoccotl delle valvole termoioniche.Un Trasmettitore facile a costruire.Da un wntilatore una stufa elettrica.Quando si cambia I'olio in un motore?Scaldacqua elettrico.Costruitevi una sega elettrica.Un ingranditore da una macchina fotografica.Con 200 lire, un microscopio.

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    "i.

    A n n o I - N . 3N o v e m b r e 1 9 5 3

    U n n u m e ro I . 1 0 0A r r e t r o t i l. 1 5 0

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    L'ANTENNA ADATTAe oome la si oostruisoe

    E' oggi rnolto diffuso I'rmpiego di aerei in-terni 0, peggio ancora, di antenne di fortuna co-stttuite da qualche decina di centimetri di filapenzolante dall'apparecchio, nonche dei tappiluce.Questi metodi comodi e poco costosi, hannopero dei grandi inconvenienti.Per avere con antenne del genere un'uudizione

    Antenna semplice a L ,sufficiente blsogna uttltzzare tutta l'ampllfica-zione dell'apparecchio col che si amplificano anchegli inevitablli rumori parassitari. Si aggiunga, chequeste antenne di fortuna sono sempre instal-late nell'interno delle abltazioni e sono quindiesposte 11disturbl ben magglorl che non Ie an-tenne collocate all'esterno.Un aereo installato sul tetto ha due grandivantaggi rispetto a quello interno, infatti l'e-nergia captata e maggiore, mentre i disturbisono minori. L'antenna esterna non ~ necessariaIn se per la radioricezibne, ma ~ necessaria per laricezione senza disturb!. Percle ~ consigliabilesempre montare antenne riceventi esterne.

    Abbtamo cos! creduto utile presentare questenote sulle antenne riceventi, volutamente ele-mentari perche tutti i lettori potessero trarneprofttto. Ci auguriamo cosl che questo studiocontribuisca a diffondere sempre piu la convin-zione della necesslta di servirsl di un buonaereo rtcevente esterno eseguito con tutte leregole dell'arte.

    Urlterl prlnelpallper I'erel'Jlonedl nn'antenna esternaL'antenna esterna deve essere Installata pillin alto possibile sopra i1 teUo; essa avra un fun-zionamento migliore se avra llbero campo neiconfronti degl! aItrl ediftci.La costruzione ~ sottoposta a due critert:

    I Efficienza tecnica;II Resistenza meccanica.Forma dell' antenna

    Prima di iniziare la costruzlone dl un'antennaesterna bisogna decidersi per una data forma

    50

    che dipende dalle condizioni Iocali e, parzial-mente dalle caratteristiche dell'apparecchio ra-dio al Quale essa andra collegata. Le antennedestinate agll apparecchi radio riceventi nor-mali, hanno una lunghezza di circa 8-10 metri.La lunghezza non ha qui pero una tmportanza es-senziale, e percio potra essere costrutta pure di10-20-50metri.Le antenne destinate invece agli apparecchiradio trasmittenti hanno una lunghezza ben de-finita e pertanto queste debbono essere necessa-riamente calcolate rispetto all'onda che si de-sidera irradiare.Le forme piu comuni di un'antenna possonoessere cosi elencate:1) - Antenna semplice a L ;2) - Antenna semplice a T.;3) - Antenna doppia a L ;4) - Antenna doppia a T.;5) - Antenna- a Dipolo;6) - Antenna verticale.

    "ntenna sempllee a LL'antenna a L e la piu in uso. Essa e co-stituita da un filo orizzontale con una derlva-

    zione allacciata ad un estremo. Ne risulta cosila forma di una .L rovesciata.Per costruire una simile antenna si ha biso-gno di due sostegni distant! fra di loro almeno10 metri.In caso di installazione su edifici di unacerta 'mole, quando e possibile, si utrlizzanodue comignoli. -su case piccole isolate si sceglieun appoggio sul tetto dell'edificio e si crea ilsecondo, erigendo un' asta nel terrene circostante.L'antenna a L in cui, come gifl detto, si hauna derivazione ad un capo del ftlo ortzzontale,

    Anlenna doppia a L .viene adottata quando il punto di passagglo nel-l'interno della casa puo essere facilmente rag-giunto. Se le distanze fra i due appoggi dispo-nibili superano di gran lunga i.10metri e se lalinea di collegamento fra di essl passa attraversocortili oppure su terrene lIbero si tira un filo di

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    antenna lunge 10 metri possibilmente sopra ilterrene libero.

    Per la sospensione e raccomandabile unacorda sottile di acciaio. Il filo di aereo viene iso-lato dalla corda di acciaio con I'interposizionedi alcun] normali isolatori per antenna.

    L'antenna a L viene usata esclusivamentein ricezione.

    J:\ntenn8. seDipUee a TAnche I'antenna semplice a T richiede duesostegni, Essa si differenzia dal primo tipo perJa derivazione pr aticata nel centro 0 quasi delfilo orizzontale che costituisce I'antenna. Si see-

    Antenna sempllce a T D,glie questa forma quando il punta di ingressonella cas a si trova in buona posizione rispettoal centro,

    L'anterina ' a T viene usata siia per laricezione che per Ia trasmissione.

    J:\ntenna doppla a I.e antenna doppla a T

    Se le distanze fra i due sostegni disponibilisana molto inferiori ai 10 metri e, comunqueIi filo d'aereo utile rrsulta molto corto, si ricorread un'antenna doppia a L 0 a T .

    Data la elevata sensibflita dei radioricevitorimoderni I'antenna doppia non offre dei vantaggievidenti. La sua instal lazione e raccomandabilesoltanto quando si debbono servire appar ecchipoco sensibili.

    L'antenna doppia a L 0 a T comprendedue fiji orizzontali paralleli posti ad una di-stanza minima di 1,5 metrL Per mantenere i duefiJi paralleli si dispongono agli estremi, due so-stegrii di bambu 0 di legno in modo da otte-nere una specie di triangolo.

    Per impedire che I'antenna abbia ad attorci-gliarsi, i triangolo di sostegno deve avere unadata proporzione tra altezza e base.

    L'opportunita di scegliere un' antenna doppia

    Antenna doppia a T a < , L 0 un' antenna doppia a T potr a esserestabilit.a come al solito in rapporto alla suaubicazione e alla relativa possibi li ta di stabilire

    la cad uta 0 derivazione ad un estremo 0 alcentro.

    Le antenne doppie a L 0 a T servono e-sclusivamente per la ricezione e raramente veri-gono usate in trasmtssione.

    J:\ntenna DlpoloII cos! detto dipole e particolarmente adatto

    per la ricezione e per la trasmissione del leonde corte.II dipole costituisce un sot to tipo dell'antennaa T . I due lati superiori dell' antenna a " T ,di lunghezza esattamente uguale, sono isolati ecgnuna delle due parti viene collegata al rice-vi tore mediante una derivazione separata,

    Le derivazioni dovranno essere mantenute e-quidistanti da speciali isolatori di vetro 0 por-cellana.

    Se il dipolo deve servire per la ricezione diuna sola stazione trasmittente ad onde corte,le sue dimensioni verranno determinate secondole medesime regole che valgono pure per un di-polo trasmittente.Lunatvezza totale del dipolo = La lunghezzad'onda da ricevere 0 da trasmettere x 0,95 : 2-

    La lunghezza dovra quindi essere per untrasmettitore che irradia sui 4() metri di40 x 0,95 : 2 = metri 19.

    La derivazione per la discesa andra effettuata

    Antenna dipolo.al centro esatto e quindi la lunghezza effettiva deldue bracci sara di metri 9,5 - 9.5.

    Pure Ia lunghezza della discesa va scelta inquesta antenna in proporzione alIa lunghezzad'onda, pertanto occorrera usare per la discesauna lunghezza di:v . . di lunghezza d'onda esernpio per 40 metri =

    discesa uguale a metri 10Y2 di lunghezza d'onda esempio per 40 metri

    dlscesa uguale a metri 20% di lunghezza d'onda esemplo per 40 metri =discesa uguale a metri 30

    di lunghezza d'onda esempio per 40 metridiscesa uguale a metri 40

    1 v . . di lunghezza d'onda esempio per 40 metridiscesa uguale a metri 50

    1 \/2 di lunghezza d'onda esempio per 40 metr ldiscesa uguale a metri 60

    1% di lunghezza d'onda esernpio per 40 metridiscesa uguale a metri 70

    2 di lunghezza d'onda esempio per 40 metridiscesa uguale a metrt 80

    La lunghezza elettrica effettiva della discesapuo essere leggermente modificata artificialmenteaggiungendo in parallelo 0 in serie un conden-satore variabile.

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    Tutte queste disposizioni so no dipendenti daltipo di circuito di entrata del ricevitore ado-perato, e possono essere stabilite in manierasperimentale.

    L'antenna a dipolo serve per la ricezione ein particolar modo per trasmissione.

    Antenna verdcaleNegli ultimi tempi ha avuto una grande dif-

    fusione I'antenna verticale. 11 motivo di questapreferenza e il seguente. Dato ilgenere di irra-diazioni del campo di trasmissione di una emit-tente moderna, un'antenna verticale riceve mol-

    Antenna vertical .to piu energia che non un'antenna or izzontale.Inoltre I'installazione di un'antenna verticale pre-senta anche un vantaggio di carattere econo-mico perche essa richiede per l'applicazione unsolo sostegno. La sua esecuzione puo essere ese-guita secondo due possibihta: _

    I) - Un'asta di bambu sulla Quale si dispon-gono uno 0 due fili che servono per antennaisolandoli opportunamente;

    II) - Un tubo metallico che funziona contem-poraneamente da sostegno e da antenna.

    L'antenna verticale serve per ricezione e op-portunamente adattata puo servire pure per tra-smisslone.

    Haterlale .ter Ie antenneNon tutti hanno sempre un'idea esatta delle

    esigenze alla quale deve rispondere il mater-alausato per I'istallazione di un'antenna esterna.

    Tutte Ie parti metalliche che si utilizzanodevono essere protette molto bene contro la rug-gine e le intemperie perche altrimenti esse sicorrodono e si arruginiscono in brevissimo tempo.

    Anche i gas 'di combustione provenienti daicomignoli danneggiano molto il materia le uti-lizzato per Ie antenne.

    Per la costruzione degli aerei si ricorre per cioal migliore materiale che esiste sul mercato.

    Ecco alcune indicazioni sul materiale d'an-tenna e sui relativi accessori.

    Treecla pcr antennaPer ragioni di resistenza alla trazione e con-

    tro le mtemperie si adotta quale filo d'antennala treccia di bronzo. La resistenza di questatreccia dipende in parte dalla sua durezza.

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    Nessuna giunziorie a mezzo saldatura potr aessere fatta su questa treccia poiche cio rendeil materiale meccanicamente meno resistente.Tutti i collegamenti devon essere praticati consolidi morsetti.

    Haterlale dl liolitee.noPer sospendere I'antenna si utilizza solo cordadi ferro 0 di acciaio zincato del diametro di

    2-4 mm. Le cordicelle di canapa catramata hannosoltanto una breve durata e vengono attaccatefacilmente dai gas di combustione dei comignoli.

    Per facilitare I' applicazione dell'antenna sifissa, su ambedue i sostegni, una carrucola nellaquale si infila il tirante prima di tender la, Perimpedir-e : che Ia corda abbia a saltar fuori siutilizzano rulli con protezione e con gole pro-Ionde. Anche questi devono essere zincati , oppurein legno adatto.

    t'lateriale l!iio~alltePer isolare I' antenna dalla corda di sostegno,

    si inseriscono fra corda di sostegno e I' antenna,i soliti isolatori. Gli isolatori stessi sono spessocollegati fra di lora mediante filo di ferro chedeve essere protetto contro la ruggine.

    Per antenne costruite specialmente per la tr a-smissione delle Onde Corte sara bene utilizzareisolanti a minima perdita (isolatori di quarzo)oppure utilizzare una lunga catena di altri iso-latori (sufficienti circa 4 isolatori per lato).

    DerlvB7l;lof.11o dlseeso dl alltennaPer la derivazione di antenna si puo utiliz-

    zare la treccia necessaria all'antenna stessa ameno che non si preferisca ricorrere alia spe-ciale piattina da 300 ohm nel caso della discesaper dipolo.

    La discesa va installata in modo che non toe-chi alcuna parte dell'edifido anche in giorriatedi vento. Cio provocherebbe dei disturbi durantela rfcezione.

    Per mtrodurre la derivazione nell'abitazione

    e raccomandabile di passare attraverso il telaiodella finestra nel quale sara stato fatto un foroadeguato. Per iso lare meglio questo foro si pos-sono utilizzare passaggi per finestre in tubettodi vetro 0 di polistirene, che e un materiale aminima perdita.

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    SJer il dilettante di fotografiaUn bagno di fissaggio ad azione rapidi~sima

    IMOLTI casi specialmente per 11;1ri-produzione di documenti che devonoessere consegnati in pochi min uti alclientc, e utile disporre di bagni di fis-saggio di estrema rapidita che diminuiscono

    U n a b u o n a c o l I a a l l ' a m i d o

    Cloruro d'ammonioMetalbisolfito potassic

    25050

    notevolmente i 10 minuti sacramentali ri-chiesti 'per il fissaggio.

    Sistema Pratico consiglia il seguente ba-gno di fissaggio rapidissimo:Iposolfito di sodio gr. 350

    Acqua a fare . cc. 1000Tale bagno deve essere cambiato di fre-

    quente; esso quindi e pili costo .o del nor-male bagno.

    Rinforzoper piccole negative

    La formula per rinforzo a base til bro-muro di potassio e acido cromico, e parti-colarmente indicata per piccole negative,giacche queste pur subendo un efficace rin-forzo, risultano di opacita esagerata ' cheiende problematico l'ingrandimento.

    Le negative vengono trattate con una so-luzione di bromuro di potassio al 5 % e diacido cromico al 0,5%. Tali soluzioni me-scolate in parti uguali, imbiancano la ne-gativa. La negativa stessa viene annerita dopoil lavaggio in qualunque bagno di svilupno.

    anti fermen ta tivaPer ottenere una buona col-la imputrescibile, sciogliere a

    freddo 15 gr. di acido salici-Iico in un litro d'acqua, ag-giungendovi a, soluzione av-venuta 100 gr. di glicerina.Nella miscela, si fanno quindisciogliere dai 150 ai 350 gr.

    di amido, a seconda dell'in-tensita voluta, poi si porta adebollizione a fuoco lento.Quando la colla e fredda,

    si passa attraverso un pezzet-to di tela, aggiungendovi in-fine, rimestando, 5-6 gr. dialdeide formica.

    Ne l num e ro 4 apparira : U N TR A S M E TTITO R E PE R TU TTI.Chiunque po tra coslru irsi que stn se mplice trasm ettito re , po lche 10schem a chiam o e preciso , non pre se n la, anche pe r i m eno e spe rti,d iffico lla d i s orta .

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    OGGI, 10 strumento piu uti-lizzato da ogni radiorlpa-ratore e senza dubbio 10

    strumento universale conosciu-to piu comunemente sotto ilno-me di Ohmetro 0 Voltohmetro:Tale strumento, pur rimanendosempre il piu difuso, non puorispondere piu alle esigenze at-tuali. Infatti con 1a sua troppobassa resistenza interna nonpermette piu di effettuare tut-te le misure necessarie, spe-cialrnente nei moderni ricevt-tori.

    Nei :,!s~vitori moderni, neitelevisori, ecc., troviamo ;:;:-2+i-camente dei circuiti che pre-sentano delle resistenze che-possono raggiungere anche varimegaohm. Al momento della mt-sura, con un strumento norma-1e, noi introduciamo una nuovaresistenza (resistenza internadella strumento) di sole pochemigliaia di ohm, il che falsificatotalmente la lettura.

    E' cost praticamente impos-sibile misurare una tensioneC. A. V. (controllo automaticodi volume), una tensione ne-gativa di griglia, una tensionedi placca 0 di griglia schermodi una valvola preampllftcatri-ce di B.,F., ecc., ecc.

    Per questa ragione il voltoh-metro elettronico, ha ottenutoappena uscito un grande sue-cesso, tanto da essere definitoda molti 10 strumento mdtspen-

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    montata nel circuito come am-plifkatrice a caratteristica dicatodo (cathode follower). Unpotenziometro P I da 5000 ohminserito sul catodo della 6SN7serve a regolare una volta persernpre la lettura sulla posizio-ne voltohmetrica.

    L' equilibrio del ponte diWheatstone viene assicurato dalpotenziometro P4 da 50.000 ohmche applica una tensione vicinoallo Zero sulla grtglia della secon-da sezione triodica della 6SN7.

    L'alimentazione del cornples-so viene assicurata da un tra-sformatore (T) di piccolo ingom-bro dato anche il basso wat-taggio richiesto da tutto ilcom-plesso. I lamierini di un tra-sformatore d'uscita di tipo nor-male possono servire perfetta-mente allo scopo. IIprimario ditale trasformatore sara costrut-to per tutte le varie tension! direte 110-125-160-220 volt.II secondario Alta Tensionesara costruito con un avvolgi-mento adatto a fornire circa170 volt 10 rnA. Infine I'av-volgimento dei 6,3 volt utili perl'accensione delle due valvoledovra fornire almeno 1 Amperd'intenslta.Una delle sezioni diodiche del-la 6H6 (V 2) raddrizza la ten-stone 170 fornita dal tr asforrna-tore che, filtrata da un Bolocondensatore da 8 Microfarad(C 3) servira ad alimentare tut-to il complesso.

    tJOSTRUIAMOtJ'lun. oaltohmetro el.etironieo

    Misoredl teo!!lliooeeootiooa

    Le tensioni continue da mi-surare, vengono applicate ad undivisore di tensione costituto dauna serie di resistenze. Que-ste resistenze dovranno essereevidentemente di valore il piupossibilmente esatto. Delle re-sistenze con una tolleranza del-l' 1% sarebbero I'ideale, rna incommercio sono molto scarse equindi molto costose ....

    Sara molto piu economico se-

    sabile per il laboratorio radio.Il montaggio che oggi vi pre-

    sentiamo, semplificato al mas-simo, utilizza in tutto e pertutto due sale valvo le, que-sto senza limitarne le sue ca-pacita. Le misure di tensionesono possibili qui, tanto in al-tern at a, come in continua.

    Le misure previste con talevoltohmetro sono Ie seguenti:VOLT - Continua e Alternata

    3-10-30-100-300-1000-3000 VoltOHMETRO - Resistenze500-50.000 ohm 5-500 Megahom.Deserlzlone :

    Porche sappiamo che questadescrizione [nteressa particolar-mente i realizzatort, troviamoinutile riempire una pagma dicomplicate formule per iI cal-colo dei componenti, quandosapplamo che in campo prattcoe maggiormente gradito che tut-ti i componenti necessari perla costruzione, siano donati gtaperfettamente calcolatl e collau-dati.

    Lo schema utilizza il prtn-cipio del ponte Wheatstone giflconosciuto da molti lettori. Ledue sezioni triodiche della 6SN7(V 1) e le due resistenze da20.000 ohm (R15 e R18) costi-tuiscono i quattro bracci delponte. Questo montaggio per-mette allo strumento di essereinsensibile alle variazioni 0fluttuazioni della tensipne dialimentazione.

    Lo strumento di misura (M)e uno strumento quadro da400 microAmper 500 ohm. E' pos;sibile usare pure in sua vece unostrumento di forma rotonda concarattertstiche Ileggermente diffe-renti, modificando in questo se-condo caso le resistenze d'en-trata Volt e Ohmetro. Le suedimensioni dovranno essere talida permettere una lettura assaicomoda. Lo strumento vienecollegato tramite ad un com-mutatore a 2 vie 4 posizioni aidue catodi della 6SN7 che e

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    lezionare con un ohmetro Ie re-sistenze di uso comune, inse-rendone se necessario anchedue 0 tre" in serie onde otte-nere un valore esatto. Tutti ipossessor! di un buon ohmetropotranno con Iaci lita effettuarequesta selezione, in caso con-trario ci si affi dera alla bon tae alla pazienza di qualche ami-co ra-dioriparatore.

    L' entrata, viene effettuataper mezzo di uno spinotto rna-schio femmina (jack telefonico):questo e necessario al fine dipoter utilizzare un cavo scher-mato, indispensabile per evita-re gli effetti capaci ti vi dellamano.

    Alla estremita di questa ca-vo noi monteremo un puntale,e dentro ad esso collocheremoin serie a1 cavo una resistenzada 1 megahom tipo miniatura(R 1). Questa resistenza eviter a

    l'influenza della capacita del ca-vo sul circuito da misurare.~lIsuredl tenslonl aliernate

    Per Ie misure delle tensionialternate not utilizzeremo la se-conda sezione diodica della 6H6(V 2). L'entrata viene effettuataper mezzo dl un condensatore da10.000 picofarad (C 1) che inviala tensione alternata all' anododel diodo

    La tensione raddrizzata prele-vata sull'anodo della 6H6 vieneapplicata tramite ad una resistcn ,za da 3 megahom (R 2) al divi-sore di tensione.

    La resistenza R2 dovra esserescelta in modo tale che la let-tura cciricida perfettamente conla scala della tensione continua.

    Nello strumento che noi ab-biamo realizzato in laboratorioper la prova, per ottenere questa

    coincidenza abbiamo dovuto ap-plicare un valore di 3,15 mega-ohm.

    Una leggera tensione positivaapplicata al catodo ha come sco-po quella di annullare la cor-rente a riposo del diodo. Questatcnsione e regolabile per mezzodi un potenziometro P 3 che sa-ra regolato una volta per semprequando si procedera alla messaa punto finale dello strumento.~1I8ure dl reslstenzaData Ia sensibiltta deH'ohm-

    metro, viene utilizzata per le mi-sure delle resistenze una plccolapi la da tre volt (B).

    La messa a zero del l'ohrne-tro, viene effettuata mediante ilpotenziometro P 2 da 5000 ohm.REA.I..IZZA.ZIO~E

    11 piano di cablaggto allegatemostra chiaramente la dispost-

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    zione da adottare. I potenziome-tri P2 e P 4 sono montati sulpannello in modo da combinareuna certa simmetria sul frontale;i due commutatori, la spia Iumi.,nosa. 10 jack e le due boccoleisolate sono pure queste dispostecome indicato nella figura tuttesul pannello frontale. II tra-sformatore di alimentazione, Iedue valvole e i potenziometri P 1e P 3 sono montati su di un pic-colo chassis situato nell'internodella strumento. Nessuna diffi-colta e presente nel complesso,tanto che anche un prtncipiantcpotra intraprendere con esito si-curo questa reaIizzazione. Per co-loro che volessero realizzare ilpanneHo riproduciamo fedelmen-te ed in scala la parte frontale.

    lIe88a a puntoTerminate tutte le connessio-

    ni, potremo procedere alla mes-sa a punta dello strumento. Que-"sta potra essere effettuata in po-chi minuti. Inserita l'entrata deltrasformatore di alimentazioneT 1 in una qualunque presa dicorrente. attenderemo, dopo ac-

    ceso, qualche istante in modo dapermettere al filamento dellevalvole, e alla tensione anodicadi stabilizzarsi. L' apparecchioverra allora commutato in posi-zione VOLT CONTINUA, P 4sara regolato in modo da riper-tare l'ago dello strumento aZERO. Con l'aiuto di una pilada 3 Volt (pila tonda da torcet-'tal regoleremo PIper la de-viazione esatta dell' ago dellostrumento in corrispondenza del-la scala a 3 Volt. Terminataquesta operazione, commutere-mo in VOLT ALTERNATA, econ l'aiuto di P 4 regoleremonuovamente l'ago on de rtrnet-terlo a ZERO. Applicando unatensione alternata qualunque da3 Volt, regoleremo la resisten-za R 2 in modo che la letturacoincida perfettamente con lascala della tensione continua. In-fine 10 strumento sara cornmu-tato in OHM e con l'aiuto diP 2 I'ago sara arrestato sull'ul-tima graduazione di destra

    Una volta terminate questeoperazioni 10 strumento e giapronto per I'uso.

    Lista materlale1 Microamper 400 mmA 500 ohm2 potenziometri 50.000 ohm2 potenziometri 5000 ohm1 spia luminosa2 boccole isolate1 Jack 2 femmine e 1 maschio1 interruttore semplicetrasformatore di alimentazionemintatura

    valvola 6H6val vola 6SN7

    1 commutatore 1 via 11 posizioni1 commutatore 4 vie 4 posizioni2 zoe-coli octal1 lampadina 6,3 volt1 condensatore elettronico 8 MF.I condensatore 2000 pF.1 condensatore 10.000 pF.12 resistenze diverse2 puntali da strumento.1 metro cavo coassiale da 72 0

    50 0 150 ohm.2 metri filo per connessioni3 spine bananepinza coccodrillopila 3 volt

    2 manopole ton de2 manopole a indicecordone alirnentaztone conspina.

    U n a m i s c e l a a n ' l ! i c o n g e l a n l e u l i l e a l l ' a u l i s l a11periodo invernale, estendendo ovunque Ia sua azio-

    ne gelificante, porta con se mo1ti inconvenienti. I primi arisentirsene sono iliquidi e, tra questi, particolarmentel'acqua. E' noto che con l'abbassarsi della temperatural'acqua passa dallo stato liquido a quello solido, determi-nando un aumento di volume che procura spes so graviinconvenienti, quali la spaccatura dei tubi delle condut-ture dell'acqua.

    Gli autisti sono i maggiormente colpiti da questa in-conveniente, poiche tale aumento di volume spesso de-termina la rottura dei tubi dell'impianto di raffredda-mento-.del motore.

    Per evitare questo gravissimo inconveniente, inten-diamo presentare al lettore ilsistema per dare all'acquaun punto di congelamento pill basso. Noi consigliamo,per esperienza pratica di aggiungere all'acqua una partedi glicerina nella misura indicata dal sottoriprodottospecchietto.G.f ioer lna per I Kg 0 Ii 1Kg. 1 0 i Kg. 1,510 Ihri d'aoqua . I ' iTell1pel'aruraIi -2" _3 _4c o ng - e l amen t o

    Kg. 2,0 ,Kg. 2,5\-5,5 -80 I---_

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    DA UNA DINAMO DA BICICLETTAUN GIRADISCHI FONOGRAFICOQUASI tutti i radioamatori chepossiedono un apparecchioradio desiderano applicareanche ildispositive per la ri-produzione fonografica. I radio-ri-cevitori da tavolo che non hannoancora installato nel mobile il mo-tore elettrico per il disco fonogra-fico, abbisognano di un motore e diun diaframma elettromagneticochiamato comunemente Pick-Up,per poter far fun zion are il fono-grafo. Partiamo naturalmente dallapremessa che l'apparecchio sia giamunito dell' interruttore e dellapresa Fono, in quanto che sarebbenecessario un inter vento nel mon-taggio stesso, per derivare i duecapi da portare al diaframma elet-trico. Di cio potremo eventualmen-te occuparci un'altra volta.L'installazione del dispositiveche andiamo a descrivere non ri-chiede grande abilita e puo esserefatta dal radioamatore stesso cheabbia un po' d'irigegno. Come co-struzione, e nello stesso tempo economico,poiche in esso trovano materiali di recuperofacilmente reperibili. La parte principale delgiradischi, il motorino, e costituita da unadinamo da bicicletta, che poi in realta eun alternatore. L'alternatore, per un profano,e una macchina elettrica invertibile, cioemandando corrente ai suoi morsetti esso sicomporta come un motore, rna di tipo sin-crono, I motori sincroni debbono pero essereportati al numero di giri di regime, variabile

    o r t s c r s c n t

    questa dal numero dei poli dell'alternatore,e dalla frequenza della rete.

    Nel nostro caso supponendo di avere unadinamo a due poli, e la frequenza di 50 pe-riodi (frequenza oggi standardizzata) possia-mo calcolare la velocita di regime, che si:ricava moltiplicando la frequenza per ilnu-mero delle coppie di poli; nel nostro casofiOx 1 = 50 giri al minuto secondo, pari a3000 giri al minuto primo. Naturalmente ilnumero dei giri sarebbe per il nostro com-

    59

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    plesso eccessivo, e pertanto il numero dei gi-ri deve essere da 3000 diminuito a 78 (nume-1'0 dei giri necessari per un disco norma lefonografico) mediante un riduttore compostoda due dischi e un tappo che lavorano perfrizione. II disco 1 ha la forma di un tron-co di cono, di detto disco il diametro mag-giore e 222 mm; quello min ore mm. 218,con uno spessore di circa 15 mm. Nel centroviene eseguito un foro di mm. 6; in esso verrapoi forzato il perno centrale" di acciaio, ilquale e libero di ruotare nella sua sede chee costituita nel nostro complesso da una vec-chia valvola da pneumatico da motocic1etta.A una distanza di mm. 122 dal perno cen-trale, va posta ilperno 2 che ruota nella suasede, costituita da una sola boccolina tiporadio.

    Nella parte superiore del perno 2, vabloccato un tappo di gomma, pure conicocol diametro minore di mm. 22 e con quellomaggiore di mm. 26 circa (tappo di gemmada lavantino). Nella parte inferiore del per-no, verra montato come illustra Ia figura ildisco di legno n. 2, dove poi su di esso ap-poggi era Ia dinamo.

    SuI rullo della dinamo per evitare slitta-

    menti, sara bene montare un anello di gom-rna, oppure di nastro adesivo. La dinamosara tenuta aderente al disco, tramite lamolla gia esistente nel suo attacco, la mollastessa che permette alla dinamo di stareappoggiata al pneumatico della bicic1ettaquando noi volontariamente la togliamo dal-la sua posizione di riposo.

    E' pure presente nel nostro complesso, co-me in un vero motorino fonografico, I'arre>sto automatico di fine corsa. Questo si ottieneper mezzo di una leva azionata dallo stessopick-up. La leva fulcrata nella parte supe-riore di un perno, porta alla sua estremitauna rondella di bachelite 0 comunque di ma-teriale isolante che montata su di una mol-la, funge da contatto. La lamina di sfrega-

    60

    - -mento deve essere di forma a settore circo-lare e possibilmente di ottone.

    Sia il giradisco che l'arresto auto matico,vengono montati su di un pannello di legneche a piacere puo essere completato con unacassetta 0, nel migliore dei casi, con un mo-bile.

    Il collegamento che va al diaframma de-ve essere scherrnato e 10 schermo collegatoalIa massa del telaio della radio.

    Come si vede dallo schema elettrico, ladinamo e alimentata da un trasformatore da5 Watt con un secondario a 8 volt. (Un tra-sformatore da campanello elettrico va benis-simo). Per l'avviamento, baster a imprimereal disco una spinta iniziale tale da fargliraggiungere i 78 giri al minuto.

    Terminata la costruzione, occorre una pic-cola messa a punto in modo da regolare unavolta per sempre la velocita del piatto fo-nografico.Nel compilare questa articolo non abbiamodimenticato di includere un disco strobosco-

    lamina

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    ~ , , \ \ \ \ ' I " l l i / ~- : s " S T R D B O s [O P IO ~.;:::: 1 '''' " " ' i f ; " " , , , " t. ve''iI~'''' dol p i a , ! 1 ~

    ~ 50 PEAIODI - 78 GIRl ~=h t)% ( IJ. 'I, ~~ $islelf1B Pratieo ~

    ~ I I I I I I ' \ \ \ \ \ " ~pice. in modo da facilitare al massimo lamessa a pun to.

    Per controll are la velocita mediante il di-

    sco stroboscopico si procede nel modo seguen-te: ritagliato 0 ricalcato l'apposito dischettostroboscopico, 16 sovrapporremo al disco fo-nografico in modo che sia ben visibile e ceri-trato. Mettere provvisoriamente la dinamoin modo che il suo rullo sia a una distanzadi circa 45 mm. dal perno 2. Con una spintasi metta in marcia il motorino. Tutto ilsiste-ma dovra essere illuminato da una lampadinaelettrica alimentata dalla linea stessa.

    Se la velocita del motore e esatta, Ie righenere del dischetto stroboscopico apparirannodistinte e ferme. Se invece si nota una rota-zione delle righe in senso inverso, la velo-cita e scarsa, e quindi occorre avvicinare ladinamo al perno 2. Se invece Ie righe ruote-ranno nello stesso senso del disco fonografi-co, la velocita e eccessiva, e in tal caso oc-corre allontanare la dinarno dal perno 2 sinoa tanto che Ie dette righe appariranno fisse.

    11motore COS! regolato, si trova nelle con-dizioni prescritte per la migliore riproduzionefonografica. Null'altro e necessario per farfunzionare il fonografo.

    C o m e t o r n i r e I e m a t e r i e p l a s t i c h ePer poter sfruttare comple-

    tamente un tornio, nella lavo-razione delle materie plasti-che, e necessaria una buenalubrificazione onde eliminarequegli inconvenienti dovuti alriscaldamento del materialein lavorazione. Con una buenalubrificazione, oltre ad elimi-nare il riscaldamento dell'og-getto e dell'utensile, si evital' accumularsi dei truccioli,permettendo cosi una maggiorvisibilita sul lavoro da ese-guire.

    Per le materie plasticheoccorre come lubrificante una ,soluzione a base di olio, emul-sionato con acqua.

    Non usare mai, in luogodell' olio, soluzioni alcaline.

    61

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    UN SEMP:LICE PORTACARTEDOVENDO rimanere sedutia una scrivania e lavo-rare per molte ore, ad uncerto momento ci si accorgeche la mente assorta e di-stratta fa muovere cose in-vece di altre, Ie mani frugano

    11materiale per la costru-zione ve 10 fornisce un barat-tolo 0 un coperchio di lattaabbastanza grande e perfetta-mente appianato.

    Su questa piano si ripor-tera il modello presentato.Con apposite forbici si ri-

    tagliera la latta, e con l'ausi-lio di un righetto si dara alporta carte la sagorna rappre-sentata in figura,

    Per facilitare il compito

    ai nostri lettori abbiamoriportato anche delle di-mensioni, rna ognuno potrasostituirle con altre di suogradimento.

    Se l'oggetto, a costruzioneultimata, vi sembrera grezzo,potete incollarvi sopra, unafigura, un orario 0 magariverniciarlo, rna in ogni caso,esso vi custodira sempre i do-cumenti che piu vi interes-sano, a portata di mano.

    260----------;0;.1

    anziche cercare, e tutto si ri-solve in un complicato disor-dine.

    Volendo mantener ordina ,to 10 scrittoio, giacche l'ordinee la simmetria conferisconotanta calma allo spirito e fa-cilitano il lavoro, sara benecompletiate il vostro tavolocon questa utile oggetto, co-struito da voi stessi nelle ore ~__:L.~---.--__';';;'di svago con un pezzo di Ia-miera qualsiasi.

    ~.- . ....,..,-:PER FORAREOBLIQUAMENTE

    cessario pertanto incominciarea forare come di normale, poisi ovalizza ilforo con un bu-lino, inclinando in seguito 1apunta nella direzione voluta.

    Dovendo eseguire un foroobliquo, e impossibile inco-minciarlo nella voluta dire-zione, poiche la punta slitte-rebbe sulla superfice. E' ne-

    E SE VIEOOETE:S I S T E M A P R A T I C O

    PlACE

    62ABoONATEVI

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    P R E A M P L I F I C A T O R E D r A N T E N N Al e l e v i s i v ae r la r ic e z io n e

    QDANDO il segnale da ricevere e piut-tosto debole, come avviene generalmen-te nella zona marginale di servizio diun trasmettitore televisivo, e conve-

    niente e spe sso necessario, far precedere a1televisore un preamplificatore d' antenna

    (booster). In altre parole occorre aumentareil segnale d'entrata ad un valore sufficienteper dar modo agli oscillatori a dente di sega(oscillatori genera tori delle linee Vertic ali eOrizzontali) incorporati nel ricevitore, di ot-tenere una perfetta sincronizzazione.

    La fig. 1 mostra 10 schema di un semplicepreamplificatore d' antenna costruito con uridoppio diodo tipo 6J6 in controfase con en-trr.ca f' uscita accordata. Questo circuito se

    ben curato permette di ottenere un guadagnomol to elevato con un alto rapporto Segnale-Disturbo. Le due bobine L2 e L3 vanno ac-cordate sul canale desiderato; i dati per co-

    a g r a n d e d is la n z astruire tali bobine vengono forniti dalla ta-bella 1 allegata a1 presente articolo.

    I due piccoli condensatori Cl e C2 poshsu di ogni placca servono per neutralizzaree prevenire indesiderabili oscillazioni spurie.

    COSTRUZIONELe dimensioni della chassis di cm. 7 x 14

    servono per app1icarvi oltre al preamp1ifica-tore, pure tutta la parte alimentatrice. Da unlato collocheremo 10 zoccolo della 6J6 e vici-no ad esso Ie bobine Ll/2 e L3/4.Il trasformatore di alimentazione assiemeal raddrizzatore al Selenio vengono montatida un lata ed in prossimita dei condensatorielettrolitici. .

    Per il trasformatore di alimentazione, si

    L:e,~\ un piccolo pacco di lamierini da 10watt.~uesti sono pili che sufficienti a fornire i 6,3volt per il filamento della 6J6, e i 130 voltnecessari per l'Alta tensione.I dati per questa trasformatore sono i se-guenti: 3,4 cm' spire per 120 volt -0 170Uper 160 volt = 2240; per 220 volt =' " 3100; lasezione del fila sara di 0,18 fino a 120 volte di 0,16 fino a 160 volt sostituendolo poi da160 fino a 220 con filo da 0,12. Le spire, peri 6,3 volt necessari per alimentare il filamentodella 6J6 sara avvolto sopra al primario iso-landolo da questo con due 0 tre strati di carta.Sono necessarie 94 spire, filo da 0,45. Per ilsecondario 130 volt, sono necessari 1900 spirecon filo da 0,10 mm. di diametro. Collocato i1trasformatore, collocheremo in ordine i con-

    6 : : 1

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    den satori di liveHamento C4 e C3 assieme allaresistenza di filtro R6.

    Terminata la parte alimentatrice, costrui-remo le bobine L2 e L3 e su di esse sovrap-porremo L1 e L4 isolandole dalle prime conun giro di carta oleata. Tali bobine sarannoavvolte su di un supporto di 1 cm. di diarne-

    I'

    tro provvisto di nucleo ferromagnetico per lamessa a pun to. Si potr a far uso di un vecchiosupporto da Media Frequenza che facilmenteogni dilettante dispone. La tabella 1 ci for-nir a completamente esatti, i dati necessari percostruire tali bobine rispetto al canale desi-derato.

    I centri delle bobine Ll e L4, saranno en-

    64

    trambi collocati a massa. Le masse di ognicomponente dovranno essere inserite tuttesullo zoccolo della 6J6 come del resto facil-mente si notera nella schema pratico di ca-blaggio. Se ilpreamplificatore viene collocatevicino all'antenna ricevente, soluzione questada preferirsi per un maggiore rapporto Se-

    N U C L E G

    NUClO

    gnale-Disturbo, sara bene costruire una sca-tola a tenuta stagna in modo che, gli agentiatmosferici non ne deteriorino in breve tem-po il contenuto. I condensatori da 3 pf. Cle C2 di neutralizzazione, possono essere fa-cilmente costruiti, avvolgendo attorno ad unpiccolissimo spezzone di filo, isolato con untubetto di sterling, circa 10-12 spire di filonudo.

    Terminato il preamplificatore d' antennanon rimane che tararlo. Applicata la tensionedi rete al trasformatore di alimentazione at-tenderemo qualche istante per dar modo alla

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    valvola di scaldarsi. Indi connetteremo l'an-tenna sulla bobina d'entrata (Ll) e il tele-visore sulla bobina di uscita (L4). Si ruote-ranno lentamente i nuclei delle due bobineLI-2 e L3-4 in modo da ottenere ilmassimosegnale. E' da tener presente che e possibile

    L4. . . - ~ I ! ~ I -O O. ~~E1')CO

    C 1

    1R l 11

    r . t2 3

    avesse una impedenza caratteristica di 70 0150 ohm e quella d'entrata del Televisoreuna impedenza da 300 ohm l'antenna potraessere inserita nell'ENTRATA sulle boccoleA .. B mentre iltelevisore sulle boccole delk'U-SCITA A C. Al contrario se l'impedenza del

    C ON NE S SO Nf Z OC CO LO

    V IS TO 01 S OT TD

    R5

    ~ ~ N U C L E OF E R R O M A G I ' T I C OLl

    PARTI OCCORRENTI

    migliorare separatamente il SUONO ilVIDEO estraendo 0 introducendo maggior-mente i1 nueleo di entrambe Ie bobine.

    11 preamplificatore puo servire anche perada ttare l'impedenza d'entrata del Televisorecon quella dell'Antenna. Infatti se l'antenna

    RI = 50 ohm I Watt; R2/3 =, 50.000 ohm; R4/5 = 12.000 ohm; R6 = 2.000 ohm Watt; CI/2 = 3 pt.(Leggere articolo); C3/4 = 32 Mf. elettrolltici 250 volt; C5 =10.000 pt.J I = avvolgere sOpra a una resistenza da 5.000 oh m I Watt circa 30 spire fila smaltato da 0,35.RSI = raddrizzatore al Selenio 75 mAo

    televisore fosse inferiore a quella dell'anten-na si dovra inserire il tutto all'inverso diquanta spiegato sopra.

    Installando ilpreamplificatore puo succe-dere d'incontrare durante la messa a punto,un principio di autooscillazione, in tal caso

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    ilmonoscopio sparira, comparendo in sua ve- captabili normalmente senza preamplificatore.ce un quadro tutto ondulato. Regolando sia Dalle figure e possibile notare con quale dif-l'uno che l'altro nucleo delle due bobine, il ferenza appare sullo schermo ilmonoscopio,quadro ritornera normale. Con l'amplificatore ricevuto uno con ilpreamplificatore e l'altrosopra descrrtto e stato possibile ricevere in senza, mentre nella terza figura appare 10ottime condizioni stazioni di TV distanti dal schermo del televisore con il preamplificatoreluogo di ricezione anche oltre i 200 Km., in- innescato.

    TABELLA 1. - Costruzione bobine per preamplificatore d' antenna.

    BOBINE LunghezzaCanale MH/z Ll-4 L2-3 L3 I avvolgimento

    spire spire spire mm.-_--1 MontePenice (Piacenza)6l!68 3 10 8 152 Torino 81188 I 3 8 7 153 Monte Venda (Vicenza) 2, 4 3 15Monte Serra (Lucca) 174.'181

    4 Roma-Milano 200/207 1 3 2 105 Genova-Portofino - Mon- I 3 2 10te Peglia (Orvieto) 209/216

    filo di 1 mm. possibilmente argentato

    Ogni sera, allorche ci avviciniamo al lettoper coricarci, spinti dalla forza dell'abitudine,ognuno si slaccia l'orologio, 10 carica e 10 posasul comodino. Ma l'orologio, COS] vicino, la-scia partire le sue palpitazioni che, particolar ,mente in certe sere, giungono all'orecchio conun ritmo noioso e irritante.

    Per impedire che questi tic tac giunganoinopportuni, suggeriamo di posare I'orologiosul comodino, col quadrante verticale rivoltoverso il letto e di collocarvi sopra un bic-chiere 0 una campana di vetro.

    Per conoscere l' ora non sara pill necessa-

    Net prossimo numero troverete itSUPERSIOIELLO SP54

    II Supe rgio ie llo S P 54 e un rice vitore adiodi di ge rmaD io capace di rice ve re senza al-CUDaa lim eD laz io ne Ie sla zio ni ame rican e .

    rio spostare l'orolcgio con il rischio di farlocadere, ma appena aceesa 1a luce, per la po-sizione verticale che gli abbiamo fatto assu-mere, si notera subito l'ora e l'orologio con-tinuera a battere il suo tempo sicuro e si-lenzioso.

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    UN EFFICINTE SILENZIA TOREScooterser

    SAPPIAMOquanta sia sgra,devole quel fracasso cau-sato dai nostri scooters.Sappiamo, e convenitelo, chetale schioppettante rumorenon e giustamente da tuttitollerato. Limitare il rumore ealtresi un dovere, cio ce 10insegna con una nota un po'amara il Vigile Urbano, il

    quale sembra pili di ogni al-tro non gradire ilnostro rom-bante scooter.Da cio Ia neces-sita di avere a disposizioneper la nostra rriotocic1etta,0scooter che sia, un ottimo si-lenziatore.Non staremo qui a spie-gare formule complicate, chepoi andrebbero a scapito dellasemplicita, che qui rappre-senta la nota dominante dellarivista. Ci limiteremo invece,a dare i dati costruttivi detta-tici dalla vera pratica., Un tubo di scappamento si,compone sempre, e in ogni ca-so, di due parti ben distinte,costituite dal Tubo di Raccor-do e dalla Marmitta. 11 dia-metro del tubo di raceordonon deve essere minore deldiametro del foro da cui esco-no i gas del motore, mentrela rnarmitta deve essere da 6

    TABELLAA

    a 12 volte ilvolume del ci-lindro per motori a due tem-pi, e da 4 a 8 per motori aquattro tempi. Entro alla mar-mitta trovera poi posto ilsi-lenziatore.11silenziatore qui trattatoe abbastanza semplice, in-quantoche iltutto puo essererealizzato usando della comu-ne lamiera ricotta delle spes-sore di 2 mm. circa.Per prima cosa, non dispo-nendola, sara bene costruire lamarrnitta. In tal caso la ta"-bella A vi aiutera moltissimo,fornendovi gia calcolate tutteIe varie dimensioni da adot-tare, siano esse per motori adue 0 a quattro tempi. Finitala marmitta, potremo in basead essa costruire ilsilenzia-tore. Da un foglio di lamieraricotta dello spessoredi 1mm.,taglieremo 4 dischi con dia-metro esterno leggermente in-feriore al diametro internodella marmitta. Dei dischi ta-

    TUBa OJ RACCORDO-:

    cilindratamotore cc.Motori a duetempi 3848

    6512 54865

    12 5150

    gliati, due saranno forati conuna punta da 3,5rnrn.(A e F),mentre due saranno sezionatiin due giuste meta, ottenendoin tal modo 4 semidischi(BCDE).Su di un tondino dal dia-metro di circa 5-6 mm. ed in-feriore di 1 ern, circa la lun-ghezza della marmitta, salde-remo i vari dischi. I dischiA e F saranno posti alle dueestremita, mentre i semidi-schi BCDEsaranno a distanzeuguali saldati per la Iun-ghezza.Terminate Ie saldature, in-nesteremo ilsilenziatore nellamarmitta, che dovra entrarcicon una Ieggera pressione.Per migliorare ulterior-mente Ia qualita di questo si-lenziatore, sara sufficiente ac-crescere sul tondino ilnume-ro dei semidischi, ricordando-si sempre che essi vanno in-seriti come in figura, cioe in-tercalandoli.

    Motori a quat-tro tempi ..

    S I L ENZ I A TORE

    la piattinadeve essere frequentementemanovrata, cosa questa nor-male per un radiante, sarabene dargli una maggioreflessibilita, praticandovi unultimo taglio a V.

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    DELLE

    SEGNALAZIONIV'

    ~.

    creel, La vecchta segnalazioneriportuta a sinistra verr-a aoafi-t ut a con altri cartelli ben dif-

    c , - ' ~ ! _ i ~ _ ~ ~ _ : i_ : : _ r _ : _ ~ ~ _ ' i _ ~ _ ' ~ ; _ : a _ ; _ ~ ~ _ . _ ~ n _ ~ ~ _ ~ _ ! ~ - ~ ~t+CUNE T TA 0 SCH IE NA O 'AS INO

    IL

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    PRECAUZONE

    S E molti e grandi sono i mali che trava-gliano I'umanita, non molto di meno sonoquelli che torturano i nostri animali domestici.Cosi, ogni volta che li vediamo soffr ire, sen-tiamo ilbisogno di soccorrerli onde liberarliimmediatamente dal dolore. In questo gesto,sia se guidati da umana tenerezza, sia se spin-ti dal proprio interesse, e sempre bene agirecon molta delicatezza .. Quando si deve procedere alla cura di una

    ferita esterna, illavoro riesce sempre di unacerta facilita: ma quando si deve procedereana somministrazione di determinati medici-nali, si va incontro a seri problemi, special-mente se l'animale non presenta sufficiente do-cilita. Difatti dover far ingoiare ad una be-stia ammalata un medicinale con I'aiuto di unabottiglia, comport a un rischio non indifferente,poiche, se l'animale e vigoroso potrebbe coisuoi movimenti rompere la bottiglia, rischian-do cosi di pro curare alIa bestia una nuova fe-rita.

    Un esperto in materia, dopo intelligentemeditazione, e giunto a creare con modieaspesa, e con mezzi che tutti possono avere adisposizione, un ingegnoso sistema, mediantei1 quale la somministrazione dei medicinaliriesce di molto facilitata.

    Per costruire l'apparecchio in esame, oc-corre munirsi di un tubo di 2 cm. di dia-

    Quando in una tamiglianon si dispone di una cas-setta da adibire ai soli me-dicinali, si ha la cattiva abi-tudine di collocare bottiglietteassieme ad altre, che nullahanno a vedere, col grave pe-ricolo di scambiarle inavver-titamente, nonostante portinodicitura: "Uso esterno .

    Un buon sistema per evi-tare queste perico1ose sosti-tuzioni, e quello di incollaresopra al tappo ed a1 flacone,una striscia di cellophane, aguisa di sigillo.

    Con questa semplice accor-gimento sara facile anche adun fanciullo di accorgersi nelmomento delI'apertura, che ilcontenuto del flacone e velenoso.

    ( o m e f a r b e r e u n a m e d ic in a l a d u n a n im a le in f e r m o

    84

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    coniea per permettere l'entrata di un tubo digomma, mentre l'altra sara saldata.

    Pure saldate saranno Ie due fib-bie laterali. A meta della distanzafra le due fibbie, vena pratieatoun foro di circa un cm. di dia-metro, Iungo circa 10 em., la stes-sa sara piegata ad U e le suesstremita saranno arrotondate, on-de permettere all'insieme di ruo-tare nel morso preparato in pre-cedenza.

    Al momenta dell'uso I'estrernitaconica del tubo dovra essere mes-sa in comunicazione per mezzo diun tubo di gemma, con un vecchioapparecchio da - Clistere ilquale,avendo la parte cilindrica di vetrograduato, consentira all' opera toredi somministrare il medicamentonella giusta misura.

    Per fissare l'apparecchio aLl'a-nimale, occorre munirsi di una bri-glia. Un capo della corda che tie-ne fermo l'animale, si attaccheraalIa staffa piegata ad U e l'altrocapo vena arrotolato al traversinodi una inferriata 0 a un gancioqualunque, in modo che l'animalemantenga la testa alta. Aprendo ilrubinetto del Clistere , fissato nelmuro, per azione della forza di gra-vita, il liquido scorrera attraversola gola dell'animale che non potrafare a meno d'inghiottirlo.

    Si potra cromare tuttosieme, onde renderlo prunico e preservarlo cosi ancheruggine.

    metro, lungo circa 35 cm. che dovra servire damorse. Una estremita di esso sara leggermente

    0" II, \,

    " III , 'to \ I briglia- j jto 1,\ 'IU ,,til "If) , ,,to~ s t c) f faEQ)L.....1-If)(!)

    ,~, .I,. .Per ragioni tecniche e tipografiche il N. 1 di SistemaPratico e uscito solo in pochissime citta. Molte sono Ierichieste di questo numero che pervengono alia nostraDirezione da parte di tutti i lettori desiderosi di avere adisposizione tutta la collezione. Non potendo procedere aduna ristampa, rna consei della necessita, c' impegnamo diinserire gradualmente nei numeri 4, 5 e 6 gli articoli pilisalienti. Preghiamo quindi quei lettori rimasti sprovvistidel Numero 1, di affrettarsi a prenotare i prossimi nu-meri alia nostra Direzione.

    1'in-igie-dana

    N. B. - In molti casi la staffa puoriuscire inutile, come per esempionel caso dei bovini dove in sua veceviene usato un nasello per bue.

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    IN un motore a scoppio, va-rie sono le cause che in-fluiscono a diminuirne ilrendimento. Le pill comunisono dovute al logoramentodegli organi meccanici qualiad esempio illogorio del pi-stone, del cilindro, ecc, Pos-sono pero intervenire cause dialtra natura, come ad esem-

    ~CANDELA CALDA

    pia un carburatore poco effi-ciente, 0 una combustione in-completa. Una combustioneirregolare puo essere origi-nata dall'impiego di una can-dela non adeguata al tipo dimotore.

    Infatti una candela, oltread essere ben costruita dallato meccanico, deve goderedi particolari proprieta ter-miche, che variano per ognitipo di motore, in base al suorapporto di compressione, aHaqualita del combustibile im-piegato, ed alla temperaturaambiente. Le can dele possonodividersi in calde e fredde:sono candele fredde quelleche riescono a smaltire i1 ca-lore acquistato durante Ie va-rie accensioni, in un tempo

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    relativamente breve; candelecalde, quelle che trattengonoil calore pill a lungo.

    Una candela per funzio-nare in condizioni ideali, deveraggiungere una temperaturadi circa 550 gradi. Per questaragione nei motori freddi opoco compressi si montanocandele calde, mentre in mo-tori compressi, candele freddein modo da smaltire phi ce-lermente una maggiore quan-tita di calore.

    Quando le candele non so-no adatte al motore, possonoverificarsi durante la marciavari inconvenienti quali, adesempio: l'imbrattamento el'autoaccensione.

    L'imbrattamento si veri ficaquando la temperatura dellacandela e troppo bassa, cioela candela rimane fredda. Inquesta caso gli elettrodi dellacandela tendono a inumidirsid' olio, contrastando cosi laformazione della scintilla; incasi particolarmente sfavore-voli, si forma fra gli elettrodi!ANDELA FREDDAun ponticello di depositi car-boniosi, che mette in cortocircuito la candela. Quando si

    veri fica codesto caso occorresempre sostituire la candelainadatta con una di tipo pillcaldo. Quando invece la can-dela trattiene ilcalore troppoa lungo, si verifica l'autoac-censione; cioe la candela rag-giunge una temperatura taleda dar luogo aIlo scoppio,senza che fra i suoi elettrodi

    ~1 '401 '4 VA BENE

    scocchi nessuna scint.illa. Incodesto caso occorre sostituirela candela inadatta con una ditipo pill freddo. Naturalmentee necessaria usare in invernocandele pill calde che nel pe-riodo estivo, poiche la tempe-ratura ambiente ha una no-tevole influenza sul raffred-damento del motore.

    Un buon metodo per veri-ficare se una candela e adattao meno per ilnostro motore,consiste nell'esaminare la ce-ramica isolante, in prossimitadegli elettrodi. Se la ceramicadopo un certo periodo di fun-zionamento e di color giallopallido, la candela e troppocalda; se invece ilcolore cheappare e scuro e umido d'olio,la candela e troppo fredda.Quando la candela e adatta, la

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    C a m a n d o p e r a c c e n d e r e a s p e g n e r e a d i s t a n z a

    ceramica si presenta di un belcolor brunetto.

    Oltre a questi particolarr,occorre controll are in - una

    ~NON VA BEN E

    candela che gli elettrodi nonsporgano troppo dalla calottaella camera di combustione, enemmeno che essi rimangano

    neU'interno della parte filet-tata. La posizione giusta si haquando i due elettrodi spor-gano appena qualche millime-tro nell'interno della cameradi scoppio.

    Notevole importanza per ilrendimento hanno pure laforma e la invariabilita delladistanza degli elettrodi. Lecandele a due 0 tre elettrodidi massa presentano qua1chevantaggio, poiche ilconsumodegli elettrodi viene ad essereripartito, esse presentano perouna maggiore tendenza al-l'imbrattamento poiche 1ascintilla scoccando meno difrequente fra due stessi elet-trodi ne riduce gli effetti au-toripulenti. Le candele di usocomune sono generalmente ad

    }'apparecchioIdisposi tivo di interruzione a distan-za che possa funzionare in due po-sti indipendentemente puo essere ap-plicato tanto per l'accensione degli ap-parecchi radio quanto per qualsiasi a1-tro dispositivo elettrico. Sono uott ;collegamenti che si fanno usualrrient ..per I'accensione di lampade da dueposti, i quali richiedono un commute-tore adatto e tre fiJj di collegarneriu..II disposivo che suggeriamo ora 310- Ot\tin,e~L (7."4---------, .----------19'1-4" D V I A TOR Ebisogna di un fila e di due cornmu- ~i"''''~ ,.._.. >..J CAMERA Ctatori.

    Esso risulta chiaramente dalla f.-gura. Dalla rete di illuminazione alcommutatore e necessario far PilSS311'"due fiJi. Il cursore del commutator eva collegato ad un capo dell'apparec-chio radio e quello proveniente dalcursore del secondo commutatore al-l'altro capo. Quando i due commutatorisi trovano nella stessa posizione essi colleganoatraverso l'apparecchio, 10 stesso capo della retee I'apparecchio rimane spento.

    elettrodo di massa unico.Durante il funzionamento10 spigolo dell'elettrodo si con-

    suma, e l'arrotondamento che

    ~VA BEN E

    ne deriva produce un aumen-to della distanza che va ditanto in tanto verificata e cor-retta.

    radio

    ~Rt.r.4 RADleC~"'E:tl" 9

    Basta spostarne uno dei due per convogliarela corrente. Anche 1'interruzione puo avve-nire a mezzo di uno 0 dell' altro commutator-e.

    ~7

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    S A l D A T U R A D E L L E l E G H E 0 1 A C C I A I OA L C R O M O E N I C H E L C R O M O

    Le leghe di acciaio al nichel-cromo generalmenteconosciute col nome di acciai antiruggine, si possonodividere in due gruppi: quelle con Cromo all' 11 0 / 0'0 pili le quali sono magnetiche e queUe con 17% dicromo e 7% di nichel in pili, le quali non sono rna-gnetiche dopo ricottura.

    Le leghe antiruggine sono altamente resistenti amolti acidi, per loro natura ossidanti, rna gli acidiriducenti, quali ilsolforico ed il cloridrico, Ii attac-cano facilmente. Queste leghe, ad alta temperatura,mantengono le lora proprieta fisiche nonche quelledi essere resistenti ana ossidazione. Per tali ragioniIe leghe antiruggine sono ogni giorno pili richiestenelle industrie chimiche, tessili, alimentari, ecc., lequali richiedono materiali non facilmente attaccabilie resistenti ad alte temperature.

    I materiali antiruggine possono sopportare tutte lelavorazioni dell'ordinario acciaio, nonche la lamina-zione e la stampatura purche si impieghi un adattoprocedimento. Tanto Ie leghe normali al cromo comele austenitiche al nichel-cromo sono facilmente sal-dabili. Ma le normali leghe al cromo dopo Ia salda-tura risultano fragili e possono rompersi per un urtoo sforzo eccessivo. Cio non avviene invece per leleghe al nichel-cromo le quali, dopo salda- mente utilizzate per alte temperature e spes-tura risultano assai duttili e si possono quindi so non richiedono ricottura dopo essere statepiegare e stamp are senza difflcolta. saldate, eccetto il caso in cui debbano ve-

    Le Ieghe al cromo hanno un coefficiente nire a contatto di acido nitrico nel qualedi espansione e una conduttivita termica al- caso una ricottura sara sempre necessaria.quanta minori di queUe deU'acciaio dolce: 11 tipo di lega austenitico al nichel-cromoquesta minore conduttivita termica puo es- e molto pili facilmente saldabile e dopo sal-sere causa di facili distorsioni nella saldatura dato possiede grande duttilita. Come caratte-delle lamiere sottili, ma cio si puo rimediare ristiche fisiche essa presenta una conduttivitamediante un adatto disegno di giunti, I'im- calorific a assai pili bassa di quella dell'ac-piego di sostegni a morsa, ecc. Si fa uso della ciaio dolce ed un elevato coefficiente di espan-saldatura a tacche effettuandola a distanze sione. Queste due caratteristiche disturbanovariabili a seconda della lunghezza delle sal- alla prima un saldatore non abituato a trat-dature, talora anche a solo 2-3 em. l'una tare con tali leghe, ma egli arrivera poi fa-dell'altra. Per tale saldatura si impiega quale cilmente a controIlare le distorsioni non ap-materiale di apporto il 18 - 8 Cromo-Nichel, pena abbia acquistata una certa pratica delEseguite Ie tacche, illato opposto del giun- Iavoro.to va spalmato di ossidante, si finisce Ia salda- Un adatto disegno del giunto aiutera adtura utilizzando quale materiale d'apporto una attenuare le distorsioni. Si ricorrera anche inlega uguale a quella del metallo base. Quando questo caso alla saldatura a tacche.possibile si martellera la zona saldata men- Nel caso di saldatura corta, ad esempio ditre e calda: verra cosi migliorata la duttilita 15 cm., si effettuera una saldatura a taccadel giunto. 8e si eseguira poi una ricottura ad un estremo e si inc ominc era la saldaturadel giunto ad 800-900 centigradi, tale dutti- all'estremo opposto procedendo in direzioneIita risultera di molto accresciuta. della tacca. In generale una saldatura treppe

    Le leghe normali al cromo sono general- rapid a facilita la sovrapposizione dei bordi,

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    mentre, se troppo lenta, i bordi si allonta-nano: e quindi necessario saldare con adattavelocita.

    La saldatura coll'arco di queste leghee simile a quella dell'acciaio dolce: lamieresottili si salderanno con un solo strato. Le la-miere fino a 5 mm. di spessore richiederannodue strati, uno su ciascun lato del giunto:lamiere di 6 a 12 mm. verranno smussate ela saldatura si eseguira a tratti multipli.Una lamiera di 12 mm. di spessore richie-dera cinque 0 sei strati. Le lamiere di spes-sore superiore ai 12 mm. verranno smussate

    sui due lati e si eseguira uno strato alternativa-mente su di una faccia e sull'altra. La sal-datura si effettuera procedendo diritto: quandosi debbono eseguire parecchi strati si avracura di togliere le scorie dalla superficie diogni strato prima di eseguire 10 strato sue-cessivo. Il procedimento con idrogeno ato-mico nella saldatura ad arco e molto conve-niente quando si voglia saidare una legaantiruggine. Le saldature risultano ben lisciesulle due facce, in modo che si puo eliminarequal unque rifinitura.

    leggermente inferiore al dia-metro del bullone.

    Non desiderando salvare i

    COME TOGLIERE UN DADO RIBELLEsenza fiamma ossidricaQ UANDO si deve togliereun dado, ribelle a!le co-muni chiavi, si usa ge-neralmente la fiamma ossidr i-

    ca. Non sempre si ha la pos-sibilita di usare tale sistema,sia per mancanza d'impianto

    ossiacetilenico, sia per pericolid'incendio.

    Le quattro soluzioni che

    presentiamo permetteranno achiunque di togliere con estre-rna facilita qualunque dado,anche se saldamente unitodalla ruggine.

    Se il dado non presentatracce profonde di ruggine, esufficiente, come mostra la fi-gura, praticare sul piano su-periore del dado due fori, dia-metraimente opposti, batten-do poi con un martello, su diun piccolo punteruolo inseritonei fori stessi.

    Non avendo Ia possibilrtadi praticare tali fori, si potraprocedere in modo analogousando invece, in luogo di unpunteruolo, uno scalpello.

    Infatti con uno scalpello sipotra praticare sul bordo deldado una piccola incavatura.Qualche colpo ben assestatoconsentira ai dado di separar-si facilmente dal suo bull one.

    Nel caso si presentasserodadi ancor pili uniti dalla rug-gine, e ribelli alle due solu-zioni sopra accennate, sarabene procedere con metodipili energici.

    Volendo salvare il dado, siIorera il bullone lungo ilsuoasse longitudinale, impiegan-do una punta, di diametro

    dado, 10 si potra segare Iungoil suo asse verticale, comemostra la figura, ottenendo co-

    me risultato una separazioneimmediata delle due parti.

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    i colmatori di vetro , i quali essendo chiusicon tappo a perfetta tenuta d'aria, per evi-tare l'inconveniente di un arresto nella di-scesa del liquido, di tanto in tanto debbonovenire aperti.Sistemi pill 0 meno adatti per sostituireIe colmature sono:

    1) - immersione di sessi sUicei, botti-gHe vuote, palle di vetro, ecc. nella massaliquida in modo da colmare col volume diquesti corpi inerti, quello del liquido scom-parso;

    2) - formazione di uno strato protettivodi olio, possibile solo quando la superficie daproteggere e piccola e in quei paesi ove l'olionon congela;

    3) - formazione di uno strato protettivocon alcool il Quale agisce come antiscetticoimpedendo 10 sviluppo di microrganismi:

    4) - riempimento dello spazio vuoto conun gas contrario allo sviluppo dei microrga-nismi, Quale Anidride carbonica o Anidridesolforosa.

    La prima si trova in commercia sotto for-ma di gas compressa in bombole di facile uso;la seconda invece sotto forma di sali, solfitie bisolfiti, che a contatto degli acidi delvino stesso, danno luogo ad anidride solforosa.

    L'uso dell'anidride resta sempre, specienella grande industria, come i1 miglior si-stema per sostituire Ie incomode colmature.

    (io ( h e i I ( a n l in ie r e d e v e s a p e r eII vino nuovo una volta messo nelle botti,

    .seguita con la cosidetta fermentazione lenta,il processo di maturazione che si compie, in-ottime condizioni soltanto quando la tempe-ratura dell'ambiente si aggira intorno ai 20",.con 10 sviluppo sia pure moderato di gas

    (anidride carbonica) che non consente la'chiusura del foro superiore della botte, cheintanto si protegge con un sacchetto di sabbiaoppure con un tappo idraulico (figura).

    I1 tappo idraulico che presentiamo, e frai pill semplici ed i pill economici. Consta diun gomito di vetro di cui una estremita einserita nel centro del tappo e pesca nella'bette: l'altra estremita pesca in un bicchierecontenente acqua collocato sopra la botte.

    Il gas puo cosi uscire sotto forma di pic-cole bollicine mentre l'aria non puo entrare.

    La fermentazione lenta e terminata sol-tanto quando e scomparso ilpill piccolo in-dizio di gas; allora, riempita la botte, si chiudeermeticamente ilforo allo scopo di conservareilvino fuori del contatto dell'aria che favori-rebbe dannose alterazioni.

    Una evaporazione attraverso Ia porositadel recipiente, e una perdita di anidride car-bonica tramite la fermentazione lenta, pro-vocano un grande abbassamento del livellodel vino e la formazione di uno spazio pienosoltanto di aria che i1 vinicoltore deve tem-llestivamente impedire con Ie colmature, cioecon riempimenti periodici atti a mantenerecostantemente piena la botte per evitare che ilvino venga a contatto dell'aria, il cl>' favo-rirebbe la fioretta. e 10 spunto I

    A tale scopo si adoperano con vazitaggio

    90

    TRAVASICessata la fermentazione lenta, il liquido

    entra in uno stato di quiete tale che tutte Iematerie solide in esse sospese e quelle che,

    T UBO VtTRO

    specie per l'azione del freddo, vengono adessere insolubili (cremor di tartaro) lenta-mente si depositano e il liquido, da torbidodiventa limpido, dando origine suI fondo del-la botte ad un ammasso nerastro costituito

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    da piccole particelle di cremor di tartaro edi buccie, da vinaccioli da mat erie coloranti,da spore di microrganismi e di funghi, cheprendono ilnome di feccie.

    Su di esse riposano i microrganismi dellafermentazione che inerti duranti i treddi in-vernali sono pronti a ridestarsi ai primi te-pori primaverili, attaccando 10-zucchero e-ventualmente rimasto; dimodoche i1 vino sirimette in fermentazione e ilmovimento, piuo menu attivo, riporta in sospensione le partileggere e nocive delle feccie, intorbidendo i1vino, e magari alterandolo subito nelle pro-prieta organo1ettiche comunicandogli il sa-pore di feccia.

    Da cio e dimostrata la necessita e la gran-de utilita dei travasi", i quali consistononella separazione dei vini dalle loro feccie.

    Per i vini comuni da pasta destinati aconsumarsi nell'annata, si efIettua un solotravaso alla fine di dicembre; se invece sitratta di vini superiori destinati all'invec-chiamento, si deve fare un travaso ad ognicambiamento di stagione (fine di marzo eprimi di ottobre) tanto nei primi anni comein quelli successivi.

    Questa pratica, enologica e bene effet-tuarla in giornate asciutte, serene a baro-metro piuttosto alto (pressione alta) ondeevitare ilprolasso della feccia, e perche du-

    rante tale operazione, abbia ad andarsenela minore quantita possibile di anidride car-bonica.

    Qualora si tratti di prodotto giovane egrosso1ano, oppure ricco di odori sgradevoli(anidride solforosa ecc.) 0 anche di vinirimasti dolci che si vogliono far riIermen-tare, il travaso sara fatto in modo che ilvinovenga a trovarsi piu che sia possibile a con-tatto dell'aria; se invece trattasi di vini vee-chi, (che potrebbero diventare decrepiti) a-romatici, profumati, de1icati ovvero poveridi colore e di alcool, e da evitarsi per controun prolungato contatto con l'ossigeno.

    Un soverchio sbattimento fa perdere al lamassa 1iquida l'anidride carbonica che con-tiene disciolta e il vino come dicono i pra-tici, svanisce.

    Il travaso puo essere effettuato con reci-pienti a mana (bigonci) come comunementee d'uso nella piccole cantine 0 con appositepompe nelle grandi industrie enologiche.

    Una volta compiuta questa pratica indi-spensabi1e per Ia buona conservazione delvino si puo (per i vini comuni da pasto)iniziare il consumo e l'agricoltore tranquil!opuo dire che:

    II dolce sapor dei vi'nifa l' animo rallegrar.

    Quando si usano oggetti nichelati per rna-nipolare sostanze coloranti 0 acidule, ebendifficile che essi non ne rimangano intaccati.Per detergere tali oggetti, senza tema di de-teriorare la patina di nichel-cromo, occorreusare la seguente composizione:Farina parti 1 - Argilla fine parti 5.

    Se Ie macchie sono ribelli, a questo tratta-mento occorre aggiungere al composto sopraindicato un po' di ammoniac a ed alcool dena-turato.

    Se gli oggetti sono chiazzati di ruggine, oc-correra, prima di procedere alla pulitura, spal-mare con grasso comune l'oggetto. Dopo qual-che giorno si stroflnera la parte arrugginitacon una soluzione format a da una parte di aci-do cloridrico e 10 parti di ammoniaca. Dopouna abbondante risciacquatura, l'oggetto riac quistera la sua primitiva lucentezza.

    ~1

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    r r u r rlR ES TIG lt\ TO R IS E volete aumentare la vostra fama di pre-stigiatori, non dovete limitarvi ad un sologioco, ma dovrete intrattenere e sbalordire ivostri spettatori con altri di maggior effetto.

    II gioco che presentiamo 10 potete intito-lare o : 11 bicchiere magico , ed il successo

    sara pru che mai assicurato se si procedenel seguente modo:Presentatevi al pubblico portando nel

    palmo della mana sinistra un bicchiere a for-ma di calice e nell'altra mana una piccola bot-tiglia di vino, possibilmente nero.

    - Versando ilvino nel bicchiere affermateche in virtu di una inconcepibile forza ma-

    gica siete in grado di mettere in contrasto coni vostri esperimenti le conosciute leggi digravita,

    Cosi dicendo versate ilvino nel bicchiere,posate la bottiglia su di un tavolo 0 di unosgabello, con la mana destra prendete ilbic-92

    chiere, mostratelo al pubblico per assicurarela serieta del gioco e posatelo sopra i1 palmodella mana sinistra; capovolgete 10 stesso bic-chiere togliendone cautamente la mana chene ottura l'apertura e .... ilvino per incantorimarra sospeso, mentre tutti gli spettatori nonpotranno fare a meno di lasciarsi sfuggire e-sclamazioni di sorpresa .

    La magica virtu, che far a rimanere contanto di naso l'intero pubblico, sara costituitada una piccola superficie di mica 0 di cellu-loide tipo trasparente, di dimensione legger-mente superiore alIa bocca del bicchiere.

    Questo disco rimarra nascosto sotto il pie-distallo del bicchiere quando si versa ilvino

    e non potra essere notato per la sua formae per la sua trasparenza.

    Quando posate la bottiglia e con la manadestra afferrate ilbicchiere, il disco rimarrasul palmo della mana sinistra la quale appenaposata sulla bocca del calice ne chiudera 1'0-rifizio.

    Capovolgendo il bicchiere e togliendo lamano, il vino non uscira perche trattenutodalla pressione dell'aria.

    Nel caso che ilprimo esperimento non riu-scisse, vi giustificherete dimostrando che qual-

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    siasi bicchiere pieno, capovolgendolo, las ciasfuggire ilcontenuto. . \....Affermerete allora che siete capaci di eli- .minare questa naturale lenomena.]linito U gi()CO pohete cenaegnare ilbie-chiere I'll pubblico, e rim.arrete ancor piil di'-l7:ectitl. n , e : J . vedere che esso,non potendoca.pireil trueeo, contronel'a vino e vetro e proveI'adi csibiEsi can sempre minOT S.liICCeSS0.Bicerdate bene elre un gioca di pr-esfigio,hen riuscito, non va ripefiuto pill vo1te, poicheilpllbblico pili attento~ nOD segWrebbe U gioco,rna bensi solo i vostri movimenti.

    00 delle veeehie lalUette da barbadel nuowi eoodt!'osatorl warlablllI ogni apparecchio radioricevente tro-viamo almena un condensatore vaviabile

    intercalate nel circuito. La sua capac ita non

    sempre e critica, specialmente per j niccoliposti riceventi dei dilettanti.Le figure mostrano come si puo improv-

    visare uno di questi variabili servendosi divecchis lamette di un rasoio di sicurezza,

    Sappiamo che un. condensatore si com-pone di lame conduttrici intercalate con pia-strine isolanti dielettrichee che Ia sua ca-pacita varia in funzione delle "superficiche si affacciano e della spessore s del dia-Iettrico.

    Le lame di rasoio saranno Ie nostre lameconduttrici e 10 strato di aria fra l'una el'altra costituira il dielettrico.

    Si prenderanno due piastre di fibra. op-pure di faesite, di compensate ecc., ed unnurnero di lame da rasoio variabili secondola capacita che si presume voler ottenere.

    Le lame saranno atraversate, senza gioco,da un asse conduttore bullonato alle due pia-stre che serviranno da cestello. Una secondaserie di lame sara pure montata su un asse,in modo che ciascuna di essa passi libe-ramente fra Ie lame che rimangono fisse.

    Bisognera aver eura clre 10 spessore d'ariacbe serve da dielettrico sis assia piccolosenza .per6 ehe 18; lame si v~gano a toccare(e s4f!ieJente 1 tnll'I. dl apessore). ;Bas te raallora piazzare sul bullone delle lame mobiliuna m.a:nopa1a; af:lliJ.che si possa far varfarea volonta la capacita del condensatore.

    Una manopola graduata come quelle usatenormalmente per i montaggi a galena per-rnettera di controllare con esattezza I'entitadegli spostamenti e quindi di determi'1are Ia

    SUPPQRTQ8A~~.Lln

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    flSSARE LELA IoolE LLE M OB IL '

    F.SSARE LElAHELLE F.SsE

    posizione che corrisponde alla lunghezzad'onda delle stazioni trasmittenti che si vo-gliono ricevere.

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    C u opreparare la soluzione seguente: SC'iolga inacqua calda 0.5 Kg. di acetato di piombo e0,5 Kg. di altume. Lasci depositare la so-luzione per una giornata, e quindi versi ilsolo liquido in circa 60 litri d'acqua dovein precedenza avra sciollo circa 100 0l'ammidi eolia di pesce. I tessuti verrannoimmersinella soluzione per circa 8 - 10 me e ql1indilasciati asciugare.

    ~SIJLEI\1Z1\.)Questa rubrica e a disposizione di tutti i let-

    tori pUTche Ie domande siano chi are e precise.Ogni richiesta deve essere accompagnata dal-l'importo di L 100. Per la risposta con unoschema L 300. Pe,. gli abbonati L. 50.

    PUNGELLI ELVEZIO - SEZZE (Latina).1" D. - Per che st monta sul catodo di certe val-

    vole una resistenza e un condensatore?R. - Perch e una val vola possa junzionare, oc-

    corre quasi sempre polarizzare negativamen-te la griglia pilota, rispetto at catodo. CioPHO venir reaiizzato in vari modi, uno deiquali e appunto que!!o di interporre tra ilcatodo e la massa. una resistenza. Bisognatener presente che la corrente di placca,e costante solo quando il poterlziale di grigliae cost ante; alta grialia pero e applicata unatensione alternata, pel'cio nella corrente diplacca si producono, variazioni della stessairequetiza, che passerebbero difficilmente at-traverso la resistenza di catodo, per cui inparallelo ad essa, si mette un condensatoreche offre 101'0 un facile passaggio.

    2" D. - Che resistenza ha un chilo di filo di ra-di 0,5 mm. di diametro?

    R. - Circa 50 ohm.3" D. - Che resistenza devo mettere in serie ad

    una val vola con 25 volt di aeeensione, e unassorbimento di 0,5 ampere, se la rete e a125 volt?

    R. - Una resistenza di 200 ohm, 50 watt.4ft D - Desidererei sapere per otten ere un'ele-

    vata potenza in un ricevitore che valvulafinale si deve montare: un tetrodo 0 unpentodo? '

    R. - Ci sono tetrodi, pill. potenti dei pentodi, eviceversa, pero questi ultimi hanno un ren-dimento maggiore.

    5" D. - Una valvola pentodo, si utilizza per I'altao per la bass a freq uenza?

    R. - Vi sono pentodi da usarsi in alta irecueriza,e pentodi da usarsi in bassa [r equetiza.Sig, FRANCO MARZETTI - TORINO.

    D. - A ehe altezza va posta la bobina a nidodape che costituisce il prima rio di un tra-sformatore d'aereo?

    R. - La posizione esatta di una bobina non ecritica, essa va fissata di solito a 1-2 cm.alIa parte inferiore del tubo.

    Sig. CARLO VENIERI - LA SPEZIA.D. - Che proeedimento seguire per rendere irn-permeabile un tessuto?R. - Per rendere impermeabile il suo tessuto puo

    94

    Sig. 'MARCELLO POLLINI - SASSARLD. - Come aumentare le vibrazioni della lamina

    posta di ironte alle elettrocalamite di unacuffia telefoniea?

    R. - Basta aumentare la potenza d' uscitn del-l'amplificatore al quale e collegata la cu i fu.Usi percio in luogo della 6K7 finale che none adatta allo scopo una 6V6 e ott.er ro cia chedesidera.

    Sig PRIMO GENNARI - BOLOGNA.D. - Per che la corrente alternata passa attraverso

    un condensatore, e quella continua no?R. - A cominciare dal prossimo numero pubbli-

    cheremo una serie di articoli suI [un.ziorui-menta della radio. In uno di questi sara rrut-tato esaurientemente it suo qllesitCJ', che nonpuo esseTe spiegato come si desidera in po-che righe. Sig. GIUSEPPE BIANCHI - ASTRO (Como).

    D. - Come viene fabbricata la galatite?R. Per jabbricare la galatite puo usare it pro-

    cedimento che le elenchiamo: Si coagula i!latte, come quando si fa ilformaggio, si pres-sa la parte coagulata, lasciando andar viail siero, Si mischiano quindi 5 kg. di questolatte cagliato, ed 1 kg. di borace in tre quartidi acqua, e si pone tutto a fuoco lento fi.nchenon si divida in due parti, una liquida comeI'acqua, l'altra rappresa come gelatina Sileva la prima; e si pone la seconda assiemea 1 kfl. di sale minerale in J kg. di acqua;questa nuova combinazione, produce una ter-za separazione della parte liquida dalla vi-scosa. Questa si sottopone allora ad unapressione energica, sotto stampi della formadesiderata, essicandola poi a temperatnra e-levata. Sig. ANGELO PLAZZI - BIELLA (Vercelli).

    D. - Ho un motorino della potenza di 100 wattfunzionante a 125 volt; posso farlo funzio-nare a 160 volt?

    R _ - Si, applicandogli in serie una resistenza. chegeneri una caduta di tensione di 35 volt, fi-vente questi valori: 44 ohm, 28 uiatt

    ,

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    A l te n z io n e IA l l e n z i o n e !P r e n o ta te o g g i s te s s oi l p r o s s im o n u m e r oi n v i a n d o L . 100 m e -d i a n t e l' u n i t o 8 0 1 -le t t in o d i v e r s a m e n ton e l n o s t r o C I C p o -s t a l e 8 / 2 2 9 3 4 .

    R i c e v e r e te la r iv is taa d o m ic i l io e in a n -t ic ip o r is p e tt o 0 1g i o r n o d ' u s c i t a .

    A p p r o f i t t a t e d e l laf o c i l i t a z io n e c h e v io f f r ia m o , p e r L . 10805 a r e te a b b o n a t i a" S I S T E M A P R A T l C O . .p e r t u t t o I'a n n a1953 e 1954.

    Coodiziooi di abbo-nameoto (I!edi ret, 0)

    ....Ic : : CI-moe,

    , I I I I

    I_ I

    .S. . ,I S"

    ~. +

    . . . .lit. . . .~"0 1. . . .o~. . .o. . . .b e . >

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    @lJnlpleliamo- I I Imontandovi i lampeggiatori

    Rendiamo noto che sana disponibili in laboratorio 100 relay, tipo per lampeqqlatoreper motoscooters (ved. articolo a pag. 2, N.2 Ottobre 1953).

    Agli interessati rendiamo noto che il prezzo di tale relay, comprese Ie spese postali,assomma a L. 1000.

    Pertanto ogni interessato potra tarne richiesta, con un qualsiasi vaglia, alia nos.rao irezione.

    I I I I I I R I I I ~ I I I I I I I I D 1 1 1 1 1 1 1

    SISTEMA PRATICO. .- Hai sentito che ilsergente ieri sera ha

    bevuto per sbaglio dell'acido solforico?- E che cosa gli e successo?- Nulla, rna ogni volta che si soffia il

    naso brucia ilfazzoletto.

    ,I I I I I I P ~ 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

    Tutti i diritti di riproduzione e tradu-zione sono vietati a termine di legge.Autortzzaz ione del Tribunale Civile diBologna N. 2210 in dara 4 agosto 1953.

    II sacerdote chiese agli scolari chi desi-derava andare in Paradiso. Tutti alzarono lamano, iranne ilpiccolo Andrea.

    - Come, Andrea! - chiese il sacerdote.- Tu non desideri venire in Paradiso con noi?

    - Ci verrei volentieri - rispose Andrea- rna come faccio? Domani devo andare cangli zii in campagna . . .

    PESCA SUBACQUEA

    DIREZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Framello, 28 - IMOlA (Bologna)Direttore Tecnico ResponsabiteMONTUSCHI GIUSEPPEConcessioneria per la distTibt~zione in ltalia e all'Estero

    MESSAGGERIE ITALIANE S.p.A. - Servizi Periodici - Via P. Lomazzo n. 52 - MILANUCOOP. TIP.-EDITRICE P. GALEATI - IMOLA

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