pagina 25. un quarto di secolo del premio ernest hemingway lignano sabbiadoro

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Lignano per la Cultura MOSTRA FOTOGRAFICA OPEN AIR PARCO HEMINGWAY MOSTRA FOTOGRAFICA OPEN AIR PARCO HEMINGWAY 09

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"L'obiettivo è quello di valorizzare tutte le forme nelle quali gli uomini possano raccontare e raccontarsi: dalle parole scritte, all'immagine, alla musica, alla poesia. Perchè comunicare è la prima via del conoscere, e conoscere è la strada privilegiata per una vita migliore". Anno per anno, pagina per pagina, i protagonisti e momenti più significativi dei 25 anni del Premio Hemingway Lignano Sabbiadoro.

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I GIORNI DI HEMINGWAY

Jack ÒB umbyÓ Hemingway (1923-2000, primogenito di Ernest), Carlo Teghil,Steno Meroi (sindaco di Lignano Sabbiadoro), Joan (ÒM uffetÓ) Hemingway(scrittrice, figlia di Jack e sorella delle attrici Margaux e Mariel Hemingway).Roma, sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,mercoled“ 20 giugno 1984.

Il sindaco di Lignano Steno Meroi e il presidente dell'Azienda di soggiornoCarlo Teghil, annunciano alla stampa nazionale l'inaugurazione, di lì a qualche giorno(23 giugno 1984) del parco dedicato a Ernest Hemingway a trent'anni dalla visitalignanese dello scrittore, di cui verrà scoperto un busto in bronzo, opera della scultriceJoan Fitzgerald. A Lignano (come durante l'anteprima nella sede romana della Regione)sarà presente anche il primogenito di Hemingway, Jack, insieme alla figlia Margaux,attrice e modella. Un concerto sinfonico, una mostra fotografica e una rassegnacinematografica completano il programma dei “Giorni di Hemingway”,festival culturale ante litteram.

COUP DE THEATRE LA PAROLA AI GIURATI

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I GIORNI DI HEMINGWAY

Il sindaco di Lignano Steno Meroi e il presidente dell'Azienda di soggiornoCarlo Teghil, annunciano alla stampa nazionale l'inaugurazione, di lì a qualche giorno(23 giugno 1984) del parco dedicato a Ernest Hemingway a trent'anni dalla visitalignanese dello scrittore, di cui verrà scoperto un busto in bronzo, opera della scultriceJoan Fitzgerald. A Lignano (come durante l'anteprima nella sede romana della Regione)sarà presente anche il primogenito di Hemingway, Jack, insieme alla figlia Margaux,attrice e modella. Un concerto sinfonico, una mostra fotografica e una rassegnacinematografica completano il programma dei “Giorni di Hemingway”,festival culturale ante litteram.

COUP DE THEATRE

Carlo Teghil (presidente dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Lignano,primo da sinistra). Mario Brancati (assessore al turismo del Comune di Lignano),Jenny Tamburi, Elio Bartolini, il critico letterario Scannavino.Roma, sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,mercoled“ 20 giugno 1984. FOTO FLAVIO DI PIETRO

Il 20 giugno 1984, nella sede romana della Regione Friuli Venezia Giulia,poco dopo l'annuncio alla stampa della prossima inaugurazione, a Lignano Sabbiadoro,di un parco dedicato a Ernest Hemingway, si tiene la presentazione di “Storie di laguna”,testo a metà tra il racconto letterario (Elio Bartolini) e la quello storico (Furio Bianco),edito da Mario Casamassima e finanziato dall'Azienda di soggiorno:ed è proprio il presidente di quest'ultima, Carlo Teghil, ad annunciare,con un vero e proprio coup de thŽ ‰ tre, la nascita, per il maggio del 1985,del premio giornalistico letterario “Ernest Hemingway-Lignano Sabbiadoro”.

LA PAROLA AI GIURATI

Da sinistra a destra: Vittorino Meloni, Roberto De Sio (semicoperto), Maria Rosaria Omaggio, Antonio Spinosa, Luigi Mattei, Carlo Teghil, Giovanni Ruggeri, Giorgio Calcagno, Arturo Fratta. FOTO FLAVIO DI PIETRO

Il diciassette porta bene. Almeno a Lignano Sabbiadoro: tanti, infatti, sonoi giurati chiamati ad assegnare, domenica 19 maggio 1985 (con riunione finale,aperta al pubblico, il sabato sera) il primo premio Hemingway.Tra loro, oltre al giornalista della Gazzetta di Parma, Lugi Mattei, ininterrottamentesegretario del premio, figurano anche i nomi del regista Michelangelo Antonioni(che “salì” a Lignano una sola volta), del regista e sceneggiatorePasquale Festa Campanile, di Giorgio Lago e Vittorino Meloni(rispettivamente direttori del Gazzettino e del Messaggero Veneto)e del presidente onorario, il giornalista e scrittore Antonio Spinosa.

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I GIORNI DI HEMINGWAY

Il sindaco di Lignano Steno Meroi e il presidente dell'Azienda di soggiornoCarlo Teghil, annunciano alla stampa nazionale l'inaugurazione, di lì a qualche giorno(23 giugno 1984) del parco dedicato a Ernest Hemingway a trent'anni dalla visitalignanese dello scrittore, di cui verrà scoperto un busto in bronzo, opera della scultriceJoan Fitzgerald. A Lignano (come durante l'anteprima nella sede romana della Regione)sarà presente anche il primogenito di Hemingway, Jack, insieme alla figlia Margaux,attrice e modella. Un concerto sinfonico, una mostra fotografica e una rassegnacinematografica completano il programma dei “Giorni di Hemingway”,festival culturale ante litteram.

COUP DE THEATRE

Carlo Teghil (presidente dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Lignano,primo da sinistra). Mario Brancati (assessore al turismo del Comune di Lignano),Jenny Tamburi, Elio Bartolini, il critico letterario Scannavino.Roma, sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,mercoled“ 20 giugno 1984. FOTO FLAVIO DI PIETRO

Il 20 giugno 1984, nella sede romana della Regione Friuli Venezia Giulia,poco dopo l'annuncio alla stampa della prossima inaugurazione, a Lignano Sabbiadoro,di un parco dedicato a Ernest Hemingway, si tiene la presentazione di “Storie di laguna”,testo a metà tra il racconto letterario (Elio Bartolini) e la quello storico (Furio Bianco),edito da Mario Casamassima e finanziato dall'Azienda di soggiorno:ed è proprio il presidente di quest'ultima, Carlo Teghil, ad annunciare,con un vero e proprio coup de thŽ ‰ tre, la nascita, per il maggio del 1985,del premio giornalistico letterario “Ernest Hemingway-Lignano Sabbiadoro”.

LA PAROLA AI GIURATI

Da sinistra a destra: Vittorino Meloni, Roberto De Sio (semicoperto), Maria Rosaria Omaggio, Antonio Spinosa, Luigi Mattei, Carlo Teghil, Giovanni Ruggeri, Giorgio Calcagno, Arturo Fratta. FOTO FLAVIO DI PIETRO

Il diciassette porta bene. Almeno a Lignano Sabbiadoro: tanti, infatti, sonoi giurati chiamati ad assegnare, domenica 19 maggio 1985 (con riunione finale,aperta al pubblico, il sabato sera) il primo premio Hemingway.Tra loro, oltre al giornalista della Gazzetta di Parma, Lugi Mattei, ininterrottamentesegretario del premio, figurano anche i nomi del regista Michelangelo Antonioni(che “salì” a Lignano una sola volta), del regista e sceneggiatorePasquale Festa Campanile, di Giorgio Lago e Vittorino Meloni(rispettivamente direttori del Gazzettino e del Messaggero Veneto)e del presidente onorario, il giornalista e scrittore Antonio Spinosa.

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I GIORNI DI HEMINGWAY

Jack ÒB umbyÓ Hemingway (1923-2000, primogenito di Ernest), Carlo Teghil,Steno Meroi (sindaco di Lignano Sabbiadoro), Joan (ÒM uffetÓ) Hemingway(scrittrice, figlia di Jack e sorella delle attrici Margaux e Mariel Hemingway).Roma, sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,mercoled“ 20 giugno 1984.

Il sindaco di Lignano Steno Meroi e il presidente dell'Azienda di soggiornoCarlo Teghil, annunciano alla stampa nazionale l'inaugurazione, di lì a qualche giorno(23 giugno 1984) del parco dedicato a Ernest Hemingway a trent'anni dalla visitalignanese dello scrittore, di cui verrà scoperto un busto in bronzo, opera della scultriceJoan Fitzgerald. A Lignano (come durante l'anteprima nella sede romana della Regione)sarà presente anche il primogenito di Hemingway, Jack, insieme alla figlia Margaux,attrice e modella. Un concerto sinfonico, una mostra fotografica e una rassegnacinematografica completano il programma dei “Giorni di Hemingway”,festival culturale ante litteram.

COUP DE THEATRE LA PAROLA AI GIURATI

Si ringraziano:

curatore della mostra, ricerche e testiDavide Lorigliola - Studio Terre da inventare

progetto grafico e allestimento mostraBruno Morello Design

stampaGrafiche Filacorda

ringraziamentiLuigi Mattei, Mirella Vignando, Carlo Teghil,il personale della Biblioteca di Lignano Sabbiadoro

Le citazioni dei premiati sono trattedalla rassegna stampa del premio, conservatapresso la sede Aiat di Lignano Sabbiadoro.

Si ringraziano:

curatore della mostra, ricerche e testiDavide Lorigliola - Studio Terre da inventare

progetto grafico e allestimento mostraBruno Morello Design

stampaGrafiche Filacorda

ringraziamentiLuigi Mattei, Mirella Vignando, Carlo Teghil,il personale della Biblioteca di Lignano Sabbiadoro

Le citazioni dei premiati sono trattedalla rassegna stampa del premio, conservatapresso la sede Aiat di Lignano Sabbiadoro.

«L’obiettivo è quello di valorizzare tutte le forme nelle quali gli uomini possano raccontare e raccontarsi: dalle parole scritte, all’immagine, alla musica, alla poesia. Perché comunicare è la prima via del conoscere, e conoscere è strada privilegiata per una vita migliore»: chiamati a introdurre lo storico appuntamento con la venticinquesima edizione del premio “Ernest Hemingway-Lignano Sabbiadoro”, facciamo ancora una volta nostre le intenzioni espresse in forma così convincente dai componenti della Giuria nel 2003, in occasione dell’edizione del ventennale, che ha peraltro segnato una svolta decisiva per l’Amministrazione comunale, chiamata a ricoprire il ruolo di organizzatore e promotore del premio esercitato fino ad allora, con straordinaria capacità e competenza, dalla gloriosa Azienda autonoma di soggiorno. Il nesso tra la trasmissione delle notizie e dei saperi e la maturazione consapevole del proprio io e della società in genere era del resto già stato dichiarata, con la densa epigraficità che gli è propria, da uno dei maestri del giornalismo italiano e mondiale che l’ “Hemingway” si onora di avere ospitato a Lignano: «Essere inviato speciale è un mestiere difficile, quanto quello di essere uomo», spiegava infatti il grande Ettore Mo nel maggio 1985, a margine della prima cerimonia di premiazione. Mutatis mutandis, altrettanto difficile è stato, per l’Azienda di soggiorno prima (oggi idealmente rappresentata in Giunta dall’Assessore Carlo Teghil, nel 1985 Presidente dell’Azienda) e per il Comune poi, assicurare che questo principio continuasse a tradursi, anno per anno, diremmo pagina per pagina, in tipologie organizzative, scelte culturali e forme di coinvolgimento capaci di cogliere lo spirito dei tempi che trascorrono senza venire meno a quella «utopia», a quel «sogno impossibile» che i promotori del premio, alla vigilia della seconda edizione, constatavano con soddisfazione essersi fatte «realtà».La realtà, cioè, di un dibattito di idee, di un confronto tra persone che, nel nome dal respiro globale di Ernest Hemingway, scrittore di calibrata perfezione stilistica, sì, ma anche uomo aperto agli orizzonti avventurosi della vita, ha superato i tradizionali steccati tra ciò che chiamiamo “cultura” e ciò che chiamiamo “turismo”, per ricomprendere entrambi in un nuovo modo di guardare a una delle maggiori località balneari dell’Alto Adriatico come a un corpo vivo di stimoli e iniziative: rivolte, oltre che a un ospite sempre più alla ricerca di alternative al mero ombrellone, anche a quell’insieme di residenti che vogliano dirsi comunità. Per continuare a vincere questa sfida oltre la venticinquesima pagina di una storia autentica e intensa come le migliori prodotte dal genio hemingwayano, fondamentali saranno, come già in passato, le risorse fin qui dispiegate: la Giuria del premio, tra le cui fila si sono alternati negli anni grandi uomini e grandi giornalisti, retti e moderati da oltre un quarto di secolo, con l’elegante efficacia che lo contraddistingue, dall’insostituibile Segretario Luigi Mattei; gli sponsor pubblici e, soprattutto, quelli privati, «senza i quali – come già saggiamente scrivevano gli organizzatori della prima edizione – questo premio non sarebbe mai nato»; il personale e i collaboratori dell’allora Azienda autonoma di soggiorno e quelli dell’Amministrazione comunale, in particolare tutti coloro che hanno lavorato e continuano a lavorare all’interno del vero cuore pulsante del premio, la Biblioteca Civica che, con un’opera talora oscura ma, come ben sa chi è destinato alla luce dei riflettori, assolutamente imprescindibile, rappresentano una garanzia di puntualità, serietà e disponibilità su cui si reggono i pilastri organizzativi (e non solo) dell’ “Hemingway”; ancora, i mezzi di comunicazione, siano essi rappresentati da stampa, radio e televisione o, fenomeno più recente, dal Web, mezzi che sono stati fin dal 1985 il partner naturale del premio, tanto per il lungo e privilegiato sodalizio con la Rai, quanto per il fatto che, scorrendo l’albo d’oro sotto la voce “giornalismo”, appaiono nomi illustri (e, se possiamo permetterci, a noi sinceramente cari) come quelli di Indro Montanelli, Enzo Biagi, Sergio Zavoli, Gianni Brera, Candido Cannavò; infine, le case editrici che, con un crescendo il cui picco di oltre cinquanta opere all’anno si è registrato proprio durante le ultime edizioni del premio, hanno inviato all’attenzione della Giuria testi di una qualità comprovata dal fatto che, come si può leggere nelle pagine di questo catalogo e nelle didascalie della mostra fotografica open air allestita anche quest’anno al parco Hemingway, romanzi e racconti finalisti o vincitori a Lignano Sabbiadoro hanno, pochi mesi dopo, sbaragliato più volte la concorrenza allo Strega e al Campiello. Appuntamento a pagina 26.

Il SindacoDott. Silvano Delzotto

L'Assessore alla CulturaAvv. Lanfranco Sette

«L’obiettivo è quello di valorizzare tutte le forme nelle quali gli uomini possano raccontare e raccontarsi: dalle parole scritte, all’immagine, alla musica, alla poesia. Perché comunicare è la prima via del conoscere, e conoscere è strada privilegiata per una vita migliore»: chiamati a introdurre lo storico appuntamento con la venticinquesima edizione del premio “Ernest Hemingway-Lignano Sabbiadoro”, facciamo ancora una volta nostre le intenzioni espresse in forma così convincente dai componenti della Giuria nel 2003, in occasione dell’edizione del ventennale, che ha peraltro segnato una svolta decisiva per l’Amministrazione comunale, chiamata a ricoprire il ruolo di organizzatore e promotore del premio esercitato fino ad allora, con straordinaria capacità e competenza, dalla gloriosa Azienda autonoma di soggiorno. Il nesso tra la trasmissione delle notizie e dei saperi e la maturazione consapevole del proprio io e della società in genere era del resto già stato dichiarata, con la densa epigraficità che gli è propria, da uno dei maestri del giornalismo italiano e mondiale che l’ “Hemingway” si onora di avere ospitato a Lignano: «Essere inviato speciale è un mestiere difficile, quanto quello di essere uomo», spiegava infatti il grande Ettore Mo nel maggio 1985, a margine della prima cerimonia di premiazione. Mutatis mutandis, altrettanto difficile è stato, per l’Azienda di soggiorno prima (oggi idealmente rappresentata in Giunta dall’Assessore Carlo Teghil, nel 1985 Presidente dell’Azienda) e per il Comune poi, assicurare che questo principio continuasse a tradursi, anno per anno, diremmo pagina per pagina, in tipologie organizzative, scelte culturali e forme di coinvolgimento capaci di cogliere lo spirito dei tempi che trascorrono senza venire meno a quella «utopia», a quel «sogno impossibile» che i promotori del premio, alla vigilia della seconda edizione, constatavano con soddisfazione essersi fatte «realtà».La realtà, cioè, di un dibattito di idee, di un confronto tra persone che, nel nome dal respiro globale di Ernest Hemingway, scrittore di calibrata perfezione stilistica, sì, ma anche uomo aperto agli orizzonti avventurosi della vita, ha superato i tradizionali steccati tra ciò che chiamiamo “cultura” e ciò che chiamiamo “turismo”, per ricomprendere entrambi in un nuovo modo di guardare a una delle maggiori località balneari dell’Alto Adriatico come a un corpo vivo di stimoli e iniziative: rivolte, oltre che a un ospite sempre più alla ricerca di alternative al mero ombrellone, anche a quell’insieme di residenti che vogliano dirsi comunità. Per continuare a vincere questa sfida oltre la venticinquesima pagina di una storia autentica e intensa come le migliori prodotte dal genio hemingwayano, fondamentali saranno, come già in passato, le risorse fin qui dispiegate: la Giuria del premio, tra le cui fila si sono alternati negli anni grandi uomini e grandi giornalisti, retti e moderati da oltre un quarto di secolo, con l’elegante efficacia che lo contraddistingue, dall’insostituibile Segretario Luigi Mattei; gli sponsor pubblici e, soprattutto, quelli privati, «senza i quali – come già saggiamente scrivevano gli organizzatori della prima edizione – questo premio non sarebbe mai nato»; il personale e i collaboratori dell’allora Azienda autonoma di soggiorno e quelli dell’Amministrazione comunale, in particolare tutti coloro che hanno lavorato e continuano a lavorare all’interno del vero cuore pulsante del premio, la Biblioteca Civica che, con un’opera talora oscura ma, come ben sa chi è destinato alla luce dei riflettori, assolutamente imprescindibile, rappresentano una garanzia di puntualità, serietà e disponibilità su cui si reggono i pilastri organizzativi (e non solo) dell’ “Hemingway”; ancora, i mezzi di comunicazione, siano essi rappresentati da stampa, radio e televisione o, fenomeno più recente, dal Web, mezzi che sono stati fin dal 1985 il partner naturale del premio, tanto per il lungo e privilegiato sodalizio con la Rai, quanto per il fatto che, scorrendo l’albo d’oro sotto la voce “giornalismo”, appaiono nomi illustri (e, se possiamo permetterci, a noi sinceramente cari) come quelli di Indro Montanelli, Enzo Biagi, Sergio Zavoli, Gianni Brera, Candido Cannavò; infine, le case editrici che, con un crescendo il cui picco di oltre cinquanta opere all’anno si è registrato proprio durante le ultime edizioni del premio, hanno inviato all’attenzione della Giuria testi di una qualità comprovata dal fatto che, come si può leggere nelle pagine di questo catalogo e nelle didascalie della mostra fotografica open air allestita anche quest’anno al parco Hemingway, romanzi e racconti finalisti o vincitori a Lignano Sabbiadoro hanno, pochi mesi dopo, sbaragliato più volte la concorrenza allo Strega e al Campiello. Appuntamento a pagina 26.

Il SindacoDott. Silvano Delzotto

L'Assessore alla CulturaAvv. Lanfranco Sette

PAGINA UNO.GENESI

DI UN PREMIODAL NOME MAGICO

//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////“We have thought the larger thoughts / and gone the shorter way”, “abbiamo pensato i pensieri più lunghi / e preso la via più corta”. I due versi, tratti da “Three Stories and Ten Poems”, il primo libro pubblicato (in 300 copie) nel 1923 dall’inviato americano a Parigi del quotidiano canadese “Toronto Star”, Ernest Hemingway, aprono il paragrafo iniziale dell’opuscolo di sala dell’edizione inaugurale, datata 1985, del premio lignanese a lui intitolato. «È noto l’amore che l’autore di “Addio alle armi” – si legge nell’opuscolo - ebbe per l’Italia, e per Venezia, il Veneto e il Friuli in particolare. Quanti sono i bar, i ristoranti, i locali veneti e friulani nei quali Hemingway amava sostare: vi si fermava per ricordare, vi si fermava per pensare, per ideare le sue storie dalle quali, ostinatamente, cercava di ottenere ogni volta l’emozione della vita vera. Devono essere state queste cose, questi fatti, questi ricordi, ad orientare gli ideatori del premio di giornalismo, narrativa e spettacolo che sarà attribuito solennemente per la prima volta il 19 maggio, convinti che il nome di Hemingway è un nome magico». Magico per letteratura e saggistica tanto, che fino dalla prima edizione, a esso si accompagna il claim “Lignano Sabbiadoro per la cultura”. Magico anche per turismo e commercio, nascendo l’Hemingway sotto l’ala protettiva dell’Azienda autonoma di soggiorno, che l’organizzerà fino all’anno (2002) della sua sostituzione ex lege con l’Agenzia di informazione e accoglienza turistica, con passaggio definitivo, nel 2003, al Comune e alla Biblioteca civica. Ma, ancora, «perché l’Hemingway?», come titola l’apertura di quel prezioso libretto. «Dopo anni di silenzio – rispondevano gli organizzatori – si è ricominciato a parlare dell’autore de “Il vecchio e il mare” da ogni parte», riferimento che rimanda all’allora recente “riscoperta editoriale” di Mr. Papa derivante dalla pubblicazione di inediti (lettere, poesie e il reportage di ambientazione spagnola, scritto per la rivista “Life”, “Un’estate pericolosa”), della prima biografia italiana, naturalmente a firma di Fernanda Pivano, e dell’organizzazione, al

«favoloso hotel “Ritz” di place Vendôme a Parigi, dove lo scrittore usava scendere», di un altro premio intitolato a suo nome. Quest’ultimo, presentato ufficialmente alla stampa l’11 gennaio 1985 e riservato ad autori di spirito “hemingwayano” e di lingua inglese, avrebbe gratificato con 50.000 (cinquantamila!) dollari, messi a disposizione dal facoltoso Mohamed al-Fayed, proprietario del Ritz, e da un suo buon amico, il Sultano del Brunei, i vincitori Mario Vargas Llosa (1985), Marguerite Duras (1986) e Peter Taylor (1987), prima di chiudere i battenti nel 1988 con un diplomatico “no contest”. L’unico, altro consistente riconoscimento letterario intitolato al premio Nobel per la letteratura 1954 era allora (ed è ancora oggi) l’ “Hemingway Foundation - PEN Award”, fondato nel 1976 (prima edizione 1977) da Mary Welsh, la vedova di Ernest, membro anch’essa del PEN Club, e che assegna annualmente 8.000 dollari al miglior inedito narrativo di autore americano. 2.000, invece, i “dollari” (anche se, nel regolamento ufficiale, si indica correttamente la cifra in 4.000.000 di lire) che, rendono noto i principali quotidiani italiani, saranno assegnati a ciascuno dei vincitori delle tre sezioni (giornalismo, narrativa, spettacolo) del primo “Hemingway-Lignano Sabbiadoro”: l’annuncio avviene, quasi a sorpresa, il 20 giugno 1984, nella sede romana della Regione Friuli Venezia Giulia, dove si è appena conclusa una seguitissima conferenza stampa in cui il Sindaco di Lignano, Steno Meroi, e il Presidente dell’Azienda di soggiorno, Carlo Teghil, hanno presentato il programma delle manifestazioni previste per l’inaugurazione, di lì a qualche giorno (23 giugno) del parco dedicato dal Comune di Lignano Sabbiadoro a Ernest Hemingway. Al termine di questo primo incontro con la stampa, se ne apre subito un altro, dedicato al volume “Storie di laguna”, di cui sono autori il poeta, filologo, sceneggiatore e romanziere Elio Bartolini e lo storico Furio Bianco, ed editore Mario Casamassima. Terminati gli interventi degli oratori, Carlo Teghil (la cui Azienda di soggiorno aveva sponsorizzato il libro), saluta pubblico e stampa e annuncia, quasi en passant, l’istituzione, per il

maggio del 1985, del premio giornalistico - letterario “Ernest Hemingway – Lignano Sabbiadoro”. Al “colpo di teatro” di Teghil seguirà, di lì a un anno, la comunicazione ufficiale delle prime terne finaliste, con forte e conseguente impatto mediatico: al titolone de “Il Giorno” («A Lignano il premio Pulitzer si legge Hemingway»), si affiancano altri 216 «ritagli di stampa, «contati – scrivono gli organizzatori sul libretto di sala dell’edizione successiva – dal “Corriere della Sera” del primo settembre 1985». Se si va al di là di ciò che appare in superficie, tuttavia, la decisione di istituire l’Hemingway appare tutt’altro che improvvisata. ////////////////////////////////////////////////Le radici del nuovo albero, infatti, hanno profondità insospettabili, che ne datano l’origine al lontano 1948, un’origine che lo stesso Teghil, allora, ignorava del tutto. Per afferrare pienamente la genesi del premio, occorre quindi introdurre nel nostro discorso l’altro uomo-chiave di una vicenda fatta di premi letterari vecchi e nuovi, di amicizie strette tra il Friuli e Roma: quest’uomo è Luigi Mattei, segretario dell’Hemingway dalla prima edizione a oggi. Mattei, che lavora a Roma come giornalista, de “La Gazzetta di Parma” viene chiamato a Lignano nella primavera 1984 dall’amico Elio Bartolini che, insieme all’editore Casamassima, vuole organizzare la presentazione nella Capitale del già citato “Storie di laguna”. Bartolini e Mattei si sono conosciuti nel 1948, al caffè Centrale di Codroipo: Mattei, nativo di Tramonti di Sotto, abitava in quel periodo a Valvasone; terminati gli studi, e lasciato il Friuli per lavorare come giornalista a Roma, ritroverà lì, a metà degli anni’50, l’amico Elio, impegnato nella stesura delle sceneggiature di alcuni tra i film di maggior successo di Michelangelo Antonioni. ////////////////////////////////////////////////////////////In un pomeriggio di quella primavera del 1984, Carlo Teghil, Luigi Mattei e Luigi Di Pietro, storico direttore del periodico “Sette Giorni in Friuli” e collaboratore dell’Azienda di soggiorno, si siedono dunque attorno a un tavolino del bar “San Carlo”, di proprietà dello stesso Teghil, per decidere la “scaletta” della presentazione di “Storie di laguna”: la data e la sede coincidono, come detto, con quella della conferenza stampa in cui il Sindaco di Lignano Sabbiadoro, Steno Meroi, annuncerà ai giornali e tv di tutta Italia l’inaugurazione del parco Hemingway. Siamo all’epoca della Prima Repubblica. Meroi è socialista, Teghil democristiano. A pensare male, recita la celeberrima massima andreottiana, si fa peccato, ma ci si azzecca (quasi) sempre. “Loro inaugurano il parco, noi istituiamo il premio”, si sente sibilare dai tavolini del bar San Carlo. Detto, fatto. Solo che il, o meglio “un” premio Hemingway, ricorderà successivamente Mattei, in Italia non era una novità. Per capirlo, ritorniamo per un’ultima volta al 1948. È autunno: Mattei e Bartolini hanno stretto amicizia da qualche mese; Ernest Hemingway, reduce da Cortina (a dicembre sarà per la prima volta in Friuli, ospite a Percoto dei conti Kechler per alcune battute di caccia), va a Milano per lanciare una generosa proposta al suo editore italiano, Arnoldo Mondadori: centomila lire, detratti dai suoi diritti d’autore per l’Italia, messi in palio ogni anno per un premio, battezzato con il suo nome, da assegnare al miglior manoscritto inedito di narrativa nostrana. Mondadori, entusiasta, accetta, aggiungendo che il romanzo vincitore verrà pubblicato nella prestigiosa collana “La Medusa degli italiani” (in cui figurano, tra gli altri, i nomi di Elio Vittorini, Vasco Pratolini e Ignazio Silone), e compone la giuria come un parterre des rois: Dino Buzzati, Remo Cantoni, Giacomo Debenedetti, Alberto Mondadori, Eugenio Montale, Fernanda Pivano e Elio Vittorini. «Alla fine del 1949 - come si può leggere in “Sergio Maldini. Biografia della nostalgia”, di Paolo Simoncelli (Marsilio 2008)” – i giurati assegnarono il premio al romanzo di Romualdo Romano, “Scirocco” e “segnalarono”», tra gli altri, «”Icaro e Petronio”, di Elio Bartolini». Il “primo” premio Hemingway, che cesserà di esistere nel 1952, quando a vincerlo sarà il “friulano d’adozione” Sergio Maldini (in vecchiaia vicino di casa di Elio Bartolini nel minuscolo borgo di Santa Marizza, Comune di Varmo), è dunque legato al “secondo” Hemingway, quello varato dall’Azienda di soggiorno di Lignano, attraverso il casuale eppure saldissimo filo doppio rappresentato dalla figura di Elio Bartolini. Ancora: Bartolini e Maldini rimangono, insieme allo scrittore di origine dalmata Enzo Bettiza, premio “Hemingway-Lignano Sabbiadoro” per la carta stampata 1997 e tra i “segnalati” del (non assegnato) ”Hemingway-Mondadori” 1951, gli unici ad avere “vinto” entrambe le manifestazioni. Da ultima, ma non ultima, in questo complesso e affascinante incastro temporale creatosi attorno

PAGINA UNO.GENESI

DI UN PREMIODAL NOME MAGICO

//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////“We have thought the larger thoughts / and gone the shorter way”, “abbiamo pensato i pensieri più lunghi / e preso la via più corta”. I due versi, tratti da “Three Stories and Ten Poems”, il primo libro pubblicato (in 300 copie) nel 1923 dall’inviato americano a Parigi del quotidiano canadese “Toronto Star”, Ernest Hemingway, aprono il paragrafo iniziale dell’opuscolo di sala dell’edizione inaugurale, datata 1985, del premio lignanese a lui intitolato. «È noto l’amore che l’autore di “Addio alle armi” – si legge nell’opuscolo - ebbe per l’Italia, e per Venezia, il Veneto e il Friuli in particolare. Quanti sono i bar, i ristoranti, i locali veneti e friulani nei quali Hemingway amava sostare: vi si fermava per ricordare, vi si fermava per pensare, per ideare le sue storie dalle quali, ostinatamente, cercava di ottenere ogni volta l’emozione della vita vera. Devono essere state queste cose, questi fatti, questi ricordi, ad orientare gli ideatori del premio di giornalismo, narrativa e spettacolo che sarà attribuito solennemente per la prima volta il 19 maggio, convinti che il nome di Hemingway è un nome magico». Magico per letteratura e saggistica tanto, che fino dalla prima edizione, a esso si accompagna il claim “Lignano Sabbiadoro per la cultura”. Magico anche per turismo e commercio, nascendo l’Hemingway sotto l’ala protettiva dell’Azienda autonoma di soggiorno, che l’organizzerà fino all’anno (2002) della sua sostituzione ex lege con l’Agenzia di informazione e accoglienza turistica, con passaggio definitivo, nel 2003, al Comune e alla Biblioteca civica. Ma, ancora, «perché l’Hemingway?», come titola l’apertura di quel prezioso libretto. «Dopo anni di silenzio – rispondevano gli organizzatori – si è ricominciato a parlare dell’autore de “Il vecchio e il mare” da ogni parte», riferimento che rimanda all’allora recente “riscoperta editoriale” di Mr. Papa derivante dalla pubblicazione di inediti (lettere, poesie e il reportage di ambientazione spagnola, scritto per la rivista “Life”, “Un’estate pericolosa”), della prima biografia italiana, naturalmente a firma di Fernanda Pivano, e dell’organizzazione, al

«favoloso hotel “Ritz” di place Vendôme a Parigi, dove lo scrittore usava scendere», di un altro premio intitolato a suo nome. Quest’ultimo, presentato ufficialmente alla stampa l’11 gennaio 1985 e riservato ad autori di spirito “hemingwayano” e di lingua inglese, avrebbe gratificato con 50.000 (cinquantamila!) dollari, messi a disposizione dal facoltoso Mohamed al-Fayed, proprietario del Ritz, e da un suo buon amico, il Sultano del Brunei, i vincitori Mario Vargas Llosa (1985), Marguerite Duras (1986) e Peter Taylor (1987), prima di chiudere i battenti nel 1988 con un diplomatico “no contest”. L’unico, altro consistente riconoscimento letterario intitolato al premio Nobel per la letteratura 1954 era allora (ed è ancora oggi) l’ “Hemingway Foundation - PEN Award”, fondato nel 1976 (prima edizione 1977) da Mary Welsh, la vedova di Ernest, membro anch’essa del PEN Club, e che assegna annualmente 8.000 dollari al miglior inedito narrativo di autore americano. 2.000, invece, i “dollari” (anche se, nel regolamento ufficiale, si indica correttamente la cifra in 4.000.000 di lire) che, rendono noto i principali quotidiani italiani, saranno assegnati a ciascuno dei vincitori delle tre sezioni (giornalismo, narrativa, spettacolo) del primo “Hemingway-Lignano Sabbiadoro”: l’annuncio avviene, quasi a sorpresa, il 20 giugno 1984, nella sede romana della Regione Friuli Venezia Giulia, dove si è appena conclusa una seguitissima conferenza stampa in cui il Sindaco di Lignano, Steno Meroi, e il Presidente dell’Azienda di soggiorno, Carlo Teghil, hanno presentato il programma delle manifestazioni previste per l’inaugurazione, di lì a qualche giorno (23 giugno) del parco dedicato dal Comune di Lignano Sabbiadoro a Ernest Hemingway. Al termine di questo primo incontro con la stampa, se ne apre subito un altro, dedicato al volume “Storie di laguna”, di cui sono autori il poeta, filologo, sceneggiatore e romanziere Elio Bartolini e lo storico Furio Bianco, ed editore Mario Casamassima. Terminati gli interventi degli oratori, Carlo Teghil (la cui Azienda di soggiorno aveva sponsorizzato il libro), saluta pubblico e stampa e annuncia, quasi en passant, l’istituzione, per il

maggio del 1985, del premio giornalistico - letterario “Ernest Hemingway – Lignano Sabbiadoro”. Al “colpo di teatro” di Teghil seguirà, di lì a un anno, la comunicazione ufficiale delle prime terne finaliste, con forte e conseguente impatto mediatico: al titolone de “Il Giorno” («A Lignano il premio Pulitzer si legge Hemingway»), si affiancano altri 216 «ritagli di stampa, «contati – scrivono gli organizzatori sul libretto di sala dell’edizione successiva – dal “Corriere della Sera” del primo settembre 1985». Se si va al di là di ciò che appare in superficie, tuttavia, la decisione di istituire l’Hemingway appare tutt’altro che improvvisata. ////////////////////////////////////////////////Le radici del nuovo albero, infatti, hanno profondità insospettabili, che ne datano l’origine al lontano 1948, un’origine che lo stesso Teghil, allora, ignorava del tutto. Per afferrare pienamente la genesi del premio, occorre quindi introdurre nel nostro discorso l’altro uomo-chiave di una vicenda fatta di premi letterari vecchi e nuovi, di amicizie strette tra il Friuli e Roma: quest’uomo è Luigi Mattei, segretario dell’Hemingway dalla prima edizione a oggi. Mattei, che lavora a Roma come giornalista, de “La Gazzetta di Parma” viene chiamato a Lignano nella primavera 1984 dall’amico Elio Bartolini che, insieme all’editore Casamassima, vuole organizzare la presentazione nella Capitale del già citato “Storie di laguna”. Bartolini e Mattei si sono conosciuti nel 1948, al caffè Centrale di Codroipo: Mattei, nativo di Tramonti di Sotto, abitava in quel periodo a Valvasone; terminati gli studi, e lasciato il Friuli per lavorare come giornalista a Roma, ritroverà lì, a metà degli anni’50, l’amico Elio, impegnato nella stesura delle sceneggiature di alcuni tra i film di maggior successo di Michelangelo Antonioni. ////////////////////////////////////////////////////////////In un pomeriggio di quella primavera del 1984, Carlo Teghil, Luigi Mattei e Luigi Di Pietro, storico direttore del periodico “Sette Giorni in Friuli” e collaboratore dell’Azienda di soggiorno, si siedono dunque attorno a un tavolino del bar “San Carlo”, di proprietà dello stesso Teghil, per decidere la “scaletta” della presentazione di “Storie di laguna”: la data e la sede coincidono, come detto, con quella della conferenza stampa in cui il Sindaco di Lignano Sabbiadoro, Steno Meroi, annuncerà ai giornali e tv di tutta Italia l’inaugurazione del parco Hemingway. Siamo all’epoca della Prima Repubblica. Meroi è socialista, Teghil democristiano. A pensare male, recita la celeberrima massima andreottiana, si fa peccato, ma ci si azzecca (quasi) sempre. “Loro inaugurano il parco, noi istituiamo il premio”, si sente sibilare dai tavolini del bar San Carlo. Detto, fatto. Solo che il, o meglio “un” premio Hemingway, ricorderà successivamente Mattei, in Italia non era una novità. Per capirlo, ritorniamo per un’ultima volta al 1948. È autunno: Mattei e Bartolini hanno stretto amicizia da qualche mese; Ernest Hemingway, reduce da Cortina (a dicembre sarà per la prima volta in Friuli, ospite a Percoto dei conti Kechler per alcune battute di caccia), va a Milano per lanciare una generosa proposta al suo editore italiano, Arnoldo Mondadori: centomila lire, detratti dai suoi diritti d’autore per l’Italia, messi in palio ogni anno per un premio, battezzato con il suo nome, da assegnare al miglior manoscritto inedito di narrativa nostrana. Mondadori, entusiasta, accetta, aggiungendo che il romanzo vincitore verrà pubblicato nella prestigiosa collana “La Medusa degli italiani” (in cui figurano, tra gli altri, i nomi di Elio Vittorini, Vasco Pratolini e Ignazio Silone), e compone la giuria come un parterre des rois: Dino Buzzati, Remo Cantoni, Giacomo Debenedetti, Alberto Mondadori, Eugenio Montale, Fernanda Pivano e Elio Vittorini. «Alla fine del 1949 - come si può leggere in “Sergio Maldini. Biografia della nostalgia”, di Paolo Simoncelli (Marsilio 2008)” – i giurati assegnarono il premio al romanzo di Romualdo Romano, “Scirocco” e “segnalarono”», tra gli altri, «”Icaro e Petronio”, di Elio Bartolini». Il “primo” premio Hemingway, che cesserà di esistere nel 1952, quando a vincerlo sarà il “friulano d’adozione” Sergio Maldini (in vecchiaia vicino di casa di Elio Bartolini nel minuscolo borgo di Santa Marizza, Comune di Varmo), è dunque legato al “secondo” Hemingway, quello varato dall’Azienda di soggiorno di Lignano, attraverso il casuale eppure saldissimo filo doppio rappresentato dalla figura di Elio Bartolini. Ancora: Bartolini e Maldini rimangono, insieme allo scrittore di origine dalmata Enzo Bettiza, premio “Hemingway-Lignano Sabbiadoro” per la carta stampata 1997 e tra i “segnalati” del (non assegnato) ”Hemingway-Mondadori” 1951, gli unici ad avere “vinto” entrambe le manifestazioni. Da ultima, ma non ultima, in questo complesso e affascinante incastro temporale creatosi attorno

alla figura di Mr. Papa, si registra la testimonianza di una conoscenza personale, datata 1948-1949 a Codroipo, tra Luigi Mattei e lo stesso Hemingway, ricordato dall’attuale segretario del premio lignanese come «una figura imponente e massiccia, un uomo a cui piacevano smodatamente il bere e le donne»: e sarà proprio Mattei, nel 1985, a portare nella giuria del primo “Hemingway” lignanese l’altrimenti appartato Michelangelo Antonioni, la cui presenza si spiega tramite la comune amicizia con Elio Bartolini. A un travaglio insieme così intimamente complesso e così apparentemente semplice segue la storia del premio, raccontata anno per anno nella mostra fotografica open air allestita in venti gigantografie al parco Hemingway e dalle pagine di questo catalogo. Un premio che ha saputo resistere nel tempo (si veda la prematura fine del ricchissimo Ritz-Hemingway-Prize citato in apertura), anticipando di decenni analoghe iniziative promosse solo molto di recente in terra americana, come l’Ernest Hemingway Museum di Oak Park, sua città natale, inaugurato nel 1999 insieme agli eventi a esso correlati, o l’Hemingway Festival di Sun Valley in Idaho (prima edizione nel 2005), che ha tra le sue sedi la città di Ketchum, ultima residenza dello scrittore, gemellata da un quarto di secolo con Lignano. Un premio il cui racconto per testi e per immagini, voluto dall’Amministrazione comunale per celebrarne il venticinquesimo anniversario attraverso il ricordo dei protagonisti che l’hanno reso grande e longevo, ha innanzitutto dovuto fare i conti con le inevitabili imperfezioni del materiale fotografico di partenza: incaricati di produrre nel minor tempo possibile immagini da affidare al giro effimero di quotidiani e riviste, costretti, durante il lungo periodo (1985-1996) in cui la cerimonia di premiazione venne ripresa dalle telecamere, a rispettare i “rigidi protocolli” disposti da registi e funzionari Rai, i fotografi del premio “Hemingway” non potevano certo produrre esiti artistici, né tantomeno autoriali, ma i loro scatti, pur con tutte le limitazioni sopra riportate, rimangono testimoni preziosi ed eloquenti di un’evoluzione anche del mezzo (dalla pellicola al digitale, dal bianco e nero al colore) e del linguaggio (dalle panoramiche di insieme ai primissimi piani) della fotografia di cronaca. Oltre all’agenzia Anteprima di Udine, incaricata dal quotidiano “Messaggero Veneto” di seguire fin dalla prima edizione le cerimonie di premiazione, negli anni si sono divisi equamente il lavoro dell’Hemingway gli studi fotografici noti a Lignano Sabbiadoro con le assonanti denominazioni di “Odone” (l’attuale Parisotto) e “Odino” (l’attuale DigitSmile). Riguardo a quest’ultimo studio, non essendosi potuti identificare con certezza gli autori di tutte le foto selezionate, conviene qui precisare che le immagini, della mostra e del catalogo, in cui non compare esplicita menzione dell’autore, sono con tutta probabilità attribuibili ad esso. L’albo d’oro dell’”Hemingway-Lignano Sabbiadoro”, riportato in appendice a questo volume e nel pannello di apertura della mostra, è stato infine ricostituito in base all’esame puntuale dei libretti di sala stampati per ciascuna delle ventiquattro edizioni e alla rassegna stampa sul premio meticolosamente prodotta a cura dell’Azienda di soggiorno (1985-2002) e del Comune di Lignano Sabbiadoro (2003-2008). Nell’apportare le necessarie integrazioni e correzioni e per la realizzazione dell’intero lavoro, determinante è stato l’aiuto prestato dalla memoria storica e segretario del premio, Luigi Mattei, cui va un caloroso ringraziamento. ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Davide Lorigliola

1985

Ornella Vanoni

alla figura di Mr. Papa, si registra la testimonianza di una conoscenza personale, datata 1948-1949 a Codroipo, tra Luigi Mattei e lo stesso Hemingway, ricordato dall’attuale segretario del premio lignanese come «una figura imponente e massiccia, un uomo a cui piacevano smodatamente il bere e le donne»: e sarà proprio Mattei, nel 1985, a portare nella giuria del primo “Hemingway” lignanese l’altrimenti appartato Michelangelo Antonioni, la cui presenza si spiega tramite la comune amicizia con Elio Bartolini. A un travaglio insieme così intimamente complesso e così apparentemente semplice segue la storia del premio, raccontata anno per anno nella mostra fotografica open air allestita in venti gigantografie al parco Hemingway e dalle pagine di questo catalogo. Un premio che ha saputo resistere nel tempo (si veda la prematura fine del ricchissimo Ritz-Hemingway-Prize citato in apertura), anticipando di decenni analoghe iniziative promosse solo molto di recente in terra americana, come l’Ernest Hemingway Museum di Oak Park, sua città natale, inaugurato nel 1999 insieme agli eventi a esso correlati, o l’Hemingway Festival di Sun Valley in Idaho (prima edizione nel 2005), che ha tra le sue sedi la città di Ketchum, ultima residenza dello scrittore, gemellata da un quarto di secolo con Lignano. Un premio il cui racconto per testi e per immagini, voluto dall’Amministrazione comunale per celebrarne il venticinquesimo anniversario attraverso il ricordo dei protagonisti che l’hanno reso grande e longevo, ha innanzitutto dovuto fare i conti con le inevitabili imperfezioni del materiale fotografico di partenza: incaricati di produrre nel minor tempo possibile immagini da affidare al giro effimero di quotidiani e riviste, costretti, durante il lungo periodo (1985-1996) in cui la cerimonia di premiazione venne ripresa dalle telecamere, a rispettare i “rigidi protocolli” disposti da registi e funzionari Rai, i fotografi del premio “Hemingway” non potevano certo produrre esiti artistici, né tantomeno autoriali, ma i loro scatti, pur con tutte le limitazioni sopra riportate, rimangono testimoni preziosi ed eloquenti di un’evoluzione anche del mezzo (dalla pellicola al digitale, dal bianco e nero al colore) e del linguaggio (dalle panoramiche di insieme ai primissimi piani) della fotografia di cronaca. Oltre all’agenzia Anteprima di Udine, incaricata dal quotidiano “Messaggero Veneto” di seguire fin dalla prima edizione le cerimonie di premiazione, negli anni si sono divisi equamente il lavoro dell’Hemingway gli studi fotografici noti a Lignano Sabbiadoro con le assonanti denominazioni di “Odone” (l’attuale Parisotto) e “Odino” (l’attuale DigitSmile). Riguardo a quest’ultimo studio, non essendosi potuti identificare con certezza gli autori di tutte le foto selezionate, conviene qui precisare che le immagini, della mostra e del catalogo, in cui non compare esplicita menzione dell’autore, sono con tutta probabilità attribuibili ad esso. L’albo d’oro dell’”Hemingway-Lignano Sabbiadoro”, riportato in appendice a questo volume e nel pannello di apertura della mostra, è stato infine ricostituito in base all’esame puntuale dei libretti di sala stampati per ciascuna delle ventiquattro edizioni e alla rassegna stampa sul premio meticolosamente prodotta a cura dell’Azienda di soggiorno (1985-2002) e del Comune di Lignano Sabbiadoro (2003-2008). Nell’apportare le necessarie integrazioni e correzioni e per la realizzazione dell’intero lavoro, determinante è stato l’aiuto prestato dalla memoria storica e segretario del premio, Luigi Mattei, cui va un caloroso ringraziamento. ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Davide Lorigliola

1985

Ornella Vanoni

Da sinistra a destra:Roberto Pazzi,Natalia Ginzburg,Carlo Sgorlon,Michele Prisco

Da sinistra a destra:Baldassarre Molossi,Betty Risaliti,Vittorio Emiliani,Alberto Mucci,Biagio Agnes

MIRACOLO A LIGNANO///////////////////////////////////////////////////////////Ornella Vanoni. terrazza a mare, domenica 19 maggio 1985////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////I grandi protagonisti della scena italiana sono particolarmenteimpegnati nei grandi spettacoli che chiudono la stagioneinvernale o in quelli, altrettanto grandi, che apronola stagione estiva, ma il grande richiamo del passaggioin “Domenica in…” riuscirà sicuramente a fare il miracolo»Comunicato stampa ufficiale Premio Hemingway 1985

Domenica 19 maggio 1985, doppio miracolo a Lignano:nel nome del premio Nobel che il 15 aprile 1954conobbe Lignano ribattezzandola “Florida d’Italia”,debutta il premio “Ernest Hemingway” che, assiemea giornalisti e narratori di fama e caratura nazionale,laurea anche un personaggio dello spettacolo.Ornella Vanoni (1934), reduce dal recente successo di pubblicoe critica per il disco e i concerti insieme a Gino Paoli,canta di fronte a Natalia Ginzburg, Giampaolo Pansa,Fernanda Pivano e alle telecamere di Rai1,collegate in diretta con la seguitissima “Domenica in…”condotta da Pippo Baudo.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

1986

Gianni Letta

Da sinistra a destra:Roberto Pazzi,Natalia Ginzburg,Carlo Sgorlon,Michele Prisco

Da sinistra a destra:Baldassarre Molossi,Betty Risaliti,Vittorio Emiliani,Alberto Mucci,Biagio Agnes

MIRACOLO A LIGNANO///////////////////////////////////////////////////////////Ornella Vanoni. terrazza a mare, domenica 19 maggio 1985////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////I grandi protagonisti della scena italiana sono particolarmenteimpegnati nei grandi spettacoli che chiudono la stagioneinvernale o in quelli, altrettanto grandi, che apronola stagione estiva, ma il grande richiamo del passaggioin “Domenica in…” riuscirà sicuramente a fare il miracolo»Comunicato stampa ufficiale Premio Hemingway 1985

Domenica 19 maggio 1985, doppio miracolo a Lignano:nel nome del premio Nobel che il 15 aprile 1954conobbe Lignano ribattezzandola “Florida d’Italia”,debutta il premio “Ernest Hemingway” che, assiemea giornalisti e narratori di fama e caratura nazionale,laurea anche un personaggio dello spettacolo.Ornella Vanoni (1934), reduce dal recente successo di pubblicoe critica per il disco e i concerti insieme a Gino Paoli,canta di fronte a Natalia Ginzburg, Giampaolo Pansa,Fernanda Pivano e alle telecamere di Rai1,collegate in diretta con la seguitissima “Domenica in…”condotta da Pippo Baudo.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

1986

Gianni Letta

Mario Soldatie Maria RosariaOmaggio,madrina del premio

Primo a sinistra,Carlo Teghil;quarta da sinistra,Maria RosariaOmaggio,alla sua sinistraAntonio Spinosa,presidentedella giuria;primo da destraEdilio Rusconi

1987

DALLA TERRAZZA AL COLLE/////////////////////////////////////////////////////Gianni Letta ritira il premio “Hemingway” per il giornalismodal presidente della giuria, Antonio Spinosa.Terrazza a Mare, domenica 18 maggio 1986////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«La sua immagine pubblica, un tempo sfocata e vaga,si è precisata netta. E la televisione se ne giova»Dalla motivazione ufficiale del premio Hemingway a Gianni Letta, 1986

Gianni Letta (1935), abruzzese, giornalista, «corrispondenteprovinciale da Sulmona», nel 1973 eredita la direzionedel quotidiano romano “Il Tempo” dalla mitica figura del fondatoreRenato Angiolillo, che aveva avviato le rotative pochi giorni dopol’entrata a Roma degli Alleati (1944). La lascerà un anno dopo averricevuto l’Hemingway, per entrare in Fininvest e, più di recente,in lista di attesa per il Quirinale. A Lignano, nel frattempo, dovela palma della narrativa va a Mario Soldati e in platea compareJack Hemingway, primogenito di Ernest, continua il revivaldi Mr. Papa, con la seconda conferenza internazionale della“The Hemingway Society” (22-28 giugno), a cui l’ambasciatoreMaxwell Raab porta il saluto dell’America reaganiana.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Giovanni Spadolini

Mario Soldatie Maria RosariaOmaggio,madrina del premio

Primo a sinistra,Carlo Teghil;quarta da sinistra,Maria RosariaOmaggio,alla sua sinistraAntonio Spinosa,presidentedella giuria;primo da destraEdilio Rusconi

1987

DALLA TERRAZZA AL COLLE/////////////////////////////////////////////////////Gianni Letta ritira il premio “Hemingway” per il giornalismodal presidente della giuria, Antonio Spinosa.Terrazza a Mare, domenica 18 maggio 1986////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«La sua immagine pubblica, un tempo sfocata e vaga,si è precisata netta. E la televisione se ne giova»Dalla motivazione ufficiale del premio Hemingway a Gianni Letta, 1986

Gianni Letta (1935), abruzzese, giornalista, «corrispondenteprovinciale da Sulmona», nel 1973 eredita la direzionedel quotidiano romano “Il Tempo” dalla mitica figura del fondatoreRenato Angiolillo, che aveva avviato le rotative pochi giorni dopol’entrata a Roma degli Alleati (1944). La lascerà un anno dopo averricevuto l’Hemingway, per entrare in Fininvest e, più di recente,in lista di attesa per il Quirinale. A Lignano, nel frattempo, dovela palma della narrativa va a Mario Soldati e in platea compareJack Hemingway, primogenito di Ernest, continua il revivaldi Mr. Papa, con la seconda conferenza internazionale della“The Hemingway Society” (22-28 giugno), a cui l’ambasciatoreMaxwell Raab porta il saluto dell’America reaganiana.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Giovanni Spadolini

Giovanni Arpino,sulla destra

Carlo Sgorlon,sulla destra

1988

Monica Vitti

ADDIO ALLE ARMI!/////////////////////////////////////////////////////////////////Giovanni Spadolini al suo arrivo al Kursaal,domenica 17 maggio 1987Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Se fossi ancora ministro alla Difesa, direi subito“Addio alle armi”!»Giovanni Spadolini al premio Hemingway 1987

Trenta giorni dopo aver lasciato il Ministero della Difesa e menodi sessanta giorni prima dell’elezione a Presidente del Senato,Giovanni Spadolini (1925-1994) riceve a Lignano un premioche lo «riempie di gioia, perché è un riconoscimento all’uomodi cultura, come io principalmente mi considero».Ma nel 1987, al Kursaal (dove la cerimonia di premiazioneriapproderà soltanto dieci anni dopo), a calamitare l’interesseè soprattutto la novità del “premio Hemingway-Europa”:una Giuria di sapore internazionale (ne fa parte ancheJoaquin Navarro Vals, futuro addetto stampa di Papa Wojtylae vincitore dell’Hemingway 2005), vacanze studio nella Penisolaofferte ai giovani reporter di lingua tedesca e un vincitore,l’austriaco Fritz Molden (1924), giornalista, editore, diplomatico,scrittore, viaggiatore, dal profilo schiettamente hemingwayano.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Giovanni Arpino,sulla destra

Carlo Sgorlon,sulla destra

1988

Monica Vitti

ADDIO ALLE ARMI!/////////////////////////////////////////////////////////////////Giovanni Spadolini al suo arrivo al Kursaal,domenica 17 maggio 1987Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Se fossi ancora ministro alla Difesa, direi subito“Addio alle armi”!»Giovanni Spadolini al premio Hemingway 1987

Trenta giorni dopo aver lasciato il Ministero della Difesa e menodi sessanta giorni prima dell’elezione a Presidente del Senato,Giovanni Spadolini (1925-1994) riceve a Lignano un premioche lo «riempie di gioia, perché è un riconoscimento all’uomodi cultura, come io principalmente mi considero».Ma nel 1987, al Kursaal (dove la cerimonia di premiazioneriapproderà soltanto dieci anni dopo), a calamitare l’interesseè soprattutto la novità del “premio Hemingway-Europa”:una Giuria di sapore internazionale (ne fa parte ancheJoaquin Navarro Vals, futuro addetto stampa di Papa Wojtylae vincitore dell’Hemingway 2005), vacanze studio nella Penisolaofferte ai giovani reporter di lingua tedesca e un vincitore,l’austriaco Fritz Molden (1924), giornalista, editore, diplomatico,scrittore, viaggiatore, dal profilo schiettamente hemingwayano.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

AndreasWittam Smith,direttorequotidiano inglese“The Indipendent”,premio“Hemingway-Europa”1988

Foto di gruppo,da sinistraa destra: Igor Man,Giuseppe Goryux,Dino Basili,Fulvio Tomizza,Roberto Ciuni,Monica VittiFoto Agency AnteprimaUdine

1989

Carlo Rossella

LA BELLEZZA E L’INQUIETUDINE //////////////////////////////////////////////Monica Vitti. Terrazza a Mare, domenica 15 maggio 1988 Foto Edilfoto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Vorrei che l’infortunio di “Le Monde”non fosse l’argomento della serata.Anche se ritengo che un incidente del genere,a un giornale italiano, non sarebbe mai accaduto»Monica Vitti al premio Hemingway 1988

Il 4 maggio 1988 il prestigioso quotidiano francese “Le Monde”pubblica in prima pagina la notizia del suicidio di Monica Vitti(1931), con relativo “coccodrillo” (poeticamente intitolato“La beauté et l’inquiétude”), rivelatasi poi un falso clamoroso,architettato da uno sconosciuto spacciatosi per l’agentedell’attrice. Che, meno di due settimane dopo, è presentata come«viva e vegeta» dal conduttore Rai Claudio Angelini al pubblicodell’Hemingway, chiamato ad applaudire anche i “pezzi da novanta”vincitori delle sezioni giornalismo (Igor Man) e letteratura(Fulvio Tomizza). Forfait all’ultimo minuto da parte del premiatospeciale, onorevole Giulio Andreotti, “gemello” di Roberto Benigni,che un anno prima aveva ugualmente snobbato la platea lignanese.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

AndreasWittam Smith,direttorequotidiano inglese“The Indipendent”,premio“Hemingway-Europa”1988

Foto di gruppo,da sinistraa destra: Igor Man,Giuseppe Goryux,Dino Basili,Fulvio Tomizza,Roberto Ciuni,Monica VittiFoto Agency AnteprimaUdine

1989

Carlo Rossella

LA BELLEZZA E L’INQUIETUDINE //////////////////////////////////////////////Monica Vitti. Terrazza a Mare, domenica 15 maggio 1988 Foto Edilfoto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Vorrei che l’infortunio di “Le Monde”non fosse l’argomento della serata.Anche se ritengo che un incidente del genere,a un giornale italiano, non sarebbe mai accaduto»Monica Vitti al premio Hemingway 1988

Il 4 maggio 1988 il prestigioso quotidiano francese “Le Monde”pubblica in prima pagina la notizia del suicidio di Monica Vitti(1931), con relativo “coccodrillo” (poeticamente intitolato“La beauté et l’inquiétude”), rivelatasi poi un falso clamoroso,architettato da uno sconosciuto spacciatosi per l’agentedell’attrice. Che, meno di due settimane dopo, è presentata come«viva e vegeta» dal conduttore Rai Claudio Angelini al pubblicodell’Hemingway, chiamato ad applaudire anche i “pezzi da novanta”vincitori delle sezioni giornalismo (Igor Man) e letteratura(Fulvio Tomizza). Forfait all’ultimo minuto da parte del premiatospeciale, onorevole Giulio Andreotti, “gemello” di Roberto Benigni,che un anno prima aveva ugualmente snobbato la platea lignanese.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Enrico Manca,Nerio Nesi,Valentino Bompiani,Alois Mock, Ministro degli Esteri della Repubblica Austriaca, vincitoredel Premio“Hemingway Europa” 1989Foto Edilfoto

Da sinistra a destra:Francesca Duranti, Sergio Gervasutti,Vincenzo Ceppellini(De Agostini)Foto Parisotto

1990

Pippo Franco

ROTATIVE VS. TUBO CATODICO////////////////////////////////////////////////Carlo Rossella intervistato da Tiziana Ferrario.Terrazza a Mare, sabato 20 maggio 1989Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Aiutare il lettore a capire i fatti attraverso le parole crea unapartecipazione e un’emozione che l’immagine televisiva,per quanto in diretta, non riesce a dare»Carlo Rossella al premio Hemingway 1989

Il dualismo tra giornalisti della carta stampata,tra cui si annovera il vincitore del premio 1988 Carlo Rossella(1942), e della Tv è stato spesso un tormentonedell’Hemingway. Alimentato anche dalle polemiche:una giovane Tiziana Ferrario, in forza al Tg1,chiamata a intervistare il “premiato speciale”Enrico Manca, presidente della Rai che aveva indirettamenteaccusato pochi giorni prima la partigianeria dei giornalistidella Prima rete, evita la domanda più scomodae se ne esce con: “Signor Presidente, si sa che lei ama i cavalli.Ma preferisce andare a cavallo o governare il cavallodi Viale Mazzini?”, oggetto di un memorabile elzevirodi Beniamino Placido su “Repubblica”. Nella narrativa prevale,su Fernanda Pivano, Francesca Duranti, che di lì a pococoglierà il “bis” al Campiello.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Enrico Manca,Nerio Nesi,Valentino Bompiani,Alois Mock, Ministro degli Esteri della Repubblica Austriaca, vincitoredel Premio“Hemingway Europa” 1989Foto Edilfoto

Da sinistra a destra:Francesca Duranti, Sergio Gervasutti,Vincenzo Ceppellini(De Agostini)Foto Parisotto

1990

Pippo Franco

ROTATIVE VS. TUBO CATODICO////////////////////////////////////////////////Carlo Rossella intervistato da Tiziana Ferrario.Terrazza a Mare, sabato 20 maggio 1989Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Aiutare il lettore a capire i fatti attraverso le parole crea unapartecipazione e un’emozione che l’immagine televisiva,per quanto in diretta, non riesce a dare»Carlo Rossella al premio Hemingway 1989

Il dualismo tra giornalisti della carta stampata,tra cui si annovera il vincitore del premio 1988 Carlo Rossella(1942), e della Tv è stato spesso un tormentonedell’Hemingway. Alimentato anche dalle polemiche:una giovane Tiziana Ferrario, in forza al Tg1,chiamata a intervistare il “premiato speciale”Enrico Manca, presidente della Rai che aveva indirettamenteaccusato pochi giorni prima la partigianeria dei giornalistidella Prima rete, evita la domanda più scomodae se ne esce con: “Signor Presidente, si sa che lei ama i cavalli.Ma preferisce andare a cavallo o governare il cavallodi Viale Mazzini?”, oggetto di un memorabile elzevirodi Beniamino Placido su “Repubblica”. Nella narrativa prevale,su Fernanda Pivano, Francesca Duranti, che di lì a pococoglierà il “bis” al Campiello.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Demetrio Volcic,Peter Bartels,Claudio Angelini,Hermann Tiedje,Franco Venturini,Gian Franco Svidercoschi

1991

Agostino Casaroli eOriana Fallaci

PERESTROJKA E BIBERON///////////////////////////////////////////////////////Pippo Franco. Terrazza a Mare, sabato 5 maggio 1990////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«C’è stata qualche censura su “Biberon”?Assolutamente no, siamo in un Paese democratico,puoi dire quello che vuoi:tanto non ti ascolta nessuno»Pippo Franco al premio Hemingway 1990

Tra il novembre del 1989 e il maggio del 1990, con la cadutadel muro di Berlino, le rivoluzioni in Cecoslovacchia e Romania,e la fine del Pcus, comincia a calare il sipario sulla cortina di ferroe la guerra fredda: i giurati dell’Hemingway rispondono all’appellodella Storia assegnando, per la prima e unica volta, un tripliceex aequo nella sezione giornalismo a Demetrio Volcic(corrispondente Rai da Mosca), Franco Venturini (inviato specialede “Il Corriere della sera” nell’Europa orientale) e Gian FrancoSvidercoschi (vaticanista alla corte del papa polacco).L’Hemingway-Europa va ai tedeschi Tiedje e Bartels,caporedattori della Bildzeitung, che devolvono i 5 milioni di lirea una famiglia della (quasi ex) Ddr, mentre Pippo Franco (1940)vince l’ultima edizione del premio per lo spettacolo.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Demetrio Volcic,Peter Bartels,Claudio Angelini,Hermann Tiedje,Franco Venturini,Gian Franco Svidercoschi

1991

Agostino Casaroli eOriana Fallaci

PERESTROJKA E BIBERON///////////////////////////////////////////////////////Pippo Franco. Terrazza a Mare, sabato 5 maggio 1990////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«C’è stata qualche censura su “Biberon”?Assolutamente no, siamo in un Paese democratico,puoi dire quello che vuoi:tanto non ti ascolta nessuno»Pippo Franco al premio Hemingway 1990

Tra il novembre del 1989 e il maggio del 1990, con la cadutadel muro di Berlino, le rivoluzioni in Cecoslovacchia e Romania,e la fine del Pcus, comincia a calare il sipario sulla cortina di ferroe la guerra fredda: i giurati dell’Hemingway rispondono all’appellodella Storia assegnando, per la prima e unica volta, un tripliceex aequo nella sezione giornalismo a Demetrio Volcic(corrispondente Rai da Mosca), Franco Venturini (inviato specialede “Il Corriere della sera” nell’Europa orientale) e Gian FrancoSvidercoschi (vaticanista alla corte del papa polacco).L’Hemingway-Europa va ai tedeschi Tiedje e Bartels,caporedattori della Bildzeitung, che devolvono i 5 milioni di lirea una famiglia della (quasi ex) Ddr, mentre Pippo Franco (1940)vince l’ultima edizione del premio per lo spettacolo.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Mario Varca,Renato Minore,Gino Agnese, cardinaleAgostino Casaroli,Oriana Fallaci,Livio CaputoFoto Parisotto

1992

Elio Bartolini

PAROLE E CROCIATE///////////////////////////////////////////////////////////////Il cardinale Agostino Casaroli e Oriana Fallaci.Terrazza a Mare, sabato 25 maggio 1991Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Non ho mai conosciuto Hemingway,ma mi piacevano la sua faccia e i suoi occhi tristi.Gli arabi?Hanno più fede di noi,e questo basterebbeper sopraffare le avanzate tecnologie occidentali»Oriana Fallaci al premio Hemingway 1991

Tra il gennaio e l’aprile del 1991 si consuma la (prima) Guerradel Golfo. Il Kuwait è libero e «a Lignano - scrive il segretariodel premio Luigi Mattei - tutti i premiati hanno per la prima voltaqualcosa in comune: la politica internazionale».Così è per Oriana Fallaci (1929-2006), autrice del recente bestsellerdi sfondo libanese “Insciallah”, così per il cardinale piacentinoAgostino Casaroli (1914-1998), premio Hemingway-Europa«per i suoi anni di intenso lavoro diplomatico teso a ricostruirele file di un’Europa religiosamente e politicamente lacerata»,così per Livio Caputo, inviato del Corriere della Sera sul frontedel Golfo. La “selezione Hemingway” continua intanto a produrrescelte tutt’altro che effimere: il “Rimbaud” di Renato Minoresarà finalista al Campiello 1991.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Mario Varca,Renato Minore,Gino Agnese, cardinaleAgostino Casaroli,Oriana Fallaci,Livio CaputoFoto Parisotto

1992

Elio Bartolini

PAROLE E CROCIATE///////////////////////////////////////////////////////////////Il cardinale Agostino Casaroli e Oriana Fallaci.Terrazza a Mare, sabato 25 maggio 1991Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Non ho mai conosciuto Hemingway,ma mi piacevano la sua faccia e i suoi occhi tristi.Gli arabi?Hanno più fede di noi,e questo basterebbeper sopraffare le avanzate tecnologie occidentali»Oriana Fallaci al premio Hemingway 1991

Tra il gennaio e l’aprile del 1991 si consuma la (prima) Guerradel Golfo. Il Kuwait è libero e «a Lignano - scrive il segretariodel premio Luigi Mattei - tutti i premiati hanno per la prima voltaqualcosa in comune: la politica internazionale».Così è per Oriana Fallaci (1929-2006), autrice del recente bestsellerdi sfondo libanese “Insciallah”, così per il cardinale piacentinoAgostino Casaroli (1914-1998), premio Hemingway-Europa«per i suoi anni di intenso lavoro diplomatico teso a ricostruirele file di un’Europa religiosamente e politicamente lacerata»,così per Livio Caputo, inviato del Corriere della Sera sul frontedel Golfo. La “selezione Hemingway” continua intanto a produrrescelte tutt’altro che effimere: il “Rimbaud” di Renato Minoresarà finalista al Campiello 1991.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Elio Bartolini,Francobaldo Chiocci,Maria Corti,Corrado Stajano,Paolo Barbaro,Gianni Brerae l’ambasciatoredella RepubblicaCecoslovacca(ritira il premio a nomedi Vaclav Havel)

1993

Vittorio Gassman eIndro Montanelli

HEMINGWAY PRIMA E DOPO///////////////////////////////////////////////////Elio Bartolini. Terrazza a Mare, sabato 16 maggio 1992////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Avevo già cominciato, dopo la cotta per Hemingway,obbligatoria in quegli anni, il mio primo libro, “La cartiera”.Il secondo, “Icaro e Petronio”,fu tra i vincitori del premio Hemingway 1949»autografo di Elio Bartolini, tratto da www.eliobartolini.it

Nell’autunno del 1948 Ernest Hemingway propone al suo editoreitaliano, Arnoldo Mondadori, di offrire in palio ogni anno centomilalire, da detrarsi sui diritti d’autore delle traduzioni italiane,per un premio di inediti narrativi. Una giuria di cui fanno parte,tra gli altri, Fernanda Pivano ed Eugenio Montale, segnalatra i cinque finalisti anche un giovane Elio Bartolini (1922-2006).Il “primo” Hemingway chiuderà i battenti nel 1953, ma il 26 giugno1984, durante la presentazione, a Roma, di un altro testodi Bartolini, “Storie di laguna”, risorgerà idealmente dalle ceneri,con l’annuncio a sorpresa, da parte di Carlo Teghil, presidentedell’Azienda di soggiorno di Lignano, sponsor del volume,del nuovo premio dedicato a Mr. Papa, che nel 1992 incoronaanche Gianni Brera e un contumace Vaclav Havel.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Elio Bartolini,Francobaldo Chiocci,Maria Corti,Corrado Stajano,Paolo Barbaro,Gianni Brerae l’ambasciatoredella RepubblicaCecoslovacca(ritira il premio a nomedi Vaclav Havel)

1993

Vittorio Gassman eIndro Montanelli

HEMINGWAY PRIMA E DOPO///////////////////////////////////////////////////Elio Bartolini. Terrazza a Mare, sabato 16 maggio 1992////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Avevo già cominciato, dopo la cotta per Hemingway,obbligatoria in quegli anni, il mio primo libro, “La cartiera”.Il secondo, “Icaro e Petronio”,fu tra i vincitori del premio Hemingway 1949»autografo di Elio Bartolini, tratto da www.eliobartolini.it

Nell’autunno del 1948 Ernest Hemingway propone al suo editoreitaliano, Arnoldo Mondadori, di offrire in palio ogni anno centomilalire, da detrarsi sui diritti d’autore delle traduzioni italiane,per un premio di inediti narrativi. Una giuria di cui fanno parte,tra gli altri, Fernanda Pivano ed Eugenio Montale, segnalatra i cinque finalisti anche un giovane Elio Bartolini (1922-2006).Il “primo” Hemingway chiuderà i battenti nel 1953, ma il 26 giugno1984, durante la presentazione, a Roma, di un altro testodi Bartolini, “Storie di laguna”, risorgerà idealmente dalle ceneri,con l’annuncio a sorpresa, da parte di Carlo Teghil, presidentedell’Azienda di soggiorno di Lignano, sponsor del volume,del nuovo premio dedicato a Mr. Papa, che nel 1992 incoronaanche Gianni Brera e un contumace Vaclav Havel.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Giuseppe Zaccaria,Paolo Rumiz

Da sinistra a destra:Alcide Paolini,Renato Besana

1994

Enzo Biagi eAndrea De Carlo

LA STRANA COPPIA////////////////////////////////////////////////////////////////Vittorio Gassman e Indro Montanelli.Terrazza a Mare, sabato 15 maggio 1993////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Quaranta minuti tiratisotto l’occhio delle telecamere,altri settanta a ruota liberain un crescendo di confidenze, battute,ricordi e intensa umanità:una coppia di geni contemporanei,Indro Montanelli e Vittorio Gassman»Trieste Oggi, 16 maggio 1993

«Nel caso del premio Hemingway, sono due volte soddisfatto:per il riconoscimento in sé e perché è legato a una figurache ammiro»: Indro Montanelli (1909-2001), che aveva conosciutol’Hemingway reporter durante la guerra di Spagnae il romanziere a Cortina è la star, insieme a Vittorio Gassman(1922-2000, barba e capelli fluenti perché sul set di una Bibbiatelevisiva), di un’edizione che porta anche i segni di Tangentopoli(quindici giorni prima, a Roma, le monetine contro Craxiall’hotel Raphael, con Montanelli che dichiara«io non ho taciuto e ho sul gobbo 63 processiper non aver taciuto!») e, nel premio a Rosaria Schifani,vedova di un agente di scorta morto con il giudice Falconenella strage di Capaci (23 maggio 1992), quelli dell’attaccomafioso allo Stato.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Giuseppe Zaccaria,Paolo Rumiz

Da sinistra a destra:Alcide Paolini,Renato Besana

1994

Enzo Biagi eAndrea De Carlo

LA STRANA COPPIA////////////////////////////////////////////////////////////////Vittorio Gassman e Indro Montanelli.Terrazza a Mare, sabato 15 maggio 1993////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Quaranta minuti tiratisotto l’occhio delle telecamere,altri settanta a ruota liberain un crescendo di confidenze, battute,ricordi e intensa umanità:una coppia di geni contemporanei,Indro Montanelli e Vittorio Gassman»Trieste Oggi, 16 maggio 1993

«Nel caso del premio Hemingway, sono due volte soddisfatto:per il riconoscimento in sé e perché è legato a una figurache ammiro»: Indro Montanelli (1909-2001), che aveva conosciutol’Hemingway reporter durante la guerra di Spagnae il romanziere a Cortina è la star, insieme a Vittorio Gassman(1922-2000, barba e capelli fluenti perché sul set di una Bibbiatelevisiva), di un’edizione che porta anche i segni di Tangentopoli(quindici giorni prima, a Roma, le monetine contro Craxiall’hotel Raphael, con Montanelli che dichiara«io non ho taciuto e ho sul gobbo 63 processiper non aver taciuto!») e, nel premio a Rosaria Schifani,vedova di un agente di scorta morto con il giudice Falconenella strage di Capaci (23 maggio 1992), quelli dell’attaccomafioso allo Stato.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Terzo da sinistra,Sergio Romano

1995

Vittorio Feltri

LE TRE CORONE /////////////////////////////////////////////////////////////////////Enzo Biagi (alla sua destra, Andrea De Carlo).Terrazza a Mare, sabato 24 maggio 1994////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«C’è chi ha detto che basta un fiammifero per riscaldarmi.Quello di oggi, qui a Lignano, è un falò con una serie di attenzioninon richieste e quindi doppiamente gradite!»Enzo Biagi al premio Hemingway 1994

Il premio a Enzio Biagi (1920-2007) che «si distinguetra i giornalisti italiani per signorilità, cultura e senso dell’ironia»rappresenta, dopo il riconoscimento a Indro Montanelli,la seconda delle “tre corone” della stampa italica,terna completata nel 1998 con la vittoria di Sergio Zavoli.Accanto a Biagi, l’Andrea De Carlo di “Arcodamore”,romanzo ambientato «in una Milano sconvolta da Tangentopoli»,richiama a un’attualità che nei vicini Balcani si fa tragedia.Marco Lucchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo,della Rai di Trieste, il 28 gennaio dello stesso anno muoiono sottoun colpo di mortaio croato mentre cercano di documentareil dramma dei bambini bosniaci a Mostar:al Comitato benefico costituito in loro memoria vannoi cinque milioni del premio speciale.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Terzo da sinistra,Sergio Romano

1995

Vittorio Feltri

LE TRE CORONE /////////////////////////////////////////////////////////////////////Enzo Biagi (alla sua destra, Andrea De Carlo).Terrazza a Mare, sabato 24 maggio 1994////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«C’è chi ha detto che basta un fiammifero per riscaldarmi.Quello di oggi, qui a Lignano, è un falò con una serie di attenzioninon richieste e quindi doppiamente gradite!»Enzo Biagi al premio Hemingway 1994

Il premio a Enzio Biagi (1920-2007) che «si distinguetra i giornalisti italiani per signorilità, cultura e senso dell’ironia»rappresenta, dopo il riconoscimento a Indro Montanelli,la seconda delle “tre corone” della stampa italica,terna completata nel 1998 con la vittoria di Sergio Zavoli.Accanto a Biagi, l’Andrea De Carlo di “Arcodamore”,romanzo ambientato «in una Milano sconvolta da Tangentopoli»,richiama a un’attualità che nei vicini Balcani si fa tragedia.Marco Lucchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo,della Rai di Trieste, il 28 gennaio dello stesso anno muoiono sottoun colpo di mortaio croato mentre cercano di documentareil dramma dei bambini bosniaci a Mostar:al Comitato benefico costituito in loro memoria vannoi cinque milioni del premio speciale.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Gianni Amelio

1996

Vittorio Zucconi

ALLINEATI O SCOPERTI?//////////////////////////////////////////////////////////Vittorio Feltri. Terrazza a Mare, sabato 13 maggio 1995Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Dietro al mio successo non c’è nessun segreto:il fatto è che non ho paura di circondarmidi giornalisti più bravi di me»Vittorio Feltri al premio Hemingway 1995

Quello del 1995 è, come titola il Gazzettino,“l’Hemingway dei dissensi”. Vittorio Feltri (1943),dal 20 gennaio del 1994 occupa a “Il Giornale” la poltronache fu di Montanelli (la sua “Voce” ha chiuso i battentinell’aprile 1995): una specie di mago per la giuria(ha salvato da tirature disperate prima “L’Europeo”e poi “L’Indipendente”, raddoppiando le copievendute dal Giornale), simbolo della lottizzazioneberlusconiana per parte della stampa, soprattutto “Il Piccolo”,il cui direttore Mario Quaia si dimette da una giuria stravoltada altre tre “sostituzioni”. Bersaglio di ferocissime polemicheda parte de “La Vita Cattolica” è invece il premio specialeall’editorialista Saverio Vertone, reo di essersi burlatodella segreteria telefonica fatta registrare in “marilenghe”dal Presidente leghista della Regione, Pietro Fontanini.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Gianni Amelio

1996

Vittorio Zucconi

ALLINEATI O SCOPERTI?//////////////////////////////////////////////////////////Vittorio Feltri. Terrazza a Mare, sabato 13 maggio 1995Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Dietro al mio successo non c’è nessun segreto:il fatto è che non ho paura di circondarmidi giornalisti più bravi di me»Vittorio Feltri al premio Hemingway 1995

Quello del 1995 è, come titola il Gazzettino,“l’Hemingway dei dissensi”. Vittorio Feltri (1943),dal 20 gennaio del 1994 occupa a “Il Giornale” la poltronache fu di Montanelli (la sua “Voce” ha chiuso i battentinell’aprile 1995): una specie di mago per la giuria(ha salvato da tirature disperate prima “L’Europeo”e poi “L’Indipendente”, raddoppiando le copievendute dal Giornale), simbolo della lottizzazioneberlusconiana per parte della stampa, soprattutto “Il Piccolo”,il cui direttore Mario Quaia si dimette da una giuria stravoltada altre tre “sostituzioni”. Bersaglio di ferocissime polemicheda parte de “La Vita Cattolica” è invece il premio specialeall’editorialista Saverio Vertone, reo di essersi burlatodella segreteria telefonica fatta registrare in “marilenghe”dal Presidente leghista della Regione, Pietro Fontanini.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Frediano Sessi,Vittorio Zucconi,Vittoria Ronchey,Roberto Piumini,Giancarlo Perna,Piero Fortuna,Francesco Alberoni

1997

Sandro Ciotti

AFFARI DI FAMIGLIA //////////////////////////////////////////////////////////////Vittorio Zucconi. Terrazza a Mare, sabato 11 maggio 1996Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Mio padre è un giornalistadi grande successoe non c’era posto per tutti e due:siccome lui è rimasto in Italia,io ho scelto il resto del mondo»Vittorio Zucconi al premio Hemingway 1996

Vittorio Zucconi (1944), figlio d’arte (Guglielmo fu direttoredella “Domenica del Corriere” e del “Giorno”)«è forse – scrive la giuria di Lignano Sabbiadoro - il giornalistaitaliano che, per passionalità e protagonismo,più di ogni altro dell’ultimo decennio può essere paragonatoa Hemingway». L’inviato speciale negli Usa prevalesull’editorialista di Epoca Giancarlo Perna e, soprattutto,su Bruno Vespa che, tra gentilezza e polemica, declina l’invitoa Lignano, devolvendo i 2.500.000 lire del premioalla ricerca contro il cancro. Oltre a Vittoria Ronchey (narrativa),salgono sul palco di Terrazza a Mare anche i premi specialiPiero Fortuna, patriarca del giornalismo friulano, che il 9 aprile1954 fu al tavolo udinese di Hemingway, e il sociologoFrancesco Alberoni, firma di punta del Corriere della sera.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Frediano Sessi,Vittorio Zucconi,Vittoria Ronchey,Roberto Piumini,Giancarlo Perna,Piero Fortuna,Francesco Alberoni

1997

Sandro Ciotti

AFFARI DI FAMIGLIA //////////////////////////////////////////////////////////////Vittorio Zucconi. Terrazza a Mare, sabato 11 maggio 1996Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Mio padre è un giornalistadi grande successoe non c’era posto per tutti e due:siccome lui è rimasto in Italia,io ho scelto il resto del mondo»Vittorio Zucconi al premio Hemingway 1996

Vittorio Zucconi (1944), figlio d’arte (Guglielmo fu direttoredella “Domenica del Corriere” e del “Giorno”)«è forse – scrive la giuria di Lignano Sabbiadoro - il giornalistaitaliano che, per passionalità e protagonismo,più di ogni altro dell’ultimo decennio può essere paragonatoa Hemingway». L’inviato speciale negli Usa prevalesull’editorialista di Epoca Giancarlo Perna e, soprattutto,su Bruno Vespa che, tra gentilezza e polemica, declina l’invitoa Lignano, devolvendo i 2.500.000 lire del premioalla ricerca contro il cancro. Oltre a Vittoria Ronchey (narrativa),salgono sul palco di Terrazza a Mare anche i premi specialiPiero Fortuna, patriarca del giornalismo friulano, che il 9 aprile1954 fu al tavolo udinese di Hemingway, e il sociologoFrancesco Alberoni, firma di punta del Corriere della sera.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Enzo Bettiza,Antonio Caprarica,Vincenzo Mollica,Sergio Maldini,Paolo Maurensig,Sandro Ciotti,Gaetano Afeltra,Gino Agnese

1998

Sergio Zavoli

CLAMOROSO AL CIBALI //////////////////////////////////////////////////////////Sandro Ciotti. Kursaal, sabato 10 maggio 1997////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Tra giornalista e scrittorec’è la stessa differenzache corre tra un centometristae un mezzofondista»Sandro Ciotti al premio Hemingway 1997

Dopo il successo di Vittorio Zucconi nel 1996, la sezionegiornalismo dell’Hemingway si sdoppia: carta stampata da unaparte e televisione e radio dall’altra. In quest’ultima Lignanorende onore a Sandro Ciotti (1928-2003), “la” voce per eccellenza(arrochita dopo dodici ore di diretta alle Olimpiadi messicanedel 1968) dello sport a onde medie e in modulazionedi frequenza, mentre le rotative laureano il dalmata Enzo Betizzache, insieme gli scrittori Sergio Maldini (vincitore del Campiello1992 e finalista nella sezione narrativa vinta da “Canone inverso”di Paolo Maurensig) ed Elio Bartolini (premiato nel 1992),rimane l’unico ad aver vinto il “primo” (organizzato da Mondadoritra il 1947 e il 1952) e il “secondo” premio Hemingway;Gino Agnese, già finalista nel 1991, prevale nella neonata sezionededicata alla saggistica.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Enzo Bettiza,Antonio Caprarica,Vincenzo Mollica,Sergio Maldini,Paolo Maurensig,Sandro Ciotti,Gaetano Afeltra,Gino Agnese

1998

Sergio Zavoli

CLAMOROSO AL CIBALI //////////////////////////////////////////////////////////Sandro Ciotti. Kursaal, sabato 10 maggio 1997////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Tra giornalista e scrittorec’è la stessa differenzache corre tra un centometristae un mezzofondista»Sandro Ciotti al premio Hemingway 1997

Dopo il successo di Vittorio Zucconi nel 1996, la sezionegiornalismo dell’Hemingway si sdoppia: carta stampata da unaparte e televisione e radio dall’altra. In quest’ultima Lignanorende onore a Sandro Ciotti (1928-2003), “la” voce per eccellenza(arrochita dopo dodici ore di diretta alle Olimpiadi messicanedel 1968) dello sport a onde medie e in modulazionedi frequenza, mentre le rotative laureano il dalmata Enzo Betizzache, insieme gli scrittori Sergio Maldini (vincitore del Campiello1992 e finalista nella sezione narrativa vinta da “Canone inverso”di Paolo Maurensig) ed Elio Bartolini (premiato nel 1992),rimane l’unico ad aver vinto il “primo” (organizzato da Mondadoritra il 1947 e il 1952) e il “secondo” premio Hemingway;Gino Agnese, già finalista nel 1991, prevale nella neonata sezionededicata alla saggistica.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Giancarlo Santalmassi,al centro

1999

Fernanda Pivano

HEMINGWAY.IT//////////////////////////////////////////////////////////////////////Sergio Zavoli. Kursaal, sabato 9 maggio 1998Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«La nostra è una società sempre più informatizzata,ma questo non significa che sia più informata:comunicare oggi è difficile, ma ancora più urgente »Sergio Zavoli a “L’Eco di Bergamo”, 10 maggio 1998

Se nelle parole di Sergio Zavoli (1923) si coglie in controlucela prepotente affermazione del fenomeno-Web a fine anni ’90,il vincitore della sezione carta stampata Alberto Pasolini Zanelli,corrispondente esteri de “Il Giornale”, secondo le «leggende»«non scrive al computer e neppure a macchina ma va a braccio,dettando al dittafono, da un quarto di secolo, dai più svariatiangoli del mondo». Le nuove tecnologie sono richiamateper contrasto anche ne “Il caso Courrier” di Marta Morazzoni,Campiello 1997 e Hemingway 1998 per la narrativa,il cui soggetto, la vita quotidiana in un piccolo villaggio francesedei primi ‘900, sembra ai giurati «preistoria nell’epocadi Internet e della globalizzazione». Il 1998 passa agli annalianche per l’assenza, caso fino a oggi unico, di premi speciali.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Giancarlo Santalmassi,al centro

1999

Fernanda Pivano

HEMINGWAY.IT//////////////////////////////////////////////////////////////////////Sergio Zavoli. Kursaal, sabato 9 maggio 1998Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«La nostra è una società sempre più informatizzata,ma questo non significa che sia più informata:comunicare oggi è difficile, ma ancora più urgente »Sergio Zavoli a “L’Eco di Bergamo”, 10 maggio 1998

Se nelle parole di Sergio Zavoli (1923) si coglie in controlucela prepotente affermazione del fenomeno-Web a fine anni ’90,il vincitore della sezione carta stampata Alberto Pasolini Zanelli,corrispondente esteri de “Il Giornale”, secondo le «leggende»«non scrive al computer e neppure a macchina ma va a braccio,dettando al dittafono, da un quarto di secolo, dai più svariatiangoli del mondo». Le nuove tecnologie sono richiamateper contrasto anche ne “Il caso Courrier” di Marta Morazzoni,Campiello 1997 e Hemingway 1998 per la narrativa,il cui soggetto, la vita quotidiana in un piccolo villaggio francesedei primi ‘900, sembra ai giurati «preistoria nell’epocadi Internet e della globalizzazione». Il 1998 passa agli annalianche per l’assenza, caso fino a oggi unico, di premi speciali.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Nantas Salvalaggio,Sergio Saviane,il presidentedell’Aziendadi soggiornoMario Manera,Paola Capriolo,Roberto Cotroneo,Giuliano Zincone,Eugenio Segalla

2000

Giorgio Forattini

IL MIO HEMINGWAY///////////////////////////////////////////////////////////////Fernanda Pivano osserva il busto di Ernest Hemingwayal parco di Lignano Sabbiadoro, 9 settembre 1985.Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«I media hanno stravolto un personaggioche in realtà era fragile, dolce, umanamentesemplice nell’intimità»Fernanda Pivano al convegno “Incontro con Hemingway”, 9 settembre 1985

Nell’anno del centenario della nascita (1899-1999), Hemingwayviene celebrato a Lignano da una tavola rotonda a cui dovrebbepartecipare Fernanda Pivano (1917), sua prima traduttrice italiana,studiosa e amica, chiamata anche a ritirare un premio specialealla cerimonia del Kursaal, prevista per il 15 maggio.Della sua presenza, tuttavia, non rimangono tracce fotografiche:poco prima della premiazione dell’Hemingway (in cui GiulianoZincone si aggiudica la sezione giornalismo e Paola Capriolo quelladedicata alla narrativa) un malore la costringe a far ritornoa Milano. La Pivano detiene tuttora il “record di presenze”alla manifestazione lignanese: premio speciale della primaedizione e finalista 1989 per la narrativa, il 9 settembre 1985aveva anche partecipato al convegno “Incontro con Hemingway”,organizzato dall’Azienda di soggiorno.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Nantas Salvalaggio,Sergio Saviane,il presidentedell’Aziendadi soggiornoMario Manera,Paola Capriolo,Roberto Cotroneo,Giuliano Zincone,Eugenio Segalla

2000

Giorgio Forattini

IL MIO HEMINGWAY///////////////////////////////////////////////////////////////Fernanda Pivano osserva il busto di Ernest Hemingwayal parco di Lignano Sabbiadoro, 9 settembre 1985.Foto Parisotto////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«I media hanno stravolto un personaggioche in realtà era fragile, dolce, umanamentesemplice nell’intimità»Fernanda Pivano al convegno “Incontro con Hemingway”, 9 settembre 1985

Nell’anno del centenario della nascita (1899-1999), Hemingwayviene celebrato a Lignano da una tavola rotonda a cui dovrebbepartecipare Fernanda Pivano (1917), sua prima traduttrice italiana,studiosa e amica, chiamata anche a ritirare un premio specialealla cerimonia del Kursaal, prevista per il 15 maggio.Della sua presenza, tuttavia, non rimangono tracce fotografiche:poco prima della premiazione dell’Hemingway (in cui GiulianoZincone si aggiudica la sezione giornalismo e Paola Capriolo quelladedicata alla narrativa) un malore la costringe a far ritornoa Milano. La Pivano detiene tuttora il “record di presenze”alla manifestazione lignanese: premio speciale della primaedizione e finalista 1989 per la narrativa, il 9 settembre 1985aveva anche partecipato al convegno “Incontro con Hemingway”,organizzato dall’Azienda di soggiorno.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Ottavio Missoni,Renzo Cianfanelli,Enrica Bonaccorti,Giorgio Forattini;Fosco Maraini,il primo sulla destra:dietro di lui,Luigi Mattei,segretario del Premio

2001

Mario Luzi

VOLTARE PAGINAGiorgio Forattini premiato da Enrica Bonaccorti.Terrazza a Mare, sabato 27 maggio 2000////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Questo di Lignano Sabbiadoroè il primo premio che ho preso,perché non è politicizzato.Gli altri li ho sempre rifiutati»Giorgio Forattini al quotidiano “Libertà”, 9 giugno 2000

Se la vittoria di Sergio Zavoli nel 1998 e il premio specialenel 1999 a Fernanda Pivano (ripartita per Milano in ambulanza,a causa di un malore, prima di poterlo ricevere) confermanouna certa inclinazione dell’Hemingway verso il premioalla carriera, la targa per il giornalismo assegnata al vignettistaGiorgio Forattini (1931) dimostra anche l’attenzionea «nuovi generi di comunicazione giornalistica come la satirapolitica, che si avvale dell’uso congiunto di immagini e di brevi,fulminanti battute scritte». Oltre a Forattini, su cui pesauna richiesta di risarcimento di tre miliardi (in lire)dell’allora Presidente del consiglio Massimo D’Alema(che in seguito ritirerà la querela, riguardante il dossier Mitrokhin),vincono anche l’antropologo e scrittore Fosco Maraini(padre di Dacia) e gli stilisti Ottavio e Rosita Missoni.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Ottavio Missoni,Renzo Cianfanelli,Enrica Bonaccorti,Giorgio Forattini;Fosco Maraini,il primo sulla destra:dietro di lui,Luigi Mattei,segretario del Premio

2001

Mario Luzi

VOLTARE PAGINAGiorgio Forattini premiato da Enrica Bonaccorti.Terrazza a Mare, sabato 27 maggio 2000////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Questo di Lignano Sabbiadoroè il primo premio che ho preso,perché non è politicizzato.Gli altri li ho sempre rifiutati»Giorgio Forattini al quotidiano “Libertà”, 9 giugno 2000

Se la vittoria di Sergio Zavoli nel 1998 e il premio specialenel 1999 a Fernanda Pivano (ripartita per Milano in ambulanza,a causa di un malore, prima di poterlo ricevere) confermanouna certa inclinazione dell’Hemingway verso il premioalla carriera, la targa per il giornalismo assegnata al vignettistaGiorgio Forattini (1931) dimostra anche l’attenzionea «nuovi generi di comunicazione giornalistica come la satirapolitica, che si avvale dell’uso congiunto di immagini e di brevi,fulminanti battute scritte». Oltre a Forattini, su cui pesauna richiesta di risarcimento di tre miliardi (in lire)dell’allora Presidente del consiglio Massimo D’Alema(che in seguito ritirerà la querela, riguardante il dossier Mitrokhin),vincono anche l’antropologo e scrittore Fosco Maraini(padre di Dacia) e gli stilisti Ottavio e Rosita Missoni.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Mario Manera,Marco Buticchi,Francesco Fantini,Anna Migotto,Luigi Pintor,Mario Luzi,Alfio Caruso,Giuseppe PontiggiaFoto Agency AnteprimaUdine

2002

Toni Capuozzo

PROFUMO DI NOBEL //////////////////////////////////////////////////////////////Mario Luzi. Terrazza a Mare, sabato 26 maggio 2001Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Sono grato e riconoscente a Hemingway:la lettura, da ragazzo, di “Addio alle armi” mi introdussein un filone di realtà che in quegli anni aveva molta sostanzacontro il vuoto e la retorica»Mario Luzi al premio Hemingway 2001

Là dove non arrivano gli Accademici di Svezia, ecco i giuratidi Lignano. Che, all’ottantasettenne Mario Luzi (1914-2005),«una delle più alte voci poetiche dell’ultimo secolo».ripetutamente in odore di Nobel, assegnano uno dei duericonoscimenti speciali della prima edizione del nuovo millennio(l’altro andrà, caso rimasto finora unico, a un fotografo, FrancescoFantini). Nella narrativa vittoria a sorpresa di Alfio Carusosu Giuseppe Pontiggia (che si rifarà a settembre trionfandoal Campiello) con un libro dedicato ai caduti di Cefalonia,tema “fresco” di celebrazione da parte del Presidentedella Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; giornalista dell’annoè un commosso Luigi Pintor («in cinquant’anni non avevomai ricevuto premi»), fondatore de “Il Manifesto”.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Mario Manera,Marco Buticchi,Francesco Fantini,Anna Migotto,Luigi Pintor,Mario Luzi,Alfio Caruso,Giuseppe PontiggiaFoto Agency AnteprimaUdine

2002

Toni Capuozzo

PROFUMO DI NOBEL //////////////////////////////////////////////////////////////Mario Luzi. Terrazza a Mare, sabato 26 maggio 2001Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Sono grato e riconoscente a Hemingway:la lettura, da ragazzo, di “Addio alle armi” mi introdussein un filone di realtà che in quegli anni aveva molta sostanzacontro il vuoto e la retorica»Mario Luzi al premio Hemingway 2001

Là dove non arrivano gli Accademici di Svezia, ecco i giuratidi Lignano. Che, all’ottantasettenne Mario Luzi (1914-2005),«una delle più alte voci poetiche dell’ultimo secolo».ripetutamente in odore di Nobel, assegnano uno dei duericonoscimenti speciali della prima edizione del nuovo millennio(l’altro andrà, caso rimasto finora unico, a un fotografo, FrancescoFantini). Nella narrativa vittoria a sorpresa di Alfio Carusosu Giuseppe Pontiggia (che si rifarà a settembre trionfandoal Campiello) con un libro dedicato ai caduti di Cefalonia,tema “fresco” di celebrazione da parte del Presidentedella Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; giornalista dell’annoè un commosso Luigi Pintor («in cinquant’anni non avevomai ricevuto premi»), fondatore de “Il Manifesto”.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Ettore Mo(secondo da destra),Katia Ricciarelli,Giuseppe Conte(secondo alla destradella Ricciarelli)

Toni Capuozzo(secondo da destra),Sergio Gervasutti,Luigi Mattei,Ulderico Bernardi(secondo alla destradi Mattei)

2003

Giovanna Botteri

OCCHIAIE DI RIGUARDO//////////////////////////////////////////////////////////Toni Capuozzo (alla sua sinistra il giornalistae giurato Sergio Gervasutti). Kursaal, sabato 15 giugno 2002Foto Agency Anteprima Udine

////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

« Partendo da Palmanova ho intrapresoi primi passi nella professione Non ho una biografia romanzesca come Mo,ma mi piaceva viaggiare e amavo scrivere »Toni Capuozzo al premio Hemingway 2002

Se il premio Hemingway per il giornalismo 2002 va a Ettore Mo,decano degli inviati speciali e già finalista nell’edizione inaugurale,Toni Capuozzo (1948) rimane l’unico friulano a essere entratonella terna finale oltre a Sergio Gervasutti (nel 1989).Capuozzo (nel 2007 membro della giuria) e Mo ritornerannoa Lignano nel 2006, per una tavola rotonda tra inviati speciali.Quella del 2002 è anche l’edizione delle novità, con lo slittamentotemporale (a giugno) e spaziale (dalla Terrazza a Mare all’attualesede del Kursaal) della cerimonia finale, il record di partecipazione(oltre 50 opere) alla sezione narrativa vinta da Giuseppe Conte,i premi assegnati in euro e il ritorno, a oltre 10 anni di distanza,di un riconoscimento speciale per lo spettacolo, consegnatoalla cantante lirica Katia Ricciarelli.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Ettore Mo(secondo da destra),Katia Ricciarelli,Giuseppe Conte(secondo alla destradella Ricciarelli)

Toni Capuozzo(secondo da destra),Sergio Gervasutti,Luigi Mattei,Ulderico Bernardi(secondo alla destradi Mattei)

2003

Giovanna Botteri

OCCHIAIE DI RIGUARDO//////////////////////////////////////////////////////////Toni Capuozzo (alla sua sinistra il giornalistae giurato Sergio Gervasutti). Kursaal, sabato 15 giugno 2002Foto Agency Anteprima Udine

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« Partendo da Palmanova ho intrapresoi primi passi nella professione Non ho una biografia romanzesca come Mo,ma mi piaceva viaggiare e amavo scrivere »Toni Capuozzo al premio Hemingway 2002

Se il premio Hemingway per il giornalismo 2002 va a Ettore Mo,decano degli inviati speciali e già finalista nell’edizione inaugurale,Toni Capuozzo (1948) rimane l’unico friulano a essere entratonella terna finale oltre a Sergio Gervasutti (nel 1989).Capuozzo (nel 2007 membro della giuria) e Mo ritornerannoa Lignano nel 2006, per una tavola rotonda tra inviati speciali.Quella del 2002 è anche l’edizione delle novità, con lo slittamentotemporale (a giugno) e spaziale (dalla Terrazza a Mare all’attualesede del Kursaal) della cerimonia finale, il record di partecipazione(oltre 50 opere) alla sezione narrativa vinta da Giuseppe Conte,i premi assegnati in euro e il ritorno, a oltre 10 anni di distanza,di un riconoscimento speciale per lo spettacolo, consegnatoalla cantante lirica Katia Ricciarelli.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

In piedi, da sinistraa destra:Gian Antonio Stella,Paolo Longo,Guido Barbujani,Nicola Lecca;seduti, da sinistraa destra:Marcello Veneziani,Giovanna Botteri,Renato BalestraFoto Agency AnteprimaUdine

2004

Candido Cannavò

LA RIVOLUZIONE É DONNA /////////////////////////////////////////////////////Giovanna Botteri. Kursaal, sabato 5 luglio 2003Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

« Durante il lavoro in sede Rai a Trieste,ero proprio io a fare i servizi sui vincitori dell’Hemingway:oggi mi sembra di vivere un film!»Giovanna Botteri al premio Hemingway 2003

Nell’anno del centenario delle spiagge lignanesi (1903-2003)il premio cambia data (luglio) e “padrone” (dalla dissoltaApt al Comune), aumenta il “montepremi” (3.500 europer i vincitori assoluti) e consegna per la prima volta nella storiala palma della sezione giornalismo a una donna: Giovanna Botteri(1957), unica inviata occidentale a trasmettere in direttale immagini di Baghdad in fiamme durante la seconda guerradel Golfo grazie a un videofonino di contrabbando,convince una giuria conscia che «l’informazione televisiva sull’Iraqè stata quasi monopolizzata dalle signore». Marcello Venezianie il suo bestseller “La sconfitta delle idee”,«in linea – scrive“Il Secolo d’Italia” - con l’anticonformismo praticato dallo scrittorede “Il vecchio e il mare”», spopolano nella sezione saggistica;allo stilista Renato Balestra l’unico premio speciale.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

In piedi, da sinistraa destra:Gian Antonio Stella,Paolo Longo,Guido Barbujani,Nicola Lecca;seduti, da sinistraa destra:Marcello Veneziani,Giovanna Botteri,Renato BalestraFoto Agency AnteprimaUdine

2004

Candido Cannavò

LA RIVOLUZIONE É DONNA /////////////////////////////////////////////////////Giovanna Botteri. Kursaal, sabato 5 luglio 2003Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

« Durante il lavoro in sede Rai a Trieste,ero proprio io a fare i servizi sui vincitori dell’Hemingway:oggi mi sembra di vivere un film!»Giovanna Botteri al premio Hemingway 2003

Nell’anno del centenario delle spiagge lignanesi (1903-2003)il premio cambia data (luglio) e “padrone” (dalla dissoltaApt al Comune), aumenta il “montepremi” (3.500 europer i vincitori assoluti) e consegna per la prima volta nella storiala palma della sezione giornalismo a una donna: Giovanna Botteri(1957), unica inviata occidentale a trasmettere in direttale immagini di Baghdad in fiamme durante la seconda guerradel Golfo grazie a un videofonino di contrabbando,convince una giuria conscia che «l’informazione televisiva sull’Iraqè stata quasi monopolizzata dalle signore». Marcello Venezianie il suo bestseller “La sconfitta delle idee”,«in linea – scrive“Il Secolo d’Italia” - con l’anticonformismo praticato dallo scrittorede “Il vecchio e il mare”», spopolano nella sezione saggistica;allo stilista Renato Balestra l’unico premio speciale.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Renato Farina,Mauro Mazza,Piero Ostellino,Pasquale Chessa(ritira il premio perFrancesco Cossiga),Adalberto Baldoni,Valerio MassimoManfredi,Franco Cardini,Candido Cannavò,Milena GabanelliFoto DigitSmile

2005

Joaquin Navarro Vals

UNA VITA IN ROSA /////////////////////////////////////////////////////////////////Candido Cannavò (alla sua sinistra la presentatrice lignaneseMonica Samassa). Kursaal, sabato 3 luglio 2004Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Ho tifato per il Milan, per la Juve, per l'Inter e per la Roma.Tutto purché il campionato fosse vivace, nell'interessedella mia ditta, la Gazzetta dello Sport»Candido Cannavò a “Sette”, 12 dicembre 2002

L’edizione del ventennale segue quella (2003) del passaggiodi consegne tra Azienda di soggiorno (abolita nel 2002) e Comune,che sposta la data delle premiazioni a luglio,nel cuore della stagione balneare. I propositi dei giurati(«secondo lo stile hemingwayano, sempre nuovi “sentieri di caccia”vanno attraversati») si concretizzano nel premio giornalistico(ex aequo con Piero Ostellino) a Mauro Mazza, che ha rivoluzionatoil Tg2 «abolendo il teatrino dei mezzibusti» e importando dagli Usail “rullo” di notizie sottopancia, e in quello, speciale, all’arrembanteMilena Gabanelli di Report. Con l’indimenticabile direttoreCandido Cannavò (1930-2009) entrano nell’albo d’oro lo storicoFranco Cardini e, per la narrativa, Valerio Massimo Manfredi.In platea c’è John Hemingway, nipote di Ernest.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Renato Farina,Mauro Mazza,Piero Ostellino,Pasquale Chessa(ritira il premio perFrancesco Cossiga),Adalberto Baldoni,Valerio MassimoManfredi,Franco Cardini,Candido Cannavò,Milena GabanelliFoto DigitSmile

2005

Joaquin Navarro Vals

UNA VITA IN ROSA /////////////////////////////////////////////////////////////////Candido Cannavò (alla sua sinistra la presentatrice lignaneseMonica Samassa). Kursaal, sabato 3 luglio 2004Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Ho tifato per il Milan, per la Juve, per l'Inter e per la Roma.Tutto purché il campionato fosse vivace, nell'interessedella mia ditta, la Gazzetta dello Sport»Candido Cannavò a “Sette”, 12 dicembre 2002

L’edizione del ventennale segue quella (2003) del passaggiodi consegne tra Azienda di soggiorno (abolita nel 2002) e Comune,che sposta la data delle premiazioni a luglio,nel cuore della stagione balneare. I propositi dei giurati(«secondo lo stile hemingwayano, sempre nuovi “sentieri di caccia”vanno attraversati») si concretizzano nel premio giornalistico(ex aequo con Piero Ostellino) a Mauro Mazza, che ha rivoluzionatoil Tg2 «abolendo il teatrino dei mezzibusti» e importando dagli Usail “rullo” di notizie sottopancia, e in quello, speciale, all’arrembanteMilena Gabanelli di Report. Con l’indimenticabile direttoreCandido Cannavò (1930-2009) entrano nell’albo d’oro lo storicoFranco Cardini e, per la narrativa, Valerio Massimo Manfredi.In platea c’è John Hemingway, nipote di Ernest.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Stefano ZecchiFoto DigitSmile

Renato Farina(vincitore nel 2004, giurato a partire dal 2005)Foto DigitSmile

2006

Ilaria D’Amico

TOTUS TUUS //////////////////////////////////////////////////////////////////////////Joaquin Navarro Vals,premio Hemingway-Europa 2005.Kursaal, sabato 21 maggio 2005Foto DigitSmile////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Molti hanno ricevuto l’Hemingwayper aver fatto un lavoro che volevano fare,io per un’attività che non avreimai voluto compiere:informare sugli ultimi giornidi vita di Giovanni Paolo II»Joaquin Navarro Vals

Senza quell’evento, accaduto alle 21.37 del 2 aprile, quella del 2005sarebbe stata ricordata come “l’edizione dei professori”(Stefano Zecchi, che insegna estetica, vince il premio speciale,Angelo Panebianco, ordinario di relazioni internazionali,si aggiudica ex aequo la sezione saggistica con Francesco Perfetti,allievo di De Felice), oppure come l’edizione del ritorno (definitivo,almeno fino a oggi) alla quadripartizione tra carta stampata(dove si impone Aldo Cazzullo), radio-tv (Luciano Onder), narrativa(Maurizio Maggiani, nello stesso anno dello “Strega”) e saggistica.E invece, a causa di quell’evento, Joaquin Navarro Vals, direttoredella sala stampa del Vaticano e portavoce di Karol Wojtyladal 1984, diventa il simbolo muto del cordoglio per il ritornodi Karol Wojtyla “alla casa del padre”.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Stefano ZecchiFoto DigitSmile

Renato Farina(vincitore nel 2004, giurato a partire dal 2005)Foto DigitSmile

2006

Ilaria D’Amico

TOTUS TUUS //////////////////////////////////////////////////////////////////////////Joaquin Navarro Vals,premio Hemingway-Europa 2005.Kursaal, sabato 21 maggio 2005Foto DigitSmile////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Molti hanno ricevuto l’Hemingwayper aver fatto un lavoro che volevano fare,io per un’attività che non avreimai voluto compiere:informare sugli ultimi giornidi vita di Giovanni Paolo II»Joaquin Navarro Vals

Senza quell’evento, accaduto alle 21.37 del 2 aprile, quella del 2005sarebbe stata ricordata come “l’edizione dei professori”(Stefano Zecchi, che insegna estetica, vince il premio speciale,Angelo Panebianco, ordinario di relazioni internazionali,si aggiudica ex aequo la sezione saggistica con Francesco Perfetti,allievo di De Felice), oppure come l’edizione del ritorno (definitivo,almeno fino a oggi) alla quadripartizione tra carta stampata(dove si impone Aldo Cazzullo), radio-tv (Luciano Onder), narrativa(Maurizio Maggiani, nello stesso anno dello “Strega”) e saggistica.E invece, a causa di quell’evento, Joaquin Navarro Vals, direttoredella sala stampa del Vaticano e portavoce di Karol Wojtyladal 1984, diventa il simbolo muto del cordoglio per il ritornodi Karol Wojtyla “alla casa del padre”.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

2007

Folco Quilici

BULLI E PUPE ////////////////////////////////////////////////////////////////////////Ilaria D’Amico. Kursaal, sabato 2 settembre 2006Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Ho superato da tempoil tabù di essere bella»Ilaria D’Amico al premio Hemingway 2006

«Chissà cosa avrebbe detto in proposito quel maschilista incallitoche era Mr. Hemingway», si chiede la giuria di Lignano Sabbiadoroche assegna per la seconda volta nella storia(dopo Giovanna Botteri, nel 2003) il premio giornalisticoa una donna. Ilaria D’Amico vince per la sezione tv nell’annodel trionfo della Nazionale di calcio ai Mondiali tedeschi,mentre a “Un giorno perfetto” di Melania Mazzuccova l’alloro della narrativa. L’inusuale slittamento a fine stagionenon porta fortuna a un’edizione che pure annovera all’albo d’oroanche i nomi di Ferruccio De Bortoli, Magdi Allam e Marc Fumaroli,vincitore della seconda, “rediviva” edizione dell’HemingwayEuropa: calato il sipario sulla cerimonia del Kursaal,dalla Germania fa infatti il giro del mondo la notizia della prossimapubblicazione di un epistolario in cui Mr. Papa mena vanto(vero o falso, non si sa) di avere ucciso 112 tedeschi dopolo sbarco in Normandia.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da destra a sinistra:Marc Fumaroli,Magdi Allam,Melania G. Mazzucco,Ilaria D’Amico,Attilio BrilliFoto DigitSmile

2007

Folco Quilici

BULLI E PUPE ////////////////////////////////////////////////////////////////////////Ilaria D’Amico. Kursaal, sabato 2 settembre 2006Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«Ho superato da tempoil tabù di essere bella»Ilaria D’Amico al premio Hemingway 2006

«Chissà cosa avrebbe detto in proposito quel maschilista incallitoche era Mr. Hemingway», si chiede la giuria di Lignano Sabbiadoroche assegna per la seconda volta nella storia(dopo Giovanna Botteri, nel 2003) il premio giornalisticoa una donna. Ilaria D’Amico vince per la sezione tv nell’annodel trionfo della Nazionale di calcio ai Mondiali tedeschi,mentre a “Un giorno perfetto” di Melania Mazzuccova l’alloro della narrativa. L’inusuale slittamento a fine stagionenon porta fortuna a un’edizione che pure annovera all’albo d’oroanche i nomi di Ferruccio De Bortoli, Magdi Allam e Marc Fumaroli,vincitore della seconda, “rediviva” edizione dell’HemingwayEuropa: calato il sipario sulla cerimonia del Kursaal,dalla Germania fa infatti il giro del mondo la notizia della prossimapubblicazione di un epistolario in cui Mr. Papa mena vanto(vero o falso, non si sa) di avere ucciso 112 tedeschi dopolo sbarco in Normandia.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da destra a sinistra:Marc Fumaroli,Magdi Allam,Melania G. Mazzucco,Ilaria D’Amico,Attilio BrilliFoto DigitSmile

2008

Angelo Scola

RECUPERARE LE TRACCE ////////////////////////////////////////////////////////Folco Quilici. Kursaal, sabato 8 settembre 2007Foto DigitSmile////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Cara signora, ci tengo a dirle che non sono io,ho la sensazione che si tratti di qualcun altroo che sia stata apposta la mia firma senza interpellarmi»Folco Quilici a Gemma Calabresi, lettera del 1991

La migliore risposta alle polemiche sull’inedita figuradi un Ernest Hemingway «cattivo», nate in coda al premiodi un anno prima, arriva dalle scelte della giuria: sul palco sfilanoPierluigi Battista, che con il saggio “Cancellare le tracce”ha riproposto il tema del «passato scomodo» di tanti uominidi cultura; Gemma Calabresi, vedova del commissario Luigi,vittima del terrorismo nel 1972, chiamata a ritirare il premioper la narrativa vinto dal figlio Mario (a New York per lavoro);Folco Quilici (1930), il più grande documentarista italiano vivente,a cui fu erroneamente attribuita la firma sul famigerato “appellodegli 800” contro lo stesso Calabresi. Quella del 2007 è l’ultimaedizione a svolgersi a settembre: a partire dal 2008,l’Hemingway ha infatti “ritrovato casa” nel primo sabato di giugno.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Giuseppe Sottile,Licia Colò,Folco Quilici,Gemma Calabresi,Pierluigi Battista,Umberto VeronesiFoto Agency AnteprimaUdine

2008

Angelo Scola

RECUPERARE LE TRACCE ////////////////////////////////////////////////////////Folco Quilici. Kursaal, sabato 8 settembre 2007Foto DigitSmile////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

«Cara signora, ci tengo a dirle che non sono io,ho la sensazione che si tratti di qualcun altroo che sia stata apposta la mia firma senza interpellarmi»Folco Quilici a Gemma Calabresi, lettera del 1991

La migliore risposta alle polemiche sull’inedita figuradi un Ernest Hemingway «cattivo», nate in coda al premiodi un anno prima, arriva dalle scelte della giuria: sul palco sfilanoPierluigi Battista, che con il saggio “Cancellare le tracce”ha riproposto il tema del «passato scomodo» di tanti uominidi cultura; Gemma Calabresi, vedova del commissario Luigi,vittima del terrorismo nel 1972, chiamata a ritirare il premioper la narrativa vinto dal figlio Mario (a New York per lavoro);Folco Quilici (1930), il più grande documentarista italiano vivente,a cui fu erroneamente attribuita la firma sul famigerato “appellodegli 800” contro lo stesso Calabresi. Quella del 2007 è l’ultimaedizione a svolgersi a settembre: a partire dal 2008,l’Hemingway ha infatti “ritrovato casa” nel primo sabato di giugno.////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:Giuseppe Sottile,Licia Colò,Folco Quilici,Gemma Calabresi,Pierluigi Battista,Umberto VeronesiFoto Agency AnteprimaUdine

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albo dÕ oropremioErnest HemingwayLignanoSabbiadoro///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

INCONTRO TRA CIVILTÁ //////////////////////////////////////////////////////////Il Patriarca di Venezia Angelo Scola. Kursaal, sabato 7 giugno 2008Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«La chiave della convivenza tra i popoliè fare spazio agli altri:non vedo assolutamenteun popolo italiano xenofobo e razzista»(Il Patriarca Angelo Scola al premio Hemingway 2008)

Dopo il cardinale Casaroli (1991), il Patriarca di VeneziaAngelo Scola (1941) è il secondo “principe della Chiesa” a ricevereil premio Hemingway, sempre nella sezione Europa,i cui 3.500 euro si trasformano in borsa di studio per un licealebisognoso. E, come nel 1991, a fianco di un prelato che predica«l’equilibrio fra sicurezza e accoglienza, fra noi cristianie altre realtà religiose», c’è una giornalista e scrittrice impegnataa denunciare l’assenza di democrazia e tolleranza di certo mondoislamico, la fiorentina Fiamma Nirenstein, vincitrice della sezionecarta stampata e ideale erede della concittadina Oriana Fallaci.Alla cerimonia di premiazione, riportata in apertura della stagionebalneare, fanno passerella anche “mister 1.000.000 di copie”Andrea Vitali (narrativa), Guido Conti (saggistica) e il politologoLuca Ricolfi (premio speciale).////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:patriarca Angelo Scola,Luca Ricolfi,Fiamma Nirenstein,Maurizio Martinelli,Andrea Vitali,Guido ContiFoto DigitSmile

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albo dÕ oropremioErnest HemingwayLignanoSabbiadoro///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

INCONTRO TRA CIVILTÁ //////////////////////////////////////////////////////////Il Patriarca di Venezia Angelo Scola. Kursaal, sabato 7 giugno 2008Foto Agency Anteprima Udine////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////«La chiave della convivenza tra i popoliè fare spazio agli altri:non vedo assolutamenteun popolo italiano xenofobo e razzista»(Il Patriarca Angelo Scola al premio Hemingway 2008)

Dopo il cardinale Casaroli (1991), il Patriarca di VeneziaAngelo Scola (1941) è il secondo “principe della Chiesa” a ricevereil premio Hemingway, sempre nella sezione Europa,i cui 3.500 euro si trasformano in borsa di studio per un licealebisognoso. E, come nel 1991, a fianco di un prelato che predica«l’equilibrio fra sicurezza e accoglienza, fra noi cristianie altre realtà religiose», c’è una giornalista e scrittrice impegnataa denunciare l’assenza di democrazia e tolleranza di certo mondoislamico, la fiorentina Fiamma Nirenstein, vincitrice della sezionecarta stampata e ideale erede della concittadina Oriana Fallaci.Alla cerimonia di premiazione, riportata in apertura della stagionebalneare, fanno passerella anche “mister 1.000.000 di copie”Andrea Vitali (narrativa), Guido Conti (saggistica) e il politologoLuca Ricolfi (premio speciale).////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Da sinistra a destra:patriarca Angelo Scola,Luca Ricolfi,Fiamma Nirenstein,Maurizio Martinelli,Andrea Vitali,Guido ContiFoto DigitSmile

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1990 _ 4-5 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMODemetrio Volcic (corrispondente Rai da Mosca)Franco Venturini (inviato speciale Il Corriere della Sera Europa orientale) Gian Franco Svidercoschi (vaticanista)NARRATIVACarlo Fruttero e Franco Lucentini (La verità del caso D. - Einaudi)Carlo Laurenzi (Celeste come l’inferno - Camunia) Mino Milani (L’uomo giusto - Rizzoli)PREMI SPECIALIGae Aulenti (architetto) Monsignor Andrea Spada (direttore L’Eco di Bergamo)Sandro Meccoli (giornalista e scrittore)PREMIO SPETTACOLO Pippo Franco (attore)PREMIO HEMINGWAY EUROPAPeter Bartels e Hans Hermann Tiedje (capi redattori Bildzeitung di Amburgo e Monaco)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1991 _ 25 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO Livio Caputo (responsabile esteri Il Corriere della Sera) Mario Varca (caposervizio esteri La Stampa)NARRATIVA Oriana Fallaci (Insciallah - Rizzoli) Agnese (Marinetti - Camunia) Renato Minore (Rimbaud - Mondadori)PREMIO SPETTACOLO Maria Tipo (pianista)PREMIO HEMINGWAY EUROPA Cardinale Agostino Casaroli///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1992 _ 16 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGianni Brera (editorialista sportivo La Repubblica) Francobaldo Chiocci (inviato Il Tempo di Roma e L’Europeo)Andrea Purgatori (inviato speciale Il Corriere della Sera)NARRATIVAMaria Corti (Cantare nel buio - Bompiani) Paolo Barbaro (Ultime isole - Marsilio)Corrado Stajano (Un eroe borghese - Einaudi)PREMI SPECIALIElio Bartolini (scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e traduttore)Gianni Bisiach (giornalista, regista radiofonico e televisivo)PREMIO HEMINGWAY EUROPAVaclav Havel (presidente della Repubblica cecoslovacca)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1993 _ 15 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOIndro Montanelli (direttore Il Giornale) Paolo Rumiz (inviato speciale Il Piccolo)Giuseppe Zaccaria (inviato speciale La Stampa)NARRATIVAVittorio Gassman (Mal di parola - Longanesi) Renato Besana (Frontiera di nebbia - Camunia)Rosaria Schifani e Felice Cavallaro (Lettera ai mafiosi - Tullio Pironti)PREMI SPECIALIAlcide Paolini (scrittore e poeta) Michele Meloni (giornalista Messaggero Veneto)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1994 _ 14 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOEnzo Biagi (giornalista) Sandro Scabello (inviato politica estera Il Corriere della Sera)Curzio Maltese (inviato La Stampa)NARRATIVAAndrea De Carlo (Arcodamore - Bompiani) Filippo Ceccarelli (Il letto e il potere - Longanesi)Giuseppe Pederiali (Marinai - Rizzoli)PREMI SPECIALIComitato Marco Lucchetta, Alessandro Ota, Dario D’Angelo per i bambini vittime della guerraSergio Romano (diplomatico, giornalista, storico, scrittore)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1995 _ 13 maggio, Terrazza a Mare/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOVittorio Feltri (direttore Il Giornale) Paola Cacianti (redattrice Tg1)Antonio Ferrari (inviato esteri Corriere della Sera)NARRATIVADavide Ferrario (Dissolvenza al nero - Longanesi) Piero Meldini (L’avvocata delle vertigini - Adelphi)Luca Doninelli (Le decorose memorie - Garzanti)PREMI SPECIALISaverio Vertone (pubblicista ed editorialista politico) Gianni Amelio (regista cinematografico)Piera Detassis (collaboratrice Gianni Amelio, giornalista e scrittrice)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1996 _ 11 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOVittorio Zucconi (inviato esteri La Stampa) Giancarlo Perna (editorialista di Epoca) Bruno Vespa (giornalista Tg1)NARRATIVAVittoria Ronchey (La fontana di Bachcisaray - Mondadori)Roberto Piumini (La rosa di Brod - Einaudi) Frediano Sessi (L’ultimo giorno - Marsilio)PREMI SPECIALIPiero Fortuna (giornalista ed editorialista Il Messaggero Veneto) Francesco Alberoni (sociologo ed editorialista Il Corriere della Sera)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////18-19 maggio, Terrazza a Mare _ 1985

/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiorgio Fattori (direttore La Stampa) Giampaolo Pansa (editorialista La Repubblica)Ettore Mo (Inviato speciale Il Corriere della Sera)NARRATIVANatalia Ginzburg (La città e la casa - Einaudi) Michele Prisco (Lo specchio cieco - Rizzoli)Roberto Pazzi (Cercando l’imperatore - Marietti)PREMI SPECIALIBiagio Agnes (direttore generale Rai) Alberto Mucci (giornalista economico Il Corriere della Sera)Vittorio Emiliani (direttore Il Messaggero) Baldassare Molossi (per i vent’anni di La Gazzetta di Parma)Betty Risaliti (per la terza pagina del quotidiano Il Messaggero Veneto) Fernanda Pivano (Hemingway – Rusconi)PREMIO SPETTACOLOOrnella Vanoni (attrice-cantante)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

17-18 maggio, Terrazza a Mare _ 1986 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGianni Letta (direttore Il Tempo) Franco Cangini (direttore Il Resto del Carlino)Lucio Lami (inviato speciale Il Giornale Nuovo)NARRATIVAMario Soldati (L’architetto - Rizzoli) Italo Alighiero Chiusano (Il vizio del gambero - Rusconi)Dino Buzzati (premio postumo per Lettere a Brambilla - De Agostini)PREMI SPECIALISalvatore Biamonte (per quarant’anni di attività giornalistica nella deivulgazione del Jazz)Luca Di Schiena (direttore del Tg3) Edilio Rusconi (per i trent’anni di attività dell’omonima casa editrice)Giorgio Lago (per il quotidiano Il Gazzettino di Venezia)Lino Carpinteri e Mario Faraguna (curatori settimanale Cittadella inserito ne Il Piccolo di Trieste)Mario Martone (regista teatrale e cinematografico)PREMIO SPETTACOLORoberto De Simone (direttore artistico Teatro San Carlo di Napoli)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

16-17 maggio, Kursaal _ 1987 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOAntonio Ghirelli (direttore Tg2) Luca Goldoni (inviato speciale Il Corriere della Sera)Francesca Zambonini (caporedattore La Famiglia cristiana)NARRATIVAGiovanni Arpino (Passo d’addio - Einaudi) Dante Troisi (L’inquisitore dell’interno sedici - Studio Tesi)Nico Orengo (Dogana d’amore - Rizzoli)PREMI SPECIALIGiovanni Spadolini (per l’attività di giornalista e storico) Emmanuele Milano (vicedirettore generale Rai)Carlo Sgorlon (scrittore) Marco Borsa (fondatore Italia Oggi) Gianbattista Lanzani (direttore Il Giornale di Brescia)PREMIO SPETTACOLORoberto Benigni (attore)PREMIO HEMINGWAY EUROPAFritz Molden (scrittore e giornalista austriaco, direttore quotidiano Courier)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

14-15 maggio, Terrazza a Mare _ 1988 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOIgor Man (editorialista e inviato speciale La Stampa) Roberto Ciuni (direttore La Nazione)Giuseppe Goryux (direttore La Gazzetta del Mezzogiorno)NARRATIVAFulvio Tomizza (Quando Dio uscì di Chiesa - Mondadori) Gaspare Barbiellini Amidei (I nuovi ragazzi - Rizzoli)Alice Oxman (L’amore, le armi - Mondadori)PREMI SPECIALIGiulio Andreotti (per la sua attività di scrittore) Dino Basili (giornalista e scrittore)Giuseppe Brugnoli (direttore quotidiano L’Arena) Nuccio Fava (direttore TG1)Giovanni Giovannini (presidente Federazione Italiana Editori Giornali) Gianni Locatelli (direttore Il Sole 24 Ore)Gaetano Salvatore (per l’attività svolta nell’ambito del comitato tecnico ordinatore per l’istituenda Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Udine) Volker Hassemer (senatore agli affari culturali della Città di Berlino)PREMIO SPETTACOLOMonica Vitti (attrice)PREMIO HEMINGWAY EUROPAAndreas Wittam Smith (direttore quotidiano inglese The Indipendent)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

19-20 maggio, Terrazza a Mare _ 1989 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOCarlo Rossella (inviato speciale e capo servizi esteri Panorama)Sergio Gervasutti (direttore La Provincia di Como) Dino Maffia (giornalista La Gazzetta del Mezzogiorno)NARRATIVAFrancesca Duranti (Effetti personali - Rizzoli) Fernanda Pivano (La mia Kasbah - Rusconi)Stefano Jacomuzzi (Un vento sottile - Garzanti)PREMI SPECIALIValentino Bompiani (fondatore e direttore dell’omonima casa editrice) Enrico Manca (presidente della Rai)Nerio Nesi (presidente della Banca Nazionale del Lavoro) Istituto Geografico De Agostini (casa editrice di Novara)Carlo Bo (scrittore e curatore del romanzo postumo di Enrico Emanuelli “Ancora la vita”)PREMIO HEMINGWAY EUROPAAlois Mock (ministro degli Esteri della Repubblica austriaca)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1990 _ 4-5 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMODemetrio Volcic (corrispondente Rai da Mosca)Franco Venturini (inviato speciale Il Corriere della Sera Europa orientale) Gian Franco Svidercoschi (vaticanista)NARRATIVACarlo Fruttero e Franco Lucentini (La verità del caso D. - Einaudi)Carlo Laurenzi (Celeste come l’inferno - Camunia) Mino Milani (L’uomo giusto - Rizzoli)PREMI SPECIALIGae Aulenti (architetto) Monsignor Andrea Spada (direttore L’Eco di Bergamo)Sandro Meccoli (giornalista e scrittore)PREMIO SPETTACOLO Pippo Franco (attore)PREMIO HEMINGWAY EUROPAPeter Bartels e Hans Hermann Tiedje (capi redattori Bildzeitung di Amburgo e Monaco)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1991 _ 25 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO Livio Caputo (responsabile esteri Il Corriere della Sera) Mario Varca (caposervizio esteri La Stampa)NARRATIVA Oriana Fallaci (Insciallah - Rizzoli) Agnese (Marinetti - Camunia) Renato Minore (Rimbaud - Mondadori)PREMIO SPETTACOLO Maria Tipo (pianista)PREMIO HEMINGWAY EUROPA Cardinale Agostino Casaroli///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1992 _ 16 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGianni Brera (editorialista sportivo La Repubblica) Francobaldo Chiocci (inviato Il Tempo di Roma e L’Europeo)Andrea Purgatori (inviato speciale Il Corriere della Sera)NARRATIVAMaria Corti (Cantare nel buio - Bompiani) Paolo Barbaro (Ultime isole - Marsilio)Corrado Stajano (Un eroe borghese - Einaudi)PREMI SPECIALIElio Bartolini (scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e traduttore)Gianni Bisiach (giornalista, regista radiofonico e televisivo)PREMIO HEMINGWAY EUROPAVaclav Havel (presidente della Repubblica cecoslovacca)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1993 _ 15 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOIndro Montanelli (direttore Il Giornale) Paolo Rumiz (inviato speciale Il Piccolo)Giuseppe Zaccaria (inviato speciale La Stampa)NARRATIVAVittorio Gassman (Mal di parola - Longanesi) Renato Besana (Frontiera di nebbia - Camunia)Rosaria Schifani e Felice Cavallaro (Lettera ai mafiosi - Tullio Pironti)PREMI SPECIALIAlcide Paolini (scrittore e poeta) Michele Meloni (giornalista Messaggero Veneto)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1994 _ 14 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOEnzo Biagi (giornalista) Sandro Scabello (inviato politica estera Il Corriere della Sera)Curzio Maltese (inviato La Stampa)NARRATIVAAndrea De Carlo (Arcodamore - Bompiani) Filippo Ceccarelli (Il letto e il potere - Longanesi)Giuseppe Pederiali (Marinai - Rizzoli)PREMI SPECIALIComitato Marco Lucchetta, Alessandro Ota, Dario D’Angelo per i bambini vittime della guerraSergio Romano (diplomatico, giornalista, storico, scrittore)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1995 _ 13 maggio, Terrazza a Mare/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOVittorio Feltri (direttore Il Giornale) Paola Cacianti (redattrice Tg1)Antonio Ferrari (inviato esteri Corriere della Sera)NARRATIVADavide Ferrario (Dissolvenza al nero - Longanesi) Piero Meldini (L’avvocata delle vertigini - Adelphi)Luca Doninelli (Le decorose memorie - Garzanti)PREMI SPECIALISaverio Vertone (pubblicista ed editorialista politico) Gianni Amelio (regista cinematografico)Piera Detassis (collaboratrice Gianni Amelio, giornalista e scrittrice)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 1996 _ 11 maggio, Terrazza a Mare /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOVittorio Zucconi (inviato esteri La Stampa) Giancarlo Perna (editorialista di Epoca) Bruno Vespa (giornalista Tg1)NARRATIVAVittoria Ronchey (La fontana di Bachcisaray - Mondadori)Roberto Piumini (La rosa di Brod - Einaudi) Frediano Sessi (L’ultimo giorno - Marsilio)PREMI SPECIALIPiero Fortuna (giornalista ed editorialista Il Messaggero Veneto) Francesco Alberoni (sociologo ed editorialista Il Corriere della Sera)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////18-19 maggio, Terrazza a Mare _ 1985

/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiorgio Fattori (direttore La Stampa) Giampaolo Pansa (editorialista La Repubblica)Ettore Mo (Inviato speciale Il Corriere della Sera)NARRATIVANatalia Ginzburg (La città e la casa - Einaudi) Michele Prisco (Lo specchio cieco - Rizzoli)Roberto Pazzi (Cercando l’imperatore - Marietti)PREMI SPECIALIBiagio Agnes (direttore generale Rai) Alberto Mucci (giornalista economico Il Corriere della Sera)Vittorio Emiliani (direttore Il Messaggero) Baldassare Molossi (per i vent’anni di La Gazzetta di Parma)Betty Risaliti (per la terza pagina del quotidiano Il Messaggero Veneto) Fernanda Pivano (Hemingway – Rusconi)PREMIO SPETTACOLOOrnella Vanoni (attrice-cantante)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

17-18 maggio, Terrazza a Mare _ 1986 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGianni Letta (direttore Il Tempo) Franco Cangini (direttore Il Resto del Carlino)Lucio Lami (inviato speciale Il Giornale Nuovo)NARRATIVAMario Soldati (L’architetto - Rizzoli) Italo Alighiero Chiusano (Il vizio del gambero - Rusconi)Dino Buzzati (premio postumo per Lettere a Brambilla - De Agostini)PREMI SPECIALISalvatore Biamonte (per quarant’anni di attività giornalistica nella deivulgazione del Jazz)Luca Di Schiena (direttore del Tg3) Edilio Rusconi (per i trent’anni di attività dell’omonima casa editrice)Giorgio Lago (per il quotidiano Il Gazzettino di Venezia)Lino Carpinteri e Mario Faraguna (curatori settimanale Cittadella inserito ne Il Piccolo di Trieste)Mario Martone (regista teatrale e cinematografico)PREMIO SPETTACOLORoberto De Simone (direttore artistico Teatro San Carlo di Napoli)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

16-17 maggio, Kursaal _ 1987 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOAntonio Ghirelli (direttore Tg2) Luca Goldoni (inviato speciale Il Corriere della Sera)Francesca Zambonini (caporedattore La Famiglia cristiana)NARRATIVAGiovanni Arpino (Passo d’addio - Einaudi) Dante Troisi (L’inquisitore dell’interno sedici - Studio Tesi)Nico Orengo (Dogana d’amore - Rizzoli)PREMI SPECIALIGiovanni Spadolini (per l’attività di giornalista e storico) Emmanuele Milano (vicedirettore generale Rai)Carlo Sgorlon (scrittore) Marco Borsa (fondatore Italia Oggi) Gianbattista Lanzani (direttore Il Giornale di Brescia)PREMIO SPETTACOLORoberto Benigni (attore)PREMIO HEMINGWAY EUROPAFritz Molden (scrittore e giornalista austriaco, direttore quotidiano Courier)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

14-15 maggio, Terrazza a Mare _ 1988 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOIgor Man (editorialista e inviato speciale La Stampa) Roberto Ciuni (direttore La Nazione)Giuseppe Goryux (direttore La Gazzetta del Mezzogiorno)NARRATIVAFulvio Tomizza (Quando Dio uscì di Chiesa - Mondadori) Gaspare Barbiellini Amidei (I nuovi ragazzi - Rizzoli)Alice Oxman (L’amore, le armi - Mondadori)PREMI SPECIALIGiulio Andreotti (per la sua attività di scrittore) Dino Basili (giornalista e scrittore)Giuseppe Brugnoli (direttore quotidiano L’Arena) Nuccio Fava (direttore TG1)Giovanni Giovannini (presidente Federazione Italiana Editori Giornali) Gianni Locatelli (direttore Il Sole 24 Ore)Gaetano Salvatore (per l’attività svolta nell’ambito del comitato tecnico ordinatore per l’istituenda Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Udine) Volker Hassemer (senatore agli affari culturali della Città di Berlino)PREMIO SPETTACOLOMonica Vitti (attrice)PREMIO HEMINGWAY EUROPAAndreas Wittam Smith (direttore quotidiano inglese The Indipendent)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

19-20 maggio, Terrazza a Mare _ 1989 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOCarlo Rossella (inviato speciale e capo servizi esteri Panorama)Sergio Gervasutti (direttore La Provincia di Como) Dino Maffia (giornalista La Gazzetta del Mezzogiorno)NARRATIVAFrancesca Duranti (Effetti personali - Rizzoli) Fernanda Pivano (La mia Kasbah - Rusconi)Stefano Jacomuzzi (Un vento sottile - Garzanti)PREMI SPECIALIValentino Bompiani (fondatore e direttore dell’omonima casa editrice) Enrico Manca (presidente della Rai)Nerio Nesi (presidente della Banca Nazionale del Lavoro) Istituto Geografico De Agostini (casa editrice di Novara)Carlo Bo (scrittore e curatore del romanzo postumo di Enrico Emanuelli “Ancora la vita”)PREMIO HEMINGWAY EUROPAAlois Mock (ministro degli Esteri della Repubblica austriaca)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

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/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAEnzo Bettiza (giornalista, editorialista, inviato speciale, scrittore)Alberto Pasolini Zanelli (inviato esteri Il Giornale) Bernardo Valli (caporedattore La Repubblica a Parigi)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOSandro Ciotti (giornalista radio e Tv Rai) Antonio Caprarica (corrispondente esteri Tg1)Antonio Foresi (corrispondente esteri Tg1)NARRATIVAPaolo Maurensig (Canone inverso - Mondadori) Isabella Bossi Fedrigotti (Magazzino vita - Longanesi)Sergio Maldini (Bologna brucia - Marsilio)SAGGISTICAGino Agnese (Vita di Boccioni - Camunia) Pietro Buscaroli (La morte di Mozart - Rizzoli)Matteo Collura (Il maestro di Regalpietra - Longanesi)PREMI SPECIALIGaetano Afeltra (giornalista Il Corriere della Sera) Vincenzo Mollica (giornalista Tg1)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

9 maggio, Kursaal _ 1998 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAAlberto Pasolini Zanelli (corrispondente esteri Il Giornale)Guido Rampoldi (inviato speciale La Stampa e La Repubblica) Barbara Spinelli (editorialista La Stampa)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOSergio Zavoli (giornalista stampa, Tv e radio, editorialista, saggista)Giancarlo Santalmassi (giornalista stampa, Tv e radio) Pino Scaccia (inviato speciale Tg1)NARRATIVAMarta Morazzoni (Il caso Courrier - Longanesi)Gina Lagorio (Inventario - Rizzoli) Claudio Magris (Microcosmi - Garzanti)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

15 maggio, Kursaal _ 1999 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiuliano Zincone (editorialista Il Corriere della Sera) Sergio Saviane (critico televisivo, narratore)Eugenio Segalla (giornalista Il Messaggero Veneto)NARRATIVAPaola Capriolo (Il sogno dell’agnello - Bompiani) Roberto Cotroneo (L’età perfetta - Rizzoli)Nantas Salvalaggio (Ricco a parole - MondadorI)PREMIO SPECIALEFernanda Pivano (saggista, scrittrice, traduttrice italiana di Ernest Hemingway)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

27 maggio, Terrazza a Mare _ 2000 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiorgio Forattini (vignettista satirico Panorama e La Stampa)Renzo Cianfanelli (inviato Il Corriere della Sera) Ennio Remondino (inviato speciale Rai)NARRATIVAFosco Maraini (Case, amori, universi - Mondadori)Luca Canali (Finzioni e memoria - Longanesi&C) Sante Rossetto (Totila l’Immortale - Canova)PREMI SPECIALIRosita e Ottavio Missoni (stilisti)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

26 maggio, Terrazza a Mare _ 2001 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOLuigi Pintor (editorialista Il Manifesto) Anna Migotto (inviata Tg4) Gianni Riotta (condirettore La Stampa)NARRATIVAAlfio Caruso (Italiani dovete morire - Longanesi) Marco Buticchi (Profezia - Longanesi)Giuseppe Pontiggia (Nati due volte - MondadorI)PREMI SPECIALIMario Luzi (poeta) Francesco Fantini (fotografo)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

15 giugno, Kursaal _ 2002 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOEttore Mo (inviato speciale Il Corriere della Sera) Tiziana Ferrario (inviata e conduttrice Tg1)Toni Capuozzo (inviato Tg5)NARRATIVAGiuseppe Conte (Il terzo ufficiale - Longanesi) Ulderico Bernardi (Addio Patria - Biblioteca dell’Immagine)Ugo Ricciarelli (L’angelo di Coppi)PREMIO SPECIALEKatia Ricciarelli (cantante lirica)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

5 luglio, Kursaal _ 2003 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiovanna Botteri (inviata Tg3) Paolo Longo (inviato Tg1)Gian Antonio Stella (giornalista Il Corriere della Sera)NARRATIVAMarcello Veneziani (La sconfitta delle idee - Laterza) Guido Barbujani (Questione di razza - Mondadori)Nicola Lecca (Ho visto tutto - Marsilio)PREMIO SPECIALERenato Balestra (stilista)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 2004 _ 3 luglio, Kursaal /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOMauro Mazza (direttore Tg2)Piero Ostellino (editorialista Il Corriere della Sera)Renato Farina (editorialista Libero)NARRATIVAValerio Massimo Manfredi (Il Tiranno - Mondadori)Adalberto Baldoni (Due volte Genova - Vallecchi)Francesco Cossiga (Per carità di Patria - Mondadori)PREMIO SPECIALEFranco Cardini (storico) PREMIO SPECIALE DEL VENTENNALECandido Cannavò (ex direttore La Gazzetta dello Sport, scrittore)Milena Gabanelli (giornalista Rai3)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 2005 _ 21 maggio, Kursaal/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAAldo Cazzullo (inviato speciale Il Corriere della Sera)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOLuciano Onder (giornalista Tg2)NARRATIVAMaurizio Maggiani (Il viaggiatore notturno - Feltrinelli)SAGGISTICAFrancesco Perfetti (Assassinio di un filosofo - Le Lettere)Angelo Panebianco (Il potere, lo stato, la libertà - Il Mulino)PREMIO SPECIALEStefano Zecchi (professore universitario di Estetica)PREMIO HEMINGWAY EUROPAJoaquin Navarro Vals (direttore sala stampa vaticana e portavoce Giovanni Paolo II)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 2006 _ 2 settembre, Kursaal /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAFerruccio De Bortoli (direttore Il Sole 24Ore)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOIlaria D’Amico (giornalista Sky)NARRATIVAMelania G. Mazzucco (Un giorno perfetto - Rizzoli)SAGGISTICAAttilio Brilli (Viaggio in Italia. Storia di una grande tradizione culturale - Il Mulino)PREMIO SPECIALEMagdi Allam (vicedirettore Il Corriere della Sera)PREMIO HEMINGWAY EUROPAMarc Fumaroli (studioso retorica, accademico di Francia)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 2007 _ 8 settembre, Kursaal /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAGiuseppe Sottile (responsabile inserto culturale Il Foglio)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOLicia Colò (giornalista Rai)NARRATIVAMario Calabresi (Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittimedel terrorismo - Mondadori)SAGGISTICAPierluigi Battista (Cancellare le tracce. Il caso Grass e il silenzio degli intellettuali italiani dopoil fascismo - Rizzoli)PREMIO SPECIALEFolco Quilici (documentarista, giornalista, scrittore)PREMIO HEMINGWAY EUROPAUmberto Veronesi (oncologo, fondatore Istituto Europeo di Oncologia)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 2008 _ 7 giugno, Kursaal /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAFiamma Nirenstein (inviata in Israele La Stampa)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOMaurizio Martinelli (giornalista e conduttore Tg2)NARRATIVAAndrea Vitali (La modista - scrittore e medico)SAGGISTICAGuido Conti (Giovannino Guareschi: biografia di uno scrittore - Rizzoli)PREMIO SPECIALELuca Ricolfi (professore di analisi dei dati Università di Torino, editorialista La Stampa)PREMIO HEMINGWAY EUROPACardinale Angelo Scola (Patriarca di Venezia)///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 2009 _ 13 giugno, Kursaal /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

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/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAEnzo Bettiza (giornalista, editorialista, inviato speciale, scrittore)Alberto Pasolini Zanelli (inviato esteri Il Giornale) Bernardo Valli (caporedattore La Repubblica a Parigi)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOSandro Ciotti (giornalista radio e Tv Rai) Antonio Caprarica (corrispondente esteri Tg1)Antonio Foresi (corrispondente esteri Tg1)NARRATIVAPaolo Maurensig (Canone inverso - Mondadori) Isabella Bossi Fedrigotti (Magazzino vita - Longanesi)Sergio Maldini (Bologna brucia - Marsilio)SAGGISTICAGino Agnese (Vita di Boccioni - Camunia) Pietro Buscaroli (La morte di Mozart - Rizzoli)Matteo Collura (Il maestro di Regalpietra - Longanesi)PREMI SPECIALIGaetano Afeltra (giornalista Il Corriere della Sera) Vincenzo Mollica (giornalista Tg1)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

9 maggio, Kursaal _ 1998 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMO DELLA CARTA STAMPATAAlberto Pasolini Zanelli (corrispondente esteri Il Giornale)Guido Rampoldi (inviato speciale La Stampa e La Repubblica) Barbara Spinelli (editorialista La Stampa)GIORNALISMO RADIOTELEVISIVOSergio Zavoli (giornalista stampa, Tv e radio, editorialista, saggista)Giancarlo Santalmassi (giornalista stampa, Tv e radio) Pino Scaccia (inviato speciale Tg1)NARRATIVAMarta Morazzoni (Il caso Courrier - Longanesi)Gina Lagorio (Inventario - Rizzoli) Claudio Magris (Microcosmi - Garzanti)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

15 maggio, Kursaal _ 1999 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiuliano Zincone (editorialista Il Corriere della Sera) Sergio Saviane (critico televisivo, narratore)Eugenio Segalla (giornalista Il Messaggero Veneto)NARRATIVAPaola Capriolo (Il sogno dell’agnello - Bompiani) Roberto Cotroneo (L’età perfetta - Rizzoli)Nantas Salvalaggio (Ricco a parole - MondadorI)PREMIO SPECIALEFernanda Pivano (saggista, scrittrice, traduttrice italiana di Ernest Hemingway)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

27 maggio, Terrazza a Mare _ 2000 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiorgio Forattini (vignettista satirico Panorama e La Stampa)Renzo Cianfanelli (inviato Il Corriere della Sera) Ennio Remondino (inviato speciale Rai)NARRATIVAFosco Maraini (Case, amori, universi - Mondadori)Luca Canali (Finzioni e memoria - Longanesi&C) Sante Rossetto (Totila l’Immortale - Canova)PREMI SPECIALIRosita e Ottavio Missoni (stilisti)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

26 maggio, Terrazza a Mare _ 2001 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOLuigi Pintor (editorialista Il Manifesto) Anna Migotto (inviata Tg4) Gianni Riotta (condirettore La Stampa)NARRATIVAAlfio Caruso (Italiani dovete morire - Longanesi) Marco Buticchi (Profezia - Longanesi)Giuseppe Pontiggia (Nati due volte - MondadorI)PREMI SPECIALIMario Luzi (poeta) Francesco Fantini (fotografo)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

15 giugno, Kursaal _ 2002 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOEttore Mo (inviato speciale Il Corriere della Sera) Tiziana Ferrario (inviata e conduttrice Tg1)Toni Capuozzo (inviato Tg5)NARRATIVAGiuseppe Conte (Il terzo ufficiale - Longanesi) Ulderico Bernardi (Addio Patria - Biblioteca dell’Immagine)Ugo Ricciarelli (L’angelo di Coppi)PREMIO SPECIALEKatia Ricciarelli (cantante lirica)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

5 luglio, Kursaal _ 2003 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////GIORNALISMOGiovanna Botteri (inviata Tg3) Paolo Longo (inviato Tg1)Gian Antonio Stella (giornalista Il Corriere della Sera)NARRATIVAMarcello Veneziani (La sconfitta delle idee - Laterza) Guido Barbujani (Questione di razza - Mondadori)Nicola Lecca (Ho visto tutto - Marsilio)PREMIO SPECIALERenato Balestra (stilista)/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

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Lignano per la Cultura

MOSTRA FOTOGRAFICA OPEN AIRPARCO HEMINGWAY

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Lignano per la Cultura

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I GIORNI DI HEMINGWAY

Jack ÒB umbyÓ Hemingway (1923-2000, primogenito di Ernest), Carlo Teghil,Steno Meroi (sindaco di Lignano Sabbiadoro), Joan (ÒM uffetÓ) Hemingway(scrittrice, figlia di Jack e sorella delle attrici Margaux e Mariel Hemingway).Roma, sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,mercoled“ 20 giugno 1984.

Il sindaco di Lignano Steno Meroi e il presidente dell'Azienda di soggiornoCarlo Teghil, annunciano alla stampa nazionale l'inaugurazione, di lì a qualche giorno(23 giugno 1984) del parco dedicato a Ernest Hemingway a trent'anni dalla visitalignanese dello scrittore, di cui verrà scoperto un busto in bronzo, opera della scultriceJoan Fitzgerald. A Lignano (come durante l'anteprima nella sede romana della Regione)sarà presente anche il primogenito di Hemingway, Jack, insieme alla figlia Margaux,attrice e modella. Un concerto sinfonico, una mostra fotografica e una rassegnacinematografica completano il programma dei “Giorni di Hemingway”,festival culturale ante litteram.

COUP DE THEATRE LA PAROLA AI GIURATI

Lignano per la Cultura

MOSTRA FOTOGRAFICA OPEN AIRPARCO HEMINGWAY

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I GIORNI DI HEMINGWAY

Jack ÒB umbyÓ Hemingway (1923-2000, primogenito di Ernest), Carlo Teghil,Steno Meroi (sindaco di Lignano Sabbiadoro), Joan (ÒM uffetÓ) Hemingway(scrittrice, figlia di Jack e sorella delle attrici Margaux e Mariel Hemingway).Roma, sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,mercoled“ 20 giugno 1984.

Il sindaco di Lignano Steno Meroi e il presidente dell'Azienda di soggiornoCarlo Teghil, annunciano alla stampa nazionale l'inaugurazione, di lì a qualche giorno(23 giugno 1984) del parco dedicato a Ernest Hemingway a trent'anni dalla visitalignanese dello scrittore, di cui verrà scoperto un busto in bronzo, opera della scultriceJoan Fitzgerald. A Lignano (come durante l'anteprima nella sede romana della Regione)sarà presente anche il primogenito di Hemingway, Jack, insieme alla figlia Margaux,attrice e modella. Un concerto sinfonico, una mostra fotografica e una rassegnacinematografica completano il programma dei “Giorni di Hemingway”,festival culturale ante litteram.

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