on d ration s isse on ederazi n s izra n. 3 | inverno 2009 · menti climatici, il consumo...

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ch eizerische Eidgenossenscha t on d ration s isse on ederazione izzera on ederazi ns izra S u un fatto gli esperti sono tutti d’ac- cordo: il futuro sta in un’economia sostenibile. E a questo proposito, al turi- smo spetta un ruolo decisivo. Davide Codoni, SECO, collaboratore scien- tifico La sostenibilità non è più argomento ri- servato agli attivisti ambientalisti. Soste- nibili sono gli investimenti promossi dalle banche, come pure i corsi di formazione proposti dalle scuole e le T-shirt vendute nei grandi magazzini. Anche nel turismo la sostenibilità sta acquistando un’impor- tanza sempre maggiore sia in Svizzera che all’estero. La SECO è attiva in tema soste- nibilità, anche con questo numero di in- sight. Turismo sostenibile La prima pietra del turismo sostenibile è stata posta nel 1995 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’ONU (OMT) e dal World Travel and Tourism Council, il fo- rum delle maggiori imprese turistiche. Il tu- rismo è considerato sostenibile se consente un utilizzo delle risorse tale da soddisfare le esigenze economiche, sociali ed estetiche e da preservare il patrimonio culturale, i pro- cessi ecologici e la biodiversità. Il turismo di domani Concetti di sostenibilità nel turismo: fatti e tendenze Care lettrici, cari lettori, l’interesse per le problematiche lega- te alla sostenibilità è relativamente elevato in Svizzera rispetto al resto del mondo. Le sfide princi- pali dello sviluppo sostenibile richiedono un impegno da parte delle imprese e autorità a tutti i livelli. Ciò vale anche per il turismo. Importanti campi d’azione futuri in relazio- ne al turismo sono, ad esempio, i cambia- menti climatici, il consumo energetico e lo sfruttamento delle risorse, la pressione che la sovraccrescita urbana esercita sul paesaggio o le questioni relative al traffico e alla mobilità. Nel 2007 la SECO ha organizzato a Davos la seconda Conferenza internazionale sui cam- biamenti climatici e sul turismo, in collabo- razione con l’Organizzazione mondiale per il turismo (OMT) delle Nazioni Unite e con il World Economic Forum (WEF). Per questa conferenza è stata fatta per la prima volta una stima dell’incidenza del turismo mon- diale sull’effetto serra globale, ottenendo un significativo cinque per cento. Al contempo nel turismo sono stati avviati processi di ap- prendimento dinamici per quanto concerne i cambiamenti climatici, sia nel campo delle strategie di riduzione del fenomeno, che in quello delle strategie di adeguamento. Nel presente numero di insight illustriamo un ampio ventaglio di aspetti dello sviluppo eco- nomico, ecologico e sociale. I singoli articoli trattano di iniziative e interventi importanti effettuati dalTurismo Svizzero per garantire lo sviluppo sostenibile. Vi auguro buona lettura dell’ultimo numero di insight. Eric Scheidegger Vicedirettore, Ambasciatore Capo Direzione promozione della piazza economica Check-i n 4 3 | Preparare il terreno | Il turismo svizzero sposa il principio della sostenibilità. 4 | Turismo sostenibile a Zurigo | Un grande senso di responsabilità è pagante. 5 | Progetti | Marchi di qualità, ostelli della gioventù, villaggi turistici e funivie all’insegna della sostenibilità. Tema di fondo:turismo e sostenibilità Turismo Sedrun Disentis Il turismo sostenibile non deve essere noioso. Segreteria di Stato dell’economia SECO N. 3 | Inverno 2009

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ch eizerische Eidgenossenscha ton d ration s isseon ederazione izzeraon ederazi n s izra

Su un fatto gli esperti sono tutti d’ac-cordo: il futuro sta in un’economia

sostenibile. E a questo proposito, al turi-smo spetta un ruolo decisivo.

Davide Codoni, SECO, collaboratore scien-tifico

La sostenibilità non è più argomento ri-servato agli attivisti ambientalisti. Soste-nibili sono gli investimenti promossi dallebanche, come pure i corsi di formazioneproposti dalle scuole e le T-shirt vendutenei grandi magazzini. Anche nel turismola sostenibilità sta acquistando un’impor-tanza sempre maggiore sia in Svizzera che

all’estero. La SECO è attiva in tema soste-nibilità, anche con questo numero di in-sight.

Turismo sostenibileLa prima pietra del turismo sostenibile èstata posta nel 1995 dall’OrganizzazioneMondiale del Turismo dell’ONU (OMT) edal World Travel and Tourism Council, il fo-rum delle maggiori imprese turistiche. Il tu-rismo è considerato sostenibile se consenteun utilizzo delle risorse tale da soddisfare leesigenze economiche, sociali ed estetiche eda preservare il patrimonio culturale, i pro-cessi ecologici e la biodiversità.

Il turismo di domaniConcetti di sostenibilità nel turismo: fatti e tendenze

Care lettrici,cari lettori,

l’interesse per leproblematiche lega-te alla sostenibilitàè relativamenteelevato in Svizzera

rispetto al resto del mondo. Le sfide princi-pali dello sviluppo sostenibile richiedono unimpegno da parte delle imprese e autorità atutti i livelli. Ciò vale anche per il turismo.Importanti campi d’azione futuri in relazio-ne al turismo sono, ad esempio, i cambia-menti climatici, il consumo energetico elo sfruttamento delle risorse, la pressioneche la sovraccrescita urbana esercita sulpaesaggio o le questioni relative al traffico ealla mobilità.

Nel 2007 la SECO ha organizzato a Davos laseconda Conferenza internazionale sui cam-biamenti climatici e sul turismo, in collabo-razione con l’Organizzazione mondiale per ilturismo (OMT) delle Nazioni Unite e con ilWorld Economic Forum (WEF). Per questaconferenza è stata fatta per la prima voltauna stima dell’incidenza del turismo mon-diale sull’effetto serra globale, ottenendo unsignificativo cinque per cento. Al contemponel turismo sono stati avviati processi di ap-prendimento dinamici per quanto concernei cambiamenti climatici, sia nel campo dellestrategie di riduzione del fenomeno, che inquello delle strategie di adeguamento. Nelpresente numero di insight illustriamo unampio ventaglio di aspetti dello sviluppo eco-nomico, ecologico e sociale. I singoli articolitrattano di iniziative e interventi importantieffettuati dal Turismo Svizzero per garantirelo sviluppo sostenibile.

Vi auguro buona lettura dell’ultimo numerodi insight.

Eric ScheideggerVicedirettore, AmbasciatoreCapo Direzione promozione della piazzaeconomica

Check-in

1

43 | Preparare il terreno |Il turismo svizzero sposa ilprincipio della sostenibilità.

4 | Turismo sostenibile aZurigo | Un grande sensodi responsabilità è pagante.

5 | Progetti | Marchidi qualità, ostelli dellagioventù, villaggi turisticie funivie all’insegna dellasostenibilità.

Tema di fondo: turismo e sostenibilità

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Il turismo sostenibile nondeve essere noioso.

Segreteria di Stato dell’economia SECO

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Sfide ambizioseSecondo le previsioni dell’OMT, gli arri-vi turistici internazionali aumenterannoda 924 milioni nel 2008 a 1,4 miliardi nel2020. Da un lato, queste previsioni fannoben sperare. Dall’altro, però, questa cre-scita pone il settore davanti a sfide ambi-ziose sia in campo sociale che ambientale,per fronteggiare le quali sono stati messi apunto il Codice Mondiale di Etica del Tu-rismo e i Criteri globali per un turismo so-stenibile (cfr. riquadri).

Turismo:ramo verde dell’economiaAlla vigilia della Conferenza mondialesul clima che si svolgerà a Copenhagenil prossimo mese di dicembre, l’OMT ealtre 20 organizzazioni dell’ONU hannoemanato una Dichiarazione che esorta ipartecipanti a darsi da fare per imprime-re all’economia una svolta all’insegna delverde - peraltro il modo migliore per con-trastare le crisi mondiali. La Dichiarazionedà molta importanza al turismo. In altreparole, spetta a noi, operatori del settore,imboccare la via della sostenibilità! �

Codice Mondiale di Etica delTurismo

Il Codice Mondiale di Etica del Turismo sioccupa delle sfide sociali del settore deiviaggi e completa dunque la Dichiarazionedi Davos con cui 450 tra rappresentanti digoverno ed esponenti di organizzazioni tu-ristiche e ambientali internazionali nonchédel mondo economico e della ricerca si im-pegnano in favore di un turismo rispettosodell’ambiente. Per far conoscere a tutti gliinteressati le regole del Codice, l’OMT haistituito il Comitato mondiale di etica del tu-rismo con segreteria permanente a Roma.

Codice di Etica: www.unwto.org/ethics >Select a Section > Full Text

Dichiarazione di Davos (in inglese e france-se): www.unwto.org/climate > Davos Decla-ration Support Materials > Events Results> Davos Declaration

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Piani di sostenibilità nel turismo: fatti e tendenze

Criteri globali per un turismo sostenibile

I criteri di sostenibilità rappresentano gli standard minimi che ogni azienda turistica dovreb-be rispettare per proteggere e preservare i beni naturali e culturali. Nello stesso tempo ilturismo dovrebbe contribuire alla lotta contro la povertà. I criteri si articolano in quattrotematiche principali:

1. Adottare una gestione efficace alla luce della sostenibilità.

2. Massimizzare i benefici sociali ed economici per la popolazione locale e ridurre invecegli impatti negativi.

3. Massimizzare i benefici e ridurre gli impatti negativi sul patrimonio culturale.

4. Massimizzare i benefici e ridurre gli impatti negativi sull’ambiente.

Oggi dietro ai Criteri globali per un turismo sostenibile vi sono più di 40 organizzazioni. I suoifondatori sono l’OMT, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), la Fonda-zione delle Nazioni Unite e la Rainforest Alliance.

www.sustainabletourismcriteria.org

Godersi la natura senzapesare sull’ambiente:escursionisti sul Schaf-berg a St.Antönien.

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Icambiamenti climatici pongono il tu-rismo svizzero di fronte a sfide ambi-

ziose. È indispensabile che lo svilupposegua la strada della sostenibilità. E chetutti gli interessati si muovano nellastessa direzione.

Mario Lütolf, direttore della FederazioneSvizzera Turismo

Pendii ricoperti di erba secca invece che dineve farinosa, ghiacciai che si assottiglia-no e il permafrost che si scioglie: i cambia-menti climatici hanno un impatto direttosul turismo svizzero. Quel che ci vuole èuna buona dose di coscienza ecologica ab-binata all’efficienza economica. Insomma,serve uno sviluppo sostenibile (cfr. riqua-dro in basso a sinistra). Il problema vaaffrontato seriamente. Le belle parole dasole non bastano e chi si finge ecologista èpresto smascherato.

Sviluppo sostenibile nel turismo: informazioni generali

Preparare il terreno allo svilupposostenibile

Impegno per la sostenibilitàSottoscrivendo la «Carta di sostenibilità delturismo svizzero», i vertici delle associazio-ni turistiche, tutte le regioni turistiche e leFFS si impegnano in favore di uno svilupposostenibile (cfr. riquadro in basso a destra).La Federazione Svizzera Turismo FST coor-dina i lavori di progettazione attualmentein corso e provvede a istituzionalizzare loscambio di esperienze tra i partner.

La sostenibilità è quantificabileUno sviluppo sostenibile pone dei requi-siti al marketing: è necessario preparareil terreno sia a livello di comunicazione edistribuzione che di politica dei prezzi edell’offerta. Inoltre, la sostenibilità è unaparte quantificabile del management dellaqualità. Sul fronte della politica del turi-smo, la FST é attiva sul fronte del turismoaffinché Innotour continui a svolgere il suoruolo cardine e si impegna in favore di unosviluppo specifico del programma di qua-lità (cfr. articolo a pag. 5). �

Lo sviluppo sostenibile deve rispondere alle necessità delle generazioni attuali senza compro-mettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. È questa la defi-nizione che l’ONU dà del concetto di sostenibilità. Nel turismo, l’Istituto di ricerca sul tempolibero e il turismo dell’Università di Berna ha messo a punto la cosiddetta «piramide magicapentagonale» dello sviluppo sostenibile:

Che cos’è la sostenibilità?

Diritto di partecipazionedelle generazioni future

Nein

La Carta di sostenibilità del turismosvizzero

Un programma articolato in tre punti garan-tisce che i firmatari della Carta mantenganola loro promessa di sostenibilità:

1. Impegno da parte dei firmatari in favo-re di uno sviluppo sostenibile nel tu-rismo svizzero: recependo l’impegno infavore della sostenibilità nella propriastrategia e nelle proprie linee guida, ifirmatari pongono la prima pietra di unapolitica aziendale e settoriale sostenibi-le.

2. Affermazione della sostenibilità nelsettore mediante la sensibilizzazione eil sostegno: i firmatari sostengono e as-sistono i loro membri nella messa a puntodei processi necessari per attuare unosviluppo sostenibile.

3. Regolare verifica e valutazione dei pro-gressi: le associazioni e le organizzazio-ni firmatarie sviluppano assieme un pro-gramma di attuazione con piani d’azionea medio termine.

Sensazione dibenessere soggettivo

Soddisfazionedei turisti

Varietà culturaleProtezione della naturae delle risorse

Benessereeconomico

Un valore inestima-bile: l’acqua cristal-lina del torrente.

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Zurigo ambisce ad assumere una posi-zione di spicco nell’ambito dello svi-

luppo di un turismo sostenibile, convintache ne valga la pena anche dal punto divista economico.

Frank Bumann, direttore di Zurigo Turismo

A livello internazionale, la città di Zurigo èconsiderata una pioniera della sostenibilitàgrazie alla politica che ha avviato in questocampo negli anni Novanta. Quasi un annofa, gli elettori svizzeri hanno confermatoquesto orientamento e si sono prefissaticome obiettivo a lungo termine l’adesio-ne al progetto «Società a 2000 watt». Unasituazione di partenza ideale per ZurigoTurismo che intende posizionare e indiriz-zare verso la sostenibilità l’intera filiera diservizi turistici. Entro la fine del 2010 l’or-ganizzazione vuole ottenere il certificatodi conformità alla norma di managementambientale ISO 14001.

Sviluppo sostenibile nel turismo: informazioni generali

Turismo responsabilea Zurigo

La sostenibilità oggi …La prima pietra per una maggiore sosteni-bilità è stata posata con l’impiego di nuoviserver a risparmio energetico. Gli stampa-ti saranno progressivamente sostituiti daapplicativi in Internet. Un altro esempiodi impegno in favore della sostenibilità nelturismo è il souvenir ufficiale della città,ovvero la bottiglia di ZH2O. Chi ne acquistauna, dona un franco in favore della realiz-zazione di un progetto idrico in Tanzania.

… e domaniNel campo dei congressi, Zurigo Turismopunta alla creazione delle cosiddette piat-taforme Green Meeting che aiutano gliorganizzatori di eventi a ridurre e a com-pensare le emissioni di CO2 tramite la fon-dazione myclimate. In futuro, inoltre, sullapiattaforma di prenotazione alberghiera diZurigo Turismo gli ospiti potranno scegliereuna prenotazione a zero emissioni di CO2.

Alberghi sostenibiliGli alberghi che fanno capo a Zurigo Turi-smo hanno già una forte sensibilità per itemi ambientali. Da un sondaggio emergeche molte imprese hanno già una certifi-cazione di sostenibilità mentre altre sonoin procinto di ottenerla. Gli albergatorivorrebbero che Zurigo Turismo mettessein risalto le offerte sostenibili, ad esempioevidenziando gli alberghi sostenibili nellapiattaforma di prenotazione.

La sostenibilità:un fattore di competitività«Dare il buon esempio e promuovere lasensibilizzazione nel settore». È questo ilmotto di Zurigo Turismo. In tal senso, iltema del 5° City Tourism Challenge a Zu-rigo è stato «Live Zürich – Feel Green». Allagiornata regionale di perfezionamento tu-ristico che si è tenuta lo scorso settembre,gli esperti dei settori turismo, ricerca e po-litica hanno dichiarato all’unanimità cheoggi la sostenibilità è un importante fatto-re di competitività per il posizionamentodi una meta turistica. �

Dare il buon esempio e promuovere la sensibilizzazione nel settore.

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La città di Zurigo, ante-signana della sensibilità«verde». Nella foto ilnuovo Wahlenpark nelquartiere Oerlikon.

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Sviluppo sostenibile nel turismo: progetti

La Q blu diventa più verdeAnziché creare nuovi e complicati label

di sostenibilità, il turismo svizzeroopta per l’evoluzione del suo collaudatomarchio di qualità. Con la Q blu, le que-stioni ecologiche acquistano immediata-mente un maggior peso.

Hansruedi Müller, direttore dell’Istituto diricerca sul tempo libero e il turismo del-l’Università di Berna

«Quality. Our Passion» – Il turismo svizze-ro fa suo questo motto anche in fatto disostenibilità. Con la Carta della sostenibi-lità, i vertici delle associazioni turistiche,di tutte le regioni turistiche e delle FFS sisono impegnati in favore di uno sviluppoeconomicamente efficiente, socialmentesostenibile ed ecologicamente responsa-bile (cfr. riquadro a pag. 3, in basso a de-stra). Questa carta di principi sollecita, trale altre cose, un’introduzione di sistemi digestione improntati alla sostenibilità. Ilprogramma di qualità del turismo svizzeroverrà quindi perfezionato in tal senso.

No a un nuovo labelGià all’avvio del programma, avvenuto do-dici anni fa, chi aspira a conquistare la Q bludeve soddisfare diversi requisiti di sosteni-bilità, come il coinvolgimento dei collabo-ratori a tutti i livelli, la misurazione dellasoddisfazione dei dipendenti e il risparmionel consumo di energia e nella produzionedi rifiuti. Vista la validità di questi presup-posti, il Consiglio della qualità, ovvero ilcomitato direttivo del programma Q, nonha ritenuto opportuno creare un nuovolabel di sostenibilità e nemmeno aderire aun altro costoso marchio di qualità come,ad esempio, l’ecolabel europeo, decidendopiuttosto di rendere più ecologico il mar-chio di qualità già esistente.

Parte del progetto Q+L’evoluzione in chiave sostenibile dellaQ blu faceva parte del progetto Q+, cheprevede un aggiornamento completo delmarchio di qualità. La SECO sostiene que-sto progetto attraverso Innotour. Già unpaio di anni fa, all’avvio di Q+, i responsa-bili avevano stabilito che il programma Qsarebbe stato più snello, flessibile, attuale,avvincente, orientato ai processi, apertoe persino più verde. Per questo motivo, ilConsiglio della qualità ha impresso ai trelivelli del programma Q una maggiore so-stenibilità (cfr. riquadro).

Livello INella formazione di coach della qualità, il tema della sostenibilità occupaun posto privilegiato. Inoltre, ai responsabili d’impresa viene spiegato comerendere più ecologici i loro servizi. Il loro piano d’azione deve assoluta-mente prevedere almeno una misura in favore dell’ambiente.

Livello IIIl profilo di gestione e il profilo di base prevedono la soddisfazione di altri requisiti a livellosociale ed ecologico. Il neonato modulo supplementare «Processi» migliorerà anche le pro-cedure di sostenibilità.

Livello IIIIn futuro, le imprese potranno richiedere il marchio di qualità QIII con l’ausilio del marchiodello stambecco (cfr. box a pag. 6, in alto a destra) e di un modulo supplementare. Fino-ra si poteva passare esclusivamente per i modelli di gestione della qualità EFQM e ISO9001:2008. La norma di gestione ambientale ISO 14001 continua ad essere facoltativa, maè vivamente raccomandata dal Consiglio della qualità.

A tutti i livelli, inoltre, si chiede che almeno una delle sei misure previste da ciascun pianod’azione serva alla protezione dell’ambiente.

Panorama

Atout Innotour: il marchio di qualità èancora più sinonimo di sostenibilità.

Durata del progetto: dal 2007 al 2010

Contatto: Federazione svizzera del turismo,Finkenhubelweg 11, 3001 Berna,T +41 31307 47 41, www.quality-our-passion.ch

Più sostenibilità a tutti e tre i livelli del marchio di qualitàsw

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Una fiaccolata per dareun’immagine sostenibileall’Alto Toggenburgo.

Occorre agire in maniera sostenibileIl programma Q è un compendio dei nu-merosi requisiti che gli operatori turisticidevono soddisfare. Alcuni criteri contem-plati nell’ambito di un sistema completo digestione della sostenibilità sono stati con-siderati solo a margine o sono stati addirit-tura lasciati da parte. Ciò nonostante, conla rivisitazione del programma di qualitàsi è riusciti a coprire molti aspetti centra-li della sostenibilità. Nella filiera turistica,non basta avere una mentalità sostenibile:gli operatori turistici devono contribuireseriamente alla conservazione delle ric-chezze naturali. �

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Gli ostelli della gioventù svizzeri sonoimpegnati sul fronte della sosteni-

bilità già da diversi anni. Ora tutti i 57ostelli potranno fregiarsi di due certifi-cati: l’Ecolabel europeo e il marchio del-lo stambecco.

Fredi Gmür, CEO degli Ostelli della Gioven-tù Svizzeri

Gli ostelli della gioventù svizzeri dannomolta importanza al fattore sostenibilità:la corrente che passa in tutte le loro pre-se elettriche è prodotta senza emettereun solo grammo di CO2. L’ostello di Zuri-go soddisfa addirittura una parte del pro-prio fabbisogno di energia elettrica con unimpianto fotovoltaico installato sul tetto.Sulle tegole di altri ostelli campeggianocollettori solari per la produzione di ac-qua calda. Inoltre, tutte le emissioni di CO2

prodotte con il riscaldamento vengonopraticamente compensate con l’adesione a

progetti promossi dalla fondazione mycli-mate e con l’attuazione di misure di rispar-mio interne. Merito del fatto che più dellametà degli ospiti sono disposti a pagare60 centesimi a notte per le misure di com-pensazione. Gli ostelli della gioventù sonoimpegnati anche nel sociale: caffè, succod’arancia, tè, zucchero e riso provengonoesclusivamente dal commercio equo.

Anche la sostenibilità fa parte della filoso-fia organizzativaGià quindici anni fa i gestori degli ostel-li della gioventù svizzeri sancirono nelleloro linee guida l’obiettivo di una gestioneaziendale sostenibile. Per loro, sostenibili-tà significa tenere conto di principi etici esociali e fare un uso razionale delle risorsemantenendo intatta la redditività econo-mica.

Due riconoscimenti complementariEntro il 2011 tutti i 57 ostelli della gioventùsvizzeri riceveranno due certificati che neattestano la sostenibilità: l’Ecolabel euro-peo per le aziende alberghiere e il marchiodello stambecco (cfr. riquadro in alto a de-stra). Questi due certificati si completano avicenda in modo ottimale: mentre il mar-chio europeo di certificazione ambientalepremia un rapporto sostenibile con la na-tura, il marchio dello stambecco riconoscel’integrazione della sostenibilità nella stra-tegia di un’organizzazione.

Sviluppo sostenibile nel turismo: progetti

Doppio riconoscimento pergli ostelli della gioventù

I due label assegnati agli ostelli dellagioventù svizzeri

Ecolabel europeoOttengono questo label le imprese che ridu-cono il proprio consumo di energia e acqua,che producono meno rifiuti e che utilizzanoprodotti a basso impatto ambientale.

Marchio dello stambeccoQuesto label viene assegnato alle impreseche forniscono prestazioni superiori allamedia sul piano dell’efficienza economica,del management ambientale, della qualitàsociale come pure della cultura e del valoreaggiunto regionale.

Investimenti vantaggiosiAlla fine di settembre 2009 i due certificatierano già stati assegnati a venti ostelli dellagioventù. I costi del progetto ammontanoa quasi 700 000 franchi, 300 000 dei qualisono stati erogati dalla SECO nell’ambitodel programma Innotour. Pare sia valsa lapena fare questo investimento. Manca al-l’incirca un anno e mezzo al termine delprogetto e i gestori degli ostelli della gio-ventù sono certi di riuscire a raggiungere iloro obiettivi economici, sociali ed ecolo-gici (cfr. riquadro in basso). �

Panorama

Atout Innotour: gli Ostelli della GioventùSvizzeri sono certificati come esercizi parti-colarmente sostenibili.

Durata del progetto: dal 2008 al 2011

Contatto: Ostelli della Gioventù Svizzeri,Schaffhauserstrasse 14, 8042 Zurigo,T +41 44 360 14 14, www.youthhostel.ch

Gli obiettivi del progetto di sostenibilitàentro il 2011

A livello economicoObiettivo: crescita del due per centoBilancio provvisorio: la domanda è cre-sciuta notevolmente. Tra il 2006 e il 2008i pernottamenti sono aumentati del 20 percento e il fatturato totale è salito del 27 percento.

A livello socialeObiettivo: migliorare l’immagine, fare dabattistradaBilancio provvisorio: per la coerente at-tuazione della strategia di sostenibilità, nel2007 gli ostelli della gioventù svizzeri sonostati insigniti del Premio del turismo svizze-ro Milestone.

A livello ecologicoObiettivo: esenzione dalla tassa sul CO2

Bilancio provvisorio: nel 2008 l’Ufficio fe-derale dell’ambiente ha esonerato gli ostellidella gioventù svizzeri dal pagamento dellatassa sul CO2 perché si sono impegnati a li-mitare le emissioni di questo gas. Dal 2000gli ostelli hanno ridotto il loro consumo dienergia per il riscaldamento del 29 per cen-to e il loro fabbisogno di energia elettricadel 13 per cento.

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Il nuovo ostello dellagioventù di Scuol è par-ticolarmente rispettosodell’ambiente, grazieallo standardMinergie.

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Sviluppo sostenibile nel turismo: progetti

Nelle regioni turistiche un numerosempre maggiore di letti restano

vuoti per gran parte dell’anno.Ne conse-guono capacità di accoglienza turisticaridotte e minori introiti. I villaggi e i par-chi turistici offrono una soluzione.

Lorenzo Zanetti, Ufficio dell’economia edel turismo dei Grigioni, responsabile svi-luppo regionale

Una passeggiata in una località turisticaalpina in bassa stagione rivela spesso unquadro desolante: la maggior parte deinegozi sono chiusi, interi quartieri sem-brano abbandonati, perché sempre menoproprietari danno in affitto le loro secondeabitazioni. I complessi residenziali – spes-so anche molto grandi – con gli apparta-

«Letti caldi» grazie ai villaggi turisticimenti vuoti (e per questo definiti «lettifreddi») pregiudicano il paesaggio e l’im-magine della località. Al contempo nei co-muni turistici l’offerta di alloggi di vacanzadiminuisce progressivamente. Poiché an-che un numero sempre maggiore di piccolialberghi devono chiudere i battenti, le ca-pacità di accoglienza turistica si riduconodrasticamente.

Un circolo viziosoMinori capacità d’accoglienza significa-no meno turisti e di conseguenza menointroiti per le funivie e gli esercenti locali.Così mancano i soldi per i necessari inve-stimenti nelle infrastrutture turistiche. Ladestinazione perde attrattiva e i turisti ladisertano. Le conseguenze possono esseredrammatiche: chiusura di aziende, ridu-zione dei posti di lavoro e infine – nel peg-giore dei casi – addirittura l’emigrazionedella popolazione.

I villaggi turistici come alternativaPer ovviare al calo delle capacità di acco-glienza turistica, la maggioranza dei co-muni turistici auspica l’insediamento diun albergo di cinque stelle. L’esperienzainsegna però che solo poche destinazioniesclusive sono adatte a questa categoria dialberghi.

Attualmente si discute animatamenteuna soluzione alternativa che permettedi gestire gli appartamenti di vacanza inmaniera più attiva (con i cosiddetti «letticaldi»): la creazione di villaggi turistici (de-

Panorama

Atout Innotour: un’apposita guida aiutale autorità comunali nella creazione divillaggi turistici.

Durata del progetto: dal 2009 al 2010

Contatto: Ufficio dell’economia e del tu-rismo dei Grigioni, Grabenstrasse 1, 7001Coira,T +41 81 257 23 42, www.awt.gr.ch

nominati anche parchi turistici). In moltelocalità questa nuova forma di accoglien-za turistica è vista con scetticismo, perchénegli anni ’70 e ’80 sono state fatte brutteesperienze con gli «apparthotel». In questiresidence, le unità abitative dotate di cuci-nino erano spesso una forma nascosta diseconda casa e i letti restavano comunque«freddi».

Esperienze promettentiI villaggi turistici si differenziano tutta-via dagli apparthotel per vari aspetti. Adesempio, gli appartamenti standardizzatisono commercializzati e gestiti da societàprofessionali, a volte attive a livello inter-nazionale, in base a un obbligo d’affittocontrattuale. I progetti già realizzati consuccesso dimostrano che i moderni villag-gi turistici attirano segmenti di clienti sup-plementari – sempre più anche dall’estero.Solitamente questi parchi raggiungono unelevato grado di sfruttamento nel corso ditutto l’anno, contribuendo alla creazionedi valore aggiunto turistico sul posto. �

Quattro principi per la creazione di unvillaggio turistico

1. Il principale fattore di successo è unalocalità con terreno edificabile in unabella posizione.

2. Il referente per il Comune non è l’inve-stitore, bensì il futuro gestore del villag-gio turistico.

3. Per la rapida realizzazione di un progettooccorre un gruppo di lavoro competente.

4. Il contratto deve essere siglato al piùtardi entro un anno dal primo contattocon il gestore o l’investitore.

Guida ai progetti di villaggi turistici

La creazione di un villaggio/parco turistico èun processo complesso, cui partecipano varipartner con talvolta idee completamente di-verse. A causa della mancanza di esperienzain materia, le autorità comunali sono spessoincapaci di far fronte alla situazione. I Can-toni di Berna, Grigioni e Vallese e la societàdi gestione di villaggi turistici internazionaletedesco-olandese Landal GreenParks hannodunque incaricato l’azienda di consulenzaBHP – Hanser und Partner AG di allestireuna guida pratica per i Comuni e i promoto-ri. Questo strumento pratico fungerà da sup-porto orientativo per le autorità comunalinella valutazione, programmazione e realiz-zazione dei progetti di villaggi turistici.

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Page 8: on d ration s isse on ederazi n s izra N. 3 | Inverno 2009 · menti climatici, il consumo energetico e lo sfruttamento delle risorse, la pressione che la sovraccrescita urbana esercita

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Sviluppo sostenibile nel turismo: progetti

Gestione energetica per gli impianti di risalitaLe minori precipitazioni nevose e le

maggiori esigenze degli sciatori ob-bligano i gestori degli impianti di risalitaa potenziare e ammodernare costante-mente l’infrastruttura e i sistemi di in-nevamento.Con il conseguente consumoenergetico aumentano anche i costi.Unaguida alla gestione energetica fungeràda prezioso supporto.

Peter Vollmer, direttore di Funivie Svizzere

Mezz’ora di coda e un quarto d’ora d’attesaalla sciovia per scendere poi su una pistamalmessa è uno scenario del passato: oggichi pratica gli sport invernali vuole esseretrasportato su piste perfette, comodamen-

te seduto in seggiovia senza dovere farelunghe code, anche in alta stagione nelledomeniche di cielo terso.

Gli impianti di risalita devono dunqueaumentare notevolmente le loro capacitàdi trasporto, sempre più spesso al livellodei giorni di massima affluenza. Tuttavia,considerato che al contempo il numerodelle salite aumenta in misura troppo li-mitata e quello degli skipass venduti addi-rittura ristagna in tutta la Svizzera, il tassodi utilizzazione diminuisce. Senza contareche gli impianti più efficaci consumanopiù energia. Gli impianti di innevamentoartificiale, indispensabili per intere regio-ni, aumentano ulteriormente il consumodi corrente.

Costi in aumentoDopo i costi del personale, oggi sono lespese energetiche a costituire la voce piùimportante nel bilancio degli impiantidi risalita. Le oscillazioni del prezzo dellacorrente si ripercuotono direttamente suirisultati delle imprese. Il settore ne risen-te in maniera particolare, anche perché lacorrente è più costosa in inverno.

Panorama

Atout Innotour: le Funivie Svizzere consu-mano meno energia.

Durata del progetto: dal 2009 al 2010

Contatto: Funivie Svizzere, Dählhölzliweg12, 3000 Berna 6,T +41 31 359 23 33,www.seilbahnen.org

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Il consumo energe-tico aumenta dipari passo conle esigenze deglisciatori.

Guida alla gestione energeticaPoiché occorre intervenire urgentemente,l’Associazione Funivie Svizzere e l’azien-da di consulenza Grischconsulta stannoelaborando una guida pratica per unagestione energetica sostenibile nel setto-re. I punti salienti di questa guida sono lariduzione del consumo energetico e deirispettivi costi nonché la produzione inproprio di corrente ad esempio con le cel-le solari. �

Innotour III:esempi di progettiContatto

Segreteria di Stato dell’economia SECOSezione Turismo, InnotourEffingerstrasse 27, 3003 Berna

Capo del programmaDavide Codoni, collabora-tore scientifico

[email protected] +41 31 322 27 58F +41 31 323 12 12

Ulteriori informazioniwww.inno-tour.ch

Sigla editorialeEditore: Segreteria di Stato dell’economia SECO,Direzione promozione della piazza economica, SettoreTurismo, 3003 Berna; ideazione e realizzazione:Zoebeli Communications AG, Berna; grafica: OliverSlappnig, Herrenschwanden; versione italiana: MarinaGraham, Gümligen; versione francese: Felix Glutz,Montreux; tipografia: Ast & Jakob,Vetsch AG, Köniz;tiratura: 2400 copie.

Innotour: aggiornamento novembre 2009

� Benchmarking internazionale e previsioniper il turismo, BAK Basel Economics,www.bakbasel.ch

� E-Bike Park Watch Valley, Rent a Bike AG,www.rentabike.ch

� Ecolabel europeo e marchio dello stam-becco per gli ostelli della gioventù svizze-ri, Ostelli della Gioventù Svizzeri, www.youthhostel.ch

� GI SvizzeraMobile – Svizzera, Paesedell’escursionismo, GI SvizzeraMobile,www.svizzeramobile.ch

� Management energetico, Funivie Svizzere,www.seilbahnen.org

� Matterhorn Valley Hotels, MatterhornValley Hotels AG, www.matterhornval-leyhotels.ch

� Milestone 2008–2011, hotelleriesuisse,www.htr-milestone.ch

� Piattaforma elettronica per il turismo delCanton Grigioni, Dipartimento dell’econo-mia pubblica e socialità, ww.dvs.gr.ch

� Progetto mantello ViaRegio,ViaStoria– Centro per la storia del traffico, www.kulturwege-schweiz.ch, www.viastoria.ch

� Progetto Q+: strategia di sviluppo delprogramma Q, Federazione svizzera delturismo, www.quality-our-passion.ch

� Studio di fattibilità sull’istituzione di unsettore di formazione Health and Ho-spitality, BHP – Brugger und PartnerAG ed hsp – Hodler, Santschi & PartnerAG, www.bruggerconsulting.ch, www.hsp-ag.ch

� Valore aggiunto nei parchi tramite ilturismo, Dr. A. Kappler, S. Forster e Dr. D.Siegrist, www.inno-tour.ch

Troverete ulteriori informazioni al sitowww.inno-tour.ch, rubrica «Progettisostenuti»

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