sport club magazine agosto/settembre 2011

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agosto/settembre 2011 Clemente Russo, primo pugile italiano alle Olimpiadi di Londra 2012 TATANKA A CINQUE CERCHI

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Sport Club Magazine Agosto/Settembre 2011

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Clemente Russo, primo pugile italiano alle Olimpiadi di Londra 2012

TATANKA A CINQUE CERCHI

CoverAgosto2011:Layout 1 29/07/11 11.57 Pagina 2

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno VIII - n. 73 - Agosto/Settembre 2011Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroLorenzo Arduini, Matteo Cirelli, GianmatteoColla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci,Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, AndreaCecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari,Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] Onorario Giuseppe Capelli

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Arti GRafiche Agostini Srl - Roma

Finito di stampare nel mese di luglio 2011

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodi-co è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. In nessun caso si garantisce larestituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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sommario

Sport Club agosto/settembre 2011

editoriale E’ fatta la squadraper i mondiali

Tatankaboxe ma non solo

Pronti perl’Europeo

E’ tempo di supcon Leonard Nika

Sport, divertimenti esani valori all’Eticamp

I traumi di manoe polso nel portiere

RUGBY

COVER

E’ arrivata,Range Rover Evoque

5 porte

BASKET

APPUNTAMENTI

MOTORI

SALUTE

SUP

FORO ITALICO

SPORT&TURISMO

CLUB STYLEFITNESS

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4 10

221428 34

60

8886

6476 80Capo Verde Trek

La mitica storiadel Foro Italico

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editoriale

’è una Roma che nasce, una Romache muore e una che viene conqui-stata. E tutto nello stesso precisomomento. Quando si dice che la Sto-ria ci mette del suo. Il fiocco rosa oazzurro che sia, meglio mantenerela Par Condicio, viene festeggiato dalComitato Promotore per la nascitadel Governo che ci porterà alle Olim-piadi del 2020, venuto alla luce ametà luglio e che sta muovendo i pri-mi passi per il più grande ed affasci-nante progetto che il nostro Paeseabbia mai visto. Da l’altra parte, sul-

lo stessa sponda del biondo Tevere,muoiono due tra le realtà più presti-giose delle società sportive della Ca-pitale: la rugby Roma 1930 ed unadelle più promettenti, più giovanili,più interessanti del calcio: l’AtleticoRoma. E sempre nello stesso flash-back c’è l’AS Roma che viene com-prata dagli americani. Ai dirigenti del-la palla ovale non sono bastati 81anni di affascinante storia, 5 scudet-ti, 2 Coppe Italia, l’aver annoveratotra le proprie fila migliaia e migliaiadi ragazzi tra cui alcuni sono diven-tati Campioni (il mitico Paolo Rosi eAmbrogio Bona) per sconfiggere quelbrutto presagio che amaramente èdivenuto realtà: la sparizione totaledal pianeta delle Mete. Un bruttissi-mo e tristissimo segnale che rindon-da malinconico sugli echi della noti-zia che il prossimo Sei Nazioni nonsi giocherà più al Flaminio ma alloStadio Olimpico, a testimoniare del-la crescita esponenziale degli spet-tatori nella Città Eterna. E’ tutto sadi beffa. Anche perché abbiamo in-vestito tante energie fisiche e patri-moniali per lanciare il rugby nella no-stra nazione, abbiamo provato ad in-culcare una sana cultura sportiva fat-ta di fatica e sudore e quando ab-biamo deciso di dargli ufficialmenteuna Patria, il suo maggior combat-tente cade, con valore, ma cade.E nonostante negli ultimi mesi ab-

biamo visto tanti uomini di sport an-nunciare un proprio intervento e sal-vataggio dell’icona rugbistica ma difronte alle preoccupazioni di unacomplicata gestione finanziaria, sisono tutti dileguati. E poi c’è l’Atle-tico Roma, “la vecchia Lodigiani”, fu-cina impressionante di fenomeni esimbolo di successo per tutti i vivaiitaliani, che in pochi istanti dall’eb-brezza dello spareggio per salire inserie B si è trovato a proclamare ilDe Profundis e scomparire dalla ga-lassia del mondo del calcio.E, putr-toppo, non sono neanche bastati igridi d’allarme dei suoi ex giocatori,tra i quali Totti e Toni. Ora, è troppotardi. L’arrivo dell’estate ha portatovia tutte le speranze. C’è ormai po-co da dire e poco da scrivere. Forse,dobbiamo attendere che gli ameri-cani sbarchino a salvare anche altresquadre che hanno rappresentato losport a Roma. Niente morali, solo ri-flessioni ma con una domanda sec-ca e decisa rivolta al mondo dellosport, quello che conta e decide. Orache chiediamo le Olimpiadi, per es-sere favoriti e dare lustro all’imma-gine di Roma non sarebbe importan-te fare qualcosa per tenere in vita lecompagini capitoline?Curiosità da persona della strada:facile e diretta. Attendiamo risposta,perché domandare è sempre lecito,rispondere è cortesia.

CRoma a tre marce

di Luigi Capasso

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Il sogno più grande è quello che ci porta al 2013 quando il CIO effettuerà lasua scelta

dell’On. Alessandro CochiDelegato alle Politiche Sportive di Roma Capitale

arà Olimpiade a Roma come nel1960? E sarà ancora così bella? Losperiamo, lo auspichiamo e stiamointensamente lavorando in questadirezione. Era il 1960 quando, conRoma al centro dei riflettori dellaDolce Vita e del boom economico,furono ospitati i XVII Giochi Olimpi-ci e i primi Giochi Paralimpici dellastoria. Furono le prime Olimpiadi amisura d'uomo, che lasciarono ineredità ai romani impianti e infra-strutture in quantità rivoluzionandoe abbellendo una città. Anche oggila città ha bisogno di questo: l’in-contro di qualche mese fa al Palaz-zo dei Congressi dell’Eur sugli Sta-ti Generali della Città ha mostratola via da seguire e tracciato la stra-da maestra. Quella del 1960 fu unagrande edizione anche per i risulta-ti sportivi italiani che furono silen-ziosamente "costruiti" negli anniprecedenti partendo dal territorio edallo sport di base. Il compito delDipartimento è di promozione e diindirizzo e va anche in questa dire-zione: l’obiettivo infatti è quello diavvicinare ancor di più le famigliealla pratica spor tiva. Anche perquanto attiene ai centri sportivi diproprietà di Roma Capitale, 155 sulterritorio cittadino, stiamo impe-gnandoci per esaltare un patrimo-

nio indispensabile per una Capita-le come Roma, continuando a mi-gliorare la qualità dei servizi offer-ti ai cittadini, insieme ad una poli-tica di costi ridotti, in un momentodi particolare crisi come quello at-tuale. Con società, associazioni ecooperative ci apprestiamo a con-tinuare quel cammino comune com-piuto negli ultimi anni, fatto di col-laborazione, di iniziative, di svilup-po congiunto di idee, nonché di co-municazione. Il Dipartimento per lePolitiche dello Sport, inoltre, peraiutare i cittadini a districarsi me-

glio nelle questioni burocratiche eper far conoscere le sue moltepli-ci attività, ha realizzato un sito webconsultabile all'indirizzo www.spor-tincomune.it. In questo primo trien-nio il Dipartimento ha lavorato an-che sotto traccia con il massimoimpegno per rendere armonica efunzionale la gestione degli impian-ti di proprietà di Roma Capitale,che a nostro avviso costituisconoun patrimonio imprescindibile perla Città e per gli sportivi, soprattut-to di base. Il compito che si è pre-fissata la nostra Amministrazioneed in particolare chi per suo con-to è chiamato ad occuparsi disport, è quello di diffondere la pra-tica sportiva. Negli ultimi mesi sia-mo riusciti ad ottenere dei risulta-ti importanti, che, tuttavia, consi-deriamo soltanto una base di par-tenza. Questo è un momento im-portante per Roma e per lo sportcapitolino in quanto la città si tro-va lanciata verso il sogno olimpicodel 2020. Un risultato che si po-trebbe concretizzare anche in vir-tù dell'impegno di tutte le forze cheoperano sul campo, a cominciareda chi si occupa dell'attività dilet-tantistica di base. Tutti insieme ver-so il grande sogno di vincere unitila sfida Roma-Resto del Mondo.

focus

Roma 2020? Sì, ma nella giusta direzione

S

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dell’Avv. Sabrina RondinelliSpecializzata in diritto dello sport Dottore di ricercaFac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

diritto e rovescio

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Proponiamo una rapida panoramica degli organi UEFA che vigilano sul regolaresvolgimento delle competizioni.

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ell’organizzazione della UEFA i gradidi giustizia sono due: il primo è laCommissione Disciplinare e di Con-trollo, il secondo la Commissione Di-sciplinare d’Appello. Entrambi si av-valgono della collaborazione degliispettori disciplinari UEFA il cui fun-zionamento e i cui poteri inquirenti erequirenti sono molto simili a quellodella Procura Federale in Italia. In am-bito UEFA la Commissione Discipli-nare e di Controllo esamina sia i ca-si avvenuti in occasione di avveni-menti agonistici sia le questioni cheviolino statuti, regolamenti e decisio-ni UEFA e che esulino dalle compe-tenze di un altro organo. La suddet-ta Commissione ha il potere di deci-dere: 1) la sanzione da adottare lad-dove venga riscontrata una violazio-ne del regolamento da parte della fe-derazione nazionale o di un singolotesserato; 2) il rigetto o l’accettazio-ne di eventuali reclami. Inoltre laCommissione decide anche sull’am-missione o meno di un club o di unaFederazione nazionale alle competi-zioni UEFA. Passiamo alla Commis-sione d’Appello che esamina i ricor-si contro le decisioni disciplinari adot-tate dalla Commissione Disciplina-re e di Controllo. La CommissioneDisciplinare e di Controllo esamina icasi disciplinari che violino statuti,

regolamenti e decisioni dell’UEFAed esulino dalle competenze di unaltro organo. La Commissione Di-sciplinare e di controllo può decide-re: la sospensione dei procedimen-ti, il proscioglimento, la confermadelle sentenze e la confutazione ol’accettazione dei reclami. Inoltre,decide sull’idoneità a giocare e sul-l’ammissione dei club nelle compe-tizioni UEFA. Per quanto riguarda ilruolo dell’Ispettore Disciplinare, es-so può essere paragonato a quellodel Pubblico Ministero nel diritto pe-nale italiano. Gli ispettori disciplina-ri indagano sulle violazioni degli sta-tuti, sui regolamenti e sulle decisio-

ni dell’UEFA, rappresentandola neiprocedimenti disciplinari. All’inter-no dell’amministrazione dell’UEFA,l’unità servizi disciplinari controllagli incontri per prevenire episodi dicalcio scommesse. Gli incontri del-le prime due divisioni e delle cop-pe nazionali nelle 53 Federazioniaffiliate, oltre a quelli organizzatidalla UEFA, vengono analizzati me-diante il sistema di rilevamento cal-cio scommesse (BFDS) che puòadottare misure rigorose nei riguar-di dei soggetti che vengano scoper-ti nella manipolazione degli incon-tri per scommesse o per altre fina-lità illecite.

La struttura disciplinare della UEFA

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cultura sportiva[ ]

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di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli

In ricordo di Andrea Stucchi

i è spento un sogno nel panoramasportivo italiano. Andrea Stucchi, ilgiovane tennista romano è morto. Lacausa è stato un tumore alle ghian-dole linfatiche. Aveva 20 anni. Nonserve scrivere altro per capire il mo-mento di dolore umano e sportivo.Mi permetto però di raccontare unpo’ più da vicino la vicenda, per ricor-dare l’atleta, e la maniera in cui sta-va portando avanti la sua carriera. Andrea Stucchi era la promessa deltennis italiano, stava emergendo conforza e personalità a livelli sempremaggiori. Nel 2007 vinse il torneoEta under 16 di Foligno, e in quell’oc-casione si mise in luce per la primavolta, convincendo la nazionale ita-liana a convocarlo a soli 18 anni. Lostesso anno partecipò agli Europeidi Mosca, arrivando dritto in finale,e solo lì fermato dal bulgaro GrigorDimitrov. Venne convocato anche al-la Coppa Borotra, nella quale giocoper tutta la prima fase, fino al soprag-giungere di un infortunio. Poi arrivòla vittoria del campionato italiano un-der 16. Questi risultati, e le vittoriecontro grandi nomi quali l’argentinoKonfederak, Bortolotti e Gaio, ne fa-cevano l’atleta in vertiginosa asce-sa del nostro tennis. Nato il 23 Lu-glio del ’91, il ragazzo aveva un fisi-co asciutto ed era alto 1 metro e 90.Giocava di destro, e usava il rovescio

a una mano. Il suo allenatore Gian-carlo Palumbo svela che, durante ilperiodo in nazionale, Andrea spessostudiava la notte, per concludere isuoi studi al liceo classico. E’ tantoentusiasmante vedere un giovane at-leta che cresce e che si forma cor-rettamente attraverso lo sport, quan-to doloroso vederlo andare via in que-sto modo. Ma le parole in alcuni ca-si non fanno che sminuire l’accadu-to. La storia di questo ragazzo do-vrebbe essere narrata, sarebbe giu-sto non perdere la memoria di quel-lo che Andrea è riuscito a fare, il suotrascorso dovrebbe essere trasmes-so e soprattutto dovrebbe essere pre-so da esempio da tutti, soprattuttodai numerosi ragazzi che praticano

una disciplina e studiano magari dinotte. L’idea del college tanto ago-gnato in Italia è un sogno, mi chie-do, sarebbe così difficile applicare ilmitico College Anglosassone al mo-dello Italiano? Perché i nostri politi-ci non danno il giusto valore all’atti-vità sportiva? Tutto questo rimane erimarrà un mistero, so soltanto pe-rò che lo sport è una formidabile me-dicina, abbatte le tensioni sociali eriesce a livellare le diversità. Mi vie-ne in mente solo di ribadire che tut-ti i giovani atleti che si appassiona-no ad una disciplina e che lo porta-no avanti con serietà e costanza, do-vrebbero essere maggiormente se-guiti e considerati. Perché sono i lo-ro sogni a rendere speciale lo sport.

Il giovane tennista romano si è spento a soli 20 anni: un esempio per tutti,giovani e non.

S

Armando Carpinelli

‘gnora Maria Trebbiano

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Pulciano

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Le etichette realizzate da Gianfranco Notargiacomofanno di queste bottiglie pezzi da collezione

Quando il vinoè arte

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rugby[ ]

Il CT della nazionale italianaNick Mallet ha puntatosull’esperienza nella scelta dei giocatori che andranno in Nuova Zelanda.

È FATTA LA SQUADRAPER I MONDIALI

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lla fine, Nick Mallett verrà ricor-dato probabilmente come il CTduro dalla lacrima facile: lacri-moni nel 2008 quando l’Italiabattè la Scozia nella sua primastagione sulla panchina azzur-ra, lacrimoni tre anni dopo sem-

pre al Flaminio per la storica vittoria sulla Fran-cia. Ancora lacrime a fine luglio, a Villabassa, untiro di schioppo dal confine austriaco, quando haannunciato a sei dei suoi giocatori che loro, inNuova Zelanda per i Mondiali che iniziano il pros-simo 9 settembre, non sarebbero andati.Ha vinto l’esperienza, nelle scelte di Mallett e delsuo staff, ed alcuni giovani sono rimasti a casa.“Avrete altre occasioni, e le avrete presto. Mi dis-piace solo che non le avrete con me”, ha dettoil coach sudafricano che cercherà di traghetta-re la squadra azzurra al traguardo mai raggiuntodei quarti mondiali e che poi lascerà il posto alfrancese Brunel. “Sapevamo che non sarebbestato facile scegliere i trenta giocatori per i Mon-diali, e tutti i ragazzi che in queste settimane sisono allenati a Villabassa hanno dato il massi-mo per conquistare la convocazione. A nome mioe di tutto lo staff voglio ringraziare, per quantohanno fatto in questi giorni, i sei che non vole-ranno con la Nazionale in Nuova Zelanda: Al-berto De Marchi, Andrea Pratichetti e Josh Fur-no, in particolare, sono tre giovani di sicuro av-venire internazionale ma, in vista degli impe-

gni che ci attendono nei prossimi mesi, abbia-mo deciso di affidarci ad atleti di maggioreesperienza”, ha spiegato Mallett. “Questo grup-po è il risultato di quattro anni di lavoro”, haproseguito il tecnico sudafricano. “Non abbia-mo dubbi sul fatto che si tratti del migliore pos-sibile per affrontare i Mondiali. In seconda li-nea abbiamo deciso di convocare quattro gio-catori in grado di fare la differenza tanto a li-vello di organizzazione delle rimesse laterali,dove abbiamo avuto delle difficoltà nel 6 Na-zioni, che nella lotta in campo aperto: Bortola-mi e Van Zyl, in queste settimane, hanno con-tribuito in modo importante all’organizzazionedelle nostre rimesse”. “In terza linea”, ha con-tinuato Mallett, “la concorrenza era elevatissi-ma, non è facile rinunciare ad un impact pla-yer come Manoa Vosawai ma con Sergio Paris-se ed Alessandro Zanni il ruolo di numero ot-to è già coperto, mentre Barbieri, Derbyshireed un veterano come Mauro Bergamasco ga-rantiscono grande presenza a tutto campo edaffidabilità”. “I tre mediani di mischia partiran-no tutti per la Nuova Zelanda”, ha detto il CT,“mentre l’altra scelta complessa ha riguarda-to i mediani d’apertura, dove avevamo tre at-leti per due posizioni. Orquera, dal nostro pun-to di vista, è il giocatore più completo per lamaglia numero dieci, mentre abbiamo ritenutogiusto offrire una grande opportunità di cre-scita ad un giovane che proviene dal vivaio ita-

Arugby[ ]

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liano come Riccardo Bocchino, che alla Chur-chill Cup ha ritrovato continuità ed in questesettimane ha dimostrato grande determinazio-ne e voglia di maturare e far parte dei trenta”.“Tra i trequarti”, ha concluso la propria anali-si il CT, “l’unico atleta a non proseguire la pre-parazione sarà, come già detto, Andrea Prati-chetti. Crediamo sia un giovane di grandi pro-spettive, ma era l’unico esordiente tra i con-vocati e per un Mondiale impegnativo comequello che ci attende le precedenti esperienzeinternazionali dei suoi compagni hanno fattola differenza. Pressoché tutti i trequarti con-vocati hanno giocato almeno una gara da tito-lari nell’ultimo 6 Nazioni dimostrando grande

affidabilità, mentre Matteo Pratichetti ha dis-putato una buona Churchill Cup e Giulio Tonio-latti ci ha impressionato per la capacità di ri-proporsi nel ruolo di ala con una stagione bril-lante agli Aironi ed una preparazione estiva nel-la quale si è messo in evidenza come uno deigiocatori più in forma”. Australia (Auckland, 11settembre), Russia (Nelson, 20 settembre),Stati Uniti (Nelson, 27 settembre) e l’Irlanda(Dunedin, 2 ottobre) sono gli ostacoli da supe-rare per arrivare a quei quarti di finale solosfiorati quattro anni fa, a Saint Etienne. E sea Dunedin a Nick scapperà qualche lacrima,vorrà dire che le cose sono andate come me-glio non avrebbero potuto.

I convocatiPiloniMartin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers,76 caps) Lorenzo CITTADINI (Benetton Treviso, 4 caps)Andrea LO CICERO (Racing-Metro Paris, 86caps) Salvatore PERUGINI (MPS Aironi, 80 caps)

TallonatoriTommaso D’APICE (MPS Aironi, esordiente)Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 37caps) Fabio ONGARO (MPS Aironi, 76 caps)

Seconde lineeMarco BORTOLAMI (MPS Aironi, 84 caps) Carlo Antonio DEL FAVA (MPS Aironi, 52 caps) Quintin GELDENHUYS (MPS Aironi, 21 caps) Cornelius VAN ZYL (Benetton Treviso, esor-diente)

Flanker/N.8Robert Julian BARBIERI (Benetton Treviso,14 caps) Mauro BERGAMASCO (84 caps) Paul DERBYSHIRE (Benetton Treviso, 10 caps)Sergio PARISSE (Stade Francais, 77 caps) Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 52 caps)

Mediani di mischiaPablo CANAVOSIO (36 caps) Edoardo GORI (Benetton Treviso, 3 caps)Fabio SEMENZATO (Benetton Treviso, 4 caps)

Mediani d’aperturaRiccardo BOCCHINO (Estra I Cavalieri Prato,6 caps)Luciano ORQUERA (MPS Aironi, 22 caps)

Centri/Ali/EstremiTommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 6caps)Mirco BERGAMASCO (Racing-Metro Paris,81 caps) Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 66 caps) Gonzalo GARCIA (Benetton Treviso, 21 caps)Andrea MASI (MPS Aironi, 60 caps) Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 28 caps)Matteo PRATICHETTI (MPS Aironi, 22 caps)Alberto SGARBI (Benetton Treviso, 12 caps)Giulio TONIOLATTI (MPS Aironi, 5 caps)

rugby[ ]

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on solo boxe ad alti livelli. An-che hobby e passioni, comela televisione, il cinema e l’an-dare a cavallo, uniti ad un co-stante impegno nel sociale.Tutto questo è Clemente Rus-so, uno dei più validi pugili del

nostro Paese, che ha staccato il pass olimpi-co per Londra 2012 lo scorso maggio, dopoaver conquistato una medaglia d’argento a Pe-chino. Russo è stato il primo atleta italiano aqualificarsi individualmente per le prossimeOlimpiadi di Londra 2012: il pugile campanoha, infatti, battuto ai punti nella finale dei pe-si massimi della World Series svoltasi in Cinaa maggio, il pugile russo, naturalizzato cittadi-no dell’Azerbaijan, Medzhidov. L’accesso all’Olimpiade, nel caso del pugila-to, prevede una conquista individuale del pass,ecco perché per “Tatanka” si può parlare diprimo atleta azzurro qualificatosi anche se visono stati altri tredici atleti prima di lui chehanno conquistato l’accesso a Londra 2012come posto Nazione. Il suo soprannome, Tatanka, significa bisonte,animale nel quale Russo si identifica in quan-to alterna momenti di pausa ad attacchi mici-diali e rapidissimi. Non solo boxe ad alti livel-li, abbiamo detto in apertura. In occasione deiGiochi Olimpici del 2008, Roberto Saviano hafatto del pugile campano e del suo stile di com-battimento un profilo su L’Espresso, pubblica-to nella sua opera “La bellezza e l’inferno”. Daquesto testo è nata l’esperienza di Clementecon il cinema e l’idea del film Tatanka scate-nato. Nel film Clemente Russo ha impersona-to un giovane di Marcianise che trova il riscat-to attraverso la boxe. Russo ha sempre ama-to stare sotto i riflettori, non solo quando sitrova in un ring: a lui piace ridere, cantare, bal-lare ed è stato sempre pronto a giocarsi lesue carte sul ring come negli studi televisivi ecinematografici. L’elemento fondamentale agli

N

Intervista a tutto campo aClemente Russo, Tatanka,

che ci ha parlato dipugilato, Londra 2012,

ma anche dei suoi hobbye del suo impegno sociale.

TATANKABOXE MA NON SOLO

di Lorenzo Arduini

cover[ ]

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occhi di Tatanka è di non farsi mai ammaliaredalla notorietà e dalle luci della ribalta e nonperdere mai per un attimo il gusto del combat-timento. Il segreto è riuscire a trasformare l’e-sperienza vissuta fuori dallo sport in ricchezzaper una sempre maggiore personalità sul ring.Anche l’andare a cavallo ha rivestito e rivesteun ruolo importante nella vita di Tatanka: pro-prio questa passione ha contribuito alla sceltadi trasferirsi in Umbria, terra più adatta rispet-to alla Campania per chi desideri cavalcare. Ul-timo, ma non ultimo, ambito per il quale Cle-mente ama dedicare tempo ed impegno è quel-lo sociale: una delle cose che lo appassionamaggiormente è affiancare il suocero ed il co-gnato, il campione di judo Pino Maddaloni, nelCentro Sportivo Maddaloni Star Judo Club diScampia: si tratta di un progetto sportivo, for-temente voluto dalla famiglia della moglie Lau-ra, per togliere i ragazzi napoletani dalla stra-da e, in particolare, dal carcere minorile, impe-gnandoli in attività pulite, veicolate da forti va-lori sportivi. Abbiamo parlato di tutto questo inquest’intervista a tutto campo realizzata perSport Club.

Clemente, da cosa è nata la tua passione perla boxe? Ha influito il fatto di provenire da Mar-cianise, la cosiddetta terra dei pugili?

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cover[ ]

“La mia passione per il pugilato è nata quasi pergioco, dato che da piccoli, come la maggior par-te dei bambini, amavo diversi sport. Ho iniziatoa praticare boxe alla palestra comunale di Mar-cianise perché era gratuita e perché, essendoun po’ cicciotello, volevo dimagrire. Mi appassio-nai subito, anche perché è stata un’attività chemi ha consentito di stare lontano dalla strada.Di conseguenza anche i miei genitori potevanostare tranquilli, dato che quella palestra era co-me una famiglia”.

Quando hai capito di poter competere ad altilivelli?“Abbastanza presto, dato che caratterialmen-te, ero, possiamo dire, un po’ montato: ho sem-pre creduto nei miei mezzi, poi ho cominciatosubito a vincere. A 14 anni ho conquistato ilprimo campionato italiano ed è subito arrivatala convocazione in Nazionale ed una medagliaai primi Campionati Europei che ho disputato”.

Quali sono le vittorie che ti sono rimaste mag-giormente nel cuore?“Sono due: la vittoria nel 2007 ai Mondiali diChicago è stata un’emozione fortissima. Nonavevo mai pianto nella mia carriera ma sul po-dio, durante le note del nostro inno, sono sce-se le lacrime. La seconda vittoria è stata quel-

la di quest’anno, che mi ha regalato la qualifi-cazione a Londra 2012: è stata molto soffer-ta ed è arrivata dopo una gara mai scontata emolto combattuta”.

La tua delusione più forte?“Può sembrare strano, ma è stata nel giornoin cui ho portato a casa l’argento olimpico:quella sconfitta in finale la reputo un vero fur-to, perché il pugno che ha regalato la vittoriaal mio avversario russo mi ha colpito la spal-la, mi rimase anche il segno del suo guanto-ne”.

A parte i rimpianti cosa ci puoi dire dell’atmo-sfera che si respira alle Olimpiadi?“L’Olimpiade è l’evento sportivo più bello, alquale ogni atleta vorrebbe partecipare. Moltisacrificherebbero qualche partecipazione aiMondiali pur di esserci. L’atmosfera è inspie-gabile, stupenda ed io ho avuto la fortuna diviverla già due volte, ad Atene ed a Pechino.Spero che a Londra sia la stessa e sono sicu-ro che, con una medaglia d’oro al collo, sareb-be tutto ancora più bello”.

A proposito di Londra: come commenti la tuaqualificazione?“Ho cominciato ad allenarmi a settembre in vi-

Clemente Russo (Kg. 91)Nato a: Marcianise (Caserta) il 27 1982.Stato civile: sposato con Laura Maddaloni(campionessa judo).Prima Società Sportiva: Excelsior Boxe diMarcianisePrimo allenatore: Domenico BrillantinoSocietà Sportiva attuale: Gruppo Sportivodelle Fiamme OroAllenatore: Giulio Coletta, Michele Caldarella eClaudio De CamillisProfessione: Agente di PoliziaCurriculum: Campione Italiano nel 2001, 2002,2004, 2005, 2006 e 2007;Campione Mondiali Militari nel 2004; Oro ai Giochidel Mediterraneo di Almeria 2005; Oro aiCampionati dell’Unione Europea 2005 e argento aquelli del 2007; Oro al Torneo Wurumqi CityCina 2007; Oro ai Campionati Mondiali Chicago2008; Oro 36th International Boxing Tournamentfor the Chemistry Cup 2008 in Germania;Medaglia d’Argento Giochi Olimpici di Pechino2008; Oro ai Giochi del Mediterraneo di Pescara2009 ; Oro al 1°China Open Of Boxing 2010;campione delle WSB Campionato Individuale neiKg. +91; qualificato ai Giochi Olimpici di Londra2011.Record: 213 incontri (+174; - 36; = 3)Hobby: Il calcio a cinque, i cavalli (montaall’americana) ed il mondo dello spettacolo (hapartecipato all’ultima edizione de “La Talpa” suItalia1; è stato protagonista del film “Tatanka”).

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sta della World Series, che volevo assolutamen-te vincere. L’obiettivo di questo settembre ènaturalmente uno solo: Londra, e anche qui vo-glio vincere”.

La gravidanza di tua moglie ti ha in qualche mo-do ostacolato dal punto di vista mentale in que-sti ultimi mesi?“Assolutamente no, anzi è successo il contrario.La gravidanza mi ha fatto concentrare ed impe-gnare ancora di più perché tutto quello che stofacendo non è più solo per me, ma anche peril bambino”.

Veniamo al cinema. Com’ è stata l’esperienzacome attore nel film Tatanka?“Mi è sempre piaciuto sia il mondo della televi-sione che quello del cinema. Ho fatto la mia pri-ma apparizione in un reality nel 2008 e quandomi hanno contattato per il film Tatanka non pote-vo credere che, con tutti gli attori che ci sono,avessero scelto proprio me Abbiamo girato in unperiodo per me libero da impegni agonistici ed èstata un’esperienza bellissima. Al termine dellamia carriera agonistica, tra tre, quattro anni, mi

piacerebbe molto rientrare in questo mondo”.

Parlaci della tua terra d’adozione, l’Umbria, co-me mai questa scelta?“Ho sempre avuto la passione per i cavalli, manella mia città non c’è molto spazio per coltiva-re un hobby di questo genere. Mi sono innamo-rato dell’Umbria e dei suoi spazi verdi nel 2002quando ci andai con la Nazionale. Poi anche lamia ragazza, che ora è mia moglie, condividevacon me questa passione e ci siamo trasferiti.Questa vita piace molto ad entrambi per adesso,in futuro vedremo se tornare al paese”.Sei molto impegnato anche nel sociale.“Quando mi chiamano corro sempre. Cerco sem-pre di dare una mano a mio suocero e mio co-gnato che stanno facendo molto con la pale-stra che hanno aperto a Scampia. Lì si fa so-prattutto judo ma sono sempre a disposizioneper quanto riguarda il pugilato. Voglio che quel-la palestra abbia per i ragazzi che la frequen-tano la stessa importanza che ha avuto per mela prima palestra di Marcianise. Un ambientecaldo, confortevole e familiare, dove non si tro-vano le insidie della strada”.

l SUP è una disciplina che non tutticonoscono, è simile al sur f ma si pra-tica con una tavola più grande, sia in-termini di lunghezza che di larghezza,e prevede l’uso della pagaia. Questosport ha avuto le sue origini alle Iso-le Hawaii, dove i maestri di sur f usa-

vano questa tavola particolare per seguire ipropri allievi in mezzo alle onde. In Italia que-

sta disciplina si sta piano piano dif fonden-do, contando su un numero di praticanti sem-pre maggiore. Abbiamo intervistato Leonard Nika, uno deiprimi praticanti di SUP in Italia, attualmenteil più valido atleta del nostro Paese.

Quanti anni hai, cosa fai nella vita?“Ho 24 anni e vivo a Torvaianica, una piccola

città sulla costa laziale non lontano da Roma.Vivo la vita a stretto contatto con il mare in quan-to sono un assistente bagnante ed un istrutto-re di surf e stand up addling. Quando non sonoin acqua per fare surf o sup è perché devo la-vorare, quando non sono al lavoro e perché so-no in viaggio da qualche parte nel mondo: se ilviaggio è finito ne incomincia subito un altro...Faccio Parte del Team NAISH SURFING Interna-

I

È TEMPO DI SUPCON LEONARD NIKA

Intervista a Leonard Nika,il massimo esponente

italiano di SUP

di Lorenzo Arduini

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[ ]sup

tional con sede nel isola di Maui, Hawaii”.

Abbiamo seguito i tuoi progressi: come ci sisente ad essere la persona più in vista d’Ita-lia in Europa? “Sono l'atleta che ha fatto più gare all'esteroinsieme al mio amico ''Gas'', ci siamo fatti va-lere, abbiamo portato in alto la nostra bandie-ra gara dopo gara ed abbiamo fatto conosce-re la nazionale del Sup nel panorama europeo.Personalmente ho gareggiato in parecchie com-petizioni pro Class in Europa, ottenendo piaz-zamenti soddisfacenti. Comunque penso chenon bisogna mai guardare indietro, impararedalle sconfitte e continuare a migliorarsi”.

Quali sono i tuoi programmi sportivi? “Mi sto preparando per andare in Californiaa Ottobre, avrò l'opportunità di gareggiare coni grandi di questo sport o vero nella Battle OfThe Paddle con 200 partecipanti, finalmentepotrò realizzare uno dei miei sogni. Un’altragara importante che farò all'estero è la 11City in Olanda: oltretutto è un paese che co-nosco molto bene avendoci vissuto per un pe-riodo di tempo, questa competizione è unicanel suo genere perché attraverseremo 11 cit-tà, si gareggia nei canali che ramificano lamaggior par te dei Paesi Bassi percorrendo40 km al giorno per cinque giorni di seguito.Vince chi riuscirà a fare il minor tempo possi-bile al traguardo”.

Come vedi la situazione SUP in Italia?“Questa stagione 2011 sta andando molto be-ne, il numero di partecipanti è molto elevato epenso che l'anno prossimo migliorerà ancora”.

Giri sia il circuito Race che Wave, qual è iltuo allenamento Race? “Sì, mi piace fare entrambi perché sono con-vinto che il race sia un buon allenamento peril Wave e viceversa. Quando faccio race, seil mare me lo permette, mi alleno con il gpssu acqua piatta cercando di battere semprei miei record per il minor tempo nei 6km, 8kme 10km”.

E quello Wave?“Come dicevo il race è un buon allenamentoanche per il Wave ma non per le manovre sul-l'onda, sopratutto per la confidenza della pa-gaiata e la stabilità nelle gambe. Esco sem-pre con qualsiasi condizione di mare, siaquando è molto piccolo, sia quando è moltogrosso. Ultimamente mi sto allenando moltodi più sul Wave perché abbiamo avuto un pe-riodo molto lungo di mare mosso”.

sup[ ]

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Preferisci più il Race o il Wave? “Preferisco più il Wave perché mi trasmetteadrenalina soprattutto quando le onde sonoveramente cattive e impossibili da surfare”.

Sei all’interno della Fisurf, di cosa ti occupiprincipalmente? “Faccio parte del settore giovanile di stand uppaddling Fisurf. Organizzo degli eventi nella mialocalità, dove ho la mia scuola di sup e di surf,per fare conoscere questa nuova disciplina delsurf ai ragazzi che ancora non hanno avuto mo-do di conoscere i privilegi di questo sport”.

Hai vinto la competizione Wave più ambita d’I-talia come ci sente ad essere il capo Sup?“E’ il secondo anno che faccio la gara di SupWave a Capo Mannu: secondo me è una del-le mete più belle per il surf in Italia, sono an-

dato li per diver tirmi, sinceramente non miaspettavo di vincere. Poi invece sono coinci-se le due cose, mi sono divertito con gli ami-ci e ho avuto il primo premio... Sono moltocontento per la vittoria ma anche perché nonostante la competizione è prevalsa l'amiciziae la passione per uno sport condiviso con gliamici”.

Il panorama europeo porta anche il tuo nome,come vedi la scena europea?“Il circuito europeo sta crescendo molto infretta, sia per quanto riguarda la tecnologiache per l’aumento di partecipanti anno peranno, la tecnologia nelle gare si è per fezio-nata nell'ultima tappa di St. Tropez: tutti ipar tecipanti erano muniti di un micro chipche aveva la funzione di gps per vedere la vi-rata nelle boe e la segnalazione dell’arrivo in

una maniera molto precisa. Spero che que-sto accada molto presto anche in Italia”.

Hai aperto una scuola sup nella tua zona,come va il business? “Ho una scuola sup e surf che si chiama WATERTRIBES e per fare questo seguiamo una nostrafilosofia: la natura è il nostro parco giochi ed iquattro elementi fondamentali sono il nostro im-pianto sportivo: Sole, Aria, Acqua e Terra.”

Un invito a chi vuole iniziare e non sa cos’è ilsup.“Il sup è vivere il mare in una maniera diversagodendo di tutti i privileggi che ci offre. Possiamo spostarci molto facilmente da una co-sta all'altra, visitare posti mai visti prima, caval-care le onde con molta facilità: una palestra gra-tuita. Insomma tutto il possibile immaginabile”.

Leonard Nika è il Capodel Capo per il S.U.P.

Lo scorso 8 giugno Leonard Nika si èlaureato Capo dei Capi di SUP nelleacque di Capo Mannu.Leonard Nika e Alessandro Marcianò,i due si sono affrontati in finale, rinno-vando la sfida onda dopo onda. Le due semifinali hanno mandato alla finalissima Sergio Cantagalli,Alessandro Marcianò, Leonard Nikaed Emanuele Guglielmetti. La prima onda è di Marcianò, il rider Rip Curl è aggressivo e prende moltissi-me onde, ma Nika è stato incontenibile,sur fate bellissime, ingressi radicali, è lui il Capo del Capo 2011, seguito daMarcianò, Guglielmetti e da SergioCantagalli in quarta posizione.

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L'EVENTO:L'OPPORTUNITA CHE NON POTETE

LASCIARVI SFUGGIRE.

CA-CO-HU 1p 17-2:AGILA 16-02-2010 12:16 Pagina 1

[ ]24Ottima performance degli atleti azzurri in Brasile, che hanno superato le medaglievinte nell’ultima edizione.

Foto Di Prima

Gli atleti di Judo e Nuoto vincitori delle prime medaglie ai Giochi

Mondiali Militari[ ]

GIOCHI MONDIALI MILITARI:DAVANTI ALL’ITALIA SOLOCINA E BRASILE

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l bilancio è positivo, abbiamo superatoampiamente le 29 medaglie conquistatenell’ultima edizione dei Giochi Militari –questo il commento del Capo Delegazio-ne della squadra italiana, Gen. Brig. Ri-naldo Sestili, che aggiunge – Il livello tec-nico dei Giochi Mondiali Militari si alza

sempre di più come anche il numero dei paesipartecipanti: questa edizione di Rio 2011 ne hacontati ben 114”. Oltre alla sintesi del successoagonistico ottenuto dalla squadra militare italia-na, affidato alle parole del Generale Sestili, edai dettagli dai quali, di seguito, emergeranno iprotagonisti degli azzurri con le stellette, è ne-cessario evidenziare che, per la prima volta nel-la storia dei Giochi Mondiali Militari, ma addirit-tura nell’ambito di tutte le attività svolte dall’Ita-lia nel CISM, è stato realizzato un progetto di“marketing e comunicazione” ad hoc il quale hareso possibile comunicare capillarmente le atti-

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Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Biagio Abrate, durante la conferenza stampa di presentazione dellaNazionale Militare Italiana

Una fase di gara durante il campionato di Scherma

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vità svolte ed i successi ottenuti dalla squadraazzurra risparmiando considerevolmente ancherisorse nell’approntare quanto necessario allapartecipazione all’evento. Un successo di siste-ma, quindi, che pone ancora più in risalto il suc-cesso italiano. Entrando, invece, nel dettaglioagonistico, delle 14 medaglie d’oro azzurre 6 so-no state vinte nel nuoto: due da Martina De Mem-me, (400 e 800 sl), da Luca Pizzini (50 metri ra-

na), da Cesare Sciocchetti (200 sl); oro per lestaffette maschili 4 x 100 e 4 x 200 metri stilelibero. 5 ori alla scherma: Sara Carpegna nellaspada, Valentina Cipriani nel fioretto individualefemminile e Luca Simoncelli nel fioretto individua-le maschile; oro a squadre nel fioretto maschilee femminile. 2 gli ori nel paracadutismo, uno conFrancesco Gullotti, nei lanci di precisione, ed unaa squadra sempre nei lanci di precisione. L’ulti-

Da sx: Amm. Gamboa (Capo Delegazione del Brasile), Gen. Div. Gola (Presidente Onorario CISM), Dott.ssa Bussetti(A.D. Jumbo Grandi Eventi) e Gen. Brig. Sestili (Capo Delegazione Italiana)

A Rio de Janeirodoppio successoper l’Italia militareIl Brasile, padrone di casa con Riocittà organizzatrice dei V GiochiMondiali Militari, grazie alle 114medaglie (45 ori, 33 argenti, 36bronzi) si è imposto nel medagliereper nazione seguito, a ruota, dallaCina con 99 medaglie (37 ori, 28argenti, 34 bronzi) e dall’Italia, terzacon 51 sigilli (14 ori, 13 agenti, 24bronzi). Per l’Italia una cospicuavittoria di medaglie che, eguagliandoper numero quelle vinte nella primaedizione di Roma 1995, sono statetutte festeggiate, insieme agli atletidella delegazione azzurra, a “BaseItalia” allestita nel Forte diCopacabana ed inaugurata proprio dalcapo Delegazione italiana ai GiochiMondiali Militari, Generale RinaldoSestili, insieme alla medaglia olimpicadi Taekwondo, Mario Sarmiento, ed alministro plenipotenziario AntonioAlessandro, in rappresentanzadell`Ambasciata Italiana in Brasile. Undoppio successo per l’Italia, quindi,che durante i sette giorni di attivitàoltre alle medaglie ha accolto nella“Base Italia”, progettata dalla JumboGrandi Eventi, leadernell’organizzazione di eventi sportivi,in collaborazione con il Ministerodell’Ambiente e della Tutela delTerritorio e del Mare, oltre 10.000persone tra ospiti, pubblico edelegazioni estere. Un punto diincontro autorevole e fioreall’occhiello del made in Italy e delleeccellenze italiane. Oltre all’areadegustazione di vini italiani, e inparticolare del prosecco, e all’arearistorazione con la selezione deimigliori piatti della cucina italiana, ilpunto catalizzatore è stato, infatti, ilpercorso museale “Italy SustainableLife”, realizzato dal Ministerodell’Ambiente in collaborazione con lafondazione brasiliana Fórum dasAméricas. A “Base Italia” si è svolta,alla presenza del presidente delConsiglio Internazionale degli SportMilitari, Colonello Hamad KalkabaMalboum, anche una tavola rotondainternazionale che ha affrontato iltema dell’eco sostenibilità dei grandieventi sportivi: “Ambiente e Sport perdei Giochi Verdi”.

Una fase di combattimento durante il campionato di Judo

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NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE1 Brasile 45 33 36 1142 Cina 37 28 34 993 ITALIA 14 13 24 514 Polonia 13 19 11 435 Francia 11 3 3 176 Corea 8 6 8 227 DPR Corea 7 2 3 128 Kenya 6 5 5 169 Germania 5 19 11 3510 Ucraina 5 4 9 1811 Iran 5 3 4 1212 Norvegia 4 5 2 1113 Qatar 3 1 2 614 Cile 2 4 2 815 Austria 2 2 2 616 Lituania 2 1 2 517 Bielorussia 2 0 4 618 Lettonia 2 0 2 419 Svezia 2 0 0 220 Marocco 1 7 1 9

Sono state 55 le Nazioni, delle 114 partecipanti, che hanno vintouna o più medaglie. In maniera sintetica Sport Club riporta soloil medagliere delle prime 20 Nazioni

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EDIZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE POSIZIONE NEL MEDAGLIERERoma 1995 (Italia) 22 16 13 51 2Zagabria 1999 (Croazia) 16 20 21 57 3Catania 2003 (Italia) 25 14 22 61 3Hyderabad 2007 (India) 7 8 14 29 4Rio de Janeiro 2011 (Brasile) 14 13 24 51 3

Medagliere italiano ai Giochi Mondiali Militari

mo oro è stato vinto nel salto triplo dalla campio-nessa europea Simona La Mantia che ha ottenu-to il podio con la misura di 14,19m. Anche sulsecondo gradino del podio è il nuoto a fare laparte del leone poiché ha vinto ben 7 medagliedelle 13 conquistate dall’Italia: Cesare Schio-chetti si è imposto nei 400 sl, mentre un oroè stato vinto dalla staffetta 4 x 100 sl femmi-nile; Martina De Memme è stata argento nei200 metri sl e Federico Bocchia nei 50 metrisl; argento pure per Niccolò Beni 200 metri far-falla, Luca Pizzini 200 metri rana ed Erika Er-raioli 100 metri sl. 2 medaglie d’argento sonoandate alla scherma con Andrea Vallosio, nel-la spada, e nella squadra maschile di sciabo-la. 2 anche gli argenti nel judo con Giovanni Ca-rollo (cat. -81 kg) e Assunta Galeone (cat. -78kg). Veronica Borsi è stata argento nell’atleti-ca leggera (100 hs) e Auro Franceschino nelpentathlon moderno. 24 volte Italia sul terzogradino del podio ed è stato sempre il nuoto a

fare man bassa con 8 bronzi grazie ad AndreaBusato, 400 metri sl, Erika Erraioli, 50 metrisl, Veronica Demozzi 200 metri rana, France-sco Donin, 100 metri sl, Andrea Busato, 1500metri sl, Tommaso Romani 500 metri farfallae la staffetta 4x100 misti femminile e maschi-le. 6 sono stati vinti nella scherma da: Luigi An-gelo Miracco (spada), Alessio Foconi (fioretto),Benedetta Durando e Carolina Erba (fioretto in-dividuale femminile); due di squadra nella scia-bola e nella spada femminile. 3 i bronzi vintinel taekwondo da: Leonardo Basile (cat. +87kg), Daniela Castrignano (cat. +73 kg) e Eleo-nora Platania (cat. -62 kg). 2 nel judo per Wal-ter Facente (cat. -90 kg) e per la squadra fem-minile. Bronzo pure nel tiro con Petra Zublazingnella carabina da 50 metri e per la squadrafemminile. Un bronzo a testa, infine, per la bo-xe, con Vittorio Parrinello (pesi gallo 56 kg), perl’atletica con Leonardo Capotosti (400 hs) eper il triathlon con Daniel Hofer. La nazionale militare brasiliana durante la cerimonia di apertura

Mondiali Militari

L’astista Giorgio Piantella dona ai ragazzi brasiliani la magliadedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia

l mese di Settembre 2011 vedecome evento spor tivo principalel’Europeo di Basket 2011 che sidisputa in Lituania dal 31 Agostoal 18 Settembre. Sarà un europeomolto interessante perché tra lealtre cose qualifica per le Olimpia-

di 2012 di Londra e quindi vedrà la pre-senza delle star NBA, che invece non ave-

vano par tecipato alle qualificazioni perl’edizione 2009. Inoltre per la prima vol-ta al via si presenteranno 24 squadre etra queste, dopo la mancata qualificazio-ne nel 2009, par teciperà anche l’Italiadi Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Da-nilo Gallinari. I tre NBA infatti hanno ga-rantito la presenza agli ordini del coachSimone Pianigiani. Il tecnico di Siena ha

ricostruito quasi totalmente l’Italia e af-frontato le qualificazioni all’Europeo ba-sandosi su Bargnani e Belinelli (stantel’assenza di Gallinari).La fase d'andata del girone di qualifica-zione è stata estremamente negativa,mentre nel girone di ritorno, gli aggiusta-menti tecnico e tattici di coach Pianigia-ni, hanno portato l'Italia a sfiorare la qua-

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Dal 31 agosto al 18 settembre la rassegna continentale in Lituania.Gli azzurri puntano alla qualificazione olimpica.

basket[ ]

di Lorenzo Arduini

PRONTI PER L’EUROPEO

lificazione con la bella vittoria a Tel Avivcontro Israele. Tuttavia nell'autunno 2010 il board del-la Federazione Europea di Basket ha de-ciso di allargare la partecipazione agli eu-ropei 2011 a 24 squadre; in questo mo-do l'Italia potrà partecipare di diritto allamanifestazione continentale evitando unplayoff round che si sarebbe svolto nel-l'estate del 2011 poco prima dell'iniziodegli Europei. La formula dell'Europeo 2011 prevede lacreazione di 4 gironi da 6 squadre cia-scuno che su affrontano con formula al-l'Italiana. Passeranno alla seconda fasele prime 3 squadre classificate che si uni-ranno andando a formare due gironi da 6squadre. Le prime quattro classificate diquesti due gironi accederanno ai quartidi finale per giocarsi il titolo europeo e iposti disponibili per l'Europa alle olimpia-di di Londra 2012. L'Italia è stata sorteg-giata in un girone insidioso (girone B) in-sieme a Francia, Serbia, Israele, Lettoniae Germania: si tratta probabilmente delgirone più equilibrato e complesso e ognisquadra compresa l’Italia ha possibilitàdi qualificazione. Nel caso di qualificazio-ne alla seconda fase, con grandi proba-bilità, l'Italia si unirà al girone A di Litua-nia, Spagna e Turchia, chiaramente favo-rite per il passaggio del turno. Il gironeC, a for te matrice slava, vede la Greciae la Croazia un gradino sopra le altre conMontenegro e Bosnia in seconda fila; ilgirone D sembra invece il meno forte con

Russia e Slovenia nettamente favorite egrossa bagarre per il terzo posto. La com-petizione denominata anche Eurobaskettoccherà 6 città lituane; nei gironi elimi-natori Panevezys, Siauliai, Alytus, e Kla-peida, nella seconda fase la capitale Vil-nius, e nella fase finale Kaunas, la capi-tale del basket lituano e dello Zalgiriscampione d’Europa nel 1999. Gli azzurri puntano alla qualificazione olim-pica e non sembra una impresa sempli-ce. Questo anche per il fatto che le pri-me due classificate all'Europeo andran-no direttamente ai Giochi, terza, quarta,quinta e sesta faranno invece il torneoPreolimpico la prossima estate con altre8 squadre provenienti dal resto del mon-do: un girone a 12 dal quale solo 3 stac-cheranno il pass per Londra. Nel clan Pianigiani c'è grande fiducia nelvalorizzare la squadra intorno ai nostriBig 3 NBA Bargnani, Belinelli e Gallinariche avranno cer tamente una marcia inpiù. Danilo Gallinari, infatti, dopo estatipassate a recuperare dai problemi fisici,ha dichiarato di voler mettersi a disposi-zione del ct italiano. La fase a gironi ver-rà disputata dall'Italia a Siauliai, città del-la Lituania situata nel nord del paese,nonlontano dal confine con la Lettonia, chequindi potrà giocare il girone quasi tra lemura di casa. La Rai tramite i suoi canali ver ticali suldigitale terrestre (Rai Sport 1 e Rai Sport2) seguirà la manifestazione europea edil cammino degli azzurri.

[ ]

Scommesse e FavoritiBwin assegna i favori del pronostico allaSpagna di Gasol e del gioiellini Rubio approdatoquest'anno tra i pro USA, seguono in ordine ipadroni di casa della Lituania e la Serbia.Azzurri a 45 considerato outsider alla streguadi Russia, Slovenia e Croazia. Quote ingenero-se per Bosnia e Montenegro in fondo al lottocon la Bulgaria a chiudere.

basket[ ]

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[ ]30

L’AFFASCINANTE MONDODELLE ARTI MARZIALIIntervista a Marco Pellicone, Presidente della FIJLKAM, che ha parlato a tuttocampo delle arti marziali e della loro diffusione in Italia.

a Federazione Italiana Judo, Lotta,Karate e Arti Marziali (Fijlkam) èuna Federazione, se vogliamo, ati-pica, dato che si occupa di diversediscipline di combattimento, alcu-ne olimpiche, altre no, con regola-menti anche molto diversi tra loro.

L’elemento forse più importante che accomunatutte le arti marziali è la disciplina, il rispetto e

la lealtà che viene insegnati agli atleti, soprattut-to quando si tratta di giovanissimi. Abbiamo par-lato di tutto questo con Matteo Pellicone, Presi-dente della FIJLKAM, che abbiamo intervistatoper Sport Club.

Presidente, qual è a suo giudizio la situazionedelle arti marziali in Italia in questo momento?“La nostra Federazione gestisce svariate di-

scipline: oltre alle più conosciute, come il ka-rate, il judo e la lotta, seguiamo anche artimarziali come l’aikido, il sumo ed il ju jitsu,quindi il discorso deve essere inevitabilmen-te diversificato. Di tutte queste solo il judo ela lotta sono discipline olimpiche, di conse-guenza in questo momento siamo maggior-mente concentrati su di esse, dato che man-ca solo un anno a Londra 2012. Il judo e la

di Lorenzo Arduini

L

lotta, da quando sono state inserite nel pro-gramma olimpico, hanno sempre dato un con-tributo importante al medagliere azzurro: suotto medaglie d’oro conquistate da atleti ita-liani a Pechino, due sono state nostre, unanel judo e l’altra nella lotta, e nelle prece-denti edizioni abbiamo vinto da un minimo diuna ad un massimo di quattro medaglie. Do-po questi risultati ci sentiamo molto respon-sabilizzati in vista di Londra 2012”.

Ci sono già degli atleti che hanno staccatoil pass olimpico?“Ancora no, visto che le competizioni che as-segnano punteggi validi per la qualificazionesono iniziate da poco per quanto riguarda iljudo e cominceranno a settembre con i Mon-diali di Istanbul per la lotta. Nel judo i Mon-diali di Parigi di fine agosto sono i più impor-tanti per quanto riguarda il punteggio in pa-lio per la qualificazione olimpica”.

Nel complesso comunque è ottimista in vi-sta delle Olimpiadi.“Il giudizio globale è senza dubbio positivo,nel judo abbiamo già dieci ragazzi, su quat-tordici categorie di peso, in buona posizionenel ranking, dato che in ogni competizioneconquistiamo sempre delle medaglie. Nellalotta abbiamo qualche problema in più, prin-cipalmente a causa del numero di tesseratinon altissimo in Italia”.

Le manifestazioni che ci accompagnerannoverso i Giochi Olimpici sono in grado secon-do lei di promuovere il judo e la lotta?“In occasione delle Olimpiadi l’interesse me-diatico verso sport che non siano il calcio au-menta, di conseguenza anche la loro promo-zione. La stessa cosa vale anche per le ma-nifestazioni di qualificazione, soprattutto quel-le iridate. Naturalmente se arrivano delle me-daglie d’oro la promozione aumenta in ma-niera esponenziale”.

Qual è invece la situazione del karate?“Il karate purtroppo è da tempo che non ri-esce ad entrare nel programma olimpico,sempre per un soffio. Dico purtroppo perchéin questa disciplina siamo all’apice in tutti itornei, la situazione in Italia in questo mo-mento è eccezionale, con le nostre squadresempre al ver tice”.

Veniamo all’attività di base: le arti marzia-li possono essere pericolose, soprattuttoper i bambini?“Assolutamente no, lo dimostra la casistica

fijlkam[ ]

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degli infor tuni, che nelle arti marziali è tra lepiù basse. L’elemento che spiega tutto que-sto è senza dubbio il massimo rispetto del-l’avversario e delle regole, oltre alla lealtà, chevengono trasmessi dai maestri agli allievi, atutte le età ed a tutti i livelli. Nel karate inol-tre c’è il controllo delle tecniche, ossia il di-vieto di colpire l’avversario, che consente disviluppare l’autocontrollo. Questi principi edu-cativi fondamentali di tutte le ar ti marzialiconsentono di portare avanti le attività sen-za rischi”.

Quali sono le discipline maggiormente prati-cate dai più giovani?“Nel nostro Paese i giovani ed i bambini pra-ticano soprattutto il judo ed il karate. Questadiffusione c’è da parecchi decenni, da quan-do venne in Italia un certo numero di maestrigiapponesi che insegnarono queste disciplinee tutte le norme comportamentali che vi ruo-tano attorno”.

Quali sono a suo giudizio i motivi che spingo-no un genitore a far praticare il judo ed il ka-rate al proprio bambino?“Essenzialmente per le motivazioni cui accen-navo prima, ossia i valori che i maestri sonoin grado di trasmettere. Nel judo, in particola-re, grazie all’insegnamento delle tecniche diimmobilizzazione, viene insegnata prima di tut-to la disciplina. I genitori di bambini magari unpo’ agitati si sorprendono nel venire in pale-stra ed osservare il comportamento del pro-prio figlio, nel vederlo rispettoso verso il mae-stro ed i compagni. Tutti gli sport sono in gra-do di veicolare insegnamenti positivi, prima ditutto il sacrificio come mezzo per raggiungereuno scopo. Se vogliamo, però, nelle arti mar-ziali questi insegnamenti sono ancora più pre-senti: penso ad esempio al saluto con l’inchi-no che gli allievi devono fare al maestro ed alsaluto tra gli atleti prima e dopo la gara”.

fijlkam[ ]Le discipline della FIJLKAM • Judo• Lotta• Karate• Aikido• Ju jitsu• Sumo• MGA• Capoeira• Grapplimg e MMA• Pancrazio Athlima• S'istrumpa

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Foro Italico[ ]

LA MITICA STORIADEL FORO ITALICOLe vicende del gioiello sportivo situato nel cuore di Roma, che potevaessere dieci volte più grande

di Paolo Severo Ciabatti

l Foro Italico, un gioiello sportivo nelcuore di Roma che poteva essere die-ci volte più grande se la guerra nonavesse fermato tutti i piani di espan-sione. Il progetto mai realizzato di Lui-gi Moretti“Forma ultima Fori”, del 1941,prevedeva un’espansione del Foro didieci volte superiore all’attuale verso

l’Acquacetosa, Tor di Quinto e il Quartiere Fla-minio. L’area avrebbe dovuto prevedere unadeviazione del Tevere e la nascita di una nuo-va isola al suo interno, aree boschive, impian-ti sportivi e aggregativi. Il Foro, allora Musso-lini: uno dei poli che avrebbe dovuto caratteriz-zare la Roma del futuro. Ma, quel che “rima-ne” del Foro è comunque un gioiello unico almondo. E a questo zaffiro d’inestimabile valo-re dobbiamo anche la salvaguardia della colli-na facente parte del Parco di Monte Mario edegli spazi verdi intorno.

L’areaI marmi bianchi del Foro dovevano essere im-mersi nel verde di un parco e lo stesso archi-tetto Enrico Del Debbio, che realizzò il pianodel Foro, ne fece un punto fermo. Fu scelta lavalle tra il Monte Mario e le dolci anse del Te-vere, verso il Ponte Milvio. La millenaria sto-ria della Capitale stava per darsi appuntamen-to su questi prati, ma era in verità la moder-nità che si andava a celebrare. La modernitàdello sport che proprio in quel periodo venne“sottratto” ai college e reso popolare. Il terri-torio su cui si colloca il complesso sportivo estorico del Foro si estende nell’area nord diRoma, sulla riva ovest del Tevere. Agli inizi delsecolo scorso, fino agli Anni Trenta, era unazona collocata alla periferia estrema della cit-tà, ancora segnata da una prevalenza di cam-pagna. Due vie consolari delimitano l'area delForo sul lato Est: la Flaminia e la Cassia.

Il primo piano regolatoreL’architetto Enrico Del Debbio, nel primo pia-no regolatore, mostra il Foro Italico in una ve-ste poco conosciuta. Rispetto ai giorni nostrilo Stadio dei Marmi è senza le statue, esisteun teatro e un campo di tiro, impianti per lapallavolo, la pallacanestro, il rugby e lo ska-ting. Presente anche un galoppatoio e, sulTevere, un imbarcadero. Nel progetto, nonsono ancora delineati i due ponti presenti in-vece nelle didascalie prospettiche coeve.

L’Accademia di Educazione fisicaL’edificio dell’Accademia è il primo ad esse-re costruito su progetto di Enrico Del Debbiodel 1927 ed è situato a nord del Monolite,che lo separerà dall’edificio gemello delle Ter-me. Inaugurato nel 1932 è composto da duecorpi simmetrici. I due edifici sono uniti da un

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pontile, che ospita l’Aula Magna. Nel 1937nacque il gemello Palazzo delle Terme che ospi-ta la piscina olimpionica del Foro Italico.

Lo Stadio dei MarmiLo stadio sorge alle spalle del Palazzo H co-me campo sportivo di questo ed è progetta-to nel 1928 da Enrico Del Debbio (ed inau-gurato nel 1932). Esso è di tipo “diaulo elle-nico”, con due lunghi lati rettilinei paralleli,raccordati da tratti circolari su ambo le par-ti. L’intento della struttura è didattico, quin-di non vi sono parti sopraelevate, bensì ottogradinate in marmo bianco di Carrara. Le ot-to gradinate sono incorniciate sulla fila piùalta da 60 statue in marmo dell’altezza di 4metri. Sul fondo della corsia d’ingresso è pre-

sente un grande mosaico. Il campo copre unasuper ficie di 14.000 metri quadri, compren-dendo una pista podistica a 6 corsie larga 9metri, mentre le gradinate possono ospitarecirca 6.000 spettatori.

Il MonoliteIl monolite rappresenta la porta del Foro. Ilprogetto, di Costantino Costantini, data 1927.Esso è donato a Mussolini da alcuni indu-striali toscani. Ingabbiato in una struttura dilegno e acciaio, trainato da 36 paia di buoidalle Alpi Apuane sino alla foce del Tevere,viene di qui caricato sulla zattera “Apuano”,sino a Roma. Grazie alle tavole del pittore Al-fredo Furigà, viene romanzato il viaggio delmonolite. Si legge come in un grande libro di

favole: “Un problema di tecnica di trasporto,senza precedenti nella storia più recente, in-combeva sul destino del monolite. Il monoli-te era stato apprestato in una gabbia gigan-tesca alla cui costruzione occorsero ben cin-quanta tonnellate di legno e quattordici di fer-ro. Assicurato da una rete di funi e acciaio,infisse nella roccia, il formidabile convogliovenne sollevato con ingegnosa e romana ma-novra. Dal piano al mare, il lento andare delconvoglio sollevò ondate di entusiasmo trale popolazioni dei borghi attraversati. (...) Nelfervore operoso dell’arsenale di La Spezia sidelineavano intanto i fianchi robusti de “L’A-puano”, il galleggiante superbo destinato atrasportare a Roma il carico, risalendo il cor-so del Tevere”. Dal trasporto al giorno in cui

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Foro Italico[ ]

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[ ]Foro Italico

il monolite venne posto: “sotto l’impulso deipotenti congegni il complesso meccanicoascendeva gradualmente trascinandosi sul-le travi reggispinta. Il primo dì dell’anno X, ilmonolite veniva finalmente collocato sullabase. L’opera gigantesca era compiuta”.

Dallo Stadio dei Cipressiallo Stadio OlimpicoLo Stadio dei Cipressi è progettato nel 1928,compreso nel Piano Regolatore dello stessoanno e parzialmente ultimato nel 1932. Es-so è posto dietro lo Stadio dei Marmi e la fu-tura Fontana della Sfera. Rispettando la cor-nice paesaggistica, lo stadio viene appoggia-to alla collina, senza stravolgere in tal modol’ambientazione che si offre allo spettatore.

Gradinate vengono tagliate nella collina cheaffianca lo stadio su un lato per tutta la lun-ghezza della struttura. Il primo sviluppo deilavori datato 1937 prevede la costruzionedelle gradinate degli anelli superiori in mar-mo di Carrara ma seguendo sempre la con-formazione naturale del terreno: l’impiantoprende ora il nome di Stadio Olimpionico. Unsecondo anello, in travertino venne edifica-to per l’Olimpiade del 1960 (da qui il nomedi Stadio Olimpico), dando vita a uno straor-dinario monumento bianco stagliato tra gli al-beri del Foro. Tutto finisce con il disgraziatorestyling per i Mondiali del 1990. Uno stadiogigantesco, quello di oggi, ma che mal si le-ga con il resto del Foro e in alcuni punti raf-fazzonato.

Quel che non è avvenuto in guerra è succes-so, dunque, in tempo di pace. Durante i ter-ribili avvenimenti che sconvolgono e parzial-mente danneggiano la città di Roma negli An-ni ‘40, il Foro Italico sopravvive, uscendonepraticamente intatto, grazie alla scelta com-piuta dagli americani di stabilire, proprio inquel complesso, il proprio quartier generale.

Gli impianti del TennisGli impianti della racchetta dell’architetto Co-stantino Costantini sono edificati nella partemeridionale del Foro a cavallo tra il 1933 e il1934 e constano di due entità. Una prima dinatura monumentale, lo Stadio del Tennis odella Pallacorda (oggi intitolato a Nicola Pie-trangeli), a pianta rettangolare di metri 56 per

26 circondato tutto intorno da gradinate rive-stite in bianco marmo di Carrara. Agli angolidel campo, tali gradinate si raccordano in cur-va e sono circondate da 18 statue marmoreedi atleti, rendendo la struttura molto simile al-lo Stadio dei Marmi. Attraverso una galleria incemento, esso si collega a 6 campi di allena-mento, la seconda entità, cui è annessa unapalazzina dei servizi che subisce un restylinga metà degli Anni ’90 con la trasformazione in

Circolo di Tennis, aprendo di fatto la strutturaanche agli iscritti. Tutti i giorni, da quella da-ta, bambini imparano a giocare a tennis e i piùgrandi possono godere delle bellezze degli im-pianti. Nel 2010 è inaugurato il nuovo Centra-le del Tennis. Il colore chiaro dell’impianto ri-chiama le strutture marmoree di cui è circon-dato. Lo studio del progetto del nuovo centra-le del Tennis ha voluto fondere tradizione e mo-dernità. Si viene così a realizzare un impiantocon la configurazione all’aperto per 10.500 po-sti a sedere. Il terreno di gioco è mantenutoalla quota originaria del piano di campagna, acirca 5 m dall’attuale livello stradale. Il primoanello di tribune e spalti è quindi ricavato pro-prio dalla conca del terreno.

La Casa delle ArmiLa Casa delle Armi è costruita tra il 1935 e il1936 su progetto dell’architetto Luigi Morettie posta sul Lungotevere meridionale del Foro,innanzi alla Foresteria Sud. Essa ospita l’inse-gnamento della scherma e delle altre discipli-ne ad arma bianca. È composta di due corpiortogonali, collegati da due pontili. Dal 1980è divenuta Aula Bunker per i maxi processi ita-liani ed oggi ospita la sede del Comitato perl’Olimpiade del 2020.

Il Viale dell’Impero e le vie d’accessoIl viale posto tra il Palazzo H e il gemello Pa-lazzo delle Terme (oggi Viale del Foro Italico)

congiunge il monolite con la Fontana dellaSfera ed è realizzato nel 1937. Al centro siestende per una lunghezza di 100 metri e unalarghezza di 50. Il diametro della parte checirconda la sfera è di 100 metri circa. La pa-vimentazione è in lastre di marmo bianco diCarrara e a manto erboso, per una superficiedi 11.000 metri quadri. I due lati del viale so-no per 7.500 metri quadrati ricoperti da mo-saici bianchi e neri, opera degli artigiani del-la Scuola di Spilimbergo. Il Ponte Duca d’Ao-sta viene costruito a partire dal 1936 (termi-nato nel 1939) e unisce il quartiere Flaminio,

La storia del ForoItalico in libreria

Il libro “Foro Italico. Città dellosport tra passato, presente efuturo” è edito da LVR Advertisinge realizzato dal giornalista FabioArgentini. 264 pagine, 5 tavolefuori testo per un’opera magnasulla storia del Parco del Foro. Illibro vede le introduzioni delSindaco di Roma Capitale GianniAlemanno, del Presidente delCONI Gianni Petrucci, delProrettore Vicario dell’Universitàdegli Studi di Roma “Foro Italico”e del Delegato alle PoliticheSportive di Roma CapitaleAlessandro Cochi, ideatore edispiratore di questa opera.

Foro Italico[ ]

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e tramite questo la Città Eterna, con la nuo-va cittadella dello sport. Da poco è stato edi-ficato anche il Ponte della Musica.Un ponteche unisse l’attuale quartiere della Vittoriacon il quartiere Flaminio era già stato pensa-to da Del Debbio sin nei primissimi piani ri-guardanti la cittadella dello sport. Il ponte nonè destinato solamente all’accesso pedonale,ma anche ai cicli e ai veicoli a motore.

Gli impianti del nuotoNel 1950 si pensa nuovamente alla realizzazio-ne di uno stadio destinato al nuoto nella stessa

area individuata negli anni Trenta, a ridosso delPalazzo delle Terme. Le Olimpiadi del 1960 for-niscono l’occasione necessaria. Il complesso,del quale si occupano Enrico Del Debbio e Anni-bale Vitellozzi, è diviso in due zone, collegate daun edificio preposto ad ospitare servizi di varianatura. La prima zona ospita gli impianti delle ga-re, i servizi e le gradinate per il pubblico. La se-conda zona è destinata a Centro di Addestramen-to Nuoto, alle piscine per bambini e non nuota-tori. Una galleria sotterranea, infine, collega lepiscine con il Palazzo delle Terme, da cui provie-ne l’acqua calda per le docce e gli spogliatoi.

Il Ministero degli EsteriL’edificio, posto nella parte settentrionale del Fo-ro è disegnato da Enrico Del Debbio insieme conArnaldo Foschini e Vittorio Morpurgo. Costruitoa partire dal 1937 (fino al 1943) doveva ospita-re la sede del Partito Nazionale, che era anchemuseo e sacrario del regime. Il cambio di desti-nazione d’uso avviene nel 1942 (Ministero degliEsteri). I lavori si fermarono nel ‘43 per la guer-ra e ripresero nel ‘56. Nel 1959 vi fu l’inaugura-zione e la definitiva destinazione a Ministero de-gli Affari Esteri, anche noto a causa della posi-zione, come “La Farnesina”.

[ ]Foro Italico

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Il Trasporto del Monolite

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ralasciando il lato tecnico, trai motivi che stanno contribuen-do al successo del circuitodelle gare nazionali vanno sot-tolineati gli aspetti promozio-nali e turistici. La promozio-ne, evidentemente, riguarda

tutte le tappe del tour, che por ta il grandegolf internazionale in varie parti d’Italia. I tor-nei stimolano la gente del luogo, non solo ap-partenente al popolo golfistico, ad avvicinar-si al campo anche attratta da varie iniziativededicate compresa la possibilità di provarea giocare. In tutte le circostanze è presentela lounge “19ª buca” di Pilsner Urquell in cuici si incontra volentieri per una pausa, tra l’al-tro potendo contribuire a una causa umani-taria, perché le donazioni degli ospiti a fron-te di ogni bottiglia di birra che Pilsner Urquellmette a disposizione vengono devolute alla

Fondazione Niccolò Galli. In casi specifici èpredominante il lato turistico-golfistico.L’Acaya Open ha avuto una notevole valenzain tale chiave. Infatti il torneo è stato espor-tato all’estero sia dai media internazionalipresenti, che dalle telecamere dell’EuropeanChallenge Tour le quali, attraverso i numero-si network satellitari collegati, hanno dato vi-sibilità all’evento, al tracciato del DoubleTreeby Hilton Acaya Golf Club e al Resort in cui èubicato, offrendo altresì uno spaccato dellepotenzialità turistico-golfistiche della Regio-ne Puglia. E non è stato un caso se la mani-festazione ha avuto il supporto di numeroseimportanti aziende, dai major sponsor Beti-taly, Banca Mediolanum, Campione del Gar-da, Ecomet, Happycasa e Sitem agli sponsorTempoverde, Toro Irrigazione, Actis Golf, Ma-gistra Vini, Stasi, Semar Viaggi/Baglivi Tour. Ha vinto il 27enne inglese Jamie Moul, che

in un concitato finale ha avuto ragione dellospagnolo Jorge Campillo e del sudafricanoBranden Grace.Tra gli italiani il migliore è stato AlessandroTadini che, si è classificato 15°. A Castel SanPietro Terme il Le Fonti Open è ormai un clas-sico dell’estate. Ha una caratteristica parti-colare: la giornata non termina con la conclu-sione della gara, ma prosegue fino a serainoltrata con spettacoli musicali, gastrono-mia e mercatino dell’usato golfistico nel Vil-laggio Ospitalità aperto a tutti, con richiamoanche per i numerosi turisti italiani e stranie-ri che affollano la città termale. Nel prosie-guo della stagione vi saranno altri due tornei,new entry in calendario, con tali particolari-tà: il Dolomiti Open, che evidenzierà le bel-lezze del Trentino, e l’Open di Sardegna, conle suggestioni dell’Isola, del Pevero Golf Clube di Porto Cervo.

Prosegue intensa lastagione italiana con il

Pilsner Urquell Pro Tour,gestito dalla FederazioneItaliana Golf, le cui varie

manifestazioni sisusseguono a ritmo

serrato per un intensofinale di stagione

IL GOLFIN GIRO

PERL’ITALIA

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golf[ ]

OLGIATA GOLF CLUB

Nonostante il caldo più di 130 i partecipanti alloSpace Lab Roma

Giocare sotto questo caldo è daeroi o da malati di golf ?. Ebbeneerano più di centotrenta i matti,possiamoli chiamarli bonariamen-te così coloro che hanno così vo-luto non mancare alla terza tappadella seconda edizione dello Spa-ce Lab Roma disputata all’OlgiataGolf Club. In un’atmosfera gioio-sa, ancora si sentono gli echi del-la stupenda serata di due giorniprima, che ha coinciso con l’anni-versario del mezzo secolo di vitadel Circolo presieduto da AndreaPischiutta, si è giocato la classi-ca gara sulle 18 buche con formu-la stableford. In 1^ categoria il Pri-mo netto è risultato Vittorio Addab-bo (42) davanti al secondo nettoAntonello Bisceglia (38). Il Primo

netto è risultato il giovane e pro-mettente Alessandro Balice con36 punti. In 2° Categoria vittoriadi Stefano Melone con 39 puntidavanti a Salvatore Malcangio(38) Tra i giocatori di Terza Cate-goria, successo di Flavio Agrimicon 40 punti che ha precedutoClaudia Mariotti, pari punti. I pre-mi speciali sono stati appannag-gio della Lady Maria Cristina Co-lombo (38) e del Senior Valter Mar-tini (39). La premiazione è statacondotta dal Consigliere dell’Ol-giata Giancarlo Troiani con a fian-co Riccardo Vaira, vero deus exmachina dello Space Lab Romache troverà il suo epilogo in otto-bre all’Arco di Costantino, quan-do termineranno i lavori della rin-novata Club House. Sarà un mo-do simpatico per chiudere questamanifestazione che ha permessoa tanti giocatori di misurarsi, spe-rando di vincere un soggiorno adAgadir in Marocco.

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golftuttincircolo

PARCO DI ROMA

A settembre il Niki European Golf Club Championship

La terza edizione del “Niki Euro-pean Golf Club Championship” sisvolgerà nei giorni 16 e 17 set-tembre a Roma. L’importante ma-nifestazione (una specie di cam-pionato europeo per dilettanti congiocatori con handicap molto bas-si) è stata presentata da Lena Ca-ponetti, madre del compianto Ni-ki, deceduto in un tragico inciden-te stradale, che aveva la passio-ne del golf di cui era una sicurapromessa. Saranno due le giorna-te di gara, la prima si giocherà alParco di Roma e la seconda all’Ol-giata Golf Club il giorno seguenteal termine del quale ci sarà la pre-miazione. Il field è composto daamateur con hcp molto bassi (me-dia hcp 5), a testimonianza di un

alto livello qualitativo, che garan-tisce spettacolarità e valore tec-nico alla manifestazione, giuntaalla sua 3° edizione. La formuladi gioco è cambiata rispetto aglianni trascorsi per effetto della fol-ta partecipazione dei circoli euro-pei (che aumenterà ulteriormenteil prossimo anno).Il Niki European Golf Club Cham-pionship è patrocinato dalla Fede-razione Italiana Golf e da RomaCapitale ma è anche sotto l’egidadell’European Golf Association edospiterà alcuni osservatori dell’Eu-ropean Tour per valutare un ulte-riore salto di qualità per le prossi-me edizioni. Il torneo rientra nel-l’ambito delle attività dell'associa-zione Niki's Sport Events Onlus,che ha lo scopo di organizzare,con l'ausilio degli sponsor, un pro-gramma di eventi con la finalità diraccogliere fondi per sensibilizza-re l'opinione pubblica sul proble-ma della sicurezza stradale.

news dai circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazione del Golf Forense

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ACQUASANTA GOLF CLUB

Tutto esaurito per la SwingHotels Cup

Si è svolta all’insegna del tutto esau-rito la Swing Hotels Cup, circuito confinale in Sardegna presso il TankaGolf Club. A contribuire alla perfet-ta organizzazione del circuito è sta-to lo splendido scenario del circo-lo più antico d’Italia, che con i suoiperfetti green ha dato quel toccomagico alla competizione. Duranteil week end è stata girata una tra-smissione televisivisa sul torneo,andata in onda SU T9 SPORT E GBRSAT in tutto il bacino mediterraneoe in ampia sintesi in numerose emit-tenti regionali e nazionali del digita-le terrestre. Intervenuto il Presiden-

te Carlo Scatena del Comidato La-zio FIG a dimostrazione del grandeinteresse anche delle istituzioni sulTorneo di Golf amatoriale più riccoe blasonato d’Italia. Ad aggiudicar-si la competizione nella Prima Ca-tegoria, 1° netto è stato JonathanCaldelli, 1° lordo invece per Mar-cello Grabau. Nella Seconda Cate-goria vittoria per Nematollah He-dati e a prevalere invece nella Ter-za Categoria è stato Stefano DeLuca. Si aggiudicano il Nearest toThe Pin messo a disposizione dalGrand Hotel Chiaia di Luna di Pon-za Johnatan Baldelli che oltre adaver conquistato di diritto un po-sto in finale piazza la palla a 0,75cm dalla Buca Complimenti e Fran-cesca Boeri con altrettanto bravacon Mt 2,41 dall’asta.

distanza di po-chi mesi dalleprime due tap-pe che hannocaratterizzatola primaveragolfistica ro-

mana, a metà settembre ritorneràil circuito più amato dai liberi pro-fessionisti della Capitale. Dopo l'en-plein delle prime due tappe, il Mer-cedes Benz Roma Golf Forense Piùsaluterà l'estate con la gara di sa-bato 17 Settembre al Golf RomaAcqua Santa, circolo più antico d’I-talia fondato nel 1903, vera e pro-pria culla del golf italiano, per poichiudere l’anno con la due giornidi chiusura del 22 e 23 ottobre al-l’Olgiata Golf Club. Ci aspetta dun-que un autunno di grande golf perla chiusura della settima stagionedi quella che ormai viene conside-rata da tutti gli operatori del setto-re una vera e propria Major nel pa-norama golfistico amatoriale.Sport, comunicazione, organizza-zione, mondanità e tanto lavorosono gli ingredienti che hanno fat-to grande un piccolo torneo.Golf Forense: Play the Game...

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GOLF FORENSE PLAY THE GAME

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di Andrea Cecinelli _ Foto di Silvia Apice e Yulya Galycheva

L'Avvocato Nicola Colavita

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golf forense

43[ ]Grazia Maria Biccari

L’Avvocato Antonio Conte Alice MaichnerL’Avvocato Francesco Testa

golf forsense[ ]

Alessandro Cerqua

a cura di Lorenzo Arduini

ome ogni annodal lontano1965 il CircoloCanottieri Lazioha dato il via alTorneo di calcioa 5 più prestigio-

so della stagione, la “Coppa Ca-nottieri”, già alla sua 47ma edizio-ne. Il Torneo riservato ai Circoli as-sociati (CC Aniene, CC Lazio, CCRoma, CC Tirrenia Todaro, CT EUR,EUR Sporting Club, RCC Tevere Re-mo, TC Parioli) ha avuto inizio il 20giugno e si è svolto nella storica“Fossa” del Circolo ospitante sul-la sponda del Tevere. Le finali,svoltesi il 21 luglio dopo due set-timane di accesi incontri che han-no animato le serate estive roma-ne, hanno visto vincitrici nella ca-

tegoria over 60 la squadra del Ten-nis Club Parioli su quella del Cir-colo Tennis EUR, negli over 50quella del Circolo Canottieri Anie-ne sul Tennis Club Parioli, negliover 40 quella del Circolo Canot-tieri Roma sul Circolo CanottieriAniene e negli Assoluti quella del-la squadra padrone di casa sem-pre su quella del Circolo Canottie-ri Aniene. Un torneo entrato a farparte della tradizione e perfetta-mente organizzato come sempredal Canottieri Lazio che, come Cir-colo storico appartenente al Clubdei Circoli Sportivi Storici, ha inte-so proseguire non senza sacrificinel percorso intrapreso a tutela deiveri ed autentici valori sportivi dicui i Circoli storici sono naturaliportatori e paladini.

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

La Coppa deiCanottieri aipadroni di casa

ClubdeiCircoliSportiviStorici

TUTTINCIRCOL news dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

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CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

COPPA DEL MONDO DICANOA: SPETTACOLOSULLE RIVE DEL CIRCOLO

Undici squadre, oltre cento atleti nel-le varie categorie distribuite nelle duegiornate di gare: sono anche i numeria testimoniare il livello della Coppa delMondo di canoa maratona che si è dis-putata a Roma il 25 e 26 giugno su uncircuito di 4300 metri allestito sulla ri-va del Circolo Aniene. Oltre all’onoredi aver ospitato un evento di tale por-tata, per tutti i cittadini e per i conso-ci è stata una grande occasione diassistere a un eccezionale spettaco-lo di sport. In termini tecnici questagara è stata un test in vista dei mon-diali della specialità che si svolgeran-no nel settembre del 2012, dove so-no previste almeno 50 nazioni parte-cipanti con un fitto programma di ga-re che durerà sei giorni.

LUINI D'ARGENTO ALUCERNA

L’Italia si tinge d’argento nelle acquedel Rotsee ed anche l’Aniene gioisceper i risultati ottenuti a Lucerna nellaterza e ultima prova di Coppa del Mon-do dove il 9 luglio il doppio pesi legge-ri formato da Elia Luini (Aniene) e Lo-renzo Bertini (Fiamme Oro) sono giun-ti secondi alle spalle della Nuova Ze-landa. Il due senza di Lorenzo Carbon-cini e Niccolò Mornati si piazza al quin-to posto. Luini e Bertini non si lascia-no ingannare dalla solita partenza amille del Canada. Il doppio leggeroazzurro è prudente e intelligente nelgestire le proprie forze nei primi mil-le metri prima di scatenarsi nella se-conda parte: i neozelandesi Uru eTaylor vincono con 2’’25 di vantaggiosulla barca italiana che stacca di qua-si un secondo i danesi Rasmussene Qvist e può così puntare ai Mon-diali di Bled (Slovenia) con ottimismo.Dopo la bella medaglia d’argento con-quistata Elia Luini traccia il bilanciodel doppio pesi leggeri. “Abbiamo fat-to la nostra gara, siamo venuti fuoriin una finale molto difficile dove pra-

ticamente tutti gli equipaggi possie-dono attualmente pari valore. Nonabbiamo lasciato spazio ai nostri av-versari, nei secondi mille metri ab-biamo fatto la differenza. Siamo sta-ti bravi a respingere la Danimarca”.Il futuro. “Adesso vediamo di miglio-rare ancora nelle settimane che ciseparano dal Mondiale e avvicinarcialla Nuova Zelanda ben sapendo che

a Lucerna mancava uno dei due uo-mini della Gran Bretagna prima alleOlimpiadi di Pechino”. Carboncini eMornati puntano su una partenza ve-loce e nei primi 1000 metri sono inpiena lotta per il podio insieme allaGrecia. Poi, però, la barca azzurranon riesce a mantenere lo stesso rit-mo: all’arrivo Italia quinta a oltre ot-to secondi dal podio.

LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

ClubdeiCircoliSportiviStorici

Romatuttincircolo[ ]

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CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

IL FOOTVOLLEY DALCCLAZIO A OSTIA

Continua il progetto ambizioso diun gruppetto di soci del CanottieriLazio impazziti per il footvolley. Ri-cordiamo che si tratta di una sortadi beach volley senza utilizzo dellemani, ma soprattutto di testa e pet-to nonché piedi e spalla per i piùbravi. Lo scorso anno si è svolto ilprimo torneo tra i circoli storici nel-

l'ambito della manifestazione di Cir-coliamo. A metà luglio la sezionefootvolley chiamata SS Lazio Foot-volley asd ha portato il "campiona-to italiano Juega 2011" ad Ostiapresso la spiaggia Hakuna Matatabeach, famosa per ospitare le fasifinali del campionato italiano dibeach soccer. Grande successo dipubblico e sportivo, infatti, oltre al-la partecipazione goliardica di qual-che consocio, la SS Lazio footvol-ley del presidente Giovanni Ieradiha come tesserato Paolo Mazzieriche, avendo vinto le prime tre tap-pe del circuito nazionale, guida laclassifica generale.A settembre 2011 in programmaun nuovo torneo tra i circoli storici.

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TUTTINCIRCOL news dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

CIRCOLO CANOTTIERI ROMA

PRONTI PER UNANUOVA STAGIONEDI SPORT

Tutto pronto per l'inizio della nuo-va stagione al Circolo Canottie-ri Roma. Come l'anno scorso an-che quest'anno le scuole di ca-nottaggio, tennis e calcetto stan-no facendo registrare in antici-po un buon numero di par teci-panti. Le iscrizioni ai nuovi cor-si sono aperte già dalla fine diluglio. Per quanto concerne il ca-nottaggio i corsi scuola inizieran-no la prima settimana di ottobree saranno divisi per giorni e perorari a seconda dell'età. Dall'an-no di nascita 2001 in poi saran-no accettati ragazzi per l'avvia-

mento allo sport del remo; quin-di allievi A-B-C, cadetti, primo esecondo anno ragazzi. Il respon-sabile del corso sarà Luca Mi-gliaccio coadiuvato da altri vali-di istruttori della Federazione Ita-liana Canottaggio.Per quanto riguarda la scuola dicalcio a 5, le iscrizioni sono aper-te a ragazzi e bambini dai cinqueanni in su. Il responsabile delcorso sarà Andrea Cardone ilquale dirigerà e organizzerà le le-zioni con i suoi collaboratori pertutto l'arco della stagione. Lascuola tennis anche quest'annosarà dedicata ai ragazzi dai cin-que ai quattordici anni. BrunoOrecchio a capo di tutte le atti-vità ha già deciso la suddivisio-ne dei corsi: “Mini tennis” perbambini che per la prima voltaprendono la racchetta in mano,“Principianti” per ragazzi chehanno già avuto negli anni pre-cedenti un'impostazione di ba-

se e “Attività avanzata” per al-lievi dai nove ai quattordici anniche si vogliono avvicinare all'at-tività agonistica con un impegnosettimanale più intenso che pre-vede anche un'ottima prepara-zione atletica. Dunque il CircoloCanottieri Roma è come sempre

in prima linea nella promozionedello sport soprattutto a livellogiovanile, per la creazione di nuo-vi talenti, come è successo giàin passato, che porteranno in al-to i colori giallo-rossi nei campisportivi internazionali.Michele Petracci

REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVEREREMO

CANOTTAGGIO,TRIONFO AL FESTIVALDEI GIOVANI

Storico trionfo del Reale Circolo Ca-nottieri Tevere Remo al Festival deiGiovani, la più importante manife-stazione di canottaggio che ogni an-no raccoglie centinaia di atleti un-der 15. Da record l’edizione di que-st’anno, la ventiduesima, che nellaprima settimana di luglio ha vistosfidarsi a Ravenna oltre 1.300 atle-ti di ben 136 società provenienti datutta Italia. Il Reale Circolo Canot-

tieri Tevere Remo ha messo tutti inriga, primo nella classifica genera-le: una vittoria di prestigio per il piùantico circolo romano e la sua scuo-la remiera, diretta da Daniela San-na: 510 i punti in classifica finaleottenuti grazie alle otto medaglied'oro, nove d'argento cinque di bron-

zo e ai tanti piazzamenti onorevoli.Il Reale Circolo Canottieri Tevere Re-mo, che mai prima aveva conquista-to l'ambitissimo trofeo giovanile, hasuperato società titolatissime, vere“corazzate” del canottaggio italia-no: rappresenta davvero un granderisultato arrivare davanti a circoli ca-nottieri come la Moto Guzzi (piazza-tasi seconda con 486 punti), Vare-se (484) e Marina Militare (437). IlReale Circolo Canottieri Tevere Re-mo si è anche aggiudicata, comepremio per il successo un bellissi-mo singolo, che andrà ad incremen-tare il parco imbarcazioni per le pros-sime stagioni. “Siamo davvero feli-ci per il traguardo raggiunto - spie-ga Daniela Sanna, responsabile del-la scuola e ottimamente coadiuva-ta da Marco Follaro e da altri giova-nissimi istruttori – Vuol dire che illavoro svolto ha portato i frutti spe-

rati, siamo contenti per la nostra so-cietà, ma anche per i ragazzi chetanto si sono impegnati per mesi eche al momento della verità hannotirato fuori tutta la determinazioneper vincere”. Una soddisfazione inpiù, per Daniela Sanna, è stata ladoppia medaglia d’oro (nel singolo7,20 e in 4 di coppia) conquistatada suo figlio Leonardo. Sui trentaragazzi partiti per l’avventura di Ra-venna (allievi e cadetti), la maggio-ranza ha conquistato almeno unamedaglia. La doppietta è riuscita an-che a Ottavia Ravoni (due volte pri-ma nel singolo 7,20), Flaminia Pe-tri e Arianna Leoni di Pietro (entram-be oro nel 7,20 e 4 di coppia). Unavittoria a testa, invece, per AlbertoDi Rosa (7,20), Asia Puglia, France-sca Tavazza, Tommaso Braghetti,Francesco Marone e Giorgio Tavaz-za (tutti in 4 di coppia).

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Romatuttincircolo[ ] Club

deiCircoliSportiviStorici

TENNIS CLUB PARIOLI

OVER 50 E 60IN EVIDENZA ALLACOPPA DEI CANOTTIERISerata da ricordare quella del 21luglio per i colori bianco verdi delTC Parioli protagonisti della 47maedizione del torneo di calcio a 5"Coppa dei Canottieri", organizza-to dal Circolo Canottieri Lazio, condue su quattro finali in program-ma: emozioni e spettacolo con lesquadre over 50 e over 60, guida-

te da Maurizio Picca premiato co-me miglior allenatore dell'edizione2011. Trionfano i sessantenni, vit-toriosi sul CT Eur per 4 a 2, battu-ti i cinquantenni dal CC Aniene per3 a 2. Ad aprire la kermesse so-no stati gli over 60 con una rosaal completo, di fronte i campioniin carica del CT Eur in una finaleinedita. Protagonista assoluto Fa-brizio Berliri che con la sua triplet-ta ha regalato al TC Parioli la suaprima vittoria nel torneo e che gliè valso anche la conquista del ti-tolo di miglior giocatore della fina-le; l'altra rete per il Parioli è statamessa a segno da Paolo Garellimentre per il CT Eur doppietta diAntonio Mulè. A seguire la finale

over 50 fra TC Parioli e CC Aniene,decisa nel finale di gara da Giovan-ni Malagò, che ha portato la suasquadra sul 3 a 2. Parioli subito invantaggio con la rete di Vittorio Ma-gnelli è stato prima raggiunto e poisuperato dal CC Aniene con i goldi Perrone e Malagò, ha pareggia-to con Dal Buono ma a due minu-ti dalla fine, dopo aver sfiorato larete del vantaggio con Magnelli hasubito il gol vittoria del CC Aniene.Negli assoluti vittoria del CC LazioA sul CC Aniene A per 4 a 1, negliover 40 vittoria del CC Roma A sulCC Aniene per 8 a 4.Ricordiamo anche le altre forma-zioni impegnate nel torneo: quar-ti di finale per gli assoluti A capi-

tanati da Giovanni Valentini, battu-ti dal CC Aniene B per 4 a 2, e gliover 40 del presidente MaurizioRomeo, sconfitti dal CC Aniene conlo stesso risultato. Usciti dal tor-neo gli assoluti B al termine dellafase a gironi. Buono comunque iltorneo per tutte le formazioni delTC Parioli, ben schierate in cam-po, che hanno dato vita a gare adalto livello tecnico-agonistico.I protagonisti over 60: Fabrizio Ber-liri, Stefano Cogliati, Luigi Cuozzo,Gianandrea Faccini, Francesco Fa-zi, Paolo Garelli, Enrico Marchiori,Giovanni Parmegiani, Paolo Pro-speri, Marcello Scalzo, GiuseppeSciarrone, Giovanni Spera e Mau-rizio Picca (allenatore).

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[ ]Romatuttincircolo

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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO

USCITA DI MEZZAESTATECome ogni anno il C.C Tirrenia To-daro ha organizzato una uscita se-rale per i soci, corsisti ed amiciper augurare una buona estate atutti i rematori Tiberini.Complice una serata fresca e lu-minosa i più di 40 par tecipantihanno potuto godere del più clas-sico tramonto romano sul fiumecon i suoi colori che si infiamma-no su Castel Sant'Angelo.Alla fine della remata un momen-to conviviale sulla terrazza del cir-colo ha concluso la serata.Da settembre cominceranno i cor-si di canottaggio per ragazzi e ma-ster sia maschili che femminili.

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Romatuttincircolo[ ]

DUE PONTI SPORTING CLUB

NUOTO, IMPORTANTIVITTORIE PER LESQUADRE MASTERE PROPAGANDA

Il Due Ponti continua a ottenere im-portanti vittorie per sottolineare coni risultati la forza del circolo di Ema-nuele e Pietro Tornaboni. Il circolosta proseguendo, sulla terra rossa,sulle strade d’Italia ma anche in ac-qua, il festeggiamento dei 20 Anni,festeggiamento iniziato sul palcodell’Auditorium ad aprile. Dopo averottenuto la vittoria del Grand Prix CSIcon la squadra del nuoto propagan-da allenata da Barbara Verginelli eMarco Pomponi, sabato 16 e dome-nica 17 luglio, nelle acque del Lago

di Bracciano, il Due Ponti ha conqui-stato il titolo a squadre di Campio-ne Italiano Master di Nuoto in ac-que libere, davanti alle squadre delFlaminio Spor ting C. e del C.C.Aniene. Per vari anni il Due Pontisi era avvicinato al titolo ottenen-do, fra l’altro, la seconda posizio-ne per due anni consecutivi. Il2011 è stato l’anno in cui la squa-dra allenata da Gianni Butera haraccolto i frutti di un lavoro moltoassiduo che ha fatto emergere in-dividualità di rilievo e un esempla-

re spirito di squadra che ha per-messo, prima, di conquistare unimportante quarto posto ai Cam-pionati Italiani Master di Ostia (nuo-to in vasca) e, quindi, di levare alcielo la Coppa di Campioni Italia-ni a Bracciano. A livello individua-le, ben 6 i titoli individuali, 5 se-conde posizioni e 1 terzo posto.Ecco i neo campioni italiani sui 2,5Km: Maria Elena Marani (M45); Ay-tanga Magnifica (M65); GerardoParriello (M50); sui 5 Km: Barba-ra Grillo (M40); Pia Astone (M50);

Gerardo Parriello (M50). Ricordia-mo anche Sergio D’Alessandro (2°M75); Maria Caterina Tebaldi (2°M55) e Alfredo Musy (3° M65). Tut-ti i componenti la squadra, anchecoloro che non sono saliti sul po-dio, hanno contribuito alla conqui-sta del titolo portando preziosissi-mi punti, come i “veterani” Patri-zia Giacone, Bruno Battista, Anto-nio Rubertà, Antonello Salis, Giu-lio Teodori e i due debuttanti in ac-que libere Tiziana Raimondi e Lu-ca Civita.

FUTBOLCLUBGIOVANNETTI SI PORTASOTTO L’OMBRELLONEIL TROFEO NEWCODE

Il Presidente Giovannetti conqui-sta il gradino più alto del podio deltorneo sociale estivo di Calcio a 5Trofeo Newcode, battendo in fina-le il Team Angeli per 6-1. Iniziato iprimi di Lugio, il torneo sociale dicalcio a 5 ha rispettato appieno lesperanze degli organizzatori: diver-timento e buon calcio ma, soprat-tutto, molto equilibrio tra tutte

squadre. Sui cinque gironi dispu-tati solo tre team hanno viaggiatoa punteggio pieno (Cola, Giovan-netti e Pedrini A.) mentre Angeli ePalladino hanno chiuso a 7 punti.Un mese dopo, l'11 luglio, è inizia-ta la fase eliminatoria con tutte ga-re da dentro o fuori: Cola, PedriniA., Giovannetti, Angeli e Perazzanon hanno sbagliato, avanzandoai quarti di finale, fase in cui haavuto accesso anche il Team delPresidente Stigliano che - ripesca-to come migliore quarta - ha sor-preso la squadra del PresidentePalladino dopo i calci di rigore edè volata nelle semifinali. La lottaper la finale ha visto eliminazioniillustri: Angeli si è sbarazzato conun convincente 5-2 di Pellicelli, Pe-drini A. non ha steccato contro Sti-

gliano, mentre la furia Giovannet-ti si è abbattuta su Ippoliti a suondi gol (11-5 il punteggio finale). Ilteam vincitore, ha poi eliminatocon un secco 2-0 Cola, viaggiandoimbattuto verso la finale, mentreAngeli ha faticato non poco controPedrini A., riuscendo comunque adavere la meglio per 2-1. Il 25 lu-glio le due finali hanno visto sorri-dere prima Pedrini A. che con unospumeggiante 5-3 si è portato acasa il terzo posto, poi tutti in pie-di per Giovannetti che con un sec-co 6-1 vince contro Angeli l’ultimotorneo stagionale, in attesa dellaripresa, a settembre, della attivitàdel circolo, andando in vacanzacon l’ennesima coppa del calcio a5 da mettere in bacheca.Gianmatteo Colla

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Romatuttincircolo[ ]

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Detto: Pepito RossiRuolo: AttaccantePiede Preferito: DestroPezzo Forte: Auto DribblingSquadra del Cuore: Roma, Milan,Palermo... politically correct!

Il socio del mese Nome: Giuseppe Pallotta

rrivano al campo in largo anti-cipo. Cominciano a prendereconfidenza con il campo, co-me i professionisti veri. Il ma-nager Cancellieri dispensaconsigli e perle di saggezza.C’è anche Giuseppe Giannini,

un po’ in disparte, concentrato. È così che il Fut-bolclub United si prepara alla finale. Quest’annoha raccolto trionfi ovunque. Ma la finale della Ca-ravella Tricolore è come un battesimo per loro.L’anno scorso, sempre tra le favorite, non han-no brillato. Quest’anno sono la corazzata da af-fondare: di fronte hanno la vincitrice dello scor-so anno. Quelli del CC Lazio arrivano alla spic-

ciolata. Ma se lo possono permettere sono deiveterani. L’anno scorso hanno sorpreso tutti vin-cendo contro il CC Roma, ripetendosi quest’an-no in semifinale, eliminando i giallorossi ai rigo-ri. Al contrario del Futbolclub United, il CC Laziosembra stanco. Troppi impegni, troppi tornei eun bacino forse troppo stretto per sorreggerli tut-ti. Il Canottieri è comunque al gran completo, conla sola assenza di Leonardo Diberti nelle retro-vie. Al contrario lo United accusa alcune defezio-ni importanti: Giorgio Balzerano a centrocampo,ma soprattutto Cristian Conforto bomber e capo-cannoniere del Torneo. C’è però il Principe, Giu-seppe Giannini a garantire estro, classe e impre-vedibilità. La partita inizia con le squadre piutto-

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Adi Gianmatteo Colla

Il Futbolclub United stravince contro il CC Lazio, ennesimo trionfo in una stagionedi fede assoluta. Cancellieri semina, Parnasi raccoglie.

Il Futbolclub United capitanato da Luca Parnasi,si aggiudica la prima Caravella Tricolore

LA CARAVELLAVELEGGIA IN CASA PARNASI

sto guardinghe. Poi, lentamente, il ritmo cresce.Da una parte lo United, spinto incessantemen-te dagli urli di Cancellieri, indemoniato, che siscaglia contro tutti. Dall’altra il CC Lazio, stan-co, fermo sulle gambe e senza idee. Uno squar-cio arriva quando Carrettucci mette la zampatasu un cross rasoterra di Sascaro e gonfia la re-te. Gioia effimera, annullata dallo svolazzare del-la bandierina che indica l’off side. Poco dopo pe-rò, con la stessa modalità e seguendo la stes-sa direttiva è Cristian Cetorelli a mettere dentrouna palla invitante dalla fascia. Gol regolare, co-sì come l’esultanza. Il Canottieri sembra incapa-ce di reagire e lo United, illuminato dai lampi diGiannini, sembra semplicemente troppo forte. Il primo tempo si chiude con lo United in vantag-gio 1 a 0. Nella ripresa gli atteggiamenti non mu-tano. Il Futbolclub United a cercare di chiuderel’incontro e il CC Lazio a difendersi provando conle ripartenze. Gli sforzi dei Canottieri si infrango-no contro la difesa dello United. La partita, pe-rò, non perde di grinta, tutt'altro. È scontro vero

e cominciano a vedersi i primi falli “cattivi”, c’èchi le promette e non le dà, chi le dà senza direniente e chi subisce. Il gioco si spezzetta e spet-ta ai singoli regalare qualche perla. Così ci pen-sano Fabrizio Salvati con un bel tiro appena fuo-ri area e Giuseppe Giannini che da quasi centro-campo sfrutta con un abile pallonetto a giro l’u-scita del portiere che sventava un contropiedee rinviava sui piedi dorati dell’ex romanista. Sul3 a 0 l'arbitro dà il triplice fischio. Il FutbolclubUnited ha messo in bacheca l'ennesimo trofeo,il CC Lazio ha tenuto testa come poteva a unasquadra più forte. Nel finale un po' di maretta equalche ruggine per i falli di gioco subiti. È sta-ta una bella finale, seppure mai veramente in bi-lico. A premiare i ragazzi dell'imbattibile duo Can-cellieri – Parnasi, Gloria Pasquali, Assessore al-lo sport del II Municipio che ha consegnato nel-le mani di Massimiliano Rossi, il capitano, la Ca-ravella della vittoria. A Giuseppe Giannini il pre-mio come miglior giocatore del Torneo, ritiratodalle mani di Marco Marangella di Hauswagen.

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L’Assessore allo sport del 2^ Municipio Gloria Pasquali, premia Fernando Rubini, Fair Play della squadra Vigili Urbani

Marco Marangella Hauswagen, premia Giuseppe Gianninimiglior giocatore Caravella Tricolore 2011

Carlo Cancellieri viene premiato come miglior allenatoreda Fabio Rimedio SSD Futbolclub

caravella tricolore

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QUATTRO CATEGORIEQUATTRO VINCITORIUn’edizione 2011 della Coppa dei Canottieri combattuta edavvincente: CT Eur (Over 60), Aniene (Over 50), CC Roma(Over 40) e CC Lazio (Assoluti) i vincitori.

coppa canottieri[ ]

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uattro categorie equattro squadrediverse sul gradi-no più alto del po-dio, un bel risulta-to per l’edizionenumero 47 della

Coppa dei Canottieri di calcio a 5che si è disputata sul campo dellaFossa del Circolo Canottieri Lazio.Negli over 60 il CT Eur campione incarica non è riuscito a vincere il ter-zo titolo consecutivo perché il Pario-li ha giocato una partita di grandecarattere e pur essendo andato sot-to nel punteggio ha saputo risalirela china grazie al suo goleador prin-cipe, Fabrizio Berliri autore di tre gol.CT Eur – TC Parioli = 2-4. Ed ecco ipremi individuali della categoria: Mi-glior allenatore: Maurizio Picca delParioli; Miglior portiere: Roberto Ci-cala del CT Eur; Capocannoniere:Luigi Gazzellone Tevere Remo (5gol); Miglior giocatore del torneo:Giovanni Leuti CT Eur; Miglior gioca-tore della Finale: Fabrizio Berliri, Pa-rioli, premio Gladiatore: PasqualeSaladino CT Eur. Negli over 50 la fi-nale tra Parioli ed Aniene è stata bel-lissima ed incertissima. Il Parioli èandato in vantaggio con l’intento diimbrigliare il gioco dei campioni incarica che hanno dovuto risalire due

gol di svantaggio, prima con CarloLirosi e poi con una doppietta di Gio-vanni Malagò che sul finale della ga-ra ha deciso l’esito della contesa.TC Parioli – CC Aniene = 2 – 3. Edecco i premi della categoria: Miglio-re allenatore: Giorgio Brussani CCLazio; Miglior portiere: Maurizio Cro-cetti TC Parioli; Capocannoniere: Ro-berto Cundari Sporting Eur (14 gol);Migliore giocatore del torneo: Ric-cardo Barra CC Aniene; Miglior gio-catore della finale: Giovanni Mala-gò;premio Gladiatore: Marco Ma-scioli, TC Parioli. Negli over 40 unafinale emozionante e bellissima.Sembrava decisa a favore dell’Anie-ne, poi parità sul 2 a 2, e la Romasembrava averci messo le mani condue gol di vantaggio a cinque minu-ti dalla fine 4 a 2, ma l’Aniene hatrovato le energie e la lucidità di pa-reggiare, 4 a 4, sul fischio finale deitempi regolamentari. Tempi supple-mentari nei quali la Roma si è sca-tenata ed ha vinto la sua terza Cop-pa dei Canottieri Over 40. CC Roma– CC Aniene = 8-4 d.t.s. I premi: Mi-glior allenatore: Alessandro MiletoCC Roma; Miglior portiere: Massi-mo Rinaldi CC Roma; Capocanno-niere: Marco Cogolo CC Roma (12gol); Miglior giocatore della finale:Fabio Meloni CC Roma; premio Gla-

diarore: Salvatore Scarfone CC Ro-ma. Negli assoluti la finale è sem-brata subito decisa a favore dellaLazio perché Diego Tavano ha im-posto il suo marchio di giocatoredi classe e categoria superiore aldi là dei gol segnati, insieme a Pao-lo Minicucci ed alla saracinescaMarco Ripesi. I tre hanno guidatola pattuglia di ragazzi della Lazio inuna partita vivacissima grazie an-che alla verve dell’Aniene che nonha mai abbandonato le speranzedi raggiungere almeno il pari. CCLazio – CC Aniene = 4-1. I premi:Miglior allenatore: Marco Ieradi CCLazio; Miglior portiere Elio TartagliaCC Aniene; Capocannoniere: Die-go Tavano CC Lazio (11 gol); Migliorgiocatore del torneo: Diego TavanoCC Lazio; Miglior giocatore della fi-nale: Marco Ripesi CC Lazio; pre-mio Gladiatore: Lorenzo Natoli CCAniene. La Coppa Babbo Valiani(per il circolo che ha ottenuto il mi-glior risultato complessivo in tuttele categorie con le sue squadre) èandata al CC Aniene; la Coppa Di-sciplina allo Sporting Eur; mentreun premio speciale è andato al por-tiere dello Sporting Eur Alberto DiSegni che ha giocato in tutte e quat-tro le categorie: Over 60, Over 50,Over 40 ed Assoluti.

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l Pezzana incorona le regine d’esta-te, dopo tre mesi di divertimento, pas-sione e sano agonismo.E’ stato il torneo della Costa d’Avo-rio, vincitrice nelle categorie Assolu-ti ed Over 40. Due storie diverse ac-comunate dalla stessa casacca.

Negli Assoluti la Costa d’Avorio-RadiologiaCavalcanti ha sbaragliato gli avversari, gra-zie ad un play off da incorniciare.Il presidente Luca Impara ha voluto il meglioper la Summer 2011, riuscendo nell’impre-sa alla prima partecipazione.Nell’ultimo atto il 5–1 contro il Brasile-StudioCommerciale Rombolà suona come un ver-detto unanime. Una gara chiusa subito, conla Costa d’Avorio che ha da subito messo inchiaro le cose. Per i ragazzi di mister Rombo-

là rimane comunque la soddisfazione di averdisputato un torneo da protagonista.La storia parla per loro, negli ultimi anni sem-pre presenti nella serata delle premiazioni.Ottima la cornice di pubblico che ha assiepa-to il Circolo della Polizia, intrattenuti da bibi-te, panini e cocomero fresco offer ti dall’or-ganizzazione.Nella Coppa Europa l’Olanda-Caffe CastroniCola di Rienzo è riuscito a conquistare la vit-toria battendo una combattiva Spagna-Tem-pio del Cinema. Il Pezzana Summer 2011 sa-rà ricordato anche per l’emozionante storiadella Costa d’Avorio-Consulting & Assistancedell’Over 40.Un gruppo sapientemente guidato da misterMarco Cormani, giunto ai play off grazie al-l’ultimo posto disponibile nella fase a gironi.

I

TORNEO PEZZANA:UN SUMMER 2011 DA INCORNICIARE

di Alessandro Grassetti_foto di Matteo Ciambelli

Regina d’estate la Costa D’Avorio, vincitrice nelle categorie Assoluti e Over 40.

torneo Pezzana[ ]

Da lì è cominciata la storia di questo grup-po. Il capolavoro nella semifinale contro laCina-Ristorante Da Dante.Recupero da 1–5 a 7–6 nel tempo supple-mentare. In finale poi Mauro Conte ha ricor-dato a tutti di che pasta è fatto. La differen-za però è stata fatta da un gruppo unito ecompatto, più for te anche degli infor tuni. Inavanti il bomber Saverio Filippis ha fatto ladifferenza, in porta Dino Angelini è stato ilprotagonista. Il merito più grande è pero delpresidente Massimo Fanetti, che ha credu-to in questa squadra sin dal primo momen-to. Nella Coppa Europa la Jamaica (MEG Im-pianti) ha superato 3–0 la Croazia (Ass. No-te Positive). Nella categoria Over 50 la co-pertina è per l’Italia (Frollan Pesca), che haconquistato il titolo. Per mister Mauro Cer-bara e Federico “Il Mite” Nigro la soddisfa-zione più grande, alzare al cielo la Coppa.Un successo che vale molto e rompe l’ege-monia dell’Antico Tiro al Volo, per un gruppoche continuerà a far parlare di sé.Il Pezzana saluta tutti gli appassionati, l’ap-puntamento è per settembre, con l’inizio delPezzana Invernale per i quali sono già rima-sti pochi posti disponibili.Per informazioni il sito di riferimento: www.torneopezzana.com - cel. 340 3738509 mail: [email protected]

[ ]torneo Pezzana

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ei Circoli Storici di Roma non si

praticano solamente sport, per

così dire, classici come il nuo-

to, il tennis, il calcetto ed il ca-

nottaggio. Negli ultimi tempi si

è molto diffuso tra i soci il pas-

satempo del biliardo, nelle sue

diverse specialità. Inizialmente questo diverten-

te svago è nato nei circoli come modo di rilassar-

si e di “staccare” al termine della giornata, in se-

guito sono stati organizzati dei veri e propri tor-

nei, sia sociali sia inter circoli. Il più importante è

sicuramente il Trofeo di Biliardo dei Circoli Stori-

ci di Roma, la cui edizione 2011 si è conclusa a

luglio. Con due primi posti (nelle specialità 8/15

e Stecca 5/9 birilli) e un secondo (Boccette) il Cir-

colo Canottieri Aniene ha confermato il primato

in classifica generale mantenuto nell’arco dell’in-

tera stagione, premiando scelte tecniche e stra-

tegie vincenti del capitano Stefano Giacinti, so-

prannominato “Mourinho” da amici e avversari.

Si è chiusa così la terza edizione di questa mani-

festazione, che anche quest’anno ha visto una

nutrita partecipazione: 8 Circoli, per un totale di

22 squadre e oltre 200 atleti, impegnati nelle tre

diverse specialità biliardistiche della tradizione

Capitolina di questo sport. Più che buono il livel-

lo tecnico espresso dal torneo in tutte le specia-

lità: nelle Boccette ha dominato incontrastato sin

dall’inizio il T.C. Parioli (inutile nel finale la pode-

rosa rimonta dell’Aniene, vittorioso nell’incontro

di ritorno in casa del capoclassifica Parioli e se-

condo a soli 2 punti di distacco). Nell’8/15 il cam-

pionato è stato, fino alla fine, un vissuto testa a

testa tra Canottieri Lazio e Aniene ed ha trovato

il suo epilogo all’ultima giornata con la supersfi-

da tra i due, vinta dal Canottieri Aniene all’ultimo

tiro, grazie ad perfetta imbucata del suo capita-

no Giacinti, al termine di un incontro teso e com-

battuto colpo su colpo con grande qualità. Ina-

spettata conclusione, invece, nella Stecca 5/9 bi-

rilli, dove a seguito del forfait dell’Antico Tiro a Vo-

lo e della vittoria a sorpresa del C.T. Eur sullo Spor-

ting Club Eur, primo in classifica, si è verificato un

parimerito assoluto tra Canottieri Aniene e Spor-

ting Club Eur, con la conseguente decisione di as-

segnare il primo posto ex-aequo ad entrambe le

formazioni per la soddisfazione di tutti.

N

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IL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE CONQUISTA IL TROFEO DI BILIARDO DEI CIRCOLI STORICIPer la seconda volta il prestigioso titolo di una disciplina sempre più diffusava nella bacheca dei giallo blu.

di Marco Critelli

[ ]biliardo

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RISULTATI FINALI 2011

Boccette:1° Classificato - Tennis Club Parioli2° Classificato - Circolo Canottieri Aniene

8/15:1° Classificato – Circolo Canottieri Aniene2° Classificato – Circolo Canottieri Lazio

5/9 birilli1° Classificato -Sporting Club Eur ex-aequocon Circolo Canottieri Aniene

Premio Speciale “Coppa Fair Play”Circolo Tennis Eur

Premio Speciale “Miglior Selezionatore”Stefano Giacinti (Circolo Canottieri Aniene)

IL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE CONQUISTA IL TROFEO DI BILIARDO DEI CIRCOLI STORICI

biliardo

IL BILIARDO NEL CC LAZIOIl biliardo si sta diffondendo sempre più anche tra i soci del CC Lazio:tutto è cominciato nel 2009/ 2010 quando è stato organizzato il primotorneo sociale nella specialità 8/15. Quest'anno, in vista del TrofeoCircoli Storici, il torneo sociale è stato allargato a tre discipline: 8/15,Italiana e Boccette. Il circolo ha ottenuto un oro nella disciplina 8/15nell’ultima edizione di Circoliamo, mentre è arrivato quarto nellaclassifica generale del Terzo Trofeo Circoli Storici.

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[clubstyleEtica sportiva

al 3 al 9 luglio il Movimentoper l’Etica e la Cultura nelloSport, con il patrocinio del Mi-nistero della Gioventù, del CO-NI, del CIP e del Settore Gio-vanile e Scolastico FIGC, haorganizzato a Chianciano Ter-

me la seconda edizione di Eticamp. E’ statoun camp che ha coinvolto bambini e ragazzi dietà compresa tra i 6 ed i 15 anni che hannopraticato sport, hanno socializzato e, soprat-tutto, si sono divertiti: sono proprio questi gliobiettivi che il Movimento si è posto quandoha ideato questo camp basato, oltre che sul-l’attività sportiva, anche sulla veicolazione pres-so i più giovani dei valori più sani e genuini chedovrebbero sempre animare lo sport, a tuttele età ed a tutti i livelli. I partecipanti hanno praticato cinque sport –calcio, pallacanestro, pallavolo, rugby e kara-te - seguiti da istruttori federali che hanno po-sto l’accento sull’aspetto ludico, in maniera

Sport, divertimento e sani valoriDal 3 al 9 luglio si è svolta

la 2^ edizione del campestivo del MECS

a Chianciano Terme

Dall’Eticampdi Lorenzo Arduini

maggiore rispetto agli aspetti più propriamentetecnici ed agonistici. Il karate è stata la vera sor-presa di questa seconda edizione, visto il suc-cesso che ha riscosso tra i bambini e le bambi-ne. Ogni giorno poi, nelle ore centrali della gior-nata, i ragazzi hanno trascorso un paio d’ore nel-la piscina comunale di Chianciano, dove hannopotuto rilassarsi, nuotare, tuffarsi e giocare coni membri dello staff del MECS. Staff che si è di-mostrato sempre attento, disponibile e prontoa far divertire tutti i bambini. Tutti i giorni, pres-so l’Hotel Michelangelo, sede del camp, hannoincontrato i ragazzi diversi campioni di varie di-scipline, che hanno raccontato il loro percorsoagonistico, sottolineando l’importanza di un ap-proccio fondato sulla correttezza e sul fair playsia per fare sport in maniera sana, ma ancheper raggiungere risultati e traguardi considere-voli. Stiamo parlando di Clarissa Claretti, atletaolimpionica di lancio del martello dell’Aeronau-tica Militare, Alex Ferramosca, pugile del Cen-tro Sportivo Esercito quattro volte campione ita-liano nella categoria Pesi Mosca, Leonardo Ba-sile, Nazionale italiano di Taekwondo, olimpio-nico che può vantare nel suo palmares ancheun titolo mondiale categoria Juniores, LeonardNika, uno degli atleti di SUP più validi in Italia eFabrizio Mori, ex atleta dei 400 ad ostacoli e at-tualmente Responsabile per l’atletica leggeradelle Fiamme Gialle.

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[ ]clubstyleEtica sportiva

[ ]clubstyleEtica sportiva

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La sera, dopo cena, lo staff del Movimento siè impegnato per organizzare sempre giochi edattività di animazione che intrattenessero i gio-vanissimi prima di andare a letto: sono statiproposti il karaoke, la gara di ballo, la cacciaal tesoro, la discoteca e la gara di figurine Pa-nini. L’Hotel Michelangelo si è prestato allaper fezione come location per le attività sera-li, avendo a disposizione un grande giardino,comprendente un’area per il barbecue ed unapista da ballo. Alle attività serali hanno parte-cipato anche i ragazzi del Vir tus Roma Camp,che si è svolto sempre a Chianciano nella stes-sa settimana di Eticamp. La mattina dell’ulti-mo giorno, nel parco dell’Hotel Michelangelo,si sono svolte le premiazioni, organizzate inmaniera congiunta con quelle del camp dellaVir tus Roma. Il Presidente della Vir tus Calu-dio Toti è infatti membro della Commissionedel Premio Tor Vergata Etica nello Sport, co-me il Presidente del MECS Gianni Rivera: pro-prio da questa Commissione è nata infatti l’i-dea di dare vita al Movimento per l’Etica e laCultura nello Sport. Sono stati consegnati atutti i partecipanti diplomi di partecipazione,gadget e tante sorprese. Inoltre i tecnici han-no redatto una scheda per ogni partecipantedove si è indicato lo sport per il quale il bam-bino è risultato particolarmente portato duran-te la settimana, oltre che un piccolo giudiziosul livello di socializzazione e partecipazionedurante le attività sportive. Questa scheda nonvoleva essere affatto una valutazione tecnicasulle capacità dei bambini, ma solo una pic-cola indicazione sullo sport che ogni ragazzoha mostrato di gradire maggiormente, parte-cipandovi in maniera più attiva e volenterosa.La sede di Chianciano è stata scelta per la dis-ponibilità data dal Comune, in particolare dal-l’Assessore allo Sport Paolo Piccinelli, a con-cedere gli impianti sportivi comunali per per-mettere la pratica dei diversi sport. Per la ri-uscita del camp è stato fondamentale il sup-porto dato dagli Enti di Promozione Sportivapartner del MECS: l’ACSI, l’ASI e la Libertas.

[ ]clubstyleEtica sportiva

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[ ]Gli incontri con i campioni

Clarissa Claretti: “Ho iniziato a pratica-re atletica a scuola a 15 anni. Prima dipassare ai lanci mi sono cimentatanella corsa, soprattutto quella ad osta-coli. Ho un ricordo di quando da bambi-na vedevo in televisione le gare di atle-tica e il mio sogno era quello di parteci-pare un giorno. Per realizzare i proprisogni bisogna sempre rinunciare a qual-cosa. La mia vita di atleta mi ha impedi-to di uscire qualche volta in più con gliamici, ma mi ha permesso di viaggiaree di conoscere nuove realtà”. Ledomande più interessanti e divertentida parte dei bambini sono state seavesse mai fatto una gara in America,se le gira la testa al momento del lancioe se i suoi genitori sono contenti dellasua attività.

Alex Ferramosca: “Da bambino ho pra-ticato diversi sport, cominciando dalcalcio, prima di innamorarmi del pugila-to. E’ uno sport duro e faticoso, ma è ingrado di darti molto. Il pugilato oggi èmolto tutelato, per esempio dopo tre

pugni dati consecutivamente l’arbitro tiferma”. Sono state tantissime ledomande e le curiosità dai bambini, dalmodo in cui vengono contati i punti, alperché dell’uso dei guantoni. Un bambi-no si è meravigliato nel non vedere deilividi sul viso di Alex. Molta ilarità hasuscitato la domanda di un bambinoche aveva fatto un po’ di confusione:“Che cos’è il peso formica?

Leonardo Basile: “Ho iniziato a pratica-re taekwondo all’età di 8 anni: è statoamore a prima vista, anche perché atutti da piccoli piace tirare calci. E’necessaria tantissima concentrazionedato che l’incontro si decide in soli seiminuti. La cosa più importante però nonè vincere: a Pechino non ho conquista-to nessuna medaglia, però l’atmosferache si respira alle Olimpiadi è unica, davivere assolutamente”. I bambini hannovoluto sapere il funzionamento dellecinture, se ha anche praticato altrisport oltre al taekwondo e se si usanoper combattere solo i piedi o anche lemani. Leonardo ha anche mostratoqualche mossa spettacolare, suscitan-do l’entusiasmo generale tra i ragazzi.

Leonard Nika: “Il SUP è uno sport simi-le al surf, ma la tavola è più grande e siusano le pagaie. E’ nato alle Hawaii, do-ve i maestri usavano queste tavole perseguire i loro ragazzi tra le onde”. Nikaha fatto anche una piccola dimostrazio-ne di SUP ai ragazzi con una prova nellapiscina dell’Hotel Michelangelo, con ta-vola e pagaie.

Fabrizio Mori: “Ad un campionato delmondo arrivai quarto e dopo qualche me-se il secondo fu squalificato per doping.Mi fu tolta quindi la gioia e la soddisfa-zione di vincere una medaglia. Bisognaevitare i videogiochi e frequentare pisci-ne e palestre. I videogiochi a piccole do-si vanno bene però è assolutamente ne-cessario fare sport. Sono convinto chequesti campus vi facciano bene, soprat-tutto alla vostra testolina”. Sono statetante le domande e le curiosità che i bam-bini hanno sottoposto a Mori: quante ri-nunce ha dovuto accettare per arrivarein alto, quando ha capito che l’atleticagli apparteneva: “E’ stata la mia maestraa dire ai miei genitori di farmi correre per-ché a scuola mi muovevo sempre”, ha ri-sposto Fabrizio.

uffon, Zoff, Preud’-Homme, Lev Yas-hin e René Higuita.Il ruolo del portiereè di sicuro il più fol-le, romantico e let-terario del calcio.

Stefano Benni, Umberto Saba e Dar-win Pastorin ne hanno decantato legesta, restituendoci l’immagine diun atleta a metà tra solitudine e para-te memorabili. Nel gioco del calcio,quello dell’estremo difensore è an-che uno dei ruoli maggiormente sog-getti ad infortuni e patologie, conparticolare riferimento ai traumi acarico di mano e polso. La posizio-ne in campo e la specificità del ge-sto atletico (tuffi, uscite spericolate

e caduta a mani protese) possonodeterminare un vasto numero ditraumi e patologie tra cui fratturedi polso, lussazioni interfalangee,pollice del “portiere” e frattura del-lo scafoide.

Dott. Massarella, il ruolo del portie-re è affascinante quanto “pericolo-so”. Quali sono i rischi?“Nel gioco del calcio, circa il 10% de-gli infortuni sono a carico di mano epolso. Durante la partita, il portiereviene chiamato ad interventi parti-colari come tuffi, uscite spericolatee cadute a mani protese. Queste si-tuazioni di gioco possono causaretraumi e patologie, come lussazioniinterfalangee e metacarpofalangee,

pollice del “portiere” e frattura del-lo scafoide. Uno dei casi più ricor-renti attiene alla c.d. lesione della“fibrocartilagine triangolare.”

Di cosa si tratta?“La“fibrocartilagine triangolare” èuna formazione capsulo-legamento-sa (messa a ponte tra l’estremitàdistale del radio e l’ulna) in grado difavorire i movimenti di prono supina-zione della mano e del gomito”.

Con quali sintomi si presenta lalesione?“I sintomi più evidenti sono doloreed impotenza funzionale; gesti quo-tidiani come sollevare un oggettoe/o forzare la presa, possono risve-

gliare il dolore. Talvolta, il pazien-te riferisce di un piccolo scatto delpolso, come se il radio e l’ulna sisovrapponessero”.

In che modo viene diagnosticata?“La diagnosi passa per una visitaaccurata, accompagnata da speci-fici esami strumentali come eco-grafia, TAC e Risonanza Magneti-ca. Attraverso queste indagini, lospecialista decide se intraprende-re un trattamento di tipo conserva-tivo o chirurgico”.

L’artroscopia di polso risulta par-ticolarmente utile. Quali sono gliaspetti che sostanziano questaprocedura chirurgica?

Bdi Paolo Brandimarte

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Dott. Massimo MassarellaMedico ChirurgoSpecializzato in Ortopedia e Traumatologia

I traumi di manoe polso nel portiere

[ ]clubstylesalute[ ]

Nel calcio, l’estremodifensore è esposto al rischio di traumi ed infortuni a carico di mano e polso. Principali patologie, sintomi e trattamenti.Il Dott. MassimoMassarella apreall’artroscopia

“L’artroscopia è una tecnica chi-rurgica in grado di fornire l’esattadiagnosi della gravità di lesione, fa-vorendo la riparazione della stes-sa. Tecnicamente, attraverso pic-cole incisioni viene inserito inun’articolazione l’ar troscopio; lostrumento trasmette le immaginisul monitor permettendo così al

chirurgo di osservare direttamen-te l’interno dell’ar ticolazione”.

Quali i tempi di recupero?“Nelle lesioni semplici il recuperopost – operatorio è immediato, men-tre in caso di lesioni complesse so-no necessarie alcune settimane”.

A proposito di portieri ed artro-scopia di polso. Di recente, Lei haoperato Michele Carpinelli, baluar-

do dell’ ASD La Cascina Orte C5. “Esattamente. Carpinelli presenta-va la rottura della “fibrocartilaginetriangolare”. Lo scorso 28 giugno,si è sottoposto ad artroscopia di pol-so e debridment fibrocartilagine trian-golare. L’operazione è perfettamen-te riuscita: il ragazzo ha intrapresoil programma riabilitativo, con eser-cizi di stretching capsulare, recupe-ro delle flesso estensioni, radializ-zazione e ulnarizzazione del polso”.

IL MEDICO RISPONDE

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[ ]saluteclubstyle

Michele Carpinelli, portiere dell'ASD La Cascina Orte C5, operato al polso dal Dott.Massarella lo scorso 28 giugno.

I traumi di manoe polso nel portiere

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Tra agosto e settembre riprendono i campionati nazionali dei più importantisport di squadra. Oltre a questo tantemanifestazioni internazionali apriranno la stagione che porterà alle Olimpiadi.

Al via la stagione2011–2012

[ ]clubstyleappuntamenti

di Marco Trozzi

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arà molto intensa, come diconsueto, la stagione agoni-stica nazionale 2011-2012.Gli appassionati dei vari sportche godono della maggiore vi-sibilità in Italia come calcio,pallavolo e basket si appre-

stano a vivere un’altra entusiasmante stagio-ne prima di quello che sarà l’appuntamentoclou del 2012: i Giochi Olimpici durante i qua-li l’attenzione dei media mondiali sarà tuttarivolta agli eventi organizzati all’ombra del BigBen. Aspettando la manifestazione sportivaper antonomasia gli italiani vivranno le emo-zioni dei campionati nazionali, il più attesodei quali è senza dubbio quello di calcio.Calcio: Il sipario si è alzato ufficialmente il6 agosto quando a Pechino si è disputata laSupercoppa in palio tra il Milan campione d’I-talia e l’Inter vincitrice dell’ultima Coppa Ita-lia. Il campionato di serie A, invece, ha pre-so ufficialmente il via il 28 agosto e termine-rà domenica 13 maggio. Cinque saranno i tur-ni infrasettimanali: mercoledì 21/09 e26/10/2011; 1/2, 11/4 e 2/5/2012. La so-sta natalizia andrà dal 25 dicembre al 1 gen-naio, mentre altre tre giornate di stop ci sa-ranno il 4/9, il 9/10 e il 13/11/2011 per fa-re spazio agli azzurri impegnati nelle qualifi-cazioni ai Campionati Europei del 2012.Come di consueto 20 le formazioni che sicontenderanno lo scettro di Campioni d’Ita-lia: Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania, Ce-sena, Chievo Verona, Fiorentina, Genoa, In-ter, Juventus, Lazio, Lecce, Milan, Napoli, No-vara, Palermo, Parma, Roma, Siena e Udine-se. La Coppa Italia è iniziata il 7 agosto conil primo turno eliminatorio e si concluderà conla finale al momento prevista per il 20 mag-gio 2012 (data alternativa il 23 maggio).Pallavolo: Mentre il campionato di calcio avràgià alle spalle circa un mese di gare quellodi pallavolo maschile aprirà i battenti dome-nica 25 settembre 2011 con la prima giorna-ta di Regular Season che terminerà il 1 apri-le. I play off scudetto inizieranno il week enddel 7 aprile, mentre il V-Day, gara con la qua-le si conoscerà il nome della formazione chesuccederà alla Itas Diatec Trentino campio-ne d’Italia in carica, si disputerà il 22 aprile.Quattordici le formazioni partecipanti: SisleyBelluno, Bre Banca Lannutti Cuneo, Andreo-li Latina, Lube Banca Marche Macerata, Ca-sa Modena, Acqua Paradiso Monza Brianza,Pallavolo Padova, Copra Elior Piacenza, CMCRavenna, M.Roma Volley, Umbria Volley SanGiustino, Itas Diatec Trentino, Marmi Lanza Ve-rona, Tonno Callipo Vibo Valentia.

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Al via la stagione

[ ]appuntamenticlubstyle

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La Supercoppa Italiana andrà in scena il 1 no-vembre, mentre la Coppa Italia partirà il 25gennaio e si concluderà con la Final Four del18-19 febbraio al Palalottomatica di Roma. Basket: Ultimo dei campionati nazionali ma-schili a prendere il via sarà quello di basket,il cui inizio è fissato per il 9 di ottobre. Laconclusione della Regular Season sarà il 25aprile. Le date di inizio e fine dei Play-Off scu-detto saranno il 29 aprile e il 10 giugno. L’av-vio del campionato sarà preceduto dalla Su-percoppa il 1 ottobre 2011. La Final Eight diCoppa Italia si disputerà dal 16 al 19 feb-braio mentre l’All Star Game domenica 11

marzo. Quattordici le squadre che prenderan-no parte al campionato numero 90: Avellino,Biella, Bologna, Cantù, Casale Monferrato,Caser ta, Cremona, Milano, Montegranaro,Pesaro, Roma, Sassari, Siena, Teramo, Tre-viso, Varese.

Una lunga estate di sportIn attesa che i vari campionati di lega pren-dano il via, gli appassionati di sport potran-no “consolarsi” con ben tre rassegne conti-nentali: a farla da padrona la pallavolo condue Campionati Europei (maschili e femmi-nili), ai quali si aggiungeranno i Campionati

Europei maschili di basket. Procedendo in or-dine cronologico, il primo torneo che asse-gnerà il titolo continentale sarà quello ma-schile di pallacanestro che si disputerà in Li-tuania dal 31 agosto al 18 settembre. Il 10settembre, in Austria e Repubblica Ceca pren-derà il via anche quello maschile di pallavo-lo che si concluderà il 18 settembre. Tra le favorite del torneo c’è sicuramente laSerbia, tradizionale avversaria, spesso vin-cente, dell’Italia negli ultimi 10 anni, oltre al-la tradizione della Russia con la presenza dimolti outsider pronti ad approfittare di even-tuali passi falsi come Germania, Bulgaria,Francia, Spagna e Polonia. Proprio questedue ultime squadre sono le ultime ad avervinto un po’ sorprendentemente le ultime dueedizioni degli Europei, soprattutto la Spagnaallora allenata da Andrea Anastasi. A questoseguirà quello femminile ospitato da Italia(sedi Monza e Busto Arsizio) e Serbia cheinizierà il 24 settembre e che si concluderàil 2 ottobre 2011. La massima rassegna con-tinentale ha portato bene all’Italia che ha vin-to le ultime due edizioni consecutive in Bel-gio e Polonia e negli Europei 2011 l’Italiaavrà la possibilità di giocare almeno la primafase a gironi in casa e precisamente al Pa-laIper di Monza. L’altra località italiana cheospiterà gli Europei di Volley è Busto Arsizioal Palayamamay. La fase finale verrà invecedisputata nella capitale della Serbia Belgra-do alla Pionir Hall of Sports; la seconda lo-calità serba che ospiterà il girone eliminato-rio C è Zrenjanin.La pallavolo femminile è stata nei tempi re-centi dominata dall’Italia, tuttavia il torneocontinentale è particolarmente equilibrato evi sono diversi pretendenti alla vittoria comela Russia, la Polonia, i padroni di casa dellaSerbia, l’Olanda e una nazionale emergentecome la Turchia che sta mietendo successianche a livello giovanile.Non solo pallavolo e basket nella lunga esta-te 2011, innumerevoli saranno infatti gli even-ti per tutti coloro che non posso vivere senzasport: i Campionati del mondo di atletica leg-gera 2011, (24 agosto - 4 settembre, DaeguCorea del Sud); i Campionati del Mondo dicalcio Under 20 (29 luglio - 20 agosto, Co-lombia); i Campionati del mondo di canottag-gio (20 agosto - 4 settembre, Bled Slovenia);i Campionati del mondo di ciclismo su strada2011 (19 - 25 settembre, Copenaghen Dani-marca); Campionati mondiali di ginnastica rit-mica 2011, (20 - 26 settembre, Lilla Francia)e infine la Coppa del Mondo di rugby 2011 (9settembre - 23 ottobre, Nuova Zelanda).

[ ]clubstyleappuntamenti

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Panoramica sui film nel quale cavalcare una tavola tra le onde haun ruolo da protagonista

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clubstyle[ ]cinema

Il surf al cinemaul surf non stati realizzatimolti film, e di questi unagran par te sono scono-sciuti al pubblico europeo. Quelli presi in esame inquesto articolo sono peròabbastanza noti e sono

stati realizzati in un arco di tempo ben di-stanziato l’uno dall’altro. Si evidenziano co-sì gli usi e la surfata tipica di un periodo. Questi tre film quindi rappresentano le

tre generazioni del sur f, ossia "Un mer-coledì da Leoni", che riguarda la primagenerazione di sur fisti, il passaggio dal-le tavolone alle tavolette, il periodo deifalò sulle spiagge, con la chitarra, la bir-ra in mano e un bel falò, in cui Gerry Lo-pez era il mito e lanciava moda e stile disur fata: il periodo della vita semplice ea contatto con la natura. Poi Point Break, che rispecchia il periodo ca-liforniano anni 80-90 dove i surfisti diventa-

no tipo punk rockettari e surfano con tavo-le sempre più corte onde sempre più alte.E infine il più recente, che troviamo raffi-gurato in Blue Crush, dove i surfisti(e lesurfiste) fanno fatica a mantenersi, e de-vono metterci tutta la loro forza di volontàe grinta per arrivare a vincere. Se notiamo però in questo periodo il surf èdiventato più modaiolo, ha preso qualcosadalla cultura hip hop ed è in generale diven-tato un fenomeno più commerciale.

Sdi Lorenzo Arduini

Anne Marie sogna da una vita di partecipare alla famosa gara di sur fche si disputa alle Hawai sulla North Shore di Ohau, Il Pipe Master, maè soffocata dai suoi timori. Il suo sport preferito, infatti, è statosempre dominio incontrastato degli uomini. Con grande tenacia, però,Anne Marie, ogni mattina si alza molto presto per andare ad allenarsi.Quando arriva a Ohau una squadra di giocatori professionisti di footballAnne Marie si innamora perdutamente del quaterback Matt Tollman edeve scegliere tra diventare una moglie trofeo o vincere lei stessa untrofeo. La sua determinazione però la fa resistere e il giorno del PipeMaster Matt, che - da sportivo - capisce la sua passione, sarà lì adassistere alla sua gara insieme alle sue amiche.

C'è una banda che spadroneggia nelle rapine in banca.Si tratta degli "ex presidenti", quattro malviventi cheindossano le maschere di Carter, Reagan, Nixon eJohnson. Quando alla sezione di Los Angeles giunge ilgiovane agente Johnny Utah l'indagine si rimette inmoto. Utah si fa allenare per il sur f dall'esperta Tylerche lo introduce nell'ambiente. Ha così modo diconoscere Bodhi, sur fista esperto in attesa dell'ondaper fetta, che è anche il capo della banda. Tra ilpoliziotto e il rapinatore si crea un legame, fino algiorno in cui Bodhi scopre che Utah è un poliziotto.L'acqua nella sua dimensione più possente esimbolica (l'onda) apre e chiude Point Break eanch'essa finisce col racchiudere un segno diambivalenza: è fonte di vita ma può al contempo portare la morte.

Tre inseparabili amici furoreggiano col sur f sulle spiagge dellaCalifornia negli anni '60. Il tempo passa, la vita li divide, ma le grandiondate ritornano. Scandito su 4 tempi che sono 4 stagioni e 4 celebrimareggiate (estate '62, autunno '65, inverno '68, primavera '74) e chequasi corrispondono alle burrasche politiche (dalla morte di Kennedyallo scandalo del Watergate), non è soltanto un film sul sur f e la suamistica eroica (come l'ha praticato lo stesso Milius), ma anche unamalinconica saga sull'amicizia virile, su una generazione americanasegnata dal malessere esistenziale e dalla guerra del Vietnam.

BLUE CRUSH

POINT BREAK

UN MERCOLEDÌ DA LEONI

[ ]cinemaclubstyle

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ine up, Duck dive, tube riding.Termini tecnici che probabil-mente ai più non dicono nien-te, ma che in realtà racchiudo-no al loro interno una carica edun’energia pazzesca. Perchécavalcare le onde al limite

estremo dell’equilibrio non è certamente co-sa da tutti. Occorre infatti, non solo un fisi-

co per fetto, ma anche nervi saldi e grandeconcentrazione. Lo sanno bene i più grandiatleti di questo sport che con le loro acroba-zie acquatiche hanno guadagnato prestigiosiriconoscimenti, ma anche ricchi contratti pub-blicitari. Qualche esempio? Tanto per inizia-re partiamo con il sur fista sicuramente piùricco e famoso, Robert Kelly Slater. Nato inFlorida 39 anni fa, Kelly è l’atleta che ha vin-

to più titoli e competizioni in assoluto: è sta-to incoronato ASP Campione del Mondo 10volte, di cui 4 titoli consecutivi 1994-98. Èl’unico ad aver vinto il titolo alla più giovaneetà (20 anni) e alla più vecchia (38). Con tut-ti questi successi, è naturale che gli sponsore la tv facciano a gara per accaparrarsi la suaimmagine. Già, proprio la tv, che lo ha scel-to per interpretare Jimmy Slade nel popola-

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Surfistisull’onda…degli sponsor!

rissimo telefilm Baywatch nei primi anni ’90.Pare che, complice la serie tv, il sur fista ab-bia avuto anche una liaison con Pamela An-derson. E' apparso anche in un episodio delreality show The Girls Next Door. Dalla tv alcinema il passo è breve ed infatti Lamelle, ilsuo soprannome, ha recitato nella sua car-riera in molti film di sur f. Ma non è tutto. Conil suo nome infatti è stato creato nel 2022

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Da sempre è uno deglisport più elettrizzantied adrenalinici cheesistano. Ma orai surfisti sono diventatidei veri e propri voltida copertinadi Valentina Altavilla

un videogame, il Kelly Slater Pro Surfer, men-tre l’anno successivo è uscita la sua autobio-grafia, “Pipe Dreams: Il viaggio dei sur fisti”.Considerato dalla rivista People uno dei 50uomini più belli del mondo, il principale spon-sor di Kelly è il gigante dell'industria surf wearQuiksilver che dal 1999 lo rifornisce di pin-ne e di tutto l’abbigliamento necessario. Tragli altri sponsor figurano anche Boost Mobi-le, le tavole da sur f Channel Islands e gli ac-cessori Komunity Progetto. L’atleta statuni-tense inoltre ha vinto il Laureus World SportsAwards 2007, 2009 e 2011 come sportivodell’anno grazie alla sua straordinaria carrie-ra. Una carriera che lo ha anche consacratonel 2010 ambasciatore dello sport, titolo ri-lasciato dalla United States House of Repre-sentatives. Il campione delle onde però è mol-to partecipe anche nelle diverse iniziative be-nefiche, come ad esempio quelle ambienta-liste. Infatti ogni estate, si tiene sull'isola di

Tavarua Fiji il Slater Kelly Slater Invitational afavore di un'organizzazione ambientalista chia-mata Reef Watch. Recentemente Kelly ha par-tecipato anche a Glycocen, un'iniziativa per rac-cogliere fondi a favore delle zone colpite daldisastro in Giappone. Infine, Kelly ha dato vitaanche alla Kelly Slater Foundation, associazio-ne non-profit a beneficio pubblico, che a sedea Los Angeles, in California. Fondata nel 2007, la missione della fondazio-ne è quella di aumentare la consapevolezza eil sostegno finanziario per gli attuali enti di be-neficenza sociale. Da un surfista con un corpoda modello ad un altro: Bruce Irons, fratello mi-nore dello scomparso Andy Irons, tre volte cam-pione del mondo e rivale sportivo di Kelly Sla-ter. Tra i suoi mille sponsor, ricordiamo gli oc-chiali da sole Oakley che portano la sua firma,Volcom, la linea di abbigliamento di surf, ska-te e snowboard, l’azienda di scarpe DC e laBody Glove internazionale che lo rifornisce di

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mute. Ed anche Red Bull energy drinks e Nixonwatches. Inoltre anche Bruce è molto richiestodal grande schermo; nel 2005 infatti ha recita-to nel film autobiografico - documentario finan-ziato dal suo sponsor Volcom, intitolato “TheMovie Bruce”. Ha dato vita inoltre anche adun’organizzazione no profit, il Bruce Irons Cam-po Fund che organizza campi estivi per bambi-ni svantaggiati. Non solo America però. Anchein Italia, abbiamo degli importanti surfisti. Traquesti Nicola Bresciani, considerato da molticome il surfista più famoso d’Italia ed insegui-to da una fila di sponsor. Dal 2007 infatti il sur-fer toscano e pluricampione italiano fa partedel team Nixon, l’azienda Californiana di orolo-gi ed accessori. Ma non manca però il surf no-strano in rosa, rappresentato al meglio da Va-lentina D’Azzeo, 33 anni, romana, biondissimacampionessa italiana. E non dimentichiamo in-fine Leonardo Fioravanti, giovanissimo talentoe promessa di questo sport. A soli 13 anni in-fatti, il brand Quiksilver è già il suo main spon-sor ed è anche testimonial di Red Bull, Mosco-va, Rt surfboards e Euro Glass surfboards. In-somma, con cosi tanti talenti, il surf può vera-mente star tranquillo. Perché ci saranno sem-pre dei campioni pronti a dominare gli oceanidel mondo. E con loro gli sponsor, che non sifaranno sfuggire l’occasione di cavalcare l’on-da. In tutti i sensi.

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clubstyle[ ]motori

È arrivataRange Rover Evoque

5 porte

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opo la versione coupé è arri-vata la versione 5 porte del-l'acclamata Range Rover Evo-que, la Land Rover più picco-la ed efficiente di sempre chela Casa di Solihull ha declina-to in una versione che puntamaggiormente sulla praticità:

uno stile da concept car, una versatilità da ber-lina per la famiglia e la linea che riprende il ta-glio della coupè, audace e compatta, ma con iltetto leggermente più alto. La nuova Range Ro-ver Evoque 5 porte aggiunge al fascino della li-nea sportiva una praticità extra che la rendemaggiormente desiderabile per le famiglie costi-tuendo, insieme all’eccezionale coupè, una gam-ma in grado di trasformare il segmento delle SUVcompatte di lusso. L’Evoque 5 porte rimane inol-tre totalmente fedele anche ai classici valori delMarchio Range Rover per la cura artigianale conla quale è realizzata, per il lusso, le prestazionie per le famose capacità Land Rover su ogni ter-reno, condensati in un veicolo più compatto. LaRange Rover Evoque a 5 porte utilizza lo stes-so pianale della versione 3 porte: semplifican-do, potremmo dire che sono state semplicemen-te accorciate le portiere anteriori e aggiunte quel-

le dietro. Le proporzioni dell'auto non cambia-no: la 5 porte è sempre lunga 435 cm, 15 inmeno della Freelander 2. Rispetto alla RangeRover Evoque a 3 porte cresce l'altezza del tet-to di 3 cm: secondo il costruttore questa solu-zione permette un po' di spazio in più per la te-sta dei passeggeri posteriori e 5 cm per le spal-le. Più pratica, grazie alle porte dietro, la RangeRover Evoque a 5 porte ha i sedili posteriori ab-battibili separatamente (60:40) e un volume delbagagliaio che varia da 505 a 1.440 litri. Purmantenendo dunque la stessa impronta a ter-ra, la Evoque 5 porte offre maggiore spazio al-l'interno: i passeggeri della seconda fila di se-dili dispongono di oltre 5 cm di spazio in più perle spalle e 3 cm, come detto, per la testa, men-tre la maggiore superficie vetrata offre maggio-re luminosità. Le 5 porte sono una scelta chesi rivolge soprattutto per chi viaggia con prole alseguito: i due sedili esterni del divano a 3 postisono infatti muniti di ancoraggi ISOFIX, mentreil portellone elettrico può essere aperto con iltelecomando. La seconda fila di sedili, come det-to, è divisibile e ripiegabile in rapporto 60/40per aumentare il volume di carico a disposizio-ne, che può arrivare a 1.440 litri a sedili abbat-tuti. Come la 3 porte, la Range Rover Evoque è

[ ]motoriclubstyle

Due portiere in piùper la "baby" britannicacon prezzi a partireda 35.000 Euro

di Lorenzo Arduini

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Bmw X3Uno stile tutto nuovo, ma coerente con i canoniestetici della famiglia, e un pieno di tecnologia peraumentare l’efficienza del veicolo, ma anche il pia-cere di guida che BMW promette ai vertici del seg-mento. Il nuovo modello non ha nulla da invidiarealla sorella maggiore X5 e anzi ne sfrutta le carat-terizzazione più riuscite (vedi il posteriore), mixan-dole stilisticamente con soluzioni più moderne.Questa X3 è tutta nuova soprattutto all’interno,dove gli occupanti beneficiano innanzitutto di piùspazio conseguente all’aumento delle dimensio-ni esterne.

Audi Q5Audi ha regalato alla sua mastodontica Q7 unasorellina, la Q5, esattamente come hanno fatto lealtre Case tedesche. Una vettura che esalta lasportività, la compattezza, l’eleganza ma che altempo stesso non dimentica la forte parentela conla sorella maggiore. Con un passo di 2,81 metri,la Q5 ambisce essere considerata il top nel mer-cato, e questo puntando ad esempio moltissimosulla qualità, sia meccanica ma anche degli inter-ni, volendo fidelizzare il cliente facendolo sentiretotalmente soddisfatto sotto ogni aspetto.

Mercedes GLKUna versione più cittadina, priva di una vera voca-zione off-road, che invece conservano le sorellepiù grandi 4Matic. La nuova GLK 200 CDI BlueEf-ficiency può contare anche su due allestimenti(Sport e Premium) studiati per soddisfare le esi-genze del pubblico italiano con particolare atten-zione al rapporto prezzo/dotazioni. Lo stile ester-no si completa con calandra anteriore a tre lamel-le, che integrano i fendinebbia, i roofrails in allu-minio, le modanatura laterali cromate e la pro-tezione antincastro anteriore.

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clubstyle[ ]motori

disponibile in tre allestimenti: Pure, Prestige (cer-chi in lega di 19”, cromature per la carrozzeriae interni parzialmente rivestiti in pelle e finiturein legno) e Dynamic (cerchi di 19 e 20 pollici,tetto e spoiler in contrasto con la carrozzeria esedili in pelle traforata). L'abitacolo è curato eraffinatissimo, grazie all'impiego di materiali pre-giati e da tocchi hi-tech come il touchscreen Ran-ge Rover da 8” dotato di Dual View, la tecnolo-gia finora impiegata solo sulle ammiraglie chepermette a guidatore e passeggero di seguirecontemporaneamente, sullo stesso schermo,contenuti totalmente indipendenti. Tra gli ac-cessori, oltre agli “immancabili” navigatore sa-tellitare, presa Usb e Bluetooth, la Range Ro-ver Evoque può essere arricchita con il siste-ma che rileva la presenza di veicoli negli an-goli ciechi degli specchietti, l'assistenza al par-cheggio, la telecamera posteriore per i par-cheggi, il climatizzatore bizona con funzione ditimer per il riscaldamento e raffreddamentodell'abitacolo quando l'auto è parcheggiata, ilmodulo tv e due schermi per i passeggeri po-steriori, l'impianto audio della Meridien con17 altoparlanti e i fari adattivi con fascio lumi-noso che segue le curve. La Range Rover Evo-que 5 porte condivide con la Evoque coupé an-che la gamma motori: la versione top è il ben-zina 2.0-litri Si4 da 240 CV, mentre la gammaturbodiesel sui compone sempre dei 2.2-litriTurbodiesel, nelle versioni SD4 190 CV, TD4150 CV e la versione super efficiente eD4 da150 CV che abbinata alla trazione 4x2 (unaprima assoluta per il marchio) sarà la versio-ne "eco" della Evoque, in attesa che arrivi unaEvoque ibrida. I motori sono abbinati al cam-bio manuale a sei marce e al sistemastart/stop e, per la 2.2 turbodiesel da 150CV, si può avere anche una versione con la so-la trazione anteriore. Per i terreni più difficilisarà disponibile la trasmissione di 4x4 chesfrutta un giunto Haldex per distribuire la cop-pia fra gli assi. Le unità con trasmissione ma-nuale a sei rapporti saranno inoltre equipag-giate con il sistema start/stop per ridurre diun ulteriore 8% i consumi e le emissioni diCO2, pari a 135 g/km per la Evoque 5 portein versione 4x2 con trasmissione manuale emotore eD4. Le sospensioni possono esserea controllo elettronico (a pagamento): le Ran-ge Rover Evoque che le montano hanno unaulteriore modalità Dynamic del Terrain Respon-se, il sistema che permette di regolare con-giuntamente una serie di parametri dell'autoper adattarla al tipo di fondo che deve affron-tare: asfalto, neve, fango e sabbia.

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[ ]motoriclubstyle

500 chilometri dalle costedel Senegal, in pieno Atlan-tico, l’arcipelago di CapoVerde si presta par ticolar-mente al trekking sui sentie-ri e mulattiere che sono an-cora oggi utilizzati dai loca-

li, là dove la cosiddetta civiltà delle stradenon è ancora arrivata. Ce ne si può rendereconto effettuando il classico viaggio “CapoVerde” di due settimane: ogni giorno sareb-be possibile effettuare bellissime escursio-ni a piedi ma magari non tutti sono prepara-ti a farlo. E’ nata così l’idea di questo nuo-vo viaggio della linea trekking: tante cammi-nate facili ma talvolta lunghe in giornata, con

possibilità di bagni su spiagge incontamina-te, salite a vette e vulcani ad oltre 2800 me-tri, discese in canyon, ribeiras, pinnacoli roc-ciosi, sorprendenti foreste alpestri, zone im-pervie abitate da gente creola sorridente edospitale, dedita all’agricoltura di montagna eall’allevamento. Ma anche la possibilità dipercorsi di più giorni ad un’altitudine mediadi 1300 metri. Camminare a Capo Verde si-gnifica scoprire paesaggi ancora incontami-nati e molto diversi da un’isola ad un’altra.Ognuna delle undici isole principali merite-rebbe una lunga camminata a piedi, ma es-sendo questa una fuga limitata a due setti-mane di tempo, dovremo scegliere e concen-trare la nostra attenzione sulle isole meno

turisticizzate e che più si prestano ad esse-re scoperte a piedi. Si tratta di Sao Nicolau,Santo Antao, Fogo e, se si riuscirà ad arrivar-ci, Brava. Limitandoci a tre, quattro isole sa-rà possibile diminuire i tempi e le ben notedifficoltà di spostamento in aereo (o via ma-re per Brava) da un’isola all’altra. Per le dif-ficoltà di orientamento e per lo sviluppo di al-cuni itinerari ci si avvarrà, quando necessa-rio, di guide locali. Sao Nicolau, lunga 51 kme larga 25 km, è fuori dai circuiti turistici, ingran parte priva di strade e fornita invece dauna eccellente rete di sentieri e mulattierefra i vari villaggi e le case di contadini spar-se sui monti. Da Ribeira Brava, maggior cen-tro abitato dell’isola con le sue pittoresche

In pieno Oceano Atlantico, tra spiagge, montagne e gente simpatica, le isole di Capo Verde sono un paradiso per chi ama camminare

A

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Capo Verde Trekdi Lorenzo Arduini

[ ]clubstylesport&turismo

In pieno Oceano Atlantico, tra spiagge, montagne e gente simpatica, le isole di Capo Verde sono un paradiso per chi ama camminare

stradine strette e lastricate, raggiungeremoTarafal sul mare seguendo sentieri e mulat-tiere che passano per i villaggi di Calejao eCabecalinho. Un secondo giorno potrà esse-re dedicato alla salita al punto più alto del-l’isola, il Monte Gordi, 1312 metri, partendodal villaggio di Cachaco raggiungibile con mez-zi locali e scendendo poi nel pomeriggio suEstancia de Bras sul mare per percorrere altramonto la mulattiera a picco sulle falesieche ci permetterà di raggiungere il villaggiodi pescatori di Ribeira Funda, nell’estremoNord dell’isola. Un’ultima escursione attra-verserà l’isola nella sua parte più stretta danord a sud, lungo lo storico “Camin de Cin-ta”, in una zona completamente priva di stra-

de: si parte dall’oasi di Juncalinho e si giun-ge al posto d’acqua di Cabeco de Carrica conla sua spiaggia di sabbia nera. Santo Antaoè la seconda isola per super ficie dell’arcipe-lago e raggiunge i 1979 metri con la cima To-pe da Coroa. Occorrono almeno una decinadi giorni per percorrerne gli itinerari più bel-li, fra i quali un trekking lungo lo spartiacquedi sette giorni. Dovremo fare delle scelte dra-stiche che ci porteranno a privilegiare i bel-lissimi itinerari nel nord est dell’isola e un iti-nerario di due giorni nel selvaggio sud ovest,con salita alla cima più alta dell’isola. Da Por-to Novo, raggiunto con il ferr y dall’isola diSao Vicente saliremo con un’”aluguer” (pul-mino collettivo) lungo una pittoresca strada

[ ]sport&turismoclubstyle

Il viaggio• Durata: 17 giorni

• Periodo consigliato: tutto l’anno

• Partenze: aereo da Roma e Milano

• Pernottamenti: alberghetti

• Pasti: ristorantini e pranzi al sacco

• Difficoltà: numerosi voli, camminate

di 4-6 ore quasi ogni giorno

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lastricata a tornanti (queste strade strettesono una delle meraviglie di Capo Verde) fi-no a località Agua das Caldeiras, a quota1430 metri. Da qui scenderemo a piedi finoa Vila das Pombas sul mare, attraversandola Cova de Paul ed interessanti zone rurali.Da Vila ci sposteremo con altri aluguer al pit-toresco villaggio di pescatori di Cruznha deGarca dove pernotteremo presso la PensaoSo Na Fish. Il giorno successivo percorremolo stupendo sentiero sul mare che in circa11 km raggiunge Ponta do Sol e quindi Rbei-ra Grande. Un lungo trasferimento in aluguerin parte su pista ci consentirà di raggiunge-re l’oasi di Tarrafal sulla costa ovest dovepernotteremo presso il Residential Tranquili-dade. Tarrafal è un posto ideale per riposaree godere la stupenda spiaggia. A Fogo, l’iso-la vulcano, la salita al Pico omonimo, 2829metri, da Por tela, 1600 metri, è d’obbligo:l’ambiente è lunare, la traccia di sentiero sa-le a ripidi zig zagara le colate di lava fine. La

cima domina tutto l’arcipelago e gli oltre 1000metri di ripida discesa su lava finissima siprestano magnificamente allo sci. Durante ilsoggiorno a Fogo, se saremo fortunati, riusci-remo a trovare un traghetto o un pescherec-cio per raggiungere la vicina Brava, salpandodal porto di Sao Filipe: Brava, 6500 abitan-ti, rimane un’isola di dif ficile accesso. Esi-ste solo una corta pista d’atterraggio in ter-ra battuta per piccoli aerei non di linea ed icollegamenti via mare rimangono saltuari.L’ambiente naturale è di rara bellezza, ren-dendo l’isola par ticolarmente attraente alviaggiatore in cerca di avventura.Se avremo la possibilità di restare a Bravaper due, tre giorni potremo senz’altro viveregrandi emozioni: punto di partenza per le no-stre escursioni sarà la cittadina di Nova Si-nora, considerata la più bella di tutto l’arci-pelago, con le sue case bianche immerse nelverde di giardini di ibisco, bungavillea, gelso-mino ed oleandro.

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Il trekking• Forma di attività motoria basata sul

camminare nel territorio, sia lungo

percorsi che liberamente

• Si svolge in montagna o comunque

in un ambiente naturale

• La tecnologia moderna offre diversi

mezzi di orientamento e soccorso,

tra cui telefono cellulare e GPS

• Prima di partire è opportuno cercare

di imparare bene il territorio sul

quale ci si muoverà

82

[ ]clubstylesport&turismo

[ ]clubstylegolf

roppo spesso vedo giocatoriesperti e principianti, giocarecon una attrezzatura non adat-ta al proprio swing, al proprio fi-sico o al proprio livello di gioco.Soprattutto per il giocatore prin-cipiante, la grande varietà di mo-

delli dalle diverse caratteristiche tecniche chesi trovano in commercio, rende la scelta del-l’attrezzatura, davvero difficile. Bisogna asso-lutamente valutare con competenza innume-revoli fattori. Il livello di gioco, l’età del gioca-tore, l’altezza, grandezza delle mani, le carat-teristiche fisiche legate alla mobilità articola-re, e all’elasticità, per citare solo i più impor-tanti. Solo considerando tali fattori, possiamoguidare il giocatore nella giusta direzione, con-sentendogli di acquistare un set di ferri, unputter ed un driver adatto, che lo aiuti a gio-care e a migliorare durante il cammino dell’ap-prendimento. Incominciamo dal driver, ogget-to del desiderio di ogni giocatore ad ogni lati-tudine. Proprio per questo, le case costruttri-ci, producono driver dalle forme più dispara-te, dai colori meravigliosi e luccicanti, quadra-ti, rotondi, montati su shaft che sembrano mo-derne excalibur d’altri tempi, insomma uno piùbello dell’altro. Il principiante e il giocatore al-to di hcp, non sono ancora in grado di esegui-re uno swing potente e ripetitivo che gli con-senta di ottenere una grande velocità della te-sta del bastone. Con il driver infatti la pallinanon vola alta e lunga come si vorrebbe e spes-so spedendola in rough a destra. Infatti, qualè uno dei difetti che vedete più spesso in unprincipiante con il driver? Quello di spingere lapallina a tutta la forza, magari muovendo laschiena in avanti, nella ricerca affannosa dispedire la pallina alta e lunga… Oltre ad unevidente problema di meccanica del gesto, c’èsicuramente un driver non adatto, magari conun loft (inclinazione della faccia) di 9,5 o 10,5gradi... Se hai difficoltà con il driver e la velo-cità che sviluppi non è ancora sufficiente aspedire palline nel cosmo, pensa che un ba-stone con una faccia più aperta potrebbe aiu-

tarti a sollevare la pallina più facilmente, col-pendo così senza grandi effetti laterali ed evi-tare di tirare colpi di forza con schienate spal-late e “capocciate”… Vi siete mai accorti checon il legno 3 dal tee tirate spesso più lungoe sempre più dritto che con il driver? Sempli-ce, ha un loft maggiore, è più aperto. Un ba-stone più aperto, produce meno effetti latera-li sulla pallina, dovuti a colpi impattati fuori cen-tro, quindi meno slice e hook e più palline infairvay. Quindi per i principianti, i seniores, ledonne anche di livello avanzato è bene sceglie-re driver con loft di 12, 13, 14 gradi di inclina-

zione, alcuni modelli con la faccia leggermen-te ritardata detti offset. Molti vedono questoconsiglio come una sentenza: sei una schiap-pa. Niente di più sbagliato. E' solo il bastonepiù adatto a voi. Vi sognereste mai di giocarecon una racchetta da tennis di Nadal accorda-ta come la sua? Come mai vedo spesso drivercon shaft steef e loft 9,5 (come Tiger o West-wood) nella sacca di terze categorie? Con at-trezzi adatti vi dimostrate semplicemente deigiocatori saggi, pronti a sfruttare al meglio letecnologie offerte in rapporto alle potenzialitàattuali del vostro swing.

Tdi Simone Selli

Comporre una sacca giusta, per un giocatore è oggi un compito importante e difficile. La grande quantità di modelli e le tante caratteristiche impongono grande attenzione ecompetenza da parte del negoziante e soprattutto del maestro

Quale drive per me?

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SPORT

CLUB

Il primo magazine sportivo in distrib

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gratuita che dà voce a tutti coloro che amano

lo sport professionistico e amatoriale

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adv sport club feb2011:Layout 1 05/04/11 22:43 Pagina 1

di Fabio Ingargiola Personal [email protected]

l terreno sabbioso creacondizioni favorevoli amolte attività fisiche, esoprattutto a movimentiche migliorano la poten-za muscolare, le capaci-tà di salto e di scatto bre-

ve. Se giochi a calcio, a tennis, ovuoi cimentarti in sport da spiag-gia come il beach tennis, beach vol-ley o beach soccer, ecco qualcheesercizio semplice ed efficace dafare al mare, sulla sabbia, per au-mentare la forza esplosiva.Se ese-gui gli esercizi con cura i vantaggisaranno evidenti gia dopo 4 o 5 al-lenamenti. Si migliorano le capa-cità di salto, la velocità e la forzaesplosiva.

Squat Jump L’’esercizio migliore e più conosciu-to per la forza esplosiva degli ar-ti inferiori. Si esegue partendo dauna posizione statica di semi ac-cosciata, con il busto eretto, qua-si simulando una seduta senza se-dia. Le ginocchia devono esserepiegate fino a formare un angoloretto, le gambe divaricate ad unampiezza leggermente superiore ri-

spetto alle spalle. Si salta versol’alto, con tutta la forza (attenzio-ne a non fare il benché minimo con-tromovimento verso il basso, pri-ma di scattare in alto, altrimenti sisfrutterebbe la forza elastica). Nonstaccare le mani dai fianchi. Dopola fase di volo, si cade sulla pian-ta dei piedi senza sbatterli e ci siprepara con calma ad un altro sal-to. La sabbia o l’acqua attutisco-no l’impatto con il terreno, spessotraumatico per le articolazioni e perla schiena. Sono sufficienti 3-4 se-rie di 6-8 salti ognuna, con recupe-ro completo (2/3minuti) Una va-riante potrebbe essere l’esecuzio-ne in acqua, a livello della coscia,per aumentare lo sforzo.

Salti continuiQuesto esercizio è molto simile al-lo squat jump, ma con la aggiuntadel contromovimento e senza pau-sa fra i salti per aumentare anchela resistenza muscolare. È un eser-cizio molto intenso, faticoso, maaltrettanto efficace per il migliora-mento delle prestazioni atletiche.Ad ogni salto si scende fino a for-mare un angolo retto fra coscia e

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clubstyle

Allenarsi in spiaggia

fitness

La spiaggia offre molte opportunità per allenarsi in maniera davvero efficacesenza spendere troppo tempo.

I

gamba, e poi s’inverte la direzionein modo rapido per eseguire subi-to il salto verso l’alto. Si cade sem-pre evitando di sbattere i pedi. Po-chi salti continui, sul posto, di 10-15 secondi per i dilettanti e 15-30per gli atleti più allenati, sono unottimo esercizio per migliorare laresistenza alla forza veloce. Basta-no dalle 3 alle 5 serie con recupe-ro completo (sempre 2/3min).

Salto in lungo da fermoPartenza da fermo, piedi pari, sal-tare in avanti dopo un rapido con-tromovimento, aiutandosi con loslancio delle braccia. È un eserci-zio per migliorare la forza esplosi-va. Fare poche ripetizioni, con re-cupero completo. Si può variareeseguendo fino a 6/8 salti in ra-pida successione. Si esegue sullasabbia morbida, al fine di evitaretraumi per le articolazioni.

Scatti brevi La partenza sulla sabbia richiedesforzo. Pochi scatti di circa 10 me-tri, con recupero completo, poten-ziano la capacità di spinta neglisprint e aiutano a trasformare la

forza in velocità, se eseguiti dopolo squat e/o il lungo da fermo. Alcontrario, corse lunghe e lente, spe-cialmente sulla sabbia morbida,non aiutano la reattività muscola-re, quindi la velocità e i cambi di di-rezione (per approfondire questoargomento consulta online il mioar ticolo su spor t club di luglio2010). Per gli scatti la superficiemigliore è il bagnasciuga, anche apiedi scalzi.

Istruzioni per l’uso Prima di iniziare gli esercizi occor-re sempre un buon riscaldamentogenerale, corsetta leggera, eserci-zi di mobilità, addominali e lomba-ri.Si può eseguire uno solo degli al-lenamenti descritti al giorno, a gior-ni alterni, oppure si può sceglieredi abbinare un esercizio di poten-ziamento e subito eseguire gli scat-ti brevi sul bagnasciuga. Lo stret-ching alla fine è sempre consiglia-to, sul bagnasciuga con le gambein acqua per sfruttare le proprietàdistensive dell’acqua marina. I mu-scoli maggiormente coinvolti sonoi quadricipiti, glutei, bicipiti femo-rali e polpacci.

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