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mensile - anno diciannove - numero due - febbraio 2015 ITALIA MODA Uomo A/I 2015/16 ARTE Richard Phibbs INTERVISTA Bianca Nappi TRAVEL Toronto SPECIALE

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Febbario 2015

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ITALIA

MODA Uomo A/I 2015/16 ARTE Richard Phibbs INTERVISTA Bianca Nappi TRAVEL Toronto

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2015

MODA Uomo A/I 2015/16 ARTE Richard Phibbs INTERVISTA Bianca Nappi TRAVEL Toronto

S P E C I A L E

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’identità di genere è uno degli ultimi tabù che la società odierna sta plasmando. La moda, porta-trice di messaggi, è ormai diventata il primo stru-mento con il quale si veicola il concetto liberale e

sociale. Se da una parte l’idea è di cavalcare il politi-camente corretto, nel concreto l’intenzione è quella di raggiungere la meta opposta. Fino a quando non diventa elemento integrante della società, il “gioco del veto” diventa terreno fertile che nutre e alimenta concetti, idee, provocazioni e allusio-ni. Il nudo, ad esempio, parliamo al momento di quel-lo femminile, è stato per decenni portatore “sano” di provocazione. Sfruttato, proposto, sbattuto e utilizzato in tutte le salse è ormai un elemento somatizzato che non “provoca” alcuna reazione riconducibile ad un’isti-gazione. Svuotato completamente della sua bellezza è ormai asettico alla provocazione. Attenzione, provoca-zione che non ha nulla a che fare con il cattivo gusto… a quello purtroppo non c’è limite. L’emisfero femminile è stato talmente deturpato da doversi “trasformare in altro. Porto sereno, senza voler guardare troppo lontano, l’universo maschile. Quest’ultimo, fino a ieri mai schernito, attaccato e sem-pre al vertice, è diventato il traguardo da raggiungere. Parte così il processo di “mascolinizzazione” dell’esse-re donna. Al sicuro, protetto e difeso nel suo sempre meno resistente bozzolo, l’uomo non poteva di certo immaginare che gli sarebbe toccata la stessa sorte. Oggi è lui il vero “oggetto” di mercato. È su di lui che si sperimenta, è attraverso il suo corpo che si provoca, è la sua posizione sociale che viene messa in discussione.

EDITORIALE

Quel “pidigozzo”di troppo

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coverPhoto by Nocera&Ferri

Styling by Marita VirgillitoModel: Dino Sabanovic @Fashion

Giacca di lana e pantalone: Tug Store Vintage Selection

Gilet: Novemb3rCamicia a fiori: Lamula

Spilla in ceramica: Cor Sine Labe Doli

Cappello: Superduper Hats

editriceGemeco sc

via Emile Chanoux, 22/2410026 Pont Saint Martin (AO)

gestione editorialeSedit sc

direttore editorialeCalogero Urruso

direttore responsabile Luciano Mantelli

direttoreSalvatore Paglia

pubbliche relazioniJean Paul Bianco

[email protected]

pubblicitàTel. +39 329.8622268

[email protected]

impaginazione e graficaMichele Alberti

redazioneFax 02 91390360

[email protected]

stampa Arti Grafiche Celori - Terni

pubblicazione mensile Reg.Trib. di Milano N. 169 - 03/2000

hanno collaborato a questo numero:Alessandro Rizzo, Alexia Mingarelli,

Andrea Vittorio Romagnoli, Andriy Mishchenko, Claudio Marchese, Cristiano Fabris, Riccardo di Salvo

Lui Magazine è distribuita gratuitamente

(0,10 euro) nei locali e nelle attività gay friendly

di tutta Italia e Costa Azzurra

AbbonamentiPer abbonarsi a Lui Magazine (11 numeri annui) è sufficiente inviare 30 euro a mezzo bollettino postale sul C/c 26781286 intestato a Gemeco scrl specificando nella causale “abbonamento a Lui” e specificando da quale numero desiderate che l’ab-bonamento abbia inizio. La rivista verrà recapitata mensilmente a mezzo posta in busta chiusa, sigillata e anonima. Lui Magazine non è responsabile per la qualità, la provenienza o la veridicità delle inserzioni. La direzione di Lui sì riserva il diritto di modificare, rifiutare o sospendere un’inserzione a proprio insin-dacabile giudizio. L’editore non risponde per even-tuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazio-ne dell’inserzione. Non è neppure responsabile per eventuali errori di stampa. Gli inserzionisti dovranno rifondere all’editore ogni spesa eventualmente da esso sopportata in seguito a malintesi, dichiarazioni, violazioni di diritti, ecc. a causa dell’annuncio. L’ap-parizione di un modello sulla copertina o sulle pagi-ne del giornale non costituisce implicazione relativa al suo orientamento sessuale. Il © delle immagini è di proprietà degli autori. L’editore rimane a dispo-sizione per gli eventuali accordi di pubblicazione che non è stato possibile definire. I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti e quelli degli inser-zionisti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio del giornale e la pubblicazione degli annunci e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.

il prossimo numero in distribuzione a marzo 2015

N . 0 2 F E B B R A I O 2 0 1 5

I riflettori sono su di lui, e, “oggetto” di scandalo, sul suo “pidigozzo”. Già, perché quando si parla di una donna senza veli, non ci scandalizziamo se la vediamo completamente nella sua interezza. La stessa cosa non vale per il l’uomo. Si dice uomo nudo quando è di spalle e mostra i glutei, se il taglio dell’immagine è in ombra o se i genitali non sono in vista. Per assurdo è più nudo quando è completamente vestito. I giorni scorsi alla Parigi Fashion Week hanno sfilato uomini senza biancheria intima, con il sesso in vista appena velato da stoffe semi trasparenti e da fori tagli e aper-ture all’altezza dell’inguine. Lo stilista americano Rick Owens, già noto per essere un creativo di rottura, ha coperto l’uomo, ma ha sve-lato il suo organo sessuale, ciò è “bastato” per urlare all’uomo nudo. Ma come? Non è tanto quindi mostrare il corpo… è più nasconderne una parte, quella parte. Siamo quindi nudi a metà? Lo saremo veramente quando sarà il totale che farà la differenza e non il “sin-golo”. Al momento anche Armani, categorico nel por-tare in passerella il rigore della mascolinità, durante la Milano Moda Uomo A/I 2015-2016 (collezione Em-porio), ha fatto sfilare l’uomo con l’occhio visivamente sfumato; mentre per la presentazione della linea Gior-gio Armani, sulla pedana ha sfilato anche lei indossan-do gli stessi capi portati dal lui. Le due linee, la prima dedicata ai giovani e la seconda declinata ad un pubblico più maturo, sottolineano in modo delicato che: se alla “mamma è permesso ruba-re dal guardaroba di papà, al figlio è lecito frugare nel suo beauty. E il mercato sorride.

Salvatore Paglia

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SOMMARIO

FASHIONFactory

YOUNG DESIGNERSSuperology: Capsule Collection “Alchemy”

FASHIONHeart of Black, Heart of Gold

FASHIONVanidad

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FASHIO

N 18

MODAGender bender, pelle e pelliccia

COVERUnbalancing

SPECIALE MILANO MODA UOMOJohn Richmond

ARTERichard Phibbs

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120

SPECIALE MILANO MODA UOMOAntonio Marras

FASHIONThe outsider

MODAPitti Immagine Uomo 87a edizione

SPECIALE MILANO MODA UOMODsquared

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N 50

FASHIO

N 80

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SOMMARIO

FASHIONMormon

SPECIALE MILANO MODA UOMOMSGM

ESSENZEWings 2.0: Jeremy Scott per Adidas Originals

FASHIONFerting

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INTERVISTA 18

FASHIONLa Loren

INTERVISTABianca Nappi

SPECIALE MILANO MODA UOMON°21

FASHIONIts Paris rive droite

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SOCIETàLa lacca mettila in testa, non nel naso!

SPECIALE MILANO MODA UOMOVivienne Westwood

FITNESSI diabolici

SPECIALE MILANO MODA UOMOJohn Varvatos

204

206

218

220

FASHIONDark Shadow

TRAVELToronto, capitale della diversità

ICONSVirna Lisi, Una diva per tutte le stagioni

FASHIONMatilda

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CO

VER 94

ARTE 120

FASHIO

N 130

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S P E C I A L E

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

Antonio Marras

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Coat M.A.+ by MAURIZIO AMADEI @Lift étage Headwear F.M. MAUVAISE @Xanadu Tokyo Sunglasses GAULTIER @Sullen Gloves RALPH LAUREN

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tHe oUtSiderPHOTOS BY JUS VUn

STYLING BY dAiki USHiJimA

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Jacket/tricot COMME DES GARçONS HOMME Shirt DANIEL ANDRESEN @Lift étage

Pants M.A+ @Lift étage Hat WACKO MARIA

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Hat CHRISTIAN DADA Long tanktop, corset & bracelet DRESSEDUNDRESSED @The Wall Showroom

Inner KEISUKE NAKAMURANecklace BLACK TRIANGLE DESIGN @Xanadu Tokyo

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Jacket M.A+ @Lift étageShirt THOM KROM @Via Bus StopMuseum sunglass VINTAGE @SullenRing TATSUHIKO NISHIBATA @XanaduTokyo

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Black vest RICK OWENS Cardigan TRANSVESTITE @Xanadu Tokyo

White shirt KEISUKE NAKAMURA Necklace BLACK TRIANGLE DESIGN @Xanadu Tokyo

Shoes DR.MARTENS

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Pants DAMIR DOMA inner INDIVIDUAL SENTIMENTS @Lift étage

Gilet, head and neck accessory ROGGYKEI @Xanadu Tokyo

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Long sleeve ninja mask sweater BORIS BIDJAN SABERI Hooded cardigan RICK OWENS

Coat KISHIDA MIKi @Xanadu Tokyo Pants M.A+ @Lift étage

Ring EXIST @Xanadu Tokyo

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Hat and shoes CHRISTIAN DADALong tanktop, corset & bracelet DRESSEDUNDRESSED @The Wall Showroom

Inner KEISUKE NAKAMURANecklace BLACK TRIANGLE DESIGN @Xanadu Tokyo

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Hat and shoes CHRISTIAN DADALong tanktop, corset & bracelet DRESSEDUNDRESSED @The Wall Showroom

Inner KEISUKE NAKAMURANecklace BLACK TRIANGLE DESIGN @Xanadu Tokyo

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Hooded coat, pants & belt M.A+ by MAURIZIO AMADEI @Lift étage

Photos by Jus Vun (www.jusvun.com)Wardrobe Stylist: daiki Ushijima

Photographer Assistant: naoki kudoWardrobe Styling Assistant: izumi Horikoshi

Makeup Artist: Yuko tamiyaModel: taiki takahashi @ Elite Homme - Paris

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MODA

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A conti fatti… Pitti Immagine Uomo 87a edizionevolta al termine, l’edizione 87 di Pitti Immagine Uomo ha confermando le ottime attese comunicate nei giorni della manifestazione. A conti fatti, quella appena conclusa, è stata un’edizione positiva su molti fronti. Avendola vista e vissuta ( a volte semplicemente con l’occhio da spettatore, altre invece con lo spirito gior-

nalistico) appieno, abbiamo deciso di raccontarvela suddividendola attraverso i suoi quattro punti focali.

S

MODA

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MODA

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L’affluenzaQuesta edizione è partita immediatamente con il botto: buono il numero di presenze che ha raggiunto quota 24.000 compratori, in aumento del 15% rispetto alla precedente edizione invernale (erano stati 20.800 i buyers intervenuti). I segni positivi si registrano con l’aumento del +11 dei compratori esteri e del +17% di quelli italiani. Nel complesso i visitatori che hanno partecipato al salone hanno raggiunto le 35.000 presenze.

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MODA

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L’espressione Lo stile maschile si è affacciato su un panorama che ha esaltato le sue molteplici sfaccettature: si è passati in modo molto rilassato dall’abbigliamento più formale e classico alle tendenze dal carattere più deciso e rock’n roll.

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Il prodottoAziende e designers hanno spinto molto sul valore del pro-dotto, proponendo ed esaltando la ricerca nei tessuti, nelle proporzioni e strizzando l’occhio all’eleganza vera e sartoriale. Qualitativamente parlando il livello è altissimo: la crisi ci ha insegnato che non è più tempo dei fashion victim, e chi compra un capo non può permettersi di metterlo in soffitta la stagione successiva. Ragion per cui ad avere la meglio è il vestiario senza tempo, variegato allo sconfinamento divertente e non condizionato.

Il programmaGran successo per gli eventi e gli ospiti speciali in calendario a quest’edizione - solo per citarne alcuni Marni, Hood by Air, la performance Cloakroom di Olivier Saillard e Tilda Swinton - ac-clamati da stampa e compratori, che per quasi una settimana hanno coinvolto e incantato la città di Firenze. Soddisfatto del risultato ottenuto, Raffaello Napoleone, amministratore dele-gato di Pitti Immagine, commenta: “Un’edizione di Pitti Uomo più che incoraggiante, un’ottima partenza di stagione che porta con sé gran fiducia e ottimismo. Non possono essere che questi gli aggettivi e i toni per un bilancio di quest’edizione: una crescita nelle presenze che non riguarda solo il fronte estero, ma anche - e aggiungo con soddisfazione - il nostro Paese, e questo non può che farci che piacere. Senza dubbio il record iniziale di aziende partecipanti a quest’edizione - quasi 1.200 in totale, sommando anche le aziende di Pitti W - è stata la premessa per il record di affluenza finale. Il merito di questo ri-sultato è in primo luogo proprio delle nostre aziende: sono stati loro i protagonisti assoluti, grazie al loro impegno incredibile nel realizzare e presentare collezioni sempre più creative e con un livello di qualità altissimo”.

S.P.

ph. Enrico Labriolawww.pittimmagine.com

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

Dsquared

S P E C I A L E

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FActorYPHOTOS BY mAriA criStinA FrAncoSTYLING BY emiLie Berger

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From leftHim:

Total look LAURENCE AIRLINE

Him: Total look DSQUARED UOMO

Her: Dress ELISABETTA FRANCHI

Coat VINTAGEEarrings, bracelet and necklace CAROLINE BAGGI

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Him: total look RYNSHUshoes AINUR TURISSBEK

Her: Total look KENTA MATSUSHIGEShoes VIC MATIENecklace and ring HELENE ZUBELDIA

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Her: Skirt & jacket LOLATop MES DEMOISELLESShoes VINTAGEScarf MEESHASunglasses SKY EYES

Him: : Shirt LAURENCE AIRLINETrousers LAURENCE AIRLINECardigan AMERICAN VINTAGEShoes HED MAYNER

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From leftHim:

Top & jacket SANDRINE PHILIPPE Trousers VINTAGE

Shoes HED MAYNER

Him: Trousers SANDRINE PHILIPPE

Shirt ASSK Jacket AEROBATIX PARIS

Shoes RYNSHU

Her: Dress ELISABETTA FRANCHI

Fur cardigan VINTAGE Shoes THOMAS LIEUVIN

Clutch DSQUARED2Sunglasses SKY EYESBracelets BANGLE UP

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From leftHim: Jacket and trousers DSQUARED UOMOShoes AINUR TURISBEK

He: Overall STEPHANIE COUDERTLong coat ART/CShoes ELISABETTA FRANCHIJewels VINTAGE

Him: Shirt and trousers RYNSHUJacket AMERICAN VINTAGE Shoes RYNSHU

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From leftHim: Shirt reversed LAURENCE AIRLINE Trousers SANDOR LAKATOS Jacket U-NI-TY Shoes HED MAYNER

Him: Top and skirt LA FEE MARABOUTEE Sleevless coat STEPHANIE COUDERT Shoes JEFFREY CAMPBELLNecklace BIJOUX DE FAMILLE

Him: Jacket and trousers SANDOR LAKATOSCardigan VINTAGEBoots AINUR TURISBEK

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Photos by maria cristina FrancoStyling by emilie Berger

Mua: Quinty AxelleHair: mayu morimoto

Assistant photo/Set Designer: giuseppe LongobuccoModels:

manin mylène @MademoiselleAgency rené grincourt @MarilynAgency

genia @Management

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SUPEROLOGY: Capsule Collection “ALCHEMY”

In questo numero vi faremo conoscere un duo creativo. Diversamente dal solito queste due ragazze non sono delle vere e proprie designers di moda: il termine più indicato per loro è semplicemente “creative”.

Si chiamano Vanja Borozan e Sara Tutone ed il loro brand non parla solo di loro, racconta soprattutto delle relazioni creative che si possono instaurare tra più persone ed artisti. Il risultato finale è Superology, nome del

brand. Scopriamone ancora di più...

YOUNG DESIGNER

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Perché le abbiamo scelteQuesta volta vi parleremo di un brand che realizza soprattutto t-shirts. Superology non è solo questo: per farvi capire al meglio chi sono vi riportiamo le loro stesse parole, in maniera specifica le parole di Sara: “Superology è un progetto completamente femmini-le, non ci piace definirci semplicemente un brand di t-shirts in quanto il nostro progetto nasce dalla condi-visione di saperi creativi tra artisti e designers, dando vita alle Capsule Collection rigorosamente Made in Italy. I capi hanno tirature limitate e numerate come le opere d’arte. Produciamo quantitativi piccoli, il nostro progetto esprime i contenuti attraverso collaborazioni artistiche, fusioni tra le diverse discipline artistiche, contaminazioni che esaltano il talento di ciascuno e non solo semplici indumenti. Vanja è artefice e madre della creazione come irrazionalità pura, mentre io mi identifico come “custode delle regole”, ordine dietro all’apparente follia caotica. Siamo due opposti che si completano: non a caso le nostre collezioni hanno il filo conduttore del bianco e del nero. Superology è il risultato di queste forze opposte che però trovano una completezza nella loro diversità”. Il motivo per cui le abbiamo scelte è semplice, ci piace parlare di progetti innovativi fuori dalle regole del mercato: per noi Superology rappresenta questo, un dialogo creativo che mette in relazione molteplici sfere artistiche che realizzano infine un prodotto artistico. Superology nasce circa un anno e mezzo fa. L’ultima collezione è una capsule collection dal nome ALCHEMY, una pa-rola ci trasporta in maniera diretta e veloce nel mondo al quale Vanja e Sara ci vogliono portare. Le parole di Sara ci fanno comprendere al meglio quali sono le ispirazioni: “Capsule Collection - AL-CHEMY” si ispira al mondo dell’occulto rappresentan-

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do un viaggio in quei luoghi magici e misteriosi che generano un’energia unica che sostiene e muove la vita. Superology ha dato il via a due nuove collabo-razioni con il dj italiano di nascita, trasferitosi poi a Berlino, Dubit e l’art director pubblicitaria Sarah Micol Grimaldi. Due interpretazioni diverse, ma comple-mentari della visione alchemica. Abbiamo deciso di collaborare con due artisti molto differenti tra di loro in quanto come dicevo prima siamo in continua ricerca di nuovi stimoli, e collaborare a stretto contatto con due artisti completamente differenti, unire la musica con la visual art è stato un modo di confrontare idee, stimoli e metodi di lavoro differenti che ci hanno porta-to ad un arricchimento professionale e personale”.In maniera più approfondita Vanja ci spiega come è realizzata la collezione e come è stata separata tra i due creativi, dal dj Dubit e dall’art director Sarah Micol Grimaldi: “Dubit ha interpretato per Superology la capsule collection NIGREDO, opera al nero, dove la dissolvenza della materia arriva ad una nuova rinasci-ta. Codici visivi segreti e texturizzazioni materiche che compaiono attraverso stampe serigrafiche sulle t-shirt e felpe, capi unisex rigorosamente black con i dettagli zip e forme rigorosamente geometriche. Le stampe serigrafiche nascondono messaggi segreti e di speranza: dal nero nasce sempre la luce. Invece Sarah Micol Grimaldi ha curato per Superology la capsule collection ALBEDO, atto purificatorio che restituisce bianchezza alla materia annerita descri-vendo tramite se stessa la purificazione nella ricerca del sé più profondo usando nelle sue opere sempre la sua personale immagine con un appeal surrealista. Dettagli morbidi, minimalismo monocromatico rigoro-samente black & white, t-shirts, top e felpe da donna impreziosite con lettering e messaggi minimal”.

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Art Director: Vanja Borozan & Sara TutoneArtist: Nigredo Collection DubitPhotography: S ara Mautone

Styling: Stefania SciortinoMake Up: Giovanni Belli

Hair Styling: Mod Salons RomePoser: Andrea Tassalini

Location: Roma

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capo trainoOra giungiamo alla nostra consueta domanda. Qual è il loro capo preferito? Vanja: “Sono particolarmente affe-zionata alla felpa “Nigredo”, per le sue forme minimal e geometrie pure, anche per il messaggio che trasmette. Sul retro abbiamo voluto lasciare “dal nero nasce la luce”. Il concetto si riferisce al fatto che dalle situazioni negative e difficili nasce sempre qualcosa di positivo”.Sara: “Io invece amo molto la t-shirt “Marmo” che è un capo unisex androgeno. Amo molto le texturizzazioni e i patterns e penso che questo capo racchiuda perfettamente il mio stile e il gusto estetico”.

Passato, presente e futuroSara e Vanja sono cresciute in due contesti paralleli ma diversi. Vanja da come ci racconta lei stessa è matu-rata inizialmente all’interno dell’atelier del padre immersa tra pennelli e colori ed ha lavorato in seguito in note agenzie come art director; Sara invece ha maturato un esperienza diversa, connessa alle vendite. Entrambe hanno sempre avuto una grande passione per la moda pur non essendo delle addette ai lavori e proprio per questo hanno poi scelto di far nascere Superology. Attualmente portano avanti questo progetto, diversificandolo ogni volta ed integrando sempre nuove relazioni ed esperienze. Hanno ricevuto dal mercato delle buonissime ri-sposte, hanno un corner nel Concept Showroom The CARTel a Dubai dove attualmente rappresentano brands emergenti italiani, in Olanda presso Outspoken Concept Store conosciuto per la nota galleria d’arte Contem-poranea Majke Husstege, show-room on line a Hong Kong. Richiamando l’attenzione di pubblicazioni press e media nazionali e internazionali: nel mese di agosto GQ UK ha pubblicato una recensione del loro brand e del loro shop on-line. Per il futuro Vanja e Sara vogliono continuare su questa strada, un percorso nuovo, composto sempre da nuovi stimoli e soprattutto dal mondo Superology.

Alexia Mingarelli

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HeArt oF BLAck, HeArt oF goLd PHOTOS BY mArco BArBAro STYLING BY giorgiA gABrieLLi

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Dress GIVENCHY Necklace and bangle TED BAKER

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Dress GIVENCHY Necklace and bangle TED BAKER Clutch RODO Shoes BRUNO PREMI

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Glasses POLLINI SUNGLASSES Black Silk and organza Cache-coeur LA PERLA

Black mesh triangle bra and black culotte CALVIN KLEIN UNDERWEAR Black High-heeled sandals RENé CAOVILLA

Black leather envelope clutch MANGO’

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Page 73: LUI 02 2015

Silk top CARLA G. Black crystal long necklace SWAROVSKI Culotte CALVIN KLEIN UNDERWEAR

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Crop top CHANTELLE Bra LA PERLA STUDIO

Culotte haute and porte jardelle SOUS ENTENDUS Pink gold bracelet POMELLATO GIOIELLI

Stockings WOLFORD

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Bathing suit MARGERIE BELEK Necklace SELECTED FEMME

Golden Clutch RODO Blush and lipstick DIOR

Shoes KAT MACONIE LONDON

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Dress SITA MURT Necklace OASIS

Shoes ZARA

Photos by marco Barbaro Styling by giorgia gabrielli

Mua & Hair: elisa colarossi Model: Francesca turchetta

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VAnidAdPHOTOS BY PAtrick StYrnoL STYLING BY JenniFer kALAitziS

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Shirt PRADA

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Coat DENHAMLeatherscarf MALAIKARAISS

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Knit ISABEL BENANATO

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Pullover HIEN LEPantsTRUSSARDI 1911

Suspenders Stylists Own

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Suit PATRIZIA PEPEShirt COMME DES GARçONS PLAY

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Shirt BALENCIAGAPants MESSAGERIE

Cuffs Stylists Own

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Jacket PATRIZIA PEPEShirt PRADA

Trousers WEEKDAY COLLECTIONRing ARIANE ERNST

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Coat HIEN LEShirt PRADA

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Pullover DENHAMPoncho CAPEMÄDCHENPants HERR VON EDEN

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Denim Jacket DENHAMShirt WEEKDAY

Photos by Patrick Styrnol (www.patrickstyrnol.com)Styling by Jennifer kalaitzis (www.managementofstyle.com)

Mua & Hair: melanie goldmann (www.melgoldmann.com)Model: Finn Brock @TuneModels

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Gender bender, pelle e pellicciaTendenze uomo A/I 2015-2016

hiusi i battenti sulla kermesse meneghina di Milano Moda Uomo, scopriamo le tendenze- proposte dagli stilisti per la prossima stagione fredda. La pelliccia è padrona. L’uomo si accolla l’ennesima nota iper-femminile e glam caratterizzata dalla pelliccia. Il suo ego però

non si ferma al più famoso e discusso capospalla, ma la declina nelle svariate forme: ecco che mocassini, cappucci, parka, blouson e accessori vari si vestono di pelo. Anche l’essenza milite si fonde alla pelliccia e mantiene lo scettro, seppur quasi abbandonando la sua iconica fantasia. A tener alta la bandiera ci pensano i capi strutturati tipici della disciplina. I montoni dal taglio aviato-re, i pantaloni a palazzo e le applicazioni che ricordano gli stemmi sulle divise, si aggiungono alle diverse contaminazioni (Antonio Marras, Dsquared2, Fendi, Philipp Plein, Versace…), ma è il ri-torno del bomber la vera novità (Corneliani, Calvin Klein, Tom Rebl, John Richmond…). Tengono testa i capi sartoriali, sempre vicinissimi ai veri cavalieri. Tartan e patchwork cavalcano l’onda e si mescolano non solo alla maglieria, ma anche agli abiti e agli accessori. La palette dei colori è va-ria e trova sfogo nel classico e nel bizzarro. (Moncler, N°21, Stella Jean, John Varvatos, Vivienne Westwood...). I pantaloni in pelle sembrano accontentare ogni taglio: skinny, oversize, a sigaret-ta… ce n’è per tutti i gusti (Costume National, MSGM, Tom Rebl…). La parità di genere abbraccia ovviamente l’anima gender bender e il gioco dei ribaltamenti dei ruoli si slega dalla definizione di uomo o donna per cingere il concetto comune di abbigliamento. I modelli efebici di Gucci, le bor-sette a tracolla di Vivienne Westwood, le gonne di Thom Browne, i leggings di Versace… ne sono un chiaro esempio. Le spille, portatrici di messaggi, diventano un complemento di stile in grado di smorzare i toni o esaltare uno stile (Dior, MSGM). Le sneakers, must have anche il prossimo anno, sono adorate da tutti gli stilisti. Chiudiamo con le sciarpe: lunghe, larghe, immense o corte non importa… indossarle non è di certo un problema, soprattutto quando fuori le temperature sono tutt’altro che miti (Salvatore Ferravamo, Burberry Prorsum, Vivienne Westwood...).

Salvatore Paglia

C

MODA

Ph: imaxtree.com - www.cameramoda.it

Gucci - Versace - Giorgio Armani

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John Richmond - Philipp Plein - Tom Rebl

Dsquared2 - Roberto Cavalli - Tom Rebl

Ermanno Scervino - Stella Jean - Vivienne Westwood

Costume National - Fendi - Salvatore Ferragamo

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UnBALAncingPHOTOS BY nocerA&FerriSTYLING BY mAritA VirgiLLito

Giacca e maglia MESSAGGERIECamicia in seta TUG STORE VINTAGE SELECTIONPantalone NOVEMB3RPapillon in ceramica COR SINE LABE DOLI

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Top di pelle ZUZANA KUBICKOVAGonna di vernice e pelle MIRKOG. DI BRADIMARTECamicia seta TUG STORE VINTAGE SELECTIONParigine VIVIENNE WESTWOODScarpe JEFFREY CAMPBELL

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NatashaCamicia con fiocco DAIZYSHELY

Gonna con frange AUGUSTIN TEBOULBorsa trapuntata BENEDETTA BRUZZICHES

Polacchino PREMIATA

DinoMaglione oversize ANGELOS FRENTZOS

Pantalone NOVEMB3ROcciali da sole REJECTED SAMPLES

Scarpe ALBERTO PREMI

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NatashaGonna plissè e maglione di mohair DAIZY SHELY

Polacchino PREMIATA

DinoBomber MESSAGGERIE

Camicia e cappello TUG STORE VINTAGE SELECTIONPantalone NOVEMB3R

Scarpe ALBERTO PREMI

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Gonna di tulle e blusa lucida con zip dietro MESSAGGERIEOcchiali da sole REJECTED SAMPLESScarpe JEFFREY CAMPBELLParigine VIVIENNE WESTWOOD

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Giacca di lana e pantalone TUG STORE VINTAGE SELECTION

Gilet NOVEMB3RCamicia a fiori LAMULA

Spilla in ceramica COR SINE LABE DOLICappello tesa larga SUPERDUPER HATS

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Abito con drappeggio ANGELOS FRENTZOSCappotto di lana e seta TVSCIABorsa di sughero BISTRUSSO

Parigine VIVIENNE WESTWOODScarpe suede SI-V

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NatashaAbito dolcevita RICOSTRU

Borsa di sughero e pelle BISTRUSSOOcchiali da sole REJECTED SAMPLES

Polacchino PREMIATA

DinoCamicia, gilet e pantalone NOVEMB3R

Papillon in pelle e ceramica COR SINE LABE DOLICalzini VIVIENNE WESTWOOD

Sneakers PREMIATA

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NatashaCamicia di seta TUG STORE VINTAGE SELECTION

Papillon in ceramica COR SINE LABE DOLI

DinoCamicia NOVEMB3R

Papillon in pelle e ceramica COR SINE LABE DOLI

Photos by nocera&Ferri (www.noceraferri.com)Styling by marita Virgillito

Make up artist: giovanni iovine @WM ManagementHair styling: marina caffagna

Models: natasha k. and dino Sabanovic @Fashion

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

John RichmondS P E C I A L E

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RICHARd PHIbbS: il ritratto diventa espressione di una fotografia eclettica, fatta di colori e tonalità delicate e decise, sensuali quanto iperreali

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S i può essere eclettici pur rimanendo nel solco di un genere artistico visivo: l’occhio vivace e mai appa-gato di Richard Phibbs, fotografo, sconfina nei soggetti e nella ricerca estetica quanto contenutistica, ribadendo una certa capacità e sapienza nell’utilizzo strumentale dei contrasti chiaroscurali, dei tempi di

esposizione, molto ridotti, quasi immediatezza di uno scatto, utili e funzionali a dare contenuto all’opera. Phibbs opera a New York, metropoli dove si sono segnati i passi della fotografia iperrealista, del ritrattismo neopoparti-stico, toccando, infine, la produzione aurea beefcake, trionfo del culturismo in un’ottica pubblicitaria, e si colloca in uno spazio artistico differente, posteriore, in una produzione che vuole affiancare il lato poetico con quello puramente glamour, in un equilibrio armonico e compositivo senza precedenti. Il momento che precede lo scatto porta Phibbs a definire quella chiave di volta di una propria ispirazione, quel richiamo visivo e sostanziale che lo induce a definire l’istante esatto per immortalare il soggetto: “qualcosa - confessa Richard - mi tocca, qualco-sa dice al mio cuore adesso”.

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Non si comprende che cosa sia che inviti l’artista a scattare la fotografia, ma sicuro è il profondo legame che si crea con il soggetto, persone e animali, corroborato da una certa capacità di introspezione, particolare attitudine che definisce una permeabilità interiore della persona, una lettura degli interstizi dell’animo, l’abilità di definire una connessione tra lo sguardo e l’interiorità, la possibilità di saper giocare con la saturazione, sempre comple-ta, con la luminosità, sempre di tonalità leggere, con la totalità del ritratto, che diventa parte portante, unica e universale dell’immagine nella sua interezza, coi colori, quasi pastellati, ottenuti con una magistrale attenzione dei tempi di esposizione e di apertura dell’obiettivo, con le luci che si calibrano sui soggetti. Queste caratteristi-che sono riscontrabili nella serie Sports, atleti si succedono dando voce al trionfo del fisico nella sua monu-mentale ed erculea portata, in una profondità di sguardi. Phibbs si dedica anche al sociale attraverso una lunga produzione dall’immensa intensità psicologica, umana e descrittiva del volto, fatta di opere dedicate ai bambini rumeni, molti di loro orfani, affetti da hiv.

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Una nota che rende autorevolmente autonomo e riconoscibile Phibbs come fotografo di fama inter-nazionale, lavora per Vanity Fair, Vogues Hommes, The New York Times Magazine, è la realizzazione del provocante volume “Richard Phibbs - Chasing Beau-ty”, dove sensualità e anatomia dei corpi si uniscono alla tonalità del bianco e nero che disegna le forme e le linee dei fisici scultorei, dando espressione piena della loro equilibrata plasticità. Questa pubblicazione segna il passo verso un’af-fermazione ancora più autorevole dell’autore, inno all’erotismo e alla dinamica del corpo in tutta la sua portata, con particolare cura dei fasci muscolari. In Real People troviamo i ritratti di persone reali, immer-se in ambienti quasi astratti, illuminati da un’esposi-zione accorta e attenta alla luce, elemento che calibra non solo esteticamente le forme delle figure, ma anche ne esalta l’espressività.

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Eleganza e raffinatezza si susseguono come costanti nella serie Still life, esercizio di alto valore compositi-vo che rende Phibbs un fotografo di immagini aggra-ziate, di una finezza delicata e leggera, allo stesso tempo sincera e incisiva nella raffigurazione. Apprezziamo in Celebrity fashion la capacità dell’au-tore di diventare vero ritrattista contemporaneo, im-mortalando volti noti del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica, cercando di dettagliare quell’espressione, quasi in modo iperrealistico, a tal punto da rendere i sentimenti riconoscibili come nostri, emozioni e sensazioni da noi provate, ren-dendo lo stesso personaggio quotidiano e vivo, a noi familiare: un’esperienza artistica, questa, che inocula poetica in un ritratto che apparirebbe mera patinatura pubblicitaria.

Alessandro Rizzo

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mormonPHOTOS BY Peter SoUBBotnik

STYLING BY BomBAYSAPHYrPod

Hat LANVINJacket THE KOOPLES

Pants ZADIG & VOLTAIREBoots THE KOOPLES

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Coat GIANFRANCO SCOTTIShirt ISSEY MYAKEPants ZADIG & VOLTAIREBoots THE KOOPLESHat LANVIN

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Hat LANVINCoat VINTAGE Jacket GANT

Vest GIANFRANCO SCOTTIShirt ISSEY MYAKE

Pants DANIELE ALESSANDRINI

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Hat LANVINJacket GANTVest GIANFRANCO SCOTTIPants ZARABoots DOLCE & GABBANA

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Shirt MALOPants DANIELE ALESSANDRINI

Belt ICEBERGGloves VINTAGE

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Hat LANVINJacket REPLAY

Long skirt VINTAGEPants DANIELE ALESSANDRINI

Tanktop AMERICAN APPARELBelt ICEBERG

Boots THE KOOPLES

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Coat GIANFRANCO SCOTTIShirt ISSEY MYAKEPants ZADIG & VOLTAIREHat LANVIN

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Hat LANVINJacket GANT

Vest GIANFRANCO SCOTTIPants ZARA

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Vest GIANFRANCO SCOTTISkirt ISSEY MYAKEPants ZARABelt ICEBERG

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Hat LANVINJacket THE KOOPLES

Pants ZADIG & VOLTAIRE

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Sleeveless sweater RALPH LAURENPants DANIELE ALESSANDRINI

Hat VINTAGE

Photos by Peter Soubbotnik (www.petersoubbotnik.com)Styling by Bombaysaphyrpod

Make-up and grooming: tia @BombaysaphyrpodModel: Peter @MostWantedModels - Germany

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MSGM

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

MSGMS P E C I A L E

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Wings 2.0: Jeremy Scott per Adidas Originals

ESSENZE

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ESSENZE

metà tra una celebre favola (quella di Cenerentola) e una nota pubblicità di energy drinks (che recita: …ti mette le ali), Jeremy Scott fi rma per Adidas Originals una fragranza in limited edition che ha come boccetta una sneakers di vetro alata. Stiamo naturalmente

parlando della celebre Adidas Wings, protagonista indiscussa della popolare collezione che il designer ha ideato per il noto marchio di calzature sportive. L’originale involucro riproduce fe-delmente tutti i particolari dell’iconica scarpa e le ali estraibili possono essere riutilizzate come complemento di un outfi t. Il packaging, fedele nel design delle scatole di scarpe realizzate da Adi-das, aggiunge quel tocco di estro in più che di certo nessuno si aspetta. Jeremy Scott ammette: “Ho iniziato a lavorare sull’aroma cercando di creare qualcosa di unico, che mi appartenesse. Una cosa molto diffi cile dal momento che i miei talenti risiedono nella sfera visiva e non nella sfera olfattiva, per questo motivo ho chiesto l’aiuto di due nasi esperti”. La fragranza unisex rac-chiude un accordo di note che ha come interpreti il Bergamotto inglese, il pepe bianco, l’incenso e il legno sapientemente dosati dai profumieri Maurice Roucel e Philippe Roques. Il risultato fi nale è un’essenza calda, defi nita, dagli accenni passionali e decisi. La scelta di portare la tiratura ad un massimo di 10.000 pezzi sottolinea ancora una volta l’esclu-sività dell’eau de toilette. L’essenza sarà disponibile negli store Adidas e in selezionate profu-merie. Inutile smarrire la “scarpetta”, tanto non vi calzerà mai… più facile, invece, che il principe azzurro che state cercando si avvicinerà a voi domandandovi che profumo indossate.

C.U.

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Hat AUGUSTIN TEBOULDress BIANCA FLEISCHShoes & OTHER STORIES

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FertigPHOTOS BY ScArLett WertH

STYLING BY JULiA QUAnte

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Hat JEONGA CHOI BERLINTop STEINROHNERPants DAWID TOMASZEWSKI

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Rollneck SAMSOE SAMSOEDress AVELON

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Overall PERRET SCHAAD

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Top LUXAASkirt KAVIAR GAUCHEShoes SCHUTZPantie AMERICAN APPAREL

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Top AUGUSTIN TEBOULPants MONKI

Photos by Scarlett WerthPhotographer assistant: michaela Stahl

Styling by Julia QuanteStyling assistant: matthias Huber

HaIr & Make-Up: manuela zabattaModel: Jules @VivaModels

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Ph. thiago martiniVestito DAIZY SHELY - Scarpe O JOUR - Borsa OUI ODILE

LA LorenPHOTOS BY JeFF SegenreicH, mArinA FAVA, roBSon mAeStreLLi, Simone FrAnSiSco, tAdzo QUeiroz & tHiAgo mArtiniSTYLING BY rocco AdriAno gALLUccio

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Ph. thiago martiniGiacca JULIAN ZIGERLI - Mutande INTIMISSIMI

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Ph. tadzo QueirozLei: Body CHRISTIE’S - Vestaglia A.N.G.E.L.O VINTAGELui: Canotta PRIMARK

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Ph. robson maestrelliMinidress e gonna ALCOOLIQUE - Cintura A.N.G.E.L.O VINTAGE - Scarpe GIANNICO

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Ph. robson maestrelliGiacca JULIAN ZIGERLI

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Ph. marina FavaLui: Maglia H&M - Pantaloni MESSAGGERIE

Lei: Borsa OUI ODILE - Foulard GIANNICO - Top e pantaloncino ALICE TAMBURINI

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Ph. marina Fava Vestito DOLCE&GABBANA - Cintura VINTAGE - Occhiali YOUNGER

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Ph. tadzo QueirozCamicia EMPORIO ARMANI

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Ph. marina FavaLui: Maglia H&M - Scarpe VINTAGE - Cappello STETSON - Jeans LEVI’S Lei: Top ALCOOLIQUE - Gonna DAIZY SHELY - Scarpe O JOUR - Maglioncino VIVETTA

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Ph. marina FavaLui seduto: Total look MESSAGERIE - Scarpe PREMIATA - Cappello PANIZZA

Lui in piedi: Camicia H&M - Pantaloni PRADA - Giacca MESSAGERIE Lei: Body CHRISTIE’S - Scarpe CORI AMENTA - Calze CALZEDONIA

Photos by Jeff Segenreich, marina Fava, robson maestrelli, Simone Fransisco, tadzo Queiroz, thiago martini @Officeimshoot

Styling by rocco Adriano galluccioMake & Hair: max Araújo

Assistant Make & Hair: Anne coimbraModels: Anastassia Bianchi @Why Not Models, Fabio mancini @D Management

roger Balduino @Urban Model ManagementLocation: Alzaia Naviglio Grande - Milano

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INTERVISTA

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INTERVISTA

“Non c’é stato un momento preciso in cui ho detto voglio fare l’attrice”Bianca Nappi

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ianca Nappi, nata a Trani, di origini napoletane, è un’attrice grintosa, energica e piena di entusiasmo. L’ab-biamo vista nei film di Ferzan Ozpetek, ne ha fatti tre, uno dietro l’altro iniziando con “Un giorno perfetto” per poi proseguire con “Mine Vaganti”, dove interpretava la simpatica sorella dei fratelli gay nella famiglia

pugliese, protagonista del film; e in ultimo “Magnifica presenza”. Ha tanti progetti a cui lavora tra i quali “Short Skin”, il film opera prima di Duccio Chiarini ad aprile nelle sale e lo spettacolo teatrale sull’eccidio delle fosse Arde-atine “Tante facce nella memoria”, di Francesca Comencini e presto in arrivo a teatro. Appassionata di astrologia e letteratura, cura l’oroscopo settimanale per il sito Ladyblitz ed ha una suo blog all’interno dell’Huffington Post. Abbiamo incontrato Bianca Nappi nella sua casa romana intervistandola in esclusiva per Lui Magazine.

B

raccontaci un po’ dei tuoi inizi. Perché hai deciso di fare l’attrice? È il mestiere che ho sempre voluto fare, non c’è stato un momento preciso in cui ho detto “voglio fare l’attrice”, sono sempre stata affascinata da questo mondo, anche se vengo da una famiglia che non ha niente a che fare con lo spettacolo. Sono cresciuta in un paesino della Puglia che, quando ero piccola, era molto provinciale. Ora ci sono stati molti cambiamenti ma prima gli unici attori pugliesi erano Michele Placi-do e Sergio Rubini. Da ragazzina ho iniziato subito a recitare con una compagnia amatoriale che propone-va tutte le commedie di Eduardo De Filippo, cercavo in ogni modo di fare esperienza.

cosa pensavano i tuoi genitori della tua scelta?Ho perso mio padre molto presto. Mentre mio fratello più grande e mia madre, anche se non mi hanno mai ostacolato, credo non abbiano capito mai fino in fon-do la mia scelta. Ho avuto la fortuna di avere genitori molto rispettosi, mi hanno lasciata libera e li ringrazio tantissimo: il sentimento di libertà è la più grande lezione che mi hanno trasmesso.

con Ferzan ozpetek hai girato tre film uno dietro l’altro: “Un giorno perfetto”, “Mine vaganti” e “Magnifica presenza”. com’è nata la vostra collaborazione?Devo dire che a me capita spesso di lavorare più volte con un regista, anche in teatro, perché al di là del lavoro si crea un feeling umano. Inoltre nel nostro lavoro la parte artistica non è separata da quella uma-na, sono due percorsi uniti. E con Ferzan è successo proprio questo, si è creato feeling, perché lavorando insieme ci si conosce e si diventa amici.

com’è stato girare “Mine vaganti”?Per me è stata un’esperienza molto forte anche perché è stato il mio primo lavoro cinematografico importante. Un film con un grande cast, molto riuscito e che racconta molto bene la storia. Mi sono divertita ma sopratutto ero molto concentrata sul mio ruolo.

c’è stato qualche ricordo particolare? Le scene dei pranzi e delle cene erano infinite. Una scene di una cena l’abbiamo girata per due giorni, mangiavamo in continuazione; il cibo buonissimo, a fine giornata avrò messo due chili. E poi ricordo una bellissima atmosfera di lavoro, Ferzan è stato molto concentrato sul creare una famiglia. Lavorare con lui è molto facile e naturale, penso che lui sia un regista che ama il rapporto vero con gli attori.

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INTERVISTA

Quali sono gli attori o i registi con i quali vorresti lavorare? Sicuramente mi piacerebbe lavorare ancora con Ferzan. Poi mi farebbe piacere lavorare con Gabriele Salvatores, un regista che apprezzo tantissimo per-ché non fa mai lo stesso film, rischia sempre, credo che sia un grande artista. Come gli attori mi piaccio-no molto Fabrizio Gifuni, Margherita Buy e Lunetta Savino.

Qual è la differenza per un’attrice tra il teatro e il cinema? Per me il lavoro è sempre lo stesso, quello che cam-bia sono i tempi e anche la possibilità di approfondire o meno una cosa. A teatro e anche al cinema devi andare molto in profondità, per questo si passa più tempo insieme, provando, lavorando di più. Girando in tournée teatrali si diventa una famiglia con i colleghi tanto del tempo che si passa assieme. Invece al cinema, nonostante i tanti attori del cast, puoi non incontrarti mai con alcuni di loro perché si girano scene diverse in giorni diversi.

il tuo prossimo film in uscita, “Short skin”, sarà presentato al cinema Festival di Berlino.Con il regista Duccio Chiarini abbiamo fatto un gran lavoro sin dall’inizio. È la sua opera prima e consiglio a tutti di vederlo. Il film racconta di adolescenti, io ho interpretato l’unico ruolo di adulta, la mamma del protagonista Eduardo.

ti piace viaggiare? Hai mete preferite?Adoro viaggiare! Il mio obiettivo è di poter girare il mondo. Sono innamorata dell’Africa, ci sono stata diverse volte: Kenia, Tanzania, Zanzibar. Mi piacereb-be andare in Asia, non ci sono stata ancora. Cerco di visitare ogni anno un posto nuovo, un paese diverso.

cosa e chi ti ispira nella vita?Nella vita mi ispira la vita! Proprio oggi dicevo al mio fidanzato che, da quando abbiamo il cane e lo porto a spasso nel parco, ho scoperto il “mondo” delle persone che hanno i cani e nascono amicizie. Inizi parlando del tuo cane e poi di quello che fai nella vita ecc... e questa cosa mi ispira, sono le opportunità che il caso ti offre.

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L’astrologia! com’è nata questa passione?Ho sempre avuto la passione per l’astrologia fin da piccola, come hobby: è un gioco bellissimo che aiuta a parlare di sé, dà stimoli e spunti di riflessione. Ho due rubriche su internet che vanno molto bene men-tre sul sito di attualità “lady blitz” ho il mio oroscopo che aggiorno settimanalmente. L’astrologia è una disciplina antichissima, studiandola apprendi anche la storia di popolazioni altrettanto antiche nonché la storia dell’agricoltura, alla quale sono legati tutti i segni zodiacali. Ed è affascinante anche dal punto di vista culturale e antropologico.

cosa rappresenta la religione nella tua vita? Ho praticato molto poco la religione nella mia vita. Mi ricordo che da bambina non ho voluto fare la prima comunione. Quando facevo domande sulla religio-ne non ho avuto sempre risposte; così ho detto a mia madre che non mi interessava. Ma sono molto attratta dalle persone che hanno una vera vocazione e non ho niente contro le religioni o la Chiesa. Se c’è una cosa che non mi piace, è la superficialità: mi dà proprio fastidio.

Quanto è importante la sincerità nella vita? È fondamentale, ma lo è ancora di più l’onestà. Sono due concetti diversi, potrei essere onesta pur non essendo completamente sincera. L’importante è essere onesti con se stessi e con gli altri, un impegno quotidiano che rende più forti. Senza l’onestà si costruiscono cose false.

Quali sono i tuoi prossimi impegni e progetti? Proprio in questi giorni sto girando nuove puntate di una web serie che ho già fatto due anni fa, si chiama “Cast Away”. È andata benissimo, è molto comica e racconta il mondo degli attori giovani alle prese con i provini. Poi sto facendo le prove per uno spettacolo teatrale di Francesca Comencini sulle fosse ardeati-ne: in scena saremo sei donne partigiane che hanno fatto la resistenza a Roma; il cast è bellissimo, c’è anche Lunetta Savino, attrice straordinaria nonché mia amica. Poi devo girare il seguito di una serie tv per raiuno, “Questo mio paese”.

come descriveresti Bianca nappi?Con la descrizione che fece di me una carissima amica. Disse: “Sei un po’ come una signora di ses-sant’anni, che fuma sigarette una dietro l’altra; ma sei allo stesso tempo una ragazzina di dieci anni che corre scalmanata”. Ecco, credo che questa descrizio-ne mi rappresenti molto.

Andriy Mishchenko

non sei sola, hai un compagno da nove anni. ma secondo te cos’è la solitudine? Un sentimento intimo, personale, che ha a che fare più con se stessi anziché con il mondo che ci circon-da. Dipende da quanto siamo disposti ad aprirci e a lanciarci; a metterci in gioco, ad essere curiosi. Aprirsi agli altri significa anche essere criticati, cambiare le proprie abitudini. Ci si sente soli quando ci si chiude in se stessi. Un meccanismo di difesa, magari sba-gliato, crea la solitudine.

cosa ne pensi dell’omosessualità e dei matrimoni gay?Io sono favorevole ai matrimoni gay. Da ragazzina ho avuto sempre amici gay, per cui non è mai stata una cosa strana che mi abbia dato fastidio. Quando qualcuno dice “è gay ma non fa outing” oppure “quel tale ha fatto outing” penso a se io dovessi andare in giro dicendo “sono Bianca e sono eterosessuale”, è assurdo! Secondo me i gay dovrebbero smettere di “essere gay”, perché più l’omosessualità è argomento di discussione, e più mancherà nella società l’accet-tazione di essa. È una cosa normale, stiamo parlando di gusti sessuali, non me ne frega nulla; caso diverso se si tratta di un ragazzo che mi piace.

Photos: Roberta Krasnig - Stylist: Andreas MercanteHair & Make-up: Veronica Caboni - Press: Antonino Pirillo

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

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itS PAriS riVe droitePHOTOS BY JoSePH degBAdJoSTYLING BY mArk L BoBo

Manteau WUNDERKIND

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Top et pantalon HOTEL PARTICULIERSCollier et boucles d’oreilles H&M

Sac a dos et Sneakers CHRISTIAN LOUBOUTIN

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Veste, pantalon, ceinture, gants et bottines JOHN GALLIANOChemise H&M

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Robe HOTEL PARTICULIERSBottes CHRISTIAN LOUBOUTIN

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Manteau GUY LAROCHEJupe, pull et bonnet JOHN GALLIANO

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Manteau GUY LAROCHETop JOHANNA HO

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Robe WUNDERKINDEscarpins et pochette CHRISTIAN LOUBOUTIN

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Top JOHANNA HOPantalon HOTEL PARTICULIERS

Manchettes ZARA

Photos by Joseph degbadjoStyling by mark L Bobo

Assistant photographer: Yan SimonsAssistant stylist: marilyne meyssonnier

Make up: Yann Boussand LarcherHair: cyril Laforet using catwalk by Tigi

Model: Jessica Lebleis @Next ModelSpecial thanks to the Café Grand Corona

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SOCIETà

o “sniffing”, dall’inglese “to snif”, cioè annusare e assumere le inalazioni di prodotti per capelli, eau de toilette , trielina, sol-venti… è il fenomeno che sta diventando emergenza. Lacche,

deodoranti, colle, carburanti, vernici, diluenti, gas come bombolette da campeggio e accendini, sono solo alcuni di prodotti acquistabili, alla luce del sole e senza suscitare alcun sospetto, dallo scaffale di qualsiasi supermercato. Vista la facilità con cui si posso reperire, il basso costo per l’acquisto e l’impossibilità della Pubblica Sicurezza a controllarne il consumo, l’uso delle cosiddette “droghe povere” si sta diffondendo a macchia d’olio. I giovanissimi credono che sia un gioco innocuo gli adulti invece sono certi di non poterne diventare dipen-denti, mentre gli esperti lanciano un grido d’allarme poiché l’effetto è devastante per il cervello in particolar modo sulle membrane che proteggono i neuroni.La tossicità e i sintomi clinici variano a seconda del prodotto inalato, anche se tutti, a concentrazioni adeguate, sono in grado di provocare alterazioni del sistema nervoso centrale, nonchè danni a fegato e reni. Se si giunge all’intossicazione acuta il soggetto prova un senso di esaltazione, con vertigine, confusione e linguaggio impacciato. La facoltà di giudizio è indebolita con illusioni di forza superiore o di grande capacità atletica. A seconda della concentrazione di solvente inalato, questa prima fase dell’intossicazione durerà dai 45 ai 60 se-condi. L’abuso ripetuto e l’esposizione massiccia ai solventi può pro-vocare, infine, anche atrofia cerebrale, con conseguenze gravi quali demenza, tremori o epilessia. Lo sniffing viene praticato in svariati modi a seconda delle caratteristiche del prodotto usato. Spesso, per aumentare l’efficacia dell’inalazione dei prodotti liquidi, un panno vie-ne imbevuto e inseguito premuto su bocca e naso. Le colle vengono riscaldate affinché i solventi contenuti evaporino. I prodotti gassosi, invece, vengono spruzzati in un sacchetto che viene portato alla boc-ca o addirittura, in cui si entra con la testa. Questa pratica, oltre ad essere estremamente tossica, può causare morte per soffocamento. Inoltre, le sostanze da sniffing sono altamente infiammabili ed esplo-sive e un uso inadeguato può avere conseguenze drammatiche.

Cristiano Fabris

L

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La lacca mettila in testa, non nel nasoDilagano, soprattutto tra i giovani, le inalazioni di prodotti beauty e da banco

SOCIETà

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

Vivienne Westwood

S P E C I A L E

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FITNESS

e avete scelto l’allenamento con i pesi per cercare la vostra forma migliore inevitabilmente, vi imbatte-rete in qualche copertina in cui dei modelli che assomigliano molto a culturisti fanno bella mostra di sé, facendovi inevitabilmente pensare che un allenamento e una nutrizione adeguata possano farvi diventare

molto muscolosi facendovi perdere molto grasso. Se, da una parte, é verissimo che con tenacia e impegno è possibile non solo migliorare la funzionalità del proprio corpo, ma anche la sua estetica, è estremamente impro-babile raggiungere certi risultati senza un aiuto farmacologico. Purtroppo questo tipo di aiuto farmacologico è sia illegale che dannoso. Esperienze personali, non pettegolezzi, ci permettono di conoscere con certezza ciò che viene usato e come, per ottenere un certo tipo di corpo, e ne parleremo in questa sede non certo per favorire qualsiasi tipo di abuso, ma, al contrario, per fare in modo che possiate riconoscere e stare lontano da quei personaggi sempre troppo pronti, per interessi personali, ad elargire consigli e non solo, di cui le palestre un po’ dappertutto purtroppo sono piene. I farmaci più usati per costruire i muscoli, abbinati ad un allenamento duro e ad una dieta ipercalorica-iperpro-teica, sono il testosterone e gli steroidi anabolizzanti, che fondamentalmente, del testosterone stesso, sono dei derivati. Le dosi usate, nettamente sovrafisiologiche, vanno dai 500 mg. fino a salire spaventosamente a 3000 mg. Anche dosi sovrafisiologiche di insulina e ormone della crescita, aiutano a costruire una massa muscolare fuori dalla norma. Gli effetti collaterali, che sono molti, riguardano, nei casi più gravi, l’apparato cardiovascolare, determinando essenzialmente un precoce invecchiamento dello stesso (arterosclerosi, ipertensione, infarto, ictus, ecc...). Per ridurre a livelli inquietanti il grasso corporeo, si usano invece accelleratori del metabolismo come clenbu-terolo, efedrina, ormone tiroideo. Anche questi farmaci vengono usati ai massimi dosaggi tollerati e, unitamen-te agli effetti cardiovascolari immediati, hanno anche effetti psichiatrici, sia sul breve che sul lungo periodo, soprattutto ansia e depressione. Nei casi più estremi alcuni fanno uso di farmaci che agiscono sulla secreziome di cortisolo (il cortisone che il nostro corpo fabbrica dall’interno) mettendo il fisico nella condizione di non potere reagire ad eventuali infiammazioni nel caso si presentassero.

SI DIABOLICI

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State lontani da chiunque insinui che questi farmaci possano aiutarvi a ottenere un fisico migliore; vi creerebbe-ro dei grossi problemi sul lungo periodo. Siate entusiasti di ciò che riuscirete ad ottenere con allenamento duro e dieta sana, che non sarà poco, qualsiasi sia la vostra età o predisposizione predisposizione genetica.Non pensate che esistano scorciatoie rispetto ad allenamento e dieta, e anche al di fuori del discorso farmaco-logico, integratori miracolosi. Non esistono miracoli, solo duro lavoro, informazione corretta e perseveranza.Questi sono le colonne che sorreggeranno le vostre giornate in palestra o sui campi di allenamento, non assu-mere pastiglie (o fiale) non meglio identificate. Siate speciali nel vostro essere sani, forti, e unici, non nel soffrire di un qualcosa che assomiglia pericolosamen-te ad un disturbo dell’alimentazione. Mangiate correttamente, allenatevi duramente (ma mai fino all’esaurimen-to) e ‘sentitevi’ come vorreste sentirvi. Le profezie si autorealizzano. Non interpretate questi tre pilastri come un’ossessione, ma apprezzatene il ritmo. Le ossessioni non hanno ritmo ed il numero ‘tre’ ha per noi umani qualcosa di speciale. Perseverate, non c’è nulla di diabolico in questo caso. Dare il via ad un’azione è il solo modo per portarla a termine. Ce la farete.

Andrea Vittorio Romagnoli

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PHOTOS BY AndreA Benedetti & UmBerto Primiceri

John VarvatosS P E C I A L E

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dArk SHAdoWPHOTOS BY FrAnceSco itALiASTYLING BY mAtiLde BergAmAScHi

Lui:Giacca TOM REBL

Camicia DIRK BIKKEMBERGS

Lei:Maglia DANIELE FIESOLI

Collane STEFANO DE LELLISPelliccia DIRK BIKKEMBERGS

Occhiali TYG SPECTACLESBorsa GRETA BOLDINI

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Lui:Giacca TOM REBL

Lei:Giacca THREE LOVERSMaglia e collana TOM REBL

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Lui:Collana TOM REBL

Lei:Maglia e collana TOM REBL

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Giacca, pantaloni e collana TOM REBLScarpe DIRK BIKKEMBERGS

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Lui:Giacca e dolcevita DIRK BIKKEMBERGSPantaloni e scarpe TOM REBL

Lei:Giacca DIRK BIKKEMBERGSCollana e bracciale STEFANO DE LELLIS

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Lui:Giacca TOM REBL

Camicia DIRK BIKKEMBERGS

Lei:Collane STEFANO DE LELLIS

Pelliccia DIRK BIKKEMBERGSOcchiali TYG SPECTACLES

Borsa GRETA BOLDINI

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Lui:Giacca e dolcevita DIRK BIKKEMBERGS

Lei:Giacca DIRK BIKKEMBERGS

Collana e bracciale STEFANO DE LELLISBorsa GRETA BOLDINI

Photos by Francesco italiaStyling by matilde Bergamaschi

Mua: Alessia StefànoHair: giampaolo gori

Assistant: ennio de colaModels: Sidney mello @2MorrowModel and maria elena monego

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Toronto, capitale della diversitàViaggio lgbt alla scoperta della città canadese

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I l Canada è tutto un altro mondo. Questo, in sintesi, è quanto ci sentiamo di raccontare del nostro viag-gio alla scoperta di Toronto organizzato lo scorso

dicembre dal tour operator Twizz, specializzato in viaggi lgbt, e a cui abbiamo partecipato con grande entusiasmo e soddisfazione. Sembra di essere in America, ma in versione meno caotica. Toronto è una sorpresa continua: opere d’arte sparse lungo le strade, un museo archelogico con fossili preistorici invidiato in tutto il mondo, l’ex torre panoramica più alta del mondo prima che venisse superata dagli Arabi di Dubai, ma anche una gay street piena di locali dove socializzare è certamente più facile che da altre parti: la conditio sine qua non

è che però si conosca l’inglese. Il Canada è terra di emigranti. E noi Italiani in queste terre, dove nei mesi invernali fa buio presto e per via del freddo pungen-te molte attività si svolgono nella dowtown, la città sotterranea, dicevamo noi Italiani qui siamo ben visti: la generazione precedente alla nostra ha costruito le città. Senza inglese, anzi anglo-americano, non si va avanti. Almeno a Toronto. A meno che non si conosca la seconda lingua più parlata in città che è il cinese. Qui la Cina ha una sua vera e propria colonia, con tanto di quartiere e ipermercati made in Sol Levante, e addirittura 4 canali televisivi in lingua mandarina. Anche gli Italiani hanno un canale che trasmette parzialmente in lingua (fondato da un Italiano) segui-

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TRAVEL

tissimo soprattutto dalla marea di Sudamericani che si sono trasferiti quì per lavoro. La città è bella, pulita, ordinata e senza delinquenza, al tal punto che nella prima cintura le villette non hanno neppure recinzioni protettive o inferriate sui finestroni al pian terreno. L’unico neo potrebbe essere il freddo rigido dei mesi invernali che però si combatte con le molteplici occasioni di svago e divertimento che la città offre. A pochi chilometri da Toronto, al confine con gli Stati Uniti, ci sono le cascate del Niagara: uno spettacolo della natura, che se ammirate dall’alto con i voli in elicottero ripagano anche con gli interessi il viaggio affrontato. Noi le abbiamo sorvolate d’inverno: uno spettacolo impagabile.

In otto ore e mezza l’Air Canada con un volo como-dissimo e confortevole ed un servizio tra i migliori che una compagnia aerea possa offrire ci ha catapultati in una realtà che, grazie anche alla professionalità della Twizz, oggi siamo in grado di poter consigliare senza indugio alcuno a tutti i nostri lettori in cerca di vacanze o locations per i loro matrimoni. Un posto ideale dove divertirsi, fare shopping e venire accettati per quello che si è. Perché a Toronto la paro-la d’ordine è la diversità: di razze, di culture, di lingue, di nazioni di provenienza, di religione e di orientamen-to sessuale. Che aspettate a venire a Toronto?

C.U.

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Fotoscatti di Toronto

e delle cascate del Niagara

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Una diva per tutte le stagioni

Addio a un’italia scomparsaCi ha colti di sorpresa la notizia della sua morte, il 19 dicembre 2014, periodo prenatalizio, dedicato allo shopping di un Natale povero o alle partenze per le vacanze di fine anno. Proprio l’immagine radiosa del suo sorriso, apparsa su tutti i TG e su tutti i quotidiani, ci riporta indietro a un’epoca sepolta. Quella dell’Italia del boom economico. L’Italia che guardava al futuro del progresso economico - tecnologico, mantenendo un piede nel solco della propria tradizione rurale. Virna Lisa, all’anagrafe Pieralisi, nata ad Ancona nel 1936, diventò un’icona pop nel 1957 con lo spot del dentifricio Chlorodont del mitico Carosello: “Con quella bocca può dire ciò che vuole”. Un perfetto mix di asso-luta bellezza, grazia e ironia. Durava sul piccolo schermo pochi minuti ma diventò

simbolo di un Paese che cresceva a ritmo vertiginoso insieme con lei e con poche altre dive del piccolo e del grande schermo.Ora questo Paese, patria della Grande Bellezza, è ir-riconoscibile. Dominato da una cultura globalizzata. In costante discesa verso il basso impero mediatico dove il Bello si confonde con l’esibizione di particolari ana-tomici banali e prevedibili. Ai tempi di Virna Lisi, la bellezza della diva era l’armo-nia del corpo e dell’anima. Non una bocca siliconata o una farfallina tatuata nell’inguine. Si tratta di un divismo imposto dalla dittatura di una società tecnocratica dove la bellezza non si identifica più con il sogno di un mondo migliore. Con la speranza gioiosa di un popolo che nelle icone ritrova le proprie radici nazionali e guarda con orgoglio al futuro.

VIRnA LISI

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La diva italiana che disse no a HollywoodL’immagine di Virna Lisi è una sintesi di elementi diver-si ma complementari. L’oro dei capelli spumeggianti sul viso o raccolti in ele-ganti chignon, gli occhi trasparenti come acqua ma-rina, a volte velati da un’ombra inquietante, il sorriso radioso e bamboleggiante formavano una potente calamita per lo star-system italiano e americano nel boom economico. Dapprima rappresentante di un divismo nostrano - film comici con Totò e Peppino De Filippo alternati a pelli-cole a episodi come “Le bambole” di Risi (1965) - s’im-pose come attrice melodrammatica in sceneggiati te-levisivi di enorme popolarità: “Orgoglio e pregiudizio”, “Una tragedia americana” nel ruolo che sul grande schermo fu di Liz Taylor e “Ottocento” dove interpretò l’affascinante contessa di Castiglione cugina del conte Camillo Benso di Cavour. La fama conquistata in patria le aprì le porte di Hollywood nel 1964. L’attrice firmò un contratto pluriennale sulla scia di col-leghe già sbarcate in America, come Anna Magnani, Gina Lollobrigida e Sophia Loren. Ma la Mecca del ci-nema d’oltreoceano si rivelò una trappola per la bionda diva italiana. Hollywood volle fare di lei la nuova Ma-rilyn. Sette anni, con l’obbligo di 2 film all’anno. Nel primo “Come uccidere vostra moglie” (1965) appa-re come una svampita biondo platino, in una parte cu-cita su misura sul modello Monroe e rifiutata da Brigitte Bardot. In un’intervista di Oriana Fallaci, la diva italiana dichiarò polemicamente: “Questi americani sono paz-zi. Sono mesi che glielo dico: come si fa a sostituire la Monroe? Che c’entro con Marilyn?”. Virna Lisi dimostrò un carattere difficile, troppo forte per andare d’accordo con i produttori della Paramount. Fu disposta a pagare di persona una penale e abban-donò senza rimpianti il cinema U.S.A.Rischiò di bruciarsi una brillante carriera. Gli americani dissero che aveva un carattere originale. In realtà il rifiuto di Hollywood fu la dimostrazione della sua uma-nità e del suo talento che non potevano piegarsi ai compromessi dell’industria culturale. Alla babelica Mecca americana, Virna Lisi preferì una solida vita coniugale durata fino alla morte del marito, l’architetto romano Franco Pesci, scomparso nel 2013. Hollywood non ebbe nessuna nuova Marilyn, diva per essenza inimitabile. In compenso il cinema e la TV ita-liani disegnarono sul volto di Virna Lisi personaggi me-morabili. La seducente cassiera bruna del bar di pro-vincia che fa perdere la testa a un frustrato Gastone Moschin nel capolavoro di Germi “Signore & signori” (1966). Poi contraddicendo bellezza e grazia, diventò grassa e sguaiata ex prostituta e cantante fallita nel torbido film “La cicala” di Alberto Lattuada (1980).

Fece la parte della suora nella serie pop “Zanna bian-ca” con l’amico Franco Nero. Ma fu Liliana Cavani che intuì la capacità di Virna Lisi di calarsi nei panni di donne né belle né simpatiche, anzi spigolose. Come la sorella autoritaria e vendicativa del filosofo Nietzsche nel film “Al di là del bene e del male” (1977), recentemente restaurato in DVD e venduto su Ama-zon.it. Parte scomoda che, insieme ad altre, le fruttò premi prestigiosi. Accettò, inoltre, di imbruttirsi con l’uso di protesi nel ruolo di Caterina De Medici nel film “La re-gina Margot” di Chèreau. Palma d’oro a Cannes come migliore attrice nel 1994. Ci emozionerà vederla a metà marzo 2015 nella sua ultima interpretazione “Latin Lover”, il nuovo film di Cristina Comencini con cui lavorò in molti film di suc-cesso.

Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese

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