il sorriso di diana

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PAGINA 84 r Il sorriso di Diana di Luca Lucini Anita Caprioli Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

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rIl sorriso

di Dianadi Luca Lucini

Anita Caprioli

Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

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Il sorriso di Diana

R E G I A Luca Lucini•SC E N E G G I A T U R A Mauro Spinelli

•FO T O G R A F I A Manfredo Archinto•MO N T A G G I O Nicola Barnaba•SC E N O G R A F I A Marco Luppi

•AS S I S T E N T E S C E N O G R A F I A Mauro Spinelli•CO S T U M I Giorgia Alemanni•SO N O R O Antonio Barba•OR G A N I Z Z A T O R E G E N E R A L E Simona De Lauren tiis

•AI U T O R E G I S T A Miguel Lombardi•IS P E T T O R E D I P R O D U Z I O N E Francesco Trifiro’•SE G R E T A R I O D I P R O D U Z I O N E Matteo Mandelli

•PR O D U T T O R E Francesca Longardi P E R C A T T L E Y A

personaggi e interpreti

D I A N A Anita Caprioli•FA B I O Michele Venitucci

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

L u c a L u c i n i• RE G I S T A•

F r a n c e s c a L o n g a r d i• PR O D U T T R I C E•

PER QUANTO MI RIGUARDA È STATA una delle settimane più belle e diver-tenti della mia vita professionale. C’era un’atmosfera diversa, magica,sembrava stessimo vivendo una favola, ma soprattutto rispetto ad unatroupe normale (io vengo dalla pubblicità) sembrava che non fossi il soloa vivere questa sensazione, come se a tutti importasse veramente il ri-sultato. Credo che una delle ragioni fosse anche una presenza così im-portante e misteriosa: insomma il nostro protagonista principale non esi-steva, ma in realtà era presente nell’aria quanto ognuno di noi, scappava,si confessava, affrontava i nemici, e soprattutto ci inteneriva con la suafollia d’amore. La difficoltà che pensavo mi avrebbe creato più problemiera proprio questa, dover immaginare tanto e riuscire a provare emozioniinquadrando dei back ground vuoti, o muovendo degli acini d’uva con deifili di nylon. Ebbene, non ho trovato alcuna difficoltà anzi l’ho trovata un’e-sperienza molto costruttiva per l’uso dell’immaginazione e della fantasia,perché se è vero che lavorando con la grafica 3D bisogna immaginarsitutto è anche vero che però puoi immaginare molto di più.Ora spero che il lavoro con la post produzione ci dia i risultati sperati; saràimportantissima anche la musica e la colonna audio che ovviamente ri-guarderà anche voci e rumori di insetti.Un ringraziamento particolare mi sento di farlo a Anita Caprioli, bellissimae bravissima, che ha affrontato il progetto con grande entusiasmo e pro-fessionalità. Era la prima volta che lavoravo per un’intera settimana conun attore professionista senza lo scopo primario di vendere qualcosa macon la sola volontà di divertire ed emozionare il pubblico, anche questa èstata un’esperienza per me davvero bella e non vedo l’ora di ripeterla.Coccolato dai budget pubblicitari pensavo che su un’operazione del ge-nere avrei dovuto affrontare una situazione economicamente difficile, macon grande sorpresa ho avuto più di quanto sperassi, tutto ha funzionatoperfettamente, la produzione ha fatto un ottimo lavoro e mi ha messo adisposizione una troupe fantastica. Manfredo Archinto ha potuto speri-mentare questa nuova telecamera con ottimi risultati, anche grazie al fan-tastico lavoro del reparto scenografia che ha trasformato in continuazio-ne la casa lavorando ininterrottamente per le particolari esigenze dellanostra storia, con una fantastica cura dei dettagli, importan-tissima per il nostro risultato, con più di un terzo delle inqua-drature con un back ground di non più di 30 cm.

CATTLEYA È UNA SOCIETÀ INTERESSATA A LAVORARE con talenti emergentie a sperimentare nuove tecnologie, quindi l’occasione di partecipare alPremio Cinecittá Digital è stata per noi un’ottima opportunità per spinger-ci più decisamente in questa direzione.La sceneggiatura de Il sorriso di Diana ci ha subito colpito per la sua ori-ginalità ed il suo contenuto universale (la storia infatti racconta l’amore diun ragno per una donna, che diventa subito metafora di tutti gli amori im-possibili) ed anche perché si presentava come una sfida produttiva. Il cor-to prevede infatti un grosso lavoro di post-produzione dato che più dimetà delle inquadrature dovranno essere lavorate con la grafica 3D percostruire il nostro protagonista, il ragno Agenore, ed il suo mondo. In que-sto senso, la scelta di collaborare con la Proxima, che si è offerta di spon-sorizzare questa operazione, è stata decisiva per la realizzazione del cor-to. Abbiamo dovuto preparare un storyboard molto dettagliato che preve-desse i movimenti del nostro protagonista, il ragno Agenore, e di tutti glialtri insetti che popolano l’appartamento di Diana. E’ stata poi necessariasul set la presenza di un tecnico della Proxima che controllasse ogni in-quadratura nella quale sarebbe poi stato necessario l’intervento deglieffetti ottici. La scelta della squadra è stata decisiva. L’autore Mauro Spinelli, che abi-tualmente fa il fornaio e vive in provincia di Treviso, non si è sentito di cu-rare anche la regia del suo corto e quindi abbiamo scelto un regista chesecondo noi poteva avere la sensibilità giusta per realizzare questa storiae Luca Lucini si è subito rivelato il candidato ideale. Luca e Mauro hannocollaborato insieme par riscrivere e semplificare la sceneggiatura renden-done più semplice la realizzazione ma senza perdere nulla della forza chel’animava. La lavorazione ha rappresentato una sfida per tutti quelli che vi hanno par-tecipato con grandissimo spirito di collaborazione, a partire dagli attori(Anita Caprioli e Michele Venitucci), i capi reparto e i tecnici. La telecame-ra P24 della Philips presenta delle problematiche nuove cui bisogna adat-tarsi ma, da quello che abbiamo visto, anche una qualità superiore rispettoal digitale cui siamo stati abituati fino ad ora ed i risultati so-no molto incoraggianti tanto da far presagire un futuro diver-so per il nostro cinema.

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

SCENA 1

Appartamento. Int. Giorno.

Siamo all’interno di un grande appartamento. Benché il disordine e la sporcizia indichino unlungo abbandono, è evidente che ci troviamo in una abitazione d’un certo livello e prestigio.Ma è la sua attuale decadenza ad interessarci. Vediamo la tappezzeria scollata, un lampada-rio preda delle ragnatele e sul pavimento: bottiglie vuote, fogli di giornali. Una scarpa da gin-nastica è addirittura diventata dimora degli insetti ed un cartone di pizza per asporto il loromagazzino viveri. E’ malinconico lo sguardo sulla copertina d’un vecchio fumetto dell’UomoRagno che qualcuno ha dimenticato.Una farfalla, quasi fosse il primo soffio d’un vento di novità, è posata sulla maniglia (ester-na).

NARRATORE (SULLE IMMAGINI SOPRA DESCRITTE COME DA RIPRESE)I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconiadove tu piangi e non sai perché, e quasi ti rassegni riposatamente a unasventura e non sai quale.

Squillo di telefono. Sentiamo una voce femminile avvicinarsi. Dal tono e dalle pause è evi-dente che sta parlando al cellulare. E’ Diana, la nuova inquilina dell’appartamento.

DIANA …massì, certo che gli voglio bene, cosa c’entra? E’ solo che…sì…insomma,il grande amore, quello che ti toglie il respiro…beh…è un’altra cosa. Fabio èun bravo ragazzo ma, forse, io cerco…non lo so cosa cerco.

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di Dianadi Luca Lucini

Sul set

Il sorriso di Dianasceneggiatura

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Vediamo la maniglia abbassarsi, la farfalla vola via.

DIANA (CONT’D) Mariella, mi sto confidando con te perché sei la mia migliore amica e pensoche tu possa capirmi. A nessun altro direi queste cose.

La ragazza è entrata nella casa, ha il telefonino sulla spalla, le mani sono occupate da scopeed altro armamentario utile per le pulizie. Guarda il desolante stato d’abbandono in cui versala sua nuova dimora.

DIANA Uh santo cielo! No, no…è per l’appartamento. E’ ridotto ancora peggio dicome lo ricordavo. Senti, è meglio se mi richiami più tardi perché qui è undisastro. Uffa…mannò!! E’ chiaro che non ho alcuna intenzione di farsoffrire Fabio!

Noi vediamo degli insetti che, spaventati dai rumori, fuggono abbandonando la scarpa ed ilcartone della pizza. Ora vediamo l’ombra di Diana e di un secchio di plastica che si staglia-no minacciosamente sul pavimento.

DIANA (CONT’D) Come puoi pensarlo? Guarda che gli voglio bene. Ho solo detto…che setrovassi qualcuno che sapesse amarmi oltre tutto, oltre se stesso… madove lo trovi? Giusto: nelle fiabe. Hahahaha…no, ora ti devo lasciareveramente perché qui è un casino. Immaginati che è sfitto da più di unanno…no, no se è per quello ho fatto un affare, credimi. Certo, visto così èun po’ lugubre ma ci penso io, vedrai. Sì più tardi. Ciao. Sì ciao.

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di Dianadi Luca LuciniAnita Caprioli

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Diana ha chiuso la comunicazione. Ora tutta la sua attenzione è per l’appartamento, e ce nevorrà molta, vista la situazione. Sospirone e parte con le pulizie.

NARRATORE Chissà se Diana avrebbe mai trovato quell’amore che desiderava tanto.Quel grande amore che tutti sognano. Quell’amore forte a tal punto darimpicciolire l’universo e trattenerlo in un battito di cuore…

Vediamo un ragno di spalle che controlla la situazione. Si volta e si avvicina alla mdp sino asfumare.

StaccoApriamo con Diana impegnata nelle pulizie. Quelle che sono normali operazioni di riordino,per gli insetti significano pericolo e morte. Gli insetti fuggono. L’arrivo di Diana non era atte-so. Ne sanno qualcosa un paio di scarafaggi che escono barcollanti ed ubriachi da una botti-glia di whisky irlandese.Ma non c’è tempo per sorridere. Le nere setole di una scopa inghiottono un gruppo di for-miche. E come se non bastasse, Diana dal suo arsenale estrae una delle armi più micidiali:l’aspirapolvere! E dove non arriva l’aspirapolvere: sciac! Ci pensano le suole degli zoccoli cal-zati dalla ragazza.

StaccoSiamo nuovamente sul ragno Agenore. Tra tutti, pare l’unico che sappia conservare il sanguefreddo.Continua ad osservare la ragazza. Blocca un gruppo di profughi e li indirizza verso la salvez-za quindi torna ad osservare.Ora Diana è in pieno orgasmo omicida. Usa anche un insetticida spray. La nube tossica mieteimmediatamente le prime vittime. Un gruppo di formiche attira la nostra attenzione. E’ com-movente vedere una formichina che vaga tra i corpi esamini dei suoi parenti. Anche la suasorte è segnata. Diana sta per dar corso alla saponata del pavimento. La formichina morirà.Agenore se ne rende conto e si lancia in suo soccorso. L’afferra proprio nell’istante in cui laschiumosa onda sta per travolgerla.Diana, ignara di cosa stia causando, procede spedita a concludere il suo disegno igienico. Oraha uno spazzolone in mano. Agenore pone in salvo la formichina e si lancia in una corsa aperdifiato. Ha intuito ancora una volta le intenzioni della ragazza e deve precederla. La metadi quella gara è il bagno.

StaccoQui, un gruppo di ragni sta organizzando la fuga.

AGENORE Via, via, via! Sta arrivando, sta arrivando

La moltitudine degli insetti s’affretta. Agenore si ferma ansante al fianco di un vecchio ragnoche guida le operazioni con piglio militare. Al suo fianco c’è l’unico tra tutti gli altri aracnia poter competere per grandezza e decisione con Agenore. E’ Aristarco, suo fratello.

VECCHIO RAGNO (AI PROFUGHi) Veloci, veloci! (AI FRATELLI ) E’ troppo tardi, non ce la faremo mai. È già qui.Agenore, Aristarco: dovete fermarla ! Anche per pochi secondi. Lo chiedo avoi due perché siete i più forti ed i più coraggiosi. Io le andrò incontro.

(I tre ragni allungano le zampette e le incrociano come fossero spade. Urlano all’uni-sono. Duri banchi, quindi il vecchio sospira e parte di scatto) Addio.

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

StaccoAgenore ed Aristarco si guardano. Agenore strizza l’occhio al fratello, l’altro sorride, ma è ilsorriso forzato, rassegnato di colui che sa perfettamente d’andare verso il sacrificio.

AGENORE Sei pronto fratello?ARISTARCO (ANNUISCE E GUARDA IL FRATELLO CON DOLCEZZA)

Sì. (CON UNA RISATA SMORZATA, NASALE) Quante ne abbiamo passate io e teassieme?...

AGENORE Eccola. Arriva.

Il vecchio ragno nel frattempo fronteggia Diana. La quale lo inchioda al suo destino sul bat-tiscopa.Diana si leva lo zoccolo dal piede. Tocca ad Aristarco. Il ragno scatta lungo il bordo dellavasca. Noi viviamo la sua morte attraverso le espressioni del fratello. La botta che uccideAristarco è così violenta che lo spostamento d’aria fa ruzzolare Agenore nel fondo della vasca.Ora lo vediamo dall’alto in basso. L’ombra minacciosa lo oscura. Agenore respira con affan-no e guarda in alto, si rialza di scatto. Diana si sporge. La vediamo dal basso in alto. Vediamoil ragno dall’alto in basso.Il gioco di sguardi che intercorre tra i due segnerà per sempre il destino del ragnetto.Diana: alza lo zoccolo, lo vibra. Si ferma e sorride.

DIANA Mah…in fondo... ragno porta guadagno. Vabbé piccolo, ti risparmio. Mammamia che brutto che sei!

Agenore: passa dalla certezza della morte (senza reazioni eccessive, lo sguardo miope, sem-plicemente attendendo il colpo); alla perplessità per il protrarsi di quella esecuzione (aggrot-ta le ciglia, fa un motto con la testa, cerca una via di fuga); allo stupore per esser statorisparmiato (quando si rende conto che vivrà, piega leggermente il capo e scruta confuso ilvolto di Diana che ci appare sorridente). Vediamo lui, quindi lei, ancora lui. Vediamo dal basso in alto la ragazza che si rialza. Il tremore della testa di Agenore è irrego-lare, sembra quasi voglia chiedere alla donna perché lo si è risparmiato. Ora Diana è in piedi,dal basso in alto lancia un ultimo sguardo accompagnato da un sorriso verso il fondo dellavasca. Per lei un alzare di spalle divertito, per lui qualcosa che significa vita. La luce si spe-gne. Siamo in penombra oppure illuminati dalla luce del corridoio. Agenore è basito.Incapace di qualsiasi azione. Gli occhi rivelano quanto egli sia sconcertato.

IL NARRATORE Incapace di muoversi, di reagire, Agenore rimase nella vasca tutta la notte.Lui, il più coraggioso tra tutti si sentiva spento, devastato, inutile. I suoipensieri erano scossi ed agitati come le onde spinte contro la scoglieradalla forza terribile di un uragano il cui fragore era una ripetuta edossessiva domanda: perché? Perché non mi ha ucciso? Cosa vuole da me?

Chiusura

NARRATORE …Ed in quella tempesta che agitava il suo animo una ed una sola immagineemergeva a tormentarlo: il viso di Diana, i suoi occhi dolci, il suo sorriso

Agenore dall’alto spia Diana.

Stacco.

NARRATORE (CONT’D)Ci vollero giorni prima che potesse capire, ammettere.

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

Ora il ragno è appoggiato di schiena al muro (di fianco ad un termosifone), è sofferto, inquie-tato, emozionato mentre spia Diana che canticchia (possiamo vederla dal basso in alto oppu-re, passando, l’ombra oscura il ragno).Chiusura

Vediamo Agenore al fianco della ragnatela tombale del vecchio ragno.

AGENORE …capisci Vecchio ragno? Io…io…dimmi qualcosa, consigliami. Lo haisempre fatto…

Attende la risposta. Questa non arriva. Se ne va. Incrocia due insetti e pare non accorgerse-ne. I due insetti, all’altezza del vecchio ragno si guardano perplessi, si voltano e lo seguonomentre si allontana.

StaccoAgenore spia Diana.

NARRATORE Ma il vecchio ragno come poteva rispondergli? Forse, neppure se fossestato vivo avrebbe saputo farlo. Allora, Agenore, quella risposta la cercòdentro di sé e fu semplice trovarla: si era innamorato di Diana.

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Il sorriso di Dianadi Luca Lucini Il regista Luca Lucinicon Anita Caprioli

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

POV di Agenore: stacchi progressivi sul volto di Diana visto dall’alto in basso.In PP Diana che guarda in macchina e sorride: è leggermente piegata, i capelli le cadono sullespalle.

NARRATORE (CONT’D)E come tutti gli innamorati volle sognare. Negò qualsiasi evidenza, ingigantìcasualità, vide oltre la logica e soprattutto: s’illuse

Agenore si cala dal soffitto. La luna lo evidenzia in controluce.Chiusura.Diana mangia dell’uva. Dal grappolo sfugge un acino. Questo rotola proprio accanto adAgenore. Il ragnetto è imbambolato.Chiusura.

Vediamo l’acino d’uva posto come una reliquia su di un ditale rovesciato. Il ragno si dondo-la con il filo e quando ha preso sufficiente slancio si lancia. Sta costruendo una ragnatela.

NARRATORE (CONT’D)Era ormai convinto che ella sapesse, volesse…e che toccava a luidichiararle tutto il suo trasporto…ma come?

Stacco.Uno scarafaggio pascola negli interstizi della casa. Improvvisamente Agenore gli è addosso elo uccide.

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di Dianadi Luca Lucini Anita Caprioli

sul set

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

SCENA 3

Soggiorno Int.Sera

NARRATORE Ma cosa importava il passato? Era stato un valoroso, nobile guerriero? Nonaveva più importanza. Ora non era più nulla. Amava e basta. Ma quantiamori sono sfioriti e quanti non sono neppure sbocciati a causa di culturetroppo diverse che, come alti picchi, creano una innaturale barriera al volodei sogni?

Diana è seduta sul divano e sta leggendo un libro.Agenore spia Diana dal soffitto.

NARRATORE (CONT’D)Agenore non poteva permettere che ciò accadesse e forse, quella sera,aveva trovato la soluzione. Si era reso conto che gli uomini traevano le loroemozioni fissando a lungo della carta sporcata di nero. Una droga? Un ritomagico? Una preghiera? Il ragno era deciso a scoprirne il significato

SCENA 2

Camera da letto Int.Notte

Diana dorme. Agenore ha la preda con sé. Camminando sul corpo della ragazza. Appoggia lapreda sul cuscino vicino alle labbra della giovane, le sfiora le labbra e fugge.Diana si risveglia. Vediamo Agenore emozionato. Quando la ragazza inquadra lo scarafaggiourla.Agenore è imbarazzato. Diana, quasi a volerlo umiliare ulteriormente, si comporta da fana-tica ed ha una crisi isterica. Ora vediamo Agenore: guarda in alto con falsa noncuranza.Chiusura.

NARRATORE L’insuccesso di quella notte lo turbò profondamente. Doveva esserci unmodo, una maniera per comunicare alla ragazza che sì, pure lui l’amava! Cheera lo stesso immenso sentimento a muovere entrambi

Agenore lavora alla ragnatela.Vediamo due ragni che si guardano perplessi.

1 RAGNO (SOTTOVOCE) E’ incredibile! Ma ti ricordi chi era un tempo Agenore?2 RAGNO (SOTTOVOCE) Il più nobile dei guerrieri, il più abile dei tessitori, il più spietato dei predatori

ed ora…poveretto

Se ne vanno. Entra in campo la formichina salvata dalla marea schiumosa.

FORMICHINA Signor ragno Agenore…AGENORE (AGGRAPPATO ALLA TELA, INFASTIDITO E SGARBATO)

Che vuoi?FORMICHINA (INTIMIDITA)

Io…si ricorda di me? Io volevo…(sospirone) grazieAGENORE (SENZA DAR PESO, INTRECCIANDO DUE FILI)

Sparisci

La formichina esce di scena. Agenore si ferma e si volta a guardarla un istante. Poi riprendea tessere.Chiusura

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

Diana sorride, poi si commuove. Agenore è sempre più convinto della bontà della sua tesi.Suona il telefono. Diana lascia il libro aperto, si alza e va a rispondere.

DIANA Ciao (sorpresa, contenta, quasi aspettasse quella telefonata). Nooo, anzi!Perché chiedi se mi disturbi? E’ da ieri che aspetto una tua chiamata

Mentre Diana parla noi guardiamo il libro abbandonato sul divano. Agenore, lascia il suopunto d’osservazione e si avvicina al libro. Il ragno cammina tra le parole, corre, si rotola, situffa. Prende il bordo di una pagina e se la rovescia addosso. Nel frattempo, termina la telefo-nata che aveva distratto Diana.

DIANA (CONT’D) Ma non è vero, ti sbagli! Mariella è una cretina! Io parlavo così, tanto per direqualcosa. Eh…sì, lo so che è sempre stata innamorata di te. Vatti a fidaredelle amiche. No stasera no, sono stanca veramente. Domani? Va bene.Ciao, ciao (dolcissima).

Diana torna al divano, si siede, prende il libro e voltando pagina vede il povero ragno. Il librovola in aria accompagnato dall’urlo di raccapriccio della ragazza. Vola anche Agenore. Dianaè un tipetto rancoroso.

DIANA (CONT’D) Ora basta! Non ce la faccio più con questi insetti…schifosi! Domani inagenzia mi sentono!

Il libro, cadendo sul pavimento, si è chiuso. Vediamo la copertina: Don Quijote.Agenore, che è stato scaraventato contro il muro, la guarda, aggrotta le ciglia. Questa non sel’aspettava. Si rialza e se ne va indispettito. Uno scarafaggio si trova con la strada sbarrata,non potendo fuggire comincia a tremare. Il ragno, imbufalito, lo spinge via e s’allontana, nonha tempo.Chiusura.

L’acino d’uva comincia a raggrinzirsi, Agenore tesse la tela.

NARRATORE Ma non c’erano delusioni, umiliazioni, pericoli tali da farlo recedere. Lapassione si nutre di certezze e disdegna i dubbi

Agenore salta giù dalla tela ed ammira il lavoro che ha compiuto. Chiudiamo sul suo di sor-riso questa volta.Chiusura.

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SCENA 4

Soggiorno Int.Sera

Agenore spia una Diana stranamente nervosa. La ragazza è vestita in abito da sera.Suonano alla porta. Diana torcendosi le mani corre ad aprire. Il ragazzo che vediamo è Fabio.Porge alla ragazza un fiore appassito.

FABIO Ciao. Questo l’ho colto per te

Diana sorride e gli getta le braccia al collo.I due arretrano senza ulteriori discorsi. Si baciano con passione.E’, quella, una immagine che Agenore fatica a metabolizzare. Quando lo fa è una tragedia.Cade al suolo.Non è il dolore per la caduta a rendergli faticoso il rialzarsi. Accanto a lui compaiono altriinsetti. Due sono dispiaciuti, contriti. Un terzo si aggiunge.Agenore è in piedi, gli occhi socchiusi, il respiro affannoso. Il capo è leggermente alzato allaricerca di aria

NARRATORE Fu buio e luce, il caldo ed il gelo. Fu il niente ed il tutto. Un gioco troppoesagerato e spietato perché il cuore di Agenore potesse contenerlo senzaesplodere

Diana e Fabio si guardano intensamente esprimendosi il reciproco affetto.Su Agenore. Ogni bacio tra i due è una stilettata.

NARRATORE (CONT’D)poi, il nulla. Un freddo inverno nucleare ed il suo deserto di devastazionecalò nell’animo di Agenore. Con un passo lento e marziale prese adavanzare verso i due…

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di Dianadi Luca Lucini

MicheleVenitucci

e AnitaCaprioli

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I due amanti che noi vediamo abbracciati sul divano.Un insetto cerca di fermare Agenore.

INSETTO Dai, lascia perdere. Fermati, ma dove vuoi andare?!

Agenore si volta lentamente di 3/4, noi lo vediamo dal basso in alto. Il suo viso è quieto, pareilluminato da una luce sovrannaturale. Ha lo sguardo perso degli eroi o dei folli.

AGENORE A morire. A morire tra le sue braccia

Vediamo Diana che bacia Fabio.Un ragnetto cerca di liberarsi delle zampe della madre, ma questa lo trattiene e lo stringeforte a sé, mentre Agenore si mette a correre verso il divano.PP di Agenore che urla in camera, piangendo la sua disperazione:

AGENORE (CONT’D) Duri banchi!RAGNETTO Mamma, dobbiamo fermarlo!MADRE Lascialo andare. Non possiamo fare nulla per lui

Vediamo gli altri insetti, hanno tutti il capo abbassato.Nel frattempo, sul divano, Fabio si è alzato e si sta slacciando la camicia. Agenore è ai piedidel divano e sale sui pantaloni di Fabio. Fabio nota qualcosa. Una manata secca.

Fabio Ecchecavolo!

Vediamo l’evidente movimento dell’uomo che sta per schiacciare, quindi stacchiamo e vedia-mo gli insetti mentre udiamo i colpi. La madre copre gli occhi al ragnetto. Gli altri insetti,ad ogni colpo, paiono sferzati.

DIANA (SDRAIATA) Cosa c’è?FABIO Boh…un insetto, un ragno mi sembraDIANA (TIRANDOLO A SÉ)

Lascia stare, la casa è piena d’insetti. Domani chiamo la disinfestazione.

Lasciamo i due ragazzi. Vediamo la luna. Torna la farfalla d’apertura. Questa si posa sul libro,vola per la stanza. Seguendola arriviamo dove Agenore tesseva la tela. La farfalla sfiora l’aci-no ormai secco, questo rotola giù dal ditale. La farfalla vola via e s’impiglia nell’enormeragnatela. Scossa dal battito imprigionato della farfalla, vediamo la ragnatela ed il viso sorri-dente di Diana intessuto da Agenore.Chiusura

Fondu au noir

Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

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Il sorriso di Diana Il premio Cinecittà Digital

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di Luca LuciniMichele Venitucci e Anita Caprioli