il quindicinale 870 del 4/06/2015

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VITTORIO VENETO Il traforo? È fuori “discussione” CONEGLIANO “Questi non sono in grado” QUARTIER DEL PIAVE Contro la ...fabbrica del Prosecco FOCUS: SALUTE&BELLEZZA Bella (senz’anima?) FOCUS: GELATO “Il gelato valido alleato: gusto, salute e linea” Da pag 29 870 Fondato da Dario De Bastiani nel 1982 1918: truppe austriache in Piazza Flaminio a Serravalle di Vittorio Veneto Informazione cultura e tempo libero Anno XXXIV n. 10 | 4 giugno 2015 | € 1,90 Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CNS TV - Periodico di informazione, cultura e tempo libero - Anno XXXIV n. 10 - 4 giugno 2015 - Euro 1,90 - Contiene I.P. Cent’anni dalla Grande Guerra

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Page 1: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

VITTORIO VENETOIl traforo? È fuori “discussione”CONEGLIANO“Questi non sono in grado”QUARTIER DEL PIAVEContro la ...fabbrica del Prosecco

FOCUS: SALUTE&BELLEZZABella (senz’anima?)

FOCUS: GELATO“Il gelato valido alleato:gusto, salute e linea”

Da pag 29

870Fondato da Dario De Bastiani nel 1982

1918: truppe austriache in Piazza Flaminio a Serravalle di Vittorio Veneto

I n f o r m a z i o n e c u l t u r a e t e m p o l i b e r oA n n o X X X I V n . 1 0 | 4 g i u g n o 2 0 1 5 | € 1 , 9 0

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I.P.

Cent’anni dalla Grande Guerra

Page 2: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

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Farmacia Comunale 1, V. Brandolini,111 - tel. 0438 53198 Farmacia Comunale 2, Piazza Fiume, 29 - tel. 0438 500351Farmacia Comunale 3, Via Forlanini, 2 - tel. 0438 556628

INFORMAZIONE UTILE:sopratutto in estate, per stare bene, è fondamentale integrare l’alimentazione con i minerali fon-

damentali per la nostra salute. Tra questi, quelli che devono essere tenuti in maggior conto, sono il

magnesio ed il potassio. Il primo da energia, regola il sistema nervoso e protegge il cuore. Il secondo,

potente equilibratore delle funzioni vitali, viene eliminato in grande quantità durante la sudorazione,

pertanto è davvero importante assumerlo anche attraverso gli integratori alimentari durante tutta la

stagione estiva. Presso le Farmacie Comunali di Vittorio Veneto si possono avere le corrette informazio-

ni su quali integratori sono consigliati per la salute ed il benessere in base alle effettive necessità.

Dal 25 maggio le Farmacie Comunali effettuano la consegnafarmaci a domicilio e il servizio ritiro ricette a favore dei cittadini

vittoriesi con gravi difficoltà motorie. Informazioni presso le tre farmacie.

Il 18 giugno, presso la Farmacia Comunale 1, viene effettuatol’esame della funzionalità venosa (su appuntamento).

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Page 3: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale| 3 Giovedì 4 giugno 2015

PRIMO PIANO

Quando il Piave mormoravae i “profughi” erano gli emigrati rimpatriatiA cent’anni dallo scoppio della Grande Guerra, legata per molte ragioni (prima fra tutte: la sua conclusione) alla città di Vittorio Veneto, il Quindicinale fa un salto indietro. Di un secolo. Non per celebrare un conflitto che portò inevitabilmente morte e distruzione, ma per ricordare come eravamo alla vigilia della prima carneficina mondiale

di Emanuela Da Ros 1917: l’arciduca Giuseppe passa in rassegna le truppe in piazza Duomo a Ceneda

L'illustrazione di copertina dello scorso

numero è opera di Laura Michieletto ed è tratta dal libro di Laura Simeoni "La bellezza di un filo di

seta". Per un disguido l’articolo relativo

non è stato inserito nello scorso numero: lo trovate in questo

nell'inserto cultura al centro del giornale

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggiodei primi fanti il ventiquattro maggio.

Chi non ha mai intonato i primi ver-si della Canzone del Piave, scagli la prima baionetta. L’inno composto dal maestro Ermete Giovanni Gaeta subi-to dopo la Battaglia del Solstizio nel 1918 si apre con la marcia dei fanti dell’esercito italiano avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 maggio 1915. Dopo la dichiarazione di guerra dell’I-talia all’impero asburgico, i soldati - partiti dal presidio di Forte Verena sull’altopiano di Asiago - si appresta-rono a raggiungere il fronte orientale.La Grande Guerra dunque comincia e finisce sotto casa nostra. Lasciando dietro di sé circa 37 milioni di vittime e un territorio devastato.Ma come si viveva a Vittorio Veneto nel 1915? Per ritrovare tracce e testi-monianze di come eravamo un aiuto prezioso ce lo fornisce uno dei volumi di Ido Da Ros dedicati alle Cronache vittoriesi: quello imperniato sul pe-

riodo 1910-1918. Sfogliando i gior-nali dell’epoca come il Gazzettino, la Vita del Popolo, Il Lavoratore, La Provincia di Treviso e l’Azione, che nasce nel 1914 e dopo poco più di un anno sarà costretta a chiudere per-ché il prezzo della carta è aumentato dell’80% (L’Azione riaprirà le sue pagine solo nel 1920), l’autore ci dà uno spaccato della società di ieri, mol-to diversa da quella attuale, molto più povera, molto più precaria.

La luce elettrica! Sul finire del 1914, il giorno di Natale per l’esattezza, in Fadalto arriva per la prima volta la luce elettrica, che – si coglie nel tono entusiastico del Gazzettino – “illumi-nerà pubblicamente il paese”.

La disoccupazione. Anche un secolo fa il problema della disoccupazione era sentito. Il municipio di Vittorio arriva a lanciare una serie di appelli alla cittadinanza per raccogliere de-naro, generi alimentari e vestiario per i disoccupati. I giornali guardano alla fascia meno fortunata della popolazio-ne “con immensa pietà”, ma stigma-

tizzano il fatto che nei giorni di festa i disoccupati affollino “osterie e bet-tole luride” per “bestemmiare, parlare osceno, sbaruffare e dar scandalo”.

La morale. Che la società di un secolo fa fosse “bacchettona” lo si rileva in più occasioni dalla cronaca. “I cittadi-ni vittoriesi non sono avvezzi a certi porcherie”, scrive il Gazzettino rife-rendosi a immagini di “oscene nudità” esposte in una vetrina di Serravalle. L’Azione del 30 gennaio 1915 tuona anche contro “le orrende bestemmie che vomitano le bocche d’inferno di alcuni giovani imberbi”, contro le cartoline illustrate che “infiammano i più turpi istinti della gioventù in barba alla Circolare Luzzatti” (chissà a quale documento si riferiva la chiosa) e poi contro il ballo, definito un’infamia. “A Motta di Livenza – scriveva l’Azione – l’egregio sindaco ha proibito il ballo. Perché il sindaco di Vittorio non imita questo nobilissimo esempio? Si proi-bisca il ballo, almeno in quest’anno nefasto: ne guadagnerà la moralità, la borsa e il buon nome della patria no-stra”. Cent’anni fa era la mazurca a es-

CONTINUA fino al 31 GENNAIO 2016 la CAMPAGNA ANTI-CRISIcon la raccolta punti FIDELITY CARDad oggi le Farmacie Comunali

di Vittorio Veneto

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pertanto è davvero importante assumerlo anche attraverso gli integratori alimentari durante tutta la

stagione estiva. Presso le Farmacie Comunali di Vittorio Veneto si possono avere le corrette informazio-

ni su quali integratori sono consigliati per la salute ed il benessere in base alle effettive necessità.

Dal 25 maggio le Farmacie Comunali effettuano la consegnafarmaci a domicilio e il servizio ritiro ricette a favore dei cittadini

vittoriesi con gravi difficoltà motorie. Informazioni presso le tre farmacie.

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Il Quindicinale 4 | Giovedì 4 giugno 2015

PRIMO PIANO

Aerocampoaustriaco a

Colle Umberto

Sotto:Soldati austriaci

in via Casoni a Serravalle nel

1918

Sotto a destra:La Chiesa di

S.Andrea con un dirigibile nel 1914

sere considerata peccaminosa, oggi…be’: diciamo che ne abbiamo fatta di strada.

L’educazione fisica. Nel 1915 la cura del fisico aveva caratteri militareschi, tanto che le classi del Collegio Ricci venivano definite “battaglione scola-stico” quando venivano portate al tiro a segno di Anzano o quando gli allievi, “simpaticamente vestiti da alpini” ve-nivano guidati “dall’infaticabile prof.Emilio nell’educazione fisica e mar-ziale dei suoi convittori”.

Ladri di biciclette. La cronaca nera all’epoca registrava qualche furto. Il 20 marzo del 1915 il Gazzettino scrive: “Il signor Everardo Gava, as-sessore comunale, ieri lasciava la sua bicicletta appoggiata alla gradinata del Municipio per salire un momento agli uffici. Disceso dopo pochi minuti, ebbe la brutta sorpresa di non trovar più il suo cavallo d’acciaio e per quan-te ragioni abbia fatto, ricorrendo anche alla Benemerita, non gli riuscì di sa-pere nulla. Il signor Gava promette un premio di lire 100 e il dono della bici-

cletta stessa a chi gli saprà dare notizie esatte e precise del ladro audace”.

Generosità. Il primo settembre del ’15, a guerra già iniziata, i giornali danno notizia dei primi feriti che ar-rivano in città dal fronte e che ven-gono ospitati nell’ospedale militare, inaugurato da poco nel seminario di Ceneda. Tutta la città si dà da fare per procurare ai soldati soprattutto lana: il burattinaio Stignani fa una recita a beneficio dei combattenti al fronte e un lettore del Gazzettino propone che ciascuna famiglia disfi un materasso che contiene circa 15 chili di lana, e lo doni alla patria. Il giornale dell’epoca inneggia alla nobiltà e generosità del cav. Michele Mozzi, proprietario dello stabilimento bacologico di Serravalle, perché le sue “buone operaie versa-rono ciascuna lire venti a favore dei feriti degenti nell’ospedale militare di Ceneda”. Della serie: le operaie si decurtano il salario, ma è il padrone a essere pubblicamente ringraziato.

Un’unica lista. Il 22 settembre 1915, per la prima volta nella storia della cit-

tà (nata nel 1866), Vittorio Veneto uni-sce i due collegi elettorali di Ceneda e Serravalle. Prima di allora i due centri avevano presentato due liste separate, ma il consiglio comunale decide di darsi unità amministrativa. La delibera è accolta favorevolmente: “solo quat-tro o cinque sono gli oppositori”.

Guerra e campane. A dicembre il conflitto esplode in maniera cruenta tanto che il sindaco vittoriese avvisa che l’autorità militare ha disposto due punti di osservazione per eventuali ae-rei nemici: uno sul colle di San Paolo e l’altro sul colle di Sant’Augusta. “Il se-gnale di pericolo – si legge nell’Azione del 4 dicembre – sarà dato mediante il suono a distesa delle campane dei campanili dei luoghi suddetti che d’o-ra innanzi non suoneranno per nessun altro motivo”. Le campane, insomma, diventano il sistema d’allarme della comunità, che deve necessariamente cambiare abitudini: “In quest’anno – si legge nell’Azione dell’11 dicembre 1915 – restano assolutamente proi-bite le funzioni che in alcune parroc-chie si facevano nella notte di Natale,

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Il Quindicinale| 5 Giovedì 4 giugno 2015

PRIMO PIANO

Adriana Costantini

30 ottobre 1918: l’arrivo in piazza Duomo a Vittorio Veneto dei primi soldati italiani

Adriana Costantini pensa che il centenario della Grande Guerra

sia l’occasione buona per ricordare chi morì perché era contrario alla guerra.E lancia la sua proposta al consiglio comunale di Vittorio Veneto.“A cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale – scrive Costantini - riteniamo doveroso che la nostra città, in cui si è conclusa quella che Papa

Benedetto XV ha definito “un’inutile strage”, si unisca alle voci che da tutta Italia chiedono che venga riconosciuta sul piano storico e giuridico la dignità di “caduti di guerra” ai soldati italiani giustiziati “per dare l’esempio”, affin-ché il loro ricordo venga restituito alla memoria nazionale.”Costantini chiede, tra l’altro, al sinda-co di impegnarsi a promuovere con il

Ricordiamo i morti per la paceIniziativa di Adriana Costantini per riconoscere la dignità dei soldati “giustiziati” perché contrari alla guerra

compresa la celebrazione di una o più messe. Qualsiasi concessione si inten-de revocata”.

Regali. Per quanto povera e affama-ta (nel febbraio del 1915 il mercato è presidiato dai carabinieri, perché si teme qualche disordine da parte del-le persone “che reclamano pane”), la gente dona ai soldati quello che può, secondo le istruzioni date dal sindaco, che avverte: “Il donatore può include-re nel pacco una cartolina, preferibil-mente non rappresentante paesaggi”. Difficile intuire che cosa potesse illu-strare una cartolina, visto che anche le “immagini licenziose” erano state bandite.

Attraverso le cronache di Ido Da Ros, si comprende come anche negli anni seguenti a quello dello scoppio della guerra, tengano banco le notizie di devastazioni, povertà, pericolo. Le nuove disposizioni della difesa an-tiaerea prevedono che l’arrivo di ve-livoli nemici venga segnalato anche da bandiere rosse issate sulle colline. Nonostante la guerra, la giustizia però segue il suo corso dato che nel giugno del 1916 un certo Adolfo Feletti di Colle Umberto viene arrestato, pas-sato alle carceri locali e giudicato dal tribunale di Conegliano per aver ru-bato una scatola di tonno nel negozio coloniali di piazza Garibaldi a Ceneda. L’articolo raccontando la dinamica del fatto riferisce che il Feletti che si allontanava “a corsa sfrenata su una carretta tirata da un muletto insieme ai due figli” fu catturato dal garzone di negozio che lo raggiunse in biciclet-ta.” Altri tempi, davvero: tra il 15 e il ’18 le auto in circolazione erano ben

Museo della Battaglia attività di studio e ricerca per ristabilire la verità storica su questi fatti, troppo a lungo coperti dal silenzio e a sostenere progetti per diffondere la cultura della pace e del reciproco rispetto fra generi, genera-zioni e genti, contrastando il crescere dell’intolleranza, dell’odio, della vio-lenza, da sempre fondamento e pre-messa di nuove guerre.

poche e quando qualcuna si muoveva rischiava di investire qualche pedone e di ucciderlo sul colpo (per questo, il Gazzettino suggerisce bonariamente “di stare un po’ più attenti nella gui-da”). E comunque il 10 dicembre del 1916 è fatto divieto alle auto di circo-lare nelle ore notturne.Tra il ’15 e il ’18 a Vittorio Veneto non giungono “migranti”, ma emigranti. Molti lavoratori che erano andati a cercare lavoro all’estero, allo scoppio della guerra, tornano a casa. Più pove-ri di prima. E la migrazione di ritorno diventa a un certo punto fenomeno incontrollabile: senza avere di che vi-vere gli “emigrati rimpatriati” si reca-no in municipio “a invocare lavoro”. L’allora assessore ai lavori pubblici, Francesco Trojer, allora propone di far lavorare “le migliaia di bracce ino-perose e languenti” al progetto del…Traforo. Scherziamo, ovviamente.

L’opera per cui l’amministrazione vit-toriese si reca a Roma a chiedere sov-venzioni è la ferrovia Vittorio Veneto- Ponte nella Alpi. Tra generi alimentari razionati (il gra-no, lo zucchero, la carne), tra il mer-cato nero di uova, burro e formaggio (commercializzati sottobanco soprat-tutto a Fregona, Osigo, Montaner e Cappella), tra morti e feriti che conti-nuano a crescere (tra l’ottobre 1918 e l’aprile 1919 arriverà pure l’influenza spagnola, che colpirà un miliardo di persone in tutto il mondo, ucciden-done 50 milioni), c’è anche chi si suicida. Il Gazzettino del 6 gennaio 1917 riporta la notizia della morte di Alessandro Manzoni, custode della Banca Popolare, che si è sparato due colpi di rivoltella due ore dopo aver saputo che gli era stato concesso un aumento di stipendio e il posto a tem-po indeterminato.

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Il Quindicinale 6 | Giovedì 4 giugno 2015

Lo IUAV lascia Treviso

Res Publicaa cura di

Pietro Panzarino

Era cucciolo, Socks, quando è stato lanciato dall’auto in corsa, finendo rovinosamente sull’asfalto. Si è sal-vato, per sua fortuna, venend soccor-so immediatamente da quella che, fino ad oggi, è stata la sua famiglia. Ma il destino ha riservato al micio un’altra delusione: a causa di proble-mi di salute, la sua padrona non può più ora occuparsi di lui. Di Socks si è fatta carico l’Enpa, ma il gattone ora cerca una nuova famiglia. Ha 12 anni, ha sempre vissuto in appar-tamento, è vaccinato e sterilizzato. E’ un gatto tranquillo, che adora ri-cevere attenzioni e che chiede solo qualcuno a cui stare vicino, una fa-miglia da amare. Per info: Cinzia, 347 6961736; Monika, 380 3269286 www.enpatreviso.it

Socks cerca casa. E affetto

ANIM

ALI

SOS

La Grande Guerra. Passato e presente

L’avvio del centenario ci ha spinto a intervistare il colon-nello Lorenzo Cadeddu, vitto-

riese di adozione, storico militare. L’ultimo giorno di pace nella Sinistra Piave...Come in tutta Italia non furono cele-brati dalla popolazione della Sinistra Piave e nazionale, perché l’intenzione di fare la guerra venne tenuta segreta sin all’ultimo momento e solo il 23 maggio l’ambasciatore Duca d’Avar-na a Vienna ratificò che l’Italia si sa-rebbe considerata in guerra con l’Au-stria dalle ore 00.01 del 24 maggio. Peraltro per un caso fortuito il nostro Ambasciatore non riuscì a confermare telegraficamente l’avvenuta consegna per l’interruzione delle linee telegra-foniche. Salandra , Presidente del Consiglio , nell’incertezza che ciò fosse avvenu-to, convocò l’ambasciatore austriaco a Roma, consegnandogli copia della di-chiarazione di Guerra, procedura non prevista dalle regole internazionali.I primi riscontri di guerra a Vittorio Veneto.Non sono immediati i riscontri: le pri-me notizie dal fronte giunsero portate

da qualche ferito, avviato presso l’O-spedale di tappa di Santa Giustina, a Serravalle. Invece il primo morto vittoriese è Bozzolo Cesare, del 7 giugno, quando si svolgevano le operazioni, chiamate “primo sbalzo offensivo”. I combattimenti si svolsero prevalen-temente sul basso Isonzo, in quel trat-to di fiume compreso nei 90 Km tra Gorizia e il mare.La valutazione dello storico militare sulla base di quanto viene program-mato per l’inizio/celebrazioni della Grande Guerra.A livello nazionale, è soprattutto la Rai, devo darle atto, che tramite il canale RAI Storia sta ripercorrendo le vicende che condussero alla Grande Guerra. Analoga attività sta facendo il Corriere della Sera, che è il giornale storico della Grande Guerra. Erano sue le firme storiche del momento, quali Luigi Barzini, Olindo Malagodi e la matita del Corriere Achille Beltrame, che attraverso le immagini raccontava, quasi come in un filmato, le scene di guerra più eroiche o drammatiche.L’inizio delle celebrazioni nel nostro territorio...Il nostro territorio, come tutto il Veneto Orientale e il Friuli, è parti-colarmente sensibile alle vicende del-la grande guerra, perché da qualsiasi

Intervista aLorenzo Cadeddu

parte ci si giri, qualcosa ricorda quei giorni. E quindi la ricorrenza assume quasi i caratteri di una saga famigliare, dove ognuno ricerca le antiche radici e rivive momenti di racconto di un non-no, con grande pudore e drammaticità.

RES PUBLICA

Treviso. Lo Iuav lascia Treviso.I corsi universitari di design della moda e disegno industriale torna-no a Venezia.La conferma ufficiale arriva dal Senato Accademico dell’universi-tà Iuav di Venezia che in una nota scrive: “Dispiace constatare l’as-senza di un segnale di interesse e di impegno da parte dei soggetti politici e delle realtà imprendito-riali trevigiane, specialmente in considerazione della più che posi-tiva e fruttuosa integrazione che si è consolidata nel corso degli anni tra le filiere formative di design e di design della moda Iuav e il tes-suto produttivo del territorio”.Accuse respinte dal sindaco Giovanni Manildo, che si dice “sorpreso e amareggiato”.

Lorenzo Cadeddu

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Il Quindicinale| 7 Giovedì 4 giugno 2015

NOTIZIE DALLA MARCA

Chilometri truccati: 22 rivenditori indagati

La Marca trema. E continuerà a farlo

Rally, maxi evasione da 27 milioni

I terremotiregistrati a maggiosono “nella norma”:siamo in zona sismica

Coinvolte 100 aziende e una banca, indagato noto imprenditore coneglianese

TREVISO. Operazione della Polstrada di Treviso contro i ‘ritoc-chi’ dei chilometri delle auto usate in 15 rivendite, con 22 indagati, tutti ita-liani. Come noto, uno dei più diffusi e sgraditi fenomeni truffaldini legato al mondo del commercio dei veicoli usati è quello della riduzione del nu-mero di chilometri realmente percorsi dal veicolo finalizzato alla rivendita

dello stesso mezzo, una volta ridotto il numero di chilometri, ad un prezzo maggiore rispetto al reale valore di mercato del veicolo.Il servizio è frutto delle indagini svol-te dalla Sezione Polizia Stradale di Treviso, tra marzo e maggio scorsi.Gli agenti hanno posto sotto seque-stro 78 veicoli che stavano per esse-re venduti ai quali sono stati ridotti complessivamente circa 3.000.000 di chilometri, con una media di ribassi di oltre 33.000 km. chilometri per ogni auto messa in vendita. In alcuni casi è stata accertata la riduzione di oltre 100 mila km su auto del valo-re di oltre 50 mila euro. Per i titolari

delle varie autorivendite coinvolte si configura il reato di tentata frode in commercio, con pene della reclusione fino a 2 anni, in alternativa a multe da oltre 2000 euro per ciascuno degli oggetto della frode.Oltre alle auto sequestrate sono stati individuati anche altri 9 veicoli “ta-roccati” già venduti a terzi. La poli-zia stradale fa comunque notare che, nelle centinaia di veicoli controllati, è emersa una percentuale di illecito inferiore al 10%, a dimostrazione del fatto che il tessuto imprenditoriale del settore risulta sano, quantomeno con riferimento alla casistica oggetto di accertamento.

CONEGLIANO. Scoperta dalla Guardia di finanza di Treviso un’eva-sione di 27 milioni di euro, con un giro di fatture false per quasi 10 milioni di euro, nel mondo del rally.Nell’indagine sono coinvolte cinque società, un’associazione sportiva dilet-tantistica alla quale è stato disconosciu-to il regime contabile agevolato, tutte

riconducibili ad un noto imprenditore del coneglianese operante nel setto-re delle sponsorizzazioni delle gare di rally. Le società indagate, anche se emettevano puntualmente le fatture a fronte di quanto previsto nei contratti di sponsorizzazione, omettevano poi la presentazione della dichiarazione dei redditi. I militari delle Fiamme gialle di Conegliano hanno individuato un centinaio di aziende del Nord Italia che si sarebbero rese compiacenti nel giro delle fatture false. Infine i finanzieri hanno contestato un’importante banca la mancata segnalazione di operazione sospette, per circa 1.000.000 di euro.

Sotto la lente dei finanzieri tutte le sponsorizzazioni di gare, anche inter-nazionali, di cui si occupava l’indagato coneglianese, molto noto nel mondo del rally. Le fiamme gialle hanno ac-certato, tra l’altro, che le false fattura-zioni si basavano sulla restituzione di denaro contante pari al 50% dell’im-ponibile indicato in fattura. Il sistema, ben oliato nel tempo, accontentava entrambi le parti: il cliente otteneva liquidità occulta di denaro contante ed il fornitore conseguiva i finanziamenti necessari, altrimenti irraggiungibili, per svolgere le manifestazioni in tutto il mondo ed ottenere il proprio profitto.

Non c'è da stupirsi, se la terra ha tremato più volte lo scorso mese.

I tremori che hanno scosso la Marca sono "nella norma". Chi conosce la conformazione geologica del territo-rio, infatti, sa che la placca euroasiati-ca e adriatica si incontrano proprio in questa zona e sono in continuo movi-

mento. Il rischio di terremoto nella Marca Trevigiana è altissimo. E a dirlo è l’Istituto nazionale di geofisi-ca e vulcanologia, che ha assegnato ai comuni della Marca un indice sismico calcolato con il valore “9”, pari alla se-conda categoria. Nello studio effettua-to dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia emerge che tra i co-muni più esposti al rischio sismico, e con la popolazione più numerosa, vi sono Conegliano, Montebelluna, Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Valdobbiadene. Quello che accade di frequente è che a

una scossa più forte ne seguono altre. Così è successo anche lo scorso mese: sono una ventina quelle registrate ma impercettibili che hanno seguito quello che è stato, per la provincia di Treviso, il terremoto più forte degli ultimi 30 anni. Siamo in zona sismica, le monta-gne del Montello sono una formazione giovane dal punto di vista geologico e non ancora assestata. La terra, dunque, non ha finito di tremare. Il problema è che, in Italia, manca la cultura della prevenzione. E la gente non sa come dovrebbe comportarsi quando la terra inizia a tremare.

Maxi truffa scopertadalla polstrada sulla vendita dell’usato.Sotto sequestro 78 veicoli

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale 8 | Giovedì 4 giugno 2015

Da sinistra:Roger De Menech (segretario regio-

nale PD Veneto), il ministro Graziano Delrio e il sindaco

Roberto Tonon

Il Traforo? È fuori “discussione”

Lotta alle zanzare

Il ministro alle infrastrutture e ai trasporti Graziano Delrio ha fatto una capatina a Vittorio Veneto.

Il sindaco Tonon gli ha esposto “le pri-orità della nostra città, che soffre – ha detto - di un ritardo infrastrutturale”.Tonon ha detto al ministro Delrio che Vittorio Veneto ha soprattutto bisogno di quattro cose: la realizzazione del 2° stralcio della Variante d’Alemagna, come naturale proseguimento del co-siddetto Traforo, del completamento dell’arteria di collegamento che unisca le zone industriali di Vittorio Veneto e di Conegliano, dell’elettrificazione del tronco ferroviario tra Vittorio e Conegliano e di fondi per le comme-morazioni legate al Centenario della Grande Guerra.

Per Tonon è cosa già fatta. Per il ministro Delrio,in visita alla città, “quasi fatta”

La risposta pacata del ministro è stata questa: “Le questioni viabilistiche del-la vostra città ci sono note e le abbia-mo a cuore. Per quanto il 1° stralcio della Variante d’Alemagna c’è ancora qualche problema da risolvere, ma sia-mo sicuri che riusciremo a trovare un accordo con i proprietari dei terreni e che, se risolveremo tutto, contiamo di completare l’opera entro l’agosto del 2016. Per il 2° stralcio mi adopererò.”Per quanto riguarda il potenziamento ferroviario il ministro ha sottolineato che oltre all’alta velocità, utilizzata solo dall’8 per cento dei passegge-ri, è indispensabile potenziare i tratti ferroviari periferici, perché “abbiamo bisogno di una mobilità urbana dolce”.Fuori microfono, abbiamo chiesto a Delrio se non ritiene che le sue af-fermazioni siano in contraddizione. Da una parte il ministro vuole infatti rendere più efficienti gli attuali colle-gamenti su rotaia, dall’altra avvalla la realizzazione del Traforo e una varian-te che porta il traffico in centro città,

Via dell’Emigrante, 8Fregona - TV - ITALY

Andrea [email protected]

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con una cementificazione che sfregia il territorio. Alle nostre perplessità, Delrio ha risposto che il progetto del 1° stralcio è ormai cosa quasi fatta. Ma non le sembra paradossale – abbiamo insistito col ministro – che l’Anas stia lavorando a un progetto viario senza aver ancora acquisito i terreni necessari per farci passare la strada?Il ministro ha ribadito che la solu-zione è alle porte, mentre il sindaco Tonon, testimone del botta e risposta, ha tagliato corto commentando che chi scrive è confusa e non è abbastanza in-formata sulla questione e sta facendo confusione tra primo e secondo stral-cio.Insomma, a quanto pare Delrio è ot-timista sul Traforo, che per Tonon è praticamente già realizzato, tanto da chiedere al ministro di interessarsi del prolungamento della Variante fino all’ospedale.Tonon ha anche fatto presente al mi-nistro che la città chiede fortemente il Traforo. La sottoscritta ha fatto pre-sente al ministro che una parte consi-stente della popolazione non lo chiede affatto. Il ministro Delrio ha chiuso dicendo “Non mi risulta”.

Emanuela Da Ros

Vittorio Veneto. Anche per il 2015 è valida l’ordinanza relativa ai provvedimenti da assumere nel-la lotta alla zanzare Tigre “Aedes Albopictus” e anche alla sempre più diffusa “Culex Pipiens” che posso-no trasmettere alcune malattie virali (Chikungunya, Dengue e West-Nile).

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale| 9 Giovedì 4 giugno 2015

La nuova sistemazionedei Meschiettia Serravalle

Treni: un mese di “buco”Vittorio Veneto. Non passerà alcun treno, a Vittorio Veneto, dal 14 giu-gno prossimo: per quattro settimane, infatti, la linea Conegliano-Vittorio-Belluno sarà interrotta a causa di lavori programmati. In sostituzio-ne sono previsti mezzi alternativi.

Riapre la SP 151 a ColorsFregona. Riaperta al traffico la Strada Provinciale 151 dopo i la-vori di sistemazione in seguito alla frana di Colors. I lavori sono stati compiuti dalla GeoAlpi di Feltre, lo stanziamento complessivo am-monta a oltre 200.000 euro.

Cemento contro verdeVittorio Veneto. L’Ispra ha pub-blicato la prima “mappa italiana” sul consumo di suolo nazionale. Allarmanti i dati della provincia di Treviso: in testa il capolugo con 1.825 ettari complessivi di suolo con-sumato, nella sinistra Piave primeg-gia Vittorio Veneto a quota 815 ettari.

Flash

Vi piacciono (ancora) i Meschietti?

Chi non vuole i Consigli di Quartiere?“Non si potevanoeleggere in concomitanza con le regionali”,dicono in comune.Ma arriva la smentita

Vittoriesi divisi sui lavori che han-no dato nuovo volto al passaggio

pedonale lungo i Meschietti, sul retro dell’ex ospedale di Serravalle. Dopo diversi mesi di chiusura, il per-corso a fine maggio ha riaperto con un nuovo look. Sui muretti che separano il Meschio e i Meschietti dal cammi-namento sono stati posizionati dei pa-rapetti e la pavimentazione, prima in terra battuta, è stata rivestita con delle tavole in legno. Soluzione che divide i vittoriesi, tra chi la boccia parlando di «obbrobrio» e di «inutilità dei pa-rapetti, molto più utili a sud, su via Da Milano, dove diverse persone sono fi-nite dentro al Meschio», e chi invece ne apprezza lo stile.«I parapetti – spiega il vice sindaco

Alessandro Turchetto – sono stati messi per una questione di sicurez-za, perché la pavimentazione è stata alzata, creando una sorta di passerel-la. Uno stile, tavole e parapetti, che riprende quello del ponte pedonale sul Meschio che si trova poco più a sud, all’imbocco con via Da Milano.

Scelta – chiude, mettendo a tacere ogni polemica – che è stata approva-ta dalla Sovrintendenza». Il percorso è stato anche illuminato con dei fa-retti a terra che «rendono ancor più suggestivo questo percorso lungo il Meschio».

C.B.

La domandona è: chi non vuole i Consigli di Quartiere? Anzi: chi

non ha voluto che fossero eletti in con-comitanza con le Regionali? Nonostante l’attuale giunta sia andata al governo della città appoggiata da una lista “pro quartieri” e nonostante i “consigli di quartiere” siano stati uno dei cavallucci di battaglia antileghista dell’amministrazione in carica, a un anno dalle elezioni e dall’insediamen-to della giunta Tonon-Turchetto, dei consigli di quartiere non c’è manco l’ombra. Chi li ha caldeggiati spera-va nell’accorpamento con le elezioni Regionali. Invece no.“L’assessore Napol, ma stranamente non il vicesindaco Turchetto con de-lega ai Quartieri – spiega il combat-

tivo Michele Bastanzetti - continua a sostenere che l’accorpamento tra la elezione dei Consigli di Quartiere e le Regionali era impraticabile, cau-sa una disposizione della Prefettura di Treviso. Ho chiesto al vicesindaco Turchetto (tramite il servizio infor-matico “Amministrazione trasparen-te”) che venga resa pubblico quanto comunicato dal Prefetto. Nel 2006 il Prefetto infatti permise l’accorpamen-to, a determinate condizioni”Il quesito di Bastanzetti ha avuto una risposta (non dal vicesindaco Turchetto ma da un dirigente dell’Uf-ficio affari istituzionali): non esiste al-cuna disposizione del prefetto in meri-to all’accorpamento o meno dei consi-gli di quartiere con le elezioni regiona-li. “Insomma – chiosa Bastanzetti - il re parrebbe proprio nudo. La mancata elezione dei Consigli di Quartiere non dipende da un diniego del Prefetto ma da una scelta politica dell’ammini-strazione che non vuole ottemperare all’impegno elettorale.”Il mistero continua.

Emanuela Da Ros

Vittoriesi divisi tra promozione e bocciatura del maquillage serravallese

Michele Bastanzetti

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale| 11 Giovedì 4 giugno 2015

Piazza Meschio, una storia infinita.In più anche le campane suoneranno meno

Niente semina in piazza MeschioDella Giustina: “Il sindaco Tonon mi ha preso in giro.” E intanto le campane suonano meno

Niente erba per piazza Meschio. Il sindaco Roberto Tonon ha rispo-

sto alla richiesta fatta da Carlo Della Giustina a nome di un gruppo di cit-tadini che avrebbero voluto, a costo zero per il comune, seminare dell’er-ba sulla piazza ora cantiere aperto, così da farle almeno cambiare volto in attesa della vera pavimentazione.«Ci ho pensato meglio – scrive Tonon (ricorrendo in modo maccheronico a una citazione latina) - è di tutta evi-denza che l’iniziativa in oggetto, pur comprensibile, non può trovare attua-zione, sia sotto il profilo giuridico sia sotto il profilo fattuale». Il sindaco evidenzia possibili rischi per la sicu-rezza per tutti coloro che mettereb-bero piede su questo prato, oltre al fatto che le operazioni di semina po-trebbero «alterare lo stato dei luoghi in una situazione di contenzioso tra comune e Edilvi», osservando poi che «la semina di erba è di per sé idonea a generare infiltrazioni che andrebbe-ro a danneggiare i locali sottostanti la piazza». Detto questo dal comune è arrivato a metà maggio un “no”, che ha lasciato delusi i promotori dell’i-niziativa. «Bocciati, ma non c’è stata la volontà di provare» il commento

di Della Giustina, mentre Edilvi ha rimarcato la sua disponibilità alla se-mina. «La semina di erba – afferma Diego Pavan di Edilvi – non avrebbe comportato alcun problema, nemme-no di infiltrazioni visto che sotto c’è una soletta che impedisce all’acqua di entrare nei garage. Quella dei cittadini era un’iniziativa intelligente, che non avrebbe leso nulla».Intanto i mescolini devono fare i con-ti anche con le campane che suona-no meno, “zittite” dal regolamento condominiale della Residenza Borgo Meschio. Salvo il rintocco alle 12 e alle 19, e poi in occasione di messe e funerali. Soppresso il suono delle 7, come pure il rintocco delle altre ore.

Da quando la parrocchia ha firmato davanti al notaio l’atto di acquisto della canonica, si è dovuta adeguare al regolamento condominiale: impe-gno a ridurre il battito dell’orologio, in cambio dell’esenzione al paga-mento delle spese condominiali. «La parrocchia poteva anche non aderire, mantenendo inalterato il suono del campanile e pagando le spese» spiega l’amministratore condominiale.Fatto sta che il parroco ha preferito la strada del “risparmio”: meno suono delle campane, meno esborsi per la parrocchia. Una scelta che ha spiaz-zato i suoi parrocchiani, abituati ai rintocchi del campanile.

Claudia Borsoi

Ricorrenze

ANTONIA DE MARCHI12. 5. 2004 - 12. 5. 2015

Sempre nel cuore di tuo maritoe dei tuoi cari.

UGO ROVAn. 30. 8. 1942 - m. 8. 6. 2014

Ciao Ugo, è trascorso un anno da quando ti sei alzato in volo per il tuo volo più lungo, hai varcato il cielo lasciandoci un vuoto indefinibile e incolmabile. Hai vissuto una vita piena, raggiungendo con determinazione tutti i tuoi obbiettivi di vita, ci hai dato tanta gioia e serenità. Con la tua amicizia, la disponibilità, la tua onestà e la tua grande voglia di vivere hai raggiunto il cuore di molte persone ed amici che ti hanno conosciuto nell’ ambito lavorativo e sportivo. Il tuo ricordo rimanga nella memoria di tutti coloro che ti hanno conosciuto e apprezzato.Da parte mia e delle nostre figlie, ringrazio tutti per le numerose dimostrazioni d’affetto verso Ugo e verso di noi. Grazie

Marilena

EMILIO COVRE25. 5. 2007 - 25. 5. 2015

C’è un posto speciale nel nostro cuore dove tu non te ne andrai mai.

La tua famiglia

Ricorrenze

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale 12 | Giovedì 4 giugno 2015

Lina e Adriano hanno festeggiatocon i figli, i nipoti, gli amici e i parenti

i loro primi 50 anni di matrimonio.

Arriva il Centro di sollievo

Vittorio Veneto. Un cimitero antico: dell'ottocento, forse del seicento. 36 sche-letri che appartenevano all'antica comunità di Formeniga. Sorprendente ritro-vamento quello avvenuto nelle scorse settimane nella frazione di Vittorio Veneto durante gli scavi iniziati a marzo per la realizzazione di un'abitazione privata.La scoperta è stata fatta in una zona libera poco lontana dall'attuale chiesa di Formeniga. I 36 scheletri trovati avevano ancora il rosario in mano e, per volontà del parroco del paese, saranno collocati in un ossario del cimitero vicino. Durante gli scavisono venuti alla luce anche un angolo di abside e una tomba dell'antica chiesa di San Pancrazio: resti che saranno tutelati per preservare la memoria di ciò che è stata l'"antica Formeniga".

Scava scava e spuntano 36 scheletri

CAPPELLA MAGGIORE. Un nuo-vo servizio socio - sanitario si affac-cia sul territorio: sono infatti da poco attivi i Centri di Sollievo per persone con diagnosi d’Alzheimer e demenza. “Questo nuovo servizio sarà svolto all’interno del Comune di Cappella Maggiore per essere punto di rife-rimento anche per le comunità di Fregona e di Sarmedeafferma il sin-daco Maria Rosa Barazza - Abbiamo messo a punto un progetto, seppure per ora in via sperimentale, che mira a creare una rete di collaborazione fra istituzioni, famiglie e mondo del volontariato, di cui i primi beneficiari siano le persone affette da deficit co-gnitivo, nonché le loro famiglie. Non va dimenticato infatti che si tratta di una patologia, che cambia i ritmi di

vita anche dei familiari. Ecco perché i Centri di sollievo sono un beneficio indiretto anche per loro”. I volontari saranno coordinati da un pool medico specialistico della Ulss7.“In via sperimentale sono previsti tre Centri Sollievo nel territorio della nostra Ulss - afferma Bazzo, direttore dei Servizi sociali della Ulss7 - uno nel Quartier del Piave, uno nell’area del Coneglianese e ora anche quel-lo tra Cappella Maggiore, Fregona e Sarmede. Sono circa 3.000 le perso-ne oggi che vivono questo problema nel territorio dell’azienda sanitaria e circa l’80% del tempo della malattia (dalla comparsa dei primi sintomi al decesso) viene oggi assistito a domi-cilio dai familiari”.Luogo di accoglienza dei fruitori di questo nuovo servizio sarà la sede dell’associazione Anziani e Amici di Cappella Maggiore, che trova spazio nelle case comunali, a lato del mu-nicipio.

Rossella Pagotto

Struttura di sostegno per malati e familiari coordinata dall’Ulss7

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale| 13 Giovedì 4 giugno 2015

L’addio a Pietro Felet

Ricorrenze

OLIMPIO CIMITANn. 24. 4. 1923 - m. 13. 6. 2012

Rimani sempre nei nostri cuori.Maria e la tua famiglia

GIROLAMO SCOTÀ2. 6. 2001 - 2. 6. 2015

Ti ricordiamocon tanto amore e affetto.

Moglie Augusta, figli e nipoti

ERMENEGILDO RIZZOn. 18. 9. 1927 - m. 28. 5. 2010

Sono passati 5 annima per noi sei sempre nei nostri cuori.

Moglie, figli, nuore e nipoti

PIETRO LONGOn. 1. 7. 1916 - m. 4. 6. 1987

Lo scorrere veloce del temponon ha sbiadito il tuo ricordo:

tu vivi nei nostri cuori,sempre con lo stesso amore.

Da Re nel direttivo del Carroccio

Colle Umberto. Addio al meccanico e sportivo Pietro Felet. Il 63enne, dopo breve malattia, si è spento lo scorso 2 maggio. Da oltre 40 anni, Felet era titolare dell’autofficina di via Vittorio Veneto, in località Campion. Una passione per le auto colti-vata fin da giovane, tanto da aver partecipato a nu-merose gare di kart sfidando anche Ayrton Senna ed essere soprannominato dagli amici “Pietro turbo”, unita a quelle per il ciclismo. Aveva vestito la ma-glia del calcio San Giacomo e del San Martino. Felet lascia la moglie Gisella e le figlie Cristina e Elisa.

Una Messa sarà celebrata presso SS. Pietro e Paoloil 6 giugno alle 18.00

La Messa sarà celebrata a Colle Umbertosabato 13 giugno alle ore 19.00

Gianantonio Da Re sbarca in via Bellerio a Milano, alla sede na-

zionale della Lega Nord. L’ex sinda-co di Vittorio Veneto, ora consigliere comunale di opposizione, ma che ha anche ricoperto per diversi anni l’inca-rico di segretario provinciale e consi-gliere regionale della Lega, è entrato a far parte del consiglio federale, il mas-

simo organismo politico del partito di Bossi, che ne è presidente.E’ entrato in sostituzione di Daniele Stival, assessore regionale, passa-to con Tosi. Un bel risultato per l’ex sindaco vittoriese, che entra così nel-la stanza dei bottoni della Lega. “Nel consiglio federale ci sono Salvini, Maroni, Dozzo ed altri, in totale una ventina. Da fine maggio sono mem-bro effettivo con diritto di voto. E’ un gruppo affiatato che segue una linea unitaria. Salvini ha unito il par-tito. Bossi, figura storica ne fa parte come presidente. Sono molto feli-ce di questo nuovo incarico”. S.R.

L’ex sindaco di Vittorio Veneto prende il posto di Daniele Stival in un partito che “Salvini ha unito”

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale 14 | Giovedì 4 giugno 2015

L’isoletta dei Meschietti torna pubblica

Nuova vita per l'antica Gastaldia di Osigo

Fregona. Inaugurato il 2 maggio, alla presenza del sindaco di Fregona Laura Buso e del primo cittadino di Court Saint Etienne, con cui Fregona è gemellata, il recu-pero dell’Antica Gastaldia, sede un tempo del Comune e del tribunale. I resti sono stati messi a posto da volontari, in particolare dai fratelli De Luca (due dei quali residenti a Court Saint Etienne) e A. Dal Cin. Gli storici identificano il manufatto, che si trova in Borgo Piazza ad Osigo, come Villa Dal Cin, Giacomini, Zanente, Giustinia-ni definendola “casa del pretorio” e risalente al XV secolo. S.R.

Con il saggio breve “L’Unione Europea è la forza”, la vittoriese

Anna Sonego si è aggiudicata il primo premio al concorso “Festa dell’Eu-ropa 2015” . 16 anni, studentessa del secondo anno del liceo scientifico “Flaminio”, Anna ha avuto la meglio sugli altri partecipanti. «L’Unione Europea è un punto di forza, ci cre-do in questa istituzione – ci dice la 16enne -. Penso che potrebbe diven-tare qualcosa di più di una semplice unione sulla carta di Stati. Forse un domani anziché dire sono italiana, di-remo sono europea». Soddisfatta natu-ralmente Anna per il premio ricevuto: «non me lo aspettavo di vincere, c’era-no tanti partecipanti, anche più grandi e del classico». La 16enne per il suo futuro punta a lavorare in un’organiz-zazione internazionale, come l’Onu.

Questo il passaggio conclusivo del suo saggio: «Noi siamo popolazioni coraggiose, in un solo secolo ci siamo risollevati da due conflitti mondiali, da una guerra fredda e da altro anco-ra. Siamo inciampati, siamo caduti di faccia, ma non ci siamo arresi. Perché cominciare ora? Quando si dice: “l’u-nione fa la forza” io penso all’Europa vera, alla bella Europa, quella vitale e unita. Anche noi possiamo cambiare le sorti del mondo e tra qualche decen-nio potremo dire: “l’unione fa la forza, l’Unione Europea è la forza”». C.B.

Europa: che forza!La studentessa Anna Sonego vince un concorso nazionale

Vittorio Veneto. Risolto il problema dell’isoletta dei Meschietti di Serravalle, l’angolo verde di terreno che sorge tra il Meschio e i palazzi di via Casoni, il cui unico accesso vicino al ponte sul Meschio era stato interdetto al pubblico da alcuni privati che anni fa avevano fatto installare un cancelletto, chiuso con un lucchetto, di fatto impossessandosene. Ora le chiavi sono state consegnate al Comune che punta a rendere fruibile a tutti l’isoletta con piccoli interventi che permetteranno l’accesso in sicurezza direttamente da piazza Flaminio.

Anna Sonego

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VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il Quindicinale| 15 Giovedì 4 giugno 2015

L’attestazione datata 1828 di un premio per l’uccisione di un orso

Uccidete quel cucciolo di orso!Nell’Ottocento gli orsi in Cansiglio erano così diffusi che chi li uccideva aveva un premio in denaroFREGONA. Toh, chi si rivede: l’orso! Non ha nulla di eccezionale la recente scoperta della presenza in Cansiglio dell’orso bruno. Dall’archivio del co-mune di Fregona sono infatti emersi dei documenti che testimoniano come il plantigrado, ma anche il lupo, nel XIX secolo fossero presenti non solo nel Bosco del Cansiglio, ma anche più a valle fino a Fregona. Una pre-senza riemersa durante la sistemazio-ne dell’archivio comunale curata da Mariagrazia Salvador per conto del comune di Fregona. Tante le prove emerse della presenza dell’orso e del lupo già nei primi decenni del 1800.«Consultando l’archivio storico del comune sono riuscita a ricostruire una presenza notevole di lupi e di orsi, tale da infondere paura nella popolazione e da autorizzare le guardie boschive comunali “all’uso dell’archibugio” – spiega Salvador -. Dai verbali di ucci-

sione delle “bestie feroci” si evince che i luoghi degli abbattimenti erano sia in zone boschive dentro e fuori il Regio Bosco del Cansiglio quali le Buse di Codierta,Val Salera, Valsalega, Val Scura, Creppi di Campo, Col Oliver, boschi di Gai, ma anche a ridosso dei centri abitati come Danese. A repenta-glio erano pure le greggi di pecore che pascolavano da Fregona al Bosco del Cansiglio, con grave danno alla pove-ra economia di sussistenza dell’epoca in cui l’uccisione anche di una sola pecora poteva significare un grosso danno a tutta la famiglia del proprie-tario che dipendeva strettamente dagli armenti posseduti».Orsi e lupi diffondevano terrore anche alle persone che raccoglievano funghi o facevano legna, tanto da stabilire un premio in denaro a chi uccideva uno di questi animali: 25 fiorini per una femmina di lupo, 20 per il maschio e 12 per ciascun cucciolo. Per gli orsi la ricompensa era di 30 fiorini. «La cac-cia a questi animali era regolamentata da disposizioni legislative, che preve-devano al fine di ottenere la ricompen-sa la presentazione alla Cancelleria distrettuale competente di un reperto

dell’animale, quale la zampa posterio-re destra» spiega Salvador.Una presenza che ora è solo un ricor-so. Infatti, con la progressiva presen-za dell’uomo nel bosco nella seconda metà dell’800, lupi e orsi si estinsero a Fregona e in Cansiglio.

Claudia Borsoi

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Il Quindicinale 16 | Giovedì 4 giugno 2015

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Il gruppo di ragazzi

protagonisti della (brutta)

storia

“Questi non sono in grado”.Niente biglietto ai ragazzi down

“Siete troppo lenti, lasciate passa-re”. Non si aspettavano di certo di essere discriminati per ben

due volte e in due diverse stazioni i sette ragazzi con sindrome di Down che, lo scorso weekend, sono andati a Venezia. Con un’educatrice e una vo-lontaria, il gruppetto dell’Associazio-ne Italiana Persone Down (AIPD) ha intrapreso un viaggio di due giorni per compiere un percorso di autonomia.E avrebbero davvero potuto essere au-tonomi, se solo il personale Trenitalia addetto ai biglietti gliel’avesse per-messo.Il primo ostacolo si è palesato sabato mattina, alla stazione ferroviaria di Conegliano. I ragazzi si sono messi in fila, hanno aspettato il proprio turno, ma quando hanno chiesto un bigliet-to per Venezia, l’uomo allo sportello si è rifiutato di emetterlo, sostenendo che queste persone erano troppo len-te e che assecondare la loro richiesta avrebbe significato far perdere il treno agli altri passeggeri. A riferire l’episodio è l’AIPD, che spiega inoltre come a nulla siano valse le lamentele delle due accompagna-trici. Il bigliettaio di Conegliano non avrebbe dato ascolto alle sette persone con disabilità, ma nemmeno a chi le accompagnava e, ingnorando il grup-

petto, avrebbe fatto segno alle per-sone in fila di avvicinarsi. Ai ragazzi dell’AIPD non è rimasto che farsi da parte, aspettare, perdere il treno, pren-dere quello dopo.Non è andata meglio a Mestre, dove il bigliettaio si è rifiutato di emettere biglietti singoli a una ragazza con sin-drome di Down che aveva avanzato la richiesta. “Ascolti me che ho più espe-rienza di lei, questi ragazzi non sono in grado di imparare. Se fate voi per loro fate un favore alla comunità”, avrebbe detto il dipendente di Trenitalia rivol-gendosi a un’operatrice.Delusione, indignazione, amarezza, rabbia. Dispiacere. Questi i senti-menti espressi e provati dall’AIPD. “Abbiamo ancora molta strada da percorrere prima di arrivare ad una vera inclusione - ha commentato il presidente Giuseppe Capitanio - Le persone con disabilità intellettiva hanno il diritto di utilizzare i mezzi pubblici, di muoversi in autonomia e di fare acquisti, senza che un ope-ratore di Trenitalia si prenda la li-bertà di proibirglielo. Ci aspettiamo delle scuse dagli interessati e propo-niamo loro di sensibilizzare il perso-nale con un progetto ad hoc”. “Sono troppe le persone che si pren-dono il diritto di giudicare il nostro lavoro, senza conoscerlo e senza sa-

pere che per praticarlo ci vogliono dei titoli di studio, degli aggiornamenti e dei corsi continui, oltre che esperienza - ha dichiarato la coordinatrice dell’as-sociazione Eliana Pin - Non ci si im-provvisa educatori, assistenti sociali o professionisti del sociale e non ci si può permettere di vantare la propria esperienza in un altro campo. Ma qua-le esperienza? Nessun esperto etichet-terebbe a colpo d’occhio una persona con disabilità come incapace. Adesso basta, è ora di vedere questi ragazzi prima di tutto come persone, inve-ce di fermarsi sempre ai loro limiti. Sanno fare molte cose e vi assicuro che i ragazzi in questione sono capa-cissimi di acquistare un biglietto del treno senza dare fastidio a nessuno”.AIPD Sezione della Marca Trevigiana ha inviato i reclami a Trenitalia e at-tende ora una risposta. E delle scuse per aver discriminato sette ragazzi la cui unica colpa era quella di essersi messi in fila. Insieme a tutti gli altri.Il caso è finito il parlamento. A pre-sentare un’interrogazione l’onorevole trevigiana del Pd, Floriana Casellato, oltre che il vicepresidente del Gruppo Pd alla camera Andrea Martella.Le scuse da parte di Trenitalia non hanno tardato ad arrivare. Il direttore di Passeggeri Veneto di Trenitalia, Tiziano Baggio ha annunciato ‘seve-ri provvedimenti disciplinari’ qualora fossero rilevate delle responsabilita’. Sarebbero gia’ state accertate le identita’ delle persone in servizio e raccolte le loro versioni dei fatti.Da parte sua, la Onlus ha espresso in-vece la disponibilita’ a ospitare nella loro sede i responsabili del gesto in modo da permettere loro di condurre qualche ora di impegno sociale volon-tario.

Stefania De Bastiani

Episodi di discriminazionealle stazioni ferroviariedi Conegliano e a Mestre.E ora il casofinisce in parlamento

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CONEGLIANO

Il Quindicinale| 17 Giovedì 4 giugno 2015

E CONEGLIANESE

Alpini: il 13 e 14 giugno sarà festa grande a Conegliano

Asfalto appena posato e già in “rettifica”: si erano dimenticati un’aiula sparti-traffico

Bretella di Parè: “Incidenti di percorso”Zambon: “Per la finedei lavori aspettiamofine anno”

Un calvario, il cantiere della nuo-va bretella di Parè. La situazio-

ne (o meglio, il traffico) è andata in tilt a metà maggio, quando per colpa di alcuni lavori di asfaltatura si sono registrate code record in direzione Conegliano e, soprattutto, Pieve di Soligo (un paio di chilometri di inco-lonnamento, dalla zona industriale di Crevada fino al Wine Store Astoria). Un disagio passeggero, secondo il presidente della Provincia Leonardo Muraro, che ha spiegato come i la-vori siano dovuti alla necessità di “abbassare” la carreggiata principale (la Provinciale di via Crevada e via Ortigara) per meglio permettere l’in-tersezione con la viabilità della zona industriale, rimessa a nuovo. Muraro ha aggiunto che il resto delle opere della bretella sono state realizzate «a regola d’arte», e che il taglio del nastro della strada potrebbe essere fissato in

autunno. Più pessimisti i cittadini, che hanno sottolineato alcune criticità, ad esempio l’asfalto posato, poi spaccato e posato di nuovo il giorno successi-vo in una laterale di via Crevada, solo perché si era dimenticata un’aiuola spartitraffico. Le stime di “fine lavo-ri” per il Comune di Conegliano sono un po’ meno ottimistiche: il sindaco Floriano Zambon ha parlato più vero-similmente di fine anno. A peggiorare il “mal di pancia” dei cittadini verso l’opera, il progetto dell’ennesimo cen-tro commerciale che dovrebbe sorgere a Parè, accanto alla nuova bretella. Tra i più feroci oppositori all’intero pia-no c’è il Movimento Cinque Stelle: ««Ringraziamo a nome di tutti i cone-glianesi il governatore Zaia, il presi-dente della Provincia Muraro e il sin-daco Zambon, per l’ennesima colata di cemento e la futura chiusura delle atti-vità commerciali del centro cittadino. D’altronde chi non ha tre centri com-merciali, nella propria cittadina di 35 mila abitanti» Le perplessità riguarda-no l’intera strada: «Un’opera che met-terà in crisi l’assetto idrogeologico del territorio già fragile, ma questo poco

importa a una certa politica. Un’opera che è stata progettata vent’anni fa, con i criteri di vent’anni fa, è vecchia due volte. Un’opera che è già lievitata nei costi: le stime più ottimistiche parlano di 12 milioni di euro, ma la strada è ancora lunga dall’essere completata e la nostra stima è di circa 13/14 milioni di euro».

Andrea De Polo

Sessantamila alpini in arrivoTricolori a perdere e negozi aperti nella serata del 12 giugno.

La Città del Cima si prepara alla pacifica invasione degli Alpini:

sarà Conegliano la sede dell’Adunata Triveneta in programma nel fine set-timana del 13 e 14 giugno, e tutti si stanno preparando all’evento. Il segno più evidente dell’arrivo degli Alpini sono le bandiere tricolori che ormai da settimane abbelliscono le vi della città, ma anche commercianti e risto-ratori stanno lavorando per offrire la migliore accoglienza possibile ai circa 60 mila in arrivo, tra Alpini, famiglia-ri, amici e simpatizzanti. Il Comune ne ha approfittato per ri-mettere a nuovo le strade interessate dalla sfilata, con un programma di asfaltature eccezionale dal costo di 260 mila euro. Due i chilometri in-

teressati dal piano: via Cadore, via Kennedy, via Fenzi, piazzale San Martino (sede stradale), piazza IV Novembre, corso Mazzini, corso Vittorio Emanuele II, via Cavour, via Garibaldi. Rimessi a nuovo anche il marciapiede esterno della stazione fer-roviaria e il Monumento ai caduti di piazza IV novembre. I titolari di bar e ristoranti invece si sono messi d’accordo per offrire menu speciali, a prezzi convenzionati, per gli ospiti dell’Adunata. Chi aderisce all’iniziativa esporrà una vetrofania (un logo sulla vetrina) con la scritta “Amico degli Alpini”, e tutti potranno partecipare al concorso che premierà la vetrina allestita nel modo più origi-nale. I negozi, dal canto loro, resteran-no aperti venerdì sera 12 giugno (una sorta di Festaloonga anticipata), e pro-babilmente anche la domenica della sfilata. Sarà un mese di giugno particolar-

mente caldo per la Città del Cima. Dopo gli Alpini, un altro fine setti-mana di grandi eventi: il 20-21 giu-gno ci saranno, contemporaneamente, la Dama Castellana in Piazza Cima e il festival reggae “Ragga Piave” alla Zoppas Arena. Qualche disagio è assicurato, ma anche tanto mo-vimento e, sperano i commercian-ti, qualche acquisto in più. A.D.P.

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Il Quindicinale 18 | Giovedì 4 giugno 2015

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Maxi ristorante o mini ristoro?

Il progetto della struttura nei

sogni di Adriano Paccagnella (a

destra)

«Ma quale maxi ristorante? Il mio è un mini ristoro, dentro un parco

pubblico che sarebbe a disposizione di tutti i cittadini». Adriano Paccagnella prova a convincere i coneglianesi e la Sovrintendenza, che gli ha boccia-to per due volte il progetto del risto-rante/ristoro sulla collina del castello, un edificio di 240 metri quadrati che ha il diritto di costruire grazie a una

vecchia sentenza di una causa con il Comune. «Con la collaborazione del Comune, diventerebbe un luogo di ri-trovo per tutti i coneglianesi – spiega ancora Paccagnella – ricordo che fino all’anno scorso quella collina era ri-coperta di rovi ed erbacce, ed era uti-lizzata come discarica a cielo aperto di rifiuti di ogni genere. L’ho ripulita convinto che sarei partito con i lavo-ri, ma se non mi lasciano fare nulla, di sicuro non ci metterò più mano. Cosa preferiscono i coneglianesi?». Il progetto di parco, se concordato con

Paccagnella intenzionato a rivolgersi al Tar

il Comune, porterebbe alla creazione di nuovi percorsi che potrebbero rag-giungere il castello: «Oggi, chi vuole salire a piedi deve farlo lungo la strada asfaltata, sfidando il passaggio delle automobili». Paccagnella ha presenta-to un nutrito dossier nel ricorso contro la decisione della Sovrintendenza, ma da Venezia non sono ancora arrivate buone notizie. Di fronte all’ennesimo «No», procederà con il ricorso al Tar (già depositato) per avere un risarci-mento in denaro.

A.D.P.

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CONEGLIANO

Il Quindicinale| 19 Giovedì 4 giugno 2015

E CONEGLIANESE

Scuole con lo sponsor

Fondazione di Comunità, il nuovo Consiglio Gita del CAI

La consegna dell’assegno all’Istituto Cima

Scuole con lo sponsor: facendo la spesa nei negozi convenzionati,

i genitori dell’Istituto Comprensivo Cima aiuteranno la scuola dei loro figli, che per ogni scontrino riceverà un voucher da spendere in soldi per l’acquisto di materiale didattico. Il progetto di raccolta fondi si chiama “SiCard Live”, era già utilizzato da alcune società sportive e associazioni per autofinanziarsi, ma mai una scuola ci aveva provato: le Cima sono arriva-te prima di tutti, in Italia. Il meccanismo è semplice. Grazie alla tessera SiCard Live in possesso dei genitori (viene consegnata gratuita-mente dalla scuola), ogni negozio ri-lascia (sopra una certa soglia di spesa, mediamente 40 euro) alcuni voucher numerati, che devono essere caricati sul sito internet del progetto e si tra-

ducono in fondi a favore della scuo-la selezionata. Da gennaio a oggi, ai genitori dei nove plessi scolastici delle Cima sono state consegnate 1.227 tes-sere, 169 delle quali già attivate, e che hanno portato i primi 2.293 euro alle scuole scelte. L’obiettivo del preside, Luciano Maschio, è di riuscire ad ac-quistare una Lim (lavagna multime-diale) per ogni classe, ma è il consiglio d’istituto di ogni scuola a decidere, su indicazioni dei docenti, come spende-re i soldi raccolti. «Questa è un’iniziativa del tutto nuova che la nostra scuola, prima in Italia, ha attivato nel proprio territorio e dei cui benefici sta godendo in maniera sor-prendente» spiega il preside Maschio. «Una moderna forma di crowdfunding interattivo di cui siamo molto soddi-sfatti, e pensiamo che degli stessi ri-sultati potrebbero usufruire tante altre scuole come noi. È noto a tutti quanto sia difficile per il mondo della pubbli-ca istruzione far quadrare i bilanci». Al momento sono 25 i negozi conven-zionati a Conegliano (ma ce ne sono anche in tutti gli altri Comuni, l’elen-

co completo su Sicardlive.org): Ros Calzature, supermercato Eat’s, ali-mentari Donatella Zorgno, Sparkasse Conegliano, parrucchiera La Diva, Travel Attitude, ristorante Alla Sorte, ristorante pizzeria Da Gennaro, Eat’s bistrot, pizzeria ristorante Da Valentino, pizzeria Fuori Orario, car-rozzeria La Nuova Fenice, profumeria Riccio, Infinity, Medicina e Salute Srl, Casa del Gelato, gelateria Monticella, Berton Pneumatici, Peter Pan, pizzeria bar Le 4 Stagioni, bar Zoppas Arena, bar Alla Torre, Berton officina, auto-scuola La Coneglianese, cartolibreria Al Corso.

Andrea De Polo

La Cima (prima in Italia) inaugura un sistema per “tirar su soldi”, grazie alla spesa dei genitori

Via Roma, 12 SAN VENDEMIANO Viale Istria, 20/C CONEGLIANOTel 0438-470362 FAx 0438-478955 Tel 0438-410513 Fax 0438-420712 E-mail: [email protected] - www.ofroman.com

Discrezione, Cortesia, Eleganzaal servizio delle famiglie

Conegliano. Ecco il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave onlus. I consiglieri nominati dalla Conferenza dei Sindaci sono Francesca Biz, Sergio Dugone, Fiorenzo Fantinel, Renzo Zanchetta, Battista Zardet, ai i quali si aggiungono i consiglieri Giampiero Michielin, Luca Pin, Giuseppe Bazzo, Paolo Pavan, Giovanni Grillo e Giuseppe Maset. Confermato il collegio dei Revisori: Michele Dufour, Aldo Covre e Michele Geneovese. Rinnovato il collegio dei Probi Viri: Roberta Brescancin, Simonetta Busatto e Francesco Granzotto. Per acclamazione è stato confermato presidente Fiorenzo Fantinel, il nuovo vice presidente è Renzo Zanchetta e la designazione del Direttore ha ribadito il nome di Giuseppe Maset.

Conegliano. Il 14 giugno gita escursionisticha del C a i alla "Foresta della Caiada e Monte Cervoi - Dolomiti bellunesi - Escursione naturalistica". Presentazione in sede so-ciale, il martedì antecedente l'escursione, alle ore 21.00 Info: [email protected] , www.caiconegliano.it

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Il Quindicinale 20 | Giovedì 4 giugno 2015

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Dipendente e ladro Nome falso: 5 mesi di galera

Un film sulla Beata MastenaIl produttore Thomas Toffoli propone una pellicola sulla Beatache fece il miracolo a Sandra MiloSAN FIOR - VITTORIO VENETO.“Se ami la vita” è il film sulla Beata Suor Maria Pia Mastena, fondatrice delle Religiose del Santo Volto, con sede a San Fior. Il film, realizzato dal vittoriese Thomas Toffoli, che oltre ad essere produttore recita la parte di Giulio, padre della Beata, verrà pre-sentato in prima assoluta il 27 giu-gno a San Fior.Alla prima ci saranno tutti gli attori e lo staff che ha reso possibile il film sulla Beata Mastena, nata nel 1881 a Bovolone (Verona) insegnante a Miane, Carpesica, San Fior, dove nel 1930 aprì un asilo, una mensa gratu-ita per i bambini poveri, un laborato-rio. Il miracolo nel 1970: la neonata Maria Azzurra (figlia di Sandra Milo) data per morta alla nascita, rimase in vita grazie alle preghiere rivolte a Suor Mastena da parte di suor Costantina. Madre Maria Pia Mastena venne solennemente beatificata da papa Giovanni Paolo II a San Pietro il 15 maggio 2005.

“Sono cattolico e praticante, mi ap-passionano le vite dei nostri Santi tanto che ho già realizzato quelli su Sant’Augusta e San Tiziano - rac-conta il produttore - Il prossimo film sarà quasi sicuramente su Frà Claudio Granzotto. Faccio film per passione. I costi sono coperti da sponsor e aiuti”.L’amore e la devozione al Santo Volto di Cristo sono stati al centro della vita di suor Mastena. Il cast ha visto al lavoro circa 200 persone tra attori protagonisti, comparse, persone ad-dette alla realizzazione del film. Tra

Conegliano. Si farà 5 mesi e 10 giorni di carcere il 27enne rome-no che, beccato dai carabinieri di Conegliano mentre guidava senza patente, ha fornito loro false gene-ralità. Il ragazzo con un connazio-nale, era alla guida di un'auto non sua e non aveva la patente poiché gli era stata sospesa dalla Procura di Treviso a tempo indeterminato. Quando i militari dell'arma hanno chiesto al conducente i documen-ti, questo ha fornito loro un nome falso. Nome con il quale ha pure sottoscritto una dichiarazione.Ma i carabinieri non si sono fat-ti imbrogliare: hanno portato il giovane in caserma dove grazie al foto-segnalamento, è emersa la verità. Da qui la condanna.

Susegana. Un 55enne di Conegliano ha rubato 350 kg di materiale metallico dall'azienda per cui lavorava: ora si trova agli arresti domiciliari. L'uomo, negli ultimi anni, fuori dall'orario di la-voro prelevava piccole quantità di rame, ottone e acciai dall'azienda di Susegana specializzata in pro-duzioni di macchine e utensili in-dustriali. L'azienda, dopo essersi insospettita per gli ammanchi, ha iniziato a osservare i compor-tamenti dei dipendenti, notando che l'uomo arrivava sempre pre-stissimo sul posto di lavoro e se ne andava dopo gli altri. I piccoli furti sono diventati un bottino a tre zeri: 4mila euro il valore della merce che l'uomo ha rubato.

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La cucina tradizionale rivisitata

da giugno ogni mercoledi sera in

aggiunta al menù a la carte anche conposizioni di pesce crudo

I giovedi d’estate si canta

in tarrazza estiva

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CONEGLIANO

Il Quindicinale| 21 Giovedì 4 giugno 2015

E CONEGLIANESE

Soggiorni estivi per anziani Nuove telecamereLa passerella sul Monticano

Un film sulla Beata Mastena

Alcune fotografie di scena tratte dal set del film sulla Beata Suor Maria Pia Mastena

gli attori protagonisti la giovanissima Francesca Titton, 10 anni, di Miane, che interpreta Suor Mastena da gio-

Conegliano. La passerella sul Monticano in area ex Zanussi si farà: il Comune di Conegliano ha escusso la polizza sulle opere secondarie della Area ex Zanussi. "Si tratta di oltre 520 mila euro che saranno destinati al piano opere pubbliche cittadino - spie-ga il sindaco Floriano Zambon - All'interno del quale troverà po-sto la passerella sul Monticano, che completa il percorso ciclo pedonale sul canale Emanuele Filiberto". L'escussione della polizza è una delle conseguenze del fallimento della Conegliano Iniziative im-mobiliari, che avrebbe dovuto a suo tempo realizzare quella ed altre opere.

vane, Antea Magaldi, Thomas Toffoli, Costantina De Conti, Silvia Galluccio, Lorenzo Rizzi, Mario Buran, Carlo Casagrande, Alfredo Mastromarino, Alice Tonini, Lino Pauletto, Gabriele Lazzaro. Il film, in collaborazione con il produttore italo americano Alex Francesco Newsome, è stato girato a Vittorio Veneto, all’abbazia di Follina, Miane e Conegliano. “All’ex Gil è sta-ta rifatta la scena della rianimazione della bambina Maria Azzurra data per morta alla nascita e miracolata dalla Santa - racconta Toffoli - A questa sce-

na ha partecipato la ginecologa Clara Corsini e alcune infermiere del vitto-riese”. “E’ stata un’esperienza molto bella - racconta la giovane protago-nista Francesca Titton - Da grande mi piacerebbe fare l’attrice”.Il film poi verrà proiettato a Miane il 28 giugno, a Roma il 4 luglio, a Vittorio Veneto l’11 luglio. “Alla pro-iezione romana abbiamo invitato Papa Francesco - conclude Thomas Toffoli - In ogni caso gli faremo omaggio del dvd del film”.

Stefania Rotella

Conegliano. Biscione sorvegliato speciale. Oltre agli occhi delle for-ze dell'ordine e a quelli elettronici già presenti, il Comune ha deciso di installare nuove telecamere di sorveglianza per tenere sotto controllo piazzele Zoppas. Un'area che è speso tea-tro di episodi di micro-criminalità, di spaccio e risse. I soldi, circa 3mila euro, serviran-no a installare occhi elettronici che saranno - questo è l'intento - un deterrente per i baby bulli malintenzionati e un aiuto per le forze dell'ordine per scovare i pro-tagonisti di tristi episodi che spes-so rimangono senza un colpevole.

Conegliano. L’Assessorato ai servizi sociali in collaborazione con il gruppo “Una proposta per la Terza Età” organizza i soggior-ni climatici estivi per anziani. Le mete stabilite: Fiera di Primiero dal 28 giugno al 12 luglio (costo: 760 euro). Jesolo dal 28 giugno al 12 luglio (costo: 750 euro). Gabicce Mare dal 1 al 15 settem-bre (costo: 685 euro). Le iscrizio-ni si raccolgono presso il centro diurno anziani – Villa Caballini via Carpenè, 16 dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Per informazioni: Servizi Sociali, via Carpenè, 2 tel. 0438 413213 nella mattinata del giovedì oppure direttamente al centro ricreativo nei pomeriggi dal lunedì al venerdì tel 0438.31143.

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Il Quindicinale 22 | Giovedì 4 giugno 2015

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Da sinistra:Gilberto Carlotto, Francesco Zanin,

Mario Miele, Andrea Rosso

Contro la ...fabbrica del Prosecco

Ciao Antonia

Pieve: comune ad alto tasso di stranieriI lavoratori immigratiin città e dintornisono il 17%: la media provinciale è l’11%

PIEVE DI SOLIGO. Tutti contro il vigneto: «È in zona residenziale, ormai piantano viti dappertutto». A protesta-re contro la nuova, ennesima fabbrica di Prosecco è un gruppo di residenti di via Caldella, in centro a Pieve di Soligo. Sono solo quattro, quelli che

ci hanno messo la faccia, ma parlando con gli altri abitanti della via, si scopre che quasi tutti hanno qualche perples-sità nei confronti del nuovo vigneto, di proprietà di un produttore di Pieve di Soligo. Tra i timori principali, quello relativo a pesticidi e fitofarmaci, che potrebbero tranquillamente finire dal campo alle case data la vicinanza. Il primo sit-in di protesta (i responsabili stanno cercando di organizzarne altri) ha visto in prima fila Gilberto Carlotto (Wwf Altamarca), Mario Miele, Francesco Zanin, Andrea Rosso. «Ho più volte sollecitato una risposta in Comune su alcune nostre perplessità, relative ad esempio alla mancanza del cartello del cantiere – spiega Carlotto – ma tutto ciò che mi dicono è che,

per quanto li riguarda, è tutto a posto. Vorremmo almeno confrontarci con il proprietario, concordare le date dei trattamenti quando sarà il momento, avere delle rassicurazioni sui prodotti utilizzati. Invece non sappiamo nem-meno di chi sia». «Sono agricoltore anch’io – racconta invece Francesco Zanin – e ho un vigneto. Ma qui non si era mai visto: è un’area residenzia-le. Se andiamo avanti così, fra un po’ tutti pianteranno viti ovunque. Quello che ci preoccupa di più sono i tratta-menti». La protesta contro il vigneto di via Caldella ha preso piede anche su internet: «Quella è una zona resi-denziale, ci sono abitazioni ovunque e un parco giochi...ma è possibile?» scrive su Facebook Valentina, una mamma di Pieve di Soligo. «Il vigneto arriverà ad un metro e mezzo dall’abi-tazione nel lotto attiguo e nessuno dice niente o si preoccupa. Io invece sono molto preoccupata: non mi servono aerosol gratuiti di veleno». A.D.P.

PIEVE DI SOLIGO. Pieve è uno dei Comuni con la maggiore percentuale di cittadini stranieri: per questo, non poteva mancare un nuovo “Sportello Immigrati”, gestito da Cgil in via Chisini ogni lunedì dalle 14.30 alle 19. Un servizio a disposizione di chi è arri-vato in Italia per lavorare e, al contrario di quanto recita una certa propaganda,

non riceve contributi dallo Stato ma anzi è costretto a spendere un bel po’ di quattrini per avere tutte le carte in rego-la. «Ogni anno un lavoratore immigra-to che debba rinnovare il permesso di soggiorno deve sostenere diverse spe-se – ricorda infatti Nicola Atlami, Cgil Sinistra Piave – 30 euro di Kit + 16euro di bolli + 107,50 euro di tassa. Questo per ogni componente della famiglia, per i figli dai 14 ai 18 anni la tassa è di 27,50 euro, per i figli maggiorenni ma anco-ra in casa la tassa piena. Ciò significa che una famiglia di 4 persone viene a spendere dai 300 ai 400 all’anno (oltre ai certificati di residenza e di idoneità

abitativa), oltre alle normali tasse nazio-nali e locali che pagano come gli altri cittadini. Ovviamente a ciò si somma-no le giornate di lavoro che perdono per seguire queste pratiche burocrati-che». E i lavoratori stranieri, a Pieve e nel Quartier del Piave, sono davvero tanti: il 17 per cento del totale, a fron-te di una media provinciale dell’11 per cento. Il servizio è pensato soprattutto per tutti coloro i quali hanno bisogno delle pratiche per il rilascio ed il rin-novo del permesso di soggiorno, della richiesta di cittadinanza e per l’iscrizio-ne ai test di italiano validi per l’otteni-mento della carta di soggiorno. A.D.P.

Protesta a Pieve di Soligo: “Piantano viti dappertutto, ora anche in città!”

"Il Bon Bozzolla cambia pagina"

Farra di Soligo. “Dopo due anni di commissariamento si dà avvio al pro-getto di manutenzione straordinaria e ai lavori di miglioramento sismico che porteranno al rinnovo dell’intero centro di servizi”. Lo ha detto Fabio Crea a conclusione del suo mandato da commissario straordinario regionale dell’Istituto Bon Bozzolla di Farra di Soligo. Il nuovo commissario straordi-nario, Laura Tronchin, può ora procedere all’indizione della gara d’appalto.

Miane. E' morta a 102 anni Antonia Bortolini, la cameriera di Gabriele D'Annunzio. Originaria di Miane, Antonia è mancata a Villa Bianca di Tarzo dove da tempo era ospite.

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QUARTIER DEL PIAVE

Il Quindicinale| 23 Giovedì 4 giugno 2015

E VALLATA

Parcheggi in centro a Pieve di Soligo

LoredanaCollodel

CristinaPin

Parcheggiare costa il doppio

Debiti per 15 anniIl comune di Refrontolo indebitato fino al 2030

PIEVE DI SOLIGO. Che stangata per chi vuole parcheggiare in centro a Pieve: il costo di un’ora di parcheg-gio è passato, da un giorno all’altro, da 50 centesimi a un euro. Il doppio. «Un aumento di prezzo inaccettabile e di cui non si capisce il senso – at-tacca subito Alberto Villanova, consi-gliere di opposizione – i commercianti che hanno un negozio dalle parti di Piazza Vittorio Emanuele sono mol-to arrabbiati». La difesa del sindaco Stefano Soldan è doppia: «Per prima

cosa, eravamo l’unico Comune ad avere ancora le tariffe del 2005, mai adeguate da allora. Secondo aspet-to, non trascurabile, in questo modo puntiamo ad allontanare le auto dalla piazza e dal centro, ricordo che c’è un parcheggio libero in Piazza Caduti dei Lager, a poche decine di metri». Un intento ambientalista che, a sua volta, ha trovato l’ostilità di Villanova: «Ma se ci togliamo le auto, in quella piazza cosa rimane?». Effettivamente Piazza Vittorio Emanuele è ancora un punto di domanda, fino a che non si com-pleterà la ristrutturazione di Palazzo Vaccari, destinato a diventare il futuro municipio. Oggi è solo un grande (e

REFRONTOLO. Il Comune di Refrontolo è indebitato fino il 2030 ed oltre: «Tanti sono i mutui contrat-ti dalla precedente amministrazione» spiega il sindaco Loredana Collodel, che ha anche aggiunto di puntare sui contributi pubblici per tutte le ope-re pubbliche necessarie, senza in-debitare ulteriormente il Comune. Dichiarazioni che hanno acceso la miccia della polemica politica. «A giudicare oggettivamente la bontà del lavoro fatto dall’amministrazio-ne Morgan sono le parole del revi-

sore dei conti, che in più occasioni ha sottolineato come, nonostante il lungo periodo di crisi, il Comune di Refrontolo, “grazie anche alla pre-cedente amministrazione” ha un bi-lancio solido, perché “ha un pregres-so di corretta gestione”» sottolinea Mauro Canal, oggi consigliere di opposizione, vice sindaco ai tempi di Mariagrazia Morgan. «Il resto, opi-nioni dell’attuale sindaco comprese, sono solo parole pesanti, dette con troppa leggerezza. E questa corretta gestione sta anche nel fatto di aver acceso mutui per finanziare opere, ri-manendo comunque con un tasso di indebitamento inferiore alla media degli altri Comuni». Scambio di bat-

tute cui non si è sottratta Loredana Collodel, l’attuale sindaco: «Il sin-daco da 11 mesi è al proprio posto e fa il proprio dovere, senza lamen-tarsi né tantomeno sottrarsi alle re-sponsabilità. E pensa di averlo am-piamente dimostrato, a detta di tutti. Solo la minoranza sembra non aver compreso cosa è successo negli ulti-mi dieci mesi e trova ogni occasio-ne per partire all’attacco. Il sindaco ha una sola colpa: aver vinto con il suo gruppo le elezioni e aver eredi-tato una serie infinita di problemi. Consapevole che è meglio lavorare e “tirare dritto” per raggiungere gli obiettivi programmati, non coglie-rò ulteriori provocazioni». A.D.P.

caro) parcheggio, sebbene non man-chino le alternative gratuite (o al mas-simo con disco orario) nei paraggi. Il raddoppio del prezzo della sosta, però, ha stuzzicato la fantasia degli auto-mobilisti pievigini. I quali hanno già trovato il modo di aggirare il balzello: ora parcheggiano nello spiazzo tra le due ale di Palazzo Vaccari, a ridosso della piazza, in un punto in cui formal-mente la sosta non è vietata, anche se il Comune potrebbe presto decidere di chiudere gli accessi (gli edifici dell’a-rea, in fondo, non sono sicuri) e porre fine alla “furbata”. A.D.P.

Cison va all’Expo

CISON DI VALMARINO. Il comu-ne di Cison di Valmarino è chiamato a rappresentare l’Alta Marca Trevigiana e il Veneto all’Expo di Milano. Si potranno conoscere territorio, eno-gastronomia, cultura e storia di quello che è uno dei “Borghi più belli d’Italia” al padiglione Eataly dal 22 al 28 giu-gno. Un invito a cui il comune non ha voluto rinunciare: «Si tratta per il no-

Uno dei borghi più belli d’Italia in vetrina a Milano

stro territorio di un’opportunità unica, una bella vetrina che ci permetterà di farci conoscere a tutto il mondo» am-mette il sindaco di Cison di Valmarino, Cristina Pin. E dall’Expo di Milano molti turisti sono attesi nei prossi-mi mesi anche nella piccola Cison di Valmarino. «C’è chi offre percorsi di visita nel raggio dei 300 chilometri da Milano – spiega il sindaco – e que-sto dà la possibilità di portare i turisti non sono a Venezia, Verona o Cortina, ma anche nei borghi, come la nostra Cison, meno conosciuti ma altrettan-

to belli». Nel padiglione dell’Expo saranno proiettati dei video che illu-streranno le bellezze di questo borgo, dalle sue viuzze a CastelBrando, dai boschi alle specialità enogastrono-miche. «Un’opportunità – aggiunge Pin – che ci viene data gratuitamente, visto che siamo all’interno del club dei Borghi». Negli ultimi anni, il co-mune stima che a Cison di Valmarino in occasione delle manifestazioni, e non sono, l’afflusso di turisti sia enor-memente cresciuto, toccando oggi le 600 mila presenze all’anno. C.B.

Ecco la “stangata”delle linee blu

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focusredazionale

piatto forte sarà la carne cucinata e servita a pie-tra di sale di Himalaya. Serviremo inoltre grigliate miste, maialino e agnellino allo spiedo. Cose ati-piche, insomma, per il luogo. Prodotti che voglia-mo far scoprire agli autoctoni, come noi abbiamo scoperto (e apprezzato) le specialità locali. E non mancheremo di proporre formaggi del Cansiglio e Torchiato”. Nella cucina del rinnovato ristorante Al Campanile, insomma, i prodotti locali si spo-seranno con piatti nuovi, per noi inusuali. Il locale, che rimarrà aperto tutti i giorni dalle 7 a mezzanotte, sarà inaugurato il 5 giugno. “Ab-biamo invitato Renato Lipardi (L’Augusto De Ma-rinis di Camera Caffè), che sarà ospite della sera-ta insieme a Adriano Chiappino, dj, e a Ermanno Eandi, poeta piemontese. L’aperitivo sarà accom-pagnato da un grande buffè, a mo’ di apericena, oltre che da musica, cabaret, poesia”.La locanda inoltre avrà sei camere per ospitare i turisti, fornendo così un servizio a 350° in una zona di Fregona dove il turismo sta crescendo. E dove, grazie alla nuova gestione, potrà svilupparsi ulteriormente.

Pizza al metro, carne di angus, aperitivi e apericene. Ma anche colazioni, pranzi e spunti-ni. Riapre dopo anni la Locanda al Campanile a Fregona, proponendo un servizio completo: dalle colazioni, alle cene, al pernottamento.A prendere le redini dello storico locale sono una coppia di imprenditori torinesi.“Ci siamo innamorati del posto, del paesaggio, di questo locale dalla vista unica e abbiamo deci-so di iniziare una nuova avventura - racconta la nuova titolare - Non ho mai avuto un’accoglienza calorosa come quella che ho incontrato a Fregona da parte di Amministrazione e cittadini. Sono tutti disposti a darci una mano, a venirci in contro…e questo mi ha stupito, in maniera davvero piace-vole”.Uno staff preparato quello che avvierà il locale. Ci sarà un cuoco che viene da Torino, specializzato nella preparazione di carne di angus irlandese e argentina, un pizzaiolo che proporrà pizza al me-tro, un barista e un cameriere. “La nostra idea è quella di proporre un menù nuovo, con speciali-tà che qui non si trovano. Una cucina semplice:

RIAPRE LA STORICA LOCANDA AL CAMPANILE

Locanda al Campanile, piazza Cipriani,1 - Fregona - TV - cell. 327 0481121

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QUARTIER DEL PIAVE

Il Quindicinale| 25 Giovedì 4 giugno 2015

E VALLATA

A che serve un nuovo municipio?

Il “nostro” astronomoRicordato a Revine dove nacque a metà ‘800

Giuseppe Alessandro Favaro

REVINE LAGO. Matematico, astronomo di fama internazionale e revinese: Revine Lago, nel 2016, renderà omaggio al suo illustre citta-dino, Giuseppe Alessandro Favaro nel 140° anniversario della sua nascita. All’astronomo, che tra le tante cose durante la sua carriera determinò oltre 174 mila posizioni stellari, saranno de-dicate delle iniziative che scandiranno il prossimo anno.«Già c’è una via a lui intitolata, ma ora vorremmo fare qualcosa di più per ricordare questo nostro illustre cittadi-no che nella sua carriera non si è mai messo in mostra, ma che ha condotto studi importanti per l’umanità» annun-cia il sindaco Michela Coan.Giuseppe Favaro nacque a Revine nel 1876. Dopo la laurea in matematica, conseguita nel 1899 all’università di Padova, iniziò l’attività di insegna-mento come assistente di fisica e poi di astronomia presso l’Osservatorio patavino. Nel 1912 venne trasferito all’Osservatorio di Torino, nel capo-

REVINE LAGO. “No alla demoli-zione e ricostruzione della sede muni-cipale”: lettera aperta del consigliere comunale Riccardo Marson (Cittadini di Revine Lago) in merito al proget-to preliminare approvato dalla giunta Coan, da lui definito «costoso, inutile e controverso».Maggioranza dunque spaccata sulla decisione di edificare un nuovo muni-cipio per Revine Lago, sempre a Santa Maria sul luogo dove ora sorge l’e-dificio chiuso per carenze strutturali.

luogo piemontese iniziò anche ad in-segnare all’università. Nel 1914 passò all’Osservatorio di Catania, di cui nel 1924 ne divenne direttore. Nel 1933 ottenne la guida dell’Osservatorio di Trieste, dove rimase fino alla pensione nel 1946. Fu solo allora, dopo oltre 40 anni di assenza, che fece ritorno nella sua Revine, dove morì nel 1961. Una vita dedicata alla ricerca, all’osserva-zione di stelle e pianeti, alla divulga-zione dell’astronomia, una persona riservata e attaccata alle sue radici. Una carriera quella di Favaro scandita da numerosi studi, come quelli sulle macchie solari, e anche riconoscimen-ti, tanto che nel 1925 vinse il premio “Stambucchi” per l’astronomia.Nella ricorrenza della nascita, a Revine Lago varie iniziative renderan-no omaggio all’ “Uomo delle stelle”.

«Non ce lo possiamo permettere: 1,2 milioni sono tanti e le casse comunali sono semivuote – afferma Marson -. Non ci serve, perché la sede munici-pale a Lago (quella provvisoria ndr) è in grado di ospitare in modo soddi-sfacente tutti gli uffici comunali e ci

sono altre priorità. Inoltre – scrive il consigliere – contraddice quanto è stato promesso in campagna elettora-le, infatti nel programma elettorale è scritto “promuoveremo un referendum sull’ipotesi di fusione tra i comuni di Tarzo e Revine Lago” e il comune di Tarzo ha già un municipio funzionan-te: se si vuole veramente puntare sulla fusione non ha alcun senso spendere soldi per rifare il municipio».Che fare? Per Marson il municipio di Santa Maria andrebbe sì demolito, vi-ste le carenze strutturali, e l’area an-drebbe messa in vendita, così da fare cassa. Infine un invito alla giunta a ri-cordarsi anche della “minoranza” del-la sua maggioranza: «Senza un centi-naio dei nostri voti – chiude – la lista non avrebbe avuto alcuna possibilità di vittoria».

C.B.

Il calendario è in fase di definizione. «Ci saranno anche dei concorsi per le scuole e dei laboratori di illustrazio-ne per i più piccoli, per poi pubbli-care un libro che ripercorra la storia di questo revinese» annuncia Coan.

Claudia Borsoi

Il consigliere Marson boccia un’opera inutile e costosa. “Perché non usare il municipio di Tarzo?”

Codogno lascia il Pievigina

Pieve di Soligo. Dopo 25 anni di vita societaria Maurizio Codogno, mi-ster sanvendemiadenese/trevigiano impegnato a vario titolo nel Pievigina ha dato le dimissioni e lascia la realtà del calcio di Pieve di Soligo. I motivi sono, in proporzione diversa, da attribuirsi forse ad una volontà di misurarsi con un’esperienza nuova e al venir meno di un certo feeling con l’ambiente.

A sinistra:Riccardo Marson

focusredazionale

piatto forte sarà la carne cucinata e servita a pie-tra di sale di Himalaya. Serviremo inoltre grigliate miste, maialino e agnellino allo spiedo. Cose ati-piche, insomma, per il luogo. Prodotti che voglia-mo far scoprire agli autoctoni, come noi abbiamo scoperto (e apprezzato) le specialità locali. E non mancheremo di proporre formaggi del Cansiglio e Torchiato”. Nella cucina del rinnovato ristorante Al Campanile, insomma, i prodotti locali si spo-seranno con piatti nuovi, per noi inusuali. Il locale, che rimarrà aperto tutti i giorni dalle 7 a mezzanotte, sarà inaugurato il 5 giugno. “Ab-biamo invitato Renato Lipardi (L’Augusto De Ma-rinis di Camera Caffè), che sarà ospite della sera-ta insieme a Adriano Chiappino, dj, e a Ermanno Eandi, poeta piemontese. L’aperitivo sarà accom-pagnato da un grande buffè, a mo’ di apericena, oltre che da musica, cabaret, poesia”.La locanda inoltre avrà sei camere per ospitare i turisti, fornendo così un servizio a 350° in una zona di Fregona dove il turismo sta crescendo. E dove, grazie alla nuova gestione, potrà svilupparsi ulteriormente.

Pizza al metro, carne di angus, aperitivi e apericene. Ma anche colazioni, pranzi e spunti-ni. Riapre dopo anni la Locanda al Campanile a Fregona, proponendo un servizio completo: dalle colazioni, alle cene, al pernottamento.A prendere le redini dello storico locale sono una coppia di imprenditori torinesi.“Ci siamo innamorati del posto, del paesaggio, di questo locale dalla vista unica e abbiamo deci-so di iniziare una nuova avventura - racconta la nuova titolare - Non ho mai avuto un’accoglienza calorosa come quella che ho incontrato a Fregona da parte di Amministrazione e cittadini. Sono tutti disposti a darci una mano, a venirci in contro…e questo mi ha stupito, in maniera davvero piace-vole”.Uno staff preparato quello che avvierà il locale. Ci sarà un cuoco che viene da Torino, specializzato nella preparazione di carne di angus irlandese e argentina, un pizzaiolo che proporrà pizza al me-tro, un barista e un cameriere. “La nostra idea è quella di proporre un menù nuovo, con speciali-tà che qui non si trovano. Una cucina semplice:

RIAPRE LA STORICA LOCANDA AL CAMPANILE

Locanda al Campanile, piazza Cipriani,1 - Fregona - TV - cell. 327 0481121

Page 26: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale 26 | Giovedì 4 giugno 2015

LO SAI CHE...

Assixto Vittorio Veneto,Via Cavour Camillo Benso, 159

Vittorio Veneto - 333 7874872

Bar Gelateria Fantasy , Via Kennedy 1/3 - Colle Umberto

Italian Coffee Store, Viale della Vittoria 56 - Vittorio Veneto - 0438.553967

Macchine e capsuleper un caffè unico

A casa come al bar

Dall’espresso al cappuccino, dalla tisana alla cioccolata. Bevande calde e fredde, gusto-

se, cremose, e pronte in pochi secondi.In un’epoca dove il tempo è denaro e il pia-cere è la scopo, la macchina del caffè e le centinaia di tipologie di capsule sono la ri-sposta alla richiesta di un prodotto ricercato e, soprattutto, immediato.Presso l’Italian Coffee Store della Vittoria 56 a Vittorio Veneto l’offerta di macchine da caffè e capsule è unica. Diverse le tipologie di macchine Illy e Nespresso il top del caffè in commercio, Dolcegusto e Lavazza dispo-nibili nei colori e design 2015 e una vastissi-ma scelta di capsule originali e compatibili tra cui Illy Professional e Illy Home.Velocità, praticità, gusto: sono numerosi i vantaggi che la macchina del caffè offre, portando a casa l’espresso del bar, ma non solo. Cappuccini cremosi, cioccolate calde,

Francesco e Piergiovanni dalla Germania con passione

Arriva l'unica gelateria di Colle Umberto

Da zero a due: Colle Umberto, questa primavera, si arricchisce. Con una gelateria tradizionale e

una mobile. Dopo 30 anni di esperienza in Germania, Francesco e Piergiovanni hanno deciso di tornare in patria e di av-viare un’attività che amano in una zona che, in qualche modo, la richiedeva.Sorge così in via Kennedy il bar Gelateria Fantasy, un locale che propone gelati arti-gianali, da asporto o da consumare in loco, ma anche caffè, colazioni, bibite, alcolici, snack, panini e spuntini veloci.Aperto tutti i giorni dalle 6.30 del mattino alle 23, il Bar Gelateria Fantasy offre ai cittadini un servizio completo e premia i clienti. Proponendo una “carta fedeltà” che, dopo 5 consumazioni di qualsiasi tipo, dà in

Consigli utili agli anzianiper difendersida temperature elevate

Arriva il caldo: corriamo ai ripari!

La bella stagione è alle porte. Ma il sole e il caldo non devono coglier-ci impreparati. A soffrire di più le

elevate temperature sono gli anziani ed è per questo importante, dopo una certa età, seguire qualche accorgimento per superare bene l’estate, per quanto afosa e calda sia.Il pericolo maggiore è la disidratazione: fondamentale bere tanta acqua e mangia-re cibi che la contengono. Evitare alcolici, e limitare the e caffè. Via libera a frutta e verdura, stop a cibi pesanti come fritti e insaccati.Importante è anche l’igiene personale: au-mentare la frequenza dei bagni, con acqua tiepida, che abbassa la temperatura corpo-rea.Per uscire di casa in tranquillità meglio sce-gliere il mattino presto e dopo il tramonto, e solo se l’aria si è rinfrescata.E per la famiglia che ha un ammalato o un disabile in casa ed ha bisogno di un aiuto, la filiale Assixto di Vittorio Veneto, offre una gamma di servizi domiciliari a 360 gradi che soddisfa sia le esigenze più im-mediate, sia i problemi quotidiani. Alcuni esempi dei nostri servizi offerti sono l’assi-stenza ad ore in casa e in ospedale; le not-ti in ospedale in caso di ricovero, per non lasciare solo il vostro caro; la sostituzione della badante che va in ferie; servizio di compagnia all’anziano durante le vostre vacanze; l’aiuto al bagno, l’aiuto alla ve-stizione, l’aiuto al pasto; servizio infermie-ristico; servizio fisioterapico; consulenza psicologica e tanti altri.

tè e tisane di vari gusti: capsule, vendu-te in confezioni da 10 o 100, offrono una grande quantità di prodotti. Da provare, assaggiare, amare.Presso il punto vendita Italian Coffee Store si trovano inoltre cioccolatini e bi-scotti Lindt, prelibatezze da accompagnare alla pausa caffè, e confezioni originali con tazze, tazzine e piattini Illy. Per un regalo unico e ricercato.

omaggio la sesta.Oltre al locale stabile, partirà anche una ge-lateria “mobile”: un bus che venderà lungo le strade cittadine e dintorni gelati, coppe, porzioni famiglia e bevande fresche.A gestire l’attività sono Piergiovanni, ge-lataio per passione da 29 anni, la moglie Mirella, ex gestrice del Bar Gelateria Borgo Teson a Cison di Valmarino, e il fra-tello di Piergiovanni, Francesco.Un’attività a conduzione familiare che, for-te dell’esperienza maturata in Germania, ha scelto di portare a Colle Umberto un gelato prelibato. E, in città, letteralmente unico.I titolari si scusano per gli orari effettuati nel mese di maggio causa problemi burocratici. Dal mese di giugno la gelateria sarà aperta tutti i giorni dalle 6.30 alle 23.00

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Il Quindicinale| 27 Giovedì 4 giugno 2015

LO SAI CHE...

Erre.vi Cartongesso festeggia un grande traguardo

15 anni di esperienza e professionalità

Un grande traguardo per Erre.vi Cartongesso, che festeggia i suoi primi 15 anni di professio-

nalità e competenza nell’ambito edile.Fondata nel 2000 da Rudj Fondana e Vanya Viol, l’impresa si è sviluppata ser-vendo principalmente il trevigiano e il pordenonese ma si è fatta conoscere an-che all’estero collaborando in Germania, Francia, Austria ed Irlanda. L’esperienza maturata dai due soci titolari e dai loro dipendenti, sempre aggiornata da corsi formativi, ha offerto consigli e preventivi finalizzati alla personalizzazio-ne dei propri ambienti (case, ristoranti, centri commerciali, ecc) per fini non solo estetici ma anche di risparmio energetico.

Erre.vi Cartongesso Snc, viale delle Industrie 41 - Fregona - 348.3577350

Ottica Veneta, Centro Commerciale Bennet, Via Menarè 25 - Colle Umberto - 0438.394694

Osservazioni e consigli di un esperto per un utilizzo corretto delle lenti

Togli gli occhiali.Metti le lenti

Un ottico Opstometrista prepara-to e capace di osservare, misu-rare, comunicare. Consigliare

la lente più adatta a noi e fornirci una serie di consigli per adottare, nel tem-po, comportamenti adeguati a utiliz-zare lenti a contatto senza problemi.Presso l’Ottica Veneta situata all’interno del Centro Commerciale Bennet a Colle Umberto, possiamo contare sul parere di un esperto che oltre a osservare la salute del nostro occhio ci fornirà consigli prati-ci per un corretto utilizzo di lenti e un’a-deguata pulizia.“La consapevolezza dei benefici della cor-rezione dei difetti visivi con lenti a contat-to è forse più forte oggi che in qualsiasi

altro momento storico - spiega l’ottico … - Significativi progressi tecnologici com-piuti nei materiali e nelle geometrie delle lenti a contatto consentono ad un maggior numero di portatori di utilizzarle in modo confortevole tutto il giorno”. Nonostante questo in Italia il numero di portatori di lenti a contatto è inferiore a quello degli altri paesi europei. I motivi potrebbero es-sere ricercati nelle scarse raccomandazioni di un uso corretto dell’igiene e della puli-zia delle lenti e conseguente insorgere di patologie o problematiche che producono

Per questo controsoffitti, cappotti interni standard modellati contribuiscono al design interno di stile mirato al risparmio.Oltre a costruzioni di cartongesso, l’azien-da Erre.vi propone degli affreschi digitali a parete, i tatoo-wall, che permettono di per-sonificare e decorare a piacimento gli spazi interni in maniera raffinata e innovativa.

l’abbandono dell’utilizzo delle lenti.“Come Ottico Optometrista ho la possibi-lità di osservare, misurare e comunicare - spiega … - Osservare la parte anterio-re dell’occhio: le palpebre, congiuntiva, sclera, cornea. Misurare la curvatura del-la cornea per scegliere la lente più con-forme. Comunicare una serie di norme e comportamenti adeguati che consentano una continuità di utilizzo nel tempo e una soddisfacente visione”.Facendo sì che, l’utilizzo delle lenti, non sia un problema ma una conquista.

Rudj e Vanya stanno organizzando per quest’ estate un evento che vedrà loro pro-tagonisti con i dipendenti, con i clienti e quanti hanno creduto in questa scommessa imprenditoriale.Nella sede operativa dell’Erre.vi, a Fregona in via dell’Industria, si scoprono i segreti del gesso, le sue proprietà e le raffinatezze.

Page 28: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

focusredazionale

I VANTAGGI DELLA PROTESI FISSA IMMEDIATA

L’implantologia moderna permette di ristabilire una dentatura completa e fissa nei pazienti senza denti o co-stretti ad estrarli per problemi gengivali ormai avanzati e in-curabili. Le recenti innovazioni, validate da molti studi clinici e ricerche, hanno portato a tecniche sicure, efficaci e allo stesso tempo semplificate, come la protesi fissa immedia-ta su soli quattro impianti che, rispetto alle altre tecniche, ha il vantaggio di consentire l’applicazione dei denti fissi con evidenti minori disagi per il paziente. Questo tipo di impianto, oltre a ridurre i costi, rende la tera-pia meno invasiva, e quindi adatta anche a pazienti anziani o con patologie severe (ipertensione, diabete, pregressi in-farti), assicura una maggiore conservazione dell’osso e con-sente la possibilità di intervenire anche in pazienti che da lungo tempo utilizzano la dentiera.

Una modalità semplificata dunque, che però, affinché tutto funzioni perfettamente, abbisogna della sinergia di diversi fattori:• l’utilizzo di impianti e materiali protesici di alta qualità;• l’esperienza e la bravura del chirurgo implantologo, con-siderato che i quattro impianti devono essere inseriti con una specifica posizione e forza;• la precisione della protesi e il suo controllo scrupoloso da parte del Dentista (progettazione della corretta forma dei denti, ricerca della giusta masticazione);• l’assistenza e il monitoraggio del paziente, sia nel-la fase di preparazione per l’intervento, sia in seguito, con controlli periodici (pulizie scrupolose per abbassare la cari-ca batterica nella bocca, valutazione costante dell’equilibrio masticatorio).

Un’ulteriore attenzione va prestata alla corretta alimenta-zione durante la terapia: vanno preferiti cibi con proprietà antinfiammatorie e disinfettanti; deve essere incremen-tata l’assunzione di calcio naturale che aiuti l’integrazio-ne osso-impianto, senza dover ricorrere a farmaci che nel tempo possono rivelarsi rischiosi (i bifosfonati, ad esempio, anche se in rari casi e a seguito di uso prolungato, possono facilitare l’insorgenza di infezioni dopo estrazioni dentali o interventi chirurgici nel cavo orale).

L’intervento, eseguito ambulatorialmente, può essere ulte-riormente agevolato dalla presenza di un’equipe composta, oltre che dal chirurgo, anche dall’anestesista, circostanza che rende l’operazione molto più naturale per il paziente.

Fondamentale quindi affidarsi ad uno studio di provata e duratura esperienza, che garantisca la giusta attenzione e cura per il paziente, oltre ad alti livelli di specializzazione.

Seguici su facebook

AMBULANTORIO DENTISTICO NUOVA DENTALEVia del Bersagliere, 35Vittorio Veneto Tel 0438.560909

Orari di apertura:Lunedì e giovedì 15.00-21.00Martedì, mercoledì e venerdì

11.00-19.00 (continuato)Sabato 8.30-14.00

www.nuovadentale.net

Page 29: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale| 29 Giovedì 4 giugno 2015

SALUTE & BELLEZZA FOCUS

“La bellezza – diceva Aristotele (proprio lui, quello dell’Ipse dixit) - è la migliore lettera di

raccomandazione”. Volendo aggiorna-re l’aforisma, la “lettera” si potrebbe trasformare in una mail, in un sms, in un tweet. La “raccomandazione” resta

Bella (senz’anima?)

Da Aristotele a Cocciante, dalla Bindi alla Moretti, dalla Pimpa alla pinta. La bellezza è un lasciapassare: nella canzone e nella filosofia, nella politica e nelle birrerie. Se ci riuscite, trovatemi un altro requisito all’altezza. E vi cambierò il mondo

invece d’attualità.E la bellezza, a distanza di duemila-erotti anni, rimane – contradditemi se potete – il passepartout più efficace. Per farsi aprire una porta, per sfondar-la, per portarsela a casa o nello studio di Bruno Vespa.Più si è belli (d’accordo, d’accordo: belli fuori o belli dentro? belli secon-do criteri oggettivi o soggettivi? sulla faccenda prima o poi apriremo un mo-nodibattito), più si ha vita facile. Prendete l’Alessandra Moretti. Be’: è bella. Tutto quello che sappiamo di lei, dopo due, tre, quattro mesi di cam-pagna elettorale-regionale non è il suo programma, la sua guida d’intenti, il suo curriculum conoscenze/compe-tenze. Tutto quello che sappiamo della Moretti (a parte il fidanzamento con Giletti) è che ha un viso regolare, oc-chi azzurri, pelle curata e un caschetto di capelli che non fa un plisset. D’altra parte lei stessa, appena è scesa in cam-po (o in palestra, sarebbe meglio dire), ha dichiarato di frequentare regolar-mente parrucchiere ed estetista, per rispetto agli elettori.Non si sa che abbia commentato, a

microfoni straspenti la Rosy (Bindi). Quella politica navigata (e brava, di-ciamocelo) che è stata bersaglio del-le becere battute di SilvioForzaSilvio perché…non era abbastanza bella. La Bindi è stata – suo malgrado – la prova provata di quanto sia arduo fare politica se prima non ci si è depilate, tonificate e shampizzate a dovere. Se prima non si sono fatti i conti col dna dell’estetica.Se la politica, per i giovani soprattutto, è sempre più una rottura, le politiche (intese come donneefanciulle) sono

di Emanuela Da Ros

A sinistra: Rosy Bindi

Qui sopra:Alessandra Moretti

Maria Elena Boschi

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I VANTAGGI DELLA PROTESI FISSA IMMEDIATA

L’implantologia moderna permette di ristabilire una dentatura completa e fissa nei pazienti senza denti o co-stretti ad estrarli per problemi gengivali ormai avanzati e in-curabili. Le recenti innovazioni, validate da molti studi clinici e ricerche, hanno portato a tecniche sicure, efficaci e allo stesso tempo semplificate, come la protesi fissa immedia-ta su soli quattro impianti che, rispetto alle altre tecniche, ha il vantaggio di consentire l’applicazione dei denti fissi con evidenti minori disagi per il paziente. Questo tipo di impianto, oltre a ridurre i costi, rende la tera-pia meno invasiva, e quindi adatta anche a pazienti anziani o con patologie severe (ipertensione, diabete, pregressi in-farti), assicura una maggiore conservazione dell’osso e con-sente la possibilità di intervenire anche in pazienti che da lungo tempo utilizzano la dentiera.

Una modalità semplificata dunque, che però, affinché tutto funzioni perfettamente, abbisogna della sinergia di diversi fattori:• l’utilizzo di impianti e materiali protesici di alta qualità;• l’esperienza e la bravura del chirurgo implantologo, con-siderato che i quattro impianti devono essere inseriti con una specifica posizione e forza;• la precisione della protesi e il suo controllo scrupoloso da parte del Dentista (progettazione della corretta forma dei denti, ricerca della giusta masticazione);• l’assistenza e il monitoraggio del paziente, sia nel-la fase di preparazione per l’intervento, sia in seguito, con controlli periodici (pulizie scrupolose per abbassare la cari-ca batterica nella bocca, valutazione costante dell’equilibrio masticatorio).

Un’ulteriore attenzione va prestata alla corretta alimenta-zione durante la terapia: vanno preferiti cibi con proprietà antinfiammatorie e disinfettanti; deve essere incremen-tata l’assunzione di calcio naturale che aiuti l’integrazio-ne osso-impianto, senza dover ricorrere a farmaci che nel tempo possono rivelarsi rischiosi (i bifosfonati, ad esempio, anche se in rari casi e a seguito di uso prolungato, possono facilitare l’insorgenza di infezioni dopo estrazioni dentali o interventi chirurgici nel cavo orale).

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Page 30: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

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Page 31: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale| 31 Giovedì 4 giugno 2015

SALUTE & BELLEZZA FOCUS

A sinistra: Marianna Madia

Qui sopra:Beatrice Lorenzin

sempre più carine. Il presidente del consiglio Matteo Renzi (che sembra uscito da una puntata di Happy Days, senza avere incontrato Fonzie) per for-mare il governo ha scelto un sacco di ministre belle. Maria Elena Boschi (a cui l’amica giornalista Serena Masetto non lascia passare il golfino infeltrito, il tubino sintetico e le ballerinetacco-zero) è una biondina da sballo. Mica per niente si è beccata il titolo di Miss Parlamento appena ha messo piede alla camera (quella Camera). E se non ricordiamo una mazza di quello che fa o dice, abbiamo presente benissimo il suo shatush biondo.Pure la ministra Marianna Madia non scherza quanto a charme, con quel profilo da Pollaiolo e il taglio-capelli botticelliano. Ricordate uno dei suoi

dicasteri? No, ci scommetterei. Però vi ricordate del suo viso. E pure di quello di Beatrice Lorenzin, ministra di…oh!, non ci viene in mente.Che poi bellezza sia anche sinonimo di durezza d’animo, di stronzaggine, di fellonia è tutto da vedere. Per centi-naia di ore, quando eravamo giovani e bell(in)e, ci siamo ascoltate Cocciante che urlava “E adesso siediti/ su quel-la seggiola/stavolta ascoltami/senza interrompermi/è tanto tempo che/vo-levo dirtelo/ eccetera” e non ci siamo unavoltachesiauna identificate con quella bella senz’anima della canzo-ne. Il che dovrebbe dimostrare che pur ritenendoci passabilmente carine non abbiamo mai messo in dubbio di non avere un’anima, o che eravamo racchie e quindi l’anima sostituiva il

nasino alla francese, o che (l’ipotesi è quella giusta, ne siamo certi) chi è bel-la può essere anche bravaebuona. Vabbe’, siamo partiti da Aristotele per finire con un sushi filosofico takeway. D’altra parte in questi duemilaerotti anni ne abbiamo fatta di storia. E quin-di, tornando sul tema-bellezza, più che col canone di Policleto dovremmo valutare l’avvenenza col canone della Pimpa. Se sei rosa, sei bella. Se sei una Moretti, intesa come birra, sei anche spumeggiante. L’importante è che in questi (minimi) termini si continui a parlare di bel-lezza, come di sostantivo femminile. Perché la bellezza-apriporte eccetera non si addice (più di tanto) all’altra metà della Terra. Quella del maschio, ovvio.

Piazza Vittorio Veneto, 32Tel. 0438/580897

ORARImartedì 9 - 19

mercoledì 8 -1 2 / 15 - 20giovedì 12,30 - 21,30

venerdì 9 - 19sabato 8,30 - 17,30CHIUSO LUNEDI’

Page 32: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

FOCUS GELATO

Il Quindicinale 32 | Giovedì 4 giugno 2015

Il gelato, tra i prodotti d’eccellenza made in Italy è un valido alleato non solo del gusto, ma anche della

salute e della linea. Parola degli esper-ti dell’Istituto del gelato italiano che, in vista della stagione estiva, ricorda le proprietà di un prodotto artigiana-le realizzato con ingredienti naturali e genuini.“Il gelato è amato da tutti perché è buono e dà piacere – commenta l’Isti-tuto del gelato italiano - è un prodotto che accomuna, unisce, è socializzante. Ognuno può scegliere il suo, secondo il gusto, e consumarlo in compagnia”.“Inoltre è un prodotto facilmente di-sponibile -spiega- soprattutto quando si parla di quello confezionato, igieni-camente sicuro ed equilibrato dal pun-to di vista nutrizionale. Si tratta, poi, di un alimento che rientra a pieno ti-tolo nella grande tradizione alimentare italiana, gradito a tutte le età e consu-mato ormai in tutte le stagioni”.E il gelato è anche un alleato della linea. A sostenerlo è il nutrizionista Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di alimentazione, che ha messo a punto una dieta con la qua-le è possibile perdere due o tre chili in pochi giorni, concedendosi il piacere di uno, e a volte anche due, gelati al giorno.“Il gelato è troppo spesso criminaliz-zato - afferma Migliaccio - invece è un alimento dalle tante qualità, che anche psicologicamente aiuta ad affronta-

re meglio una dieta. L’importante è mangiarlo come alternativa al pasto tradizionale e non aggiungerlo a pri-mo e secondo come dessert. Il gelato è prodotto con latte, uova, zucchero, più caffè, cacao o frutta, tutti alimenti dotati di un buon valore nutrizionale”.“Mangiando una coppa alla crema, per esempio, introduciamo - ricorda- pro-teine di alto valore biologico, grassi di qualità, glucidi a rapido assorbimen-to e a pronta disponibilità energetica come lattosio e saccarosio. Buono è anche l’apporto di vitamine, A e B2, e di sali minerali, come calcio e fosforo. Se poi aggiungiamo un paio di cialde o un biscotto, che sono a base di cereali, la composizione nutrizionale del pasto si arricchisce di amido”.Nel programma settimanale non sono indicate con precisione le quantità di gelato ma le porzioni, tenendo presen-te che una pallina pesa circa 40 gram-mi e che l’apporto calorico per 100 grammi di alimento può variare dal-le 140 alle 300 calorie a seconda del gusto (nocciola, crema e cioccolato quelli più calorici). Non bisogna man-giarne più di una porzione al giorno né aggiungere altri dolci al programma settimanale: solo il mercoledì sono previsti due bon bon di gelato, ricoper-to di cioccolato come spuntino e poi

“Il gelato valido alleato: gusto, salute e linea”Secondo gli esperti dell’IGI, il gelato fa bene a salute e linea. Oltre ad essere buono

Ai GiardiniGelateria

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Via Marconi, 1Vittorio Veneto

tel. 0438.550044

Gelateria RosettaVia dei Cimbri, 5 - Vittorio Veneto - ( TV)

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Tel. 0438.53050

Page 33: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale| 33 Giovedì 4 giugno 2015

GELATO FOCUS

una coppa di gelato per cena, mentre il sabato ci si può anche concedere una colazione con cappuccino e brioche.La dieta del gelato va seguita per una sola settimana, trattandosi di un regime di circa 1.200 calorie al gior-no, ed è adatta davvero a tutti: donne e uomini dai 16 anni in su. Può essere seguita anche a settimane alterne. E’ sconsigliata per i diabetici, ma solo per prudenza.“Il gelato ha una rilevante valenza nutrizionale -continua il nutrizionista-perché contiene nutrienti molto impor-tanti, proteine ad alto valore biologico, proteine del latte e dell’uovo, carboi-drati semplici, facilmente assorbibili, e carboidrati più complessi presenti nel cono, che hanno un assorbimento più lento”.“Specialmente in estate -sottolinea- un pasto completo può essere sostituito con un bel gelato alle creme, con qual-che cialda o un cono o un biscotto, per apportare anche carboidrati complessi. Il gelato contiene anche liquidi: non ci

disseta rapidamente, come un bicchie-re di acqua fresca e non porta quindi una soddisfazione della sete immedia-ta, ma non provoca l’effetto di succes-siva vasodilatazione”.E’ importante “scegliere il formato e le tipologia adatti alla situazione di consumo: meglio optare per un forma-to meno calorico (da 100-150 calorie) per lo snack di metà mattina o metà pomeriggio, mentre se lo consumiamo in sostituzione del pranzo, scegliamo-ne uno da 200 gr, che apporta circa 350-400 calorie, accostandolo ad una macedonia di frutta per ottenere un pa-sto completo, gustoso e sano”.E per finire un segreto. “Per garan-tirvi il massimo del gusto -conclude Migliaccio- se non ci si ferma qualche secondo tra una leccata e un morso, si rischia di anestetizzare le papille gu-stative. Aspettate qualche secondo, per gustare meglio. Provate a variare tra morsi piccoli e morsi grandi. Per qual-cuno sarà un’esperienza nuova, un momento speciale di relax e piacere”.

“Il gelato valido alleato: gusto, salute e linea”

Viale Della Vittoria, 192 Vittorio Veneto - Tel 0438.552443

Caffetteria, Gelateria,Cocktail Bar, Piccolo Snack,

Frutteria

Via Rizzera, 448 - Vittorio Veneto (TV)Tel. / Fax 0438 554150

Page 34: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

FOCUS GELATO

Il Quindicinale 34 | Giovedì 4 giugno 2015

Via Giacomo Leopardi, 17Cordignano

0438 995189

focusredazionalefocusredazionale

Gusto, cremosità, qualità. Sono questi gli ingredienti del gelato che viene quotidianamente prodotto dalla Gelateria San Marco di Cordignano.Un prodotto sano, gustoso, prelibato. Un gelato dove lo zucchero non copre il gusto, dove il sa-pore viene esaltato e la cremosità mantenuta al punto giusto.Grazie al nuovo sistema di refrigerazione che non espone il gelato a sbalzi di temperatura e umidi-tà, la cremosità non viene intaccata. Allo stesso modo, modiche quantità di zucchero non incidono sul sapore autentico di ogni gusto e fanno sì che il prodotto sia facilmente digeribile, e anche dis-setante.Il gelato, al San Marco, è anche per vegani: Olvi viene infatti prodotto senza derivati né grassi ani-mali, senza uova, senza latte. Olio di oliva, acqua e grassi vegetali danno vita a un gelato che si dif-ferenzia negli ingredienti ma non nella cremosità e nella bontà, facendo sì che tutti possano permet-tersi il dolce dell’estate per antonomasia.Coppe farcite e elaborate, gusti sfiziosi e sor-prendenti, torte gelati, stecchi artigianali ricoperti di cioccolato: alla gelateria San Marco la qualità si sposa con la scelta. Di una miriade di prodotti freschi, sani e sfiziosi che deliziano il palato nelle calde giornate estive. Senza appesantire, e riu-scendo solo a soddisfare.

POCHI ZUCCHERI, TUTTO GUSTO

Un gelato dolce e cremoso al punto giusto. Da San Marco

Il gelato nella storiaCome e dove è nato il gelato? Come si è evoluto? Un breve excursus tra fatti e curiosità

In CinaGià nelle culture dell’antica Cina, ad-dirittura quattromila anni prima della nascita di Cristo, conoscevano l’uso della neve e con essa la conservazione degli alimenti. Il primo “gelato” con-sumato nella storia fu infatti, la neve è quindi facile sapere che le bevande venissero raffreddate e anche ghiac-ciate per il ristoro estivo. All’epoca si trattava solamente di neve che veniva miscelata con miele, succhi di frutta e altri prodotti alimentari come latte me-scolato a riso e spezie.

Nella bibbiaNella Bibbia troviamo un accenno alle bevande ghiacciate in un passo mol-to interessante nel quale Isacco offre ad Abramo del latte di capra misto a neve, dicendogli: “Mangia e bevi: il sole è ardente e così puoi rinfrescarti.”

In EgittoEra particolarmente apprezzato nel tor-rido calore che emanava il vicino deser-to, un dolce freddo sotto forma di pri-mitive granite che venivano offerte agli ospiti in calici d’ argento divisi a metà, una piena di neve e l’ altra di succhi di frutta. In Egitto in una tomba risalente alla II dinastia, 2500 a.C., sono stati ri-trovati alcuni di quei calici di argento.

Alessandro MagnoPare che anche Alessandro Magno, grande condottiero macedone, duran-te le sue avanzate operate con lunghe marce, faceva scavare enormi buche nel terreno e costruire un po’ ovun-que le cosiddette neviere, dove veni-va pressata e conservata la neve, per fornirla durante le calde giornate in modo da rinfrescare le sue truppe e tonificarle

La GreciaUno dei primi documenti storici in cui si parla di “ gelato” ci giunge da un po-

eta greco vissuto 500 a. C. ad Atene. I greci infatti amavano preparare le loro bevande rinfrescanti con poco limo-ne, miele e molto succo di melagrana, neve o ghiaccio. Addirittura il medico Greco Ippocrate vissuto tra il 460 ed il 377 avanti Cristo, descriveva nel suo trattato sulla medicina, le qualità te-rapeutiche di questo fresco preparato mentre Simone di Ceo esultava a ri-guardo delle neviere dicendo :”Che la neve si seppellisca viva, perché viva, si conservi e ringentilisca l’estate e sotterrata più graziosa e leggiadra di-venga...”

L’antica RomaI Romani, che amavano non solo le grandi conquiste, ma anche le gioie della tavola, quando occuparono la Grecia, impararono il rivoluzionario modo di utilizzare la neve ed il ghiac-cio per la conservazione dei cibi e per raffreddare le bevande. Il commercio della neve diventò quindi una necessi-tà, si crearono le prime bevande fredde e ci si dilettò a fare delle miscele com-poste da frutta e succhi, poi versati ne-gli stampi e fatti congelare all’interno della neve. La neve arrivava alla capi-tale del regno, dal Terminillo o anche dall’Etna e dal Vesuvio.

Il Rinascimento FiorentinoIl vero e proprio trionfo del dolce freddo sulle tavole dei potenti, av-viene nel Cinquecento, con l’afflusso dai nuovi continenti di frutta, piante nuove, aromi e spezie, tè, caffè, cacao. Presso la corte medicea di Firenze, nel XVI secolo, durante il Rinascimento, i sorbetti hanno un posto d’onore all’interno delle feste e dei banchet-ti. Originariamente somiglianti alla gremolata, furono in seguito sostituiti da un vero e proprio gelato montato, ottenuto roteando il liquido da conge-lare in primitive sorbettiere immerse in mastelli di legno pieni di ghiaccio frantumato e sale. La miscela così ot-tenuta veniva poi immessa in stampi di metallo, mantenuti molto tempo sotto il ghiaccio, a forma di pirami-di, di frutti giganteschi, di agnelli, di colombe, che, sformati al momento del pranzo su capaci vassoi, facevano da coronamento ai sontuosi convivi dell’epoca.

Page 35: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Le Cordon BLeu, SCuoLa di CuCina

In cucina, è indispensabile come il sale. Da Le Cordon Bleu, l’istituto culinario più rinomato al mondo, un manuale fondamentale non solo per i principianti che non sanno che padella prendere, ma anche per i cuochi provetti che non smettono mai di imparare, stupire, stupirsi.Scuola di cucina spiega tutto ciò che serve sapere per eccellere tra i fornelli. Il manuale non dà nulla per scontato: accompagna il lettore, passo passo, nella creazione dei piatti più semplici (qual è il metodo migliore per tagliare le verdure?

E per sfilettare il pesce?), ai più complessi (avete mai preparato un Croquembouche?). Insegnando a fare il pane, la pasta, la maionese, il gelato. Ad asportare la polpa dell’astice e a preparare un ottimo sushi. Il libro ti accompagna al supermercato, indicandoti come riconoscere carne e verdure fresche. Rimane con te mentre pulisci i funghi e sgrani i legumi. Ti svela segreti e trucchi del mestiere per ammortizzare i tempi e valorizzare i gusti. Ti rivela ricette firmate, senza tralasciate il tocco finale della guarnizione. Ti lascia mentre gusti il Sofflés di Formaggio,il Filetto di manzo in crosta, il Risotto ai frutti di mare, gli Specchi ai frutti della passione. Piatti che hai creato completamente da solo. O quasi.

+5euro

Santi patroni, protettori e guaritoridi Laura Simeoni

Cecilia è la protettrice dei musicisti. Anna delle mamme. Sebastiano degli atleti e dei vigili urbani. Nicola dei bambini. Dietro ogni nome, un santo. Un protettore, una storia, un’etimologia. E tante curiosità: da leggere, ricordare, tramandare.

SuperStizioni, Credenze, riti e SCongiuridi Bastanzi, Ostermann, Bernoni, Nardo

La coccinella? Porta fortuna. Come le mutande rosse a capodanno. Rovesciare il sale, incontrare uno zoppo all’alba o passare sotto una scala no, non è di buon auspicio. Ma la sfortuna, si può anche sconfiggere: con un pizzico di sale o un po’ di aglio.

C’era una voLta iL Contadinodi Ottorino Sottana

La concimaia davanti a casa. La pulitrice di bozzoli. La sgranatrice e l’aratro. Quali erano, un tempo, gli strumenti, i macchinari, i compiti del contadino? Ma sopratutto: chi era il contadino? Un lavoro che non è scomparso, ma che si è totalmente trasformato, diventando, quasi, irriconoscibile.

gioChi e gioCattoLi di una voLtadi Domenico Bernoni

La Playstation e l’X-box non sono sempre esistiti: come si divertivano, i bambini, un tempo? Giochi e giocattoli di una volta è un libro che accompagna alla scoperta di un divertimento scomparso. Che resta in vita solo nei racconti e nei ricordi di chi l’ha vissuto, con il sorriso.

Abbonati a “il Quindicinale” per 12 mesi con soli € 29,90* Scegli il regalo etelefona allo 0438 550265

Forti e trinCee (voLumi 1 - 2)De Nes, Zagonel, Zanolli

Postazioni e musei all’aperto sulle Dolomiti e dintorni dall’Alta Pusteria alla Carnia, dall’Agordino all’Altopiano di Asiago. Un viaggio alla scoperta della terra, a spasso nella storia. A un secolo dall’inizio della Grande Guerra, questi due volumi ci accompagnano all’interno dei forti, delle trincee. E, tra pagine e sentieri, possiamo vedere e toccare con mano quei luoghi dove milioni di uomini hanno combattuto. Cambiando per sempre il corso della storia.

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Il gelato nella storia

Page 36: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale 36 | Giovedì 4 giugno 2015

QUESTIONI SOCIALI E LEGALI

Problemi Sociali

a cura diMichele Cais

“IL PANE”…FONTE DI RICCHEZZA

Questioni legali

a cura dell’avv.Carlotta Bernardi

Volete proporre argomenti per i

prossimi numeri?Scrivete a

[email protected]

L’ULTIMA FRONTIERA DEL RECUPERO CREDITI?La riforma sul pignoramento di veicoli: un’occasione di tutela (mancata)

In ambito legale, come in azienda, lo si sa bene: recuperare crediti è dura. Specie con questa (interminabile)

crisi, i debitori sfuggono e magari alla fine, se anche “li si prende”, sono insol-vibili, cioè non hanno beni da poter “col-pire” con un’esecuzione coattiva: non hanno casa, né soldi in banca; poi ma-gari falliscono e non resta davvero nulla per soddisfarsi. A metterci lo zampino talora è pure la legge che, ostacolando i creditori, favorisce, in fine, proprio i debitori.Ad es. il recente d.l. 12.9.2014 n. 132 conv. con mod. in legge 10.11.2014, da poco entrato in vigore e ancora “in pro-va”, dovrebbe facilitare il pignoramen-to di auto e moto. In teoria è semplice: se il vostro debitore ha un veicolo con targa registrata al P.R.A., dovreste po-terci “mettere le mani sopra”, e, se lui non paga, il veicolo sarà venduto all’a-sta e voi potrete soddisfarvi sul ricavato. Ma… La riforma prevede che si invii al debito-

re, e poi si trascriva nei pubblici registri, un atto in cui si precisano i veicoli che si vogliono “colpire”.Si invita il debitore a consegnare i vei-coli, entro 10 gg., con i documenti re-lativi alla loro proprietà ed uso (libretto di circolazione etc.), all’Istituto Vendite Giudiziarie del luogo in cui il debitore ha la residenza o sede.Da quel momento il debitore diventa cu-stode ufficiale dei veicoli, senza diritto a compenso, ed assume tutte le responsa-bilità anche penali relative.Quando il debitore consegna i veicoli all’I.V.G., l’istituto ne diventa custode e lo comunica subito al creditore, a mezzo p.e.c. se possibile. Il creditore, una vol-ta eseguite tutte le notifiche, ritira dagli ufficiali giudiziari il pignoramento e lo trascrive nei pubblici registri; poi, entro 30 gg. dalla comunicazione dell’I.V.G., depositerà gli atti alla cancelleria del tri-bunale competente, chiedendo che si ini-zi il processo esecutivo per far vendere i veicoli all’asta e ottenere il pagamento.

Purtroppo tutto dipende dalla spontanea collaborazione del debitore, che deve consegnare i veicoli. Ma, se egli se li tie-ne… non accade nulla!! È previsto solo che, dopo i primi 10 gg., se proprio la Polizia dovesse per caso fermare i veico-li, dovrebbe ritirarne carta di circolazio-ne e documenti e portarli al più vicino I.V.G.; ma la Polizia potrebbe anche non fermare mai quel veicolo o, se lo ferma, potrebbe non controllare e non accorger-si che è pignorato. Il debitore, custode del bene, sta intanto commettendo un re-ato, non consegnandolo, ma è poca con-solazione. E l’I.V.G. non prende i veicoli di sua iniziativa, finché non glielo ordina il Giudice, e sempre che i veicoli non si-ano nel frattempo svaniti nel nulla. Insomma il creditore ha un diritto ac-certato, ha scoperto beni determinati del debitore che potrebbe “colpire”, ha fatto tutto il necessario, pagandone le spese… ma, se il debitore persiste a non pagare e non consegnare i veicoli… resta a bocca asciutta.

Quando entriamo in una di quel-le raffinatissime panetterie chiamate anche boutique del

pane, dove non c’è che l’imbarazzo della scelta fra decine di pani diversi, tutti noi pensiamo che il pane esista da quando esiste l’uomo. Come si po-trebbe fare altrimenti? Vi immaginate un panino al prosciutto, o un uovo al tegamino, oppure una bruschetta sen-za pane? E la tristezza ci assalirebbe al solo pensiero di non poter fare la cosiddetta “scarpetta” a uno squisito sughetto per mancanza di pane! Nella cucina antica si usava il termine cum-panatcum (companatico) per indicare ogni preparazione che poteva accom-pagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale.Ormai sappiamo, grazie all’archeo-logia, che fin dai tempi antichissimi l’uomo ha frantumato i chicchi di frumento per poi impastarli che l’aiu-to dell’acqua e preparare una sorta di galletta che però, una volta cotta sulle pietre roventi, induriva presto se non si consumava calda: mancava infatti la lievitazione dell’impasto. Ecco allora entrare in scena l’antico Egitto con una

popolare leggenda. Si racconta che una serva indispettita, volendo vendicarsi della sua padrona, gettò nell’impasto già pronto per la preparazione delle gallette, i residui della fabbricazione della birra, da sempre la bevanda uffi-ciale dell’Egitto. Miracolo! Cominciò a gonfiarsi fino a raddoppiare il suo volume. A quel punto, il cuoco della signora, un uomo sempre pronto alle sperimentazioni, prese un po’ di quell’ammasso rigon-fio lo getto dentro il forno bollente e venne fuori un’insolita galletta, quasi rotonda come un pallone, più profuma-ta del solito,croccante e morbida allo stesso tempo e non perdeva queste ca-ratteristiche pur consumata fredda. Il pane lievitato era stato inventato.A partire da quel momento con l’in-venzione del mestiere del panettiere, in tutte le terre egizie cominciarono a spuntare botteghe di panetteria; fino al punto che nell’anno 500 avanti Cristo si trovavano in quel Paese più di 40 tipi di pane, denominati con nomi di-versi, dai salati ai dolci, dagli integrali a quelli preparati con farina setaccia-ta, dal pane con l’uvetta a quelli con

le spezie: insomma le attuali boutiques del pane esistevano già migliaia di anni fa nell’antico Egitto! Dall’Egitto l’arte della panificazione passò alla Grecia. I greci divennero ottimi panificatori, an-che loro, inserirono alle ricette basi in-gredienti come latte, olio, formaggio, erbe aromatiche e miele. Furono an-che i primi a preparare il pane di not-te. Non va dimenticato il pane azimo “Matzoth” che viene mangiato durante gli otto giorni della Pasqua ebraica. La festività ricorda l’esodo dall’E-gitto 3.500 anni fa: la Bibbia narra che prima di intraprendere il viaggio che li avrebbe condotti fino alla terra promessa,( la Palestina) non avevano avuto il tempo di far lievitare il pane ,secondo l’uso egizio e così mangia-rono focacce azime, cioè fatte di pasta non lievitata. Ed in ricordo dell’Ultima cena di Gesù Cristo il pane azzimo vie-ne utilizzato nell’Eucarestia da molte confessioni religiose cristiane.Insomma per gli Egizi il pane non era solo fonte di cibo ma anche di ricchez-za . Ricchezza per tutti? Che dire del-le 24.000 persone che muoiono ogni giorno di fame…?

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LETTERE

Il Quindicinale| 37 Giovedì 4 giugno 2015

& COMMENTI

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Via posta:il Quindicinale Viale della VittoriaGalleria IV Novembre, 4Vittorio Veneto - TV

Via fax:0438 550265

Attenzione:Il materiale ricevutonon sarà restituito

Per dare spazioalle lettere di tuttisi raccomandadi non superarele 1800 battute

Le lettere anonime non saranno pubblicate

Italo Frassinelli

La nostra identità

L'Italia è un paese per vecchi?

Ho letto “Visentin selvaggio” , utima opera di Giovanni Carraro che conclude una trilogia sulla rete sentieristica delle prealpi, da Segusino a Villa di Villa. Un’ opera di pregio ed originalità assolute ma soprattutto un grande atto di amore verso questa parte tanto bella quanto severa del vittoriese, dove affondano robu-ste radici dell’ identità della nostra gente. Un dato incredibile: nel solo versante fadaltino del Visentin, sono stati individuati 30 tracciati principali e 29 varianti per uno sviluppo chilometrico di ben 128 chilometri! Dati come questi ed il contorno delle informazioni e delle storie anche inedite che corredano le gui-de, oltre a renderne la lettura assai accattivante, dovrebbero costituire ulteriore stimolo a non lasciare che una simile ricchezza vada perduta. I sentieri sono un fragile patrimonio di storia e bellezza che dovremmo puntigliosamente curare ed orgogliosamente valorizzare; in modo intelligente, come ben sanno fare in altre parti d’Italia. Saluti

Michele Bastanzetti, Vittorio Veneto

L’Italia è un paese per vecchi? La storia di Mario ci dice di no. Mario è nato negli anni ’50 e ha iniziato a lavorare a 14 anni. Ha fatto l’appren-dista, l’operaio, l’impiegato, il consu-lente. E’ stato dipendente, agente di commercio, commerciante, imprendi-tore, lavoratore autonomo. Una carrie-ra “flessibile”.Nel 2010 Mario è stanco perchè la-vora da 46 anni, ma non può andare in pensione come i suoi coetanei. Lui non ha “contributi” sufficienti. Gli anni da dipendente sono tanti ma non bastano, quelli da agente di commer-cio, pochi e sprecati per la pensione e gli anni da lavoratore autonomo non si sommano a quelli da dipendente. Ha fatto l’imprenditore, senza con-tributi perchè la legge del tempo non li prevedeva. Gli resta la pensione di vecchiaia a 65 anni. Mario ha un buon stipendio e un mutuo casa per due terzi pagato. Ma nel 2010 la crisi si fa sentire e il datore di lavoro gli prospetta la messa in mobilità: 800 euro al mese per tre anni. Rimane un anno senza reddito prima della pensione. La bot-ta è forte. Guadagnava tre volte tanto. C’è però la liquidazione che spenderà per sopravvivere. Accetta la mobilità e a maggio Mario viene licenziato.Il 30 maggio la legge Sacconi isti-tuisce la finestra mobile. Non andrà più in pensione a 65 anni ma 18 mesi dopo. Per quelli come lui non ci sono salvaguardie. Nasce una nuova figura sociale: l’esodato. Vecchio, senza la-voro, senza reddito, senza pensione. Mario incassa la liquidazione, estin-gue il mutuo e tira le somme: i soldi non bastano più per vivere fino alla pensione. Può cercare un altro lavoro ma non trova nulla.Alla fine del 2011, Fornero crea la se-conda generazione di esodati. Sono tanti più dei primi, forse troppi per ignorarli ancora. O forse no. Oggi sono ancora troppi, ma se ne parla sempre meno. Problema dimenticato proble-ma superato. Mario segue la stampa online. Ci sono le “salvaguardie”. Non bastano. Parlamentari, anche ministri propongono soluzioni: “uscita flessi-bile”, “prestito pensionistico”ecc. Si parla tanto ma in concreto nulla.Mario scopre l’ultima possibilità che si chiama “Assegno sociale”. Istituito nel 1995, spetta solo a chi

avendo una età superiore ai 65 anni e 3 mesi percepisce redditi inferiori a € 5.830,00 annui. Non produce reddito la casa di abitazione. E’ richiesta an-che la residenza in Italia da almeno 10 anni. A gennaio del 2015 lui avrà tutti i requisiti; l’età, la residenza e sarà sen-za reddito da tempo. Oltre all’apparta-mento, dei risparmi gli rimarranno po-che migliaia di Euro. Da camparci 3 o 4 mesi. L’Assegno Sociale non è gran-ché, sono pochi soldi, circa 500 euro al mese. Sommandovi i pochi soldi che gli rimarranno, stringendo ancora la cinghia, ce la può fare. E’ fortunato. Altri meno. Quando arriverà la pensio-ne le cose miglioreranno.A causa di una diagnosi tardiva ha perso 10 chili. Magro è sempre stato. Si è asciugato. E’ guarito, ma asciutto rimane. Ci scherza su. La crisi mi ha fatto bene, dice. Ho ritrovato il peso

dei trent’anni.Siamo a gennaio 2015. Mario presenta domanda di assegno so-ciale. La domanda viene respinta. Non è in stato di bisogno, afferma l’INPS. Cosa significa? Non ha reddito, ma non è in stato di biso-gno? Errore? Lapsus? Linguaggio postmoderno? Concetto futurista? I miei genitori hanno vissuto il tri-ste ventennio, sono stati tempi ben peggiori, dice Mario. C’erano i bu-rocrati, l’olio di ricino e alla fine si sparava. Alcuni burocrati sono ri-masti. L’effetto olio di ricino a volte c’è. Per sparare c’è ancora tempo. Mario non si scoraggia perchè è un uomo fiducioso. Ha presentato ricorso. Un’altra domanda: l’Italia merita vecchi come Mario?

Lettera firmata

Commossi per la viva partecipazione dimostrata, ringraziamo sentitamente quanti in qualsiasi forma hanno condiviso il dolore per la perdita del nostro caro Italo Frassinelli. Ma ringraziamo anche coloro che hanno condiviso con Italo le gioie e i momenti sereni passati insieme, le serate allegre al suono di chitarra, fisarmonica e mandolino, intorno ad una tavola imbandita a festa, nel verde della campagna... Ringraziamo chi, in tempi remoti, l’ha stimato come figura profes-sionale, riconoscendone i meriti come imprenditore e innovatore in ambito auto-mobilistico. Ringraziamo chi ha apprezzato la sua abilità nella meccanica, dove la fantasia creativa si è espressa in molti campi, con soluzioni spesso bizzarre e tuttavia geniali. E ringraziamo te, Italo, marito e padre affettuoso che, nono-stante le mille occupazioni, gli inevitabili ostacoli e le incertezze della vita, hai sempre trovato il modo e il tempo per dedicarti alla famiglia, difendendola con amore e saggezza... e nella quale hai lasciato un vuoto incolmabile.

Gianna, Ivana e Annamaria, Vittorio Veneto

Grazie

Page 38: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

ABSTRACT

Il Quindicinale Giovedì 4 giugno 201538 |

SOTTO LE RIMEElezión

I poítici i prométe par contentàr la zèntora la dentiéra ora de giustàrte i dènt,dopo le elezión e in tée caréghe sentàdii ride de i so eletóri senpre sdentegàdi.

Al magnàr

Túti i parla senpre de pi del magnàrforse parché al scomínzia a mancàre spes in te.evisión i mostra al patírdéa zènt che par fan ghe tóca morír. Ma a orari diversi no se se pol pi salvàrda fiór de cóghi che insegna a cusinàrun múcio de bòne e conplicàde pietànzeche ne faríe ingrassàr e crésser le pànze. E ormai in quasi túti i canài ghe n’é unde programa, par no scontentàr nessúne nel véder tanti cóghi inpegnàdi me parche sol che cói òci i ne vòje far magnàr. Come na vòlta cóa carestía senpre vizínche se pichéa na rénga par sóra ‘l laríne atórno cóa po.ènta in man a tociàrla,no se ‘a magnéa ma se podéa nasàrla.

Carlo

a cura di Carlo Piasentin

LA LANTERNA DI DIOGENE

a cura di Nello Della Giustina

Tutti i musei in un’unica card

GERMOGLI DI LUPPOLO SELVATICO FRITTI (BRUSCANDOLI)

In cucina conArmando Zanotto

Provocate il vostro palato con i “bruscan-doli” fritti, come vengono chiamati in dia-letto veneto. Si prestano molto bene come aperitivo prima di passare in tavola.

Ingredienti per 4 persone:200 gr di germogli di luppolo selvatico, olio per friggere, 1 dose di pastella per fritti prima versione (ricetta a pag. 21), sale.

Procedimento: Pulite i germogli di lup-polo a partire dal gambo eliminando la parte dura e tenetene la cima. Lavate e asciugate. Immergeteli nella pastella poco per volta, sgocciolatele e friggetele in olio bollente finché non raggiungeranno la classica doratura. Quindi adagiatele su una carta assorbente e insaporite con sale. Disponete su un piatto grande una sal-vietta o un pezzo di carta da macellaio e riponetevi sopra i germogli fritti. Portate subito ai commensali.

Magna et spatiosa res est sapientia: vacuo illi loco opus est; de divinis humanisque discendum est,de praeteritis de futuris, de caducis de aeternis, de tempore (Seneca)

La saggezza è grande e occupa molto spazio: ha bisogno di tempo libero, in quanto deve occuparsi di cose divine e umane, di cose che scompaiono e di ciò che è eterno, del tempo.

Dedicato a quanti dicono: “il tempo è danaro”.

Vittorio Veneto. Tutti i musei di Vittorio Veneto in una sola card: è in distribuzione presso le sedi museali il biglietto annuale, una tessera che consente l’ingresso libero e illimitato ai quattro musei cittadini (della Battaglia – del Cenedese – del Baco da seta - Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”) per 365 giorni dalla data di acquisto. Il biglietto è nominale (non può essere ceduto ad altre persone) e costa 25 euro. Esiste anche il biglietto unico che permette l’entrata a tutte e quattro le sedi museali ma per una volta sola (costo: 7 euro).

Pastella per fritti. Ingredienti per 4: 150 gr di farina 00, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaio di lievito di birra, 2 tuorli d’uovo, 1 bicchiere d’acqua molto gassata e fredda, sale. In una terrina mettere le uova, l’olio, l’acqua, con un frustino incorporate la farina, il lievito di birra, mescolate per bene fino ad ottenere un com-posto omogeneo. Infine salate e lasciate riposare per circa 1 ora in frigo-rifero, al momento dell’uso rimescolate il tutto, procedete per friggere.

Arm

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Zan

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ErbE

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apor

i in

cuci

na

Erbe di campo... prodotti della nostra terra!Questo libro ti insegna a conoscerle, a raccoglierle, a utilizzarne i fiori.Dall’esperienza di un grande chef un libro che attraverso la riscoperta

delle erbe selvatiche ti introduce nello spirito dello Smart Cookingla nuova tendenza culinaria ispirata alle buone abitudini in cucina,

agli ingredienti semplici e facili da reperire, poco costosi,facili da preparare e buoni da mangiare.

Armando Zanotto 350 ricette di facile esecuzione con erbe e fiori spontanei

ErbE Saporiin cucina

&

DARIO DE BASTIANIEDITORE

e22,00

Questa ricetta è tratta dal libro

“Erbe&Sapori in cucina”, di Armando

Zanotto, Dario De Bastiani Editore

Page 39: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale Giovedì 4 giugno 2015

ABSTRACTcultura, arte & spettacolo

| 39

Il Borgo Malanotte

CartaCarbone: una competizione letteraria

Cose dei tempi antichi

U.S. S.MICHELE SALSA A.S.D.

NON SOLO CALCIO MA...grande divertimento con giochi, escursioni,

piscina, amicizia, pranzi deliziosi

a Salsa PER RAGAZZIE RAGAZZE

DAI 6 AI 14 ANNI

LE ISCRIZIONI SONO GIÀ APERTE FINOAD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI

Turni disponibili:un turno va da lunedì a venerdìdalle 7.30/8.00 alle 17.30

da Lunedì a Venerdì

KIT sportivo:

2 T-SHIRT e 1 PANTALONCINO

2 paia di scarpe da ginnastica, berretto,spazzolino da denti,dentifricio e asciugamano.

Il KIT sportivo comprende:

Il sotto elencato materiale non fa parte del Kitsportivo ma i ragazzi dovranno esserne muniti:

Quota d’iscrizione:

1 settimana

tutto il periodo

solo mattino senza pranzo (7.30/12.30)

ogni settimana in più

include pranzi e merende presso lenostre strutture ed il KIT sportivo

N.B.: la quota va versata al momento dell’iscrizione.

€ 90.00

€ 300.00

€ 50.00

€ 80.00

Per iscrizioni o informazioni chiama

Coordinatore responsabile:

MARCON GUGLIELMO

SEDE U.S.SAN MICHELE

CLAUDIO FOFFANO

328 4765503

0438 940416

(segretario)

PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI SALSA

Estate 2015

1° Turno: 15/06-19/062° Turno: 22/06-26/063° Turno: 29/06-03/074° Turno: 06/07-10/07

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N.B.: la quota va versata al momento dell’iscrizione.

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Coordinatore responsabile:

MARCON GUGLIELMO

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CLAUDIO FOFFANO

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PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI SALSA

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2 paia di scarpe da ginnastica, berretto,spazzolino da denti,dentifricio e asciugamano.

Il KIT sportivo comprende:

Il sotto elencato materiale non fa parte del Kitsportivo ma i ragazzi dovranno esserne muniti:

Quota d’iscrizione:

1 settimana

tutto il periodo

solo mattino senza pranzo (7.30/12.30)

ogni settimana in più

include pranzi e merende presso lenostre strutture ed il KIT sportivo

N.B.: la quota va versata al momento dell’iscrizione.

€ 90.00

€ 300.00

€ 50.00

€ 80.00

Per iscrizioni o informazioni chiama

Coordinatore responsabile:

MARCON GUGLIELMO

SEDE U.S.SAN MICHELE

CLAUDIO FOFFANO

328 4765503

0438 940416

(segretario)

PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI SALSA

Estate 2015

1° Turno: 15/06-19/062° Turno: 22/06-26/063° Turno: 29/06-03/074° Turno: 06/07-10/07

U.S. S.MICHELE SALSA A.S.D.

NON SOLO CALCIO MA...grande divertimento con giochi, escursioni,

piscina, amicizia, pranzi deliziosi

a Salsa PER RAGAZZIE RAGAZZE

DAI 6 AI 14 ANNI

LE ISCRIZIONI SONO GIÀ APERTE FINOAD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI

Turni disponibili:un turno va da lunedì a venerdìdalle 7.30/8.00 alle 17.30

da Lunedì a Venerdì

KIT sportivo:

2 T-SHIRT e 1 PANTALONCINO

2 paia di scarpe da ginnastica, berretto,spazzolino da denti,dentifricio e asciugamano.

Il KIT sportivo comprende:

Il sotto elencato materiale non fa parte del Kitsportivo ma i ragazzi dovranno esserne muniti:

Quota d’iscrizione:

1 settimana

tutto il periodo

solo mattino senza pranzo (7.30/12.30)

ogni settimana in più

include pranzi e merende presso lenostre strutture ed il KIT sportivo

N.B.: la quota va versata al momento dell’iscrizione.

€ 90.00

€ 300.00

€ 50.00

€ 80.00

Per iscrizioni o informazioni chiama

Coordinatore responsabile:

MARCON GUGLIELMO

SEDE U.S.SAN MICHELE

CLAUDIO FOFFANO

328 4765503

0438 940416

(segretario)

PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI SALSA

Estate 2015

1° Turno: 15/06-19/062° Turno: 22/06-26/063° Turno: 29/06-03/074° Turno: 06/07-10/07

VAZZOLA. 25a edizione per “Cose dei Tempi Antichi”, dal 5 al 14 giugno presso il Borgo Malanotte a Tezze.Questo è un borgo magico, che incanta già come itinerario turistico nella sua veste quotidiana, ma che nei dieci giorni della manifestazione annuale più impor-tante organizzata dall’associazione cul-turale Gruppo Borgo Malanotte, riporta chi lo visita ad un tempo passato, per

molti ancora vivo e presente nella me-moria, per i giovani solo eco di racconti di genitori, nonni e bisnonni. L’intento della manifestazione è far rivivere quei tempi passati che sono stati molto duri, difficili, poveri, ma pieni di altruismo, buona volontà, tanta fatica, e che oggi fanno apprezzare a chi li ha vissuti quel-lo che i tempi moderni possono offrire, con un po’ di rammarico per i più picco-li, che non avendo vissuto quel momen-to storico, non riescono ad apprezzare come merita quanto il presente offre loro. L’apprezzamento per questa manife-stazione è dovuto ad un continuo rin-novamento nelle proposte che ogni anno sono portate all’attenzione dei

visitatori: dalle mostre sempre nuove e molto interessanti, alle rappresen-tazioni di sprazzi di vita passata ogni anno diversi, agli artigiani. Proposta del “Gran Finale” di quest’anno, oltre ai fuochi pirotecnici, è la proiezione gratuita del lungometraggio storico-culturale “Il leone di vetro” girato in parte proprio in Borgo Malanotte e che ha visto coinvolte molte persone di Tezze e dei paesi limitrofi. Un film che parla di un periodo storico poco conosciuto della nostra terra, ambienta-to nel 1866, nel periodo del plebiscito del 22 ottobre che sancirà l’annessione del Veneto (appartenente all’Impero austriaco) al Regno d’Italia, tra guerra, conflitti, rivelazioni e intrecci amorosi.

La vita durantegli anni della crisi:“Un tuffo nel passato,un auspicio per il futuro”

C’è tempo fino al 30 luglio per iscriversi la concorso letterario CartaCarbone 2015 a tema “Una guida per principianti all’uso della

notte”. La competizione letteraria è promossa da Kellermann Editore in collaborazione con l’Associazione culturale Nina Vola e Il Portolano. Ogni concorrente dovrà partecipare con una sola opera inedita, originale e in lin-gua italiana, che non sia stata premiata in nessun altro concorso letterario, che dovrà essere un racconto non più lungo di 18 mila battute dattiloscritte, l’equivalente di circa 10 cartelle. I dieci racconti finalisti entreranno anche quest’anno in un’antologia pubblicata da Kellermann Editore. Per ulteriori informazioni: [email protected] o tel 0438.940903.

Page 40: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

ABSTRACT

Il Quindicinale Giovedì 4 giugno 201540 |

Cosa: Statua San AntonioDove: Grotte del Caglieron, Fregona

Fotografia di:N.N.Hanno indovinato: Sara Paludetto, Ada

De Nardi, Maria Grazia Longo, Silvano Zanette, Elio Dottor

FlashIn gita con LiberalabiciConegliano. Domenica 7 giu-gno gita “Divini colli”, percor-so 60 km. Partenza ore 8 da Pieve di Soligo, si arriverà a Valdobbiadene, da qui inizierà il percorso a tappe di degustazioni e intrattenimento tra i vigneti e borghi nascosti, quindi rientro a Pieve di Soligo. Iscrizione a paga-mento. Info: Sergio 377.1119604. Conegliano. Domenica 14 giugno gita “Montello e atelier d’artista:Paolo Del Giudice”, Percorso 55km (prenot. entro 10 giugno). Partenza da Nervesa della Battaglia, escursione sul Montello e arrivo allo studio del pittore. Pranzo al sacco nel giardino dell’artista, vi-sita a Nervesa della Battaglia ai resti dell’Abbazia di sant’Eustac-chio. Info: Maura 348.2664484

“Indovina dove” è un giocoper i lettori. Per rispondere

telefonateci al 0438.550265.Volete invece proporre una foto? Spedite

un’e-mail a [email protected]

La foto del n. 868

Il Cammino di Verde

Barbaro in mostra a Villa Brandolini

N° 870 Termine ultimo risposte:15 giugno 2015

Indovina dove

È fresco di stampa per Dario De Bastiani editore il romanzo di

Marco De Conti “Il cammino di Verde”, un affresco del nostro terri-torio, anche dal punto di vista storico. Ne abbiamo parlato con l’autore.Perché l’alto medioevo?Le grandi signorie medievali hanno determinato l’impianto, non solo urba-nistico, delle grandi città italiane, basti pensare a Ferrara, Verona, Treviso. Dal Castello di Serravalle, per oltre duecento anni, i Da Camino hanno dominato tra il Piave ed il Livenza, dal mare al Cadore, lasciando intorno a noi tracce profonde ancora oggi ben

leggibili. Il loro dominio è stato fon-dativo dell’attuale realtà cittadina, ma il loro ricordo sembra sbiadito. Delle vite, dei sogni, dei sentimenti si è qua-si perso il ricordo.Di che parla il libro?È la storia vera di Verde Della Scala e Rizzardo VI Da Camino, ne narra gli amori e le sofferenze. Si svolge nei loro antichi domini: Serravalle, Feltre, Fregona, il Cansiglio e molti altri.Da dove nasce l’idea del romanzo?Nasce dalla lettura casuale di un car-tello turistico a Verona che menzio-nava l’alleanza fra Cangrande e i Da Camino sancita dal matrimonio fra Verde Della Scala e Rizzardo Da Camino. Mi sono subito innamorato del nome Verde.Cosa si aspetta da questo libro?L’abitudine di vivere in luoghi bellis-simi come il Vittoriese ci fa spesso di-

menticare la loro anima. Sappiamo tutti che a Serravalle c’è da tempi immemori un castello, che sa-lendo di poco c’è il Cansiglio, e più giù il Caglieron ma tutto questo fa par-te del nostro orizzonte che diamo per scontato. Questo libro vorrebbe essere un’esca che catturi una nuova attenzione verso la nostra storia di cui non sempre ab-biamo la consapevolezza. Non lasciamo la storia al passato ma prendiamola a bordo per navigare ver-so il futuro non saccheggiandola ma usandola come un solido trampolino per slanciarci in nuove imprese che poggeranno su fondamenta antiche.

P.P.

Il romanzo di Marco De Conti è un affresco storico del territorio

Pieve di Soligo. Fino al 21 giugno presso villa Brandolini è possibile visitare la mostra di Saverio Barbaro “Itinerario d’Oriente - Opere ad olio, disegni e inci-sioni”: circa 100 opere, dai primi lavori del 1949, riconducibili ad un contesto pittorico di ispirazione post-impressionista, passando per le successive rappre-sentazioni realiste degli anni cinquanta, fino al riconoscimento di una realtà sociale e culturale, quella africana, rappresentata a partire dagli anni sessanta. Orari: sabato 16-20, domenica 10-12.30 e 16-20.Info: www.pievecultura.it

Page 41: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

Il Quindicinale Giovedì 4 giugno 2015

ABSTRACTcultura, arte & spettacolo

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Con OggiTreviso hai semprel’agenda in tasca

QR CODE

PICCOLO TEATRO DANTEEstate, 19.00Vittorio Veneto, ex coll. Dante

HYDROGEN FESTIVALDal 9 giugno al 29 luglioPiazzola sul Brenta

Rassegna estiva del Piccolo Teatro Dante. Le prossime date in programma:5 giugno TRIPTICO6 giugno MATRIMONI, CRIMINI E MENZOGNE7 giugno OPERA 3612 giugno TROIANE13 giugno LISISTRATA14 giugno TROIANE17 giugno PIAZZA ROSSA18 giugno TRIPTICO19, 20 e 21 giugno SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE25 giugno OPERA 3626 giugno PIAZZA ROSSA27 giugno CARLO GOLDONI: LE STANZE DELLA MEMORIA28 giugno FORTE COME UN TUONOIngresso a offerta libera. Sede: via Niccolo tommaseo, 10 - Vittorio Veneto (ex collegio Dante). Spettacoli all’aperto, il pubblico si siede sull’erba. Consigliati una maglia in più e un plaid su cui seder-si. Info: www.piccoloteatrodante.it

Info:www.oggitreviso.it/archivio/agenda

DAMA CASTELLANA20 e 21 giugnoConegliano, centro città

Manca poco alla 31a edizione della Dama Castellana: sabato 20 e dome-nica 21 giugno, in centro storico, a Conegliano. In finale il quartiere di Parè, capitanato da Giorgio Cassiani, che proverà a riscattarsi dalla sconfitta patita lo scorso anno ad opera dal quartiere di Collalbrigo. A fronteggiate Parè in finale ci sarà il quartiere di Setteborghi, grazie alle mosse di Davide Calò. Soddisfatti i capitani di quartiere, Sonia Colombari Celestino Boem.La finale si terrà a porte chiuse domenica 21 giugno ed il vincitore sarà annuncia-to solo al termine della partita a Dama Vivente, prevista alle ore 18.00 in Piazza Cima. Info: www.damacastellana.it

Info:www.oggitreviso.it/archivio/agenda

Torna a Piazzola sul Brenta, Padova, il grande spettacolo di Hydrogen Festival. La kermesse, giunta all’ottava edizione, porterà sul palco della Company arena il meglio della musica internazionale a partire dal 9 giugno. Biglietti in vendita al sito www.zedlive.com e www.fasti-ckets.it, Ecco il programma:9 giugno: OneRepublic - Native World12, 13, 14, 17, 18 e 19 giugno: Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo1 luglio: The Chemical Brothers Live6 luglio: Damian “Jr.Gong” Marley8 luglio: Noel Gallagher’s High Flying Birds11 luglio: Angelo Pintus14 luglio: Stromae + Special Guest Benjamin Clementine17 luglio: Ben Harper & The Innocent Criminals18 luglio: Mark Knopfler and Band25 luglio: Anastacia29 luglio: Lenny Kravitz

Info:www.oggitreviso.it/archivio/agenda

Page 42: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

ANNUNCI

Il Quindicinale Giovedì 4 giugno 201542 |

OFFERTE LAVORO

Ingegnere dei materiali che si occupi dello sviluppo delle commesse del cliente, supportan-do l’area R&D nella realizzazione dei progetti. Il candidato ideale possiede competenze in ambito polimeri, pet e plastiche. Gradita esperienza in ruolo analogo. Buona conoscenza della lingua inglese. Zona di lavoro: provincia di Treviso. MAW Conegliano, 0438.415989

Periti meccanici per aziende settore metal-meccanico della zona di Conegliano.Si offrono interessanti opportunità come operai su macchi-ne a controllo numerico (torni e frese) e buone prospettive di crescita futura. Automuniti/e. Si richiede la disponibilità a lavoro su 2 e 3 turni. MAW Conegliano, 0438.415989

Carrozziere/verniciatore auto per carrozze-ria del Coneglianese. Richiesta esperienza com-provata nella verniciatura di auto e residenza nelle zone limitrofe. Si offre iniziale contratto a tempo determinato con scopo assunzione. MAW Conegliano, 0438.415989

Disegnatore meccanico di automazioni per azienda settore metalmeccanico della zona di San Vendemiano. La risorsa si occuperà di progetta-zione di macchinari. Si richiedono formazione ad indirizzo meccanico, conoscenza dei software di disegno 3D ed esperienza pregressa nella mansio-ne (preferibilmente progettazione di automazio-ne). MAW Conegliano, 0438.415989

Selezioniamo con urgenza operaio carroz-ziere per carrozzeria della zona di Conegliano. Si richiedono esperienza maturata come carroz-ziere- batti-lamiera, nella preparazione dell'au-to per la verniciatura e nell'utilizzo delle dime. Orario di lavoro a giornata. MAW Conegliano, 0438.415989

Magazziniere con pregressa esperienza per azienda del Vittoriese. Si richiede patentino del carrello elevatore e preferibilmente paten-te C. La risorsa si occuperà del magazzino e all’occorrenza di consegna merce. Vicinanze di Vittorio Veneto. MAW Vittorio Veneto, tel. 0438.550837

Stiratrice con buona esperienza nel settore maglieria presso stirerie industriali. Si richiede esperienza nell’uso di presse. Zona di lavoro: vicinanze di Vittorio Veneto.MAW Vittorio Veneto, tel. 0438.550837

Cercasi tecnico informatico con conoscenza di Windows Client e Windows Service e minima esperienza. Richiesta laurea/diploma ad indiriz-zo informatico e buona conoscenza della lingua inglese. Zona di lavoro : Vittorio Veneto. MAW Vittorio Veneto, tel. 0438.550837

“Indovina dove” è un gioco per i lettori che vogliono cimentarsi con la conoscenza degli angoli “na-scosti” delle nostre zone... fateci sapere le vostre risposte!

Periodico di informazione, cultura e tempo liberoIscritto al n. 480 del registro stampa del tribunale di Treviso il 17/12/1981 e al n. 3086 del registro nazionale della stampa il 24 /04/1991

Editoriale il Quindicinale srl Viale della Vittoria | Galleria IV Novembre 4 | Vittorio Veneto (TV)Presidente onorario: Dario De Bastiani | Amministratore delegato: Carlo De Bastiani | Consiglieri: Francesco De Bastiani, Alessandro De Bastiani, Giovanna Rovida

Direttore responsabile: Emanuela Da RosVicedirettore: Piero Panzarino

In redazioneAndrea Armellin, Carlo De Bastiani, Stefania De Bastiani,Giorgia CorrocherViale della Vittoria, Galleria IV Novembre, 4 - Vittorio Veneto (TV)Tel. 0438.550265 | Fax 0438.870010 | E-mail: [email protected] www.oggitreviso.it

CollaboratoriMilvana Citter, Michele Cais, Michele Bastanzetti, Giampiero Rorato, Giampaolo Zagonel, Isabella Mariotto, Stefania Rotella, Tommaso Bisagno, Rossella Pagotto, Andrea De Polo, Stefania De Bastiani, Claudia Borsoi, Matteo Ceron, Gianandrea Rorato, Andrea Costantini, Carlotta Bernardi, Carlo Piasentin, Barbara De Nardi, Isabella Loschi, Omar Lapecia Bis, Francesca Nicastro, Armando Zanotto

Commerciale e amministrazioneVania Casagrande, Marisa Marcon, Antonio Michielini, Egidio Barel, Elena Voutcinitch

FotografieFrancesco Galifi, Francesco De Bastiani, Emanuela Da Ros, Carlo De Bastiani, Andrea Armellin, Gianni Desti Baratta

StampaGrafiche De Bastiani snc - Via Marco Polo 14 Godega S. Urbano TV

Abbonamenti Romina Da Ros > Ordinario: € 29,90 con 1 libro in omaggio | € 34,90 con 2 libri in omaggio o con il libro “Scuola di cucina”; € 39,90 con 3 libri in omaggio (in caso di spedizione:+ € 1,90 per spese di spedizione del/i libro/i)> Estero Europa: € 29,90 + 118,00 di spese postali = € 147,90 > Estero fuori Europa: € 29,90 + 178,00 di spese postali = € 207,90(l’abbonamento estero non prevede la spedizione del libro omaggio)> “il Quindicinale” in formato elettronico PDF: € 19,00 (senza libro)> “il Quindicinale” per iPad: € 23,99 (22 numeri) € 14,99 (11 numeri)

Per informazioni sul vostro abbonamento: [email protected] chi si abbona telefonicamente o tramite internetverrà inviato il pacco dono con il bollettino postale precompilato

PubblicitàPer la pubblicità su “Il Quindicinale” e “OggiTreviso” contattare la reda-zione: tel. 0438.550265 - 335.6893506 - [email protected] in pagina cronaca: singoli € 38,00 - doppi € 55,00Annunci (Tutti: una uscita € 15,00 - due uscite € 20,00 - quattro uscite € 28,00. Con foto + € 15,00, evidenziato + € 20,00. Gli annunci di domande di lavoro e regalasi sono gratuiti). Offerte immobiliari, auto/moto e offerte lavoro possono essere pubblicate gratis su www.oggitreviso.itAssociato all’Unione Stampa Periodica Italiana

N. 870

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Come abbonarsi

Dal webwww.oggitreviso.it/abbonamenti

Di personaPresso la redazione, in Viale della Vittoria, Galleria IV Novembre, 4 a Vittorio Veneto

Telefonicamentechiamando il 0438.550265

VARIECerco una vecchia macchina da caffè di

vecchio bar a leva grande di qualsiasi marca, anche non funzionante. Tel 347.4679291

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Page 44: Il Quindicinale 870 del 4/06/2015

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