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ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 2019 WWW.MILANOSUD.IT @MILANOSUD5 /MILANOSUD Il giornale dell’Associazione - ),!!%$"$+&$%’(*,#$+ Segui il nostro sito MILANOSUD.IT e resta sempre aggiornato attraverso i nostri social I n pochi ricorderanno che nel 2008 – nel pieno dei preparativi per la candidatura di Expo 2015 – era apparsa sul tavolo del go- verno l’idea di una nuova metropolitana, che avrebbe dovuto collegare l’Ovest con il Sud di Mi- lano, passando per il centro della città, arrivando a Ponte Lambro o Noverasco/Ripamonti. Un pro- getto che però nel 2009 perse i finanziamenti, perché le risorse furono spostate sula ricostru- zione dell’Aquila post terremoto. Nel 2014 di M6 si riparlò nel Pums (Piano urbano mobilità soste- nibile), definendola utile ma troppo costosa e, co- munque, sostituibile con un più economico potenziamento delle linee di superficie. A 5 anni di distanza Marco Figura, consulente ed esperto di marketing territoriale, sostenuto da Roberto Biscardini, architetto, politico di lungo corso (ex assessore ai Trasporti, consigliere di Re- gione Lombardia e Città metropolitana, sena- tore) promotore dello scoperchiamento dei Navigli, si sono chiesti se le condizioni che por- tarono a far riporre in un cassetto il progetto della M6 non fossero mutate. E la risposta è stata al- l’unisono: «Forse sì, soprattutto se si ripensa il percorso e si coglie l’occasione dei prolungamenti della linea rossa già finanziati». Qual è la vostra idea, dottor Figura? «L’idea è molto semplice: dividiamo il tratto della M1 che va da Pagano a Bisceglie e in un futuro prossimo proseguirà per altre tre fermate a fino al quartiere Olmi. Questo tratto facciamolo di- ventare il primo tratto della M6, che poi da Pa- gano prosegue fino a Sempione, incrocia Cadorna per poi dirigersi verso il cuore finanzia- rio della città, con piazza Affari perno centrale, e raggiungere rapidamente alcuni poli attrattivi di primo piano, come il complesso universitario Bocconi e la futura interconnessione con le linee S a Tibaldi, l’asta Ripamonti, fino a raggiungere lo Ieo. Sarebbe una soluzione low cost rispetto ai progetti precedenti, poiché sarebbero sfruttati i quasi 7 km di tunnel del ramo Pagano/Baggio, e la parte nuova misurebbe solo circa 9 km, con l’ultimo tratto, dal capolinea del 24 fino a Mac- conago, che può essere realizzato in superficie. Dalle nostre stime preliminari i costi dovrebbero essere sotto il miliardo di euro. Con la possibilità anche di finanziamenti privati». Stefano Ferri Continua a pag. 4 I l 13 novembre scorso la com- missione Welfare e Sicurezza del Municipio 6 ha convocato i dirigenti di MM per fare il punto sullo stato di degrado, a soli 10 anni dalla costruzione, delle quat- tro case comunali al civico 38 di via Ovada. Su invito della presi- dente della Commissione, Rita Clema, era presente una folta de- legazione di inquilini accompa- gnati dalla custode. Gli ingegneri Ferrari e Bellani di MM hanno ini- ziato a dare alcune risposte al “ca- hier de doléances” che era stato loro inviato, sulle tante criticità ancora presenti dopo l’incontro del marzo 2018 e i sopralluoghi effet- tuati dai tecnici strutturisti. Da al- lora MM, che aveva rilevato da Aler 4 anni prima una gestione di- sastrosa, ha cercato di tamponare i problemi, ma è apparso ben pre- sto chiaro che occorrevano inter- venti risolutivi. Erano stati rilevati gravi errori di progettazione ed esecuzione dei lavori, conclusisi nel 2019: la cal- daia del civico 38 risultava sotto- dimensionata, visto che serve anche i civici 34 e 36. Quindi MM aveva proposto al Comune la sosti- tuzione della stessa, da eseguire durante i mesi estivi del 2019. Claudio Calerio Continua a pag. 3 Da un’intervista a Marco Figura e Roberto Biscardini una proposta per Comune, Municipio e MM M6, una sfida per ridisegnare il trasporto pubblico nel Municipio 5 Appartamenti freddi, infiltrazioni, citofoni guasti da mesi, vandalismi… Case di via Ovada 38: gli inquilini contro MM N on so se i lettori di Milanosud ab- biano le idee chiare su cosa significhi MES. Io personalmente, anche grazie ai molti punti esclamativi che vengono ap- posti a questa sigla, sento piuttosto ur- gere la curiosità dei punti interrogativi. Il primo interrogativo, il principale, ri- guarda proprio il significato (politico-eco- nomico) di questo Meccanismo Europeo di Stabilità. E la ferocia dell'assalto me- diatico - che come al solito privilegia il bombardamento sloganistico al ragiona- mento - non facilita affatto la compren- sione. Al punto in cui siamo, non so se questo MES sia cosa buona e giusta. Ma non mi sento di affermare neppure il contrario. Il peso del MES Credo si possa dire che questo nuovo stru- mento di controllo finanziario, quand'an- che non tutelasse gli interessi dell'Italia, non sarebbe l'apocalisse. Per due sem- plici ragioni. La prima, di merito, perché il MES (quando fosse ratificato, perché finora non lo è stato) è congegnato in modo che se uno degli Stati contraenti non ne chiede o non ne accetta l'applicazione, non si ha alcun effetto pratico. Insomma nessun miliardo volerebbe nostra insa- puta dalle tasche degli italiani ai caveau delle banche tedesche. La seconda, di natura più generale, è che nessuna legge, nessun provvedimento, nessun trattato dei molti che hanno ca- ratterizzato sin qui la vita dell'Unione Eu- ropea ha mai prodotto effetti mortali per i destini dell'Italia (altrettanto non può dire la Grecia). Anche quando - cioè sem- pre più spesso - si è gridato al disastro, alla svendita, all'olocausto, e al golpe na- turalmente (Berlusconi affermò di averne subiti quattro in rapida successione; e sì che il golpe non è uno scippo consumato nei corridoi di Palazzo Chigi). Errori e crimini Che molte volte i governi che si sono suc- ceduti abbiano commesso errori è più che probabile, in certi casi sicuro. Che ogni er- rore, presunto o tale, debba essere ascritto alla categoria dei crimini è diffi- cile da spiegare razionalmente. Ma ci stiamo ottusamente assuefacendo a que- sta overdose di linguaggio catastrofista. E ora si grida anche al tradimento della patria, della Costituzione, alla richiesta di carcere per i traditori (il premier Conte per primo). Siamo arrivati all'alto tradimento. Non è il caso di dire basta? Piero Pantucci Continua a pag. 2 Il sangue degli italiani!

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Page 1: Da un’intervista a Marco Figura e Roberto Biscardini una proposta … · 2019-12-09 · Errori e crimini Che molte volte i governi che si sono suc-ceduti abbiano commesso errori

ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 2019 WWW.MILANOSUD.IT @MILANOSUD5 /MILANOSUD

Il giornale dell’Associazione

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In pochi ricorderanno che nel 2008 – nelpieno dei preparativi per la candidatura diExpo 2015 – era apparsa sul tavolo del go-

verno l’idea di una nuova metropolitana, cheavrebbe dovuto collegare l’Ovest con il Sud di Mi-lano, passando per il centro della città, arrivandoa Ponte Lambro o Noverasco/Ripamonti. Un pro-getto che però nel 2009 perse i finanziamenti,perché le risorse furono spostate sula ricostru-zione dell’Aquila post terremoto. Nel 2014 di M6si riparlò nel Pums (Piano urbano mobilità soste-nibile), definendola utile ma troppo costosa e, co-munque, sostituibile con un più economicopotenziamento delle linee di superficie. A 5 anni di distanza Marco Figura, consulente edesperto di marketing territoriale, sostenuto daRoberto Biscardini, architetto, politico di lungo

corso (ex assessore ai Trasporti, consigliere di Re-gione Lombardia e Città metropolitana, sena-tore) promotore dello scoperchiamento deiNavigli, si sono chiesti se le condizioni che por-tarono a far riporre in un cassetto il progetto dellaM6 non fossero mutate. E la risposta è stata al-l’unisono: «Forse sì, soprattutto se si ripensa ilpercorso e si coglie l’occasione dei prolungamentidella linea rossa già finanziati».

Qual è la vostra idea, dottor Figura?«L’idea è molto semplice: dividiamo il tratto dellaM1 che va da Pagano a Bisceglie e in un futuroprossimo proseguirà per altre tre fermate a finoal quartiere Olmi. Questo tratto facciamolo di-ventare il primo tratto della M6, che poi da Pa-gano prosegue fino a Sempione, incrocia

Cadorna per poi dirigersi verso il cuore finanzia-rio della città, con piazza Affari perno centrale,e raggiungere rapidamente alcuni poli attrattividi primo piano, come il complesso universitarioBocconi e la futura interconnessione con le lineeS a Tibaldi, l’asta Ripamonti, fino a raggiungerelo Ieo. Sarebbe una soluzione low cost rispettoai progetti precedenti, poiché sarebbero sfruttatii quasi 7 km di tunnel del ramo Pagano/Baggio,e la parte nuova misurebbe solo circa 9 km, conl’ultimo tratto, dal capolinea del 24 fino a Mac-conago, che può essere realizzato in superficie.Dalle nostre stime preliminari i costi dovrebberoessere sotto il miliardo di euro. Con la possibilitàanche di finanziamenti privati».

Stefano FerriContinua a pag. 4

Il 13 novembre scorso la com-missione Welfare e Sicurezzadel Municipio 6 ha convocato i

dirigenti di MM per fare il puntosullo stato di degrado, a soli 10anni dalla costruzione, delle quat-tro case comunali al civico 38 divia Ovada. Su invito della presi-dente della Commissione, Rita

Clema, era presente una folta de-legazione di inquilini accompa-gnati dalla custode. Gli ingegneriFerrari e Bellani di MM hanno ini-ziato a dare alcune risposte al “ca-hier de doléances” che era statoloro inviato, sulle tante criticitàancora presenti dopo l’incontro delmarzo 2018 e i sopralluoghi effet-

tuati dai tecnici strutturisti. Da al-lora MM, che aveva rilevato daAler 4 anni prima una gestione di-sastrosa, ha cercato di tamponarei problemi, ma è apparso ben pre-sto chiaro che occorrevano inter-venti risolutivi. Erano stati rilevati gravi errori diprogettazione ed esecuzione dei

lavori, conclusisi nel 2019: la cal-daia del civico 38 risultava sotto-dimensionata, visto che serveanche i civici 34 e 36. Quindi MMaveva proposto al Comune la sosti-tuzione della stessa, da eseguiredurante i mesi estivi del 2019.

Claudio CalerioContinua a pag. 3

Da un’intervista a Marco Figura e Roberto Biscardini una proposta per Comune, Municipio e MM

M6, una sfida per ridisegnare il trasporto pubblico nel Municipio 5

Appartamenti freddi, infiltrazioni, citofoni guasti da mesi, vandalismi…

Case di via Ovada 38: gli inquilini contro MM

Non so se i lettori di Milanosud ab-biano le idee chiare su cosa significhi

MES. Io personalmente, anche grazie aimolti punti esclamativi che vengono ap-posti a questa sigla, sento piuttosto ur-gere la curiosità dei punti interrogativi.Il primo interrogativo, il principale, ri-guarda proprio il significato (politico-eco-nomico) di questo Meccanismo Europeodi Stabilità. E la ferocia dell'assalto me-diatico - che come al solito privilegia ilbombardamento sloganistico al ragiona-mento - non facilita affatto la compren-sione.Al punto in cui siamo, non so se questoMES sia cosa buona e giusta. Ma non misento di affermare neppure il contrario.

Il peso del MESCredo si possa dire che questo nuovo stru-mento di controllo finanziario, quand'an-che non tutelasse gli interessi dell'Italia,non sarebbe l'apocalisse. Per due sem-plici ragioni.La prima, di merito, perché il MES(quando fosse ratificato, perché finoranon lo è stato) è congegnato in modo chese uno degli Stati contraenti non nechiede o non ne accetta l'applicazione,non si ha alcun effetto pratico. Insommanessun miliardo volerebbe nostra insa-puta dalle tasche degli italiani ai caveaudelle banche tedesche.La seconda, di natura più generale, è chenessuna legge, nessun provvedimento,nessun trattato dei molti che hanno ca-ratterizzato sin qui la vita dell'Unione Eu-ropea ha mai prodotto effetti mortali peri destini dell'Italia (altrettanto non puòdire la Grecia). Anche quando - cioè sem-pre più spesso - si è gridato al disastro,alla svendita, all'olocausto, e al golpe na-turalmente (Berlusconi affermò di avernesubiti quattro in rapida successione; e sìche il golpe non è uno scippo consumatonei corridoi di Palazzo Chigi).

Errori e criminiChe molte volte i governi che si sono suc-ceduti abbiano commesso errori è più cheprobabile, in certi casi sicuro. Che ogni er-rore, presunto o tale, debba essereascritto alla categoria dei crimini è diffi-cile da spiegare razionalmente. Ma cistiamo ottusamente assuefacendo a que-sta overdose di linguaggio catastrofista.E ora si grida anche al tradimento dellapatria, della Costituzione, alla richiesta dicarcere per i traditori (il premier Conte perprimo).Siamo arrivati all'alto tradimento.Non è il caso di dire basta?

Piero PantucciContinua a pag. 2

Il sanguedegli italiani!

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Registrazione n. 744 - Nov. 1997. Via Santa Teresa, 2/A - 20142 - MiContatti: 02 84892068 [email protected]

Direttore Responsabile: Stefano FerriVicedirettrice: Giovanna Tettamanzi Redazione:C. Calerio, P. Cossu, M. Gambetti, L. Guardini, L. Miniutti, F. Mochi, C. Muzzana.

Impaginazione: A. Rubagotti.Hanno collaborato:A. Bassetti, G. Lippoli, N. Mondi, R. Morini, S. Paffumi, P. Pantucci, E. Saglia, S. Sollazzo, R. Tammaro, G. Verrini.

Raccolta Pubblicità:S. Devecchicceellll.. 334499 4400 6677 118844 [email protected], via A. Moro 2Pessano con Bornago (MI)Prossima uscita: 14/1/2020

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CCOOMMPPRROO

LP - 33 e 45 giri Giradischi Stereo HiFi

Enzo 349.7147520 email: [email protected]

di Saverio Paffumi

Una boccata di ossigeno. La definizione miglioreche ho sentito dare alle sardine l’ha espressaGiuseppe Sala, il sindaco di Milano. E infatti, a

vedere le prime piazze, quella di Bologna, quella diModena, questa è stata la sensazione: si respira. Pareva non vi fosse nulla da fare, o quasi. Pareva chequalsiasi cosa si dicesse, facesse, studiasse, per con-trastare un populismo montante nutrito di pessimobuon senso, fosse destinato a infrangersi contro unascogliera invalicabile, ben pasciuta di espressioni ag-gressive e parole violente, di insulti via social, di rina-scente squadrismo.Invece, improvvisamente, un flash mob, una mobilita-zione via social, ed ecco le sardine, a Bologna, poi aModena, poi via via le altre città, in una reazione a ca-tena che mentre scriviamo non è ancora finita. Eccoun movimento che si oppone con una forza e una fre-schezza inedite, che risponde al bisogno di riempirele piazze per dare una risposta, anche senza aspettarela chiamata di un partito, di un leader politico. Anziche riesce a organizzarsi, a essere credibile, a crescere– almeno in questa prima fase - proprio perché tra-sversale, indipendente, apartitico (ma dichiarata-mente non apolitico). Un arcipelago, sì, eppure più omogeneo di quel che ci sipotesse aspettare. L’aria nuova che si respirava a Genovain piazza De Ferrari il 28 novembre, era identica a quellache ha animato piazza Duomo a Milano il primo dicem-bre. E le cronache ovunque hanno raccontato di situa-zioni analoghe. Stessi slogan, stessa allegria e nonviolenza, stessa grande festa democratica. Folle che nes-suno dei leader politici di oggi di destra o di sinistra –diciamo la verità – riuscirebbe a radunare a un propriocomizio. E questo davvero è un paradosso che fa riflet-tere: l’assenza del capo politico attrae più della sua pre-senza. Se non c’è arriva più gente, che riesce a unirsi, adire almeno una cosa tutti insieme. E questa cosa, insintesi estrema è: “Ora basta!”“La realtà è complessa - si legge in una delle pagineFacebook delle sardine milanesi - e populismo non hamai significato popolare. I problemi non si risolvonocon gli slogan. Le soluzioni non si trovano con i son-

daggi. Siamo stanchi di stare a guardare un paese cheperde fiducia, un popolo scosso dalla vostra politicaverbalmente violenta, che cerca di aizzarlo ognigiorno. Siamo persone normali, siamo studenti, lavo-ratori, pensionati. Ci piace la non violenza. Amiamo eammiriamo il volontariato, amiamo l’associazionismo,lo sport, l’arte, la scienza, la cultura, il confronto.Amiamo la solidarietà, l’accoglienza, l’inclusione, loscambio. Amiamo l’Europa che vive in pace perché c’èl’Europa. Amiamo la tolleranza. Non meritiamo l’odiobecero vomitato sui social, nelle strade, nei salotti te-levisivi. Noi non vogliamo parlare alla pancia delle persone,ma al loro cervello e al loro cuore. Da cosa dovreste mai “liberarci”? Liberateci dalla vo-stra demagogia, dall’apologia dell’egoismo, dell’igno-ranza e della disinformazione. Liberateci dal vostrosovranismo guerrafondaio”.Ebbene sì, parole che valgono un respiro profondo. Eora? Il momento è delicato perché dopo aver chiamatoin piazza migliaia di persone, bisogna dare un seguito.Il movimento delle sardine diventerà un partito? Ne ap-poggerà apertamente qualcuno? Difficile dirlo adesso.Una trasformazione ci sarà per forza, è fisiologico.Ma più manterrà la sua trasversalità e il desiderio diinclusione, la sua indipendenza, oltre al dichiarato an-tifascismo unito alla fedeltà alla Costituzione, più saràun bene per tutti coloro che hanno a cuore le sorti de-mocratiche di questa difficile Italia.In fondo, per dirla con le sardine: “Crediamo ancoranella buona politica, l’unica che può salvare l’am-biente, il pianeta, il nostro futuro, il futuro di tutti”.

Sardine, si torna a respirare

segue dalla primaCosa bisogna fare per evitare che ogni atto dell'avver-sario politico non porti automaticamente ad elevarel'asticella dell'allarme e dell'angoscia pubblica?

E Maastricht? E Dublino?Neppure per il Trattato di Maastricht (con tutte leclausole discutibili che nessun governo è stato ingrado di correggere) si parlò di alto tradimento. Nep-pure per Schenghen (che liberalizzava la circolazionedando il via libera, secondo la propaganda della de-stra, al libero sciamare di terroristi per tutto il conti-nente). E neanche per il trattato di Dublino (che hala firma di Berlusconi e dei suoi soci di governo leghi-sti), che pure di fatto imponeva al paese di prima ac-coglienza l'accettazione dei migranti. Erano casi dialto tradimento? No, erano errori, a volte anche gravi,a volte indotti da circostanze sfavorevoli, ma errori:non crimini, non frutto (fino a prova contraria) di in-telligenza col nemico.

Alto tradimentoL'onorevole Salvini (a secco di spunti per le crociateantimigranti, perché le recite sempre uguali a sestesse alla fine stancano) spara alto: "Il Mes è un trat-tato che rischia di far saltare i risparmi degli italiani[...] Non vorrei che Conte, o chi per lui, avesse presoun impegno per salvare la poltrona. Se così fosse sa-rebbe alto tradimento, che viene punito con il car-cere".La firma all'accordo ancora non c'è, ma il verdetto ègià pronunciato: alto tradimento e carcere.

125 miliardi ai tedeschi!Salvini trova naturalmente la consonanza con l'ono-revole Meloni, che dopo aver definito Conte un "bu-giardo seriale" (questo non manca mai, come nonmancava per Renzi e per Monti), e dopo aver affer-mato che col MES l'Italia impegna 125 miliardi (!)per salvare le banche tedesche, tinge di rosso la nar-razione e denuncia il timore che il primo ministro

abbia "firmato con il sangue degli italiani una cam-biale per restare a Palazzo Chigi".

Nemico della patriaIl nemico della patria! L'alto tradimento! Il sanguedegli italiani!Io credo che più che alla tutela dell'emoteca, ci sidebba appellare al raziocinio degli italiani. E che laprima operazione necessaria per riportare i cittadiniad interessarsi della cosa pubblica sia riscoprire ilsenso della misura.

L'impeachment di Di MaioUn anno e mezzo fa, il capo politico del Movimento 5Stelle, chiese pubblicamente la messa in stato di ac-cusa del Capo dello Stato perché non aveva accettatola nomina di un ministro (Savona)! Non ci andavaleggero il giovane Di Maio: "Chiedo di parlamentariz-zare questa crisi, utilizzando l’articolo 90 della Costi-tuzione, per la messa in stato d’accusa del presidentedella Repubblica!".È quello che gli americani chiamano "impeachment".

Il vocabolario della ragionePoi Di Maio - un ragazzo con poche idee e molta am-bizione: e tale è rimasto - comprese di aver esageratoe si scusò. Ma il vezzo di caricare di significati ultima-tivi ogni atto politico degli avversari è rimasto. Anzisi è aggravato. Come se la politica non fosse in gradodi battersi con le idee, per le idee e sulle idee, ma soloaumentando ogni volta la quantità di esplosivo e delpeggior nemico della ragione: la rabbia.La polvere da sparo può essere necessaria in politica.Ma non sempre, e comunque, e in dosi crescenti.Ci sono alcune parole di cui bisogna riapprenderel'uso: sbaglio, correzione, argomento, opposizione, mi-sura, proporzione, controllo, rispetto. Dentro questominivocabolario c'è il senso di una comunità, il signi-ficato dello stare insieme. In definitiva, il compitodella politica.

Piero Pantucci

Il sangue degli italiani!

La Tosca sbarca all’Oklahoma e fa il tutto esauritoChi l’avrebbe mai detto: la zona 5 scopre di avereun’anima melomane e affolla il salone dell’Oklahomaper la Prima diffusa di Tosca, organizzata insieme al no-stro giornale. Oltre 100 persone hanno applaudito ascena aperta l’Inno di Mameli, il presidente Mattarellae, naturalmente, le aree più famose. Fondamentale e

molto apprezzata l’introduzione all’opera fatta da LisaGallotta, musicista dell’Accademia della Scala, cosìcome apprezzatissimo è stato il risotto al radicchio, pre-parato da Cucina di Albert e dai volontari di Milanosud.Ora, prossimo appuntamento, la Prima diffusa del 2020,con l’Otello di Verdi (foto di Roberta Ranalli).

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 2019 3������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

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Segue dalla primaSono state in realtà sostituite due volteparti importanti della caldaia ma, all’avviodel riscaldamento, gli appartamenti di duescale del 38 si sono trovati ancora alfreddo, mentre ai civici 34 e 36 il caldo vae viene. L’elenco continua… L’impianto citofonicodi una scala è guasto da giugno. In un’altrascala, infiltrazioni d’acqua allagano il vanodell’ascensore che si ferma, con gravi di-sagi per le molte persone disabili e anzianeche abitano nello stabile; ora però, per ten-tare di risolvere il problema, sono state ri-messe in funzione pompe aspiranti. Inoltre, da gennaio 2020, partiranno con-trolli negli appartamenti dove sono statesegnalate infiltrazioni e l’impresa farà ognimese un sopralluogo per vedere quali ma-

nutenzioni occorrono e riferire a MM. E poi ci sono tanti altri problemi che do-vrebbero essere risolti con la manuten-zione ordinaria, ma i tempi sono lunghi esnervanti, nonostante le continue chia-mate degli inquilini e della custode a MM.Inoltre sono frequenti i vandalismi arrecatialle case da gruppi di ragazzi, alcuni deiquali sono di famiglie straniere residenti.La Presidente Clema ha sollecitato MM afarsi carico delle denunce presso le auto-rità di pubblica sicurezza e Prefetto.Ancora un Natale al freddo? Sul riscalda-mento l’ingegner Bellani ha informato cheeffettivamente l’impresa che lo gestiva hacreato problemi e che, recentemente, ne èstata scelta un’altra, alla quale è statochiesto di fare un report sull’impianto perdecidere quali interventi fare. Ha poi ag-

giunto che è prevista entro la metà del2020 la progettazione di un nuovo tipo dicaldaia da istallare durante… l’estateprossima! Gli inquilini presenti, a questopunto hanno interrotto più volte gli inge-gneri, protestando per la prospettiva dipassare al freddo anche il periodo natali-zio, come l’anno scorso. Ci sono personeche si sono ammalate, altre che hannocomprato stufe elettriche e coperte pe-santi. L’ingegnere ha assicurato a breve unsopralluogo agli impianti del riscalda-mento da parte della nuova impresa. Ef-fettivamente, nei giorni scorsi è statoeffettuato uno spurgo dei caloriferi nelledue scale al freddo (erano anni che non sifaceva) e ha riportato il caldo. Si speraduri, comunque il controllo continuerà.

Claudio Calerio

Il Comune di Milano mette in campo misure di sostegno al reddito rivolteai cittadini che non hanno i requisiti per usufruire delle analoghe misurenazionali, reddito di cittadinanza in primis. Fino al 31 dicembre, sarà possibile presentare la domanda per ottenerequesto aiuto economico finanziato con risorse esclusivamente comunali,prendendo un appuntamento e recandosi nel giorno indicato presso unodegli spazi WeMi in città. Nelle zone 5 e 6: via Valla 25, corso San Gottardo41, via Rudinì 18. Per accedere a queste misure comunali, è necessario essere residenteda almeno un anno a Milano, avere un Isee inferiore a 6mila euro, nonusufruire di altri sussidi erogati dalla direzione Politiche sociali o di altremisure di sostegno al reddito e non averne fatto richiesta. Il contributoriconosciuto ammonta per il 2019 a 2mila euro, contro le 1500 del 2018.Per prendere appuntamento online occorre registrarsi al portale del Co-mune di Milano e procedere alla prenotazione consultando il link. In alternativa, si può chiamare il numero 0288467456, dal lunedì al ve-nerdì, dalle 9 alle 12.

Al via il Piano freddo in cittàcon 2.700 posti letto

Appartamenti freddi, infiltrazioni, citofoni guasti da mesi, vandalismi...

Case di via Ovada 38: gli inquilini contro MM

Le temperature scendono, l’inverno è alle porte e il Comune di Milanoha attivato le misure del Piano freddo, che prevede il potenziamento deiposti letto a disposizione nei Centri per le persone adulte senza dimora(2.700 in totale). Ampliato l’orario di apertura del Casc, Centro AiutoStazione Centrale, che da quest’anno accoglierà le persone nel nuovospazio di via Sammartini 120. Sarà potenziato anche il personale del Casc, tramite l’inserimento di fi-gure professionali con competenze specifiche: dagli psicologi ai mediatorilinguistici, ai consulenti legali. All’esterno del Centro aiuto, sarà attivoil camper dei Medici Volontari Italiani e il nuovo Camper dell’Associa-zione “Stop TB” per gli screening sanitari prima dell’ingresso nelle strut-ture. Sarà inoltre potenziata l’accoglienza a Casa Jannacci in via Ortles,con l’aggiunta di oltre 100 posti letto notturni temporanei in più rispettoai 500 già attivi.Tra i servizi per i senza dimora è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 il nu-mero unico 02 8844 7646 per segnalare la presenza di persone che dor-mono per strada.

Psicologo di quartiere: 700 persone incontrate in 8 mesiÈ partito ad aprile scorso il progetto “Psicologi di quartiere”, promossodall’Ordine degli Psicologi della Lombardia in collaborazione con WeMi,la rete di spazi fisici dedicati al sistema dei servizi domiciliari del Comunedi Milano. In 8 mesi, i professionisti selezionati dall’Ordine e ospitati daWeMi, hanno ascoltato e orientato quasi 700 persone.Il progetto permette di contattare gli psicologi di quartiere gratuitamentee senza bisogno di appuntamento, nelle sedi e secondo il calendario ri-portato sul portale www.wemi.milano.it.

Vigili di quartiere: agenti più visibili e con più veicoli Potenziare il servizio dei vigili di quartiere, rafforzando i mezzi a dispo-sizione e mettendo in attività nuovi presidi mobili, e un report periodicodelle attività da presentare ai Municipi. La nuova proposta segueun’analisi del servizio svolto e delle segnalazioni raccolte nelle assem-blee nei Municipi. L’Amministrazione entro fine gennaio dislocherà inuovi presidi mobili in tutti i Municipi. Saranno ulteriore punto di rife-rimento a cui i cittadini potranno portare le segnalazioni e cambierannoubicazione ogni quattro mesi. Con il potenziamento dei veicoli a dispo-sizione, a meno di emergenze gestite dal Comando, le “auto quartiere”saranno impiegate per attività a supporto all’interno del Municipio. L’at-tività sarà svolta principalmente in auto, cosa che permetterà di passare

Dal Comune 4 milioni di euro per gli esclusi dal reddito di cittadinanza

Aoltre 4 mesi dal posizionamento di un primo gruppo di cassonettidi Amsa, posto per fare fronte all’emergenza rifiuti per strada chedurava da marzo, la situazione a Gratosoglio sud non appare mi-

gliorata un granché. Spazzatura di ogni genere continua a essere pre-sente lungo le strade e le promesse di Aler e Regione Lombardia diaggiungere altri cassonetti, imporre agli addetti di esporre i rifiuti neigiorni giusti del conferimento e progettare nuove casette per la raccolta,dopo che è stato accertato unanimemente che le attuali sono insuffi-cienti, sono lettera morta.Il presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati, interpellato sullaquestione, ha affermato di aver saputo, informalmente, che «Aler in-tende inserire la realizzazione delle casette nel prossimo piano triennaledelle opere». Eventualità questa che sposterebbe di oltre un anno laloro realizzazione. In attesa sarebbero necessari nuovi cassonetti, cheAler non ha richiesto. «Comunque molti dei rifiuti per strada – ha te-nuto a sottolineare Bramati – sono abbandoni illeciti, che non possonoessere conferiti con la raccolta».A proposito delle casette è intervenuta anche la consigliera regionaleMaria Carmela Rozza, che fatto sapere di avere chiesto ad Aler se al-meno la progettazione delle casette è iniziata e quali sono i tempi direalizzazione previsti. «Se non riceverò una risposta soddisfacente – haprecisato la consigliera –, presenterò una mozione al Bilancio preven-tivo regionale 2020 – 2022 in discussione dal 16 dicembre, perché ven-gano stanziate le risorse da destinare ad Aler per la progettazione erealizzazione in tempi brevi delle casette ecologiche. È assurdo per unaquestione così importante perdere ancora tempo».

Stefano Ferri

Rifiuti a Gratosoglio, tempi ancora lunghi per le casette ecologicheDa Aler nessuna notizia. La consiglieraRozza chiede spiegazioni e risorse

almeno una volta al giorno in ogni quartiere, e a piedi in punti sensibiliindividuati con il Municipio e il Comando di Zona.

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ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 20194 ������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

Segue dalla primaQuali finanziamenti privati potrebbero arrivare?«Milano è una città che nei decenni prossimi sarà in-teressata da grandi investimenti immobiliari – spiegaBiscardini –. Lo sbinamento della M6 dalla M1 rad-doppierebbe la frequenza delle corse sulla Rossa, chenon dovrebbe più alternarsi sui due ramiBisceglie/Rho Fiera. Un sistema non più accettabileuna volta realizzati i prolungamenti a Baggio e quandosarà realtà Arexpo – il grande progetto di riqualifica-zione dell’area Expo – che a pieno regime ospiteràcirca 80mila nuovi studenti e lavoratori. Chi investe inquest’area potrebbe essere interessato ad avere unalinea M1 più efficiente, moderna e dedicata. Allostesso tempo, a Sud Ovest, il Villaggio Olimpico e lafutura riconversione dello Scalo Romana, gli insedia-

menti circostanti, e lo Ieo, il cui ampliamento, è scrittonel Pgt, è vincolato alla realizzazione di mezzi di tra-sporto pubblici adeguati, potrebbero essere convolti.La M6 poi alleggerirebbe la pressione sulla M1, co-lonna portante della mobilità pubblica Milanese».

In che modo l’M1 trarrebbe vantaggio dalla realizza-zione della M6?«Oltre al raddoppio delle corse, quindi di fatto un mi-gliore servizio con minor affollamento – illustra Figura– il tratto centrale della M1, da Pagano a Duomo, ve-drebbe con le fermate della M6 Cadorna, Borsa e Mis-sori, un percorso quasi parallelo, che eviterebbepraticamente a tutti i viaggiatori della M6 in ingressodall’Ovest Milano di prendere la Rossa per dirigersi incentro città. Stesso discorso per chi viene da Sud Est».

Da un’intervista a Marco Figura e Roberto Biscardini una proposta per Comune, Municipio e MM

M6, una sfida per ridisegnare il trasporto pubblico nel Municipio 5 L’idea: una nuova linea tra Baggio, Cadorna, Tibaldi e Ripamonti che, sfruttando il ramo Bisceglie di M1, abbatte i costi

Presso lo spazio Tenoha di via Vigevano 18, loscorso 29 novembre la Cooperativa sociale LaCordata ha festeggiato i suoi primi 30 anni dalla

fondazione, in un incontro aperto alla città, a cuihanno partecipato circa cinquecento persone.«Nel 1989 – come ha ricordato il presidente ClaudioBossi nel presentare la giornata – nove amici legati traloro dall’appartenenza agli Scout e con il chiodo fissoper una nuova società possibile, si sono mossi per co-struire un modello di convivenza, innovativa per allora,o un’esperienza abitativa che potesse offrire occasionipositive: nasceva così in via Burigozzo 11 il primo “pen-sionato integrato”, cioè la convivenza in un contestoin cui l’integrazione tra “normalità e diversità” fosseprassi quotidiana».I partecipanti al compleanno de La Cordata si sono poiconfrontati su tre tavoli: uno dedicato alla nascita della

cooperativa; un altro su come si è sviluppata come mo-dello capace di rispondere ai bisogni e ai desideri in-dividuali e collettivi; e infine un tavolo sulleprospettive future della cooperativa. Stefano Arduini,direttore responsabile di Vita Magazine, rivista dedi-cata al racconto sociale, al volontariato, alla sosteni-bilità economica e ambientale e al mondo non profit,ha condotto i lavori della giornata con interviste e rac-cogliendo testimonianze di appartenenti al mondodelle Istituzioni, delle imprese e del welfare.Partendo dai valori fondativi de La Cordata, è statofatto il punto sulle nuove fragilità e su come oggi sidebba rispondere alle domande di una società in con-tinuo mutamento. Dagli interventi è emerso che oggisono quasi 9 mila le persone alle quali La Cordata ar-riva: studenti, lavoratori, mamme con bambini, adole-scenti fragili e persino turisti responsabili che scelgono

l’ostello per vivere la città. Un’impresa sociale con 149dipendenti sostenuta da Fondazioni, imprenditori eIstituzioni, che opera sul territorio della Città metro-politana di Milano, occupandosi di benessere multidi-mensionale: economico, sociale, ambientale ecomunitario, creando luoghi e spazi di vita, capaci diaccogliere le persone.«In questi anni parole chiave come coraggio, integra-zione, consapevolezza, educazione, rete, autonomia,scouting e contaminazione ci hanno fatto da bussolanel nostro avanzare – ha sottolineato il presidenteBossi, quasi a fissare lo spirito della cooperativa chedirige – ma il modello di sviluppo economico e socialeattuale va riorientato superando l’approccio econo-mico competitivo, rimanendo nell’economia di mer-cato ma nella direzione di un’economia collaborativa,partecipata e sociale».

Gentilissimo direttore, mi permetto di scriverle in merito della let-tera del collega Carapellese sulle fermatedel 24, pubblicata il mese scorso sul gior-nale che dirige. Conoscendo il collega, sonorimasto stupito quando, in un passaggio, hadefinito propagandistici e contraddittori al-cuni elementi che sono lì, certificati dallostato delle cose. Infatti, l’analisi obiettiva cirivela che la carreggiata della via ha e avevaun’ampiezza insufficiente per la modifica;oggi, infatti, il transito in contemporanea ditram e mezzi pesanti (fra i quali anche imezzi di soccorso) è impossibile. E questoincide innegabilmente su traffico e sicu-

rezza. In tutta la rete sono presenti foto cheritraggono le banchine segnate dai coper-toni delle macchine in seguito a urti dettatidalla nuova conformazione della strada eche, in alcuni casi, hanno comportato losquarcio irreparabile, con conseguenteostacolo e pericolo per la circolazione, oltreal danno per i poveri automobilisti. Tuttociò senza prendere in considerazione fattoripotenziali quali l’obbligo, per gli autisti, diviaggiare sui binari, diminuendo la presadegli pneumatici, o delle difficoltà/impedi-menti che gravano su ciclisti e motociclisti,anche loro obbligati a destreggiarsi in unagincana pericolosissima. Già solo davanti a

questi dati incontrovertibili, facenti partedella realtà dei fatti, non capisco come sipossa sostenere che è propagandistico econtraddittorio affermare che la pericolo-sità della via, a seguito dei lavori, è aumen-tata. Si fa riferimento, inoltre, al traffico,definendolo un problema d’essai e di diffi-cile risoluzione; che per la sua risoluzionesia necessario rendere effettivo il divieto disosta nel tratto più stretto della carreggiata- non si capisce con quali effetti se poi lospazio tolto al parcheggio non potrà essereusato come ulteriore corsia - e inibire il traf-fico pesante - aspetto che mi trova piena-mente d’accordo -, dimenticando di dire

che, al momento, il traffico è aumentato,proprio per mano della stessa Atm che(non si capisce per quale motivo se il ser-vizio con le modifiche è così migliorato) haaggiunto oltre 40 corse giornaliere. E tuttociò al netto degli effetti prodotti dal riposi-zionamento delle fermate Quaranta e As-sunta, che ai rispettivi incroci produconotraffico ulteriore, sia per la stessa Ripa-monti sia per le vie ad essa incidenti. Infine,si fa menzione al numero di fermate, senzadire che la “coppia di fermate” è stata sop-pressa in un punto in cui la scarsità del Tplsi contrappone a una densità abitativa euna concentrazione di esercizi commerciali

per cui, pure se “la distanza media rientranella norma” (vorrei sapere quale), la mo-difica delle fermate (anche se in questi ter-mini sarebbe più corretto parlare diriduzione del servizio) soprattutto per chiproviene dalle vie adiacenti (Antonini,Verro, Chiaradia...), è davvero insostenibile.Quindi ritengo che al Municipio spetti ilcompito di rappresentare questa situazioneal Comune, in ossequio alla volontà popo-lare manifestata pubblicamente e certifi-cata in una raccolta firme che conta 2.000aderenti.

Il consigliere municipaleFabrizio D’Angelo

“La Cordata” fa 30 anni, a festeggiarla quasi 500 persone

«La pericolosità di via Ripamonti è aumentata»

Sono realmente mutate le condizioni che portarono allabocciatura della M6? E soprattutto: lo sbinamento della

M1 ipotizzato nell’intervista a Marco Figura e Roberto Biscar-dini e il coinvolgimento dei privati riescono a far pendere labilancia costi-benefici verso questi ultimi?

Crediamo sia doveroso un approfondimento. Municipio 5 e iconsiglieri comunali eletti nel sud Milano, di maggioranza eopposizione, devono chiedere alla giunta di incaricare MMdi verificare questa ipotesi di lavoro. La situazione dei tra-sporti pubblici e del traffico privato nell’area del Vigentino,Verro, Ripamonti è critica e lo diverrà sempre di più, visti gliinsediamenti progettati e quelli che con ogni probabilità ar-riveranno su aree che, a detta di tutti, hanno grandi prospet-

tive di sviluppo e di conseguente aumento di traffico. Certamente è un intervento che se anche fosse deciso richie-derebbe anni per essere realizzato. Ma è adesso, nella fasedi progettazione del prolungamento della M1 fino aBaggio, che ci si deve muovere, in modo da poter com-piere il primo passo per la realizzazione della M6.L’alternativa per la nostra rappresentanza politica è conti-nuare a litigare per qualche fermata in più o in meno, fa-cendo come i capponi di Renzo che si beccavano tra loromentre si dirigevano verso la cucina di Azzeccagarbugli, con-vinti che – fuor di metafora – per qualche voto in più valessela pena fare a chi alza più la voce, lasciando senza seguito ilfamoso ammonimento di De Gasperi “Un politico guarda alleprossime elezioni. Uno statista alla prossima generazione”.

L’appello: ci si deve muovere adesso

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Nel corso dell’evento il pittore Oreste Sabadin ha rea-lizzato un’opera pittorica, raccogliendo dai parteci-panti, attraverso l’invio da smartphone a un sitodedicato, una parola, un vocabolo che desse ancorapiù significato al valore sociale e un augurio a La Cor-data per il lavoro che ancora svolgerà nel futuro. Ilrisultato è stato una trama di colori mischiati, difogge e configurazioni inaspettate, parole mescolatee sovrapposte. Sugli schermi è comparsa una galas-sia, una nuvola di parole con in evidenza le più sug-gerite: integrazione, cittadinanza, alleanza, valore,sogno, comunità, fiducia, responsabilità, imprendi-toria femminile.Hanno portato il loro saluto a La Cordata: il presidentedel Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolè;il presidente del Municipio 6, (dove ha sede La Cor-data, in via Zumbini 6 al Villaggio Barona), Santo Min-niti e l’assessore al Welfare e alla casa GabrieleRabaiotti che abita in zona. Il sindaco Beppe Sala, conun messaggio ha ringraziato La Cordata, “una piantasana che dà frutti a Milano”.

Claudio Calerio

Presenti il sindaco Sala, Il Presidente del Municipio 6 Minniti e l’assessore Rabaiotti

Secondo la sua esperienza amministrativa, Biscardini,quali dovrebbero essere i passi per recuperare il progettodella M6?«Occorre che il Comune avvii la progettazione prelimi-nare dell’intera tratta. MM è senz’altro la società chepuò farlo, decidendo quale sistema di trasporto, auto-matico o no, adottare in ragione della previsione di do-manda di traffico, così da valutare come realizzare ilprolungamento verso Baggio, che è già finanziato.Dopo di che bisognerà sottoporre il progetto al Mini-stero dei Trasporti che, valutata l’opera, la sottoponeper l’approvazione al Cipe (Comitato interministerialeper la programmazione economica – NdR). Il Cipedovrà inserirla nell’elenco delle infrastrutture strate-giche da finanziare, senza dimenticare che una partedell’opera potrebbe anche essere finanziata da soggettiprivati interessati».

Stefano Ferri

I vantaggi per il Municipio 5...1. Miglioramento viabilità e traffico nel settore cittadinotra Famagosta e Corvetto. In particolare sulle direttrici

Sud –Nord: Bazzi, Ferrari, Ripamonti.2. Linea al servizio della Zona 5 (126 mila abitanti suquasi 30 km quadrati di territorio), che oggi disponesolo della fermata M2 di piazza Abbiategrasso.3. Linea al servizio futuro Villaggio Olimpico allo ScaloRomana, della successiva nuova urbanizzazione, previ-sta dopo il 2026.4. Linea di servizio allo Ieo e al suo probabile amplia-mento, in grado di intercettare l’ingresso in città dallaS.P 412 della Val Tidone. 5. Sostegno e spinta alla valorizzazione delle numerosearee abbandonate o da riconvertire della parte sud diMilano.

... e quelli per la città1. Raddoppio frequenza e capacità M1 ramo Pagano-Rho Fiera, a servizio dei futuri insediamenti diArexpo.2. Alleggerimento uso M1 in tratta centrale, altrimential collasso con i prolungamenti verso Baggio.3. Opera fondamentale realizzabile a costi contenuti: 4km già pronti, 3 km già progettati compreso il nuovo de-posito (Baggio), 1 km in superficie nell’ultimo tratto diRipamonti. Possibile sostegno spese da privati.

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 2019 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� 5

Dal 1992 la macelleria De Carni S.n.c. è sinonimodi grande qualità ed eccellenza. Posta all’interno del mercato comunale coperto divia Montegani, si è sempre distinta per la simpatia,la professionalità e la passione di Pasquale Cata-lano, il proprietario, e dei suoi collaboratori ma, so-prattutto, per la scelta di trattare carne di altissimaqualità nazionale.Dopo anni di attività, il signor Catalano ha decisodi mettersi in gioco nuovamente, rinnovando il suo

negozio e ampliandolo, in modo da poter lavorareanche con il figlio Claudio, esperto di pollame (chenel mercato aveva già un suo spazio dedicato allapolleria). Con questa sua decisione, Pasquale Ca-talano ha voluto riportare allo splendore iniziale iltanto amato mercato comunale coperto, renden-dolo più moderno e appetibile agli occhi dei clienti.Ma le sorprese non finiscono qui. Prossimamentela famiglia aprirà all’interno del mercato anche unarosticceria-bistrot che offrirà la possibilità di con-

sumare sul posto, in modo da soddisfare le diverseesigenze della clientela.

In occasione delle feste natalizie, i macellai Catalanoaccoglieranno con calore clienti vecchi e nuovi.

G. T.Per info e ordinazioni:Macelleria nel mercato coperto via Montegani 35, ang. Neera tel. 02-89501360

Quante volte, passando davanti a questainsegna in via Chiesa Rossa 113, but-tando l’occhio all’interno di una fine-

stra a un metro e mezzo da terra, abbiamopercepito una sensazione di calore e di acco-glienza, ma anche di tradizione e di storia?Quante volte abbiamo avuto l’impressione chel’Osteria Conca Fallata ci fosse da sempre?Bene, oggi vi diciamo che c’è stato un tempoin cui l’Osteria ancora non esisteva. Settem-bre 1969. Una famiglia giunge dalle Puglie edecide di rilevare un ristorante a Milano. È unascommessa sulla quale pochi avrebbero puntato.Eppure, dopo 50 anni, oggi, l’Osteria Conca Fallatafesteggia il suo mezzo secolo. E il giorno 4 dicem-bre 2019, il titolare, Andrea Mascoli, ha ricevutodalla Regione Lombardia una targa di attività sto-rica, un riconoscimento importante e spesso diffi-cile da ottenere. Nel corso della sua storia, oggi alla terza genera-zione, sono passati da qui personaggi dello spetta-colo, da Renato Pozzetto a Enrico Beruschi daLucio Dalla a Gianni Morandi o a Dario Argento.Ma soprattutto ci sono passati tanti milanesi checercavano un ristorante diverso dal solito. Perchéè stata una scommessa? Perché nel 1969 la famigliaMascoli voleva proporre un’esperienza culinariache i milanesi non conoscevano e che, essendo

molto legati alle proprie tradizioni, difficilmenteavrebbero accettato. Ma non è andata così. L’ideavincente è stata quella creare un gemellaggio tra ipiatti tradizionali lombardi e pugliesi e offrire aiclienti una doppia scelta. Quest’anno il signor An-drea, ha deciso di premiare i clienti più affezionaticon un omaggio di una calamita in ceramica rea-lizzata completamente a mano, a forma di piat-tino, che porta il nome e il simbolo dell’osteria.L’attività di ceramica PobiatieCurcio (www.pobia-tiecurcio.com/) si trova in Alzaia Naviglio Pavese288 e ha un laboratorio recentemente allestitosulle colline dell’Oltrepò Pavese. Si tratta di un’at-tività artigianale che si sta perdendo e che i due ti-tolari, Ornella Pobiati e Vincenzo Curcio, cercanodi mantenere in vita organizzando seminari rakucon spettacolari cotture che si tengono all’aperto

perché le ceramiche vengono estratte ancora in-candescenti dal forno in modo da dare ai pezzi ri-flessi dorati.L’idea dei piattini/calamita prodotti per l’osteriaConca Fallata, è un esempio di interessante colla-borazione tra due attività che hanno alle spalle unalunga storia e tradizione che la modernità non èriuscita a modificare. Auspichiamo che questapossa essere una buona occasione per rilanciarel’artigianato della ceramica, sia per quanto ri-guarda l’aspetto di insegnamento artistico che diproduzione e restauro. E buon compleanno al-l’osteria Conca Fallata! ma soprattutto, non accon-tentiamoci di guardarla da fuori. Ricordiamoci dientrare e premiarla, regalandoci una cena spe-ciale!

Nadia Mondi

“Fino al 7 al 22 dicembre, nelle pa-sticcerie associate, sarà possibilelasciare un panettone in attesa diessere donato a chi è meno fortu-nato”, ha postato sui social il nostrosindaco Beppe Sala. Per la campa-gna natalizia 2019, il beneficiariodella donazione questa volta sarà“Casa Jannacci”, la Casa dell’Acco-glienza del Comune di Milano diviale Ortles 69. Le pasticcerie cheaderiscono saranno contraddi-stinte da una vetrofania con il logodell’Associazione Panettone Sospeso, che raggruppa alcune dellemigliori pasticcerie milanesi (l’elenco completo sul sito panetto-nesospeso.org). La raccolta avviene in maniera molto semplice esi ispira alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”. Infatticome a Napoli il caffè è un simbolo, così il panettone lo è per Mi-lano. Per ogni panettone acquistato e lasciato “in sospeso”, le pa-sticcerie ne aggiungeranno un altro, raddoppiando la donazioneeffettiva. Tra le pasticcerie aderenti in zona c’è Massimo 1970, in via Ripa-monti 5 (www.massimo1970.com / tel 02 5832 1188). Vicine alSud Milano troviamo anche: Davide Longoni, via Tiraboschi 19;Moriondo, via Marghera 10; Vergani, Corso di Porta Romana 51.

G.T.

Buon compleanno Osteria Conca Fallata!Una ricorrenza che rilancia l’artigianato della ceramica

Dal 7 al 22 dicembre, nelle pasticcerie associate

Un panettone “sospeso”, per chi non se lo può permettere

Al Mercato comunale coperto di via Montegani

Una macelleria tutta nuova. E poi... anche un bistrot!

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ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 2019

Biblioteca Chiesa Rossa: cinema sotto l’albero Martedì 3 dicembre, ore 18. Paura a Milano. Parole e im-magini di un delitto. Donata Scanavini presenta il suosecondo romanzo accompagnata dalle fotografie diFulvio Lacitignola che illustrano i luoghi teatro di que-sta vicenda misteriosa e appassionante.Venerdì 6 e 20 dicembre, ore 17. Cinema sotto l’albero:piccola rassegna di film natalizi per ragazzi: Gli Eroidel Natale (6/12)e Frozen le avventure di Olaf(20/12).Lunedì 9 dicembre, ore 20.30. La crisi cilena tra presentee passato: una lettura femminista con tanti ospiti emusica dal vivo. Venerdì 13 dicembre, ore 17. Le lanterne di Santa Lucia:festeggiamo insieme con un laboratorio di creazionedi lanterne per bambini da 7 anni. Laboratorio a nu-mero chiuso con iscrizione. Sabato 14 dicembre, ore 15. Natale in Chiesa Rossa: unpomeriggio dedicato a grandi e piccini per addobbareinsieme l’albero di Natale. Ogni bambino è invitato aportare un piccolo oggetto da appendere per persona-lizzare l’albero. Seguono festa della pace intorno al-l’albero e alle 17 una tombolata.

Martedì 17 dicembre, ore 18.30. Vietato non sapere!Inaugurano gli incontri sull’economia circolare peruno Sviluppo Sostenibile. Il tema di oggi è Non spre-care: dal cibo agli oggetti.Giovedì 19 dicembre, ore 18. Emergenza climatica e mo-vimento giovanile. Discussione del libro di Greta Thun-berg, La nostra casa è in fiamme.

Fra Cristoforo: l’Avvento in mascheraMartedì 10 dicembre, ore 18. La Milano di AlessandroManzoni: conoscere meglio la città all’epoca in cui loscrittore vi abitava. Con Laura Soubachakis. Mercoledì 11 dicembre, ore 17. Le vacanze di Natale delbruco Alidoro: spettacolo teatrale per bambini 3-6anni.Sabato 14 dicembre, ore 10.30. Alberi di carta: laborato-rio creativo per bambini 5-10 anni. Con le “donne delgiovedì”, ingresso con prenotazione.Domenica 15 dicembre, ore 16.Natale in maschera: spet-tacolo teatrale per bambini e famiglie. Apertura stra-ordinaria della biblioteca dalle 14 alle 18.Lunedì 30 dicembre, ore 18. Lanterne in argilla: labora-

Un viaggio al Polo Nord tra luci incantatee renne, una festa di giochi e colori nelmagico mondo dei mattoncini Lego, la sa-lita alla torre, spettacoli e laboratori perbambini e grandi: dopo il successo del2018 (20mila visitatori), il Castello Vi-sconteo di Trezzo sull’Adda torna a pro-porre il calendario natalizio organizzatodalla Pro Loco.L’esplorazione del misterioso tunnel neisotterranei del castello è in programmail 14,15, 21, 22 e 24 dicembre (con BabboNatale) dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle17.30; poi ancora il 4 gennaio (solo pome-riggio), il 5 (tutto il giorno) ed il 6 (solopomeriggio) con la renna Blizzard. Lungo i 150 metri scavati tra roccia eghiaccio, nel tunnel ci sono alberi di Na-tale, luci colorate, gli animali del GrandeNord: e alla fine del percorso si potrà en-

trare nella stanza di Babbo Natale, par-largli e assistere agli ultimi preparativiche sta perfezionando in vista della par-tenza. Anche la salita ai 42 metri dellatorre (“restaurata, con gradini comodi ein sicurezza, rampe larghe e illuminate,è alla portata di tutti!”) fa parte di questofestoso programma: nelle belle giornate,da lassù, si osserva un pano-rama che spazia dai gratta-cieli della “nuova” Milanoalla lingua serpeggiante delfiume Adda. Nella zonaespositiva del castello, poi,per gli appassionati dei mat-toncini colorati si possonoammirare monumenti rico-struiti (anche il Castello diTrezzo), macchine e dio-rami. Apertura prevista in

otto giorni: nei pomeriggi del 14, 17, 18,19e 20 dicembre (dalle 14 alle 17.30) e perl’intera giornata (dalle 10 alle 18) il 14,21 e 22 dicembre. Per tutto il mese, inol-tre, sono previsti laboratori e spettacoloper bambini e famiglie. Tutti i dettagli ele modalità per prenotare al sitowww.prolocotrezzo.com/website/eventi.aspx

La Madonna Litta, il dipintoattribuito a Leonardo, tornaa Milano, città in cui si tro-vava fino al 1865, quando ilduca Antonio Litta ViscontiArese lo vendette allo zarAlessandro II di Russia. L’oc-casione è la mostra “Leo-nardo e la Madonna Litta” alMuseo Poldi Pezzoli, in cui Ilcapolavoro dell’Ermitage diSan Pietroburgo viene presentato al pubblicoinsieme a un nucleo di circa venti opere tradipinti e disegni, eseguiti da Leonardo e daisuoi allievi più vicini negli ultimi due de-cenni del Quattrocento, quando il maestroviveva a Milano, presso la corte di Ludovicoil Moro. Il celebre dipinto viene esposto finoal 10 febbraio accanto ad un’altra opera dellacollezione Litta, la Madonna della Rosa di

Giovanni Antonio Boltraffio, ilmigliore degli allievi di Leo-nardo a Milano. Durante i mesidella mostra non mancherannomomenti di approfondimentocon visite guidate nonché labo-ratori didattici per bambini escuole, e poi conferenze dedi-cate ai temi della mostra.L’esposizione è curata da PietroCesare Marani, uno dei mas-

simi esperti di Leonardo, e Andrea Di Lo-renzo, con il sostegno di Fondazione Braccoin qualità di Main Partner, a cui si affiancanoRegione Lombardia e Comune di Milano.Sede: Museo Poldi Pezzoli – via Manzoni 12- Orari da mercoledì a lunedì dalle ore 10alle ore 18; martedì chiuso.Info: www.museopoldipezzoli.it

Giuseppe Lippoli

Otto sale che scorrono veloci come foto-grammi di un grande flashback di un decen-nio, quello dei Sessanta, che ha visto l’Italia,ma soprattutto Milano, protagonisti del“boom economico” fra quartieri in espan-sione – tra cui i plastici di Comasina e Gra-tosoglio, sorti in quegli anni per assecondareil vertiginoso sviluppo demografico dellacittà –, grandi opere ma anche grande diver-timento fra sport, cabaret e concerti. È il

trionfo della prima Milano da bere con unaserie di scatti fra piazza Duomo, gli aperitivi el’arrivo dei Beatles per il primo e unico con-certo al Velodromo Vigorelli. Non sarà molto, ma bastano otto sale nelcontesto elegante di Palazzo Morando perfare un tuffo nel passato trionfale di una cittàche rimane capofila per le attività produt-tive, grandi progetti della linea metropoli-tana e il design che ritroviamo in particolarmodo con un allestimento completo di cu-cina e salotto in perfetto stile anni ‘60. Ultima sala completamente scura, in un si-lenzio che lascia solo spazio a fotografie checommentano da sole una tragedia che ri-mane come una ferita aperta per Milano,quella di Piazza Fontana.Informazioni su: www.costumemodaimmagine.mi.it/

Simone Sollazzo

A quattro anni di distanza dall’ultimoalbum, Gates of Eden, ecco arrivare ilnuovo lavoro dei Los Lobos, la band “chi-cana” di Los Angeles in pista da oltrequaranta anni, che gode di grande stimae popolarità in tutto il mondo. Questonuovo disco, Llego Navidad, non è pro-priamente il classico album natalizio chemoltissimi artisti hanno fatto durante laloro carriera, ma un album folk o megliodi mexican folk con le liriche a caratterenatalizio. Ed è proprio questa partico-larità a rendere il lavoro molto interes-sante, grazie anche alle riusciterielaborazioni, dopo lunghe ricerche suun elevato numero di brani, di classici

brani folk provenienti dal Messico e dal-l’America Latina. Con il loro inconfondi-

bile stile le hanno fatte proprie, resti-tuendoci brillanti e trascinanti brani folkdove c’è un largo uso di fisarmonica. Sfi-lano cosi tredici brani che lasciano ilsegno, come La Rama, Arborito de Navi-dad, la lenta title-track Llego Navidad,It’s Christmas In Texas, con chitarre inevidenza, e la bellissima grande versionedi Feliz Navidad, il brano messicano piùfamoso della tradizione natalizia e sen-tendo questo nuovo album ci ritorna inmente lo splendido disco La Pistola Y ElCorazon. Llego Navidad è un lavoro ec-cellente che merita di essere ascoltatogià adesso, senza aspettare l’arrivo, frameno di due mesi, del Santo Natale.

Le iniziative delle biblioteche della zona sud Milano

C’è aria di Natale in biblioteca torio creativo di modellazione. Iscrizione obbligatoria,a partire da 12 anni.

Lorenteggio: l’universalità dei valori nataliziVenerdì 6 dicembre, ore 17.30. Cucito express: incontrodi cucito creativo per amanti di ago e filo. Laboratorioa numero chiuso con prenotazione.Martedì 17 dicembre, ore 18.Milano: la città e la sua sto-ria, dalla fondazione celtica ai giorni nostri. Con TitoLivraghi, proiezione di immagini e reading.Venerdì 20 dicembre, ore 17.30. Natale in maschera:festa-spettacolo dedicata all’universalità dei valori na-talizi condivisibili dai bambini di tutto il mondo.Lunedì 23 dicembre, ore 16. Giulio Coniglio vola in unafavoletta di Natale: lettura animata per condividere igiorni della festa. Per bambini 3-6 anni.

Sant’Ambrogio: sognando la festivitàLunedì 9 dicembre, ore 18. Milano: la città e la sua storia,dalla fondazione celtica ai giorni nostri. Con Tito Li-vraghi, proiezione di immagini e reading.Martedì 10 dicembre, ore 17. Sognando Natale, letturaanimata per bambini da 3 anni a cura del Municipio 6.Sabato 14 dicembre, ore 10.30. Giulio Coniglio vola inuna favoletta di Natale: lettura animata per bambini3-7 anni.Lunedì 16 dicembre, ore 18. Romeo e Giulietta di Sha-

kespeare: tappa di una breve storia informale del tea-tro dedicata al teatro elisabettiano e al suo grandebardo.Lunedì 23 dicembre, ore 16. Questo Natale mi sono persole renne... spettacolo di Natale per bambini da 4 anni,a cura del Municipio 6.

Tibaldi: le feste del bruco AlidoroVenerdì 13 dicembre, ore 17. Burattini a Natale: labora-torio di costruzione di burattini con materiali di recu-pero per bambini 7-10 anni.Sabato 14 dicembre, ore 20.30. Quel rapace di GaleazzoMaria Sforza: racconto teatralizzato della vera storiadel quinto Duca di Milano, con Giancarlo Mele nellevesti di Galeazzo Maria Sforza e Francesca D’Alessan-dro nelle vesti di Lucia Marliani.Venerdì 20 dicembre, ore 17. Le vacanze di Natale delbruco Alidoro: spettacolo teatrale per bambini 3-6anni.Sabato 21 dicembre, ore 16. Giulio Coniglio vola in unafavoletta di Natale: lettura animata per bambini 3-6anni.

Il programma potrebbe subire modifiche o aggiorna-menti. Si consiglia di consultare il sito:milano.biblioteche.it

A.B.

IN MOSTRA FINO AL 10 FEBBRAIO 2020

Poldi Pezzoli “Leonardo e la Madonna Litta”

IN MOSTRA A PALAZZO MORANDO FINO AL 9 FEBBRAIO

“Milano Anni ‘60” quando la città prese il volo

��� ��� �����di Laura Guardini

Con Babbo Natale al Castello Visconteo di Trezzo

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• Los Lobos, Llego Navidad - Rhino

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ANNO XXIII NUMERO 11 NOVEMBRE 2019ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 20198 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������������������������������������������ ����� ��������������������������� Emily Dickinson

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Milano – 12 dicembre 1969 ore16.37: un boato squarcia il cielodella città. Alla Banca Nazionale

dell’Agricoltura è appena scoppiata la“madre” di tutte le bombe che falcia lavita di 17 persone, ne ferisce indelebil-mente 88, e dà il via alla cosiddetta stra-tegia della tensione, la stagione piùoscura della storia recente del nostropaese, impregnata di sangue e costellatadi trame fitte e indicibili.Per quanto la nostra democrazia abbiaretto alle scosse telluriche di quel deli-cato passaggio storico, la strage di PiazzaFontana (rimasta, ricordiamolo, impunita), ha la-sciato quesiti e ferite aperti nel tessuto connettivodella nostra società che, a distanza di 50 anni, conti-nuano a turbare il confronto democratico e ad inqui-nare la vita civile del Paese probabilmente più diquanto si possa ragionevolmente pensare. In concomitanza con l’uscita di una serie di nuovi libriscritti sull’argomento da autorevoli giornalisti e scrit-tori – Paolo Morando, Enrico Deaglio, Gianni Barba-cetto e Benedetta Tobagi – la Casa della Memoria diMilano ha organizzato una serie di tavole rotonde congli autori, a cui si affiancano di volta in volta studiosi,giornalisti e protagonisti di quegli anni.Il ciclo di incontri si è aperto con la presentazione dellibro di Paolo Morando: “Prima di Piazza Fontana. Laprova generale” che ha il merito di avere acceso i ri-flettori sui mesi antecedenti la strage, mettendone infila gli avvenimenti e ricostruendone il clima generale,caratterizzato da un crescendo di cupi presagi diquanto, da lì a poco, sarebbe accaduto.All’incontro, oltre all’autore, sono intervenuti RobertoCenati (presidente provinciale dell’Anpi), MassimoPisa (giornalista di Repubblica), Carlo Arnoldi (pre-sidente dell’associazione familiari vittime piazza Fon-tana) e Claudia e Silvia Pinelli, figlie di Pino, ilferroviere anarchico ingiustamente accusato di com-plicità nella strage e morto, in circostanze mai piena-mente chiarite, in seguito alla caduta dal quarto pianodella Questura di Milano mentre era in stato di fermoda tre giorni (ben oltre i termini di legge) dopo lo scop-pio della bomba.Claudia e Silvia Pinelli hanno sottolineato l’impor-tanza dell’incontro avvenuto al Quirinale nel 2009 inoccasione della giornata della memoria in cui, alla pre-senza del Presidente Napolitano, hanno incontrato perla prima volta l’associazione dei familiari delle vittimedi piazza Fontana sancendo in modo inequivocabilecome loro padre sia da considerarsi a tutti gli effettila diciottesima vittima della strage. La limpidezza el’integrità della figura di Giuseppe Pinelli, nonostanteil tentativo di infangamento, è emersa progressiva-mente e con tale forza che si può dire abbia rappre-sentato il granellino di sabbia che ha fatto inceppare,assieme alla reazione democratica dei milanesi (300mila) accorsi in massa ai funerali delle vittime, la mac-

china della menzogna che puntava ad attribuire aglianarchici la responsabilità della strage. Carlo Arnoldi e Roberto Cenati, sono stati concordinell’affermare che, nonostante la possibilità di otte-nere una verità giuridica sia ormai preclusa (ricor-diamo che la cassazione a maggio 2005 ha chiuso l’iterprocessuale durato 36 anni confermando la sentenzaassolutoria per Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi e Gian-carlo Rognoni, sancendo di fatto l’assenza di colpevolie condannando i familiari alle spese processuali), lostesso non possa dirsi per quella storica che, graziealla determinazione, al coraggio e alla perseveranzadei familiari delle vittime in primis, ma anche di largaparte della società civile, è infine venuta a galla: unastrage di Stato compiuta dalla destra eversiva funzio-nale a una strategia antidemocratica in cui hannoavuto un ruolo fondamentale “pezzi” deviati dello StatoItaliano. Come ha sottolineato Massimo Pisa, che gra-zie a un meticoloso lavoro di studio delle carte proces-suali e dei documenti recentemente desecretati stapubblicando su Repubblica molti articoli sulla vicenda,Morando ha avuto l’intuizione di concentrarsi sui mesiantecedenti l’attentato, ricostruendo e legando tra loroi vari pezzi di una trama eversiva che avrà il suo tra-gico climax nella strage. Le bombe del 25 aprile 1969 alla Fiera di Milano (veree proprie stragi mancate), le indagini a senso unicoverso la galassia anarchica, il ruolo subordinato del-l’ufficio politico della Questura di Milano a quellodell’Ufficio Affari Riservati di Roma, le trame orditeda ambigui personaggi come Guido Giannettini, rap-presentano (purtroppo a posteriori) le tessere di unpuzzle criminale che andava formandosi. Se la verità storica è finalmente disponibile, il rischioè che passi nel dimenticatoio. Nel 2009, in occasionedel 40° anniversario della strage, un’indagine svoltatra i giovani svelò lacune preoccupanti: un intervistatosu 3 ne attribuiva la responsabilità alle Brigate Rosse(nel ‘69 non ancora apparse sulla scena). Da alloramolto lavoro è stato fatto nelle scuole e le numerosetesine (anche di laurea) sulla strage che l’associazionedei familiari delle vittime riceve dagli studenti sono ladimostrazione che l’esercizio della Memoria non èqualcosa di anacronistico ma l’indispensabile filo chelega il passato con il futuro.

Il contrasto all’oblio si nutre di condivisione e parte-cipazione: ecco allora i principali eventi in programmaa dicembre.

Marco Gambetti

Incontri, filmati e presentazioni

Martedì 10 dicembre, ore 18 presentazione del libroPiazza Fontana, il processo impossibile di BenedettaTobagi, Einaudi 2019 ne parlano con l’autrice CarloArnoldi (Ass. Piazza Fontana 12 dicembre 1969) eFrancesco Lisanti (archivista).

Giovedì 12 dicembre, ore 20,30 proiezione del filmatoPiazza Fontana. Storia di un complotto di FabrizioCalvi e Frederic Laurent regia di Jean-Michel Maurice,coproduzioneRaidue – la Sept Arte – L.P., 1997.

Sabato 14 dicembre, ore 14 Catena musicale Umana inricordo di Giuseppe Pinelli da Piazza Fontana a ViaFatebenefratelli (Sede della Questura) con la parte-cipazione della famiglia Pinelli.

Martedì 17 dicembre, ore 18.30 Incontro Piero Scara-mucci e l’informazione indipendente intervengonoGiovanni Scirocco (Istituto Nazionale FerruccioParri), Danilo De Biasio (direttore del Festival dei Di-ritti Umani di Milano), Michele Migone (giornalistadi Radio Popolare).

Venerdì 20 dicembre, ore 18.30 presentazione del libroPinelli L’innocente che cadde giù di Paolo Brogi, Ca-stelvecchi editori 2019 ne parlano con l’autore GraziaPradella (magistrato) e Daniele Biacchessi (giorna-lista).

Casa della MemoriaCasa della Memoria è uno spazio pubblico aperto allacittà che ospita iniziative e conferenze ed è aperto tuttii giorni Tutti gli eventi culturali e le manifestazionipubbliche organizzati. Un ricco programma di mostre,conferenze, performance e letture anima gli spazi alpiano terra durante tutti i mesi dell’anno. La Casa della Memora si trova in via Confalonieri14, Tel. 0288444102.

Piazza Fontana 50 anni dopo

I nuovi libri per comprendere la strage

Il 12 dicembre, in occasione del 50° anniversario dellaStrage di Piazza Fontana il Teatro Linguaggicreativiha programmato la messa in scena del reading-spet-tacolo “Piazza Fontana una storia d’amore”.

Il reading-spettacolo racconta la storia d’amore am-bientata a Milano tra due protagonisti che prendespunto nel suo svolgimento sia dalla canzone di Her-bert Pagani “Albergo a ore”, sia dall’intramontabile tra-gedia di Shakespeare “Romeo e Giulietta”. A questo primo filone drammaturgico si intreccia lastoria di Milano nei cinque giorni che precedono loscoppio della bomba: il clima sociale, culturale, poli-tico di quegli anni. Questi contributi testuali sono statiscritti per noi da importanti esponenti della culturamilanese come Eugenio Finardi noto cantautore mi-lanese, Piero Colaprico scrittore giornalista, LetiziaRusso drammaturga e altri ancora. Lo spettacolo è una produzione di Teatro Linguaggi-creativi, scritto dai due Direttori Artistici Simona Mi-gliori e Paolo Trotti, regia di Paolo Trotti, con SimonaMigliori e Amedeo Romeo (attore e direttore artisticodel Teatro della Tosse di Genova) nel ruolo dei dueprotagonisti, e con Michele Agrifoglio e Paolo Tre-spidi alle letture dei contributi di Alessandro Bertante,Gianni Cervetti, Piero Colaprico, Eugenio Finardi e Le-tizia Russo, e la musica dal vivo di Danilo Gallo.Info su www.linguaggicreativi.it

• Paolo Morando, “Prima di Piazza Fontana. La prova generale”• Enrico Deaglio, “La bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana”• Gianni Barbacetto, “Piazza Fontana. Il primo atto dell’ultima guerra italiana”• Benedetta Tobagi, ”Il processo impossibile”;

Alcune pietre miliari:• Piero Scaramucci/Licia Pinelli, ”Una storia quasi soltanto mia”• Marco Ligini/Eduardo M. Di Giovanni: ”La strage di stato. Controinchiesta”.

Le ultime pubblicazioni

12 DICEMBRE, AL TEATRO LINGUAGGICREATIVI

Piazza Fontanauna storia d’amore

A sinistra il buco provocato dalla bomba, a destra i funerali delle vittime dell’esplosione del 12 dicembre.

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A un mese dalle celebrazioni per il decennale dellascomparsa di Alda Merini esce la biografia “Alda Me-rini. L’eroina del caos” curata da Annarita Briganti.L’autrice ha ripercorso la vita della Poeta: lei non sinega niente, non si nega (quasi) a nessuno. Nono-stante gli internamenti, due matrimoni complessi, duevedovanze, la povertà, le litigate con le figlie, la diffi-coltà di essere accettata da un certo milieu culturale,lei dichiara “Io la vita l’ho godutatutta, a dispetto di quanto vannodicendo sul manicomio. Io la vital’ho goduta perché mi piace anchel’inferno della vita e la vita è spessoun inferno. Per me la vita è statabella perché l’ho pagata cara”. Tra le pagine anche le interviste auna delle sue quattro figlie e a unanipote. Significative le testimo-nianze di due persone che le sonostate molto vicine anche in mo-menti difficili della sua esistenza:il fotografo Giuliano Grittini, rima-sto al suo capezzale nelle ultime

ore, tra le altre cose dice “Anche in punto di morte eraincredibile”. Il musicista Giovanni Nuti nella sua in-tervista afferma “Era l’ultima divina”. E, infine, una te-stimonianza del cardinale Gianfranco Ravasi. Per entrare nel mondo di Merini bisogna leggerla e ri-leggerla: ad ogni lettura si scopre un dettaglio nuovo,una parola di cui era sfuggito il significato recondito.Perdersi tra le sue parole fino a quando la suggestione

ce la fa sentire accanto, mentre recita isuoi versi. Con l’immancabile sigarettatra le dita, le unghie laccate di rosso, coni suoi anelli, bracciali, orecchini, collane,scialli. Bellissima! Indimenticabile Poeta! Intensi questi versi dedicati a se stessa:“Sono nata il ventuno a primavera / manon sapevo che nascere folle, aprire lezolle / potesse scatenar tempesta”.

Lea Miniutti

Annarita Briganti Alda Merini L’eroina del caos Cairo; pag. 160, euro 14.00.

In occasione della Giornata inter-nazionale per l’eliminazione dellaviolenza contro le donne, presso ilCircolo Pd Barona si è svolta lapresentazione del libro di VittoriaLongoni “C’era in Atene una belladonna - Etère, concubine e donnelibere nella Grecia antica”. Nehanno parlato: Elena Buscemi,vice presidente del consiglio co-munale e consigliera metropoli-tana delegata a Lavoro e Politichesociali; Marilena Salvarezza, do-cente e formatrice, componentedella segreteria di Milanosifasto-ria; Maura Borghi, insegnante, co-ordinatrice del gruppo Cultura delCircolo Pd Barona. Il libro partedalle origini del patriarcato nellaGrecia dove, nonostante ad Ateneci fosse la democrazia, esistevanoil predominio dell’uomo, lo schia-vismo e una società guerriera.L’autrice – dialogando con Mari-lena Salvarezza – è partita dal“machismo” greco, per poi parlaredi quello rinascimentale e diquello ottocentesco, dell’influenzadelle religioni sul ruolo delladonna, fino ad arrivare alla nostraepoca, dove la condizione delladonna nel mondo è diventata plu-rale: va dall’emancipazione fem-minile in occidente e arriva finoalle violenze nelle tante guerre“locali”, dove le donne sono reseschiave, stuprate e uccise. «Gli abusi, fisici e psichici, le vio-lenze dentro le mura domestiche,

ma anche fuori, e i tanti femmini-cidi nella nostra società – ha dettoVittoria Longoni – avvengono per-ché gli uomini non sopportano lalibertà della donna e domina an-cora lo stereotipo della ‘virilità’che è messo in discussione».Elena Buscemi ha sostenuto cheoccorre un grande cambiamentoculturale a cominciare dallascuola, mentre sono ancora tantele donne che non lavorano e subi-scono il ricatto economico di “es-sere mantenute”. A Milano iCentri per l’impiego aiutano ledonne a inserirsi nel mondo dellavoro. Città Metropolitana stasperimentando una rete fra pic-cole aziende, sindacati, Comuni eistituzioni per dare priorità al la-voro per le donne. Si è sviluppatoanche un welfare aziendale ma,

nelle piccole aziende, i diritti e laparità di genere ancora non sonoancora pienamente riconosciuti.Si sta affermando una forte movi-mento femminista, ma la realtà diMilano non è quella di tutta laLombardia e neppure di tutta Ita-lia. E comunque – è stato l’appellofinale - le istituzioni e la politicadevono mettere i diritti delledonne tra le priorità delle loroagende.

Claudio Calerio

C’era in Atene una bella donna Etère, concubine e donne liberenella Grecia anticaVittoria LongoniEd. Enciclopedia delle donne.itC.C. www.enciclopediadelledonne.it

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Alda Merini. Genio e follia Dialogando sul libro della filosofa femminista Vittoria Longoni…

I diritti delle donne devono essere tra lepriorità di istituzioni e politica

L’autrice è laureata in Filosofia e inLetteratura greca, ha insegnato

lungamente e pubblicato numerosicommenti, traduzioni e libri di testo(L’immaginario epico, La nuova Italia).Insegna Greco antico e Cultura classicaall’Unitre e all’Humaniter. Femministadal ‘75, collabora con la Libera univer-sità delle Donne e con la Casa delleDonne di Milano, nei gruppi Libr@rsie Bibliomediateca.

L’identikit

A DICEMBRE PRESSO LA CASA DELLE ASSOCIAZIONI

Dal Tutto all’Uno, le opere di Franco Natalini in mostraIl maestro Franco Natalini presenta la sua ricerca ar-tistica, che da tempo prende ispirazione dalla Filosofiaantica. Il significato dell’Essere, la nascita del Cosmo,il ruolo dell’uomo nella creazione, la metamorfosi dellamateria sono i temi affrontati dal maestro, che esprimee rappresenta nei suoi quadri con creazioni che spessoutilizzano materiali di riciclo, che egli stesso recuperae trasforma in opere d’arte.La mostra “Dal Tutto all’Uno” è visitabile per tutto ilmese di dicembre alla Casa delle Associazioni di viaSaponaro 20.

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La pagina La pagina dell’Associazionedell’Associazione

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• In gita con Milanosud. I prossimi appuntamenti

• 22 febbraio - SABATO

CANOVA / THORVALDSEN

Il programma eventi e viaggi del primo semestre del 2020

Prima data da segnare è Sabato 22Febbraio con la visita guidata ad unadelle mostre più attese dell’anno:“Canova | Thorvaldsen. La nascitadella scultura moderna”, alle GallerieD’Italia. La mostra rappresenta, siaper l’importanza e la bellezza delleopere esposte, che per la grande ri-

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Cari Soci di MilanoSud, nell’augurarvi un Felice Anno Nuovo vogliamo ringraziarvi per averpartecipato alle nostre visite , alle gite e ai viaggi sperando che vi siate divertiti e che abbiatepotuto conoscere o rivedere alcuni dei più bei luoghi del nostro Paese.Il calendario gite e viaggi per il primo semestre del 2020 è pronto come di consueto primadelle vacanze natalizie ed è con vero piacere che ve lo proponiamo.

levanza scientifica, una straordinariaoccasione di conoscenza della sculturatra Settecento e Ottocento. Un periodo in cui quest’arte ha cono-sciuto una decisiva trasformazione gra-zie al genio dell’italiano AntonioCanova (Possagno 1757 – Venezia 1822)e del danese Bertel Thorvaldsen (Co-penaghen 1770 – 1844), protagonisti erivali sulla scena ancora grandiosa diuna Roma cosmopolita dove hannoavuto modo di confrontarsi con i valoriuniversali della classicità � e dell’antico.

Costo: €19 per persona da pagarsi almomento dell’iscrizione comprensivo diprenotazione, biglietto, guida e micro-fonaggio.

• 21Marzo - SABATO

IL MONASTERO DI TORBA

Per dare il benvenuto alla primavera Sabato 21 Marzo andremo a visitare unodei Beni del FAI (Fondo Ambiente Italiano) considerato un angolo di Medioevonei boschi del Varesotto: il Monastero di Torba Un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologicodichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, immerso nella natura e raccoltoattorno a un’imponente torre con interni affrescati. Nel programma è inserita anche la visita di Castelseprio perché insieme a Torbaè stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità come uno dei centri del poterelongobardo in Italia (dal 2011).Si visiterà anche il Borgo di Castiglione Olona la città ideale, un gioiello d’arte,una sorpresa per il visitatore di ieri come per quello di oggi. Il suo nobile passatola rende un baluardo di cultura immerso nella verde valle dell’Olona. Gli ele-ganti edifici raccontano atmosfere di vita cortese attraverso la delicatezza deicolori toscani e la dolcezza dei visi di Masolino da Panicale.

• 1 Maggio / 3 Maggio

DA MAROSTICA A CONEGLIANO

Ed eccoci all’appuntamento più importantedi questi mesi: il viaggio di primavera!Da venerdì 01 Maggio a domenica 03Maggio andremo a scoprire tesori d’artemeravigliosi, attrattive storiche e arti-stiche inaspettate, indirizzi curiosi edangoli affascinanti sconosciuti ai più.Dove? In terra veneta e nell’alta MarcaTrevigiana da Marostica a ConeglianoVeneto , lungo la strada del Prosecco,proclamata quest’anno il 55° sito Une-sco italiano.

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Marostica con la sua famosa Piazza ascacchiera e la cinta muraria cheunisce due castelli; Asolouno dei paesi più belli d’Italia, borgomedievale, perla architettonica delVeneto; Possagno, la patria del piùgrande scultore neoclassico, AntonioCanova, che ha lasciato la sua grandeeredità d’arte nella sua casa natale e

nella solenne Gipsoteca realizzata nel1836; Bassano del Grappa e il suo mo-numento simbolo, il Ponte Vecchiocostruito sul progetto del Palladio,che lega la sua immagine all’epopeadegli alpini della Grande Guerra; Co-negliano, città d’arte e del vino, è pa-tria del pittore Giovan Battista Cima,e conserva l’impronta di fortezza me-dievale e borgo murato.

Da Gennaio aprono le iscrizioni, nonperdete l’occasione di conoscere questimagnifici luoghiA tutti voi auguriamo uno splendido Na-tale e un Felice Anno Nuovo da trascor-rere con i vostri cari in serenità e relax.

Rossella ed Emilia

Presso la nostra sede di via S. Teresa 2A, è adisposizione, con una minima offerta di 5euro, il calendario storico 2020, una produ-zione interamente di Milanosud, testi di Pi-nuccia Cossu, progetto grafico eimpaginazione di Anita Rubagotti e Ivana

Reganaz. Il calendario storico contiene 365avvenimenti storici, scientifici e cronachi-stici del nostro vissuto passato e presente.Un paio di righe da leggere ogni giorno, cheoffrono l'opportunità di ricordare eventi im-portanti, per “santificare” la nostra Storia, e

avere spunti per futuri approfondimenti, peri curiosi che lo vorranno. Può essere ancheun originale e interessante gadget natalizioper parenti, amici, conoscenti. Oltre che unmodo per sostenere il giornale e l’associa-zione Milanosud.

La quarta edizione è in vendita in associazione a 5 euro

Il calendario storico di Milanosud

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Page 11: Da un’intervista a Marco Figura e Roberto Biscardini una proposta … · 2019-12-09 · Errori e crimini Che molte volte i governi che si sono suc-ceduti abbiano commesso errori

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 2019 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� 11

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Page 12: Da un’intervista a Marco Figura e Roberto Biscardini una proposta … · 2019-12-09 · Errori e crimini Che molte volte i governi che si sono suc-ceduti abbiano commesso errori

ANNO XXIII NUMERO 12 DICEMBRE 201912 ������� ��������������������������������������������������� ��������������������������������������������

ACCONCIATURE/PARRUCCHIERI'���"��"����� ����$%"����� ���������� ��������� ���Via.F. Lassalle, 7 (citofono 742) Milano��0289513693Riceve su appuntamentoSconto ai lettori di Milanosud

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Dicembre 2019Teatri Atir Teatro Ancora una stagione teatrale On the Road, ospiti in teatri cittadini. Con-sultare il Sito per spettacoli, letture, laboratori per adulti e bambini, Cam-pus e molto altro.

Teatro Pacta Salone: orari spettacoli feriali ore 20.45, domenica 17.30. Dal 12 al 15 “Amleto” di Shakespeare, riduzione, adattamento e regia diClarizio Di Ciaula, con G. Di Lonardo, G. Busco, L. Sammataro, S. Fala-bella: associazione Culturale Murgia Teatro. Il 16 va in scena “L’uomo umido. Diocreme in Vincoli” dall’omonimo librodi Cesare Vergati, riduzione drammaturgica e regia di Ombretta De Biase,Associazione Culturale Poema. Frustalupi, in arte Diocreme, vive felice in un luogo paludoso in riva a unmare su cui ondeggia una barchetta, purtroppo il clima minaccia di cam-biare e si annuncia la siccità.

Teatro PimOff Il 10 e 11 ore 20.30 va in scena “Miserabili. Un’ironica atroce poesia” diMilena Costanzo. Lavoro ispirato al romanzo di Victor Hugo, si procedeverso le derive della miseria umana: residui emotivi, frammenti rimastidopo un’esplosione e in attesa della grande catastrofe che concerne tutti,tutti noi presunti viventi. Ci sarà da ridere. Di e con M. Costanzo, R. Gay,F. Pennacchia, S. Paparella, G. Stetur, musiche originali di Elia Baioni.

LinguaggicreativiIl 12, alle ore 20,30 “Piazza Fontana una storia d’amore” reading spettacoloin cui si intrecciano una storia d’amore e con quella di Milano nei cinquegiorni che precedono lo scoppio della bomba. Un testo con contributiscritti da importanti esponenti della cultura milanese come il cantautoreEugenio Finardi, Piero Colaprico scrittore giornalista, Letizia Russo dram-maturga e altri ancora.

ConcertiI’11 ore 21, in Chiesa dell’Assunta in Vigentino Concerto di Natale, Or-chestra dell’Assunta in Vigentino diretta dal M° Paolo Volta. Il 13 ore 20.30presso Istituto Comprensivo S. Ambrogio: Haleido Ensem-ble in concerto. Il 14 ore 21 in S. Rita alla Barona: Giubileo del Santuario, Coro Family &Friends.Il 22 ore 17, in S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa concerto per organo:M° Marino Toyoda.

Conferenze / Libri L’11 e il 18 ore 15.30 al CAM Legioni Romane “Il Medioevo” incontri suarte, storia e simboli.Il 12 ore 15.20 al CAM Legioni Romane “Personaggi del Novecento” eventi,misteri e personaggi. Il 13 dalle ore 17.30 allo Spazio Culturale Seicentro, presentazione dellibro “L’oscura fabbrica del Duomo” di Andrea Sartori: il romanzo dei mi-steri di Milano e della nascita del suo monumento - simbolo.

Il 19 ore 18.00 in Biblioteca Chiesa Rossa, incontro su Emergenza clima-tica e movimento giovanile: presentazione e riflessione intorno al libro diGreta Tumberg “La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro ilcambiamento climatico” interventi di A. Cattania, B. Contardi, G. Deiana,L. Candiotto: a cura del Centro Puecher.

Bookcrossing Il 14 dalle 15 alle 18 al CAM Verro scambio di libri usati per grandi e pic-cini, a cura di Comitato Vigentino per Milano.

MostreFino al 31/12 ore 9-12.30 e 14- 18 (lun- ven)alla Casa delle Associazioni edel Volontariato “Il tutto dall’Uno” a partire dalla genesi alla materia: per-sonale del Maestro Franco Natalini. Fino al 15 gennaio in Galleria Pack “De Cuba Project” personale dell’ar-tista nigeriano Olu OguibeFino al 26 gennaioal Museo Diocesano “Fotografie in carcere. Manifesta-zione della libertà religiosa” di Margherita Lazzati. Martedì- domenica 10-18. Fino al 31 gennaioalla Fondazione A. Pomodoro personale dell’artista Re-becca Ackroyd. Fino al 2 febbraio al Mudec “Quando il Giappone scoprì l’Italia” l’esposi-zione illustra mediante alcuni casi esemplari, i primi rapporti tra l’Italiae il mondo giapponese. Ravizzino Arti e Mestieri: 15/12 dalle 9.30 alle 17, al Parco Ravizza MostraMercato per collezionisti, hobbisti, attività creative amatoriali; a curadell’Associazione Culturale Milano in Musica; info: 393.2124576.

Mercati Ogni sabato dalle 9 alle 16 presso Serra Lorenzini mercato filiera cortadi prodotti alimentari, piante e fiori.

Ogni giovedì dalle 15 alle 18.30 in Piazza Villaggio Barona, Mercato agri-colo dei Legami: in vendita prodotti di imprese agricole di qualità e crea-zioni di piccoli artigiani. Inoltre iniziative culturali, aggregative e sociali.

Riferimenti logisticiBiblioteca Chiesa Rossa, via S. Domenico Savio 3, info: 02.8266379. CAM, via Legioni Romane 54, info: 02.84458606. CAM Verro, via Verro 87, info:349.0684123. Casa delle Associazioni, via Saponaro 20, info: 02.88462875Chiesa dell’Assunta in Vigentino, p.zza dell’Assunta 1, info: 02.5391750. Fondazione A. Pomodoro, via Vigevano 9, info: 02.89075394. Galleria Pack, via Sabotino 22, info: 02.36554554. Istituto Comprensivo S. Ambrogio, via De Nicola 40, info: 02.88458600.Linguaggicreativi, via Villoresi 26, info 0239543699,www.linguaggicreativi.itMudec, via Tortona 56, info: 02.5032 1675. Museo Diocesano, piazza Sant’Eustorgio 3, info: 02.89420019. Parco Ravizza, viale Brahms, info: 393.2124576. Piazza Villaggio Barona, via Ettore Ponti 21, info: 340.5883899. Spazio Culturale Seicentro, via Savona 99, info: 02.88446330. Serra Lorenzini, via Dei Missaglia 44 angolo De Andrè www.serraloren-zini.it S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via Neera 24, info: 02.89500817. Teatro Atir Ringhiera, via Montegani 7, www.atirtetroringhiera.it ,02.8739.0039.Teatro Pacta Salone via U.Dini 7, info: 02.3650.3740; www.pacta.org Teatro PimOff via Selvaneso 75, info: 02.54102612.

A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma

Sarà un concerto di Natale davvero speciale, einfatti si chiama “Voci fuori dal coro”. Avrà luogomartedì 17 dicembre alle ore 21 all’Auditoriumdi Milano Fondazione Cariplo in largo GustavMahler: sul palco ci saranno artisti del Corodella Scala, detenuti del reparto La Nave di SanVittore e attori del Macrò Maudit Teáter: “In-sieme per i bambini di Milano”, si legge sulla lo-candina che annuncia la serata.Insieme perché a Milano i bambini che vivonoin povertà sono 21 mila e la città si propone,come è nella sua tradizione, di non lasciare in-dietro chi fa più fatica. Questo progetto speci-fico - lanciato il 28 novembre - ha cometraguardo la raccolta di 15 mila euro da desti-nare alle cure odontoiatriche che tante famiglienon si possono permettere. “Un sorriso per i

bambini” è infatti uno dei progetti messi incampo con QuBì dal network di Fondazione Ca-riplo per combattere la povertà infantile: coristidella Scala e detenuti di San Vittore tornano acantare insieme (lo avevano già fatto in aprile,sempre con la Fondazione) per sostenerlo, conl’aiuto degli attori del Macrò Maudit Teáter. Perricevere l’invito alla serata è sufficiente una do-nazione di 10 euro da eseguire seguendo leistruzioni che troverete su www.forfunding.in-tesasanpaolo.com/ cliccare Donazioni e poi“qubi un sorriso per i bambini” (Un avverti-mento per chi desiderasse acquistare più bi-glietti: donando 20 euro si potranno avere duevoucher di ingresso, ma per averne ad esempio4 si devono fare due donazioni da 20 e non unasola da 40; chi ne volesse 3 farà una donazione

da 20 ed una da 10. Una procedura dettata daprocedure tecniche).

Laura Guardini

IL 17 DICEMBRE ALL’AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO

Concerto di Natale “per i bambini di Milano”